MATTARELLA GIURAMENTO: BOLDRINI SI CONCENTRA SUGLI IMMIGRATI

Redazione

Rivolto a sottolineare l'importanza di stare dalla parte dei più deboli il discorso del Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini: "Una Costituzione che deve essere vissuta e applicata giorno per giorno, nei diritti e nelle attese di tutti i nostri concittadini. E' l'impronta fortissima e coinvolgente con la quale il Presidente Mattarella ha segnato l'inizio del suo mandato, con un discorso nel quale ha saputo dar espressione a tutto il Paese, senza dimenticare nessuno ed in particolare dando voce a chi voce non ha. La sua agenda "esigente" – come egli stesso l'ha definita – pone al primo posto l'articolo 3, con il quale la Repubblica si impegna a rimuovere gli ostacoli alla libertà e all'uguaglianza, e lo traduce nella concreta garanzia da dare al diritto allo studio, al lavoro, alla cultura, alla salute. Il Presidente ha mostrato di saper leggere con sensibilità le conseguenze che la crisi ha prodotto nel popolo italiano: ingiustizie, nuove povertà, emarginazione, solitudine. Ma al tempo stesso ha tratteggiato una comunità che sappia aprirsi a chi arriva qui in fuga da guerre e persecuzioni, chiedendo all'Unione europea di essere più attenta a chi da noi cerca "salvezza e futuro": ha ricordato all'Europa di essere se stessa, cioè patria del diritto e della democrazia. Ed importante è anche la sollecitazione che "l'arbitro" ha rivolto a tutti i giocatori politici ed istituzionali perché si comportino con correttezza. Le sue parole danno un contributo rilevante al percorso di riavvicinamento tra i cittadini e le istituzioni in cui tutta la politica deve sentirsi impegnata."




SERGIO MATTARELLA: TRA PLAUSI E CONSIGLI, TUTTI FAN GLI AUGURI AL PRESIDENTE

di Alberto De Marchis

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Tutti gli uomini del Presidente…dopo che è stato indicato ed eletto però. Un bilancio del giuramento di Mattarella? Alla fine tutti coloro che hanno “abbaiato” adesso plaudono e un esempio sono i parlamentari di Forza Italia che adesso osannano il discorso del neo inquilino del Colle: "Dal Presidente e' venuto un discorso serio e senza illusionismi. Sono convinto che svolgerà al meglio la sua funzione di garante per tutti i cittadini" dichiara l'europarlamentare Raffaele Fitto, cui fa eco da deputata Mara Carfagna che sottoliena il richiamo alla importanza di liberare le donne dalle violenze, ma poi chiede a Matteo Renzi "che fine ha fatto il ministero per le Pari opportunita'?". Per Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera, quello di Mattarella e' stato un discorso "molto buono" nel cui ambito "assai coraggioso e condivisibile e' stato il passaggio contro il terrorismo fondamentalista. Cosi' come nei giorni scorsi la sua visita alle Fosse Ardeatine, con il link esplicito tra nazismo e terrore islamista". Silvio Berlusconi ha seguito la cerimonia di insediamento del nuovo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sala  Corazzieri del Quirinale, seduto accanto a Giorgia Meloni. E intanto l’outsider ex comico genovese Beppe Grillo si fa sentire: "Il discorso del nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella e' stato interrotto da 42 applausi in 30 minuti di discorso. I parlamentari che si spellavano le mani erano felici come dei bambini per essersi garantiti il posto (e lo stipendio) per un altro paio d'anni e aver evitato lo scioglimento delle Camere. Questo era l'unico loro vero obiettivo nel teatrino delle elezioni, di Mattarella non gli poteva fregare una cippa". E ancora Grillo attacca dal suo blog: "Ricordavano questi parlamentari incostituzionali nel loro entusiasmo gli applausi registrati negli studi televisivi che appartenevano a persone morte da un pezzo. Gli applausi dei morti viventi – si legge ancora nel post – Vale piu' che mai il consiglio del fratello di Mattarella: 'Sergio, guardati dai politici'. Piu' applaudono, piu' devi preoccuparti", conclude il post sul blog del leader 5 Stelle. In una lettera aperta pubblicata stamattina sul blog Grillo aveva scritto: "il primo augurio e' di tutelare la Costituzione. Il secondo di non firmare leggi incostituzionali proposte dal governo". E poi, in un altro tweet: "Terzo augurio: promuovere con i mezzi a sua disposizione leggi per proteggere le fasce piu' deboli della popolazione". Oggi Grillo non e' andato al Quirinale per la cerimonia ma e' presente una delegazione pentastellata guidata da Luigi Di Mario e Roberto Fico. E proprio Fico ha "promosso" il discorso di Mattarella, ma ha avvertito: "lo aspettiamo alla prova dei fatti. Il punto del discorso sul pluralismo dell'informazione, che per essere sana deve essere libera e indipendente dal governo e dal potere, e che Mattarella ha ribadito, e' un punto sul quale il lavoro insieme sara' senza dubbio importante. Anche perche' – ha aggiunto – questo ci riporta proprio all'articolo 21 della Costituzione che deve fare rispettare". Sembra un po’ la doppia copia del discorso di Salvini. Sarà, ma alla fine tutti fanno gli auguri e aspettano di vedere l’effetto che fa.




PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: SERGIO MATTARELLA GIURA A MONTECITORIO

di Angelo Barraco

Oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha prestato giuramento in Aula Montecitorio. Un giuramento importante, per l’Italia, per gli italiani e per coloro che credono ad un rinnovo per un paese piegato dalla crisi. L’arrivo del Presidente è stato seguito dal un lungo applauso. Il Presidente si rivolge alle Camere dicendo che “L’unità rischia di essere difficile, fragile e lontana, l’impegno di tutti è a superare le difficoltà degli italiani”. Il Presidente durante il suo discorso mette in evidenza tutti i punti che hanno messo in ginocchio il nostro paese, come la crisi economica che ha portato alla perdita di posti di lavoro per tanti italiani. Matteo Salvini scrive sulla sua pagina facebook rivolgendosi ai suoi sostenitori: “Avete ascoltato il discorso di Mattarella?
Commenti? Impressioni? Io lo aspetto, aldilà delle parole, alla prova dei fatti.”
 




BERLUSCONI: LIBERO 45 GIORNI PRIMA

di Angelo Barraco


Silvio Berlusconi, leader di FI, condannato ai servizi sociali, concluderà l’affidamento al centro di Cesano Boscone 45 giorni prima, ovvero l’8 marzo. Intorno alle ore 13.00 il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso all’ex Cavaliere la liberazione anticipata. Ricordiamo che la condanna era di un anno, era una condanna definitiva per il caso Mediaset. Il provvedimento con cui il giudice Costi ha accolto la richiesta è stata depositata in mattinata. La richiesta era stata presentata da Berlusconi il 7 gennaio. Adesso l’ufficio esecuzione della Procura, che in precedenza aveva dato parere negativo alla richiesta dell’ex Cavaliere, fisserà un’udienza per dichiarare l’estinzione del reato.




Quirinale. Eletto Mattarella, e ora?

di Silvio Rossi

 

La fragilità del sistema politico, specialmente nei rapporti all’interno dei partiti, è emersa in maniera lampante durante l’elezione del Presidente della Repubblica. La tre giorni di camere riunite in seduta comune ha restituito i gruppi parlamentari con spaccature più profonde di quanto gli stessi protagonisti si attendessero all’inizio.
Il caso più evidente è Forza Italia. La dichiarazione di voto per Mattarella pronunciata da Raffaele Fitto è una vera e propria dichiaratone di guerra nei confronti del leader del partito, Berlusconi, che aveva dato indicazione di votare scheda bianca. La divisione tra i due non è certo stata provocata dalle scelte nella votazione, i rapporti sono tesi dal primo incontro al Nazareno, ma il risultato ottenuto può fornire la possibilità a Fitto di porre condizioni che fino a pochi giorni fa sarebbero state impensabili.
Non se la passa meglio il Nuovo Centro Destra. L’indecisione di Alfano, richiamato “al dovere” da Renzi in virtù del suo ruolo istituzionale ha fatto emergere i malumori di quanti, nel partito, non hanno accettato di vedersi dettare l’agenda dal Premier, tra cui l’ex ministro Sacconi e la portavoce Barbara Saltamartini, che ha votato scheda bianca.
Discorso diverso per il Movimento Cinque Stelle. In questo caso la spaccatura era precedente, e apparentemente il gruppo ha votato compatto per Imposimato. Resta però la sensazione di aver sbagliato strategia, preferendo una scelta dettata dal mero conteggio dei voti sul blog, rispetto alla possibilità di mettere in crisi il PD con un’eventuale candidatura di Prodi, che avrebbe suscitato più di un’indecisione tra i grandi elettori del Nazareno.
I partiti suddetti possono essere considerati gli sconfitti dall’elezione del Presidente. Anche il PD, che sulla carta si è ricompattato, convincendo a votare il proprio candidato anche diversi deputati di altre formazioni, e recuperando, almeno sul tema istituzionale, un dialogo con SEL, non può ignorare i tanti malcontenti che sono stati esternati da esponenti della minoranza, coi vari Fassina e Civati onnipresenti nelle trasmissioni TV o nelle interviste dei telegiornali, che non hanno mai lesinato critiche al gruppo dirigente, e che non possono ammettere oggi di aver sbagliato.
Le uniche formazioni che non hanno subito danni diretti sono state la Lega e SEL, pur senza però avere dei vantaggi reali. I primi con Salvini in testa stanno proseguendo la loro opera si proselitismo, puntando sull’uscita dall’euro, su un’alternativa a tutto il sistema che non poteva certo trattare sull’appoggio a qualsiasi candidato fosse stato proposto da Renzi. La formazione di Vendola, invece, ha sostenuto compattamente il candidato governativo, forse per non rischiare di rimanere spiazzati come i grillini. Se i loro voti fossero stati determinanti per l’elezione del Presidente, avrebbero potuto gridare al trionfo, ma i numeri hanno detto altro.




ELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: LE PRIME VOTAZIONI SONO STATE UNA VERGOGNA!

di Christian Montagna

A dire il vero, mentre tutta la nazione esulta, per modo di dire visto che c'è poco da gioire, per l'elezione del presidente della Repubblica, io volevo sottolineare l' indignazione di molti italiani dinanzi ai quadri pietosi che ci hanno proposto i politici durante i giorni delle votazioni. Una buffonata e una sceneggiata che non fa altro che affermare l'inutilità di questa classe politica. Soldi e tempo spesi dietro a persone che nemmeno lo meritano tutto ciò. Mentre si divertivano a compilare le loro schede con nomi astratti, nomi di conduttrici televisive e conduttori radiofonici, il parlamento italiano diventava il più triste scenario della storia politica italiana. E con esso, la povera presidente Boldrini ahimè costretta a leggere le stupidaggini che venivano fuori da quelle schede. Ma non solo, durante queste votazioni, è stato inaugurato un nuovo sport olimpico, "la corsa all'urna" in cui rapidissimi politici si affrettavano a riporre la scheda di votazione naturalmente bianca nell'urna per manifestare un dissenso verso i candidati. Una dimostrazione di scarsa serietà che combacia con il loro modus operandi; un insulto a tutti coloro che con le tasse finanziano gli stipendi di questi inetti. Se l'Italia sta andando in questo modo è grazie a loro che si prendono gioco di qualunque evento politico che determini le sorti di un paese ormai sempre più vicino al baratro. Abbiamo dovuto assistere all'ignoranza feroce di personaggi come un certo senatore che della politica non ne conosce nemmeno le fondamenta e che sperava di poter essere eletto, quasi fossero le nomination del Grande Fratello; abbiamo assistito ai selfie nella Camera quasi fosse una gita turistica in Parlamento; abbiamo dovuto vedere il volto sconvolto di una Boldrini che come una maestra di scuola elementare, richiamava il silenzio in aula ogni due minuti. Ma ci rendiamo conto di cosa sta accadendo? Una farsa goldoniana che si sarebbe potuta indubbiamente evitare soprattutto in un momento in cui gli italiani attendevano di sapere chi fosse il dodicesimo presidente …Con 665 voti, finalmente oggi la presidente della Camera ha annunciato in Aula la vittoria di Sergio Mattarella. La fine di un'agonia che andava avanti da giorni, troppi giorni. Una standing ovation che ha coinvolto tutti eccetto i M5S che non sanno più come manifestare il loro dissenso. E come per magia, tra un giorno e l'altro si è raggiunto il quorum e chissà quale sogno questa notte avrà contagiato i votanti del neo presidente affinché esprimessero la loro preferenza. Se i numeri non c'erano, perché così è stato, anziché passare all'opera di persuasione classica renziana, bastava semplicemente farlo scegliere agli italiani il Presidente visto che, quasi abbiamo dimenticato cosa significhi eleggere un rappresentante politico. Dopo Monti, Letta e Renzi anche Mattarella dunque ora farà parte di quella parte di politici che forse nessuno vuole realmente.
 




SERGIO MATTARELLA: STESSO STILE DI PAPA FRANCESCO

di Silvio Rossi

La figura di Sergio Mattarella, neo Presidente della Repubblica Italiana, può essere accostata, sul piano comunicativo, a papa Bergoglio. Il Santo Padre, nel suo discorso d’insediamento, ha detto: “…sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo”, il nuovo inquilino del Quirinale siamo andati a prenderlo alla fine d’Italia, in quella Sicilia che è stata amministrata per due anni dal fratello Piersanti, ucciso dalla mafia quando era in carica.

Papa Francesco ha, sin da quando era cardinale in Argentina, improntato la sua vita alla semplicità, l’ha continuato a fare anche dopo il conclave, rinunciando agli sfarzi, decidendo di non utilizzare l’appartamento papale, affidando gli incarichi nella curia a persone che interpretano il suo stesso stile di vita. Il popolo dei cristiani, e anche molti di coloro che sono poco vicini alla Chiesa, ha da subito amato il pontefice. È entrato in contrasto con Bertone, quando questi si è concesso un appartamento che non appariva, ai suoi occhi di persona umile, adeguato per un servitore della Chiesa.

Anche di Mattarella si può elogiare la parsimonia, nel giorno in cui lo scrutinio l’ha eletto, le televisioni di tutta Italia hanno inquadrato la sua panda grigia, vettura in linea con lo spirito francescano del pontefice. Quando era a Roma, per svolgere il suo compito nella Consulta, viveva in un appartamento nella foresteria della stessa, rinunciando a case con vista Colosseo, attici panoramici, ville lussuose.

Anche sul piano dei calunniatori c’è un parallelo tra i due. Appena eletto, il papa è stato accusato di essere stato complice di Videla, di aver fatto arrestare e uccidere due sacerdoti, non si sa per quale motivo, però faceva tanto “fico” mettersi contro il capo della cristianità. Nel caso di Mattarella non abbiamo neanche dovuto attendere l’elezione, il giorno prima è stato accusato di aver negato la presenza di uranio impoverito nei proiettili usati in ex Jugoslavia, mentre l’allora ministro istituì una commissione d’inchiesta per far luce sulla vicenda.

Non sappiamo se il Presidente riuscirà a entusiasmare fiumi di folla come fa il pontefice in occasione delle sue uscite pubbliche, in Vaticano come quando si trova in visita pastorale in Italia e all’estero. Certamente non ha dalla sua parte, così come Bergoglio, il favore delle persone meschine, che non sopportano figure istituzionali sincere e di valore.




PROBLEMI COMPORTAMENTO BAMBINO: UN AIUTO

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A cura della Dott.ssa Francesca Bertucci, Psicologa – Mediatore familiare

Troppo spesso ci troviamo di fronte a bambini che presentano difficoltà comportamentali a causa di un atteggiamento oppositivo e/o sfidante che mette a dura prova i genitori quotidianamente. Bambini che sfidano l’autorità, che sembrano provare piacere nel far del male agli altri o nel provocare reazioni esasperate. Bambini che infrangono deliberatamente le regole e che spesso sono esclusi dai compagni e dai giochi, ma questo non sembra scalfirli per niente.

Al contrario di quanto si possa pensare ad uno sguardo superficiale, tali bambini non sono affatto felici di essere isolati dagli altri e di essere considerati dei “bulli”. In realtà, sono i primi ad essere infelici e poco sereni per i loro comportamenti. Hanno una bassa autostima e si relazionano agli altri a partire da un pregiudizio profondamente radicato su se stessi e sul mondo “Tanto nessuno mi può soffrire, tanto vale attaccare per primo”.

Cercare di gestire tali comportamenti è difficile e spesso fonte di stanchezza, rabbia, frustrazione. Per cercare di aiutarlo e ottenere un controllo efficace sul comportamento inappropriato, le conseguenze per tale comportamento, siano esse positive o negative, devono essere mostrate al bambino immediatamente (entro 5-10 secondi).

Il messaggio da trasmettere al bambino è che “se ti comporti male c’è una conseguenza a quel comportamento, ma soprattutto, se ti comporti bene ce n’è un’altra”

Purtroppo a volte lo stile di vita di molte famiglie porta a ritardare la conseguenza specialmente se il comportamento è positivo o appropriato. I genitori sono spesso più veloci nell’intervenire sui comportamenti intrusivi e non desiderabili.

Per questo è importante, porre attenzione sul vissuto emotivo da genitore o educatore. Emozioni come rabbia, frustrazione, senso di impotenza, possono essere frequenti e possono porre il genitore, o l’insegnante, in un atteggiamento di ostilità, spesso inconsapevole. Questo può portare a cogliere sempre come sfida personale i comportamenti del bambino, in realtà ciò che il bambino in qualche modo vuole, non è tanto sfidare, quanto “testare” l’affetto dell’altro, come se dicesse “Vediamo se mi ami davvero, vediamo se mi vuoi ancora bene anche se sono così odioso e insopportabile, “vediamo se mi resti accanto anche se ti faccio i dispetti!”.

Cosa fare?

Per prima cosa è importante che il genitore ripeta a se stesso che il comportamento del bambino non è una sfida personale, ma che sta disperatamente cercando di capire se può fidarsi realmente del fatto che non verrà abbandonato. È lui per primo a non sopportarsi e a pagare le conseguenze del suo comportamento.

Inoltre, è importante non cadere nelle provocazioni, semplicemente si applicano le conseguenze, concordate con l’altro genitore, per un dato comportamento negativo o positivo. Evitare assolutamente di promettere un premio o una punizione che poi non si è in grado di far rispettare.

La comunicazione verbale e non verbale deve essere chiara. La lode e la critica dovrebbero riferirsi a quel comportamento in questione, senza essere vaghe, generiche, o indistinte o riferite ai bambini e al loro comportamento in generale e alla loro integrità personale.  La punizione dovrebbe essere adatta alla trasgressione e non basata sul livello di impazienza e frustrazione del genitore.

È opportuno che i genitori rispondano al comportamento sempre allo stesso modo in diversi contesti in cui si verifica.  Molti tendono ad affrontare un problema a casa in un modo e in un posto pubblico in un altro, perché osservati. Il bambino in questo modo crederà che in alcune situazioni il suo comportamento sia lecito.

La punizione va applicata comunicandola con dispiacere e MAI CON RABBIA, il bambino deve sentire che il genitore è realmente dispiaciuto di doverlo punire e non soddisfatto. Inoltre, la punizione perde la sua efficacia nelle famiglie dove non sono previsti incentivi positivi per le condotte appropriate.

Può capitare anche che i genitori abbiano una visione unilaterale delle cause del comportamento del bambino. Le interazioni all’interno della famiglia in realtà sono molto più complesse.

Il comportamento dei genitori nei riguardi del figlio è sicuramente in funzione del comportamento del figlio, del suo temperamento, delle caratteristiche fisiche e delle sue abilità. Allo stesso modo il comportamento del figlio è in funzione di come i genitori si comportano con lui.

Se i genitori, reagiscono in modo diverso al comportamento del figlio, o tendono a squalificarsi a vicenda di fronte ai suoi occhi, il bambino da una parte, non sentirà di avere una base sicura a cui appoggiarsi, dall’altra, andrà in confusione rispetto a ciò che si può fare o non fare.

Infatti, è estremamente importante che i genitori abbiano degli spazi propri di confronto sul comportamento da tenere con i figli, in modo da formare una SQUADRA, con un modello educativo comune, in grado di gestire le situazioni problematiche.

 Naturalmente questo non vuol dire che è colpa dei genitori, ma che spesso, a volte anche per stanchezza o difficoltà ad essere obiettivi nella situazione, si fa fatica a guardare le cose da più punti di vista, per cui fermarsi un attimo a riflettere sul proprio comportamento, oltre che su quello del bambino, può aiutare a prevenire certe situazioni spiacevoli.

Dott.ssa Francesca Bertucci

Psicologa – Mediatore familiare

Cell 3345909764-dott.francescabertucci@cpcr.it

www.centropsicologiacastelliromani.it

piazza Salvatore Fagiolo n. 9 00041 ALBANO LAZIALE

 




TIRAMISU CON CREMA E SENZA LATTOSIO: LA RICETTA DI LIVIA PICA

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di Livia Pica 

Il tiramisù ha origini controverse perché diverse zone d’Italia ne rivendicano l’ideazione ma la primogenitura sembra ormai attribuita alla città di Treviso anche perché il nome deriverebbe dal dialetto veneto “tiramesù” che ne indica le qualità energetiche e allude a ipotetiche proprietà afrodisiache.

Proponiamo una variante del dolce che può essere gustata anche da chi è intollerante al lattosio, vale a dire dalle persone che hanno una carenza di lattasi (l’enzima digestivo che scompone lo zucchero del latte) infatti crema è preparata con il latte senza lattosio (delattosato o HD) e si usano i Pavesini invece dei classici savoiardi.

La ricetta sarà apprezzata anche da coloro che vogliono evitare di mangiare le uova crude dato che nella crema vengono cotte.

 

 

Tiramisu con crema e senza lattosio

Ingredienti per 8 persone:

500 grammi di mascarpone

150 grammi di Pavesini

½ litro di latte delattosato

4 torli d’uovo

150 grammi di zucchero

60 grammi di farina

½ tazzina di marsala

caffè in polvere

cacao amaro in polvere

marsala

 

Preparazione della crema: mettete a scaldare il latte e intanto sbattete i 4 tuorli d’uovo con 130 grammi di zucchero, aggiungete la farina e poi unite questo impasto al latte caldo girando di continuo con una frusta fino a che si addensa. Quando la crema è sufficientemente morbida lasciatela raffreddare in un piatto largo. Suggerisco di coprire con una pellicola affinché la crema rimanga morbida.

Preparate il caffè in una caffettiera da 3 tazze, fatelo raffreddare in una ciotola e poi unite ½ tazzina di marsala e 2 cucchiaini di zucchero.

Impastate i 500 grammi di mascarpone con 3 cucchiai di zucchero quindi unite la crema fredda e aggiungete 4 cucchiaini di caffè e poi mescolate bene.

A piacimento, si possono unire anche 250 grammi di panna montata.

Preparazione del tiramisù: prendete una pirofila possibilmente di vetro, immergete velocemente i Pavesini nel caffè e posateli nel tegame a formare un primo strato che va coperto con abbondante crema quindi procedete nello stesso modo per 3-4 strati. Concludete con uno strato di crema e una spolverata abbondante di cacao amaro.

Mettete il dolce in frigorifero per almeno 4 ore. Eventualmente si può guarnire con qualche amaretto.

 

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BERLUSCONI: L'EX CAV VOTERA' SCHEDA BIANCA, PATTO DEL NAZARENO A RISCHIO

Redazione

E' a rischio tutto da quando Renzi ha deciso che Mattarella sarà il candidato del Pd e si è levata subito la hola dei cartellini di partito: nessuno contrario. E l'ira di Berlusconi si è fatta sentire quasi subito. Infatti, quanto successo sulla scelta del candidato al Quirinale segna un altola' al patto del Nazareno. Lo ha detto Silvio Berlusconi ai grandi elettori di FI. L'accordo con Renzi sul nome per il Quirinale si e' fermato e interrotto a meta' strada, ha detto il leader di FI. Ho sentito Mattarella e gli ho comunicato la scelta di votare scheda bianca, l'ha accolta come un segno di rispetto nei suoi confronti. Noi voteremo scheda bianca anche al quarto scrutinio, vediamo se hanno i voti per eleggere Mattarella da soli. Non ho nessuna preocupazione sul percorso della nuova legge elettorale e sulla riforma costituzionale. Abbiamo evitato i segretari del Pd ma non un nome condiviso, ha aggiunto Berlusconi che non nasconde, davanti ai grandi elettori, la delusione per come sono andate le cose, sono dispiaciuto – ha detto, secondo quanto riferito – per come e' andata ma non sono pessimista e rimango combattivo




UNIONI CIVILI: SANTORI, “UNA PAGLIACCIATA”

Redazione

“Il registro delle unioni civili è una pagliacciata che non serve a nessuno, neanche alle coppie di fatto. Potrà essere agevolmente aggirato e porta fumo negli occhi a quei romani che chiedevano meno tasse, più servizi, più attenzione alle periferie e meno immobilismo. Serve alla sinistra a ricompattarsi attorno a proclami ideologici che di concreto non porteranno a nulla. Smaschereremo quindi questa farsa e boicotteremo uno strumento che produrrà solo un appesantimento dei costi e dei carichi di lavoro degli uffici comunali senza apportare alcun reale vantaggio concreto alla quotidianità dei romani, siano famiglie o coppie gay. Se però questa mossa sarà strumentale per arrecare ulteriore danno alle famiglie tradizionali, togliendo le già scarse risorse a loro disposizione, muoveremo battaglia in ogni aula di tribunale per difendere la legge. Su questo il Sindaco Marino è avvisato ma anche il Presidente Zingaretti: nessuno si azzardi a mettere sullo stesso piano famiglie e coppie di fatto nell’accesso ai servizi, perché a parità di risorse significherebbe togliere altri fondi alle famiglie. E questo è impensabile considerato che tutte le tariffe che riguardano le unità familiari sono in grave e costante aumento, dai nidi alle mense scolastiche”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.