ANGUILLARA E LA MISSIVA DELL'ON. EMILIANO MINNUCCI: "CARE CITTADINE E CARI CITTADINI"

di Emanuel Galea

Anguillara (RM) – “Care cittadine e cari cittadini, siamo riusciti ad ottenere un risultato importante per tutta la nostra comunità”. Era il 6 novembre 2014 quando nella cassetta della posta ho trovato un biglietto, firmato dall’On. Emiliano Minnucci  recante il bellissimo messaggio.

Non sono solite le belle notizie che arrivano dal Comune di Anguillara e il più delle volte si tratta di cartelle o di avvisi pagamento. “Un risultato importante per tutta la nostra comunità” avrebbe incuriosito chiunque ed io non sono allergico ai risultati importanti. 

Ho subito ripostol’altra corrispondenza e mi sono messo a leggere con avida curiosità la felice missiva. Emiliano Minnucci è una persona seria e se scrive, vuol dire che ha qualcosa d’interessante da comunicare, pensavo in quel momento. 

Solitamente le “balle politiche” si riservano al periodo elettorale e si sceglie la piazza come teatro per l’annuncio. Questa volta, invece, è stato scelto il metodo “del porta a porta”.

Leggo il messaggio: “Grazie ad un mio specifico emendamento al Decreto Sblocca Italia, sarà possibile realizzare il sottopasso che eliminerà il passaggio a livello di Via Anguillarese”. Bello, bellissimo, bravo! Sono anni che si aspettava questa notizia “bomba”. Nessuno, fino ad ora era riuscito a osare tanto.

L’On. Emiliano Minnucci, eletto da poco a rappresentante del popolo a Montecitorio, non dorme, e mentre Anguillara gode le sue sieste, lui lavoro per “voi”. I risultati si vedono. Il passaggio a livello sarà finalmente eliminato, parola di onorevole.

Come tanti residenti di Anguillara, non nascondo che la notizia mi mise su di giri. Quella mattina avrò fatto una cinquantina di telefonate, facendo partecipi delle lieta novella gli amici più cari. Se devo essere sincero, non tutti avevano condiviso il mio ottimismo. Qualcuno è andato molto oltre, e non mi ero offeso per quello che mi disse, giusto per la grande amicizia che ci legava e ci lega ormai da anni.

Come fai a non credere? Ma perché insisti nel dire che è una balla stratosferica? Guarda, ho qui davanti a me la lettera dell’Onorevole Emiliano Minnucci. Senti, senti, dice anche: “Si provvederà quindi allo sblocco dei fondi, tre milioni di euro, per realizzare l’opera che cambierà radicalmente la viabilità e la vita di noi tutti”

Hai capito, questo non lo dico io, questo l’ha detto, anzi, l’ha messo per iscritto l’onorevole Emiliano Minnucci. La vuoi sapere l’ultima, l’amico e onorevole ha pure enfatizzato dicendo: “La lunga fila di autovetture incolonnate davanti al passaggio a livello sarà presto un brutto ricordo che lascerà spazio a una prospettiva moderna del nostro territorio”. Ora hai capito, insisti ancora nel dire che tutto è una fandonia?

Purtroppo ho dovuto ammettere, pochi giorni dopo, che quanto diceva mio amico incredulo, era condiviso da tanti altri. Uno mi spiegava che quei tre milioni di fondi non sarebbero stati destinati totalmente per Anguillara ma eventualmente, e sottolineava eventualmente, a tutto il territorio lacunare e per Anguillara arriverà sì o no appena un decimo di quell’importo.

Con questa cifra irrisoria, in primo luogo non si fanno sottopassi e poi, il sottopasso non si può fare perché ci sono un’infinità di problemi per effetti inondazione ecc, mi spiegò un altro tecnico.

A quel punto non ci stavo capendo più nulla. Conosco l'onorevole Emiliano Minnucci per una persona seria. Di solito, queste pubblicità si fanno sotto il periodo elettorale che nel nostro caso non ci azzecca. Allora quale lo scopo in mente all’Onorevole? So che proprio nello stesso periodo stava lanciando i suoi Social e invitava i cittadini di entrare in contatto. Però cosa vuol dire? Non vedo alcun nesso.

Avrei potuto avvicinare Emiliano Minnucci e chiedere a lui personalmente spiegazioni. Sono certo che l’avrebbe fatto perché il fatto che è diventato onorevole non l’ha cambiato. E’ rimasto sempre una persona semplice e alla mano, come del resto tutti l'hanno conosciuto. L’avrebbe fatto ma la risposta l’avrei saputa solamente io. Considerato che questo biglietto l’avranno ricevuto chissà quante centinaia di cittadini, pensavo sarebbe meglio, se a lui sta bene, dare la spiegazione, qui, così tutti “cari cittadini e le care cittadine” potranno sapere da lui personalmente come stanno veramente le cose.

Se quanto scrivo non cade sotto gli occhi dell’On. Emiliano Minnucci, spero ci sarà qualcuno che gli vorrà riferire il contenuto.

In attesa di migliori lumi da parte dell’amico e Onorevole Emiliano Minnucci, le care cittadine e i cari cittadini continueranno a chiedere se quello che ribadisce qui l’amico incredulo abbia qualche spunto di verità, a che scopo continuare a illudere i cittadini con slogan e proclami?

 
 




MATTEO RENZI REPLICA ALLE ACCUSE DI RODOLFO SABELLI

Redazione

Non ci sta il premier Matteo Renzi che, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico della scuola superiore di polizia, risponde alle accuse lanciate dal presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli che stamane ha parlato dell'inchiesta sulle grandi opere della procura di Firenze. "Dire che lo Stato da carezze ai corrotti e schiaffi ai magistrati è un falso, una frase falsa. Sostenere questo avendo responsabilitè istituzionali è triste".affonda Renzi rispetto ad un  Sabelli che non le ha mandate certo a dire: "Lo Stato che funziona – ha detto Sabelli – dovrebbe prendere a schiaffi i corrotti e accarezzare chi esercita il controllo della legalita'". Ma, ha sottolineato il presidente di Anm, invece "i magistrati sono stati schiaffeggiati e i corrotti accarezzati". Renzi ha poi spiegato che "nelle riforme, un pezzo di ragionamento riguarderà anche la polizia: dobbiamo andare sempre più verso una integrazione delle forze fin polizia che non possono rimanere cinque. Ed è certo che la polizia in questo sarà valorizzata". "Spesso – ha aggiunto – mancano da parte delle autorità e delle istituzioni dei piccoli gesti di attenzione" nei confronti delle forze dell'ordine. E' doveroso da parte delle istituzioni avere dei piccoli gesti quotidiano di attenzione". "Oggi la minaccia terroristica ci priva della nostra identita'", ma "noi siamo persone che possono difendere la propria sicurezza perché abbiamo cultura di quello che siamo", ha detto Matteo Renzi. "Il problema della sicurezza è un problema culturale ed educativo. Le periferie devono essere dei luoghi in cui l'anima possa respirare e non il luogo in cui il grande costruttore può speculare", ha aggiunto il premier. Quanto alla crisi economica, il presidente del Consiglio ha spiegato che "il nostro paese ha vissuto i momento di difficoltà, con la crisi più grave degli ultimi settanta anni. Dal punto di visto delle performance macroeconomiche, non siamo mai andati male come negli ultimi te anni", ha aggiunto Renzi. "Abbiamo affrontato una fase emergenziale e io credo che ne siamo fuori".




Berlusconi e Salvini. A chi la prima mossa?

di Silvio Rossi

 

Se veramente Flavio Tosi corre da solo, con l’appoggio di alcune liste civiche, e il resto della coalizione di centrodestra continuerà a sostenere il candidato ufficiale della lega, il governatore uscente Luca Zaia, dopo le regionali, la questione relativa alla leadership nel centrodestra si proporrà nuovamente, con la contrapposizione tra il “vecchio” Silvio Berlusconi, e un rampante Matteo Salvini.
Con il sindaco di Verona che rinuncia all’apparentamento con il Nuovo Centro Destra di Alfano, rischiando di non “sfondare” nell’elettorato, Zaia potrebbe mantenere il vantaggio sulla candidata di centrosinistra, Alessandra Moretti, ripetendo, almeno in Veneto, la formula di una coalizione vincente tra Forza Italia e Lega.
Ma chi, tra i leader dei due partiti, può definirsi, il giorno dopo, come il regista del successo? Sarà Salvini a poter affermare di aver costretto l’anziano leader di Forza Italia all’angolo, imponendo quindi una nuova linea politica, che parla a quella “pancia” dell’elettorato che fu determinante per i successi dell’ex cavaliere? O sarà ancora l’uomo di Arcore a rivendicare l’importanza dei voti trascinati dal suo carisma sul candidato alla Regione?
Berlusconi avrebbe potuto sfidare apertamente il leader leghista, sostenendo Tosi, con la possibilità di recuperare l’egemonia nella coalizione, ma col reale rischio di sacrificare la poltrona di Palazzo Balbi, sede della presidenza regionale veneta. Un rischio troppo grande, perché oltre all’eventualità reale di perdere la Regione, c’è anche la possibilità che, nel territorio dove la Lega è più forte, si potesse perdere anche il confronto diretto, col risultato di cedere definitivamente lo scettro del comando al suo contendente.
Sostenendo invece Zaia, il capo di Forza Italia si comporta come un giocatore di scacchi che si mette sulla difensiva, arroccandosi, e attendendo le mosse dell’avversario, pronto a dargli scacco matto una volta che questi si espone per l’attacco. Con questa mossa, Berlusconi lascerà a Salvini l’onere di fare la prima mossa, lo costringerà a decidere quale tipo di “apertura” adottare, gli cede i pezzi bianchi, pronto a castigarlo al primo sbaglio.




LUTTO NEL MONDO DEL GIORNALISMO: MUORE GUSTAVO SELVA

Redazione

Terni – Lutto nel mondo del giornalismo e della politica. L'ex caporedattore Rai e senatore di Alleanza nazionale è morto all'età di 88 anni, a causa di una malattia che lo aveva colpito, nella sua casa di Terni.  Gustavo Selva viveva a Terni da alcuni anni insieme alla seconda moglie. Nato a Imola nel 1926, Selva inizia la sua carriera all'Avvenire d'Italia, divenendo giornalista parlamentare negli anni '50. Entrato in Rai, è prima corrispondente all'estero e poi, dal 1975 al 1981, direttore del giornale Radio 2, prima di diventare a metà degli anni '80 direttore de Il Gazzettino. Inizia la carriera politica come parlamentare europeo per la Democrazia cristiana. Poi è deputato e senatore per Alleanza nazionale. Nel 2008 non viene ricandidato dopo che, invitato ad un dibattito televisivo a La7, per evitare di arrivare in ritardo finge di avere un malore e si fa trasportare da un'ambulanza del 118. L'episodio gli costerà una condanna a sei mesi per truffa aggravata ai danni dello Stato.




TOSI CORRE IN SOLITARIO…LO DICE LA COMPAGNA!

Redazione

Niente apparentamenti, niente Ncd. Flavio Tosi "correra' da solo" alle regionali venete, con il sostegno di alcune "formazioni civiche" sul modello sperimentato alle Comunali di Verona nel 2012. E' quanto ha spiegato Patrizia Binisella, senatrice veneta e compagna del sindaco di Verona. Contattata al telefono dall'Agi, Bisinella ha quindi escluso che Tosi abbia intenzione di stringere accordi con Nuovo centrodestra di Angelino Alfano.
La senatrice ha poi confermato quanto emerso gia' alla fine della settimana scorsa; e cioe' che "a giorni" lei e altre due senatrici – Emanuela Munerato e Raffaella Belliot – lasceranno il gruppo della Lega al Senato. Cosi' come dovrebbero fare altri tre deputati – Matteo Bragantini, Emanuele Prataviera, e Roberto Caon – a Montecitorio.




RIETI: E' BAGARRE SULLA SPERIMENTAZIONE DELLA LINEA ROMA RIETI


 

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Redazione
Rieti
– “La tratta Roma – Rieti avrebbe bisogno di investimenti strutturali e nuove vetture, piuttosto dell’intermodalità ferro-gomma che invece avrebbe dovuto primariamente riguardare quei percorsi coperti addirittura da più linee sia su gomma che su ferro. Rieti infatti è l'unico capoluogo di Provincia non direttamente collegato su ferro con la Capitale, l'unica direttrice che lo attraversa è la Terni-Rieti-Aquila-Sulmona, e chi si vuole recare in treno, partendo da Rieti, deve passare per Terni.  Ho già rappresentato ripetutamente queste necessità alla giunta regionale anche con atti ufficiali che vengono sottovalutati da un’amministrazione che purtroppo ha nella sua mission l’unico obiettivo di rendere la Regione Lazio un poltronificio. La sperimentazione che prenderà il via a partire da oggi 15 marzo per cinque domeniche consecutive almeno accoglie in parte le istanze del territorio, che ha chiesto più volte una primaria verifica prima di adottare provvedimenti definitivi. Spero vivamente che i comitati dei pendolari e le sigle sindacali siano fattivamente coinvolte in questo progetto, anche nel poter analizzare in maniera trasparente i dati di questa sperimentazione. Sarebbe la prima volta di questa Amministrazione regionale. Presto chiederò conto all’Assessore Civita dei progetti ed interventi che sono allo studio della giunta Zingaretti a seguito dell’apertura del portale internet “Piano Mobilità Lazio” quale strumento di coinvolgimento del territorio, inaugurato come mero specchietto per le allodole giusto il giorno prima di un fantomatico Consiglio Straordinario sui Trasporti che non si è mai svolto”, così in una nota il consigliere regionale Fabrizio Santori, membro della Commissione Mobilità.
 




L'ITALIA E… L'ETNIA DEL POPO'

di Emanuel Galea

Occhio agli escrementi e attenzione a dove mettere i piedi. Inoltre tenere sempre il naso turato e stare al riparo dalle pallottole! Si sta attraversando l’Italia, terra di santi, di demoni, di evasori, di pentiti, di tartassati e criminali impenitenti. Terra di generoso volontariato, di illustri mantenuti, grandi parlatori, truffatori, stupratori e eterne vittime. Terra di mistici, atei ed agnostici.

Numerosi venditori di fumo e danzatori della pioggia sono perennemente in piazza per  incantare e convincere inermi cittadini ma,  non riescono ad attirare investimenti. Tengono lontani i capitali esteri e non proteggono quelli locali.
Si eleva nell’aria un odore acre di aria fritta ma lo spettacolo deve continuare. Ci si domanda: Qual'è oggi l’italiano indigeno? Che genere di vita popola  ancora questa penisola? 

Non è facile rispondere. Ammesso che la gente latina è una razza in estinzione,  la penisola si  sta ripopolando di una nuova etnia, un po’ cristiana, un po’ atea, un po’ blasfema, un po’ mistica, un pò ladra, un po’  onesta, un po’ pettegola, un po’ riservata, un po’ corruttrice, un po’ corrotta. In poche parole è la nuova etnia del popò. E una minoranza del nouvelle vague  popò, la più progressista,  si è impadronita di tutti i mezzi dell’informazione e,  mezze buste entusiaste, aderenti al movimento del popò, assodate al servizio della potente minoranza dominatrice, vendono dosi intensive del pensiero unico a turni continui, notte e giorno.

La voce che vien dall’Europa rimane molto flebile davanti alla carneficina in nord Africa, medioriente ed alle ambiguità di Recep Tayyip Erdogan. L’opinione pubblica inorridisce davanti alle bande di evasori, usurpatori, rapinatori che continuamente  taglieggiano inermi cittadini, commercianti ed istituzioni.  Le loro   scorribande non distinguono il nord dal profondo sud. Il  commercio dei clandestini rende e ci si prospera, aumenta e gonfia i bilanci della malavita.

Per alcuni personaggi delle istituzioni, come la presidente della Camera, ben altro è importante. La signora Laura Boldrini ha scritto ai deputati e alle deputate per sottolineare che per le donne il ruolo o gli incarichi ricoperti vanno declinati al femminile: la presidente e non il presidente, la ministra e non il ministro

L’osservazione di Del Debbio è puntualissima. Per rimanere  conformi con la  Boldrini, perché non “giornalisto o dentisto?”

Signora Boldrini, non sono certo questi i problemi dell’Italia. Eppure questa è la classe dirigente, la nuova Italia, questa è la nuova genera tion, politica, civile, culturale.

Al  nuovo presidente del Consiglio non si può certo dire che manchi l'ottimismo, lui vede un'Italia che fiorisce. Chi se la sente di spiegare al bravo presidente la reale situazione italiana? Non se ne accorge dei presidenti di associazioni antimafia che trafficano con i clan, leader di comitati anti racket presi con la mazzetta in mano e piromani che inscenavano misteriosi incendi per poi chiedere risarcimenti allo Stato, eredi improvvisati del Partito degli onesti, quello nato da Tangentopoli e dall’Antimafia convertito nella truffa.

A Palermo è stato arrestato il presidente della Camera di Commercio per una tangente da 100mila euro .In questo mondo di ladri, sembra tutto normale, chi vuole che ci si scandalizzi.

Dalla relazione tecnica consegnata dal dipartimento Attività produttive e allegata al disegno di legge di riforma degli enti,  in discussione all’Assemblea Regionale Siciliana,  emerge che le “Camere di Commercio” mentre registrano disavanzi importanti elargiscono  stipendi d’oro .
Come fanno gli investitori stranieri ad affidare i propri capitali in questo paese così bistrattato? Nella accidentata faccenda di Swissleaks si parla di una super-evasione di 180 miliardi e si dice pure , secondo la Finanza, che gli italiani hanno nascosto 741 milioni.
Non si finisce di mettere a parte il giornale quando esce fuori l’altra notizia che la Procura di Milano ha iniziato gli indagini inerenti ad  una presunta  maxi evasione da otto miliardi di euro in Svizzera e pare siano coinvolti nomi di importanti partiti politici.

Guai ai vinti! L’Italia sembra sia stata vinta dalla corruzione e dalla disordine. La ‘Ndrangheta in Lombardia e l’occhio della malavita su Palazzo Gorani! Che fanno gli italiani, possono stare sereni? Secondo la Corte dei Conti la corruzione dilaga dappertutto. Sempre secondo la stessa Corte  sono 60 miliardi l’anno i numeri della piaga sociale e  della corruzione. “L’illegalità, corruzione, malaffare” continua la Corte dei Conti  “sono fenomeni ancora notevolmente presenti nel Paese e le cui dimensioni, presumibilmente, sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce”.

Davanti a siffatta tsunami di corruzione si sente l’urlo sfiduciato del cittadino : “si salvi chi può”. L’urlo ha buon ragione d’essere perché stanno cedendo gli stessi argini proposti a frenare l’ondata letamosa. La corruzione,
ahinoi, passa per il tribunale. Non si salva ormai alcuno.

Secondo Nello Rossi, procuratore aggiunto a Roma, nei palazzi di giustizia cresce un nuovo fenomeno criminale. Vede protagonisti magistrati e avvocati. C’è chi aggiusta sentenze in cambio di denaro, chi vende informazioni segrete e chi rallenta le udienze. Dice il pm: “ Un fenomeno odioso”

Troppo buono il pm a chiamarlo odioso! Nel 1935, il giurista Piero Calamandrei, nel suo “Elogio dei giudici scritto da un avvocato” scriveva che “Ciò che può costituire reato per i magistrati non è la corruzione per denaro: di casi in cinquant’anni di esperienza ne ho visti tanti che si contano sulle dita di una sola mano. Il vero pericolo è un lento esaurimento interno delle coscienze, una crescente pigrizia morale»,

Questo paese ha seri problemi, ormai si confondono  corrotti e corruttori,  vittime e aguzzini, giudicanti e giudicati, diritti e desideri,contemplativi e razionalisti, devoti e materialisti, ascetici e idealisti.

La penisola è diventata un enorme spaccio dove si baratta di tutto, un po’ di bene, un po’ di male, un po’ di dolce ed un po’ di amaro. E’ un paese senza identità. E’ il paese del popò.




MAURIZIO LANDINI SI SCAGLIA CONTRO IL PD E IL GOVERNO RENZI

di Angelo Barraco

Maurizio Landini, segretario della Fiom, debutta con la “coalizione sociale” e si scaglia contro il Pd e il governo Renzi. Landini dice: “Siamo di fronte a una novita' assoluta: non e' mai successo prima che il governo cancellasse dei diritti senza un confronto con le associazioni sindacali, ne' con le persone interessate, vogliamo unire tutto cio' che il governo sta dividendo, tutti quelli che hanno bisogno di vivere per lavorare”. Landini, rivolgendosi al capogruppo del Pd Roberto Speranza che lo criticava aspramente per le sue urla in tv, dice che è abituato a discutere su contenuti e non al calcolo dei decibel. Landini parla anche del Jobs act, definendolo un “processo di fortissima svalorizzazione del lavoro”. Landini dice che è il progetto parte proprio dal lavoro e che il suo non diventerà un partito assicura Landini. Landini aggiunge: “Abbiamo preso l'impegno a organizzare ad aprile un paio di giornate di approfondimento sia sul metodo sia sulle priorita' su cui agire, saremo sui luoghi di lavoro attraverso un'azione contrattuale, faremo anche proposte per costruire un consenso arrivando anche a un referendum abrogativo, se necessario”. Il segretario generale della Uilm Rocco Palombella dice a Landini: “Mi permetto di consigliare a Landini che sarebbe bene iniziare a dichiarare al suo popolo televisivo la volonta' di tornare a fare contratti ed intese con gli altri sindacati metalmeccanici. E' questo il nostro vero lavoro”. Giuliano Poletti, ministro del lavoro dice: “se alla fine di quest'anno avremo un numero rilevante di nuovi occupati, e avremo centinaia di migliaia di contratti precari che saranno diventati stabili, Landini avra' pure la sua opinione, ma i numeri”.




CASO MORO: 17 AUDIOCASSETTE IN MANO ALLA COMMISSIONE D'INCHIESTA

di Angelo Barraco

Caso Moro – Nel covo delle BR, in Via Gradoli,  furono rinvenite 18 audiocassette audio-registrate. Non ne ha mai parlato nessuno di queste audiocassette, adesso sono state acquisite dalla Commissione d’inchiesta che riguarda il rapimento e la morte di Aldo Moro. Il nessun atto giudiziario risulta che i nastri siano mai stati ascoltati e che il loro contenuto sia mai stato verbalizzato. A parlare delle audiocassette è Gero Grassi, componente della Commissione d’inchiesta, che dice a riguardo: “Le cassette sono state ritrovate tra i reperti del covo brigatista di via Gradoli grazie al lavoro della dottoressa Antonia Giammaria, magistrato distaccato presso l'organismo parlamentare. Da quel che si conosce dagli atti erano 18 le cassette registrate ritrovate nel covo e mai ascoltate: ad oggi ne manca dunque una. Per il momento le cassette sono dunque nella cassaforte della Commissione, presto ne conosceremo il contenuto e ne valuteremo la sua rilevanza per le nostre indagini”. Quindi i nastri ritrovati furono 18, ma attualmente ne manca uno. Il 9 marzo c’è stato un altro importante tassello sul caso Moro. Il Nunzio Apostolico nel Regno Unito monsignor Antonio Mennini, che prima d’ora non aveva mai parlato in merito al caso Moro. Secondo Cossiga, Mennini sarebbe stato il mediatore tra il Vaticano e le Brigate Rosse e durante la prigionia avrebbe confessato anche Moro. Mennini dice: “Non ho avuto questa possibilità, non ho potuto confessare Moro e dargli la comunione durante i 55 giorni”, ha dichiarato anche: “Se fossi stato nel covo avrei cercato di fare qualcosa di concreto per liberare Moro, avrei cercato di parlare con i brigatisti, chiesto di prender me e rilasciare lui. Oppure avrei cercato di ricordare il percorso fino alla prigione, per dare informazioni per le indagini”.




MOMENTO STORICO: PAPA FRANCESCO ANNUNCIA UN GIUBILEO STRAORDINARIO

Redazione

Prima l'annuncio che il suo Pontificato sarà breve e poi quello del Giubileo Straordinario. Bergoglio oggi ha lasciato il mondo cattolico senza fiato. Papa Francesco ha deciso di indire "un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio". "Sara' un Anno Santo della Misericordia che inizierà nella prossima solennita' dell'Immacolata Concezione, l'8 dicembre prossimo, e si concluderà il 20 novembre del 2016, domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo e volto vivo della misericordia del Padre", ha annunciato lo stesso Pontefice nel corso della Liturgia Penitenziale da lui presieduta in San Pietro proprio nel giorno del secondo anniversario della sua elezione.

L'apertura del prossimo Giubileo avverrà dunque nel cinquantesimo della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, nel 1965, e acquista per questo un significato particolare spingendo la Chiesa a continuare l'opera iniziata con il Vaticano II.

Il Pontefice ha reso noto personalmente oggi che l'organizzazione del Giubileo straordinario è stata affidata al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, il dicastero presieduto da monsignor Rino Fisichella. Jorge Mario Bergoglio ha confidato ai giovani di Roma e agli altri fedeli presenti nella Basilica vaticana che in questi ultimi mesi, mentre si avvicinava il secondo anniversario della sua elezione, si e' chiesto spesso tra se' e se': "come la Chiesa puo' rendere piu' evidente la sua missione di essere testimone della misericordia?".

Francesco ha poi esortato a vivere questo tempo particolare di Grazia alla luce della parola del Signore: "Siate misericordiosi come il Padre". Sara', ha spiegato, "una nuova tappa del cammino della Chiesa nella sua missione di portare ad ogni persona il Vangelo della misericordia".

Il Papa e' convinto che "tutta la Chiesa potra' trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione ad ogni uomo e ogni donna del nostro tempo". "Questo – ha precisato il Papa – vale soprattuuto per i confessori: non dimentichiamoci che Dio perdona tutto e perdona sempre".

"L'Anno Santo della Misericordia lo affidiamo fin d'ora – ha detto – alla Madre della Misericordia, perche' rivolga a noi il suo sguardo e vegli sul nostro cammino".




scarrocciati

di Silvio Rossi

 

Alla fine la rottura è arrivata. Mentre il sindaco di Verona, Flavio Tosi, si trovava negli studi di “Otto e Mezzo”, trasmissione condotta sul canale “La7” da Lilly Gruber, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, firmava l’espulsione del segretario nazionale della Liga Veneta.
La lunga querelle che ha visto i due personaggi più carismatici della formazione politica contrapporsi su posizioni che sono diventate sempre più inconciliabili, è terminata con la decisione più drastica, che non permette ricongiungimenti. L’espulsione di Tosi dalla Lega, potrebbe avere risultati drammatici per Via Bellerio.
Tutto dipenderà da quanti, nella Liga Veneta, si dimostreranno fedeli al proprio segretario, ne condivideranno la richiesta di autonomia rispetto alle decisioni che provengono da Milano. Quanti decideranno di votare, come Presidente di regione Tosi invece di Zaia, Governatore uscente, candidato di cartello della Lega.
Ufficialmente la rottura si è determinata per la richiesta non soddisfatta di inserire nelle liste delle regionali alcuni fedelissimi di Tosi, ma il faccia a faccia tra i due leader nasconde una questione più importante. Quale strategia avrà la Lega per il futuro? Proprio sulle alleanze in Veneto si giocherà l’indirizzo che il partito avrà nel prossimo futuro.
Se Matteo Salvini ha improntato la sua linea politica su posizioni di destra più radicale, con la vicinanza a Fratelli d’Italia e Casapound, e il forte contrasto con le formazioni più centriste, in particolare con il Nuovo Centro Destra di Alfano, e con i settori più moderati di Forza Italia, il suo antagonista proprio a queste ultime formazioni strizza l’occhio, predicando l’unità del centrodestra, evitando le posizioni più estremiste.
Il vero rischio è che mentre Tosi e Salvini, parafrasando uno slogan del fondatore del partito, Umberto Bossi, fanno a gara a “chi ce l’ha più duro”, la divisione degli elettori leghisti in regione possa favorire la candidata di centrosinistra, “lady like” Moretti, avversaria silente, che mentre “batte il territorio” sperando di recuperare i voti che le mancavano all’inizio, si gode le bordate che i due ex amici si lanciano, con accuse di comportamenti dittatoriali lanciate da Tosi, o le risposte del segretario, che accusa il veronese di slealtà e opportunismo.