NAUFRAGIO IMMIGRATI: ARRESTATI I DUE SCAFISTI

di Alberto De Marchis

Sono stati fermati i due scafisti dell'imbarcazione affondata. Si tratta del comandante, tunisino, e di un suo assistente, siriano. A darne notizia sul proprio profilo Twitter è il ministro dell'interno Angelino Alfano. Sono accusati di omicidio colposo plurimo, naufragio e favoreggiamento d'immigrazione clandestina. I due, ha spiegato il procuratore di Catania Giovanni Salvi, sono stati indicati dai sopravvissuti che erano a bordo della nave Gregoretti e riconosciuti anche dal giovane del Bangladesh ricoverato in ospedale a Catania a cui sono state mostrate delle fotografie. Intanto, la nave Gregoretti, della Guardia costiera, con a bordo 27 dei 28 superstiti del naufragio a largo della Libia è nel porto di Catania. Ad accogliere l'imbarcazione sulla banchina del molo etneo il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, in rappresentanza del governo. Delrio, è salito a bordo del pattugliatore Gregoretti, si è avvicinato ai superstiti e a due di loro ha stretto la mano. Sono iniziate le operazioni di sbarco e accoglienza dei migranti

Onu: "Il bilancio è di almeno 800 morti". Il bilancio delle vittime dell'ultimo naufragio nel Mediterraneo è di 800 morti. Lo hanno affermato le Nazioni Unite. "E' possibile dire che almeno 800 sono morti", ha detto Carlotta Sami, portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati




IMMIGRATI, NAUFRAGIO A RODI. ALTRI MORTI: E' UN'ECATOMBE

Redazione

E' un ecatombe. L'Italia chiede interventi "mirati" contro i trafficanti di esseri umani ed e' "pronta a ogni azione", all'indomani di quello che si profila come il piu' grave naufragio di migranti del dopoguerra nel Mediterraneo. Entrando alla riunione di emergenza dei ministri dell'Interno e degli Esteri a Lussemburgo, il ministro Angelino Alfano ha avvertito l'Ue: "O ci aiuta in questa grande battaglia con azioni mirate contro gli scafisti, o ci autorizza a procedere". Per giovedi', intanto, e' stato convocato un vertice straordinario dell'Ue che dovrebbe adottare le prime misure. Il premier, Matteo Renzi, al termine di un incontro con il collega maltese, Joseph Muscat, ha spiegato che un "intervento militare" in Libia, per combattere i trafficanti di vite umane, "non e' un'ipotesi sul tappeto". Poi ha denunciato che e' in atto un vero e proprio "commercio di vite umane" e l'Italia potrebbe ricorrere a "interventi mirati per distruggere un racket criminale che e' fuori dal controllo in questo momento".
"Il nostro Paese non puo' consentire che si faccia commercio di vite umane. Noi andremo a prendere" questi trafficanti, "li prenderemo. Questo chiediamo alla comunita' internazionale", ha assicurato il premier. Senza sostegno europeo, l'Italia "rischia di essere in difficolta' nell'identificazione di "tutti quelli che arrivano", ha avvertito il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, auspicando che la tragedia nel Canale di Sicilia "risvegli la capacita' di decidere dell'Ue". Il procuratore di Catania, Giovanni Salvi, ha confermato che uno dei superstiti del naufragio ha raccontato che a bordo del barcone c'erano 950 migranti, ma ha aggiunto che si tratta di "una cifra da verificare".
L'esodo non si ferma. A Rodi, nel mar Egeo, un veliero si e' schiantato sugli scogli e sono morti tre migranti, tra cui un bambino, e altri 80 sono stati tratti in salvo, ma si teme che a bordo ce ne fossero circa 200. Un altro barcone sta affondando nel Mar Mediterraneo in acque internazionali, ha reso noto da Ginevra l'Oim, secondo cui e' arrivato un Sos dal natante, sul quale si troverebbero piu' di 300 persone. Il capo della diplomazia europea, Federica Mogherini, ha avvertito che e' "un dovere morale" che l'Ue affronti la crisi: "Dobbiamo costruire un senso comune di responsabilita' europea, sapendo che non c'e' una soluzione facile, non c'e' una soluzione magica, ma ci sono responsabilita' da assumerci insieme". Per Mogherini, il problema va risolto alla radice, "impedendo che i barconi partano". Il ministro degli Esteri spagnolo, Jose' Manuel Garcia-Margallo, ha chiesto "un approccio congiunto" del problema dell'Ue e "globale" nell'Onu. Anche la Germania ha esortato ad "agire molto rapidamente" concordando nuove misure in ambito Ue.




TRIPLICE OMICIDIO MOTTA VISCONTI: SI APRE IL PROCESSO PER CARLO LISSI

Redazione
L'associazione “Valore Donna” di Latina,rappresentata da Valentina Pappacena, si costituisce parte civile nel processo per il triplice omicidio di Motta Visconti che inizierà martedì 21 aprile 2015.

L'avvocato della famiglia, Domenico Musicco, è anche il legale dell'associazione Valore Donna di Latina, che ha deciso di entrare nel processo come parte civile.

“Valore Donna – spiega la presidente Valentina Pappacena – da anni è vicina alle donne vittime di violenza, le sostiene psicologicamente e legalmente grazie all'ausilio di professionisti e lotta per pene più severe per chi si macchia di femminicidio. Anche in questo caso sarà al fianco delle vittime, della famiglia della moglie uccisa. Una volta crollato, dopo l'interrogatorio che vide la sua confessione, se è vero ciò che abbiamo appreso dalla stampa, Lissi chiese di essere condannato al massimo della pena: i giudici ascoltino l'appello dell'imputato. Nessuno sconto per chi uccide le donne e i bambini, per chi ha pianificato tutto fino all'ultimo dettaglio e poi va a vedere una partita di calcio come se niente fosse”.


La confessione di Carlo Lissi

Carlo Lissi ha confessato di aver assassinato la moglie Cristina Omes di 38 anni, la figlia Giulia di 5 anni e mezzo e il figlio Gabriele di 20 mesi a colpi di coltello nella loro villetta di via Ungaretti 20 a Motta Visconti nel Milanese. Li ha uccisi e poi come se nulla fosse si è recato a vedere la partita di calcio Italia- Inghilterra, allertando le forze dell'ordine al suo rientro, intorno alle 2 di notte. Lissi, 31 anni, impiegato presso Wolters Kluwer Italia a Milano, è crollato durante il lungo interrogatorio nella notte quando gli inquirenti gli hanno contestato una possibile relazione con un'amante. "Datemi il massimo della pena" ha detto tenendosi le mani tra la testa.

Il movente: un amore non corriposto L'uomo, sposato da sei anni, avrebbe dunque ucciso la moglie e i due figli a causa di un amore, "un'affezione per una collega di lavoro" non corrisposta secondo quanto avrebbe dichiarato. A descrivere con queste parole il movente è il generale Maurizio Stefanizzi, comandante provinciale dei carabinieri. Il coltello da cucina, l'arma del delitto, è stato ritrovato su indicazione dello stesso Lissi, in un tombino vicino a casa. Prima di uccidere la moglie avrebbe avuto con lei un momento di intimità poi, ancora in mutande, avrebbe preso il coltello e colpito la moglie mentre lei era seduta a guardare la tv sul divano. Lei avrebbe tentato di difendersi: "Carlo, perché mi fai questo?" avrebbe detto. Per zittirla Lissi le avrebbe anche sferrato un pugno.

Il depistaggio Malgrado avesse inizialmente inscenato una rapina nel tentativo di sviare le indagini, l'uomo è stato ripetutamente interrogato dai carabinieri della Compagnia di Abbiate Grasso che hanno seguito da subito la pista del delitto familiare. Durante la serata al pub con gli amici, dove Lissi è andato per vedere la partita della nazionale, dopo aver massacrato la famiglia, nessuno degli amici avrebbe notato qualche atteggiamento particolare. Lissi era normale, a suo agio e si sarebbe addirittura emozionato ai gol della squadra. D'altra parte chi lo conosce lo descrive come persona amichevole e socievole, sempre sorridente e aperto. ''Non c'è stato un raptus o un elemento scatenante – hanno detto gli inquirenti – come una lite, o una brutta notizia: Lissi ha agito in modo lucido, nonostante il folle gesto''. E mai l'uomo aveva dato adito a violenze in famiglia o a liti particolari con i conoscenti.

La dinamica Sono circa le 23 quando Carlo e la moglie, Cristina, si trovano nel soggiorno della villa. I bambini dormono di sopra. I due hanno un rapporto sessuale, poi lei si adagia su un divano, a guardare la tv, e lui si alza e va in cucina. Un gesto normale, come per bere un bicchiere d'acqua, ma quando torna impugna un lungo coltello, si porta silenziosamente alle spalle della moglie e la colpisce di punta tra la gola e le spalle. Lei scatta in avanti, barcolla, si gira, lo guarda negli occhi e gli chiede ''Carlo che stai facendo..perché?'', grida ''aiuto'' (la sua voce verrà sentita dai vicini ma scambiata per un urlo per la partita, anche se non era ancora cominciata) ma come risposta ottiene un pugno che la fa stramazzare al suolo. Una volta a terra lui la colpisce ancora con altri 3 o 4 fendenti, all' addome e alla schiena. Per la donna non c'è scampo. A qual punto l'uomo sale al piano di sopra, dove ci sono la camera matrimoniale e le due camerette dei bambini. Prima va in quella della figlia di 5 anni, le appoggia una mano sul collo e le affonda con l'altra, di punta, tutto il coltello nella gola. La piccola morirà senza nemmeno svegliarsi. Poi va nella camera grande, dove il fratellino abitualmente viene fatto addormentare per poi essere spostato in cameretta: anche a lui, di soli 20 mesi, l'uomo fa scendere la lama profondamente, di punta, nella gola, tenendo fermo il collo, mentre dorme profondamente.

Dopo il triplice omicidio va a vedere la partita Dopo aver ucciso la moglie e i figli scende in cantina (è ancora in mutande, dopo il rapporto intimo con la moglie), si fa una doccia, risale, si veste. Ha un appuntamento con un amico per vedere la partita dell'Italia. Come niente fosse si prepara, sale sull'auto, si ferma alcune centinaia di metri dopo, si sbarazza del coltello gettandolo in un tombino, arriva al pub dell'appuntamento, saluta l'amico e guarda la partita. Poi alle 2 torna a casa, e inscena il ritrovamento dei corpi e il panico per la stragedella sua famiglia da parte di sanguinari rapinatori per svaligiare la cassaforte. Ma era tutta una bugia.




ACIREALE: IL COMUNE CHIEDE L'ASSEGNAZIONE DI 4 IMMOBILI CONFISCATI ALLA MAFIA

Angelo Barraco

Acireale (CT) –  L’amministrazione comunale di Acireale, durante la presentazione del regolamento comunale per la concessione dei beni immobili confiscati alla criminalità che è stato approvato nei giorni scorsi dal sindaco, dal vescovo e dal deputato regionale, ha annunciato che farà una richiesta ufficiale per l’assegnazione di ben quattro beni immobili confiscati alla mafia. I beni in questione sono: una villa nella zona di Pozzillo e tre appartamenti nella zona di Santa Maria Ammalati. Tali beni, dopo saranno acquisiti dal comune, saranno incamerati nel patrimonio comunale. Il Sindaco da detto: “Abbiamo voluto presentare il regolamento alla città, alla stampa e abbiamo voluto farlo insieme con il vescovo e alla presenza delle forze dell'ordine perché riteniamo che questo sia un ulteriore passo in avanti del Comune di Acireale verso la legalità. Sappiamo che nel territorio comunale ci sono quattro immobili confiscati. Vogliamo che non siano più in possesso della criminalità e siano devoluti alla comunità. Non sappiamo in cosa li trasformeremo, ma mi piacerebbe destinarli ad associazioni che si occupano di disabili e meno abbienti”. Il deputato regionale ha detto: “E' un altro tassello del percorso intrapreso in questa città di ripristino di regole e comportamenti improntati alla legalità e all'uguaglianza. E' un regolamento che disciplina la gestione di beni confiscati ai delinquenti che hanno fatto investimenti nella nostra città. Anche questo sarà un segnale che non piacerà a qualcuno: spogliare dei mafiosi di beni che verranno destinati al bene della comunità per riparare in parte alle ingiustizie che hanno commesso. Di recente ci sono stati segnali precisi di presenze che vorrebbero controllare questo territorio e questo deve farci reagire con l'impegno deciso di ciascuno nel quotidiano”.



DANIELA SANTANCHE' SU MIGRAZIONE: "UNICA SOLUZIONE AFFONDARE I BARCONI PRIMA CHE PARTANO"

di Angelo Barraco

Roma – Daniela Santanchè si fa sentire con toni contrari alla massa, ed esprime commenti aspri sui recenti sbarchi degli immigrati dicendo: “E' la piu' grande tragedia del governo italiano. L'asse tra Renzi-Alfano e Boldrini ha portato a questo disastro”, aveva anche detto: “l'unica soluzione che si deve mettere in campo subito e' che l'Aeronautica italiana e la Marina militare si attrezzino subito ad affondare i barconi pronti a partire, come gia' era stato fatto in passato in Albania, e che si apprestino subito a fare i centri d'accoglienza sulle coste africane”, aggiunge che “ nessuno pensi di guadagnare soldi come stanno dimostrando le varie indagini sulla pelle dei disperati. L'Italia non puo' piu' subire questa invasione”. Sul suo profilo facebook invece scrive: “#sbarchi solo affondando i barconi prima prima di farli partire è l'unica soluzione”. Ma analizziamo il problema dei flussi migratori da un punto di vista oggettivo e umano: I flussi migratori avvengono secondo dinamiche complesse che portano i migranti a fuggire dal loro paese a causa di guerre e di continue e precarie condizioni di vita. Chi decide di andar via, non lo fa per rubare il lavoro agli italiani, ma lo fa per sfuggire alla morte. Le attraversate che affrontano i migranti dai loro paesi d’origine fino alla Libia per poi raggiungere le coste italiane sono delle vere e proprie odissee: attraversano il deserto a piedi, molti muoiono, vengo rapiti, vengono tenuti prigionieri e se non pagano per la loro liberazione rischiano anche la morte. Raggiunte la Libia c’è la partenza, ed è proprio lì che si verificano le cose peggiori. I migranti sono tanti e sono stipati i barche che possono contenerne meno, sono imbarcazioni fatiscenti e non idonee a tali traversate e spesso ne muoiono tantissimi. Vi sono uomini, donne incinte, bambini che hanno visto guerre, violenze sessuali e psicologiche che faranno sempre parte del loro vissuto ma anche del loro presente. Non chiedono nulla e non vogliono rubare nulla, vogliono vivere una vita dignitosa che non sia una costante minaccia di morte. Il problema in Italia è che gli immigrati non vengono regolarizzati in breve tempo e vengono “parcheggiati” nei centri d’accoglienza, dove sono costretti a sostare in attesa della regolarizzazione. Ma perché tutto ciò? Logicamente parlando è antiproduttivo per l’Italia poiché se l’Italia regolarizzasse, entro tempi brevi, gli immigrati, costoro potrebbero lavorare in modo regolare e pagare le tasse. 



AFFONDA BARCONE CON 950 MIGRANTI A BORDO

Redazione

Una tragedia enorme che tutti si aspettavano e che poteva essere evitata con interventi risolutivi che potevano essere stati già adottati da mesi. L'Unhcr e la Guardia Costiera forniscono i primi numeri della strage di migranti mente il premier Matteo Renzi chiede l'intervento dell'Ue contro i 'nuovi schiavisti'. 

La tragedia ne Mediterraneo. Delle 950 persone che si trovavano a bordo del barcone naufragato nel Canale di Sicilia, ne sono state tratte in salvo 50: ha reso noto in un comunicato l'Alto commissario Onu per i rifugiati (Unhcr), Antonio Guterres, citando notizie ricevute dalle autorita' maltesi.
Guterres si e' detto "sconvolto" per la nuova tragedia nel Mediterraneo e per la perdita di centinaia di vite umane. "Questo disastro conferma l'urgenza di ripristinare una robusta operazione di salvataggio in mare e di stabilire vie legali credibili per raggiungere l'Europa", ha osservato l'ex premier portoghese, "in caso contrario, le persone in cerca di sicurezza continueranno a morire in mare". "Si evidenzia anche la necessita' di un approccio europeo onnicomprensivo per affrontare le cause profonde che spingono tante persone a questa tragica fine, "ha aggiunto, auspicando che "l'Ue si dimostri all'altezza della situazione, assumendosi pienamente un ruolo decisivo per prevenire simili tragedie in futuro". L'Unhcr ha ricordato che se i numeri attuali venissero confermati, l'incidente – avvenuto durante la notte – rappresenterebbe la piu' grande perdita di vite di rifugiati e migranti mai verificatasi in un singolo incidente nel Mediterraneo. Questo episodio segue l'incidente della scorsa settimana in cui sono state perse 400 vite. Il disastro di Lampedusa dell'ottobre 2013 vide quasi 600 morti in due incidenti separati.

La dinamica e le reazioni. Le informazioni ricevute indicano che il barcone si e' capovolto in acque libiche poco prima della mezzanotte di sabato, a circa 180 chilometri a sud di Lampedusa. Navi militari italiane e maltesi e mercantili fanno parte delle circa 20 imbarcazioni impegnate, insieme a diversi elicotteri, nelle operazioni di soccorso coordinato dalle autorita' italiane. L'Unhcr e' attualmente in attesa di conferma sul luogo in cui i superstiti vengono portati. Guardia Costiera, 24 morti. Grande aiuto dai mercantili. "Il bilancio, al momento, e' fermo a 24 cadaveri recuperati e 28 persone tratte in salvo sulla 'Gregoretti' della Guardia Costiera. Il lavoro e' ancora molto lungo. E' difficile quando sono in corso questo tipo di operazioni dare un tempo, anche perche' la temperatura del mare e' di circa 17 gradi e quindi potrebbero esserci diversi superstiti" ha detto il portavoce della Guardia Costiera, Filippo Marini. "Sono impegnati 17 mezzi dei soccorsi fra unita' della Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Marina. E un grandissimo contributo, anche fondamentale lo stanno dando le navi mercantili, gli armatori privati che in questo momento, in uno specchio di mare cosi' basso, hanno un ruolo chiave. Stanno aiutando anche molti pescherecci italiani". Alla domanda se sia stato individuato un porto di arrivo per le salme recuperate e per i superstiti, Marini ha spiegato "che essendo tutti a bordo della Gregoretti, una risorsa per la ricerca, si aspettera'".
 

Renzi vede Mogherini, "serve Ue per prevenire"."Solo con le politiche europee sulla migrazione si possono prevenire tragedie" come quella di sabato notte nel Canale di Sicilia, hanno convenuto Renzi e Federica Mogherini in un incontro a poche ore dal naufragio. In un comunicato congiunto, il presidente del Consiglio e l'Alto commissario per la politica estera dell'Ue hanno spiegato che "si e' discusso della risposta europea, in vista della riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue domani a Lussemburgo, e dei prossimi passi che intraprendera' l'Ue per fermare il traffico umani in un modo che sia efficace e veramente europeo".
La Mogherini ha ringraziato le autorita' italiane "per i loro straordinari sforzi per salvare vite umane".




IMMIGRATI: SI CAPOVOLGE BARCONE DI IMMIGRATI NELLE COSTE LIBICHE,CIRCA 700 MORTI

di Angelo Barraco
 
La scorsa notte un peschereccio con a bordo circa 700 immigrati si è capovolto nel canale di Sicilia, si trovava a 60 miglia a nord della Libia. Un mercantile ha recuperato soltanto 28 persone quindi si teme l’ennesima strage, conseguenza dei viaggi della speranza. Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr ha detto che si teme “una delle piu' grandi tragedie avvenute nel mar Mediterraneo”.
 
I soccorsi. Le operazioni di soccorso sono imponenti, e vi partecipano unità navali e aeree della Guardia Costiera, ma anche mercantili. Vi sono anche i mezzi della Marina Militare, aerei e navi e della Guardia di Finanza. All’imponente operazione di salvataggio è intervenuta anche Malta. Per quanto riguarda il peschereccio, si è capovolto in acque internazionali, la dinamica però, è ancora tutta da chiarire. Carlotta Sami ha detto a tal proposito: “Probabilmente il barcone e' stato avvicinato da un mercantile, c'e' stato un momento di esitazione a bordo: lo spostamento di alcuni ha fatto capovolgere il natante. E' incredibile l'efferatezza dei trafficanti che hanno riempito la barca fino all'inverosimile”. Carlotta Sami ha aggiunto che i superstiti recuperati non sono ancora giunti in Italia. La tragica vicenda è avvenuta intorno a mezzanotte e il barcone era appena uscito dalle acque libiche. 



LE LEZIONI DI D'ANTO': UN VIAGGIO NEL MONDO DELL'ANALISI COMPOSITIVA

di Michele Di Filippo

Con l'appuntamento di oggi si inaugura questa nuova rubrica musicale, il cui intento è quello di aprire una finestra sul mondo della musica attuale, cercando di mettere in risalto esperienze, attività, testimonianze, ed eventi di: musicisti, compositori ed interpreti autorevoli e non, evidenziando realtà e personalità del panorama musicale che non sempre ricevono l’attenzione meritata

La rubrica “Il mondo dei suoni”,  oltre a svolgere attività d’informazione musicale, vuole essere un luogo dove trattare argomenti d’interesse, discussioni aperte in cui la partecipazione sarà l’aspetto fondamentale.

Va in questa direzione, per l’appunto,  l’evento che di seguito ho intenzione di proporvi.  Lo scorso 12 aprile ad Albano Laziale, cittadina alle porte di Roma nel territorio dei Castelli Romani, presso il Cna Castelli si è tenuto un’ appuntamento della rassegna “Le lezioni di D’Antò”, organizzate dall’Associazione AMRoC Roma Castelli. Protagonista assoluto della serata è stato il Maestro Antonio D’Antò, noto compositore, pianista, direttore d’orchestra e didatta, già direttore del Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone, il quale ha tenuto un’interessante analisi musicale sulle composizioni vocali di due compositori di epoche storiche distinte quali: Felix Mendelssohn – Bartholdy (1809-1847) e il contemporaneo  David J. Griffiths.

UN MOMENTO DELLA LEZIONE TENUTA DAL M° ANTONIO D'ANTO'

Le composizioni sono state eseguite dall’ensemble vocale Chantharmony diretto da Chantal Mony con al pianoforte il M° Andrea Centra. Il seminario ha suscitato partecipazione, risultando accattivante e in grado di interessare  un ampio pubblico, dagli esperti più autorevoli sino ai neofiti. Dai cenni biografici, passando per  aneddoti storici e spunti interpretativi per finire su un’analisi compositiva accurata, il Maestro Antonio D’Antò ha trattato due esempi musicali sul profondo rapporto tra musica e poesia. I brani di Mendelssohn proposti, “Die Nachtigall” e “Auf dem See”,  sono stati scritti su testo del poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe. Del compositore David Griffiths, è stato invece eseguito ed analizzato il brano “Lo, Nemi” , scritto sul testo del  poeta inglese Lord Byron.

ENSEMBLE VOCALE CHANTHARMONY DIRETTO DA CHANTAL MONY

Come già detto quest’appuntamento fa parte di una rassegna di seminari di analisi nei quali, a partire da novembre 2014, con cadenza quasi mensile, si sono analizzate partiture di compositori di tutti i tipi con altrettanti artisti coinvolti.

Ecco alcuni titoli : Tres piezas espanolas di J. Rodrigo,  Johann Sebastian Bach  Sonata in Si minore BWV 1030,  Robert Schumann Fantasia Op. 17,  Astor Piazzolla Histoire du Tango.

In conclusione oltre alla soddisfazione nell’aver presentato un laboratorio musicale di così alto profilo ed aperto a differenti linguaggi, non mi resta che invitarvi a partecipare numerosi ai prossimi appuntamenti de “Le lezioni di D’Antò” che si terranno nella stessa sede nel mese di maggio con date da stabilirsi.

Per info potete contattare gli organizzatori a questo indirizzo info.amroc@gmail.com

Per chiunque abbia invece voglia di contattarmi, proporre/comunicare qualsiasi novità progetto può scrivermi a difilippomichele@yahoo.it
 




RIDUZIONE SPESE MILITARI: "LA PINOTTI È SOLO UN OSPITE, COMANDANO I GENERALI"

Redazione

"Comanda la Ministra Pinotti o i generali?" questa è la domanda che si pongono Luca Marco Comellini, Segretario del partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia (Pdm) e Maurizio Turco, già deputato radicale al parlamento europeo ed italiano e cofondatore del Pdm, in merito alla recente circolare emanata dal Capo di stato maggiore della difesa, generale Claudio Graziano che detta le regole per l'applicazione dell'articolo 1, comma 364, della legge n. 190 del 23 dicembre 2014.
"Sicuramente le decisioni in materia di riduzione delle spese militari assunte dal Governo, dalla Pinotti e, conseguentemente, del Parlamento che le ha votate favorevolmente, contano quanto il due di coppe quando regna bastoni e l'asso di mazze ce l'ha in mano il generale Claudio Graziano.
Questo è quanto si legge fra le righe della recente circolare che il generale, fresco di nomina al vertice della Difesa, ha emanato lo scorso 10 marzo per dettare le sue disposizioni in materia di riduzione delle spese militari, prevedendo delle eccezioni all'applicazione all'articolo 1, comma 364, della legge n. 190 del 23 dicembre 2014 che prevede: "364. Ai fini del contenimento delle spese relative al personale militare destinato a ricoprire incarichi all'estero, ove ciò risulti possibile per lo specifico incarico in relazione alle modalità di impiego definite per l'organismo o ente internazionale di destinazione, l'impiego del personale interessato e' disposto per un periodo di quattro anni".
Con la disposizione firmata da Graziano vengono esclusi dalla previsione normativa i seguenti incarichi:

1) Cariche a "status internazionale" ai sensi della legge n. 1114/62. Il grosso dei militari italiani impiegati ai sensi di questa legge è assegnato ad agenzie internazionali (NATO e non). Le regole della NATO prevedono una permanenza fino a cinque anni. Altre agenzie quali l'OCCAR – Francoforte ne prevedono addirittura nove. Il numero di agenzie coinvolte fa ritenere che il personale fatto rientrare con un anno di anticipo (3 anni invece di 4) sia dell'ordine di centinaia di unità. La durata del mandato degli italiani per queste cariche è, di fatto decisa dall'Italia e pertanto non esistono motivi di eccezione alla regola generale dei 4 anni imposta dalla legge.

2) Incarichi a connotazione EMA/EMAC : Sono incarichi a rotazione tra Esercito, Marina e Aeronautica (EMA) e, in alcuni casi, Carabinieri (EMAC), tutti soggetti alla legge italiana, senza coinvolgimento di personale di altre nazioni. Pertanto anche in questo caso non esistono motivi di eccezione alla regola generale dei 4 anni imposta dalla legge. Anche per questa tipologia si tratta di centinaia di militari (ad esempio la quasi totalità del personale assegnato a grandi comandi quali NATO HQ Bruxelles e NATO ACO Mons).

3) Incarichi presso le Rappresentanze Diplomatiche all'estero/Rappresentanze Permanenti presso le Organizzazioni Internazionali (ai sensi dell ́art. 1809 del decreto legislativo n. 66/2010) : Sono incarichi assegnati solo a militari italiani, quindi soggetto esclusivamente alla legge italiana, senza coinvolgimento di altre nazioni. Pertanto anche in questo ultimo caso non esistono motivi di eccezione alla regola generale dei 4 anni imposta dalla legge. Tenendo conto che nella maggior parte delle Ambasciate Italiane nel mondo prestano servizio almeno 4 militari (1 Ufficiale, 2 Sottufficiali e un Carabiniere), anche in questa tipologia ricadono centinaia di militari.

In conclusione, considerato il sostanzioso numero complessivo dei militari coinvolti, è evidente che le esclusioni previste dalla direttiva in argomento di fatto inficiano significativamente la finalità ultima del già citato comma, ovvero quella di contribuire a garantire un beneficio al Bilancio dello Stato mediante il taglio di spese non necessarie.


Solo a scopo puramente informativo è utile evidenziare che durante la discussione della legge di stabilità, la Commissione Bilancio del Senato ha considerato "inammissibile" per mancanza di copertura finanziaria la proposta di emendamento n. 2.866 dei senatori De Pietro, Uras, Casaletto, Mastrangeli, volta a mantenere la durata del termine dei mandati all'estero a 3 anni.
Insomma, siamo alle solite: fatta la legge, trovato l'inganno. La Pinotti ha qualche cosa da dire in merito oppure anche questa volta preferisce tacere, come ha fatto tutte le altre volte che abbiamo posto un problema di legalità e spreco di denaro pubblico nell'ambito del Ministero della difesa che, a quanto sembra, la ospita semplicemente."




MATTARELLA DA PAPA FRANCESCO: "ORA L'IMPEGNO DELL'EUROPA SUI MIGRANTI"

Redazione

Un incontro importantissimo tra il presidente della repubblica e il Papa. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto in Vaticano per la visita di Stato a papa Francesco. Il corteo presidenziale e' arrivato da Via della Conciliazione ed e' entrato in Vaticano da Piazza San Pietro e quindi dall'Arco delle Campane. La cerimonia di saluto, guidata dal prefetto della Casa Pontificia mons. Georg Gaenswein, avviene nel Cortile di San Damaso.

Il presidente – che nel cortile di San Damaso è stato accolto dal prefetto della Casa Pontificia mons. Georg Gaenswein, – è accompagnato dalla figlia Laura e da cinque nipoti. Il seguito ufficiale è guidato dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni con la consorte, Emanuela Mauro. E' poi composto dall'ambasciatore di Italia presso la Santa Sede Daniele Mancini con la consorte Anna Rita De Luca, da Ugo Zampetti segretario generale della presidenza della Repubblica, con la consorte Maria Grazia Picozzi, da Daniele Cabras, consigliere e parlamentare direttore dell'ufficio di segreteria generale, con la consorte Chiara Gatti, da Simone Guerrini, direttore dell'ufficio di segreteria con la consorte Patrizia dell'Alba, dal consigliere per l'informazione Gianfranco Astori con la consorte Ivana Boggini, dal direttore dell'ufficio per gli affari diplomatici Antonio Zanardi Landi con la consorte Sabina Cornaggia Medici, dal generale Roberto Corsini direttore dell'ufficio per gli Affari militari, con la consorte Carmela Petrilli, dal consigliere per la stampa Giovanni Grasso con la consorte Ilaria Manzione, dal prefetto Emilia Mazzucca, direttore dell'ufficio per gli Affari interni con il consorte Giambattista Pirillo, dal ministro plenipotenziario Riccardo Guariglia capo del cerimoniale diplomatico della Repubblica e dla consigliere di legazione Pietro Vacanti Perco, capo dell'ufficio II del cerimoniale diplomatico della Repubblica.

Papa Francesco ha accolto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla soglia della Sala del Tronetto, lo ha fatto accomodare nella biblioteca e, seduti alla scrivania, i due hanno scambiato qualche battuta mentre scattavano i fash dei fotografi. Alle 9,54 è cominciato il colloquio privato, durato 23 minuti. Poi state aperte le porte della biblioteca, e il presidente ha presentato al Papa la famiglia e il seguito.

 

Il Papa ha espresso "gratitudine per l'impegno che l'Italia sta profondendo per accogliere numerosi migranti che a rischio della vita chiedono accoglienza". "Non dobbiamo stancarci nel sollecitare un impegno più esteso a livello europeo e internazionale", date le "proporzioni del fenomeno". Così nel discorso ufficiale a Mattarella.

"La carenza di lavoro per i giovani diventa un grido di dolore che interpella i pubblici poteri, le organizzazioni intermedie, gli imprenditori privati e la comunità ecclesiale, perché si compia ogni sforzo per porvi rimedio, dando alla soluzione di questo problema la giusta priorità", ha detto il Papa.

Un ambito di collaborazione tra Italia e comunità ecclesiale per il bene comune è la "cura dell'ambiente", contro squilibri, mancanza di cibo e inquinamento. E il Papa auspica che anche l'Expo contribuisca a "approfondire la riflessione contro il degrado ambientale". Lo ha detto nel discorso ufficiale a Mattarella.

"Governo e Parlamento italiani sono impegnati ad adottare misure che consentano al nostro Paese di lasciarsi alle spalle una crisi che è stata lunga e dolorosa e da cui solo ora si inizia a intravedere l'uscita". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso a Papa Bergoglio.




PASSAGGIO ALLA PRIMA ELEMENTARE: COME PREPARARSI

A cura della Dottoressa Chiara Marianecci, Logopedista


Il passaggio ad una nuova classe è sempre motivo di ansie, in particolare l’inizio della prima elementare è un passo importante. L’apprendimento della letto-scrittura è la prima chiave verso il “mondo dei grandi”: apprendere questo strumento può tuttavia non essere immediato, infatti alcuni bambini possono evidenziare maggiori difficoltà rispetto ad altri, è ormai noto che chi ha già avuto altri casi in famiglia con difficoltà di apprendimento o chi ha manifestato un anomalo sviluppo del linguaggio in fase evolutiva, con aree carenti su diversi fronti, ha maggiore possibilità di riscontrare difficoltà e/o disturbi dell’apprendimento . L’informazione generale negli ultimi periodi è decisamente aumentata e molti genitori pongono certamente più attenzione a questi aspetti. Vi sono in linea generale delle abilità che se stimolate in fase ancora prescolare possono ridurre il rischio di manifestare le difficoltà sovra descritte e possono divenire una base più solida per il futuro sviluppo delle abilità accademiche: stimolare le cosiddette “capacità meta fonologiche” quali sillabare o riconoscere una parola detta in sillabe, riconoscere le rime ed altre. Si possono costruire attività ludiche e piacevoli incentrate su queste abilità. In aggiunta anche canzoncine e filastrocche risultano un valido passatempo. Raccontare storie, per stimolare la capacità lessicale, morfosintattica e narrativa del bambino. Dedicare del tempo ai pregrafismi, con percorsi , attività di tratteggio e precisione grafica. Capacità di contare fino ad un minimo di 10 e supportare nel riconoscimento immediato del “tanto” o “poco”. Brevemente sono stati riportati degli spunti da poter sfruttare per stimolare al meglio il bambino prossimo all’ingresso alla scuola elementare. E’ doveroso sottolineare che se genitori o insegnanti dovessero notare evidenti difficoltà in questi compiti o uno sviluppo linguistico non ancora completo sarà opportuno rivolgersi ad uno specialista (logopedista,neuropsichiatra infantile) che possa meglio approfondire il profilo effettivo del bambino e quindi trattarlo con un training specifico e mirato qualora si evidenziasse la necessità.

Logopedista Chiara Marianecci
3497296063
Chiara.marianecci@hotmail.it