Gas, danni “senza precedenti” al Nord stream

Il governo federale tedesco ritiene possibile che i gasdotti Nord Stream siano stati danneggiati da attacchi

Fughe di gas stanno interessando i gasdotti Nordstream 1 e 2: lo fa sapere il governo danese annunciando di aver elevato il suo livello di allerta sulle infrastrutture energetiche.

Il gasdotto Nord stream ha registrato danni “senza precedenti” a tre linee del gasdotto ed “è impossibile in questo momento stimare la tempistica per la ripresa delle operazioni di ripristino” dell’infrastruttura. E’ quanto comunica in una nota il Nord Stream, secondo quanto riferisce Bloomberg.

Ieri il Nord Stream aveva riferito di un calo di pressione su due sue linee, con le autorità svedesi e danesi che avevano identificato perdite di gas nel Mar Baltico, in prossimità della rotta del Nord Stream.

Il governo federale tedesco ritiene possibile che i gasdotti Nord Stream siano stati danneggiati da attacchi. Lo scrive il quotidiano Tagesspiegel , citando le proprie fonti e aggiungendo che “si è verificato un calo di pressione nei due gasdotti a breve distanza l’uno dall’altro”. Secondo il quotidiano, Berlino non considera la contemporanea interruzione dei gasdotti una “coincidenza”.

Accelera il prezzo del gas ad Amsterdam dopo che il Nord Stream ha dichiarato fuori uso per danni “senza precedenti” tre sue linee. I future Ttf avanzano del 5,8% a 184 euro al megawattora.

Perdite di gas nel Mar Baltico

Sono state identificate due perdite sul gasdotto Nord Stream 1 Russia-Europa nel Mar Baltico, poche ore dopo un incidente simile sul suo gasdotto gemello, il Nord Stream 2, hanno affermato le autorità scandinave. “Le autorità sono state ora informate che ci sono state altre due perdite sul Nord Stream 1, che, come il 2, non è in funzione ma contiene gas”, ha detto in una nota il ministro danese del clima e dell’energia Dan Jorgensen all’AFP, aggiungendo di aver chiesto “livelli più elevati di vigilanza nel settore elettrico e del gas” nel Paese. Una delle perdite sul gasdotto Nord Stream 1 si è verificata nella zona economica danese e l’altra nella zona economica svedese. Come la fuga di notizie su Nord Stream 2 del giorno prima, gli incidenti sono “soggetti a misure di sicurezza”, con limiti alla navigazione e al sorvolo nell’area. Le perdite del Nord Stream 1 sono state individuate ieri sera, un’ora dopo che è stato segnalato un calo di pressione nel Nord Stream 2, secondo l’Amministrazione marittima svedese (SMA). “Intorno alle 20:00 abbiamo ricevuto un rapporto da una nave di passaggio che diceva di aver visto qualcosa sul loro radar un po’ più a nord dell’isola di Bornholm”, ha detto all’AFP Fredrik Stromback, portavoce della SMA. A seguito delle perdite, sono stati emessi avvisi di navigazione entro una distanza di cinque miglia nautiche e un’altezza di volo di 1.000 metri dal tracciato dei gasdotti. “Gli incidenti sui due gasdotti non hanno alcun impatto sulla fornitura alla Danimarca”, ha affermato Jorgensen.




Les adieux, Letta lascia il Pd: “Al congresso non mi ripresento”

“Gli italiani hanno scelto la destra, è stata una scelta chiara”

Sarà “un congresso di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd – ha detto il segretario Dem – Enrico Letta, in conferenza stampa al Nazareno – che sia all’altezza di questa sfida epocale, di fronte a una destra che più destra non c’è mai stata.

Letta: “Giorno triste per l’Italia e per l’Europa”

“Gli italiani hanno scelto la destra, è stata una scelta chiara”, ha dichiarato Letta in apertura della conferenza stampa. “La tendenza emersa due settimane fa in Svezia viene confermata anche in Italia. E’ un giorno triste per l’Italia e per l’Europa. Ci aspettano giorni duri. Faremo una opposizione dura e intransigente”.

Se siamo arrivati al governo Meloni è per via del fatto che Giuseppe Conte ha fatto cadere Draghi“, ha aggiunto Letta. 

“Oggi il Pd, pur con un risultato insoddisfacente, è il secondo partito del Paese e il secondo gruppo parlamentare e la prima forza di opposizione”, ha affermato Letta, aggiungendo che “l’unico modo per battere questa destra era costruire un campo largo. Non è stato possibile non per nostra responsabilità”.

“Al congresso non mi ripresento”

“Nei prossimi giorni riuniremo gli organi del partito per accelerare il percorso che dovrà portarci al congresso”, ha detto Enrico Letta nel corso della conferenza stampa. “Congresso a cui non mi ripresenterò candidato“, ha annunciato. 

“Riprendere relazioni con M5s”

“Sarebbe l’ultimo regalo a questa destra se ci fossero opposizioni che vanno ognuna in ordine sparso. Io mi sento di dire che è molto importante che si riprendano le fila di relazioni che consentano di fare un’opposizione efficace e non che ognuno vada per conto suo. Nell’interesse del paese ci sarà bisogno di un’opposizione molto forte ed efficace”.

“Clima paese cambiato con guerra in Ucraina”

“All’elezione di Mattarella c’era un clima politico, poi la guerra ha completamente cambiato questo clima e i partiti di destra hanno tratto vantaggio da questo”, ha affermato Letta. “La guerra ha finito per avere una grande influenza e cambiare pagina ad un paese che fino a febbraio aveva un clima molto positivo, interrotto nella fase successiva con la guerra e con tutte le vicende che ne sono seguite”.




Elezioni 2022, ecco gli eletti ai collegi uninominali alla Camera e Senato nel Lazio

Nei collegi Uninominali ogni coalizione o ogni partito presenta un solo candidato. Il sistema è maggioritario: chi prende più voti è eletto. In ogni collegio Uninominale viene eletto un solo candidato (un solo seggio assegnato).
Nel Lazio il centrodestra ha superato ovunque il 30%, anche in molti collegi a Roma città. In provincia di Latina in particolare il centrodestra ha superato il 50% dei consensi. Rispetto al risultato delle elezioni comunali romane di un anno fa, quando Carlo Calenda candidato sindaco raccolse il 20% dei consensi, il Terzo Polo è molto lontano da quel risultato. Il Movimento 5 Stelle a Roma e nel Lazio conferma il buon risultato ottenuto a livello nazionale

Gli eletti ai collegi uninominali alla Camera nel Lazio

Collegio Lazio 1 -U01: Paolo Ciani (centrosinistra)

Collegio  Lazio 1 -U02: Simonetta Matone (centrodestra)

Collegio Lazio 1 -U03: Fabio Rampelli (centrodestra)

Collegio Lazio 1-U04: Roberto Morassut (centrosinistra) *non definitivo

Collegio Lazio 1-U05 (Ostia): Alessandro Battilocchio (centrodestra)

Collegio Lazio 1-U06: Luciano Ciocchetti (centrodestra)

Collegio Lazio 1-U08 (Velletri): Antonio Tajani (centrodestra)

Collegio Lazio 1- U09 (Guidonia): Alessandro Palombi (centrodestra)

Collegio Lazio 2-U01 (Viterbo): Mauro Rotelli (centrodestra)

Collegio Lazio 2-U02 (Rieti): Paolo Trancassini (centrodestra)

Collegio Lazio 2-U03 (Latina): Chiara Colosimo (centrodestra)

Collegio Lazio 2-U04 (Frosinone): Massimo Ruspandini (centrodestra)

Collegio Lazio 2-U05 (Terracina): Nicola Ottaviani (centrodestra)

Gli eletti ai collegi uninominali al Senato nel Lazio

Collegio Lazio 1-U02: Lavinia Mennuni (centrodestra)

Collegio Lazio 1-U03: Giulia Bongiorno (centrodestra)

Collegio Lazio 1-U04: Ester Mieli (centrodestra)

Collegio Lazio 1-U01 (Viterbo Rieti): Claudio Durigon (centrodestra)

Collegio Lazio 1-U05 (Guidonia Castelli Romani): Marco Silvestroni (centrodestra)

Collegio Lazio 1-U06 (Latina Frosinone): Claudio Fazzone (centrodestra)




Elezioni 2022, vince il centrodestra. Meloni: «Governeremo per tutti gli italiani»

L’Italia svolta a destra, Fdi è primo partito. Pd al 19%, M5s terza forza, Lega in calo. Affluenza alle 23 al 63,95%. Al Senato la coalizione di centrodestra prende almeno 114 seggi e mette in sicurezza la possibilità di governare in autonomia.Alla Camera sfiora il 43 per cento e vola.

Meloni stravince e fa volare Fdi con gli alleati interni indeboliti e la Lega di Salvini vicina al crollo. Tiene Forza Italia, almeno rispetto agli ultimi sondaggi.FdI è infatti nettamente il primo partito italiano con quasi il 26 per cento di consensi, seguito dal Pd che con il 19,4% non sfonda il tetto minimo cercato del 20%.Exploit del Movimento Cinque stelle che rimane il terzo partito italiano con il 16,5 per cento. Crolla invece la Lega all’8,5 per cento tallonata da Forza Italia data all’8%.Il centrosinistra alla Camera raggiunge il 26,8%, Il M5s il 16% e il terzo polo si ferma al 7,5 per cento. Queste sono le indicazioni che escono dagli exit poll e che danno il centrodestra avanti sia alla Camera che al Senato con la stessa forchetta tra il 41,5% e il 45,5%. Le prime proiezioni fissano il numero a metà, cioè al 42,7 per cento.




Russia, Putin ordina pene più severe per i disertori

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un pacchetto di emendamenti al codice penale relativo al servizio militare. La diserzione o la mancata comparizione alla leva è punita con la reclusione da cinque a dieci anni.

Coloro che si arrendono volontariamente al nemico dovranno affrontare una pena detentiva fino a dieci anni. Inoltre, 15 anni di detenzione sono previsti per la diserzione durante la mobilitazione o la legge marziale, riporta la Tass. 

Putin ha anche firmato una legge che facilita l’accesso alla nazionalità russa per i cittadini stranieri che servono nell’esercito russo. La legge prevede che stranieri arruolati nell’esercito russo possano richiedere la cittadinanza russa senza presentare un permesso di residenza, riferisce la Tass. Una procedura cui possono avere accesso stranieri che hanno sottoscritto un contratto con l’esercito russo da almeno un anno, si precisa. 




La Russia non arretra. Medvedev: “Anche il nucleare per proteggere i territori annessi”

“L’ipersonico è in grado di raggiungere obiettivi in Europa e negli Stati Uniti molto più velocemente”

“Si terranno referendum e le repubbliche del Donbass e altri territori saranno annessi alla Russia. La protezione di tutti i territori che hanno aderito sarà significativamente rafforzata dalle Forze Armate russe. La Russia ha annunciato che non solo le capacità di mobilitazione, ma anche qualsiasi arma russa, comprese le armi nucleari strategiche e le armi basate su nuovi principi, potranno essere utilizzate per tale protezione”.

Guteress critica i referendum di annessione. Oltre 1.300 arresti in durante le proteste. Si terranno referendum e le repubbliche del Donbass e altri territori saranno annessi alla Russia. La protezione di tutti i territori che hanno aderito sarà significativamente rafforzata dalle Forze Armate russe.

La Russia ha annunciato che non solo le capacità di mobilitazione, ma anche qualsiasi arma russa, comprese le armi nucleari strategiche e le armi basate su nuovi principi, potranno essere utilizzate per tale protezione”. Tecnologie intuitive che rispondono alle tue esigenze.

Il vicepresidente del consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev, avvertendo che “l’ipersonico è in grado di raggiungere obiettivi in Europa e negli Stati Uniti molto più velocemente”. E sul tema è intervenuto all’Onu il segretario generale, Antonio Guterres. “Sono profondamente preoccupato per le notizie sui piani per organizzare referendum in aree dell’Ucraina che attualmente non sono sotto il controllo del governo. Qualsiasi annessione del territorio di uno Stato da parte di un altro Stato risultante dalla minaccia o dall’uso della forza costituisce una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”.

LE SANZIONI – Revocare le sanzioni imposte dall’Ue contro la Russia entro la fine di quest’anno. È l’appello lanciato dal premier ungherese Viktor Orban al suo partito Fidesz, secondo quanto riportato dai media locali. Secondo il premier, Bruxelles avrebbe “imposto” le sanzioni all’Europa, trasformando un conflitto locale in una “guerra economica mondiale”. Orban ha quindi invitato i membri del suo partito a “fare tutto il possibile affinché l’Ue ritiri le sanzioni (contro la Russia) entro la fine dell’anno”.

L’Alto Rappresentante degli Affari Esteri Josep Borrell ha annunciato nuove sanzioni. “Altre misure restrittive verranno adottate al più presto in coordinazione con i nostri partner”. Borrell ha quindi precisato: “Continueremo ad aumentare il nostro supporto militare all’Ucraina e studieremo un nuovo pacchetto di sanzioni che prenda di mira settori dell’economia russa e una nuova lista di individui”.

I DISORDINI IN RUSSIA – Sono più di 1.300 le persone fermate dalla polizia russa nelle proteste contro la “mobilitazione parziale” ordinata ieri dal presidente russo Vladimir Putin per la guerra in Ucraina: lo riporta l’ong Ovd-Info precisando che al momento ha notizia di 1.307 persone fermate in 39 città della Russia. La città col maggior numero di fermi è Mosca, dove la polizia ha trascinato nelle sue camionette 527 persone. A San Pietroburgo si registrano 480 fermi.

LA FUGA DEI RISERVISTI – “Stiamo lavorando con i Paesi membri per stabilire un approccio comune”, ma “ogni richiesta dovrà essere esaminata caso per caso”. Così la portavoce della Commissione Ue Anitta Hipper rispondendo a una domanda sulle richieste di asilo dei cittadini russi in fuga per sottrarsi alla mobilitazione annunciata da Putin. Le autorità della Repubblica russa del Tatarstan hanno vietato “temporaneamente” a tutti i suoi residenti riservisti di lasciare la regione. La norma che prevede il divieto è stata pubblicata ieri, secondo il Moscow Times, dopo il decreto del presidente Vladimir Putin sulla mobilitazione parziale.La Lettonia e l’Estonia hanno annunciato che non accetteranno tali domande d’asilo per motivi di sicurezza interna. “Le regole di Schengen permettono di negare l’accesso per questioni di sicurezza interna e di ordine pubblico. Siamo in una situazione senza precedenti, con rischi da considerare”, ha spiegato la portavoce. La Germania invece si è detta pronta ad accogliere i disertori russi. Lo annunciano alcuni ministri del governo tedesco dopo la decisione presa ieri dal presidente russo Vladimir Putin sulla mobilitazione parziale per il conflitto in UcrainaE’ aumentato, intanto, il traffico dei cittadini russi che arrivavano in Finlandia varcando i valichi di frontiera nell’area sudorientale: lo afferma la guardia di frontiera finlandese su Twitter, citata dal quotidiano finlandese AAmulehti. Matti Pitkäniitty, capo dell’unità di cooperazione internazionale della Guardia di frontiera, ha affermato che un totale di 4.824 cittadini russi sono arrivati ieri in Finlandia attraverso il confine. Rispetto al mercoledì della settimana precedente, il numero di arrivi è stato superiore al normale. Quando 3.133 russi hanno attraversato il confine. “La situazione è però sotto controllo”,scrive Pitkäniitty.

LO SCAMBIO DEI PRIGIONIERI -I leader del battaglione Azov che per settimane hanno difeso l’acciaieria Azovstal di Mariupol – il comandante Denis Prokopenko “Redis” e il suo vice Svyatoslav Palamar “Kalina”, sono tra i prigionieri rilasciati dalla Russia. Lo ha reso noto il comandante delle forze speciali ucraine Sergey Velichko che ha pubblicato su Telegram una foto con Redis e Kalina




Meteo, in arrivo maltempo al centro e al nord nel fine settimana

In arrivo nel fine settimana un’intensa perturbazione, con piogge al Nord e in parte del Centro, in particolare in Toscana. Per iLMeteo.it da sabato sono in arrivo 5 giorni di forte maltempo con rischio di nubifragi.

Andrea Garbinato, responsabile redazione de iLMeteo.it, precisa come “questi fenomeni potrebbero colpire dapprima la Liguria, estendendosi poi al versante tirrenico delle regioni centrali e alla Sardegna.

Anche il resto del Nord – aggiunge – vivrà una fase molto perturbata almeno fino a mercoledì quando addirittura potrebbe nevicare a quote basse per il periodo sulle Alpi e sugli Appennini settentrionali”.

Con l’arrivo dell’autunno e dell’equinozio che ricade domani alle 3.04, sottolinea il meteorologo, “irrompe una forte tempesta equinoziale: in meno di 24 ore la prima perturbazione atlantica autunnale minaccerà l’Italia”. Domani sarà una giornata in gran parte soleggiata e asciutta in molte zone dell’Italia.




Putin annuncia il richiamo di 300mila riservisti: “l’Occidente ha superato ogni limite”

“L’operazione militare speciale in Ucraina è stata inevitabile.” Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso alla tv.

Putin ha dichiarato una mobilitazione parziale in Russia, con il richiamo dei militari della riserva. 

I territori dell’Ucraina che hanno annunciato il referendum per l’adesione alla Russia “hanno il sostegno” di Mosca, ha aggiunto Putin.

“Nella sua aggressiva politica anti-russa, l’Occidente ha superato ogni limite”. Lo ha detto Vladimir Putin nel suo discorso in tv. Il presidente russo ha detto che userà “tutti i mezzi a nostra disposizione” e che coloro che stanno cercando di usare il ricatto nucleare contro la Russia scopriranno che le carte in tavola possono essere rivoltate contro di loro. “Non sto bluffando”, ha aggiunto. 

L’obiettivo dell’Occidente è “indebolire, dividere e distruggere la Russia”, ha sottolineato Putin nel corso del suo discorso.

La mobilitazione parziale in Russia prevede il richiamo di 300.000 riservisti. Si tratterà di uomini che hanno già servito nell’esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. Sono esclusi i militari di leva. Lo ha detto il ministro della Difesa Serghei Shoigu, citato dalla Tass, aggiungendo che scopo della mobilitazione è “controllare i territori liberati” in Ucraina.

“E’ nostra tradizione storica e destino del nostro popolo fermare coloro che cercano il dominio mondiale, che minacciato di smembrare e rendere schiava la madrepatria. E’ quello che stiamo facendo ora, e credo nel vostro sostegno”. Così il presidente russo ha concluso il suo discorso televisivo alla nazione.

L’annuncio di una parziale mobilitazione appena fatto da Vladimir Putin segna “una nuova escalation” nell’aggressione all’Ucraina. Si tratta di “un passo pessimo, sbagliato”. Lo ha detto il vicecancelliere tedesco verde Robert Habeck. “Ci consulteremo per vedere come reagire sul piano politico”, ha spiegato. È chiaro che l’Ucraina dovrà continuare ad avere “pieno sostegno”




Centrodestra, Berlusconi: “Metteremo tutte le risorse necessarie contro il caro-bollette”

Salvini e Meloni divisi su scostamento di bilancio

Matteo Salvini e Giorgia Meloni divisi sullo scostamento di bilancio. “Pare che ci si possa riconvocare in Parlamento anche dopo le elezioni per fare un nuovo scostamento di bilancio – dice il leader leghista – Mi rifiuto di pensare che un economista attento come Draghi non si renda conto del bisogno che c’è di un nuovo intervento.

Chi chiede tempo e dice che si possa aspettare sbaglia: vale per Fdi e per il Pd: sono a rischio chiusura migliaia di imprese e botteghe, è a rischio il sistema produttivo”, conclude.

“Lo scostamento del pareggio di bilancio – ribatte Meloni – non è la soluzione.

E’ un pozzo senza fondo, sono soldi che regaliamo alla speculazione. Il punto di arrivo e’ il disaccoppiamento dei costi di gas ed energia, che è una misura strutturale”.

Metteremo tutte le “risorse necessarie” contro il caro-bollette e “credo sia possibile farlo con le risorse di cui disponiamo. Non permetteremo a nessun costo e in nessun caso che gli aumenti dell’energia si scarichino sulle bollette pagate da imprese e famiglie con conseguenze molto molto gravi e un con costo molto più alto rispetto a un intervento sul gas”. Lo ha detto a Mattino 5 il leader di Fi, Silvio Berlusconi aggiungendo che questo intervento si farà “se possibile anche, e io lo credo, evitando uno scostamento” di bilancio. Ma se alla fine scostamento dovrà essere, ha spiegato, “lo concordiamo con l’Ue”.




Pisa, Ancri sempre in campo per promuovere la cultura del rispetto del Tricolore

L’ANCRI (Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana) di Pisa ha reso omaggio al Tricolore anche donando due Bandiere al Polo scolastico “Dino Carlesi” di Pontedera. La manifestazione di onore e rispetto verso il Simbolo delle Repubblica richiamato tra i principi fondamentali dalla nostra Costituzione è avvenuta in occasione della inaugurazione del Polo Scolastico “Dino Carlesi” a Pontedera. È stata la Vice Presidente della sezione ANCRI di Pisa Sabrina Chiellini, in rappresentanza del presidente Mario Cerrai e del consiglio dell’Associazione, a rappresentare gli insigniti al Merito della Repubblica.

Alla cerimonia, oltre alla rappresentante dell’ANCRI e al sindaco di Pontedera Matteo Franconi, sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, l’Assessora regionale all’Istruzione Alessandra Nardini e il Consigliere regionale Andrea Pieroni, il Presidente della Provincia Massimiliano Angori, tutta la giunta di Pontedera, Rappresentati istituzioni scolastiche e delle Forze e Corpi di Polizia oltre all’architetto Alberto Bartalini, il progettista della Scuola e ideatore del Teatro del silenzio di Andrea Bocelli.

Da anni l’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito Italiano (ANCRI) porta avanti programmi di promozione della cultura del rispetto delle bandiere. L’obiettivo prefisso dal Presidente dell’ANCRI Tommaso Bove è quello di coinvolgere il maggior numero di politici, Istituzioni, Enti territoriali, Associazioni, mondo della scuola e cittadini, per assicurare al Tricolore il massimo rispetto e decoro che gli spetta.

Una attività, di promozione della cultura condivisa , che inizia a dare risposte significative se si considera che, come scrive oggi il Prefetto Francesco Tagliente sul Giornale di Pistoia, sono sempre di più i cittadini che segnalano rappresentanti di Uffici pubblici e privati irriguardosi verso i Simboli della Repubblica; Rappresentanti dei Comuni, che indossano la Fascia Tricolore con tenute non consone alla dignità e al decoro di un’insegna di funzione di così alto valore simbolico; Istituti scolastici con Bandiere in uno stato di degrado inaccettabile; organismi di diritto pubblico che abbandonano il Tricolore sui pennoni a brandelli.Come spesso accade – scrive Tagliente – quando il livello di degrado scende al di sotto la soglia di normale tollerabilità, i primi a reagire sono proprio i cittadini. E nei tre casi segnalati sono stati i cittadini che con mail, messaggi o post sui social hanno manifestato il disappunto chiedendo di rispettare il decoro delle Bandiere.“Dobbiamo tenere tutti presente – aggiunge Tagliente che è anche delegato alle relazioni istituzionali dell’ANCRI – che il Tricolore è il simbolo della nostra patria, della nazione, del popolo italiano e delle libertà conquistate. È il simbolo dei sentimenti più nobili e rappresenta l’unità nella Nazione. È il simbolo che ha accompagnato il cammino del nostro Paese nei momenti luminosi e in quelli bui. Anche se non ce ne accorgiamo, anche senza vederlo, il nostro Tricolore lo abbiamo cucito sulla pelle fin dalla nascita. Emerge e si manifesta in circostanze particolari per darci forza, passione e coraggio, specie quando la comunità si trova a vivere momenti d’incontenibile euforia (un grande successo sportivo) o un’emergenza dai risvolti drammatici, in cui i legami sociali si riscoprono più solidi. Quel Tricolore che nel 2006 ha portato l’Italia al centro del mondo sventolando a Berlino, che ha fatto il giro del mondo dopo la vittoria degli Europei, che abbiamo visto sventolare dal podio di Tokyo e dagli altri contesti internazionali, toccando le corde più profonde di milioni di italiani, purtroppo su molti nostri edifici, soprattutto scolastici, pende in condizioni avvilenti”.

Tagliente ricorda il caso di “Una passeggera che ha scritto alla Direzione dell’Aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino lamentando che, ritornata a Roma dopo un viaggio all’estero, all’uscita del Terminal 3 di Roma Fiumicino, non ha potuto fare a meno di osservare le due Bandiere, italiana e europea, presenti in corrispondenza del parcheggio in condizioni a dir poco, vergognose: colori sbiaditi, tessuto liso e stracciato. Ha anche illustrato con delle foto il degrado delle Bandiere domandandosi se sia possibile presentare così il Simbolo per eccellenza del nostro Paese e se è mai possibile che chi arriva in Italia possa vedere, come prima immagine, la nostra Bandiera in quelle condizioni. Con la sua accorata segnalazione ha precisato di essere ritornata in Italia da un Paese dove all’uscita dall’Aeroporto ha visto numerose Bandiere del Paese, belle, integre e con i colori accesi che sventolavano ovunque. Ha concluso la sua segnalazione chiedendo alla direzione dell’Aeroporto quando è prevista la sostituzione.Come è sempre un cittadino – scrive Tagliente – a denunciare il degrado del Tricolore a Cascina (PI). Fa molto male leggere sulla pagina Facebook “Sei di Cascina” il disappunto di un cittadino che il 2 settembre scrive “A distanza di nove mesi dalla segnalazione … le condizioni della Bandiera esposta sull’edificio dell’istituto scolastico omnicomprensivo Borsellino di Navacchio sono peggiorate. Ora è uno straccio. Quella Bandiera è il simbolo del nostro paese, tenerla in queste condizioni significa privarla di ogni valore ma anche violare una legge dello stato che disciplina la sua affissione. Il preside non avrebbe dovuto permettere un tale irrispettoso scempio del Tricolore. Inutile pretendere di insegnare educazione civica, e poi dare un esempio pessimo ai ragazzi”.

Dalla stessa pagina FB, da un post del 14 settembre – precisa Tagliente – apprendiamo con grande gioia che la segnalazione è stata accolta e le Bandiere sostituite. Tagliente cita anche la segnalazione di rappresentanti dei Comuni, che indossano la fascia tricolore con tenute non consone alla dignità e al decoro di un’insegna di funzione di così alto valore simbolico. “Le immagini di alcuni rappresentanti dei Comuni, che indossano la Fascia Tricolore con tenute non consone alla dignità e al decoro di un’insegna di funzione di così alto valore simbolico, evidenziano – sebbene in buona fede – una sensibilità istituzionale molto approssimativa. Con una franchezza che è, anzitutto, segno di stima personale e di profonda considerazione per il mondo delle municipalità italiane – scrive il delegato alle relazioni istituzionali dell’ANCRI – ho sentito il bisogno di sottoporre all’attenzione del presidente dell’ANCI la diffusa tendenza a sottovalutare il ruolo della forma esteriore nelle occasioni ufficiali, snaturandone la rilevanza e riducendo la Fascia Tricolore alla stregua di un mero distintivo di qualifica. Nel giudicare le persone, ho sempre diffidato delle apparenze, a meno che tali persone rivestano una carica elettiva, la più nobile espressione, a mio avviso, della partecipazione di un cittadino alla vita del Paese”. “Ritenendo che mancanza di rispetto per il decoro del Tricolore può essere collegata anche al fatto che le prescrizioni di legge (D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121) sono prive di sanzione – conclude Tagliente – il 4 dicembre 2021, come Delegato ai rapporti istituzionali dell’ANCRI, ho scritto anche ai Presidenti dei Gruppi parlamentari di Camera e Senato chiedendo una norma sanzionatoria per il mancato rispetto delle disposizioni sul decoro delle Bandiere. Con l’occasione ha rivolto un appello anche a tutti i parlamentari. Nell’immediato il riscontro è andato oltre le previsioni e le aspettative con la risposta favorevole di quasi tutti gli schieramenti politici, ma di fatto non risulta assunta alcuna iniziativa parlamentare. Ho chiesto il soccorso dei parlamentari convinto che la mancanza di rispetto per il decoro del Tricolore accade – lo voglio ripetere – anche perché le prescrizioni di legge (D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121) sono prive di sanzione, diversamente da quelle sulla dignità del Tricolore (vilipendio, danneggiamento, disprezzo, dileggio, distruzione, imbrattamento ecc.), tutelate dalla legge penale.




Alluvione nelle Marche: regione in ginocchio

Momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari

Sono 9 al momento le vittime dell’ondata di maltempo che ha colpito la scorsa notte il Senigalliese. Il dato viene reso noto dalla Prefettura di Ancona, che aggiorna così quelli forniti in precedenza dalla stessa prefettura.

Due delle 9 vittime sono in corso di identificazione e potrebbero essere ricomprese nel numero dei dispersi, che sono allo stato 4, dei quali due minorenni. La Prefettura annuncia aggiornamenti continui dal Centro di Coordinamento Soccorso, riunito in convocazione permanente presso la Sala Operativa della Regione Marche dalla 22.30 di ieri sera.

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche, approvando un primo finanziamento di 5 milioni. 

Dopo la conferenza stampa il premier Draghi si recherà nelle Marche, ad Ostra in provincia di Ancona, per visitare i territori colpiti dal maltempo e presiedere alle riunioni operative con il coordinamento dei soccorsi e con le le autorità locali. Durante la visita,  incontrerà il presidente della Regione Francesco Acquaroli.

“Quanto successo oggi dimostra come la lotta al cambiamento climatico sia fondamentale”, ha affermato il premier, incontrando i giornalisti. 

Ci sono stati momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari”. Così il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio dopo la riunione in prefettura ad Ancona alla quale hanno partecipato anche i vertici dei vigili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi. “E’ piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno – aggiunge – e in alcune zone ha piovuto il doppio di quello che piove in estate. E stato un quantitativo di acqua che si è riversato sui territori in maniera repentina portando scompiglio e morte”.

Sono 150 le persone sfollate,  rende noto la Prefettura di Ancona in una nota, spiegando che “la maggior parte di queste persone si trova nel comune di Senigallia, ma il numero è in crescita”. “Al riguardo – si legge nel comunicato – sono stati predisposti dalle forze di polizia dedicati servizi di prevenzione e controllo sugli immobili evacuati”. In esame anche altre possibili evacuazioni. 

Sono almeno centottanta i vigili del fuoco al lavoro nella zona del nubifragio che ha colpito la regione: sono state salvate nella notte decine di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi, spiega il Corpo dei vigili del fuoco. Più di centocinquanta gli interventi che sono stati effettuati.

Sono 3 i dispersi a Barbara, uno dei comuni più colpiti dall’alluvione della notte scorsa nelle Marche. Secondo quanto ricostruito dal sindaco Riccardo Pasqualini, mancano all’appello il figlio della farmacista Silvia Mereu, Mattia, di circa 8 anni; la 17enne Noemi Bartolucci e sua madre Brunella Chiu, di 56 anni. L’altro figlio della donna, Simone, si è invece salvato attaccandosi ad un ramo di una grossa pianta. Sindaco Barbara Riccaro Pasqualini arrivato nella zona ponte vicino al quale sono state travolti i tre scomparsi. ‘È stato come il cedimento di una diga – dice il sindaco che è arrivato nella zona del ponte vicino al quale sono stati travolti i tre dispersi – é venuto giù il mondo in un attimo. Un rumore sordo terrificante e poi l’ondata. Non è stata un’alluvione ma uno tsunami’. Il proprietario del mulino nelle vicinanze, ha riferito il sindaco, si è affacciato dalla finestra e ha visto 1,5 mt acqua. Le responsabilità? “Stiamo cercando di risolvere la situazione, non è questo il momento – conclude – lo vedremo poi”.

Intanto arrivano i messaggi di solidarietà da tutta Italia. “Ho ricevuto le chiamate del capo dello Stato, Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Mario Draghi“, riferisce il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. “Il presidente Mattarella ha espresso la solidarietà alla nostra comunità e gratitudine a tutti quanti stanno instancabilmente lavorando per i soccorsi – aggiunge -. Draghi ha espresso la sua vicinanza rassicurandomi sul supporto per ogni necessaria esigenza. Il dolore per quanto accaduto è profondo ma la comunità marchigiana è forte e saprà reagire”. 

Oltre alle vittime, ci sono danni al momento incalcolabili. Il fiume Misa, in piena per le violenti piogge di questa notte, ha anche rotto le balaustre in pietra del ponte Garibaldi nel centro storico di Senigallia. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente. Molti cittadini sono all’opera per svuotare cantine e negozi allagati. Testimoni riferiscono di non avere mai visto “una cosa del genere”.

Intanto monta la polemica sul mancato allarme. “I bollettini sono pubblicati, c’è un tema di allertamento. E’ abbastanza evidente che l’evento, per come si è manifestato, è stato molto molto peggiore di quello che era stato previsto” ha spiegato al proposito il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse stata data una allerta meteo. “Ora dobbiamo concentrarci sulle cose da fare adesso – ha aggiunto – Il tema dell’allertamento sarà da approfondire ma è un dato di fatto che l’evento è stato molto maggiore di quello che era stato inizialmente previsto”.

Arriva per i soccorsi la solidarietà delle regioni vicine: dalla Toscana al Lazio, dal Trentino al Veneto, dalla Lombardia all’Umbria, è pronta la mobilitazione dei volontari se dovesse rendersi necessario. In attesa di informazioni ufficiali, ci sono anche i nomi delle quattro vittime a Pianello di Ostra, grazie alle comunicazioni di familiari e amici: sono Andrea Tisba, di 25 anni, e il padre Giuseppe, di 60, il 52enne Diego Chiappetti e l’ottantenne Ferdinando Olivi. Intanto, come per le alluvioni del passato, prima tra tutti quella di Firenze nel 1966, anche nelle Marche ci sono gli “angeli del fango”. Hanno la faccia dei vicini di casa, degli amici e dei parenti che da questa mattina sono entrati in azione per aiutare a liberare strade e case dai detriti. C’è chi è andato in soccorso di un amico, alle porte di Ostra, anche in bici, così da non rimanere bloccato dalle interdizioni alla viabilità stradale decise dalle forze di polizia. Adulti e giovani da ore stanno spalando fango e stanno rimuovendo rami e altri detriti che hanno travolto abitazioni, negozi e capannoni.