Elezioni, Pd e Imam: “nel segreto dell’urna, Allah ti vede”

A dirlo oggi, può sembrare una battuta di spirito, ma all’inizio degli anni ’50 venivano affissi manifesti, sponsorizzati dal Vaticano, che minacciavano di scomunica chiunque avesse votato PCI, o esortato altri a farlo. La scomunica – della quale Milingo, che ne aveva ricevuta una, disse che ‘non valeva la carta su cui era stata scritta’, ma che ha sempre molto impressionato il cattolico domenicale medio – è stata uno strumento potente di sanzione spirituale quando il Papa esercitava anche un potere temporale che poteva abbattere re e governi, e può darsi che, nel 1950 o giù di lì, molti non l’abbiano ben compresa. In realtà, ci si chiede come faccia il sacerdote a sapere se chi si presenta a lui per ricevere l’ostia fosse iscritto alla Massoneria, o avesse, nel tempo, esortato a votare PCI. Oggi alla scomunica non crede , forse, più nessuno, visto lo scadimento spirituale di una Chiesa Cattolica che bada più a valori molto terreni. Ma negli ani ’50, nel primo dopoguerra, questo faceva ancora effetto. Di questa storia, riportata in chiave satirica, ci ha testimoniato Giovannino Guareschi, in uno dei suoi racconti, trasformati in film, con protagonisti Don Camillo e Peppone, sindaco di Brescello. Bisogna prima di tutto dire che all’epoca la contesa politica si muoveva fra un Vaticano, portatore di certi valori spirituali di fede e religione, e un PCI che ancora dipendeva dagli atei sovietici; i quali cercavano di acquisire potere politico anche con una lotta religiosa. Famosa la frase diffusa da don Camillo/Fernandel tramite un altoparlante montato sul campanile della chiesa. “Nel segreto dell’urna, Dio ti vede, Stalin no.” berciava il buon prete a tutta la popolazione radunata in piazza per ascoltare il comizio del compagno Peppone/ Gino Cervi.

Ora pare che la storia si ripeta con gli imam, portatori assoluti della parola di Allah nelle loro moschee, e ai quali nessuno si sogna di disobbedire, pena una fatwa, condanna a morte. “Nel segreto dell’urna, Allah ti vede”. Come riferiscono i media, infatti, pare che dopo numerosi incontri ad alto livello, riservati a pochi ma potenti – spiritualmente – personaggi, capaci di orientare le coscienze islamiche, con esponenti DEM, tutti gli imam, durante il venerdì di preghiera, esortino i fedeli a votare PD, il partito che ha loro promesso, oltre che una maggiore considerazione e disponibilità a proposito dei luoghi di culto, nientemeno che lo Ius Soli, cioè la possibilità di avere in dono la cittadinanza italiana con la massima facilità. Argomento molto caro alla Boldrini, che, se fosse per lei, probabilmente l’Italia sarebbe un immenso campo profughi.

Così Renzi, Gentiloni, Napolitano & Co, si troveranno nel carniere i voti di circa due milioni di musulmani presenti sul territorio

Di contro, ai seguaci di Allah non andrebbe certo che al governo ci fosse un Salvini, che mette prima di tutti gli Italiani, stirpe ormai negletta e tartassata. Dopo gli extracomunitari e i cinesi, inviati ai gazebo per un voto alle primarie del PD, dunque, Renzi può sfruttare anche il voto di chi vorrebbe tutti i cristiani decapitati, e che questo fa, nella realtà, nei paesi a maggioranza musulmana. Chi avesse il desiderio di rendersi conto della situazione, può andare a consultare il sito www.porteaperte.org, che tratta ogni settimana di vari casi di persecuzione religiosa nei confronti dei credenti cristiani e dei missionari. Oggi, ad esempio, nell’India di quel Narendra Modi che ha tenuto in ostaggio per anni due nostri fucilieri di Marina perfettamente innocenti, solo per sfruttarli a livello politico, si sta sviluppando un processo di ‘induizzazione’ tale, per cui ai nostri correligionari viene impedito di esercitare il culto cristiano, oltre a varie persecuzioni violente – per esempio sequestrare e distruggere Bibbie, o peggio – per i quali reati nessuno è perseguito, anzi, incoraggiato. Non altrettanto accade in Italia, dove esiste una effettiva e larga libertà di culto, anche a favore di chi i nostri valori cristiani disprezza e combatte. Fa specie pensare che un partito politico che governa l’Italia da tempo – con risultati più che opinabili, nonostante l’orientamento dei giornali – possa ‘vendere’ una parte della nostra nazione a stranieri nemici, che non sognano altro che l’islamizzazione dell’intero Occidente, soltanto per un pugno di voti ed una facile acquisizione del potere.

Roberto Ragone




Nemi, Corrieri e Cortuso: “Trasparenza e Partecipazione, queste sconosciute”

NEMI (RM) – È tempo di Bilanci. Bilanci di previsione, per l’esattezza: quello per cui la scorsa settimana i Consiglieri Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri sono stati costretti a chiedere il rinvio della discussione ad altra seduta, ovvero nei tempi e nelle modalità previsti dalla legge.

Tale iniziativa si è resa necessaria in quanto la relazione del Revisore dei conti, obbligatoria per legge, non era stata allegata agli atti e non poneva i Consiglieri nelle condizioni di predisporre emendamenti allo schema di bilancio, privandoli di fatto del diritto e dovere di fare emergere gli aspetti critici delle politiche pubbliche programmate dalla maggioranza.

“La realtà che viviamo oggi ai tempi dell’amministrazione Bertucci – dicono i consiglieri – è diametralmente opposta ai valori fondanti di Ricomincio da Nemi, per i quali riteniamo fondamentale il coinvolgimento dei cittadini nella vista amministrativa del paese.

Uno strumento di coesione, propedeutico e di supporto al Bilancio Preventivo è quello che nel nostro programma abbiamo chiamato BILANCIO PARTECIPATIVO, ovvero un confronto aperto tra Amministrazione e cittadini volto alla definizione di scelte condivise, che faccia emergere quali sono le priorità assegnate dalla comunità verso i suoi stessi bisogni e che si trasforma in una pratica efficace per la gestione delle risorse.

Tramite questo processo di partecipazione, che si concretizza attraverso incontri e assemblee programmate con i cittadini, ciascuno può esprimere le sue necessità, definendo quali siano le più urgenti o rilevanti.

L’Amministrazione, preso atto delle proposte e analizzando le risorse finanziarie inserite, può decidere come indirizzare o variare tali risorse da un progetto ad un altro. Di questa pratica ne siamo così convinti – concludono Cortuso e Corrieri – da aver previsto l’Assessorato alla Partecipazione e Trasparenza per coordinare e gestire questi processi. Ben al di sotto delle buone pratiche di democrazia e partecipazione dunque è l’approccio dell’Amministrazione Bertucci, ma Ricomincio da Nemi vigila e lavora affinché ai cittadini sia garantito almeno il rispetto essenziale delle regole”.




Officina Stampa, speciale ricerche delle persone scomparse: dal caso Ragusa, un focus su un fenomeno sociale allarmante

Grande attesa per la puntata della trasmissione web tv OFFICINA STAMPA che andrà in diretta oggi giovedì 1 marzo alle 18. Sarà uno speciale dedicato al delicato tema delle ricerche delle persone scomparse. Avrà come filo conduttore principale il caso di Roberta Ragusa, la donna scomparsa nel 2012 in provincia di Pisa e per il cui omicidio è stato condannato a 20 anni di reclusione il marito, Antonio Logli.

Il prossimo 14 marzo 2018 Logli dovrà presentarsi davanti alla giuria popolare della Corte d’Assise d’Appello di Firenze.

In occasione della trasmissione giornalistica ci sarà un contributo speciale della giornalista pisana di 50 Canale Simona Giuntini che fornirà importanti aggiornamenti di cronaca. Sono passati sei anni dalla scomparsa di Roberta.

Chiara Rai, giornalista e conduttrice del programma Officina Stampa, a due settimane dal processo d’appello sul caso Ragusa trasmetterà in diretta anche un contributo sul caso gentilmente concesso da uno dei cugini di Roberta, Carlo Ragusa.

Gli inquirenti ritengono che Logli abbia ucciso la moglie al culmine di un litigio dopo che la donna aveva scoperto la sua relazione con Sara Calzolaio, l’amante ed ex baby sitter dei figli. E ritengono anche che dopo averla uccisa, Logli, si sarebbe anche disfatto del cadavere nella stessa notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012. L’uomo ha sempre respinto ogni accusa sostenendo che la moglie quella notte si sia allontanata volontariamente da casa a San Giuliano. La famiglia continua a non darsi pace. I cugini e gli zii di Roberta aspettano ancora di sapere che fine abbia fatto Roberta

Seguiranno le interviste agli ospiti in studio: il Prefetto Francesco Tagliente all’epoca Prefetto di Pisa, La criminologa Imma Giuliani e lo psicologo e psicoterapeuta Fabrizio Mignacca che si sono occupati direttamente del caso Ragusa, la geologa Rosa Maria Di Maggio e l’ingegnere informatico Paolo Reale, Marina Baldi Biologa genetista forense

In particolare, Francesco Tagliente nominato prefetto di Pisa sei mesi dopo la scomparsa, richiesto dal procuratore della Repubblica Ugo Adinolfi, diede attuazione ad una pianificazione delle ricerche a tappeto su tutto il territorio dei 39 comuni della provincia coinvolgendo circa 15 mila uomini in una sola settimana. Ad una delle riunioni settimanali per fare il punto di situazione partecipò anche l’allora Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Paola Basilone ora Prefetto di Roma. Nonostante il dinamismo del Prefetto Tagliente e la passione e determinazione del personale impegnato nelle ricerche estese anche nel sottosuolo con speciali apparecchiature georadar, quel cadavere non è stato trovato. Nonostante il mancato ritrovamento, i familiari della vittima sono rimasti sempre vicini e grati alle Forze di Polizia per quanto fatto per la propria congiunta




Centro Psicologia Castelli Romani: quando i genitori si separano, come comportarsi con i figli?

A cura della dott.ssa Francesca Bertucci

La separazione in Italia è in aumento, lo confermano anche i dati istat, ciò avviene in media dopo 16/17 anni di convivenza o matrimonio. Sebbene sia un evento che riguarda la coppia, ciò ha ripercussioni importanti su tutto il sistema familiare, in particolar modo sui bambini.
Per fortuna non tutte le separazioni sono uguali. In una separazione con figli è, però, sempre importante mettersi in gioco, la coppia coniugale viene meno ma va tutelata e rafforzata la coppia genitoriale, la quale deve avere l’obiettivo della coesione educativa. Ed è anche per questo che nei casi di alta conflittualità è importante rivolgersi ad un mediatore familiare, che possa, insieme alla coppia, trovare degli accordi reciproci per il bene dei figli.

La separazione è una decisione difficile se vista come fallimento, ma cambiando punto di vista essa è a protezione del futuro dei figli.
Il vero fallimento non è chiudere una relazione è il permanere in essa per non sentirsi persi, erranti dentro un futuro non conosciuto. Rimanere insieme per il bene dei figli non è mai una buona idea. Alcune coppie fanno uno sforzo di stare insieme per il bene dei figli, ma così si rischia di sottoporli a conflitti ininterrotti e investire i bambini di responsabilità nei panni di mediatori. Il vero disagio dei figli non si manifesta tanto perché i genitori si separano, ma per l’intensità del conflitto e per la presenza di problemi nella relazione tra genitori e figli.

Infatti, quando le separazioni riguardano famiglie con almeno un minore, la situazione, già di per sé difficile, aumenta di complessità. Le emozioni e i sentimenti in gioco, coinvolgono anche i bambini e, dunque, è molto importante muoversi per preservare il loro benessere e serenità. E’ quindi molto importante che i genitori, nell’interesse dei figli, cerchino di instaurare tra loro una buona relazione per essere uniti nella separazione, a partire dal trovare insieme un accordo su come e quando comunicare la notizia ai figli.
Il primo grande scoglio in cui si trovano i genitori che stanno per separarsi è quello di comunicare la decisione presa ai figli. Questo momento cruciale, infatti, suscita naturalmente molta ansia e preoccupazione, anche perché simbolicamente significa esplicitare concretamente la scelta intrapresa.
Quando e come comunicare la separazione Il primo passo dev’essere l’organizzazione genitoriale che deve precedere il momento della comunicazione ai figli della separazione. La separazione, infatti, va comunicata ai figli soltanto quando è stato tutto stabilito. I figli hanno bisogno di punti fermi soprattutto in questo momento. Si deve stabilire quale sarà la casa in cui staranno prevalentemente e si deve garantire uno spazio ( per il gioco, per il sonno , per lo studio…)anche nella casa dell’altro genitore.

Devono avere chiaro in quali giorni della settimana staranno con la mamma o con il papà. Questa organizzazione deve essere il più possibile precisa (giorni e orari stabiliti prima), per non disorientare i figli e per lasciar loro impiegare le energie nella già complessa gestione del trauma che stanno vivendo. Vanno garantiti un tempo e uno spazio in cui entrambi i genitori esercitino il proprio ruolo educativo. I genitori diventano responsabili di questo principio organizzativo e lo devono definire tenendo conto dei bisogni del figlio, preservando il più possibile routine e rituali adottati prima della separazione.
Il secondo passo è concordare insieme una strategia sui modi e i tempi per farlo. Trovare un momento in cui sono presenti entrambi i genitori, non è il caso che sia solo uno ad assumersi tutta la responsabilità. Scegliere un luogo tranquillo e protetto da interferenze e interruzioni, mostrandosi affettuosi. Se la coppia ha più di un figlio è consigliabile dare la notizia a tutti insieme ma poi dare la possibilità ad ognuno di avere un colloquio separato con igenitori per chiarire eventuali dubbi o preoccupazioni personali.
Inoltre, è importante evitare di spiegare nel dettaglio le motivazioni di tale scelta. La spiegazione delle cause della separazione non deve essere condivisa con il bambino e la decisione della separazione deve essere comunicata in modo chiaro, in termini comprensibili relativamente alla loro età. Per i figli si rivela più dannoso permanere in uno stato di incertezza, confusione o ambiguità ed essere in balia degli eventi. Infine, non bisogna dimenticare che i figli sono degli attenti osservatori, sono sempre particolarmente vigili e sensibili a cogliere gli stati emotivi degli adulti di riferimento.

Tenute in considerazione certe premesse, I genitori spiegheranno al bambino che entrambi, mamma e papà, hanno necessità di vivere separatamente per andare più d’accordo e capirsi. E’ tra loro genitori che non vanno più d’accordo e per questo vivranno in due case separate ma cercheranno di andare d’accordo come genitori per continuare a dare amore ai loro figli come prima.
Dopo tale comunicazione, è importante prepararsi a gestire le reazioni spesso brusche e violente dei figli. Bisogna tener presente che probabilmente cercheranno di opporsi alla notizia e tenteranno di cambiare le cose. Lo faranno con pianti, manifestazioni di rabbia. E’ importante che i genitori consolino il figlio ma allo stesso tempo non lo illudano che lui abbia il potere di cambiare le cose. Infatti tale responsabilità non lo riguarda e questo deve essere ben chiaro per evitare che il figlio sviluppi un senso di colpa rispetto al fatto di non aver fatto abbastanza o la cosa giusta per tenere insieme i genitori e che quindi la colpa della separazione sia sua. Il sapere che è possibile parlare liberamente è il primo passo che consente al bambino di esprimere le proprie emozioni e all’adulto di riconoscerle e farle riconoscere. Il bambino deve sapere che la propria mamma e papà saranno sempre i suoi genitori, anche se il matrimonio finisce e non vivranno più tutti insieme. È importante evitare che i figli diventino i custodi dei segreti di mamma o papà, sentendosi presi in mezzo dal conflitto dei genitori.
Tenendo conto di ciò, i messaggi fondamentali da trasmettere ai figli sono:
L’amore dei genitori verso di loro non cambierà mai. L’amore per il figlio è incondizionato e, non può né cambiare né diminuire. Mentre quello tra marito e moglie si può deteriorare nel tempo. I genitori anche se non vivranno più sotto lo stesso tetto si impegneranno ad essere uniti per tutto ciò che riguarda l’educazione e le esigenze del figlio.
Il figlio è frutto dell’amore dei suoi genitori. Valorizzare gli elementi positivi della vita in comune, raccontando al bambino episodi positivi che riguardano la coppia, che cosa ognuno dei genitori ha amato nell’altro e soprattutto raccontare con quanto amore si è presa la decisione di avere un figlio e poi di crescerlo. Questi racconti dovrebbero sostituire quelli più frequentemente adottati dai genitori che spesso in fase di separazione elencano tutti i motivi e gli episodi negativi che hanno portato alla decisione attuale. In questo modo restituiscono al figlio un’immagine di due
genitori che non l’hanno voluto e quindi amato. Questo può avere notevoli effetti negativi sull’autostima e la sentimento di amabilità personale del bambino.
La separazione non è colpa sua. Fin dalla più tenera età infatti, già intorno ai 3 anni il bambino sviluppa il senso di colpa e, nel caso di una separazione riterrà il suo comportamento direttamente responsabile di tale evento. A quel punto il bambino chiederà delle spiegazioni, delle ragioni alla separazione. I genitori dovranno spiegarle al bambino in base alla sua età, che l’amore tra due adulti non sempre dura per sempre, ribadendo che al di là del futuro della coppia, il figlio è stato desiderato e amato in passato come lo sarà nel futuro.
Potrà continuare ad amare entrambi i suoi genitori. Così come l’amore dei genitori non cambierà nei confronti del figlio, deve essere chiarito che anche l’amore del figlio verso entrambi i genitori non deve modificarsi a causa della separazione. Questo aiuterà il bambino a mantenere un’idea salda di continuità del legame d’amore sia con il papà
che con la mamma.
Il divorzio è sicuramente un momento molto critico e generalmente comporta un dolore all’intero nucleo familiare, ma dopo le difficoltà iniziali è possibile che ci siano degli sviluppi positivi, i rapporti e la vita quotidiana possono migliorare, perché la fine della convivenza può attenuare i conflitti legati alla condivisione della quotidianità. Inoltre, ciascun genitore ha la possibilità di costruire una relazione sana con i propri figli, con momenti di condivisione, secondo le proprie capacità e risorse, senza necessariamente avere il filtro dell’altro genitore.
Non è impossibile rendere la separazione un evento non solo traumatico e doloroso per il nucleo familiare, l’importante è che gli adulti siano in grado di mettere da parte la propria conflittualità e i propri rancori per il benessere dei figli. Soprattutto, quando ci si rende conto di non essere in grado da soli di superare certe difficoltà per i figli, con il rischio di farli soffrire più del dovuto, sarebbe opportuno ed importante chiedere l’aiuto di un professionista, uno psicologo o mediatore familiare.

Centro psicologia Castelli Romani-Dott.ssa Francesca Bertucci
Psicologa-Psicodiagnosta dell’età evolutiva-Mediatore familiare
Cell 3345909764-dott.francescabertucci@cpcr.it
www.psicologafrancescabertucci.com
piazza Pia 21 00041 ALBANO LAZIALE




M5S, Di Maio scopre le carte: ecco i ministri

Pasquale Tridico, economista e docente all’università di Roma tre, al Lavoro; Alessandra Pesce, ex dirigente del ministero dell’Agricoltura e capo della segreteria tecnica con il vice ministro Andrea Olivero all’Agricoltura e Giuseppe Conte, professore di diritto privato, alla ‘Pubblica amministrazione, deburocratizzazione e meritocrazia’. Sono i nuovi nomi di ministri indicati dal leader M5s Luigi Di Maio, secondo l’anticipazione di alcuni siti giornalistici, confermati da fonti parlamentari. Stamattina, a quanto apprende l’ANSA, il candidato premier M5S Luigi Di Maio ha riunito per la prima volta la squadra dei ministri da proporre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al centro di questa sorta di “consiglio dei ministri” pentastellato i programmi e gli obiettivi del potenziale governo del Movimento. L’incontro, tra l’altro, è servito anche ai candidati ministri per conoscersi. “Con questa squadra possiamo cambiare davvero il Paese”, ha spiegato uno dei partecipanti all’incontro secondo quanto riferito da fonti pentastellate. Di Maio è atterrato in mattinata da Palermo, dopo il comizio di ieri sera, e fino al primo pomeriggio è rimasto alla Camera dei deputati.

Gentiloni, surreale governo ombra M5s “La posta in gioco di queste elezioni di domenica è paragonabile a una scelta di campo, dirimente: a guardare la campagna elettorale non sembra. Siamo in questo festival surreale di proposte miracolose. Per la prima volta c’è un governo ombra che si presenta prima delle elezioni. Di solito perdi le elezioni e presenti un governo ombra, qui invece lo fanno prima delle elezioni”. Lo dice Paolo Gentiloni nel suo intervento al cinema Adriano di Roma.

Di Maio, Fioramonti ministro Sviluppo economico – “Allo Sviluppo economico una eccellenza italiana di grande competenza come il professore di Economia politica all’Università sudafricana di Pretoria Lorenzo Fioramonti”. Lo annuncia il leader del M5s, Luigi Di Maio, in una intervista al Corriere della Sera, che sull’ipotesi governo di scopo precisa: “Nel nostro contratto saranno indicate le cose da realizzare per il Paese e i tempi entro cui farle”. Per quanto riguarda i temi su cui proporre un accordo, di Maio spiega che sono quelli “su cui a parole tutti dicono di volersi impegnare: ridurre le tasse, tagliare gli sprechi, dare soldi alle famiglie, alzare la pensione minima, ridurre fortemente la disoccupazione giovanile”. “Mi risulta – dice poi Di Maio sulla presentazione al Colle nei giorni scorsi della lista dei ministri – che al Quirinale non vi è stata alcuna irritazione. La mia scelta di comunicare la nostra proposta di squadra di governo è stata un atto di cortesia dettata proprio dalla consapevolezza e dal massimo rispetto delle prerogative del presidente”. “Grillo non è mai stato assente – rimarca quindi -, ha ripreso i suoi spettacoli e la sua attività ma ci siamo sentiti spesso e venerdì sarà con noi a Piazza del Popolo”. Infine, alla domanda se il Movimento non abbia fatto troppi errori nella composizione delle liste, di Maio risponde: “Intanto diciamo che si tratta di meno dell’1% di casi. Nella maggior parte si è trattato di persone che ci avevano omesso informazioni del loro passato che sono trascurabili per gli altri partiti ma non per noi che abbiamo un codice etico ferreo. Un codice di cui io sono fiero perché garantisce ai cittadini la massima trasparenza sui nostri eletti”.

Fioramonti, a Mise approccio nuovo a sviluppo sostenibile – “Accetto con orgoglio la candidatura a Ministro dello Sviluppo Economico resa pubblica da Luigi Di Maio oggi. Sono cosciente della grande responsabilità che pertiene all’incarico e dell’importanza di un approccio nuovo allo sviluppo sostenibile per il Paese. Finalmente la possibilità di mettere in pratica ricerche che conduco da oltre un decennio. #loradelriscatto”. Lo afferma, in un post su facebook, Lorenzo Fioramonti, indicato dal candidato premier M5S Luigi Di Maio come “ministro ombra” allo Sviluppo Economico.

F.Boccia, Fioramonti? Qualità di vita in Bilancio grazie Pd – “Lorenzo Fioramonti? Bravo, ma teorizza cose che abbiamo già introdotto nella legge di Bilancio. Qualcuno nel M5S gli dica che hanno già votato la nostra proposta. Se sono in buona fede ci aiutino ad andare avanti”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e capolista a Montecitorio nel collegio plurinominale del Salento, a margine di una visita all’area industriale di Lecce. “Inserire il Bes nel Bilancio dello Stato – continua – è stata una vera innovazione culturale, che nasce con il lavoro straordinario svolto dall’Istat con Enrico Giovannini prima e con Giorgio Alleva poi. Con il passaggio a 12 indicatori dal prossimo Def si entrerà a regime, anche perché faranno ingresso parametri chiave come quello sulle disuguaglianze, sul consumo di suolo o sulla dispersione scolastica. Non è stato semplice vincere le resistenze dei ‘cultori del Pil’, ma possiamo dire di esserci riusciti con i fatti”.




Kiteboarding, Irene Tagliente: “L’oro europeo di Sofia Tomasoni pagina importante per l’Italia”.

Grazie all’oro azzurro agli Europei juniores della sedicenne Sofia Tomasoni l’Italia ha conquistato il diritto ad essere ammessa alle Olimpiadi giovanili di Kiteboarding.

Il Team Italiano era composto dal Tecnico Federale Simone Vannucci, i 6 giovani atleti convocati in Nazionale distintisi in vetta alla classifica del Mondiale in Brasile: Sofia Tomasoni, Chiara Adobbati, Irene Tari, Alessandro Omar Caruso, Lorenzo Boschetti e Francesco Contini e 5 aggregati: Alice Ruggio, Sveva Sanseverino Di Marcellinara, Maggie Eileen Pescetto, Dante Romeo Marrero e Matteo Dorotini La sedicenne Sofia Tomasoni, dopo aver vinto il Mondiale 2017 in Brasile, ha regalato una performance straordinaria dominando costantemente la classifica a Dakhla.

“Sono felicissima, ha detto la Tomasoni – aspettavo questo momento da quasi un anno. Ora non penso alle Olimpiadi, ma a continuare a vincere. Perché è una sensazione fantastica. Per ora sono felice di essere rientrata in Italia per continuare ad allenarmi. Per me non si tratta solo di arrivare in cima, sono stata appagata da ogni tappa del percorso che mi conduce alla vittoria. Voglio continuare a dare il meglio di me.”

Ad accogliere i giovani atleti “figli del vento” a Fiumicino anche Irene Tagliente, referente regionale della disciplina Classe Kiteboarding per il Lazio. Tagliente intervistata dal nostro giornale ha dichiarato che “l’oro europeo di Sofia Tomasoni rappresenta una pagina importante per il Kiteboarding femminile e per l’Italia”. Siamo fortemente determinati a portare alle olimpiadi anche la categoria maschile.

Da un anno stiamo lavorando sulla selezione e preparazione atletica di giovani talenti. Nel Lazio confidiamo nella passione e determinazione di Alessandro Omar Caruso che si era già distinto ai mondiali in Brasile e che a Dakhla si è classificato secondo tra gli italiani ed ottavo nella classifica generale. Sono certa che potrà conquistare ottimi risultati.” Il CT Simone Vannucci ha manifestato tutta la sua gratitudine agli atleti mostrandosi molto determinato a portare alle olimpiadi, anche nella categoria maschile, i nostri giovani talenti.

Sul nuovo traguardo raggiunto dall’Italia, in questa disciplina, abbiamo voluto ascoltare le valutazioni del presidente dell’international Kiteboarding Association(IKA) Mirco Babini. Ecco la sua dichiarazione.

“L’Italia ancora una volta ha dimostrato di avere una struttura forte, coesa e professionale, i ragazzi sono seguiti e i risultati lo dimostrano. Il lavoro congiunto di Federazione Italiana Vela e Classe Kiteboarding è una base importante e sarà ancora la linea da seguire in futuro. Ho una grande responsabilità, cercherò di perseguire con impegno e professionalità questa strada per portare lo sport del kiteboard sempre più ad alti livelli. Siamo una disciplina velica che ha un potenziale enorme.

L’organizzazione supportata dal Comitato Olimpico marocchino, dalla Federazione Vela e dalle Autorità locali è stata impeccabile – ha aggiunto il presidente Babini – così come la logistica presso il villaggio Dakhla Attitude; giornate di gare fantastiche. Grazie all’oro Europeo di Sofia Tomasoni l’Italia si qualifica ai giochi olimpici giovanili di Buenos Aires che si terranno ad ottobre prossimo. Sono state selezionate anche Slovenia per il maschile europeo, Sud Africa nel femmine africano e Marocco nel maschile africano. La regata di Dakhla è la più numerosa in termini di partecipazione per Nazioni rappresentate e quella con il più alto livello tecnico. Una doppia felicità per me che mi riempie di orgoglio. Continueremo a mantenere alto il livello organizzativo a supporto dei giovani atleti. Il prossimo appuntamento importante sarà in Cina dal 3 al 8 maggio per il campionato del mondo TTR Youth 2018.




Roma, appalti G8: confiscato il Salaria Sport Village

ROMA – Il tribunale di Roma, sezione di misure di prevenzione, ha disposto la confisca del complesso Salaria Sport Village, per un valore complessivo di 70 milioni di euro.

Il Salaria Village, già posto sotto sequestro, fa capo alla Società Sportiva Roma Srl riconducibile all’imprenditore Diego Anemone, condannato nei giorni scorsi a 6 anni nell’ambito del processo sugli appalti G8

Quattro condanne per associazione a delinquere, dodici fra assoluzioni e prescrizioni. Lo ha disposto il tribunale di Roma nell’ambito del processo sugli appalti del G8 della Maddalena. Assolto anche l’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso “perché il fatto non sussiste”.

I giudici hanno invece condannato a sei anni e mezzo l’ex presidente alle opere pubbliche, Angelo Balducci, a sei anni l’imprenditore Diego Anemome, a quattro anni l’ex generale della Guardia di finanza, Francesco Pittorru, a quattro anni e mezzo l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana, Fabio De Santis. Fra le posizioni che hanno usufruito della prescrizione nel processo ci sono tutti quegli imputati che erano accusati di corruzione, il tribunale ha riconosciuto colpevoli solo i presunti partecipi all’associazione a delinquere.

“Sono stato assolto perché il fatto con sussiste nonostante la richiesta di prescrizione: questo vale come una doppia assoluzione”, è stato il commento di Guido Bertolaso.

“Sono innocente come ho sempre detto, ora lo hanno dichiarato anche i giudici”. Tra gli assolti figurano anche l’ex funzionaria della presidenza del Consiglio Mariapia Forleo, il manager di Stato Simone Rossetti, la show girl Regina Profeta, l’ex commissario straordinario dei Mondiali di nuoto “Roma 09”, Claudio Rinaldi. I giudici hanno anche disposto una provvisionale da un milione di euro in favore del ministero delle Infrastrutture, di cui sono chiamati a rispondere Diego Anemone e Angelo Balducci.

La “cricca” era stata rinviata giudizio a settembre del 2013. Gli inquirenti parlarono di un “sistema gelatinoso”, che permetteva a un gruppo di imprenditori e pezzi delle istituzioni di condizionare i grandi appalti, come appunto quelli legati al G8 della Maddalena e quelli delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia. A Balducci e Anemone veniva contestata la corruzione e l’associazione a delinquere. Secondo i pm Roberto Felici e Ilaria Calò, titolari del fascicolo, erano loro due il cuore del gruppo che con favori e denaro si aggiudicava gare milionarie. Nella requisitoria i pm hanno parlato di “uno dei più gravi casi di corruzione nell’Italia dal dopoguerra per il danno enorme alla pubblica amministrazione, con interi settori assoggettati” al gruppo.

La confisca, in base a quanto si apprende, è stata disposta perché si ritiene che il complesso sia stato acquistato e costruito con il provento di specifici reati.

Nel processo per il G8 della Maddalena sono stati condannati anche l’ex presidente delle Opere pubbliche, Angelo Balducci (6 anni e mezzo), a 4 anni l’ex generale della Gdf, Francesco Pittorru, a 4 anni e mezzo l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana, Fabio De Santis. Assolto, invece, l’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso.




Roma: nevica nella Capitale. Imbiancato anche il litorale

ROMA – Roma sotto una coltre di neve stamattina. Nella capitale nevica senza sosta da poco prima della 2. La neve ha attecchito e al suolo ce ne sono 3-4 centimetri. Imbiancato il centro, ma anche le periferie fino al litorale romano. La metro della capitale funziona regolarmente. È imbiancato il centro cittadino con i monumenti iconici trasformati in meravigliose sculture di neve, ma anche la zona a nord, sulla Cassia e Flaminia, insieme a Boccea e i quartieri a Sud, Eur, Laurentina, Portuense.

Imbiancata, come detto, anche la zona del Litorale, Ostia e Fregene. Il capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli ha convocato  il Comitato operativo nella sede del dipartimento stesso a Roma. La riunione servirà per fare il punto della situazione maltempo, anche alla luce della nevicata che sta interessando Roma, e analizzare gli scenari meteo previsti per le prossime ore.

 




Più Europa, la Bonino e l’asino digiunante

Intervistato da Bianca Berlinguer sulla campagna elettorale in corso, il 92enne Andrea Camilleri, inventore del celebre Commissario Montalbano, e non solo, non ha esitato a dichiarare che secondo lui, la presente campagna elettorale è la peggiore che ricorda di tutta la sua lunga vita. Anche lo scrittore si rammarica che questa campagna elettorale risulta piena di promesse irrealizzabili con tante comparse buone sole ad urlare “venghino, venghino” Tante promesse che non potranno mai realizzarsi! Come non condividere il giudizio dello scrittore?

Per le piazze e nei salotti dei vari talk show non si assiste altro che a dei monologhi, che ricordano quelli degli straccivendoli che urlano invitando le casalinghe: “venghino o donne, ammirate quanta bella roba, ci siamo impazziti, tutto a prezzo di costo, venghino o belle signore”.

La politica deve essere una cosa seria e la campagna elettorale deve rappresentare un felice evento in cui un paese si ritrova. Un momento importantissimo in quanto si decide il destino del Paese. Conoscere per deliberare, scriveva Luigi Enaudi nel suo “Prediche Inutili” ma in questa campagna elettorale il “conoscere” non è dato. Per gli italiani del 2018 quanto scritto da Enaudi si è ridotto a sola teoria perché nella pratica il momento della campagna elettorale è diventato una vera farsa, un momento grottesco. In piazza si presenta il politico che, anziché illustrare il suo programma elettorale, fa più la parte del prestigiatore che in mezzo all’arena del Circo, fa del suo meglio, per divertire i convocati. In ogni piazza mediatica o quella reale, arriva il circo di turno e le comparse sono tutte divertenti. In giro regna una strana sensazione, anziché fare rabbia, questa volta fanno pena e mentre si sproloquiano a ruota libera, alla gente tornano in mente tanti racconti divertenti, quando in tempi lontani, ci si incontrava sul muretto nelle fresche serate d’estate a raccontare le storielle. La crisi, nonostante le rassicurazioni che piovono dall’alto, demorde ancora e miete vittime tra i 18 milioni e mezzo di famiglie che ogni giorno devono ingaggiare una strenua lotta per la sopravvivenza.

La lista “Più Europa” di Emma Bonino, al peggio non c’è mai fine?

Punto d’eccellenza del programma “+Europa” è : “Bloccare la spesa pubblica per cinque anni, il debito scenderà sotto al 110%” Si ritorna a Luigi Enaudi: “conoscere per deliberare”.
La signora Bonino chiede dall’elettorato carta bianca, comprare a scatola chiusa, chiede di essere ben rappresentata in Parlamento e, parola di Più Europa, bloccherebbe la spesa pubblica per cinque anni, ed asserisce lei, salverebbe l’Italia. La Bonino forse ignora che agli elettori deve qualche spiegazione sul come avverrebbe il processo, la gente vuole conoscere per deliberare.
Si sa che della spesa pubblica uno Stato non può fare a meno. L’istruzione, la sanità, la manutenzione delleviabilità, strade urbane e non, semafori e polizia, la manutenzione del patrimonio artistico e archeologico sono tutte voci di spesa correnti che difficilmente si può fare a meno di ignorare a meno che non si intenda votarsi al decadimento completo. Poi con la spesa pubblica lo Stato deve fare fronte alla piaga della criminalità, la sicurezza, il dissesto idrogeologico e l’inquinamento, anche questi fattori importanti nella vita di un Paese.Con la spesa pubblica lo Stato ha il compito di attenuare le disuguaglianze, fare investimenti per incentivare l’occupazione, e questo non è cosa da poco. Non bisogna essere laureati all’università di Harvard o altre prestigiose, per capire che bloccando la spesa pubblica si incepperebbe tutto il meccanismo dello Stato. Tutt’altra cosa invece, parlare di una seria e vera spending review, abolizione dei privilegi, degli sprechi, delle ruberie, degli enti inutili e di tutti i favoritismi. Che cosa vuole fare la Bonino, fermare la spesa anche per gli interessi sul debito pubblico? Questo significherebbe solamente dichiarare fallimento. Gli italiani, alla fine della dieta quinquennale griffata “ Più Europa”, come si ridurrebbero?

Alla lista Più Europa si suggerisce la lettura del racconto dell’asino digiunante:

Si racconta di un tale che aveva provato ad insegnare al proprio asino a non mangiare. Diceva di esserci riuscito ma che, purtroppo, proprio quando aveva imparato bene, l’asino era morto.
Le idee rivoluzionarie non sono sempre intelligenti. Ci sono stati dei casi che hanno causato il declino di un Paese.

Emanuel Galea




Allarme meteo, ecco i consigli e gli ultimi aggiornamenti su scala nazionale

Si stanno manifestando già dalle prime ore di questa mattina precipitazioni nevose diffuse in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Abruzzo condizioni che, non hanno finora determinato difficoltà di circolazione sulla grande viabilità del Paese.

Viabilità Italia sta seguendo l’evolvere della situazione meteorologica

PROVVEDIMENTI DI LIMITAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE PER I MEZZI PESANTI

Le Prefetture di Bologna; Ferrara; Parma; Rimini; Modena; Piacenza; Forlì-Cesena; Firenze; Prato; Arezzo; Ancona; Perugia; Salerno Avellino Campobasso; Foggia; Bari; Barletta-Andria- Trani; hanno deciso di far sospendere la circolazione dei mezzi pesanti dalla serata odierna in relazione alla gravità delle condizioni meteorologiche attese in quelle o nelle province vicine a causa delle perturbazione siberiana che sta raggiungendo l’Italia con repentina diminuzione delle temperature insieme a precipitazioni nevose

Sul sito www.poliziadistato.it sono disponibili le ordinanze che vengono adottate dalle Prefetture.

Si consiglia, pertanto, ai conducenti professionali e alle aziende di acquisire le informazioni circa la percorribilità dell’itinerario del trasporto prima di mettersi in viaggio.

LE PREVISIONI METEO IN PARTICOLARE

* come ricordato, da oggi, Domenica 25 febbraio, sono in atto, già dal mattino, nevicate a quote di pianura al Nord Italia e sulle Marche, con quantitativi più significativi sulla fascia collinare ed appenninica emiliana, sul basso Piemonte e sulle zone adriatiche del centro.

* Sul resto del centro-sud si prevedono condizioni di tempo generalmente perturbato, con quota-neve che, sulla fascia fra Toscana centro-settentrionale, Umbria e Abruzzo, calerà progressivamente fino a quote di pianura entro il pomeriggio, mentre sul resto del Centro e su Campania, Basilicata e Puglia centro-settentrionale, la quota-neve, pure in calo, si fermerà a livelli collinari, con possibili sconfinamenti a quote pianeggianti tra la tarda serata e la notte successiva.

* Sul resto del meridione neve a quote più alte, con apporti al suolo moderati.

* Temperature in marcata diminuzione, specie nei valori pomeridiani e serali, sulle regioni del nord e sulle centrali adriatiche.

* Per Lunedì 26 febbraio, si prevedono ancora nevicate fino al livello del mare in Romagna e tempo prevalentemente asciutto sul resto del nord Italia ma clima gelido, con temperature in pianura che scenderanno fra i -5 e i -10 e massime diurne che difficilmente supereranno lo zero; valori naturalmente molto più rigidi, con punte di gelo particolarmente intenso, nelle località in quota.

* Al centro Italia nevicate fino al livello del mare su Umbria, Marche, Abruzzo e Molise e sui settori orientali e meridionali del Lazio. Neve a quote collinari anche sulla Sardegna, specie sul settore settentrionale. Temperature in generale e spiccato calo, più marcato sulle regioni adriatiche.

* Al sud Italia, neve a tutte le quote sui settori settentrionali e orientali della Campania, sulla Puglia garganica e sulla Basilicata settentrionale, a quote basso-collinari sul resto della Basilicata e della Puglia, a quote alto-collinari sulla Calabria, a quote superiori sulla Sicilia. Temperature in decisa diminuzione sulla Puglia.

* Nelle giornate di Martedì 27 e Mercoledì 28 febbraio il quadro termico resterà all’insegna del gelo diffuso al nord – con minime notturne in pianura che potranno in alcuni casi scendere al di sotto dei -10°C, con punte più rigide nelle prime ore della giornata di Mercoledì 28, e massime diurne che seguiteranno a non superare lo zero – e del freddo intenso sulle regioni centrali e su Campania, Puglia e Basilicata, dove le minime in pianura scenderanno diversi gradi al di sotto dello zero e le massime diurne non saliranno molto al di sopra, con valori naturalmente molto più rigidi nelle località in quota. Nella giornata di Martedì 27 i fenomeni nevosi risulteranno localizzati sulle regioni adriatiche centrali, mentre compariranno, a quote molto basse, sulla Sardegna e sulla Calabria settentrionale. Infine nella seconda parte della giornata di Mercoledì 28 nuove precipitazioni tenderanno a raggiungere le regioni occidentali, ma in un quadro di temperature in graduale aumento.

CONSIGLI PER GLI AUTOMOBILISTI

Considerando i riflessi sulla circolazione stradale che potranno verificarsi a causa delle precipitazioni nevose e del repentino abbassamento delle temperature, si consiglia di mettersi in viaggio solo se necessario e solo dopo essersi informati sulle condizioni della viabilità e del meteo.

Si invitano tutti i conducenti, inoltre, a partire solo dopo aver controllato l’efficienza del veicolo e l’idoneità dello stesso a circolare con temperature al di sotto dello 0°C. E’ necessario che il veicolo sia equipaggiato con idonee catene da neve o abbia montato pneumatici invernali in buone condizioni: ricordiamo che l’uso di pneumatici invernali in luogo delle catene da neve risulta più sicuro nel transito su strade e autostrade in condizioni di fondo innevato. Laddove si disponesse solo delle catene, ricordiamo che non vanno montate o smontate quando si è lungo le corsie di emergenza o di marcia o all’interno delle gallerie, per evitare gravi rischi per la sicurezza delle persone e intralcio ai mezzi di sgombero della neve (l’operazione è consentita solo in Area di Servizio e di Parcheggio). Per l’attività di montaggio delle catene si consiglia di avere a disposizione dei guanti per proteggere le mani dal freddo.

Si raccomanda di utilizzare l’apposito liquido per tergicristalli antigelo e di evitare qualsiasi distrazione alla guida, soprattutto quella causata dall’utilizzo, vietato, dei cellulari. Si raccomanda di mantenere sempre idonea distanza di sicurezza dal veicolo che precede, di moderare la velocità, anche in relazione alla visibilità della strada, di allacciare le cinture di sicurezza anche nei sedili posteriori, di assicurare i bambini con seggiolini ed adattatori e di fare soste frequenti.

Si ricorda, infine, anche in caso di pioggia che, a causa delle temperature prossime allo zero termico si congela al suolo (c.d. freezing rain) le procedure di sicurezza vigenti impongono il blocco totale del traffico veicolare – anche di quello leggero – lungo la strada interessata dal fenomeno, fino alla verifica positiva delle condizioni di aderenza al manto stradale.

INFORMAZIONI SUL TRAFFICO

Per informazioni aggiornate in tempo reale sul traffico sono disponibili i canali del C.C.I.S.S. (numero gratuito 1518, siti web www.cciss.it e mobile.cciss.it, applicazione iCCISS per iPHONE, il canale Twitter del CCISS), le trasmissioni di Isoradio, i notiziari di Onda Verde sulle tre reti Radio-Rai e sul Televideo R.A.I..

Per informarsi sullo stato del traffico sulla rete stradale di competenza Anas è possibile, inoltre, utilizzare l’applicazione VAI (Viabilità Anas Integrata) visitabile sul sito www.stradeanas.it e disponibile anche per Smartphone sia in piattaforma Apple che Android in “Apple store” ed in “Google play”. Gli utenti hanno poi a disposizione il numero unico 800.841.148 del servizio clienti per informazioni sull’intera rete Anas.

Altre informazioni sulla rete autostradale in concessione con numeri e contatti utili sono disponibili sul sito www.aiscat.it, sui siti delle singole Società Concessionarie autostradali, o mediante l’applicazione Myway Truck.




Roma, palazzo Barberini: il Comitato Leonardo premia le eccellenze italiane

ROMA – Sono stati consegnati il 23 febbraio scorso nel salone Pietro da Cortona di Palazzo Barberini, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i Premi Leonardo 2017, riconoscimenti alla qualità e al valore delle aziende italiane conferiti ogni anno dal Comitato Leonardo. Alla cerimonia erano presenti il Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto, il Presidente dall’Agenzia ICE Michele Scannavini e il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. L’iniziativa è promossa dal Comitato Leonardo, nato 25 anni fa, nel 1993, dall’idea comune del Sen. Sergio Pininfarina e del Sen. Gianni Agnelli, dell’Agenzia ICE, di Confindustria e di un gruppo di imprenditori, con l’obiettivo di diffondere e rafforzare l’immagine di eccellenza dell’Italia nel mondo. Nel 2017, le sole aziende del Comitato Leonardo hanno raggiunto un fatturato complessivo di oltre 321 miliardi di euro, circa il 19% del PIL italiano, con una quota export media che supera il 51%.

“I Premi Leonardo, a cui si è aggiunto da pochi anni il Premio Start-Up, rappresentano sin dal 1995 il riconoscimento del saper fare italiano, della qualità e unicità dei nostri prodotti, la celebrazione di storie di creatività di veri Ambasciatori del Made in Italy nel mondo” ha dichiarato Luisa Todini, Presidente del Comitato Leonardo. “Per fronteggiare le sfide del futuro, quelle dell’innovazione, delle competenze e della competitività sui mercati vecchi e nuovi, è sempre più necessario fare Sistema. Gli investimenti esteri possono aiutare le società italiane ad accelerare i processi di innovazione in un processo win-win, come dimostra il caso dell’acquisizione di AnsaldoBreda e del capitale di maggioranza di AnsaldoSTS da parte di Hitachi, una case history di successo che oggi celebriamo con il Premio Leonardo International a Toshiaki Higashikara. Il Made in Italy supera le crisi e cresce nel mondo perché gli imprenditori italiani uniscono talento e passione” ha concluso Luisa Todini. “L’uno insieme all’altra generano l’eccellenza su cui il mondo intero ambisce ad investire. Il Governo e le istituzioni hanno il dovere di porsi l’obiettivo di consolidare tutto questo”.
Sono seguiti interventi di Michele Scannavini, Presidente dell’Agenzia ICE e di Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria

Il Premio Leonardo 2017, riservato ad un personaggio che si sia particolarmente distinto nel promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo, è stato conferito quest’anno a Adolfo Guzzini, Presidente di iGuzzini Illuminazione: “l’uomo della luce come strumento di innovazione sociale”, che grazie alla luce ha reso possibili operazioni di restauro percettivo su capolavori come l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci e che per primo ha sensibilizzato l’opinione pubblica sul fenomeno dell’inquinamento luminoso. iGuzzini oggi porta la creatività, l’innovazione e il made in Italy in ogni parte del mondo.

I Premi Leonardo Qualità Italia 2017, che premiano qualità e vocazione all’export, sono stati assegnati a 4 eccellenze made in Italy di diversi settori industriali: Astaldi S.p.A (Presidente Paolo Astaldi), una delle più importanti realtà internazionali nel campo della progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture pubbliche e grandi opere di ingegneria civile; Herno S.p.A (Presidente Claudio Marenzi), eccellenza del Made in Italy oggi riconosciuta dal mondo della moda come sinonimo di urban outerwear; Kiton (Ciro Paone S.p.A., Presidente Ciro Paone), azienda nata nel 1968 con l’ambizioso obiettivo di affermare nel mondo i valori dell’eleganza e del bel vestire caratteristici della alta sartoria partenopea; Santa Margherita Gruppo Vinicolo S.p.A. (Presidente Gaetano Marzotto) uno dei poli più significativi dell’enologia italiana, con circa 20 milioni di bottiglie vendute ogni anno in 90 Paesi del mondo.

Anche quest’anno il Comitato Leonardo, in collaborazione con il MISE e l’Agenzia ICE, ha assegnato il Premio Leonardo Start up ad una realtà ad alto tasso di innovazione: Panoxyvir, fondata da un team di ricercatori italiani, integrato da esperti nei vari settori della produzione farmaceutica, promotore di un progetto innovativo che riguarda lo sviluppo di un farmaco per la prevenzione e il trattamento delle infezioni da Rhinovirus: in particolare, l’idea di impresa della start up si basa sul proporre come potente antivirale un prodotto del metabolismo del colesterolo. Il team Panoxyr ha effettuato scoperte rivoluzionarie in questo ambito, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti a livello sia nazionale che internazionale.
Il Premio Leonardo International è stato conferito a Toshiaki Higashihara, Presidente e Amministratore Delegato di Hitachi, che al vertice dell’azienda giapponese ha contribuito a rafforzare le relazioni economiche e commerciali tra l’Italia ed il Giappone. Nel 2015, infatti, sotto la guida di Toshiaki Higashihara, Hitachi ha concluso l’operazione di acquisto di AnsaldoBreda e del capitale di maggioranza di Ansaldo STS.

Come ogni anno, la Cerimonia è stata anche l’occasione per consegnare gli 11 Premi di Laurea, finanziati da imprenditori soci del Comitato Leonardo, iniziativa che ogni anno, da 20 anni, premia le migliori tesi sull’eccellenza del Made in Italy in diversi settori: dalla moda alla sostenibilità, dalla meccanica alla nautica, dal design del gioiello fino allo sport e alla valorizzazione e internazionalizzazione delle imprese italiane.

Gianfranco Nitti