Processo d’appello, Mondo di mezzo: chiesti 430 anni di condanne per gli imputati

La procura generale ha chiesto una condanna a 26 anni e mezzo nei confronti dell’ex Nar, Massimo Carminati e a 25 anni e 9 mesi per l’ex ras delle cooperative romane, Salvatore Buzzi nell’ambito del processo di secondo grado al Mondo di mezzo.

In primo grado Carminati e Buzzi sono stati condannati rispettivamente a 20 e a 19 anni di carcere per associazione a delinquere e detenuti dal dicembre del 2014.

Condanne per un totale di 430 anni sono state chieste dal pg Antonio Sensale nel processo di secondo grado al Mondo di Mezzo. In totale sono 43 gli imputati. Oltre alle richieste di condanna a 26 anni e mezzo per Carminati e 25 anni e 9 mesi per Buzzi, il pg ha sollecitato, tra gli altri, 24 anni per Riccardo Brugia, 18 anni per Matteo Calvio, 17 anni e mezzo per Paolo Di Ninno, 16 anni e 10 mesi per Agostino Gaglianone, 18 anni e mezzo per Luca Gramazio, 17 anni per Alessandra Garrone, 14 anni e mezzo per Franco Panzironi. La sentenza è prevista per settembre. Sensale, nel corso della requisitoria ha chiesto inoltre di “ripristinare il 416 bis nelle forme pluriaggravate nelle quali viene contestato”. “Riteniamo sussistente l’aggravante mafiosa per le estorsioni e gli episodi corruttivi contestati” ha aggiunto il pg.




Marsala, raccolta differenziata raggiunge quota 55%: si riduce la tassa sui rifiuti

MARSALA (TP) – Nell’anno in corso, il Comune di Marsala risparmierà quasi 450 mila euro – rispetto al 2017 – per il servizio di raccolta differenziata. Risorse che saranno ripartite tra cittadini (utenze domestiche) e operatori economici (utenze non domestiche), producendo così una riduzione sulla Tassa Rifiuti (TARI) per famiglie (-5% cica) e attività commerciali (-3% circa).

Questo, in sintesi, il dato amministrativo più significativo della seduta del Consiglio comunale conclusasi nella tarda serata di ieri

Per arrivare a questo risultato, l’Assemblea di Sala delle Lapidi ha approvato due importanti atti – così come proposti dalla Giunta Di Girolamo – quali il Piano Economico Finanziario (PEF) e la TARI 2018 (tariffe e rate). Entrambe le delibere, con la collaborazione dei funzionari Francesca Sardo (Tributi) e Giacomo Tumbarello (Servizi pubblici locali), sono state illustrate in Aula dal vicesindaco Agostino Licari: “Continua a diminuire la spesa per la raccolta differenziata, passata dai quasi 15 milioni ereditati all’atto del nostro insediamento agli attuali 13 milioni e mezzo. Un risultato che è frutto del senso civico della stragrande maggioranza dei cittadini rispettosi delle regole, unito ad una oculata azione di controllo e rimodulazione del servizio operati da questa Amministrazione. Tutto questo ha consentito a Marsala di raggiungere il 55% di raccolta differenziata – eravamo al 38% nel 2015 – primo comune siciliano tra quelli con oltre 50 mila abitanti. Dati positivi che contiamo di migliorare con il nuovo Piano di Raccolta che potremo avviare non appena la SRR ci consegnerà i verbali di aggiudicazione della gara d’appalto all’Ente gestore”.

Riguardo ai numeri contenuti nel PEF, si evince che il costo del servizio è stato ridotto di 435 mila euro (13.970.000 nel 2017; 13.535.000 nel 2018); che nuove entrate, sono arrivate nell’affidare il conferimento di alcune tipologie di rifiuto (vetro, plastica, legno, tessile…) mediante gare d’appalto, generando così ricavi a beneficio della collettività.

Altro dato positivo è venuto per la tipologia organico, la cui raccolta è diminuita grazie al controllo su quelle utenze che avevano in carico le compostiere: usufruivano dello sconto sulla tassa, ma non utilizzavano le compostiere. Ma un risparmio notevole viene anche dalla riduzione del rifiuto indifferenziato conferito in discarica, passato dalle 22 mila tonnellate del 2015 alle circa 15 mila del 2017. Se si considera che lo smaltimento di una tonnellata di Rsu attualmente costa 140 euro, si capisce che la riduzione del costo è corposa.

Resta la criticità delle microdiscariche sparse nel territorio, che viene fronteggiata quotidianamente con gli operatori ecologici ma su cui si stanno incrementando i controlli collocando nuove telecamere. Dopo un ampio dibattito, con richieste di chiarimenti da parte di alcuni consiglieri (Galfano, Gandolfo, A. Rodriquez, Sinacori, Arcara, Vinci, L. Alagna), la “delibera PEF” è stata approvata con 16 voti favorevoli e 3 astenuti. Unanimità (18 favorevoli), invece, per la votazione della “delibera TARI” – hanno chiesto chiarimenti i consiglieri Sinacori, Licari, Ferreri, Genna – che ha stabilito le nuove tariffe per il 2018. Queste, come dicevamo, si riducono nell’ordine del 5% per le famiglie e del 3% per le attività, con possibilità di versare l’importo dovuto in tre rate con scadenza 30 giugno, 30 settembre e 30 dicembre.

Per la cronaca va detto che la seduta si era aperta con la lettura – da parte del presidente Enzo Sturiano – di una nota con la quale i consiglieri Angelo Di Girolamo e Antonio Vinci dichiaravano di autosospendersi dal Gruppo consiliare del Partito Democratico. È seguita la dichiarazione del consigliere Vinci, in cui ha motivato la sua scelta e che di fatto ha aperto un lungo dibattito politico in cui sono intervenuti quasi tutti i consiglieri.

Prima di chiudere la seduta, il presidente Enzo Sturiano ha dichiarato: “Il senso di responsabilità di questo Consiglio ha consentito di portare a buon fine una deliberazione che è importante per i cittadini. Non approvando l’atto oggi, le famiglie marsalesi non avrebbero potuto beneficiare della riduzione della TARI, grazie al risparmio dei 435 mila euro. Comprendo che è legittimo, per ciascun consigliere, approfondire gli atti e presentare emendamenti; ma ciò avrebbe comportato un aggiornamento dei lavori con grossi dubbi sull’approvazione dell’atto entro il termine del 31 marzo. Pertanto, prendendo atto dell’alto senso di responsabilità dell’Aula che ha deciso di deliberare l’atto così come proposto dall’Amministrazione comunale, si diffida quest’ultima a far pervenire gli atti in Consiglio in tempo utile. Ciò, al fine di consentire a questo Organo istituzionale di lavorare con serenità nell’interesse della collettività”.




Omicidio Lidia Macchi, chiesto l’ergastolo per Stefano Binda

Per l’omicidio di Lidia Macchi, la ventenne uccisa con 29 coltellate la notte del 5 gennaio 1987 in provincia di Varese, il procuratore generale Gemma Gualdi ha chiesto l’ergastolo per Stefano Binda, l’uomo arrestato nel 2016 con l’accusa di essere l’autore dell’omicidio.

Mercoledì, nella requisitoria fiume durata quasi 9 ore, l’accusa ha ripercorso tutte le tappe che hanno portato alle prime indagini sull’imputato, e ha riferito anche gli incidenti di percorso legati alla distruzione di importanti referti, come i vetrini contenenti liquido seminale trovato durante l’autopsia sul corpo della ragazza. Quella sera la studentessa di Cl, che abitava a Varese, era andata all’ospedale di Cittiglio per trovare un’amica ricoverata all’ospedale: non tornò mai più a casa. Il suo corpo venne ritrovato due giorni dopo, coperto da alcuni cartoni, in un bosco vicino all’ospedale, luogo frequentato da eroinomani.

Stefano Binda in aula, smagrito e con lunga barba

Il processo ebbe una clamorosa svolta quando anni fa una donna, amica dell’imputato, riconobbe alcune somiglianze tra la grafia di Stefano Binda e quella di una lettera anonima che venne recapitata alla famiglia il giorno del funerale di Lidia, il 10 gennaio di 31 anni fa, e fu pubblicata sui giornali. Da qui perizie grafologiche e merceologiche sui fogli trovati a casa dell’arrestato, e confronti coi testimoni di una vacanza di Cl avvenuta proprio nei giorni dell’omicidio, vacanza su cui si basa l’alibi di Binda.

Omicidio di Lidia Macchi, la svolta dopo 29 anni

L’accusa ha invocato le aggravanti della crudeltà, per la violenza dei colpi inferti, e dei futili motivi: l’imputato, tossicodipendente al momento dei fatti, avrebbe avuto una relazione con la vittima sfociata in un impeto successivo al rapporto sessuale, finito con le coltellate e la morte, avvenuta in una quindicina di minuti. Ora il turno passerà alla parte civile e poi alla difesa. La sentenza è prevista per il prossimo 24 aprile.




Tensione Lega – M5S: Di Maio e Salvini sempre più lontani

Io al Colle vado da solo. Così ha scelto il centrodestra, per la prima volta va bene così…poi vediamo…”. Così Matteo Salvini, parlando al Senato, conferma che il centrodestra andrà alle consultazioni con delegazioni distinte.

“Ma da solo – ha detto ancora – Di Maio dove va…Voglio vederlo trovare 90 voti in giro, che dalla sera alla mattina si convincono. E poi 50 voti sono molti meno di 90”.

Il leader del Carroccio ha commentato anche la votazione degli uffici di presidenza in corso al Senato.  “I Cinque Stelle puntano i piedi? E’ un dibattito che non mi appassiona…Noi andiamo avanti per la nostra strada con tranquillità e responsabilità: oggi al Senato, domani alla Camera, per far partire il Parlamento”. Così Matteo Salvini, parlando al Senato circa le trattative tra i partiti per gli uffici di presidenza. Il segretario leghista ne ha anche per il Pd: “Cinque anni fa si presero le due presidenze, noi non stiamo facendo lo stesso. Per questo – conclude – ora non si possono imporre…”.

“Salvini dice che gli bastano 50 voti. Vuole fare il governo con i 50 voti del Pd di Renzi in accordo con Berlusconi? Auguri!“, ha twittato Luigi Di Maio.

“I voti del Pd non sono a disposizione. Decidiamo noi”, ha risposto il capogruppo Pd Graziano Delrio, interpellato dall’ANSA all’uscita dalla Camera sulle dichiarazioni di Salvini e Di Maio sui voti Dem per la formazione di un governo.

“Il Partito Democratico di certo non parteciperà a nessun incontro sui programmi con altri in questi giorni – ha detto il segretario reggente del Partito Democratico Maurizio Martina –. Noi attendiamo con rispetto prima di tutto le consultazioni del Presidente della Repubblica”.

E’ una sorta di ripicca, il solito Pd che pensa prima alle poltrone che all’interesse del Paese. E’ questo il commento – apprende l’ANSA – che filtra dal M5S sul ‘no’ del Pd all’incontro sul programma, annunciato dal reggente Dem Maurizio Martina. Un ‘no’ che il M5S quindi lega – si sottolinea – allo scontro tra Dem e pentastellati su vicepresidenze e questori a Camera e al Senato.

“Non vado a un incarico al buio…Io vado se c’è una possibilità di dare un governo in breve tempo agli italiani”, ha detto ancora Salvini, su Radio 105.




Alessandro Greco, orgoglio e dignità di un talento italiano che non ama essere definito un “cervello in fuga”

LONDRAAlessandro Greco, un manager digitale del settore finanziario, un talento italiano che vive e lavora a Londra e che negli ultimi 14 anni ha lavorato in 8 diversi paesi nel settore delle innovazioni e il portfolio, non ama essere definito un cervello in fuga.

Nel corso di una intervista rilasciata ad Agenparl sulle soluzioni dei canali digitali bancarie, alla domanda diretta se si sente un cervello in fuga risponde: “Diciamo che sono semplicemente alla ricerca delle migliori opportunità di crescita”.

Ci ha colpito la dignità nella comunicazione di Alessandro Greco. La fuga presuppone che si scappi da qualcosa o da qualcuno. Lui non è scappato anzi con grande orgoglio patriottico ha aggiunto che “un giorno mi piacerebbe tornare nel mio paese” Il nostro manager digitale errante mette in guardia le aziende invitandole a fare attenzione alla velocità dei propri canali digitali perché, dice, “le applicazioni devono essere presenti, utili e veloci.

Nell’epoca digitale anche un secondo conta.

Secondo un sondaggio di Google il 40% degli utenti tendono ad abbandonare il sito che non si sia caricato nell’arco di 3 secondi. Se ritarda di più, gli utenti con ogni probabilità si rivolgeranno alla concorrenza. Per questo motivo è importante dare gratificazione immediata ai clienti. La tecnologia digitale ci ha allenato tutti ad esigere quello che vogliamo, nel momento che vogliamo”. “La tecnologia mobile – aggiunge – è essenzialmente una tecnologia d’intermediazione e coordinazione e questo suo intermediare tra due o più attività ha portato l’uomo ad una nuova relazione con il tempo: viviamo in un adesso sempre attivo, dove le priorità del momento sembrano tutto. Si tratta di uno stile di vita in cui il passato e il futuro perdono d’importanza e si combinano in una miscela di esperienze istantanee.

L’intervista ad Alessandro Greco deve far riflettere: è in atto un progressivo abbandono del nostro Paese. Negli ultimi anni tantissimi giovani ricercatori e talenti italiani preparati e colti, cercano all’estero, la realizzazione della loro identità professionale. Lo stanno facendo molte risorse italiane anche meno giovani appartenenti alle varie classi sociali compresi pensionati. In assenza di una presa di coscienza e idonee iniziative della classe politica questo impoverimento di risorse italiane è destinato ad aumentare.

Il Rapporto italiani nel mondo elaborato da “Migrantes”, la fondazione della Conferenza episcopale italiana, sui dati dell’Aire ci ricorda che “è in atto un progressivo abbandono del nostro Paese. Solo lo scorso anno più di 107mila italiani si sono trasferiti all’estero, meta preferita Germania, poi Svizzera, Francia, Belgio e Regno Unito. I trasferimenti hanno riguardato i residenti di tutt’Italia con punte massime nel sud dove 31mila, di cui oltre 5mila solo in Puglia, hanno trasferito la residenza altrove. In totale nel 2016 sono circa 5milioni gli iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Una cifra che cresce vertiginosamente. Negli ultimi dieci anni la mobilità italiana è aumentata del 50 per cento”




Fratelli d’Italia, Marco Silvestroni: “Ridiamo dignità alle forze dell’ordine”

Marco Silvestroni, deputato di Fratelli d’Italia, rilancia sulla necessità di rafforzare gli apparati dello Stato dedicati alla prevenzione del crimine, quindi alla sicurezza, per il quale il partito della Meloni propone, tra l’altro, di cartolarizzare il 50% dei beni sottratti alla malavita per finanziare un fondo specifico a favore del comparto difesa-sicurezza. “Basti pensare – dichiara il deputato FdI – che è stato calcolato che un agente di polizia a inizio carriera percepisce uno stipendio inferiore a quanto percepirebbe un disoccupato con famiglia a carico se fosse legge il reddito di cittadinanza. Dovremo sicuramente vigilare e adoperarci – prosegue Silvestroni – affinché finalmente venga riconosciuta la giusta dignità, sia a livello umano che con un’equa retribuzione economica, a chi ogni giorno mette in pericolo la propria vita cercando di guadagnarsi da vivere”.

Silvestroni, facendo riferimento agli appartenenti alle forze dell’ordine come figure strategiche che “però fino ad oggi lo Stato non ha adeguatamente valorizzato e tutelato”, ha quindi ribadito la necessità di aumentare i salari degli appartenenti alle forze di polizia, quindi di “fornire dotazioni di ultima generazione e soprattutto mettere in campo un piano straordinario di assunzioni di almeno 20mila effettivi”.

Altra criticità, sulla quale il deputato FdI in accordo con la Meloni sta lavorando è quella di far fronte all’allarmante situazione dovuta al sovraffollamento delle carceri

“Risalgono a pochi giorni fa ben due casi di aggressioni di agenti della polizia penitenziaria, sia a Venezia che a Roma, nell’esercizio delle loro funzioni. – Ha ricordato Silvestroni – Si tratta solo degli ultimi tra i moltissimi casi in cui gli uomini e le donne appartenenti alle forze dell’ordine si sono trovati a mettere a repentaglio la propria vita nel tentativo di garantire la nostra sicurezza”. Gli istituti di pena italiani, infatti, secondo i dati pubblicati da Antigone, associazione che si batte per i diritti nelle carceri, ospitano oltre 58mila detenuti, con un affollamento medio del 115% e che vedono cinque istituti a rischio “esplosione”: Lodi, dove l’affollamento è del 204,4%, Larino, in Molise (195,3%), Como (194,8%), Brescia (183,3%) e Bergamo (183,2%). Un sovraffolamento sul quale incide il 34,2% di detenuti stranieri e per il quale il rapporto medio detenuti-agenti è in media di 1,7 (ossia un agente ogni 1,7 detenuti) con punte che arrivano a un rapporto di 2,9 al carcere romano di Rebibbia e di Pavia.

Silvestroni: “L’ennesimo svuota carceri”

Silvestroni punta quindi il dito sul decreto legislativo, approvato, in secondo esame preliminare qualche giorno fa dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro Orlando, che in attuazione della legge sulla riforma della giustizia penale ha introdotto disposizioni volte a riformare l’ordinamento penitenziario. Un decreto che vorrebbe svuotare le case circondariali puntando sulle misure alternative, quindi al reinserimento sociale del detenuto al fine di eliminare il fenomeno della “recidiva”. “L’ennesimo svuota carceri – dichiara Silvestroni – varato da un governo delegittimato dagli elettori”. Il deputato di Fratelli d’Italia ha poi concluso sottolineando il fatto che non appena verrà formato il nuovo governo il decreto verrà cancellato in nome della certezza della pena.




Genzano, il gruppo del MoVimento Cinque Stelle: “È il momento delle scelte politiche e della condivisione con i cittadini”

GENZANO (RM) – Importante consiglio comunale sul Bilancio ieri a Genzano dove il gruppo consiliare di maggioranza ha espresso con chiarezza la posizione politica e di indirizzo e il lavoro fatto finora: “Abbiamo letto attentamente la proposta di bilancio di previsione, il parere dei revisori dei conti, e tutti i documenti allegati alla proposta e abbiamo ascoltato gli interventi dell’opposizione. In piena trasparenza verso i nostri concittadini, siamo qui oggi a formalizzare le osservazioni fatte in queste settimane dal gruppo consiliare del Movimento 5 stelle, decine di email e di incontri per ottenere la quadra di un bilancio complesso, già fortemente ingessato e limitato in termini di possibilità economica. In meno di due anni siamo riusciti a fare chiarezza e ad avere contezza della concreta realtà del bilancio. Ne siamo coscienti: questo bilancio manca di visione. Ma non è mai superfluo ripeterlo: il momento storico in cui versa Genzano è di piena crisi economica, se ne notano chiaramente gli effetti costanti sulla cittadinanza e sulle attività commerciali e di settore. Oggi più di ieri, le leggi impongono e obbligano gli amministratori, da una parte fortunatamente, ad operare secondo un senso di responsabilità più alto, rispettando però obblighi e vincoli a volte molto stringenti. Le entrate per trasferimenti dallo Stato e dalla Regione sono state ridotte drasticamente e ormai è evidente a tutti quanto sia pesante la pressione tributaria nel nostro Paese. Allora abbiamo affrontato questo difficilissimo passaggio scegliendo con estrema lucidità le soluzioni da adottare, le priorità e gli obiettivi strategici da perseguire assumendoci responsabilità non semplici ma comunque avviando un sistema di gestione della cosa pubblica in maniera realistica. Poche cose ma buone secondo una strategia programmatica. In occasione dell’ultima variazione di bilancio chiedemmo espressamente che la Giunta, organo esecutivo oltreché tecnico avviasse finalmente la fase 2 di questa consiliatura, sottoponendo all’attenzione della maggioranza questioni urgenti e progetti a medio e lungo termine, fornendoci al contempo possibilità di scelta e ipotesi di pianificazione. Ahimè, la situazione dell’Ente non ha ancora consentito questo scatto in avanti e le scelte tecniche hanno spesso preso il campo delle ipotesi, delle possibilità e dei progetti. Signor Sindaco, in piena fiducia, oggi la sua maggioranza chiede a lei di essere garante della volontà dei cittadini che ci hanno votato e dei genzanesi tutti, la maggioranza che vuole e pretende condivisione con la cittadinanza di scelte importanti, scelte da intraprendere per il futuro di Genzano. Non è stato semplice riportare il bilancio sulla giusta via depurandolo da imperfezioni e problemi ma ora che il grosso è stato fatto, c’è da fare ancora di più: siamo finalmente all’anno 0 finanziario, è da qui che si deve ripartire da subito, con il coraggio delle scelte che i cittadini si aspettano. Scelte non solamente tecniche ma squisitamente politiche, scelte che siano braccio operativo del nostro ambizioso programma politico. Siamo più che consapevoli che la situazione ereditata è quella di un Ente allo stremo ma ora uscire dalla crisi deve essere possibile, è proprio per questo che chiediamo a gran voce, votando con unanime spirito di responsabilità questo bilancio, una totale inversione di tendenza nelle modalità di perseguimento degli obiettivi, un vero e proprio stravolgimento che consenta il passaggio obbligato da un doveroso Bilancio Tecnico a un bilancio prettamente politico e finalmente partecipato che getti le basi per una progettazione a lungo termine. Il gruppo del Movimento 5 Stelle punta unito e compatto a realizzare le proposte che i cittadini di Genzano hanno prima ispirato partecipando alla stesura del programma e poi accolto e sostenuto dandoci fiducia nel 2016.”




Torino, Isis: arrestato militante

TORINO – “Partecipazione all’associazione terroristica dello Stato Islamico”. E’ l’accusa nei confronti di un italo-marocchino arrestato questa mattina dalla Polizia al termine di un’indagine dell’Antiterrorismo coordinata dalla procura di Torino. Si tratta di Elmahdi Halili, 23enne autore del primo testo di propaganda dell’Isis in italiano.
Perquisizioni sono in corso da parte della Polizia nel nord Italia nei confronti di soggetti legati ad ambienti dell’estremismo islamico. I 13 decreti di perquisizione sono stati emessi nell’ambito dell’indagine che ha portato in carcere Halili e sono scattati a Milano, Napoli, Modena, Bergamo e Reggio Emilia. Nell’inchiesta sono coinvolti anche alcuni italiani convertiti all’Islam, oltre a cittadini di origine straniera: l’accusa ipotizzata nei loro confronti è di aver svolto una campagna di radicalizzazione e proselitismo sul web.

Quando il 30 agosto del 2016 il capo della propaganda e portavoce dell’Isis Abu Mohammed Al Adnani fu ucciso ad Aleppo, Elmahdi Halili creò una piattaforma social dove pubblicò tre diverse playlist con i messaggi più famosi del braccio destro di Al Baghdadi, compreso quello in cui dava l’ordine ai lupi solitari presenti in Europa di scatenare la campagna di terrore che ha portato alle stragi del 2015. E’ quanto hanno accertato gli investigatori della Polizia nell’inchiesta che ha portato in carcere l’italo marocchino. L’indagine è partita alla fine del 2015, quando Halili ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per istigazione a delinquere con finalità di terrorismo proprio per la pubblicazione sul web di una serie di documenti dell’Isis.

Halili era già finito al centro di un’inchiesta della Procura di Brescia e della Digos che lo avevano bloccato nel marzo del 2015 dopo che aveva pubblicato in rete un manuale islamico. Aveva patteggiato una pena di due anni per apologia del terrorismo. L’inchiesta, denominata ‘Balkan Connection’, aveva portato alla scoperta di persone in grado di arruolare soldati per l’Isis. Tra questi anche il foreign fighter bresciano Anas El Abboubi, arrestato, scarcerato dal Riesame e poi andato in Siria a combattere. Quest’ultimo sarebbe morto, ma non ci sono documenti ufficiali.




Governo PentaLega: ecco i capigruppo di Camera e Senato

senatori del M5S sono 109, quelli di FI sono 61, 58 quelli della Lega, 52 del Pd. Questi i numeri definitivi dei gruppi del Senato secondo quanto si apprende da ambienti del centrodestra. Il gruppo di Fratelli d’Italia è composto da 18 parlamentari, mentre il Misto da 12, compresi Mario Monti, Liliana Segre ed Emma Bonino. Per le Autonomie sono 8, compresi Pier Ferdinando Casini, Giorgio Napolitano ed Elena Cattaneo. I senatori a vita Renzo Piano e Carlo Rubbia per ora non risultano iscritti ad alcun gruppo.

Graziano Delrio è stato eletto capogruppo Pd alla Camera per acclamazione dell’assemblea del gruppo, capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci.

‘Vogliamo provare tutti insieme a dare un segnale di squadra, l’unità è il presupposto per costruire il rilancio del Pd. Per questo le due proposte che vi presento per i capigruppo sono fatte con questo spirito: Graziano Delrio alla Camera e Andrea Marcucci al Senato’, ha detto reggente Maurizio Martina annunciando i nomi dei nuovi capigruppo Pd in assemblea.

È Anna Maria Bernini la nuova presidente dei senatori di Forza Italia. La nomina è stata approvata, su proposta del decano dei senatori Alfredo Messina, all’unanimità per alzata di mano. Mariastella Gelmini è stata eletta all’unanimità capogruppo di Forza Italia alla Camera. La nomina di Gelmini, a quanto si apprende da Fi, è stata accolta dai deputati con un applauso. La neo capogruppo ha ringraziato il suo predecessore, Renato Brunetta e Silvio Berlusconi.

L’assemblea dei deputati M5S ha ratificato la nomina di Giulia Grillo a capogruppo a Montecitorio per acclamazione. Alla ratifica era presente anche il capo politico Luigi Di Maio. Danilo Toninelli è stato formalmente eletto capogruppo M5s dall’assemblea dei senatori riunita a palazzo Madama.

Da Luigi Di Maio sono arrivati i complimenti ai due capigruppo “per il grande lavoro fatto nella conferenza dei capigruppo” e nella “concertazione tra i gruppi” che ha portato all’elezione dei presidenti di Camera e Senato.

Giancarlo Giorgetti è stato eletto capogruppo della Lega alla CameraGianmarco Centinaio è stato eletto per acclamazione capogruppo della Lega dall’assemblea dei senatori del Carroccio. Centinaio è stato capogruppo anche nella scorsa legislatura.

Federico Fornaro di Leu è stato eletto presidente del gruppo Misto della Camera. Si apprende da un partecipante all’assemblea del Gruppo. Loredana De Petris è stata eletta presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama. Vicepresidenti del Gruppo Misto sono stati eletti Riccardo Nencini e Maurizio Buccarella.




Guidonia, Ammaturo su allarme sicurezza: “Il parco dov’è caduto l’albero era chiuso o aperto?”

GUIDONIA (RM) – Il consigliere di Lega per Salvini Giovanna Ammaturo presenta una interrogazione urgente a seguito dell’episodio della caduta del grosso pino che ha ferito gravemente una cittadina che si trovava nel parco comunale di Guidonia Centro con un ragazzo disabile in carrozzella. Ammaturo ha ben ricordato che la legge 14 gennaio 2013 n. 1O pone a carico del Comune l’obbligo di porre in essere azioni a garanzia e della sicurezza delle alberate stradali e dei singoli alberi posti a dimora in giardini e aree pubbliche, per cui si è reso necessario effettuare un censimento e monitoraggio del patrimonio arboreo comunale. E anche che data la particolare natura delle attività di censimento e monitoraggio, il dirigente in carica ha ritenuto che tale attività non potesse
essere eseguita dal personale interno, non in possesso delle appropriate competenze , per cui ha ritenuto necessario il ricorso a tecnici specialisti e nello specifico ad agronomi, architetti
paesaggistici o agrotecnici; che pertanto il Dirigente dell’Area VII, con Determina n. 83 del 28/10/2014 (pubblicata all’Albo pretorio del Comune al n. 3690/2014 ed ivi consultabile) ha
affidato l’incarico per il “Censimento e monitoraggio del patrimonio arboreo comunale” all’Arch. Roberto Cladini ed all’Associazione di Professionisti Agropolis – impegnando la spesa per complessivi € 48.800,00 ed imputandola al capitolo 4330/11 RP del Bilancio. Liquidato in data 22 febbraio 2018 con DD n° 26 a firma dell’Architetto Paola Piseddu, Dirigente Area VII.

 

“Considerato di aver letto su più note stampa e profili social – scrive Giovanna Ammaturo nell’interrogazione – che il parco, come tutti quelli dell’intero territorio dopo la nevicata del 26 febbraio risultava chiuso sulla carta ma che di fatto non lo era essendo i cancelli aperti. Acclarato pertanto che dopo l’incidente sopradescritto ho verificato che i parchi sono stati delimitati in ogni
possibile varco con apposite transenne parapedonali e con cartelli adeguati e ben visibile nastro segnaletico bianco rosso della Polizia Municipale. Chiedo spiegazioni, ovvero: Il parco in cui è avvenuto il drammatico episodio era chiuso o aperto? Perché il cancello di accesso era aperto? Perché alcuni cittadini scrivono sui social di aver trascorso la mattinata con i figli nel parco giochi per bambini dove si è verificato il crollo del pino? Sono stati effettuati monitoraggi nello specifico parco per rassicurare i viandanti e lo stesso Ente ad un mese dalla nevicata e quale professionista era stato incaricato con atto specifico ? Quanto è costato il controllo specifico? Chiedo copia di questo specifico monitoraggio.
Perché il transennamento e la chiusura del parco non è stata effettuata come è stata eseguita, quasi fosse blindato, dopo l’incidente?
Di avere copia del monitoraggio effettuato dai professionisti negli anni nei parchi del Comune. Copia dell’ordinanza 45 del 26 febbraio 2018. Copia dell’Avviso del 12 gennaio 2018 per acquisire prestazioni professionali e quali figure professionali la Dirigente era alla ricerca. Quali motivazioni le erano state addotte per tale prestazioni?
Quanti nuovi monitoraggi sono stati effettuati dopo l’incidente del 23 marzo scorso e quali professionisti sono stati incaricati in tutti i parchi del Comune?
Quanto sono costati all’Ente? Cosa intende rispondere alla Comunità oltre alla Stampa Nazionale e Locale sulle responsabilità politiche/amministrative della Sua Amministrazione in merito alla
rassicurazione di aver effettuato ogni accorgimento per garantire i cittadini, ad un mese dalla nevicata, e che non sono ravvisabili falle nel merito e che i Responsabili preposti abbiano esplicitato tutti i protocolli previsti dalle circostanze ed aver agito secondo scienza e coscienza senza aver ricevuto alcuna pressione da alcuno a non effettuare troppi costosi controlli per l’Ente considerato anche il tempo trascorso dalla nevicata? L’Ente è assicurato per danni a persone e cose per questo genere di incidenti?”. Ancora una volta è Giovanna Ammaturo a cercare di risolvere i problemi di Guidonia come l’allarme sicurezza su cui non si può affatto soprassedere.




Guidonia, Lega incontra i cittadini. Saltamartini, Ammaturo e i neo eletti sempre sul territorio

GUIDONIA (RM) – Il secondo Partito della Città di Guidonia con l’On. Saltamartini e il consigliere Ammaturo in una sede più grande per diventare riferimento dei cittadini e curare gli interessi degli Italiani.
Domenica 25 marzo la Lega ha voluto incontrare la Città per continuare il rapporto con gli elettori che l’hanno fatta assurgere a secondo partito di Guidonia Montecelio in un noto locale. A fare gli onori di casa il neo parlamentare Barbara Saltamartini e il consigliere comunale Giovanna Ammaturo che ha detto: “Siamo passati da 40 voti di 5 anni fa ad essere il secondo partito della Città con oltre il 16%. Sei mesi fa, per la prima volta presente alla amministrative sono stata eletta con l’8,51%.

Oggi abbiamo raddoppiato i voti e sentiamo i consensi crescere attorno alla politica della Lega fatta da persone serie , capaci e costruttive.
L’elezione della Saltamartini alla Camera e quella di Umberto Fusco e Giancarlo Rufa al Senato e Daniele Giannini alla Regione Lazio, è il segno che a Guidonia Montecelio come in tutta l’Italia siamo riusciti a sensibilizzare con i nostri progetti e programmi gli elettori di ogni età. Siamo fieri del proselitismo spontaneo e di tanti che sono ritornati a fare politica senza narcisismi, gelosie o investiture assolutistiche e della opposizione costruttiva messa in atto anche con denuncie alla Procura. Più di tutto ci teniamo ad essere il riferimento politico per i cittadini”.

L’on. Barbara Saltamartini nel ringraziare i presenti e tutti gli amici di Guidonia, ha posto l’accento sul rispetto e la democrazia. “Abbiamo rispetto per il voto degli Italiani che sancisce la fine della liturgia da prima Repubblica- ha detto- Con il buon senso che ha animato la campagna della Lega vogliamo dare risposte e soluzioni su temi da tutti sentiti: Lavoro, Sicurezza, Lotta alla criminalità, Valorizzazione delle famiglie, Pensioni, Eliminazione della legge Fornero che non solo ha prodotto lacrime e sangue ma impedisce ai giovani di trovare occupazione. Stiamo lavorando e non faremo inciuci: il centro destra unito è una risorsa. La Lega è il primo partito della colazione per un governo serio e duraturo. Se non ci saranno opportunità di dare risposte non accetteremo alcun compromesso al ribasso.
Per 30 voti non siamo riusciti ad espugnare, al momento, il collegio 12 di Guidonia e 49 Comuni. Saremo sempre presenti qui e nel territorio: lo avremmo fatto anche se se gli elettori non ci avessero votato in tale guisa. La Lega è prima nel centro destra: oggi siamo 125 deputati contro i 18 del 2013, contiamo 58 senatori contro 12.

Nel Lazio siamo in 11 mentre nel 2013 ero la sola. È necessario ribadire che prima di essere parlamentari siamo espressione del territorio e non vogliamo interrompere l’azione di pungolo e forte contrasto come sta facendo l’Ammaturo contro il Sindaco Barbet che evita di dare anche risposte e bene ha fatto il consigliere a denunciare alla Procura. Intanto le scuole di prima infanzia si chiudono, i pini cadono sugli abitanti: queste sono indecenze. Apriremo una sede più grande dopo quella già aperta dalla Ammaturo per consolidare e fortificare il rapporto con i residenti. Non
smetteremo di lottare per tutti cittadini perché mai penseremmo di abbandonarli come ha fatto il PD dopo aver raggiunto il 40% , chiudendosi nei Palazzi. Al contrario la Lega vuole sentirsi sempre più vicino alla gente, agli Italiani. Prima gli Italiani sia che si tratti dei confini del territorio che per le loro speranze e desideri. Gli Italiani hanno bisogno di tutto tranne che di essere presi in giro. E’ facile chiedere suffragi prima delle elezioni e poi sparire: noi saremo qui dopo il voto e sempre”.