Profughi, richiesta d’asilo e principio di territorialità: qualcuno risponda in maniera chiara

che da diverse parti si sollevano.

ora molto accesa

e ogni salotto televisivo invita il  fior fiore degli opinionisti, giornalisti di grido e costituzionalisti di fama ad avvalorare la tesi del procuratore Patronaggio e la sua accusa di sequestro di persona.

di una dichiarazione di principio sostenuta in coro durante questi talk show

Estensione del suolo italiano

della nazione.

:

Si considera territorio dello stato italiano:

à per niente da trascurare per il ragionamento che si vuole sviluppare.

Trattato di Dublino

nel 2013

ora vigenti nel trattato di Dublino

” Inghilterra con la nave della guardia costiera.

ù spagnolo.

diverse, tanti suoli diversi, tanti territori diversi

,  sorgono spontanee  le domande:

  • non si devono considerare come suolo del paese della bandiera che battono?
  • ?

cittadina?

Emanuel Galea




Rocca di Papa, Mondo Migliore: gli immigrati e la pantomima, degli anni di piombo, andata in scena

Rocca di Papa ridente cittadina dei Castelli Romani. L’altra sera accoglie 100 migranti della nave Diciotti presso il centro “Mondo Migliore”. Conosco bene Rocca di Papa, vi ho vissuto per otto anni. Guardo lo squallido e teatrale (a parer mio) video dei manifestanti in attesa dell’arrivo dei migranti. Beh in primis mi fa sorridere questa pantomima parodia degli anni di piombo.

Destra fa una parte e sinistra (offensiva e disgraziata) dall’altra, urla e insulti fra loro tipo ” fascisti vi squagliamo nell’acido” ma non si toccano l’un l’altro. Pantomima ad uso e consumo di tv e social. Guardo le facce, gli abitanti del luogo sono 4 gatti gli altri 4 gatti sono di fuori.

Allora chiamo Daniela di Rosa una delle cittadine più attive di Rocca di Papa e articolista dell’autorevole mensile locale il Segno che conferma tutte le mie impressioni.


Queste le sue parole sul suo profilo fb: “Rocca Di Papa The Day After Fb brulica di “compagni” veri, presunti, compagnucci della parrocchia o compagni di merende, tutti indignati per la manifestazione del giorno prima… “compagni”, io c’ero e da antifascista sono andata a parlare con i temibili poundini dicendogli che sono 5stelle e che dovevano smetterla di gridare vecchi slogan contro la sinistra e di pensare ai migranti e ai cittadini. Poi sono andata dai comunisti e ho detto loro la stessa cosa, entrambi hanno continuato a gridare vecchi slogan, ognuno accusando l’altro delle stesse cose. Alla fine ho urlato: Oh, ma la fate finita? qui c’è da risolvere un problema serio, questa è una polveriera e da entrambi le parti state solo esasperando gli animi, uscite dagli anni ’70 e dateci una mano, oppure tornate su fb a giocare ai ” buoni e cattivi”. La verità è che da entrambi i lati, esclusi i pochi cittadini presenti, c’erano solo politici e provocatori, interessati a farsi pubblicità, chi pro e chi contro, ma dei migranti e dei cittadini, non gliene fregava nulla a nessuno di loro.

Una domanda ai “compagni” rocchiggiani che continuano su fb a fomentare odio verso i neri e a ergersi a unici paladini dell’amore e ad unici paladini dell’antifascismo: Ma ieri dove c…. eravate? Sarà che i rocchegiani che tanto blaterano giustamente sui social non sono li a protestare per il famoso clima di paura che vivono da due anni? Hanno un sindaco Emanuele Crestini che tenta di rientrare nel Pd e ora ha la chiesa per apparire a livello nazionale? Ma qui il problema é ben più serio Non fare spettacolo preconfezionato, la figura così la facciamo tutti e a livello europeo. Meglio bloccarlo quel video ridicolo o no? Quello che ci hanno fatto vedere l’altra sera non é la voce degli italiani ma dell’Italia che ha paura. Di cosa? Ognuno tragga le sue conclusioni. I sovranisti devono cambiare obiettivo.

In italia comanda il Vaticano da sempre. Questa é la prova tangibile: un capo di stato estero (il Papa) decide e tutti, governo compreso si inchinano. Il traffico dei migranti é l’affare del secolo e frutta più della droga, va combattuto in altre sedi e non con comparse fuori da “Mondo Migliore”.

Cristiana Zarneri




Come Folgore sempre e dovunque: cambio al comando del 185° Art. Par. “FOLGORE”

BRACCIANO (RM) – Questo pomeriggio, presso la Caserma “Romano”, alla presenza del Comandante della Brigata Paracadutisti “Folgore”, Generale Rodolfo Sganga, ha avuto luogo l’avvicendamento al vertice del 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti “FOLGORE”. La cerimonia di avvicendamento tra il Comandante cedente, Colonnello Ettore Gagliardi e il Comandante subentrante, Colonnello Mauro Bruschi, è culminata con il passaggio della Bandiera di Guerra del Reparto, formale atto di cessione, avvenuto alla presenza di numerose Autorità civili e militari, tra cui il vice Sindaco della Città di Bracciano, Dott. Luca Testini e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche A.N.P.d’I. e A.N.ART.I.

Il Colonello Gagliardi, durante il suo intervento, ha riassunto brevemente il lungo ed intenso periodo trascorso alla guida dei “Diavoli Gialli”, evidenziando sforzi e traguardi raggiunti dai propri paracadutisti ed esprimendo parole di profonda gratitudine per l’incondizionato impegno e la straordinaria professionalità dimostrati durante quasi 4 anni di lavoro.

 

Il Generale Sganga, ha inoltre sottolineato la dedizione degli uomini e delle donne dell’Unità, complimentandosi per gli eccellenti risultati ottenuti sia in Patria, sia all’Estero, sotto la guida del Colonnello Gagliardi, il quale, dopo il periodo di comando, ricoprirà un prestigioso incarico nell’ambito dello Stato Maggiore della Difesa.

 

Il 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti “Folgore”, dalla ricostituzione nella sede di Bracciano come Unità di “supporto di fuoco” della Brigata Paracadutisti, avvenuta il 1° luglio 2013, ha partecipato con proprie componenti e assetti operativi a tutte le operazioni di home-land security e alle principali Missioni internazionali, fornendo in ultimo il core del Multinational Battle Group West (MNBG-W) in Kosovo, nell’ambito dell’operazione “Joint Enterprise”.

 




Salvini a Macron: “Presidente ipocrita, riapra i confini”. Intanto la Procura di Agrigento prepara nuove accuse

“Da inizio 2017 ad oggi la Francia del “bravo Macron” ha respinto più di 48.000 immigrati alle frontiere con l’Italia, comprese donne e bambini. Sarebbe questa l’Europa “accogliente e solidale” di cui parlano Macron e i buonisti? Al posto di dare lezioni agli altri, inviterei l’ipocrita presidente francese a riaprire i confini e accogliere le migliaia di rifugiati che aveva promesso di prendere.
L’Italia non è più il campo profughi d’Europa, la pacchia per scafisti e buonisti è finita!” Così sul social Facebook il vice premier e Ministro degli Interni Matteo Salvini 

Nuove accuse per Matteo Salvini

Intanto nuove accuse al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che nell’inchiesta sul caso Diciotti risponde di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio, insieme al suo capogabinetto. Ipotizzati dalla procura di Agrigento, come confermato da fonti giudiziarie, anche i reati di sequestro di persona a scopo di coazione, in quanto secondo i magistrati il titolare del Viminale avrebbe impedito lo sbarco per fare pressione sull’Ue in direzione della ridistribuzione dei migranti; e l’omissione d’atti di ufficio poiché avrebbe ignorato la richiesta della Guardia costiera di un porto sicuro, indicando Catania solo come scalo tecnico.

Il procuratore Luigi Patronaggio sta effettuando ulteriori accertamenti e verifiche anche per quanto riguarda l’identificazione e la tutela dei diritti delle persone offese e per problemi di carattere tecnico-giuridico. L’intenzione è assicurare ai migranti che erano a bordo della ‘Diciotti’ la la piena tutela legale e la possibilità di costituirsi in giudizio contro il ministro dell’Interno.

Domani dovrebbero arrivare gli atti dell’inchiesta alla procura di Palermo. Gli uffici diretti da Francesco Lo Voi avranno 15 giorni per inviare tutto al Tribunale di ministri che avvierà la sua istruttoria decidendo entro 90 giorni (più eventuali sessanta) se archiviare o trasmettere nuovamente le carte al procuratore della Repubblica che dovrà inoltrare l’autorizzazione a procedere al Senato.

 

 




Inchiesta su Matteo Salvini. Assotutela ipotizza spreco di denaro pubblico e prepara querela nei confronti del pm di Agrigento

“Sul Caso Diciotti, il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio ha aperto a carico del ministro Salvini una indagine per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio. Un indagine che, a nostro giudizio, non avrebbe fondamento giuridico. Comunque sia, in attesa di comprendere come si svilupperà l’inchiesta, questa associazione annuncia già da oggi che, in caso di archiviazione o nulla di fatto in merito alla posizione del leader della Lega, depositerà una denuncia querela nei confronti del pm di Agrigento per spreco di denaro pubblico. Le indagini e i processi in Italia hanno un costo sociale assai elevato e non è accettabile che si dia il via a indagini, a nostro giudizio evitabili, e che potrebbero avere obiettivi dal mero sapore politico”.

Così, in una nota, il presidente nazionale di Assotutela, Michel Emi Maritato.




Rocca di Papa, immigrati e il centro Mondo Migliore: residenti inascoltati. L’altro lato della cronaca

ROCCA DI PAPA (RM) – È dal 2016 che il centro Mondo Migliore di Rocca di Papa, nella zona dei Castelli Romani, accoglie immigrati la cui permanenza viene gestita dalla cooperativa Auxilium. Una gestione criticata e osannata a seconda del pulpito da cui viene la predica. La struttura, che precedentemente era un prestigioso centro congressi gestito dai padri oblati, può ospitare fino a 600 immigrati. Lo scorso anno la struttura ha accolto migranti provenienti dai centri di detenzione libici. Persone che arrivano dagli orrori della guerra, povertà e violenza. Nessuno in fondo ha l’intenzione di nascondere questa realtà e neppure voltarsi dall’altra parte, soltanto la situazione è incandescente e il livello di sopportazione delle persone ha raggiunto l’apice.

Lo spettacolo di ieri all’arrivo dei 100 migranti che tra meno due settimane verranno ospitati nelle varie diocesi italiane

Il problema è che non serve assistere al vergognoso spettacolo che c’è stato ieri quando nella notte i cento migranti della nave Diciotti sono arrivati dopo più di dieci ore di viaggio in pullman dalla Sicilia. Un pullman addirittura è arrivato all’alba a causa di un guasto. Due diversi gruppi di cittadini hanno intavolato accese discussioni davanti al centro tra chi era pro e chi contro l’arrivo dei profughi. Un gruppo di residenti, anche dei comuni limitrofi, hanno esposto cartelli con la scritta ‘Welcome refugist’, un’altra ventina di persone li ha invece contestati urlando: “qui non li vogliamo”. Insomma un posto dimenticato dalla stampa da almeno tre anni è diventato l’ombelico del mondo. Anziché pensare a quale parte dei cori unirsi è bene riflettere, osservare e ascoltare chi sul campo vive ogni giorno.

Residenti in trincea tra schiamazzi, odore di hashish, marijuana, fenomeni di prostituzione e tentativi di violenza

Due giorni fa c’è stata una riunione organizzata a casa di uno dei centinaia di residenti che vivono vicino al centro di Rocca di Papa e che quotidianamente vivono disagi che non sono ne dettati dalla cecità razzista e neppure inventati perché esistono denunce, episodi che certamente non meritano di essere archiviati con un bollino politico. Dopo l’incontro abbiamo registrato letture, critiche e pseudo articoli con letture più o meno opportuniste della condicio descritta dai residenti in trincea. Ciascuna critica avanzata a seconda delle esigenze e finalità di stampo quasi completamente egoistico. Anche questo stesso punto di vista sarà certamente personale ma si tenterà una fotografia abbastanza fedele di ciò che è stato e che continua ad essere. L’ingegner Puccinelli ha ospitato nella sua casa diversi residenti, giornalisti e politici, non ultimo l’attuale consigliere metropolitano già sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia.

Puccinelli ha fatto un quadro drammaticamente reale della situazione: ha un bel villino con il balcone che affaccia direttamente sul parco del centro Mondo Migliore. Ha raccontato di vedere giocare i bambini a pallone tutto il giorno, lunghe e interminabili telefonate (e quando ci sono circa 15 persone che parlano contemporaneamente ed alta voce immaginarsi se è possibile prendere un thè in veranda con gli ospiti). Lui e la moglie non possono vivere il balcone ma si rintanano al piano di sotto e sperano nei giorni di pioggia per poter accogliere in casa loro amici a cena e non sono i soli a vivere questa condizione: “Ci sono donne e ragazze che si prostituiscono – continuano i residenti – le vediamo tutti. In passato hanno fatto dei buchi di passaggio tra il nostro complesso residenziale e il centro per passarsi alcool e altre sostanze. Li vediamo fumare e riconosciamo l’odore di hashish e marijuana. Abbiamo fatto chiudere questi passaggi con materiale di fortuna e devo dire che in questo la cooperativa ci ha ascoltati. La convivenza è dura, difficile. Non crediamo che questi ragazzi, uomini e donne siano integrati nella società. Almeno da quello che vediamo non ci risulta. Hanno provato anche a violentare una residente ma per fortuna che ha gridato ed è arrivato il marito a soccorrerla”.

Il giornalista e direttore de “Il Segno” Andrea Sebastianelli ha ragione:

da una parte ci sono grossi disagi dall’altra non si vogliono affrontare di petto i cosiddetti “poteri forti”. Bisogna raccogliere documentazione, dati, parlare supportati dalle carte. Pasquale Boccia ha cercato di fare chiarezza e luce sulle posizioni. Le sue parole sono apparse corrette e condivisibili: “Doveroso è accogliere queste persone che sono nostri fratelli ma diciamo un forte no a questo centro che è incompatibile con la vita di migliaia di persone. Si all’accoglienza diffusa e no ad un centro dove non l’integrazione con la cittadinanza diventa un’utopia. Prossimamente faremo sentire di nuovo la nostra voce”.

Non ci resta altro che documentare. Torneremo sull’argomento

Chiara Rai




Incontro Orban – Salvini. il vice premier: “Vicini a svolta storica per l’Europa”

E’ durato circa un’ora l’incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orban in Prefettura a Milano. “Siamo vicini a una svolta storica per il futuro dell’Europa: oggi comincia un percorso di incontri, ce ne saranno tanti altri”, ha detto il Ministro dell’Interno. “Quando tutti al Parlamento europeo mi attaccavano, Salvini mi difese. Io non dimentico e lo ringrazio”, ha affermato il premier ungherese.

Con Salvini “vorrei fare una conoscenza personale. Lui è il mio eroe”, ha detto il primo ministro ungherese, uscendo dal ristorante in cui ha pranzato a Milano prima dell’incontro ufficiale in prefettura. “È un mio compagno di destino – ha aggiunto – sono molto curioso di conoscere la sua personalità. Sono un grande estimatore e ho alcune esperienze che forse potrei condividere con lui. Ho questa sensazione”, ha concluso Orbàn.

“Ormai – scrive il vicepremier e ministro dell’Interno – la sinistra esiste solo per insultarmi, per difendere Ue dei banchieri e immigrazione senza limiti. P.S. In Ungheria disoccupazione è sotto il 5%, Flat Tax per le imprese è al 9% e per le persone al 15%, immigrazione è sotto controllo e economia cresce del 4%”. Lo scrive il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in vista del suo incontro nel pomeriggio con il presidente ungherese Viktor Orban.

A Milano migliaia in piazza per dire no all’incontro

La Milano a favore dell’accoglienza e dell’integrazione si è riunita in piazza San Babila per la manifestazione di protesta ‘Europa senza muri’, organizzata dalle stesse realtà che hanno promosso la grande tavolata per l’integrazione che si è tenuta in città lo scorso giugno. Al corteo hanno aderito anche partiti politici, come il Pd, LeU e Possibile, Anpi, sindacati a partire dalla Cgil, centri sociali, collettivi studenteschi, oltre ai Sentinelli di Milano, che sono fra gli organizzatori. La piazza è presidiata dalle forze dell’ordine e l’accesso a corso Monforte, dove si trova la sede della prefettura, è bloccato da camionette della Polizia e da agenti in tenuta anti sommossa. In piazza ci sono anche i ragazzi della ‘St Ambroeus Fc’, la prima squadra composta da rifugiati iscritta alla Figc, che metterà in scena un allenamento per opporsi alla riapertura dell’ex Cie di via Corelli.

Centri sociali imbrattano Consolato Ungheria – Vernice rossa come il sangue dei tanti migranti che hanno perso la vita in mare davanti al Consolato Generale Ungherese di Milano, in zona Missori. È l’azione di alcuni manifestanti e militanti dei centri sociali in segno di protesta per l’incontro tra Salvini e Orbàn, che portano avanti “una politica fascista”. I manifestanti hanno anche appeso uno striscione che recita: “I vostri confini uccidono Salvini e Orbàn complici di razzismo e paura” e ancora “La nostra Europa non ha confini, refugees welcome”.




Premio Castel Gandolfo, tante personalità per una notte di fine estate: la diretta web tv su L’Osservatore d’Italia

CASTEL GANDOLFO (RM) – Scenario mozzafiato per il “Premio Castel Gandolfo 2018” che si terrà venerdì 7 settembre 2018 presso la struttura “I Quadri” in via dei Pescatori 21 a Castel Gandolfo direttamente sulle sponde del lago Albano. La kermesse, condotta dalla giornalista Chiara Rai insieme a Katia Domanico e Remo Bianchi potrà essere seguita, a partire dalle ore 21, anche attraverso la diretta streaming de L’Osservatore d’Italia.

Sicurezza dei cittadini e comunicazione

Questi i macro temi per questa prima edizione del Premio Castel Gandolfo che faranno da filo conduttore alla serata durante la quale verranno premiati, alla presenza del Ministro della Difesa Elibetta Trenta, lo storico paparazzo de Il Messaggero Rino Barillari, il Prefetto, già Questore di Roma e Firenze, Francesco Tagliente, la criminologa Roberta Bruzzone e l’ambasciatore in Italia dell’Azerbaigian Mammad Ahmadzada. Durante l’evento verranno consegnati anche degli importanti riconoscimenti a persone che si sono distinte per il loro valore e impegno civico: Luigi Brunamonti, Giulio Pettinato e Federico Bronzi. Il logo dell’evento è realizzato dall’artista Masha Cavaterra. Special guests della serata le attrici Melania Fiore e Valeria De Luca e la vocalist interprete Cinzia Tedesco. Una manifestazione che per questa prima edizione gode del patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Castel Gandolfo, alla quale hanno già aderito rappresentanti delle istituzioni, del mondo della comunicazione e della magistratura, nonché amministratori e artisti. Ad ideare, promuovere e organizzare la Kermesse due associazioni culturali: Agensal e CulturiAmo.




Albano Laziale: detrazione TARI con i punti plastica Mr. Pack

ALBANO LAZIALE (RM) – Dal 4 settembre al 30 novembre, sarà possibile accedere alla procedura on-line per la richiesta della detrazione sulla tariffa TARI 2018 del corrispettivo economico corrispondente ai punti ottenuti con il conferimento degli imballaggi in plastica presso le macchine Mr. Pack.

Nello stesso periodo, ogni martedì ed ogni mercoledì, dalle ore 15 alle 18, i cittadini residenti, in caso di problemi con la procedura on-line, potranno recarsi presso l’Ufficio Ambiente del Comune di Albano Laziale (Via San Francesco 8), per informazioni ed assistenza.

Con il nuovo regolamento, approvato dal Consiglio Comunale nel marzo 2018, ogni conferimento vale 1 punto, per i punti accumulati a partire dal 01.04.2018, mentre mantiene il valore di 3 punti per quelli accumulati fino al 31.03.2018.

Il motivo di questa scelta, variata rispetto al 2017 quando ogni imballaggio valeva 3 punti, è dovuto alla necessità di mantenere in equilibrio il sistema di rimborso: nel 2017, infatti, il valore delle detrazioni è stato superiore al ricavato della vendita degli imballaggi in plastica.

La scelta operata nel 2016 e 2017 aveva una precisa ragione: al fine di far comprendere ai cittadini l’importanza di una corretta differenziazione, nella fase iniziale l’Amministrazione aveva deciso di premiare in modo estremamente favorevole i comportamenti virtuosi legati al recupero dei contenitori in plastica.

L’utilizzo delle macchine Mr. Pack è un’opportunità per tutti i cittadini che voglio utilizzare questo sistema, ma i vantaggi che ne derivano non possono ricadere sull’intera collettività.

Occorre necessariamente ricordare che la possibilità di detrarre direttamente dalla tariffa TARI i punti accumulati è forse unica nel panorama nazionale: modalità di raccolta differenziata spinte come le macchine mangia plastica devono svolgere una funzione di stimolo per accrescere il livello di differenziazione, ma non possono trasformarsi in una motivazione al consumo di plastica.

Occorre inoltre precisare che, contrariamente a quanto viene sostenuto da più parti, il flusso di plastica proveniente dalle macchine Mr. Pack rappresenta solo l’11,5% dell’intera raccolta di plastica (140 tonnellate su 1.145 tonnellate complessive): questo sostanzia ancora di più il fatto che il risultato di miglior Comune Riciclone in Italia per la plastica, ottenuto da Albano Laziale, sia dovuto all’effettiva capacità di complessiva differenziazione della collettività e non solo alle macchine mangia plastica.

Nel 2019 innoveremo ulteriormente il sistema, sempre a vantaggio dei cittadini, prevedendo la possibilità di smaltire anche altri materiali, come vetro e alluminio, dando in aggiunta l’opportunità di utilizzare i punti per l’acquisto di prodotti alla spina direttamente dalle macchine che raccolgono gli imballaggi.

La grande novità sarà la graduale introduzione della Tariffa Puntuale Integrata, in pratica “chi meno rifiuti indifferenziati produce, meno paga”.




Caso Diciotti: non si può inquisire un ministro che sta facendo il bene dell’Italia

Molto, e anche a sproposito, si parla da alcuni giorni della vicenda Diciotti, quella nave su cui, secondo il magistrato di Agrigento, sarebbero stati sequestrati e indebitamente arrestati, 137 migranti e 40 uomini d’equipaggio.

Poco si parla del comandante della nave Diciotti Massimo Kothmeier, comandante della Guardia Costiera

Quel comandante che è andato in acque maltesi a recuperare i naufraghi e a portarli in acque italiane. Dal suo profilo Facebook emerge una intenzione molto chiara, raffigurata da un barcone colmo di disperati sostenuto da due grandi mani che lo sollevano al di sopra delle acque, come tanti Mosè. Non si vuole accusare nessuno. Ma certamente questa procedura, a chi volesse pensar male, può sembrare per lo meno bizzarra. Raccogliere migranti in mare, forzando la mano per portarli in un ‘porto sicuro’, che certamente è l’Italia, vuol dire, a giudizio dei soliti complottisti, fare il gioco delle sinistre.

Tutti sapevano che questa operazione sarebbe stata una provocazione a carico del ministro Salvini

Come in effetti si è realizzato. E tutte le parti politiche, che si fregiano del nome di ‘sinistra’ – indebitamente, perché neanche loro sanno più cosa sono – si sono affrettate a soffiare sul fuoco, convocando organizzazioni ‘umanitarie’ e simili sottobordo alla nave, finalmente ormeggiata a Catania, per forzare la mano al ministro dell’Interno. Al punto che oggi Salvini insieme al suo capo di Gabinetto, risulta indagato per sequestro di persona, abuso d’ufficio, arresto illegale.

Siamo in Italia, e un’indagine, strombazzata sui giornali a nove colonne, è già una condanna

Salvo poi, a indagini concluse, pubblicare un trafiletto di smentita in quarta pagina. In questo, purtroppo, i media e la TV hanno una grossa responsabilità, come più volte abbiamo denunciato. Ci stupiscono alcuni aspetti di ciò che è capitato in questi giorni, come, ad esempio, l’intervento ad horas della CONSOB nel momento in cui Salvini e Di Maio hanno dichiarato, corroborati dal Presidente Conte, che ad Autostrade sarebbe stata revocata la concessione, facendo precipitare il titolo in borsa. Si temeva evidentemente una operazione poco trasparente di insider trading. Stessa cosa non è stata fatta nei recenti accadimenti relativi a banche tristemente note, come Antonveneta ed Etruria o Montepaschi, destinatario del quarto mutuo di Renzi per l’acquisto di una megavilla. Mutui attualmente tutti in essere. Nei quali frangenti i risparmiatori di una vita hanno perso qualsiasi speranza di una vecchiaia meritatamente serena. E qualcuno ha anche troncato i suoi giorni volontariamente.

Questo denota una volontà politica che ancora ‘fa carte’, quella del governo Renzi

Suscita anche curiosità il fatto che la magistratura – per carità, assolutamente imparziale! – si sia mossa nei confronti di Salvini con grande strepito di quotidiani e TV, piuttosto che nei confronti della famiglia di Matteo Renzi, ex Presidente del Consiglio e padre padrone di un partito distrutto, il PD, che vanamente Martina & C. stanno cercando di rianimare. Un’indagine forse sottovoce, nei confronti della famiglia di Matteo Renzi, che pare, secondo alcuni giornali, che abbia beneficiato, nelle sue aziende, di denaro che Conticini, genero di don Matteo, avrebbe sottratto ai fondi Unicef, quella stessa organizzazione che, insieme ad altre, è sotto la nave a protestare per l’indebita prigionia degli africani. Pare che si tratti di 6 milioni e 600.mila dollari, cifra del tutto rispettabile.
Ma, si sa, in Italia la magistratura è fatta a scale, c’è chi scende e c’è chi sale. E quindi, nell’incrocio, i pareri possono discordare. Fatta salva sempre l’indipendenza dell’Organismo. Come sempre, si attribuisce al tutto, ciò che invece dipende dal singolo.

E ci fermiamo qui. intanto, a riprova della sua capacità, Matteo Salvini ha risolto il problema della destinazione degli sventurati

Alcuni andranno in Albania, nazione che pur non facendo parte dell’UE – o forse proprio per quello – ha accettato di accollarsi una ventina di persone. Altri, un centinaio, saranno ospitati dalla CEI, dato che i vescovi hanno aperto le porte. L’Irlanda è l’altro paese che si è fatto carico dell’accoglienza. Su tutto questo campeggia grande quanto una casa l’esito negativo della riunione della Commissione Europea dei 250 sherpa – una volta erano quelli che guidavano gli alpinisti sull’Himalaia, è ancora così? – e del suo ennesimo fallimento. A spese dell’Italia. Dalla quale però aspettano versamenti miliardari, molto superiori a quelli che ci elargiscono annualmente. Ci chiediamo a che serva l’Europa, se poi in un caso come questo non funziona, nonostante fosse stato dichiarato, non molto tempo fa, che ‘chi sbarca in Italia sbarca in Europa’. Invece ognuno ha fatto come la chiocciola ritirandosi nel suo proprio guscio. Ma sul tema di ‘A che (non) serve l’Europa’ rimandiamo il lettore ad altra occasione, visto che sarebbe troppo lungo e inadeguato spiegarlo qui. Concludendo, vogliamo soltanto dire che i soliti buonisti ‘di sinistra’ – ormai Biancaneve è più reale di loro – hanno avuto dall’attracco della Diciotti, e dal suo comandante un assist di cui hanno approfittato in lungo e in largo. Tutto è lecito in amore e in guerra, recita un detto. Anche in politica, aggiungiamo noi, nonostante una volta in politica si accogliessero solo persone integerrime. Oggi non è più così.

La politica è intrecciata con interessi economici

I giornali scrivono quello che gli inserzionisti vogliono – è di dominio pubblico la notizia che Il Sole 24 Ore, Il Corriere e un grosso editore con i suoi giornali, incassino 60 milioni di euro all’anno di pubblicità da Autostrade – e quindi anche l’informazione va vista con un filtro solare. Indagare Salvini, che ha finalmente risolto il problema delle presenze indesiderate e incontrollate sul nostro territorio; e invece non investigare su chi favorisce l’immigrazione clandestina, reato palese e riconosciuto, sa tanto di parzialità.

In due giorni abbiamo avuto notizia di tre stupri compiuti da extracomunitari di colore, uno di una bambina di quindici anni

Secondo la legge, il senegalese riconosciuto e arrestato non può più essere espulso, dato che è sposato ad una italiana e padre di una bambina. Questo nonostante sia recidivo, già condannato per droga e altri reati, e abbia già avuto un decreto di espulsione, di quelli che si piegano e si mettono in tasca: non si sa mai, in caso di bisogno possono essere utili. Come la ‘carta bianca’ di Totò in un famoso film. Sono azioni compiute da chi è abituato a comportarsi così al suo paese. Solo che al suo paese lo mettono in galera, ciò che qui è molto meno certo. Anzi. E poi abbiamo la testimonianza di Carmen Di Genio, avvocato donna, membro del Comitato Pari Opportunità della Corte d’Appello di Salerno, che ha dichiarato tempo fa che chi arriva dall’Africa non può sapere che non si violentano le ragazze sulla spiaggia, e bisogna informarlo. Con tatto e gentilezza, per carità, altrimenti potrebbe riceverne un danno psicologico, e vedere conculcata la sua propria volontà e libertà d’agire. Non possiamo che ringraziare chi vuol liberare l’Italia dalla possibilità che certa gente continui ad invaderci, per l’80% dei casi senza averne diritto.
La Convenzione di Ginevra è chiara. Ed è chiaro anche il dovere degli altri paesi europei, puntualmente disatteso. L’Italia non deve diventare un immenso campo profughi, a tutto scapito di chi ci è nato e non ha alternative: forse solo quella di mettersi su di un barcone e cercare fortuna in Marocco, o in Tunisia. Al contrario, insomma. Non si può inquisire un ministro che sta facendo il bene dell’Italia, finalmente: si rischia di essere giudicati in malafede e magari collusi con certi poteri forti che non volevano e non vogliono questo governo, e che stanno cercando di tutto per farlo cadere. Qualcuno accusa Salvini e chi lo sostiene, di razzismo: non è così. L’Italia è patria di tanti stranieri che sono qui da anni e che contribuiscono al buon andamento della nazione, e benvenuti sono tutti coloro che verranno per lavorare onestamente e costruirsi un futuro, per sé e per la propria famiglia.

Non è per razzismo che la nave Diciotti è stata bloccata, ma per metter fine all’abuso creato da Matteo Renzi quando ha convogliato da noi tutti gli sbarchi

Altra soluzione non esiste, se non quella di operare un blocco navale, come in effetti si sarebbe potuto fare. E che sarebbe stato molto più efficace, anche se meno umanitario. Si sta creando, invece – anzi s’è già creato, per una diffusa e becera ideologia perbenista – un razzismo al contrario, verso gli Italiani. Tutti coloro che definiscono Salvini e i suoi sostenitori ‘sovranisti, populisti, fascisti’ sono razzisti al contrario. Senza voler entrare nel merito dell’appellativo ‘fascista’, che evoca un periodo ormai affidato alla storia, oggi i termini populista e sovranista sono usati al pari di insulti, esattamente come quelli che alcuni imbecilli rivolgono ai migranti incontrati per strada. Stiamo attenti a non diventare nemici di noi stessi e della nostra nazione, della nostra storia, delle nostre tradizioni che a tutti i costi, nonostante la globalizzazione e l’Europa, vogliamo conservare quale manifestazione della nostra identità nazionale. Della nostra Patria: anche se ad alcuni questo termine risulterà desueto o sconosciuto, o inopportuno. A margine sottolineiamo un intervento del ministro Savona, che avrebbe già pronto il famoso ‘piano B’ per l’Italexit: “Attenzione, faranno con Salvini e questo governo come hanno fatto con Berlusconi.”

Roberto Ragone




Caso Diciotti e denuncia Salvini. Il senso di umanità sgretolato sotto il peso di un razzismo dilagante e di interessi propagandistici

Assume i contorni di una classica “spocchia” da padrone quella che contraddistingue il nostro ministro degli Interni Matteo Salvini sin dai primi giorni di questa scellerata alleanza forzata e imbarazzante tra frange politiche dal passato reciproco bellicoso e polemico a mai finire.

Salvini personalmente crede di aver assunto il ruolo di capo assoluto di un governo monarchico dove il ruolo e il peso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte dista anni luce da suoi predecessori e dove il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio fatica a trattenere il suo imbarazzo memore dell’aver trascorso la sua professione da politico pentastellato quando quotidianamente ne diceva e scriveva di tutti i colori contro Lega e “accozzaglie lombardo-padane”. Di base vige un fraintendimento e un vistoso cambio di marcia dove le promesse del programma di governo hanno lasciato posto ad una lotta serrata contro l’ipocrita Europa che dimostra, come se ce ne fosse ancora bisogno, quanto poca Unione fra gli stati membri effettivamente esista nella realtà. La strafottenza a condividere l’impegno storico dell’accoglienza e distribuzione degli immigrati, tragedia umanitaria di questo secolo, mette a nudo l’ipocrisia degli Stati membri poco disposti a sostenere sacrifici che l’Italia oramai da troppo tempo compie e che oramai è giunta ad un collasso strutturale.

La mano dura del governo italiano appare ignorata forse per un processo giunto in un punto di non ritorno e Matteo Salvini, pur avendo ragione sull’intollerabile “volta spalle” di molti dei paesi dell’Unione, risponde sempre in modo confuso e facilmente dissentibile a chi lo accusa di razzismo e di un comportamento disumano e intollerabile contro poveri disgraziati in fuga da un abominio incontrollato che troneggia nelle loro calde terre.

Forse vittima egli stesso di una esagerata campagna catastrofista su invasioni di massa degli immigrati come se fosse la discesa dei barbari dal nord con saccheggi stupri, assassini e interi villaggi a fuoco; creduto da quella popolazione italiana di medio bassa cultura convinta sul serio che i nostri soldi vengano “dispersi e sperperati” nell’accoglienza di quella povera gente mentre invece, come è risaputo, sono per lo più fondi europei stanziati per far fronte proprio a questo problema.

Una classica campagna del terrore che ancora una volta fà breccia nelle menti degli italiani particolarmente sensibili a quel tipo di politica che parla direttamente alle pance come fece il suo “amico” Berlusconi anni fa. Un insegnamento da un “maestro ineccepibile” reso efficace da una dilagante ignoranza degli italiani sempre più lontani dalle buone e sane abitudini come leggere quotidiani cartacei e web per sviluppare autonomamente un parere stimolato da diverse visioni e letture dell’attualità per sfuggire alle dilaganti fake news che tendono solo a confondere ed allontanare dalla realtà dei fatti.

La denuncia della procura di Agrigento nei confronti di Matteo Salvini e il capo di gabinetto rei d’aver negato a 137 immigranti stanchi e malati la discesa dalla nave Diciotti della Guardia Costiera per cinque interminabili giorni suona come una esagerazione oggettiva che va oltre la politica e oltre la necessità del pugno duro diretto al resto d’Europa.

Esiste una etica e una visione dell’uomo che oltrepassa ogni ragione politica. Esiste un limite alle ragioni delle parti, alla burocrazia, alla falsa e ipocrita unione europea basata sulla prostrazione al dio denaro. Esiste l’essere umano prima di tutto. Muri e confini dimostrano bassezze culturali ed una incapacità di sentirsi parte dell’immenso universo. Trascorrere la nostra breve esistenza a guardia di una propria zolla di terra è solo parte di una involuzione sociale.

Sembra si sia persa quell’umanità che travalica ogni ragione politica e appare evidente come certi interessi, politici messi in atto ad hoc per suscitare facili consensi, siano diventati elemento di forza rappresentativa di uno stato come l’Italia che per storia, cultura e umanità non ha niente da spartire con focolai di becero razzismo e gratuita propagande dal gusto acre di menzogne alla ricerca di sfrenati consensi.

Un palese dirottamento delle promesse in campagna elettorale dove il problema dell’immigrazione non primeggiava tra i problemi interni come occupazione, aumento dell’Iva, Flat Tax, reddito di cittadinanza, meno tasse etc. Un dirottamento messo a nudo e aggravato dalla solita spocchia e arroganza nelle risposte di Matteo Salvini, figlie di una mancanza di serietà, rispetto e senso delle istituzioni.

Gli atti dell’inchiesta saranno trasmessi alla competente procura di Palermo ed una volta esaminati, li invierà al tribunale per i ministri della stessa città. Archiviazione o prosecuzione dell’inchiesta sembra proprio che si sia presa una direzione dove la magistratura appare come istituzione da combattere e delegittimare. Si cammina all’indietro senza però voltare il capo a guardare i passi. Questo governo non sembra destinato a terminare il suo corso, (cosa molto probabile), il movimento 5 stelle pagherà cara la sua incresciosa perdita di spessore politico avendo scelto di assecondare una politica fatta di toni arroganti e azioni del tutto contrarie ad anni di “vaffa” contro ogni forma di prevaricazione. Non sembra questa l’Italia migliore, non è questa l’Italia del futuro. Stiamo correndo verso una involuzione dal sapore medievale dove il senso di umanità si sgretola sotto il peso di un razzismo dilagante.

Paolino Canzoneri