Governo, manovra di bilancio: bocciatura della Ue. Chiesto nuovo documento entro 3 settimane

La Commissione Ue ha deciso di respingere il Documento programmatico di bilancio italiano e di chiederne uno nuovo, che dovrà essere inviato entro tre settimane a Bruxelles.

La ‘bocciatura’ di Bruxelles della manovra di bilancio “per come è stata presentata era largamente prevista e non ci stupisce”. E’ quanto afferma il portavoce del ministero dell’Economia commentando la richiesta di modifica della manovra italiana da parte della Commissione Ue. Il ministero valuterà ora le richieste e contemporaneamente monitorerà le reazioni dei mercati. Il confronto con l’Ue, comunque, non rallenterà l’iter di presentazione della Legge di Bilancio attesa in Parlamento per la fine di questa settimana o l’inizio della prossima.

Rischio retromarcia

Le misure previste dalla manovra “indicano un chiaro rischio di retromarcia su riforme adottate in linea con le raccomandazioni Ue”. L’abolizione della Fornero “fa retromarcia sulle riforme precedenti che puntellano la sostenibilità del debito”, il condono “può scoraggiare la già scarsa conformità al fisco, implicitamente premiando comportamenti non conformi” e “la riduzione delle tasse sulle imprese che investono sono disinnescate dall’abolizione delle agevolazioni fiscali”. Lo scrive la Ue nell”Opinione’.

“L’Italia non rispetterà il benchmark di riduzione del debito né nel 2018 né nel 2019” in base alla manovra presentata. E “la prevista riduzione del rapporto debito/Pil è soggetta a larghi rischi al ribasso, visto che si basa su proiezioni di crescita ottimistiche, privatizzazioni dello 0,3% del Pil all’anno dal 2019 al 2021 e l’attivazione delle clausole di salvaguardia nel 2020 e 2021, che sono state sterilizzate per il 2019”, si legge nella ‘Opinione’ della Commissione Ue.

“E’ con molto dispiacere che sono qui oggi, per la prima volta la Commissione è costretta a richiedere ad uno Stato di rivedere il suo Documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternative. Sfortunatamente i chiarimenti ricevuti ieri non erano convincenti”, ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine della riunione dei commissari. “I bilanci in equilibrio, l’efficienza dei servizi, i diritti garantiti ai cittadini, la sinergia tra pubblico e privato, in modo che crescano le opportunità per tutti, sono sfide a cui nessuna amministrazione può sottrarsi: il Comune e la Provincia come la Regione e lo Stato”. Lo ha detto, intervenendo alla 35/a assemblea nazionale dell’Anci, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “La logica dell’equilibrio di bilancio non è quella di un astratto rigore: ci deve sempre guidare uno sguardo più lungo sullo sviluppo, la sua equità e la sua sostenibilità, e occorre procedere garantendo sicurezza alla comunità, scongiurando che il disordine di enti pubblici, e della pubblica finanza, produca contraccolpi pesanti anzitutto per le fasce più deboli, per le famiglie che risparmiano pensando ai loro figli, per le imprese che creano lavoro”, ha sottolineato Mattarella.

Secondo Dombrovskis, dalla manovra dell’Italia ci saranno danni per tutti

“L’Europa è costruita sulla cooperazione, l’eurozona è costruita su stretti legami di fiducia” con “regole che sono le stesse per tutti”, quindi “se la fiducia viene erosa, tutti gli stati membri vengono danneggiati, la nostra Unione viene danneggiata”. Per questo, ha avvertito, “se una politica fiscale più accomodante colpisce la fiducia, può avere in realtà l’effetto opposto alla crescita”.

“Il Governo italiano – dice ancora – sta apertamente e coscientemente andando contro gli impegni presi verso se stesso e verso gli altri Stati membri”. A maggio scorso, ha ricordato Dombrovskis, la Commissione Ue aveva concluso di non aprire la procedura per debito “soprattutto perché l’Italia era sostanzialmente in linea con le regole”, ma “i piani attuali sono un cambiamento materiale che potrebbe richiedere una rivalutazione” di tutto. “La palla è ora nel campo del Governo italiano, abbiamo tre settimane per un dialogo intenso che affrontiamo in modo costruttivo”.

“Violare le regole può sembrare una tentazione a primo sguardo – ha affermato ancora -, può dare l’illusione di sfuggirvi senza conseguenze” così come può tentare “curare il debito con più debito”, ma “a un certo punto il debito si avvicina al punto in cui diventa troppo pesante e si finisce per non avere più libertà del tutto. Ci è stato affidato il compito da tutti gli stati membri di mantenere gli impegni comuni”, è “nostro dovere”, perché “la fiducia è cruciale”.

“Nel 2017” il debito italiano “ha rappresentato un peso medio di 37mila euro per abitante” in Italia, pari “al secondo debito più alto nell’Ue, uno dei più alti al mondo” nonché quello “con il più alto costo totale di rifinanziamento in Europa” che “deve essere pagato ogni anno dai contribuenti”. Al punto che “l’anno scorso l’Italia ha speso lo stesso ammontare per rifinanziare il debito di quanto ha dedicato all’educazione”, evidenzia il vicepresidente della Commissione Ue. “Mantenere politiche di bilancio solide, e mantenere la fiducia, è cruciale. E’ nell’interesse dell’Italia e della zona euro”, ha detto, aggiungendo che “si tratta di assicurarsi che le aziende italiane possano continuare a finanziarsi a costi d’interesse bassi, cosa che consente loro di svilupparsi e creare nuovo lavoro. Si tratta di pensare alle giovani famiglie italiane che cercano di comprare la prima casa e hanno bisogno di un mutuo ad un costo che possono permettersi. Si tratta inoltre di equità generazionale: che messaggio inviamo ai giovani, lasciandoli con un tale debito?”, ha concluso Dombrovskis.

Per il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici, il ministro dell’economia Giovanni “Tria è sempre un interlocutore credibile e legittimo”. “Speriamo – ha detto – che sia capace di convincere il governo italiano della necessità” che la manovra italiana sia “compatibile” con le regole Ue e “gli impegni comuni presi”.

“Non si risolvono i problemi con le dichiarazioni di guerra a destra e a manca, anche perché l’ultima dichiarazione di guerra dell’Italia non ha portato molta fortuna ai cittadini”. Così il presidente del Pe Antonio Tajani sulla manovra. “Sarebbe più prudente lavorare per ottenere dei buoni risultati – aggiunge -. Credo sia giusto modificare questa manovra per avere più crescita, meno pressione fiscale, più aiuti alle imprese e più aiuti per realizzare infrastrutture, altrimenti la guerra invece che farla a Bruxelles la si farà ai cittadini italiani”.




Roma, cede la scala mobile della metro Repubblica: tifosi incastrati tra le lamiere

ROMA – La stazione Repubblica della metro di Roma è stata chiusa per il crollo di una scala mobile pare causato dai tifosi russi del Cska. Stasera all’Olimpico è in programma Roma-Cska Mosca per la Champions League. Alcuni degli stessi tifosi sarebbero rimasti incastrati fra le lamiere. Scesi in metro per raggiungere lo stadio e probabilmente ubriachi i tifosi si sono messi a saltare sulla scala mobile che alla fine è crollata. I feriti hanno lesioni principalmente alle gambe.

È di 20 feriti, di cui uno in codice rosso

il primo bilancio del cedimento della scala mobile. Il dato è stato comunicato dalla Prefettura alla Protezione Civile. Degli altri 19 feriti, quasi tutti russi, 8 sono in codice giallo e 11 verde.

Ballavano e cantavano, fino a quando la scala mobile ha ceduto. E’ quanto avrebbero raccontato diversi testimoni alle forze di polizia e ai soccorritori che stanno intervenendo nella stazione della metro di piazza della Repubblica.

Intanto un tifoso russo è rimasto accoltellato e due contusi in scontri tra le tifoserie del Cska di Mosca e della Roma nei pressi del ponte Duca d’Aosta, vicino allo stadio Olimpico. Le forze dell’ordine hanno fatto anche uso di idranti. Sarebbero quindici i tifosi romanisti fermati e identificati in seguito agli scontri al ponte Duca d’Aosta, vicino allo stadio. Altri tafferugli tra tifoserie si sono verificati a piazza Mancini dove sono stati fermati 2 russi e un romanista che si trovano ora in commissariato.

A piazza Esedra, davanti alla stazione della metro di Roma Repubblica, un giovane è stato caricato su un’ambulanza, mentre un altro è stato bloccato dalle forze dell’ordine. Dalle prime ricostruzioni dei soccorritori viene la conferma che l’incidente sarebbe avvenuto sulla scala mobile della metropolitana. Nella piazza decine di mezzi di soccorso, il traffico è bloccato per metà. Sono presenti carabinieri, polizia, vigili del fuoco, vigili urbani e molte ambulanze.

Da un video dall’incidente postato su twitter da un tifoso russo, si vede che la scala mobile aveva preso una velocità eccessiva, molto maggiore di quella a fianco da dove viene ripreso il filmato. Alcuni passeggeri si gettano nella parte centrale della scala mobile per non cadere in basso, altri rallentano la caduta aggrappandosi ai corrimani. Ad un certo punto la caduta dei passeggeri si ferma, con alcuni che sono rimasti in piedi, altri schiacciati in basso.




Commissione Ue boccia la manovra, Dombrovskis: “Dall’ Italia danni per tutti”

La Commissione Ue ha deciso di respingere il Documento programmatico di bilancio italiano e di chiederne uno nuovo, che dovrà essere inviato entro tre settimane a Bruxelles.

La ‘bocciatura’ di Bruxelles della manovra di bilancio “per come è stata presentata era largamente prevista e non ci stupisce”. E’ quanto afferma il portavoce del ministero dell’Economia commentando la richiesta di modifica della manovra italiana da parte della Commissione Ue. Il ministero valuterà ora le richieste e contemporaneamente monitorerà le reazioni dei mercati. Il confronto con l’Ue, comunque, non rallenterà l’iter di presentazione della Legge di Bilancio attesa in Parlamento per la fine di questa settimana o l’inizio della prossima.

Le misure previste dalla manovra “indicano un chiaro rischio di retromarcia su riforme adottate in linea con le raccomandazioni Ue”. L’abolizione della Fornero “fa retromarcia sulle riforme precedenti che puntellano la sostenibilità del debito”, il condono “può scoraggiare la già scarsa conformità al fisco, implicitamente premiando comportamenti non conformi” e “la riduzione delle tasse sulle imprese che investono sono disinnescate dall’abolizione delle agevolazioni fiscali”. Lo scrive la Ue nell”Opinione’.

“L’Italia non rispetterà il benchmark di riduzione del debito né nel 2018 né nel 2019” in base alla manovra presentata. E “la prevista riduzione del rapporto debito/Pil è soggetta a larghi rischi al ribasso, visto che si basa su proiezioni di crescita ottimistiche, privatizzazioni dello 0,3% del Pil all’anno dal 2019 al 2021 e l’attivazione delle clausole di salvaguardia nel 2020 e 2021, che sono state sterilizzate per il 2019”, si legge nella ‘Opinione’ della Commissione Ue.

“E’ con molto dispiacere che sono qui oggi, per la prima volta la Commissione è costretta a richiedere ad uno Stato di rivedere il suo Documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternative. Sfortunatamente i chiarimenti ricevuti ieri non erano convincenti”, ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine della riunione dei commissari.

“I bilanci in equilibrio, l’efficienza dei servizi, i diritti garantiti ai cittadini, la sinergia tra pubblico e privato, in modo che crescano le opportunità per tutti, sono sfide a cui nessuna amministrazione può sottrarsi: il Comune e la Provincia come la Regione e lo Stato”. Lo ha detto, intervenendo alla 35/a assemblea nazionale dell’Anci, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“La logica dell’equilibrio di bilancio non è quella di un astratto rigore: ci deve sempre guidare uno sguardo più lungo sullo sviluppo, la sua equità e la sua sostenibilità, e occorre procedere garantendo sicurezza alla comunità, scongiurando che il disordine di enti pubblici, e della pubblica finanza, produca contraccolpi pesanti anzitutto per le fasce più deboli, per le famiglie che risparmiano pensando ai loro figli, per le imprese che creano lavoro”, ha sottolineato Mattarella.




Grillo: “L’autismo è la malattia del secolo”. E’ polemica sulla battuta dell’ex comico

“Chi siamo? Dove siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autismi. L’autismo è la malattia del secolo, signori, e l’autismo non lo riconosci”. Un’uscita infelice, questa di Beppe Grillo, che a distanza di un giorno dalla kermesse di chiusura della festa dei Cinque Stelle al Circo Massimo, ha scatenato polemiche e indignazione. Insorgono i familiari dei malati, insorgono i politici, insorgono le associazioni.

Durissima Giusy Versace, deputata di Forza Italia e membro della commissione Affari sociali con delega a Pari opportunità e Disabilità: “Ritagliati del tempo e vieni con me nei centri che si occupano di ragazzi autistici. Chiedere scusa guardando in faccia le persone offese aiuta anche quelli come te! #flydown”. Scrive in un tweet. Ma non da meno è la reazione di Matteo Renzi, che sempre su Twitter si scaglia contro il fondatore del M5s: ” Insultare un bambino autistico è peggio di insultare un Presidente. Beppe Grillo, fai schifo”. “Caro Beppe Grillo – rincara la dose Giorgia Meloni – usi sindromi rare e complesse per far ridere la folla e lo considero vergognoso”.

A scendere in campo non solo politici, ma soprattutto i malati e chi con i malati ci vive da anni. “Caro Beppe Grillo – si legge in una lettera postata sul gruppo Facebook ‘Per Noi Autistici’ – non è bello prendere in giro noi autistici, darci degli psicopatici e usarci come oggetto di scherno. Proprio tu… Dovresti sapere che chi ha un figlio autistico già deve ogni istante combattere perché il figlio non sia discriminato, non debba subire lo scherno di chi non capisce che proprio quel suo ‘non capire’ non è dovuto a cattiveria ma a un suo modo d’essere, al suo ‘cervello diverso'”. “Ancora una volta Beppe Grillo (esempio peraltro imitato) – scrive la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish) – usa termini piuttosto volgari, oltre che profondamente scorretti, per stigmatizzare gli avversari politici, cadendo pure nei più bassi luoghi comuni figli del pregiudizio”.

“Non mi stupisco più – si sfoga la mamma di un bimbo autistico – ed è questa è la vera malattia nevrotica di cui dovrei preoccuparmi. Non mi stupisco che si usino persone come mio figlio, di professione autistico a basso funzionamento, per denigrare, per offendere, per denunciare un male sociale. Non mi stupisco, ma dovrei, perché le persone come Luca, che spesso non hanno gli strumenti per controbattere, sono tra quelle più vulnerabili sulla faccia della Terra”.




Stefano Cucchi, a che punto è il caso? Un altro carabiniere indagato: è un maggiore

C’è un nuovo indagato nel nuovo filone di inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi in cui si procede per falso. Si tratta del maggiore Luciano Soligo, allora comandante della compagnia Talenti Montesacro.

Nell’indagine sono già indagati per falso ideologico il luogotenente Massimiliano Colombo (comandante della Stazione Tor Sapienza) e il carabiniere scelto Francesco Di Sano che nel corso del processo a carico di altri cinque carabinieri ha dichiarato di aver dovuto, dopo un ordine gerarchico, modificare il verbale sullo stato di salute di Cucchi.

LA TESTE – CHIAVE

“Era solo un drogato di merda. Queste parole le ha sempre dette”. A parlare è Anna Carino, ex moglie di Raffaele D’Alessandro, uno dei carabinieri accusati di aver picchiato a morte Stefano Cucchi. La donna, intervistata da Le Iene, racconta come il suo ex marito parlasse di quella fatidica notte del 22 ottobre 2009.

“Lo raccontava divertito, col sorriso, mi inquietava questa sua tranquillità nel parlare di ciò che avevano fatto a quel ragazzo”, dice Anna Carino. Un carattere difficile quello di D’Alessandro, come lei stesso racconta: “Mi faceva paura, era gelosissimo, mi chiedeva sempre dove fossi, con chi fossi, con chi avessi parlato. Tante volte per le sue urla ci chiamavano, perché le sue grida erano impressionanti”. E così anche Anna nel 2015 si è presentata davanti alla Procura di Roma, per portare la sua testimonianza.

L’INCHIESTA PARALLELA

La procura della Repubblica di Roma. Tenterà di illuminare le zone d’ombra del caso Cucchi con una nuova inchiesta che punta sui responsabili delle manomissioni. L’indagine procede parallela al processo bis di primo grado sulla morte di Cucchi, che vede imputati cinque carabinieri coinvolti a vario titolo nel fermo avvenuto la notte del 15 ottobre 2009. Per tre di loro l’accusa è omicidio preterintenzionale.

MISTERI E DEPISTAGGI

Troppi sono ancora i nodi da sbrogliare. Per esempio la scomparsa dei cd con le registrazioni delle comunicazioni con la sala operativa effettuate la notte dell’arresto. Erano depositati sia in corte d’Appello sia in corte d’Assise. Più che un danno, alla fine, si è rivelato una beffa, perché la procura ha richiesto, ottenendole, delle nuove copie. Un’altra questione da chiarire riguarda la telefonata al 118 quando Cucchi si trovava nella cella di sicurezza a Tor Sapienza. L’appuntato sentito al processo sostiene di essere stato solo in quegli istanti. Ma dalle registrazioni delle chiamate in sottofondo si sentono altre due voci. Possibile? E perché tanto mistero rispetto all’ipotetica presenza di altri due colleghi?




Conte e quella lettera all’Ue dove spiega la manovra: “Se arriverà una bocciatura, ci siederemo a un tavolo”

Nella lettera all’Ue vogliamo spiegare la nostra manovra. Abbiamo detto perché l’abbiamo impostata in questi termini, abbiamo spiegato la direzione della nostra politica economica, gli obiettivi che intendiamo raggiungere. Ma siamo disponibili a metterci a un tavolo per proseguire una interlocuzione con la Commissione europea”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera. “Abbiamo ribadito nella lettera che è stata spedita poco fa che noi siamo assolutamente in Europa, vogliamo dialogare con le istituzioni Ue, vogliamo che quest’interlocuzione si svolga nello spirito di un dialogo costruttivo, non mettiamo in discussione il ruolo della commissione Ue”.

Se un commissario Ue prima di leggere la manovra e prima che arrivi la lettera dell’Ue mi dice che questa manovra verrà rigettata, io dico che è un pregiudizio e che è inaccettabile che provenga da chi rappresenta un’istituzione” come l’Ue, ha detto ancora Conte facendo probabile riferimento alle parole dei giorni scorsi del commissario al Bilancio Oettinger. Chi dalla commissione Ue “ha anticipato il giudizio” sulla manovra dell’Italia “ha precisato essere la sua un’opinione personale, ma quando si rappresenta una istituzione le opinioni personali non devono essere espresse”.

La stessa cosa secondo il presidente del consiglio italiano vale sui migranti.”Non abbiamo lasciato una sola persona a morire in mare. Quando qualche commissario europeo descrive l’Italia come xenofoba si assume una responsabilità grave”.

“Se arriverà una bocciatura, ci siederemo a un tavolo e valuteremo insieme” “Il 2,4% è tetto massimo che ci siamo impegnati solennemente a rispettare, anzi nella programmazione triennale abbiamo previsto di andare all’1,8% nel 2022. Siamo anche disponibili a valutare un contenimento nel corso di attuazione della manovra”. “Il grande problema con l’Europa è di chi programma la crescita allo “zero virgola”, noi la programmiamo all’1,5%. Ma abbiamo tante riforme strutturali da fare, alcune le  abbiamo già fatte e le altre le realizzeremo per incidere lì dove dobbiamo crescere”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera. “Quando io riuscirò con la cabina di regia a spendere i fondi Ue non spesi, vedrete che la crescita volerà. Quando avrò fatto la semplificazione volerà”.

La patrimoniale è assolutamente esclusa: se per qualche motivo dovessimo andare in difficoltà semplicemente adotteremmo dei tagli di spesa per rientrare negli obiettivi prefigurati. Ad esempio se la crescita del Pil non dovesse assecondare le nostre posizioni. Ma la patrimoniale è esclusa”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera.

Non dobbiamo girare attorno al fatto che questa esperienza di governo è sorretta da due forze chiamate sovraniste e descritte come anti-sistema. Questo non significa che sono forze politiche che vogliono scardinare il rule of law ma che mettono e metteranno in discussione molte leggi. Noi non vogliamo un’anarchia ma siamo qui per rinnovare il sistema, è un punto che va inteso sennò non riuscirete a cogliere la nostra esperienza. La nostra è una rivoluzione gentile” afferma il premier Giuseppe Conte..

Conte torna anche sulla storia della ‘manina’. “Ho ritenuto opportuno e necessario il nuovo Cdm sul decreto fiscale per verificare che il testo traducesse puntualmente l’accordo. Così abbiamo fatto in piena trasparenza, verificando meglio i testi, ripassando l’accordo raggiunto e confezionando un testo che traduce fedelmente i termini dell’accordo”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera. “Sul decreto fiscale c’è stata la necessità di ritornare in Consiglio dei ministri perché come potete immaginare la legislazione fiscale è molto complessa, vi posso assicurare che è molto complesso scrivere le norme e interpretarle”, aggiunge. “C’era una bozza per la dichiarazione integrativa che era giunta nel corso del Cdm, scritta in fretta e personalmente a me recapitata, era sorto qualche dubbio tecnico e interpretativo e c’è stata qualche incomprensione”.

La risposta di Tria – La manovra “non espone a rischi la stabilità finanziaria dell’Italia né degli altri paesi dell’Unione europea”. Lo scrive il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nella lettera di risposta inviata a Valdis Dombroviskis e Pierre Moscovici dopo i rilievi di Bruxelles. “Riteniamo infatti che il rafforzamento dell’economia italiana sia anche nell’interesse dell’intera economia europea”, si legge nella missiva.




Unione Europea, cresce l’apprezzamento in tutta Europa: l’Italia meno entusiasta

Secondo i dati dell’ultimo sondaggio Eurobarometro il 68% degli europei ritiene che il proprio paese ha tratto beneficio dall’appartenenza all’UE. Inoltre, il 62% degli intervistati considera positivamente l’adesione del proprio paese all’Unione europea (62%). Queste percentuali sono le più alte registrate negli ultimi 25 anni.

Fanno eccezione solo pochi Paesi, tra cui l’Italia. Il 43% degli italiani intervistati, difatti, pensa che l’Italia abbia tratto beneficio dall’essere membro UE, il dato più basso di tutti i paesi europei. Questo dato è comunque in crescita di 4 punti percentuali rispetto a settembre 2017, e mostra un trend positivo negli ultimi anni. La grande maggioranza degli italiani (65%) dichiara, inoltre, di essere favorevole all’euro, con una crescita di quattro punti rispetto a marzo 2018 e con una percentuale superiore alla media Ue (61%).

Commentando i risultati dell’Eurobarometro, il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha dichiarato:

“In quasi tutta Europa cresce l’apprezzamento per l’appartenenza all’Unione e per i benefici che ne derivano, con livelli record dal 1983. Anche la moneta unica piace alla grande maggioranza dei cittadini. In Italia il gradimento per l’Euro supera la media europea – 65% contro il 61% -, ed è cresciuto del 4% rispetto a marzo 2018.

Ma non possiamo certo cullarci sugli allori. In alcuni Stati membri, tra cui l’Italia, la percentuale di chi pensa che l’appartenenza all’Ue sia positiva è ancora troppo bassa. Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per dimostrare che l’Unione sa dare risposte davvero efficaci ai principali problemi degli europei, come immigrazione, sicurezza e disoccupazione”.

Quasi tutti i dati che misurano il sostegno per l’UE mostrano una significativa ripresa dopo il referendum nel Regno Unito nel 2016, con una percentuale crescente di europei che si dimostra preoccupata per gli effetti della Brexit.

In caso di referendum nel proprio Paese, il 66% degli intervistati voterebbe per restare nell’UE, e solo il 17% per l’uscita.

In crescita anche gli europei che si dicono soddisfatti del funzionamento democratico dell’UE (49%, +3% rispetto ad aprile), mentre il 48% ritiene che la propria voce sia importante nell’Unione Europea.

Per quanto riguarda l’immagine del Parlamento, un terzo (32%) ha un’opinione positiva, un quinto (21%) esprime un parere negativo e una maggioranza relativa (43%) rimane neutrale. Il 48% degli intervistati vorrebbe che l’UE svolgesse un ruolo più significativo in futuro, mentre il 27% preferirebbe fosse ridimensionato.

Cresce la consapevolezza delle elezioni europee del prossimo anno, con il 41% che identifica correttamente la data nel Maggio 2019 – un aumento di nove punti percentuale rispetto ad un’indagine analoga di sei mesi fa, e il 51% degli intervistati si dichiara interessato alla tornata elettorale europea. Tuttavia, il 44% ancora non sa dire quando si voterà.

L’immigrazione è al primo posto nell’agenda dei temi prioritari per l’imminente campagna elettorale (50%), seguita dall’economia (47%) e dalla disoccupazione giovanile (47%), mentre la lotta al terrorismo scende al quarto posto con il 44%. Priorità simili anche per i cittadini italiani, anche se l’immigrazione è percepita come tema chiave da ben il 71% degli intervistati. Seguono l’economia con il 62% e la disoccupazione giovanile al 59%.




Maltempo, nubifragi da nord a sud: a Pescara chiudono le scuole

Effetto neve ieri sera a Roma su via Palmiro Togliatti dopo la forte grandinata che si è abbattuta su alcuni quartieri della città. Auto rimaste bloccate dal ghiaccio all’altezza dell’incrocio con via Prenestina. Circa 90 gli interventi effettuati finora in città dai vigili del fuoco. Molti per strade e sottopassi allagati in diverse zone. Soccorsi alcuni automobilisti bloccati dall’acqua. Allagamenti anche all’interno di negozi e scantinati. “Dopo la grandinata anomala che ha colpito la zona est di Roma, con precipitazioni ininterrotte per circa mezz’ora, intorno alle 20 di ieri si è riunito il Centro operativo comunale per coordinare gli interventi di urgenza”, fa sapere il Campidoglio.

A Palermo allagamenti in numerose zone della città e alberi caduti anche per il forte vento

Numerose le squadre dei vigili del fuoco impegnate a prestare soccorsi. La zone maggiormente interessate sono via dell’Olimpo, Favorita, via Bonanno a Montepellegrino. In via Falconara numerosi alberi si sono abbattuti sulla strada anche su auto. Allagamenti si sono registrati in via Messina Marine e Ugo la Malfa. Interventi dei pompieri per danni dal maltempo anche a Ficarazzi e a Campofelice di Roccella.

E scuole chiuse oggi a Pescara per maltempo

“A causa delle copiose piogge che si stanno abbattendo sulla città, del previsto peggioramento delle condizioni meteo e dei disagi che tale situazione arreca alla circolazione di diverse zone cittadine, il sindaco Marco Alessandrini si prepara a firmare l’ordinanza di sospensione della didattica”. E’ quanto pubblicato poco prima delle 8 sul sito e sulla pagina Facebook del comune. Nel frattempo molti alunni e studenti di scuole elementari, medie e superiori – pendolari, ma non solo – avevano già raggiunto gli istituti dove però, nella maggior parte dei casi, hanno trovato i cancelli chiusi.




Sigarette elettroniche, gli studiosi della Duke university lanciano l’allame: durante lo svapo si forma sostanza chimica che può portare asma ed enfisema

Rimanere in salute rimane sempre più difficile. Non basta tutto l’inquinamento che ci circonda, il singolo individuo ci mette del suo. Durante lo ‘svapo’ delle sigarette elettroniche ai vari gusti, viene creata una nuova sostanza chimica, fino ad oggi non ancora classificata nel dettaglio e che non compare tra gli ingredienti delle e-cig.

Ma il composto, irrita le vie respiratorie, creando possibili rischi alla salute

A scoprirla sono stati studiosi della Duke university, che hanno individuato la ‘formazione’ del nuovo composto dai solventi e dei gusti vari, usati nelle e-cig: Sven Jordt, professore di farmacologia e uno degli autori dello studio pubblicato su “Nicotine and Tobacco Research”, ha osservato: “I consumatori non hanno la più pallida idea a cosa si espongano quando svapano.

Anche nel caso in cui sulle e-cig siano scritti i presunti ingredienti. Questo non appare”. “La nuova sostanza chimica identificata – ha spiegato – va ad irritare le terminazioni nervose della gola, crea infiammazione cronica e ciò può portare ad asma e enfisema”.

Le sigarette elettroniche – ricorda lo studio – funzionano riscaldando un liquido chiamato ‘e-juice’, composto di sapori vari, propilene di glicolo, glicerina e spesso nicotina. Tutte ciò viene quindi scaldato e vaporizzato. Proprio nel processo di vaporizzazione si forma il composto chiamato ‘acetale di aldeide PG’. E’ questa la sostanza che raggiunge le vie respiratorie. Ma proprio perche’ il composto non è tra gli ingredienti basilari, ma si forma durante la vaporizzazione, non si menziona la sua presenza.

Un’anno fa, una ricerca scientifica sulle sigarette elettroniche dell’Università del Connecticut aveva creato un polverone di polemiche in rete. Secondo lo studio dei ricercatori americani, le cosiddette e-cig sarebbero dannose quanto quelle contenenti tabacco, ovvero le normali sigarette. Ma c’è di più. Sempre stando al recente studio condotto dall’università statunitense, il vapore rilasciato causerebbe maggiori danni al Dna delle persone che vi entrano a contatto, rispetto alle sigarette col tabacco.

Marco Staffiero




Amministrazioni Comunali sotto la lente: Genzano di Roma

Come verificare se un sindaco e la sua amministrazione rispettano le promesse fatte in campagna elettorale? Un buon metodo può essere quello di consultare il DUP (Documento Unico di Programmazione) che i Comuni devono rendere pubblico anche sul proprio sito istituzionale. Abbiamo quindi deciso di passare in rassegna questo documento per alcuni Comuni e dopo aver iniziato con quello di Albano Laziale guidato dal sindaco Nicola Marini al suo secondo mandato, oggi ci occupiamo di quello di Genzano di Roma guidato dal sindaco pentastellato Daniele Lorenzon.

Come viene subito denunciato nell’introduzione, “il DUP potrà avere una valenza solo nel momento in cui si accompagna allo schema di bilancio di previsione 2019/2021.

Essendo al momento distaccato dal documento contabile non permette di garantire la corrispondenza con le scelte di bilancio”. Tradotto: per mantenere le le iniziative inserite nel DUP bisogna aspettare di analizzare le entrate e le uscite del Comune che saranno presentate entro il 31 dicembre 2018.

Nello stesso documento il sindaco Daniele Lorenzon (M5S) fa riferimento alla riforma degli Enti del 2016 che ha permesso di ripulire i bilanci dai residui di dubbia esigibilità anche se i Comuni sono sempre i bersagli preferiti dal taglio dei finanziamenti regionali. Proprio riguardo quest’ultimi, il primo cittadino lamenta le disponibilità da dedicare alle politiche sociali. In ogni modo, il Comune di Genzano si è adoperato a stilare una rete che possa legare le associazioni presenti sul territorio e a migliorare la gestione del 5X1000. Inoltre per facilitare la fruizione dei servizi, Genzano possiede un albo degli operatori.

Ma in riguardo al settore Trasporti, la giunta Lorenzon dovrebbe dedicarsi ad un dossier sensibile per le famiglie: la condizione di sovraccarico degli scuolabus. Stessa situazione si registra nell’ambito della tutela del territorio e dell’ambiente. È divenuta famosa la transenna a via Achille Grandi che secondo un cittadino è prossima a vincere il premio longevità. Mentre Chiara Rai denunciava sulle colonne del Messaggero lo stato di degrado dei parchi (erba alta) e delle strade (circondate da immondizia) anche i consiglieri comunali area Pd rivelavano lo stato raccapricciante della stazione di San Gennaro addobbata con ingenti quantità di spazzatura.

Anche se tutti ricordano Genzano per l’infiorata, una tradizione tipica che il Comune cura nei più piccoli rivoli, la cittadina godrebbe anche di un teatro che porta il nome di Carlo Levi. Ma guardando Officina Stampa, la trasmissione in diretta di approfondimento giornalistico condotta da Chiara Rai, notiamo come quel polo culturale da ben 5 milioni di euro sia in stato di abbandono da ormai circa 30 anni.

Spostandosi sul tema istruzione, il Comune promette di continuare il processo di statalizzazione della scuola materna che gioverebbe anche ad una riduzione dei costi relativi. Mentre è esplosa la bagarre in merito alla paventata chiusura del Commissariato di Polizia di Stato di via Chatillon dopo la denuncia del consigliere comunale di “Genzano Risorge” Fabio Papalia.

I vertici comunali vorrebbero accorparlo con quello di Albano Laziale ma, nel frattempo, il Segretario Generale del Movimento autonomo di polizia si è rivolto direttamente al Ministro degli Interni e vice Premier Matteo Salvini ed il deputato Marco Silvestroni (FdI) ha deciso di ricorrere ad un’interrogazione parlamentare, sempre al Ministro degli Interni per arrivare ad un cambio di tendenza.

Gianpaolo Plini




Afghanistan, elezioni nel sangue: 50 morti

AFGHANISTAN – Sono complessivamente quasi 50 i morti e oltre cento i feriti nel bilancio parziale di diversi attentati che hanno insanguinato le elezioni in Afghanistan. E’ salito a 15 il numero dei morti in un attacco suicida a un seggio elettorale di Kabul. Sessanta i feriti, secondo il portavoce del ministero dell’Interno. I talebani hanno preso di mira i seggi elettorali con colpi di mortaio a Nangarhar, Kudduz, Ghor, Kunar e altre provincie.

Il ministero dell’Interno afghano aveva ordinato il dispiegamento di altre 20.000 unità per la protezione dei seggi: sale così a 70.000 il numero di militari e agenti schierati per le parlamentari.