Monterondo: la bufala per nutrire il mondo. Ne parla il prof Antonio Borghese

Un corso sull’animale domestico più importante grazie alla ricerca e l’esatta applicazione di metodi offre innovazione adeguandolo alle richieste del consumatore ed alle nuove esigenze nutrizionali.

Dalle 13.00 di oggi inizia presso il CREA (Consiglio Ricerca Economia in Agricoltura) a Tormancina, in Monterotondo, nel centro di Zootecnia ed Acquacultura, il IV corso dell’International Buffalo Federation, di cui è Segretario Generale il Professore Antonio Borghese , già Direttore dell’Istituto Sperimentale per la Zootecnia di Roma, esperto internazionale del bufalo, coordinatore del Network FAO sul bufalo e segretario
dell’International Buffalo Management & Industry. Il corso si svilupperà visitando altri Istituti di ricerca nel settore, come gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di Roma e di Napoli e il CNR di Napoli. Il ciclo del convegno internazionale , è tenuto da 44 docenti, esperti nelle materie di genetica, alimentazione, riproduzione, sanità,controllo delle patologie e del benessere animale, tecniche d’allevamento del bufalo e tecniche di trasformazione del latte e della carne, per ottenere prodotti di qualità per il mercato nazionale e per l’esportazione, come la mozzarella di bufala DOP, la ricotta, yogurt, provole, caciotte, bresaole salumi etc. e, oltre le lezioni teoriche, prevede visite ad aziende ed industrie ad alta tecnologia nel Lazio,
Umbria e Campania. 28 i trainers , che frequentano il corso di due settimane, arrivano da 14 paesi e sono professori universitari, tecnici governativi o allevatori.

Una sede adeguata grazie al valente biologo e medico veterinario, quale è il professore Antonio Borghese, che per anni è stato anche il direttore SOC dell’Istituto Sperimentale per la zootecnia di Monterotondo che
pochi sanno secondo il Disciplinare di produzione della Denominazione di origine del formaggio “Mozzarella di bufala campana” del 10 maggio 1993, Monterotondo è stata inserita come zona DOP come l’intera provincia di Caserta o di Salerno.

Un distintivo riconoscimento agli studi e alle caratteristiche dell’Istituto presente fin dal ventennio a Monterotondo. Borghese nel 2009, a 60 anni dalla nascita della Repubblica Popolare di Cina fu premiato, insieme a 100 scienziati del mondo di cui tre italiani: il dottor Luciano Conticini, Direttore tecnico nell’Istituto Agronomico per l’Oltremare di Firenze, autore di un
progetto sulla frutta e l’ingegnere Pietro Rossetto, della LDK Solar CO.,LTD, produttore di pannelli solari avanzati per aver saputo offrire metodi e sistemi per risoluzioni di problemi economici, sanitari e sociali oltre a sfamare con migliori carni e derivati dal latte di bufala che è l’animale più utilizzato dall’uomo.

Un riconoscimento per il rotariano eretino, oltre, ovviamente gli altri due professionisti italiani premiati, che valorizza una vita di onesto, laborioso e sacrificato oltre che vivace lavoro, frutto di capacità tecnico professionali di
applicazione e metodo che gli hanno valso l’ambitissimo riconoscimento. Premiato per aver saputo offrire alla Cina metodi e sistemi per risoluzioni di problemi economici, sanitari e sociali oltre a sfamare con migliori carni e derivati dal latte, il paese più popolato al mondo.

I precedenti corsi si sono svolti nel 2014, 2015, 2017.
Anche quello attuale è stato richiesto da Università, Enti Governativi e associazioni di
allevatori, che guardano all’Italia come il paese più avanzato nelle tecnologie di allevamento
del bufalo e nella qualità di prodotti ottenibili da latte e carne.
Cordiali saluti,
Prof. Antonio Borghese
General Secretary International Buffalo Federation
Coordinator FAO/ESCORENA Buffalo Network
Former Director of the Animal Production Research Institute, Monterotondo,
Via Goffredo Spinedi 37-39, 00015 Monterotondo, Roma, Italy
antonio.borghese@email.it
antonioborghese@live.it
0039 06 9061494
3383172740




Roma, «La Piazza tra le scuole di Via Puglie»: tutto pronto per l’assemblea pubblica nel I municipio

Appuntamento martedì 7 Maggio alle ore 11 nell’Aula Magna dell’IC Regina Elena

Grande attesa per l’incontro pubblico dal titolo “L’isola che non c’è”. Un appuntamento di confronto che verterà sul tema della pedonalizzazione di via Puglie, uno spazio che potrebbe essere restituito alla collettività e che oggi è occupato soltanto dalle auto.

L’appuntamento è per martedì 7 Maggio alle ore 11,00 nell’Aula Magna dell’IC Regina Elena

«La Piazza tra le scuole di Via Puglie» è a cura del Municipio Roma I Centro & DiAP, Direttore Tecnico Municipio Roma I Centro: Arch. Chiara Cecilia Cuccaro, Coordinatori : DiAP – Sapienza di Roma – Arch. Fabrizio Toppetti, Municipio Roma I Centro – Ing. Valentina Veninata, Progettisti: Arch. Paes. Eleonora Tomassini – Federico di Cosmo

Programma:

Saluti di Benvenuto del Dirigente Scolastico – Prof.ssa Rossella Sonnino

Apertura dei lavori della Presidente I Municipio – Sabrina Alfonsi

Assessore alla Città in Movimento – Linda Meleo

Assessore alle Politiche per la Mobilità I Municipio – Anna Vincenzoni

Assessore alla Scuola e Bilancio I Municipio – Giovanni Figà Talamanca




L’Italia terra di santi dissacrati, poeti politicanti e navigatori di denaro pubblico

La constatazione

Fu destino o fu un caso, un progetto o un incidente di percorso. Fu per incuria o per ignoranza, per impudenza o per audacia. Tutto questo poco importa. Quello che conta è ciò che si vede e cioè il fallimento, il degrado, il pauperismo, la paura e l’incertezza. Il declino che impera, un popolo che arranca nel buio, cercando una via di sopravvivenza in questa landa, dominio di lupi e iene. Mai l’Italia , terra di santi, poeti e navigatori avrebbe sognato di generare tanti dissoluti, empi e dissacranti; mai tanti prosaici, grossolani, materialistici; mai una classe politica così rozza e assetata di potere, incapace di pensare e tanto meno di provvedere al bene del paese.
Così è, se vi pare perché come scrisse Pirandello, è praticamente impossibile conoscere la verità perché questa non è “una” ma è “molteplice” come molteplici sono i punti di vista dei politici.

La premessa amara

Bussano alle porte le elezioni europee. Tutti vogliono concorrere e tutti cercano l’accoppiamento. Non mancano i transfughi da un paese all’altro come Sandro Gozi dal PD che trasloca verso En Marche di Macron e Caterina Avanza che trasmigra per le europee dall’En Marche di Macron al PD di Zingaretti.
A conferma,che quello che conta per loro è una poltrona a Bruxelles, hanno inventato la lista internazionale dove figurano Calenda, Renzi e Gentiloni.
Luigi di Maio dichiara, raggiante di gioia:” Siamo molto orgogliosi di aver trovato importanti convergenze con i polacchi di Kukiz’15, i croati di Zivi zig e i finlandesi di Liike Nyt. Con loro, trasformeremo l’Europa in una terra di opportunità per giovani, imprese e famiglie”.
Chi l’avrebbe mai pensato che Kukiz, Zivi e Liike deterrebbero la soluzione per farci uscire dalla crisi!
Salvini corteggia l’attuale premier ungherese Viktor Orbán colui che non ha paura di dichiarare che la democrazia è illiberale e dice: “Stiamo costruendo uno stato volutamente illiberale, uno stato non liberale”, perché “i valori liberali dell’occidente oggi includono la corruzione, il sesso e la violenza”. Chi capisce cosa vuol dire Orban è bravo.
Ma non finisce qui perché alla maratona del 26 maggio, corsa all’ultimo voto per la spartizione delle poltrone a Bruxelles, concorre tutta la galassia di sinistra e centro sinistra con l’immancabile Boldrini, Bonini per più Europa, Sel, Fi, Possibile di Pippo Civati, Partito comunista dei lavoratori e tanti e tanti altri.
Manca la sorpresa in mezzo a tanto grigiume e tanto déjà vue
Ad iniziare da Zingaretti, segretario PD, figura che degnamente rappresenta il grigiore in cui è piombato il partito di Berlinguer, di Natta e di Togliatti non riesce a “dire cose di sinistra” come avrebbe chiesto Nanni Moretti. Berlusconi, facendo spola tra Arcore ed il S.Raphael annuncia gli apocalissi e di più non sa dire.
Per Di Maio tutto va bene, madama la marchesa! Monti evoca la patrimoniale, Salvini lo stoppa, Tria fa lo gnorri e Conte fa il pesce in barile. Il presidente è super partes, lui qui lo dice e qui lo nega, intanto la magistratura fa il bello ed il cattivo gioco e mentre loro sparlano l’Italia va a ramengo.

Terra di santi dissacrati

Sono fatti che non bucano la stampa, come si suol dire, però sviliscono il tessuto sociale. Allentando l’attenzione da fatti di tanta gravità, forse non oggi, ma domani si ripercuoteranno su tutta la vita sociale. A Villa di Villa di Mel, in provincia di Belluno, “i soliti bravi” hanno decapitato le statue di Gesù e di Sant’Antonio che teneva in braccio Gesù bambino.
Sulla statale nordest di Udine l’immagine del Cristo in croce è stata presa a sassate.
A Gemona del Friuli (Udine) è stata danneggiata gravemente la chiesa vecchia di Sala.
Alla chiesa di S.Pietro e Paolo a Majano, provincia di Udine, è stato profanato il tabernacolo e sono state sparse per terra le ostie consacrate.
L’ultimo orrendo e stupido atto è stato compiuto da quel personaggio che a Trieste, nella chiesa San Giovanni Decollato, durante la Messa di Pasqua, ha profanato l’Eucaristia, portandosela in giro, bestemmiando e riprendendo tutto con il cellulare.
Sono tutti fatti che non hanno interessato la grande stampa ma certamente hanno scavato un solco nella società che non riesce a reagire. Se si vuole essere intellettualmente onesti , si dovrebbe ammettere che diversi parroci stanno contribuendo a questa triste ondata di decadenza

Terra di poeti politicanti

Si è parlato della corsa all’ultimo voto dei partiti verso le poltrone di Bruxelles. Si è accennato al grigiume ed al “niente sotto vuoto” dei programmi elettorali. Vuoto completo, vuoto spinto. Un bla bla generico e banale che lascia senza parola i commentatori televisivi ed i soliti politologi. Quarantasette partiti e partitini aspirano di atterrare in Europa per cambiarla. Ci sarebbe da dire “andate avanti che a noi viene da ridere”. Chi di loro andrà a difendere il turismo italiano, l’agricoltura italiana,il know how italiano, le imprese italiane, l’arte, la cultura e l’artigianato italiano? Chi sta parlando di un regime fiscale comune a tutti i paesi membri? Chi sta portando proposte per regolamentare il costo della mano d’opera, comune a tutti gli stati membri? Parlare della immigrazione è cosa buona e giusta ma non basta.
Trasferire gli emigrati dalla povertà dell’Africa a quella Italiana, dalla disoccupazione africana a quella italiana, dal degrado africano a quello italiano non ci sembra che ci sia niente di evangelico! Tutt’altra cosa è l’accoglienza e l’integrazione.

Terra di navigatori di denaro pubblico

Parlare di navigatori di denaro pubblico è come aprire una porta aperta; sporgersi pericolosamente verso una voragine. Anagrammando il divino Dante nazionale, sarebbe come se ci si trovasse nel mezzo del cammino della vita quotidiana per poi ad un tratto ritrovarsi in una selva oscura dove la retta via si era smarrita. Difficile spiegare quanta scura e torbida sia questa navigazione e quanta paura suscita su chi l’attraversa. Dalle Dolomiti ai monti Peloritani, alle Madonie e ai Nebrodi, è un unico fiume carsico di corruttori ed evasori che non risparmiano la politica, la Giustizia , il Corpo della Guardia di Finanza, il Corpo forestale dello Stato le istituzioni centrali e periferiche e, ahinoi, in qualche caso, l’onta lambisce persino la Chiesa.
In un colloquio con Civiltà Cattolica, lo stesso Papa Francesco così dichiarava: “In Vaticano c’è corruzione. Nella barca di Pietro alcuni marinai remano contro.”
Se lo dice il Papa chi siamo noi per metterlo in dubbio?
Non è mai troppo tardi e la speranza è l’ultima a morire. Tutti gli italiani sperano e si augurano che all’intera classe politica, il lungo letargo, possa avere portato consiglio ed inizino a preoccuparsi veramente per il bene del Paese.




Bracciano, importante appuntamento domenica con Fabrizio Ghera (Fdi): “Riporterò la lingua italiana in Europa”

Importante appuntamento politico a Bracciano questa domenica 5 maggio alle ore 18 per l’inaugurazione del comitato elettorale di Fratelli d’Italia
per Fabrizio Ghera, capogruppo Fdi alla Regione Lazio e candidato alle elezioni europee nel Collegio Italia-Centro.

Il comitato elettorale si trova in via Traversini, 11 a Bracciano. Saranno presenti anche la consigliera regionale Chiara Colosimo, il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli, il Vicesindaco Luca Testini, L’Assessore Roberta Alimenti, la consigliera Natascia Carboni e Marco Teodori assessore dell’università agraria.

Ghera di recente ha palesato degli intenti che hanno trovato condivisione e apprezzamento.

Il candidato alle europee ha detto di voler riportare l’italiano agli italiani in Europa “per valorizzare la nostra lingua, recuperare, promuovere e difendere la nostra identità linguistica, garantendo in modo capillare che i documenti europei oltre che in inglese e francese siano disponibili sempre anche in italiano”.

Una promessa che, ha racconta il consigliere regionale Fdi, candidato alle Europee, è pensata per valorizzare il made in Italy culturale italiano ed infrangere le barriere garantendo l’accesso alle informazioni Ue a tutti, conoscitori e non delle lingue straniere.

Con queste parole Ghera, dopo anni di impegno politico attivo, radicato sul territorio laziale e romano, intende contraddistinguersi ancora come “cinghia di collegamento tra società civile ed istituzioni”: “Appartengo alla destra romana unica forza storicamente presente e fortemente radicata nella Capitale e nel Lazio – afferma con orgoglio il capogruppo Fdi in Regione – Dalle zone più emarginate, come la Collatina, bruciata tra i roghi tossici” nonostante i proclami leghisti che “promettendo ruspe si presentarono in quei quartieri, ma poi non fecero gli interventi promessi”. 




Dimagrire e non ingrassare più: 10 consigli

Centro Psicologia Castelli Romani: i suggerimenti della biologa nutrizionista Elisa De Filippi

Piccoli consigli per
dimagrire e non ingrassare più non vuole essere lo slogan di un prodotto
miracoloso per dimagrire o di una formula segreta stile “abracadabra” per
rimanere magri e snelli per sempre. Assolutamente no!

Facciamo una piccola
premessa. Molte persone arrivano nel mio studio dopo essersi sottoposti a
innumerevoli diete, rivelatesi fallimentari nel tempo. Qualche mio collega, in
modo non proprio carino, li definisce “i
turisti delle diete”.
Io credo che, semplicemente, queste persone non hanno
sviluppato un sano rapporto con il cibo e, prima di consegnare loro una dieta,
questo aspetto andrebbe curato e approfondito

Pertanto,
qual è la chiave per dimagrire senza ingrassare più?

L’ho appena accennato: è sviluppare un sano rapporto con il cibo.

Quindi, qual è l’errore
che non si dovrebbe mai commettere, se si decide di dimagrire? Sicuramente è
quello di voler dimagrire in fretta e pretendere risultati in breve tempo. Non
cercate una scorciatoia facile per tornare in forma in vista della prova
costume, o perché volete entrare in un vestito per un matrimonio. Bisognerebbe
sempre pensare alle conseguenze sul lungo periodo, o rischierete di innescare
un circolo vizioso, il cosiddetto effetto yo-yo, cioè quel continuo ingrassare
e dimagrire che alla lunga crea problemi a livello metabolico.

Veniamo ora ai miei
consigli. Non sono la chiave magica per ottenere risultati efficaci e duraturi,
ma potrebbero aiutarvi a trovare spunti per cambiare il vostro stile alimentare
e di vita.

1.
Riconosci se la tua è fame emotiva o reale

Uno dei motivi
principali per cui molte persone sono in sovrappeso è la cosiddetta fame
emotiva o “emotional eating”: riconoscere quindi cosa innesca l’appetito può
aiutare a perdere peso trovando le giuste alternative a quei momenti di noia,
di ansia o di stanchezza che inducono a mangiare di continuo. Quando siete
privi di forze, chiedetevi il perché, non buttatevi immediatamente sul cibo. Ad
esempio state lavorando troppo ed è il caso di rallentare? Quando siete nervosi
cercate dei rimedi alternativi come la meditazione o l’esercizio fisico, e
quando siete annoiati provate a svagarvi con un hobby o uscite a fare una
passeggiata.

2.
Fai quotidianamente il tuo pieno di fibre?

Mi capita spesso di
sentir dire dai pazienti “quando sono a dieta mangio verdura sia a pranzo che a
cena, mentre la frutta la inserisco negli spuntini. Quando invece non sono a
dieta mangio verdura quando capita di averla nel frigo e la frutta spesso la
dimentico”. Primo errore: intendere lo *stare a dieta* come se fosse uno stato
da postare sui social, della serie oggi *sono carica*, domani *sono triste*. Mi
dispiace dovervi dire che con l’alimentazione non funziona così: se si inizia
un percorso di cambiamento delle proprie abitudini alimentari, bisogna portare
a termine tale percorso e mantenere tutte le buone abitudini acquisite nel
tempo. Ritornando al discorso frutta e verdura, dobbiamo ricordarci che sono
alimenti poco calorici ma ricchissimi di nutrienti (minerali, vitamine,
antiossidanti) e di fibre. Dovremmo consumarne quotidianamente una porzione che
ci soddisfi: non pensate di dover mangiare quantità industriali di insalata nel
tentativo di *riempirvi* e non mangiare *nulla* dopo. Sbagliatissimo. Sapete quale
sarà l’effetto? Un addome molto gonfio subito dopo aver mangiato e dopo circa
un’oretta un buco allo stomaco (ANZI, UNA VORAGINE) che vi porterà a
mangiucchiare qualsiasi cosa vi capiterà sotto al naso!

3.
Impara a cucinare con pochi grassi

Sappiamo benissimo che
l’olio extravergine d’oliva è ricchissimo di antiossidanti e polifenoli,
tuttavia non bisogna abusarne! Dovremmo imparare a cucinare anche con odori e
spezie che aiutano ad insaporire i piatti. Inoltre, se cucinate pietanza al
forno (come ad esempio il pesce) utilizzate la carta forno ed aggiungete solo
un filo d’olio sulla superficie o a fine cottura.

4.
Barrette, barrette e ancora barrette! E la frutta fresca?

Capisco perfettamente
quanto siano comode e pratiche le *famose * barrette! Vi danno la sensazione di
aver fatto il vostro spuntino in modo *sano* (perché sopra c’è scritto
“dietetiche”) e in modo leggero (perché sopra c’è scritto “light” o “zero
zuccheri”). Come nutrizionista sconsiglio fortemente l’utilizzo di queste
barrette: il principale motivo è che non forniscono nutrienti importanti per la
nostra salute, solo una manciata di calorie che vi daranno la sensazione di
aver messo in bocca qualcosa. Personalmente consiglio sempre lo spuntino a base
di frutta fresca e/o frutta secca e/o frutta disidratata! Nella mia borsa ad
esempio non manca mai una bustina con dentro un mix di mandorle, uvetta, noci e
fichi secchi! A seconda poi delle esigenze personali, ad esempio per una donna
in gravidanza o una mamma che allatta e/o corre dietro ai propri cuccioli tutto
il giorno, bisognerebbe aggiungere qualcosa in più! Qualche idea? Una fetta di
pane a lievitazione naturale o di segale o integrale con un velo di marmellata
fatta in casa o della crema di mandorle o nocciole (adoro quest’ultima alternativa).
Per chi invece ha l’abitudine di spizzicare mentre si cucina, suggerisco sempre
di tenere vicino una ciotola con della verdura fresca: ad esempio carote,
sedano, finocchio!

5.
Imparate a non usare più lo zucchero

Ogni volta che
consumate un caffè o un tè, iniziate a ridurre in modo graduale la quantità di
zucchero, fintanto che vi sarete abituati a un sapore sempre meno dolce.
Attenzione ai dolci. Ricordate il famoso dolce della domenica della nonna?
Bene, è con questa frequenza che dovreste consumare dolci di qualsiasi tipo!

6.
Pane o sostituti del pane?

La risposta è
ovviamente: PANE! Grissini, crackers, crostini, pan bauletti, fiocchi d’acqua e
diavolerie simili non dovrebbero esser presenti sulle nostre tavole! Il motivo
è semplice: il prodotto confezionato contiene il doppio (o quasi) della calorie
del pane fresco! Se non avete la possibilità di acquistarlo sempre fresco,
tagliatelo in fette e poi congelatelo per avere sempre una porzione pronta
quando vi serve.

7.
Uno strappo alla regola ogni tanto si può fare?

Assolutamente sì! Ogni
tanto (ad esempio 1 – massimo 2 – volte a settimana) concedetevi uno sfizio!
Una pizza, un aperitivo con le amiche, un dolcetto, una cena al ristorante:
sono i piccoli strappi alla regola che ci consentiranno a lungo termine di
avere una maggiore compliance nel seguire uno stile di vita più salutare! Piccolo
consiglio? Andate alla ricerca di *posticini* particolari, agriturismi
biologici, trattorie con cucina realmente casareccia. Per quanto mi riguarda,
se il vostro sfizio consiste nell’andare una volta a settimana al fast food,
c’è decisamente qualcosa da rivedere….

8.
Mangiate più lentamente!

É sufficiente posare la
forchetta ogni 2-3 bocconi per rallentare i ritmi. In più, darai modo al tuo
stomaco di inviare prima il messaggio di sazietà al tuo cervello, fino a
mangiare meno del dovuto. Ascoltate sempre i segnali del vostro corpo, fra
tutti il senso di sazietà, che vi ricordo arriva dopo una ventina di minuti
dall’inizio del pasto. Se non siete sicuri di essere sazi o ancora affamati,
prendetevi del tempo e semmai continuate il pasto dopo un po’.

9.
Dormite la notte, almeno 7 ore!

Durante il riposo
notturno il nostro organismo deve recuperare le giuste energie ed è provato che
chi dorme poco ha più difficoltà nel controllo del peso, a causa anche della
cascata ormonale che si crea di conseguenza.

10.
Fare attività fisica aiuta a perdere peso ed a mantenere i risultati raggiunti:
abbandonate la pigrizia!

Un’alimentazione
equilibrata è determinante per dimagrire, ma è anche fondamentale inserire
l’attività fisica per mantenere uno stile di vita attivo. L’ideale è inserire
nelle vostre giornate delle passeggiate quotidiane e quando possibile anche uno
sport programmato, che sia una corsa o una lezione in palestra. L’importante è
che si abbandoni la pigrizia! Ad esempio evitando l’ascensore e facendo le
scale a piedi, o facendo i spostamenti quotidiani camminando, invece che usando
i mezzi.

Senza questi
accorgimenti, qualsiasi terapia dietetica fallirà nel breve/lungo periodo…

Insomma la dieta che
funziona non è mai quella che ti fa perdere 7 kg in 7 giorni. Nemmeno quella
dell’ultima ora o la nuova dieta di moda dei Vip e delle star. L’unico modo per
dimagrire in maniera duratura e definitiva è cambiare in modo positivo il tuo
stile di vita e alimentare, imparando a mangiare “normalmente” con il giusto
equilibrio, senza eccessive restrizioni ma senza esagerare.

Dott.ssa Elisa De Filippi
Biologa Nutrizionista

Centro Psicologia Castelli
Romani, Piazza Pia 21, 00041 Albano Laziale

Tel. 3204604812
email: defilippielisa@gmail.com




Tivoli, elezioni: il MoVimento Cinque Stelle presenta la lista

Appuntamento alle ore 18:00 presso le Scuderie Estensi di Tivoli

Mancano pochissime ore alla presentazione ufficiale della lista di candidati che correranno alle prossime elezioni comunali di Tivoli per il Movimento 5 Stelle con Rosa Saltarelli Sindaco.

Appuntamento venerdì 3 maggio alle ore 18:00 presso le Scuderie Estensi di Tivoli. In allegato la locandina dell’evento con il parterre di ospiti previsti.

La dottoressa Saltarelli è nata a Latina nel 1968, dal 2007 lavora all’Ospedale San Giovanni Evangelista.

La donna sfiderà gli altri candidati Giuseppe Proietti (liste civiche), Giovanni Mantovani (centrosinistra) e Vincenzo Tropiano (Lega).




Simona Bonafè a Genzano, attacco diretto a Salvini: “Visto raramente a Strasburgo!”

“Noi abbiamo lavorato, non come il nostro vicepremier Matteo
Salvini che èstato nove anni in Europa di cui cinque durante il mio mandato e
io vi assicuro che l’ho visto soltanto quando si votava a Strasburgo perché lì si
prende il voto di presenza ma credetemi l’ho visto raramente”. Un attacco
frontale senza troppi giri di parole lanciato da Simona Bonafè, eurodeputato
candidata per il Pd alle europee nelle Regioni Toscana, Marche, Umbria e Lazio,
 al vicepremier Matteo Salvini ieri,
durante un partecipatissimo incontro elettorale nel circolo del Pd di Genzano
di Roma alla presenza di tutti i maggiori esponenti del partito nel territorio.
 

Motivata e con i piedi per terra, l’eurodeputata non ha
inteso fare alcun sconto all’attuale governo gialloverde: “Noi l’Europa in
parte l’abbiamo cambiata – ha proseguito – soprattutto sui temi della politica
economica, sull’immigrazione. I più assidui sostenitori delle politiche di
austerity sono gli amici di Salvini come l’Austria”. Altra indubbia stoccata a
Salvini.

Bonafè si è presentata puntuale a Genzano e ha fatto molti complimenti per il circolo del Pd che si affaccia sulla piazza Tommaso Frasconi.

Indossava gli stessi vestiti che il quotidiano Libero ha definito “da censura” ma che invece sono tutt’altro: una camicetta nera trasparente il giusto e un pantalone marrone. Elegante senza dubbio ma allo stesso semplice. Non costruita e affatto artificiale.

Senza eccessivo trucco ma determinata e capace di far capire quale è il suo ruolo in Europa e dove intende andare:  “Il 26 maggio è un appuntamento molto importante –ha detto ancora – perché andiamo a decidere se l’Europa continuerà ad esistere o meno e credetemi non è terrorismo psicologico ma è sempre più chiaro che chi dice di voler cambiare l’Europa vuole solo andare via. Stiamo vedendo come stanno cambiando l’Italia al governo”.

“Purtroppo – ha proseguito – da paese fondatore di Europa
siamo diventati Laboratorio dei sovranisti. 
È lì che c’è uno spazio per il Partito Democratico perché siamo portatori
sani dell’Europeismo e abbiamo una direzione che va verso gli Stati Uniti d’Europa,
una visione nostra ma è quella,non c’è dubbio”.

 L’Idea di Bonafè è
quella dell’economia circolare. Economia Circolare significa per l’eurodeputata
ottimizzare i processi produttivi in ogni loro fase attraverso l’innovazione e
la ricerca continua, per avere un uso il più efficiente possibile delle risorse
e minimizzare la produzione dei rifiuti. In un’Economia Circolare un prodotto è
pensato sin dal design e dalla scelta del materiale, per durare, essere
riparato e riciclato.

In altre parole, con l’Economia Circolare, i rifiuti si
trasformano da “un problema da risolvere” a “un’opportunità da sfruttare”, per
generare nuove risorse produttive e soprattutto una crescita sostenibile con
nuovi posti di lavoro e aumento del pil: “Non siamo quelli che consegneremo
alle future generazioni le macerie delll’Europa – ha concluso Bonafè che all’europarlamento
fa parte dei parte del gruppo dei Socialisti & Democratici – perciò è
importante che siamo tutti consapevoli di questi importanti progetti. Se non
volete votare me votate comunque Partito Democratico,mi raccomando”. E una
risata e applauso della platea ha concluso l’incontro.




Viterbo, stupro di gruppo a Vallerano. In manette consigliere comunale di CasaPound

Un consigliere comunale eletto con Casapound a Vallerano, un comune in provincia di Viterbo, Francesco Chiricozzi, è stato arrestato per violenza sessuale di gruppo, insieme ad un altro giovane, su una donna di 36 anni. I due uomini avrebbero commesso gli abusi in un circolo privato a Viterbo di cui avevano la disponibilità esclusiva. La Polizia di Viterbo ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due giovani. La vicenda risale ad una quindicina di giorni fa: il ragazzo, assieme al complice poco più giovane di lui, avrebbe abusato della donna dopo averla fatta ubriacare.

“Quanto accaduto a Viterbo è scioccante. I balordi che hanno violentato questa ragazza la pagheranno cara. Se quanto riporta la stampa in queste ore corrisponde al vero mi auguro si facciano 30anni di galera. La mia vicinanza e tutto il sostegno possibile alla donna e alla sua famiglia”, dice ilo vicepremier Luigi Di Maio in una nota.

“È vergognoso e la pagheranno cara i balordi che hanno abusato della giovane 36enne a Viterbo. Dalle prime notizie sembra che la ragazza sia stata colpita, picchiata e poi dopo aver perso i sensi violentata. È sconvolgente. E sembra che nello stupro sia coinvolto anche un consigliere comunale eletto con Casapound. Ditemi voi se queste non sono delle bestie!”, scrive su Facebook il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. “Giunga il mio abbraccio e la mia vicinanza di donna e di Ministro alla ragazza e alla sua famiglia, in queste ore delicate e difficilissime”, aggiunge il ministro




Anbi, tutto pronto per la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione

Cresciuta anno dopo anno, torna la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, “cartellone” di iniziative, promosso da ANBI e nell’ambito di un progetto cofinanziato dall’Unione Europea ed organizzato dai Consorzi di bonifica di tutta Italia sotto il coordinamento delle loro Unioni Regionali. Si terrà da sabato 11 a sabato 18 Maggio prossimi, anticipata dalla “tre giorni di Acqua Campus” al salone Macfrut di Rimini e dedicata all’innovazione irrigua.

Lo slogan 2019 della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione recita “Acqua è…” in sintonia con la prima edizione del concorso nazionale fotografico “Obiettivo Acqua”, cui sono state inviate oltre 400 opere e la cui premiazione avverrà giovedì 16 Maggio alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.

Dal 16 al 19 Maggio si terrà, a San Donà di Piave, la seconda edizione del “Festival della Bonifica” dove, con la collaborazione dell’Università di Padova, sarà offerto, attraverso convegni, spettacoli, animazioni sul territorio, uno spaccato della moderna Bonifica, che prese avvio da uno storico convegno proprio nella città veneziana.

Tradizionale momento clou della Settimana saranno, però, le aperture delle “cattedrali dell’acqua”, i grandi impianti idraulici che, nei due fine settimana, saranno visitabili da parte del grande pubblico.

Come consuetudine, la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione offrirà molta attenzione al mondo scolastico con visite guidate alle opere idrauliche, ma anche le cerimonie di premiazione dei tanti percorsi didattici, sviluppatisi durante i mesi scorsi.

A fare da “trait d’union” lungo la Penisola saranno molteplici opportunità: dalle occasioni istituzionali come convegni ed inaugurazioni alle diverse proposte rivolte alla più generale opinione pubblica (passeggiate e biciclettate, concerti, mostre, visite guidate, giornate ecologiche, esercitazioni di protezione civile, ecc.).

Il tutto per sensibilizzare ai grandi temi della prevenzione da frane ed alluvioni, dell’ottimale gestione dell’acqua, della salvaguardia dell’ambiente, della produzione di energia rinnovabile: concetti come sostenibilità ed economia circolare sono già di casa fra i Consorzi di bonifica.




25 Aprile 1945: nelle grandi capitali europee si balla per strada in un clima di festa

Aprile 1945 la Germania è quasi
schiacciata dalle armate alleate e da quelle comuniste. Nelle grandi capitali
europee libere da mesi si balla per strada in un clima di festa.

Roma il 4 giugno del ’44 ha accolto alleati e partigiani e fra questi ultimi è forte la presenza comunista

L’intervista a Maurizio Aversa membro della segreteria del Partito Comunista Italiano trasmessa a Officina Stampa del 25/4/2019

Parigi libera dal 25 agosto e Bruxelles
libera dal 3 settembre sono attraversate da cortei e manifestazioni. Fra i più
attivi gli uomini del partito comunista.

Clima di festa ma anche scontro politico
fra alleati e comunisti ad Atene, libera dal 12 ottobre. La nuova vita politica
italiana riflette il quadro internazionale, per gli alleati nell’Aprile del ’45
è una preoccupazione l’avanzata delle forze comuniste sovietiche che il giorno
8 stanno già combattendo per le strade di Vienna. Anche le forze comuniste
Jugoslave del maresciallo Tito puntano all’occupazione di Trieste.

Il 9 Aprile in Italia l’8 armata inglese
ricomincia l’avanzata con attacchi lungo la linea Gotica. Il 12 Aprile il più
rilevante evento politico internazionale: muore il presidente Roosevelt che
viene sostituito dal vice presidente Truman da molti giudicato non
sufficientemente preparato. Il 13 Aprile il generale americano Mark Clark
invita i partigiani italiani a rimandare ogni iniziativa insurrezionale. E’ una
mossa politica e la risposta politica arriva dal partito comunista: Togliatti
sollecita l’insurrezione popolare prima dell’arrivo degli alleati nelle città.
Il 16 Aprile Stalin concentra un attacco massiccio in direzione di Berlino per
occuparla prima degli alleati. La capitale tedesca è ridotta ad un cumulo di
macerie dai bombardamenti.

Il 18 Aprile uno sciopero generale blocca
Torino e mentre arrivano dalle montagne le brigate partigiane gli operai
difendono le grandi industrie. A Bologna si combatte da giorni e il 21 entrano
in citta le unità del 2 corpo polacco, unità italiane cobelligeranti dei gruppi
di combattimento Friuli e Legnano e uomini della brigata Maiella. Il 23 i
partigiani prendono il controllo di Genova e catturano oltre seimila tedeschi.
Il Comitato di Liberazione Nazionale dell’alta Italia è un organo politico
designato dal legittimo governo italiano a guidare la resistenza e con questa
autorità il 25 Aprile ordina l’insurrezione generale assumendo i poteri civili
e militari. Milano, Mantova, Parma, Verona tutte le grandi città insorgono. In
quello stesso 25 Aprile l’evento politico più rilevante sul piano
internazionale: viene convocata a San Francisco la conferenza che in due mesi
porterà alla nascita delle Nazioni Unite.




Napoli, quel filo rosso tra San Giuseppe Moscati e la sua città d’adozione che non si è mai spezzato

NAPOLI – San Giuseppe Moscati, il Santo medico ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti i napoletani, nel Vico Cisterna dell’Olio dove viveva a pochi passi dalla Chiesa del Gesù Nuovo nel pieno centro storico del capoluogo partenopeo. Attualmente vi sono custodite le sue spoglie e i suoi arredi, gli abitanti e i commercianti di tutta la zona ne parlano con emozione e con voce tremolante nonostante sia passato quasi un secolo da quando si spense a soli 46 anni nel 1927 nella sua camera.

Il Santo nacque a Benevento e veniva chiamato il “medico dei poveri” perché curava i bisognosi per i quali non chiedeva nessun compenso. Venne canonizzato il 25 ottobre del 1987 da Giovanni Paolo II, nella sua intensa carriera ha ricoperto ruoli di prestigio, fu infatti docente di Biochimica all’Università di Napoli e Primario all’Ospedale degli Incurabili del capoluogo campano, è rimasto nel cuore delle persone perché dalle innumerevoli testimonianze affermano che il Santo-medico non curava solo i corpi, ma allo stesso tempo stesso con grande amore le anime.

Il filo rosso tra il San Giuseppe Moscati e la sua città d’adozione non si è mai spezzato, l’affluenza dei viaggiatori nella Chiesa-Museo del Gesù Nuovo è continua di fedeli provenienti da qualsiasi paese.

Il “viaggio” spirituale che si ripercorre nel visitare la chiesa inizia quando appena si entra, infatti nella seconda navata della Chiesa a destra nella ‘Visitazione’ è custodita l’urna del Santo, a rendere ancora di più suggestiva l’esperienza mistica è anche la luce proveniente dall’alto che investe le opere che raffigurano il Santo che sembra scardinare il tempo regalando ai fedeli una pace interiore.

Visitare la Chiesa-Museo è un “viaggio” religioso, ma anche di arricchimento culturale, a cominciare dalla facciata imponente della chiesa, a bugnato, ed è un adattamento della facciata del Palazzo dei San Severino, principi di Salerno costruito nel 1470; i viaggiatori appena entrano nella chiesa hanno già la netta percezione della potenza dell’Altissimo attraverso l’arte che nei secoli ha dato vita a tanta magnificenza; la chiesa custodisce opere di artisti come importanti come di Francesco Solimena, con la “Cacciata di Eliodoro dal Tempio di Gerusalemme”, le tre tele di Luca Giordano sull’altare S. Francesco Saverio, le tre tele di S. Ignazio di Layola (fondatore della Compagnia di Gesù, l’Abside con statua Immacolata e monogramma.

La triplice attività del Santo è illustrata dal trittico, scolpito sull’urna da Amedeo Garufi artista palermitano, sulla sinistra il Professore è rappresentato in mezzo ai suoi allievi, ed è posto al centro il Santo Illuminato dall’Eucarestia, a destra è rappresentato da medico consolatore dei malati e dei sofferenti all’Ospedale degli Incurabili.

La Chiesa ha tantissime altre opere e visitarla è un’esperienza di grande commozione, ed inoltre il mercoledì accoglie e dà speranza ai tanti ammalati che vengono per San Giuseppe Moscati a chiedere guarigione.

Nel percorso spirituale si possono ammirare alle pareti delle ‘Sale Moscati’ i regali a carattere votivo dei fedeli come segno di ringraziamento e di testimonianza della grazia ricevuta, oppure del voto esaudito.

Nelle Sale si possono visitare i ricordi del Santo – Medico che la sorella donò alla Chiesa quando si spense nella piccola stanza sulla poltrona alle ore 15 al terzo piano del Palazzo di Via Cisterna dell’Olio dove attualmente al piano terra vi è affissa una targa commemorativa che ricorda il Professore.

La Chiesa Gesù Nuovo si trova nella conosciuta Spacca Napoli, la strada dalle innumerevoli bancarelle e dalle attività commerciali a pochi passi vi è la strada dei presepi, attualmente il capoluogo si presenta come una città più cosmopolita e con un turismo dinamico ed eterogeneo.

Appena si entra nel vicolo di Cisterna dell’Olio dove viveva il Santo si coglie subito l’impressione di entrare in un luogo senza tempo e sacro, si vive una simbiosi con la fede, ripercorrere gli stessi passi del Santo-Medico regala ai viaggiatori la sensazione di dialogare e di essere in connessione con lui.

Al terzo piano del Palazzo dove vi abitava, attualmente la stanza è vuota ed il tetto un anno fa è crollato rendendola inagibile, e non è visitabile al pubblico, i proprietari hanno concesso a noi de L’Osservatore D’Italia di poterla vedere e fotografare di quella che resta, la piccola stanza ha le impalcature e una piccola finestrella che affaccia sul campanile della chiesa, stare lì è un’esperienza di grande impatto percependo subito una forte emozione e di essere in un luogo sacro.