Germogli tricolore ai tempi del coronavirus: un videomessaggio di speranza da L’Osservatore d’Italia

Anche noi de L’Osservatore d’Italia vogliamo contribuire nel lanciare l’appello a restare a casa in questi giorni di emergenza da coronavirus.

Sconfiggiamo questo mostro! Non usciamo se non strettamente necessario e soprattutto atteniamoci alle regole dettate dal Governo. E’ l’unica arma che abbiamo al momento: Restare a casa!

Germogli tricolore ai tempi del coronavirus

Ai tempi del Coronavirus mi ritengo fortunato perché io e la mia famiglia, dalle finestre vediamo il prato. E gli alberi che iniziano a germogliare mentre fuori il bilancio dei contagiati sale. E sale anche la paura e la tristezza, l’incertezza di un futuro che adesso è scuro. Poi mi perdo in un un abbraccio, l’unico che posso dare ai miei familiari e al mio cane. E studio e gioco a pallone contro un muro o con mio fratello sempre più sicuro che troverà in noi quel coraggio perso, dimenticato a causa di un decreto. E torno ad ammirare la natura e questa prigionia diventa meno dura. E la luce torna dopo un’altra notte passata, io e la mia famiglia siamo in casa. Uniti più di prima solo più consapevoli, a tavola col TG di fondo in attesa di un nuovo giorno.




Emergenza coronavirus, ecco cosa prevede il “decreto marzo” appena approvato. Governo al lavoro per “decreto aprile”

Dichiarazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine del CDM che ha approvato il cosidetto Decreto Marzo contenente le misure per contrastare la crisi economica innescata con l’emergenza coronavirus

“Abbiamo appena concluso i lavori del Consiglio dei Ministri e questo è un passaggio importante, quello che c’è stato oggi, perchè abbiamo approvato il decreto legge contenente le misure economiche. Il Governo è vicino alle tante imprese, commercianti e liberi professionisti, alle famiglie, ai nonni, alle mamme, ai papà, che stanno facendo tutti , anche i giovani, enormi sacrifici per il bene comune. Per il bene più alto che è quello della salute dei cittadini, la salute pubblica. Nessuno deve sentirsi abbandonato, è stato questo il nostro obiettivo sin dall’inizio e oggi questa deliberazione, questa approvazione del decreto legge lo dimostra. Lo Stato è qui, le misure di sostegno e di spinta che sono state inserite in questo decreto ne sono concreta testimonianza della presenza dello Stato.

Stiamo offrendo una nostra risposta anche sul terreno economico. Possiamo parlare quindi di modello italiano non solo per quanto riguarda la strategia di contrasto alla diffusione del contagio, ma possiamo iniziare a parlare anche di un modello italiano per quanto riguarda la strategia alla politica economica per far fronte a questa grande emergenza economica e sociale.

Siamo stati i primi a mettere in campo qualcosa come 25 miliardi di euro di denaro fresco a beneficio del sistema economico italiano, a beneficio delle imprese, a beneficio delle famiglie e attiviamo flussi, attenzione, per complessivi 350 miliardi di euro.

Questa è una manovra economica poderosa, permettetemi di sottolinearlo. Non abbiamo mai pensato e non dimostriamo di non pensare di poter combattere un’alluvione con gli stracci, con i secchi. Noi stiamo cercando di costruire pienamente, partecipi agli sforzi che tutti gli italiani stanno facendo, una vera e propria diga per proteggere imprese, famiglie, lavoratori su questa strada. Vogliamo che l’Europa ci segua. I segnali i primi pronunciamenti sono importanti Ma è chiaro che l’Italia è promotrice di un messaggio che si estende a tutte le istituzioni europee.

L’Italia è in prima fila, dobbiamo agevolare e sostenere gli Stati in questa fase facendo tutto quello che serve per aiutare i nostri cittadini. E’ una partita europea che va giocata a viso aperto con spirito di collaborazione. E’ una strategia condivisa di aiuto, di solidarietà vera, effettiva, che noi vogliamo mettere in campo e confidiamo che tutti gli altri Stati membri ci seguiranno. Ancora e concludo lasciando la parola al ministro Gualtieri. Con questo decreto forte deciso nei numeri nelle misure noi non esauriamo il nostro compito per quanto riguarda gli interventi in campo economico, siamo consapevoli che questo decreto non basterà, ma voglio dire i lavoratori alle imprese e alle famiglie che oggi il governo risponde presente e risponderà presente anche domani. Domani ovviamente dovremo predisporre nuove misure perché dovremo anche ricostruire un tessuto economico-sociale che viene fortemente intaccato da questa emergenza come? Con un piano ingenti investimenti che dovremmo ovviamente promuovere con una rapidità che il nostro paese non ha mai conosciuto prima quindi semplificazione innovazione alleggerimento delle tasse. Concludo dicendo che sono davvero orgoglioso perché sono partecipe di questa grandiosa comunità che addirittura ho l’onore di guidare in questo frangente così complesso così delicato che la nostra storia. Tanti Italiani sono, alcuni sono direttamente in trincea negli ospedali nelle fabbriche nelle farmacie dietro le casse di un supermercato tanti rimangono a casa ma non rimangono inerti li sostengono da un balcone da una finestra cantano con loro cantano l’inno nazionale possiamo essere davvero orgogliosi di essere italiani Insieme ce la faremo”.

Ministro Gualtieri: “Una prima risposta alla crisi coronavirus sul piano economico”

“Come ha appena detto il Presidente del Consiglio abbiamo approvato il decreto marzo – Ha dichiarato il Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri – che è un decreto – ha proseguito Gualtieri – molto consistente col quale diamo una prima risposta alla crisi coronavirus sul piano economico, e non solo, abbiamo deciso di utilizzare tutto il limite di indebitamento netto che c’è stato autorizzato dal Parlamento per questo primo intervento è che si articola su 5 assi.

Il primo è quello di un finanziamento aggiuntivo molto significativo per il sistema sanitario nazionale della protezione civile e degli altri soggetti pubblici che sono impegnati sul fronte dell’emergenza sono risorse per quasi 3 miliardi e mezzo che ci consentiranno di sostenere il lavoro eroico straordinario che il sistema sanitario e gli altri operatori pubblici stanno svolgendo. Poi abbiamo un capitolo molto corposo che vale più di 10 miliardi di sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito affinché nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus come poi illustrerà più nel dettaglio la ministra Catalfo abbiamo esteso come avevamo annunciato gli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti e copriamo tutti i lavoratori autonomi stagionali e altre forme di lavoro con un assegno di 600 euro per il mese di marzo, inoltre stendiamo il congedo parentale e anche offriamo un voucher baby-sitter per i genitori. Abbiamo anche un sostegno aggiuntivo al reddito per quei lavoratori che andranno a lavorare nei posti di lavoro con una riduzione aggiuntiva del cuneo fiscale per loro quindi un aumento delle risorse in busta paga per questo mese.

Poi abbiamo nel terzo capitolo una fortissima iniezione di liquidità nel sistema del credito che può mobilitare, come anticipato dal Presidente del Consiglio 340 miliardi di finanziamenti all’economia con la sospensione delle rate di prestiti e mutui tramite fondi e garanzie pubbliche al credito sia con potenziamento del fondo di garanzia sia col meccanismo del fondo Gasparini per la sospensione delle rate dei mutui dei lavoratori autonomi o di chi ha perso il lavoro sia con una garanzia pubblica che può consentire al sistema bancario di sospendere le rate dei prestiti o di estendere di finanziamenti, quindi è un pacchetto molto corposo di sostegno alla liquidità.

Poi abbiamo una sospensione di obblighi di versamento tributi e contributi il termine odierno com’era già stato anticipato è differito al prossimo venerdì e poi invece c’è una sospensione della rata della prossima rata che sarebbe stata dovuta oggi e viene riferita a invece fino al 31 maggio per tutti fino a livello fatturato di 2 milioni di euro. Per quanto riguarda l’IVA, i contributi previdenziali e le ritenute fiscali e anche al di sopra di questo limite per tutte le filiere che sono state più direttamente, più immediatamente e colpite da questa emergenza abbiamo incluso anche il trasporto merci rispetto alla lista che forse già è conoscete.

Naturalmente come abbiamo sempre detto questo è il primo intervento per quanto riguarda marzo poi torneremo nuovamente per la scadenza di aprile e attraverso una probabile pensione anche una modulazione definizione del meccanismo di ristori che stiamo definendo che sarà oggetto del decreto Aprile.

Infine c’è un quinto titolo che contiene una serie di norme importanti che danno sostegno aggiuntivo ad una serie di settori economici e che è molto ampio che poi vi illustreremo più in dettaglio nel corso della giornata perché come anticipato dal Presidente del Consiglio adesso devo correre all’eurogruppo che sarà l’occasione per una discussione importante coordinata sulla risposta comune Europea a questa emergenza che riteniamo una dimensione fondamentale del nostro lavoro, vediamo per altro che anche adesso molti paesi stanno ispirando all’impostazione delle nostre misure vi posso anticipare che molto probabilmente nelle conclusioni dell’eurogruppo ci sarà esattamente questa articolazione tematica che abbiamo che ha la base il nostro decreto sostegno al reddito sostegno alla liquidità e spostamento dei termini tributari e sostegno agli investimenti e questo è l’impostazione che noi stiamo cercando di affermare anche a livello europeo contiamo appunto con lavoro a livello europeo anche con risorse dei fondi europei di sostenere il secondo decreto, il decreto Aprile, per cui già stiamo lavorando, quindi siamo fiduciosi anche della possibilità non solo di mettere in campo e attuare immediatamente le misure del decreto odierno ma anche di rafforzare ulteriormente gli interventi di sostegno all’economia e soprattutto di sostegno al lavoro straordinario che tutti gli operatori ma tutti gli italiani in questo momento stanno svolgendo con una straordinaria unità e solidarietà comune per fronteggiare questa emergenza senza precedenti. Grazie.

Subito dopo il ministro dell’Economia ha preso la parola il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo: “Grazie, abbiamo inserito all’interno del decreto l’importante stanziamento per il sostegno ai lavoratori e alle famiglie italiane di circa 10 miliardi di euro, gli interventi saranno sia di ammortizzatori sociali come il fondo di integrazione salariale che viene incrementato di un miliardo e 300 milioni di euro e la cassa in deroga quindi per tutti i datori di lavoro anche con un solo dipendente che ne potranno usufruire con uno stanziamento di 3 miliardi e 300 milioni di euro”

La ministra ha poi illustrato il “bonus baby-sitter speciale di 600 euro proprio per aiutare le famiglie in questo periodo di forte impegno”

“Allarghiamo anche – ha detto ancora Catalfo – la possibilità di usufruire dei permessi della legge 104 che passeranno per il mese di aprile, di marzo ed Aprile cumulativamente non più di 3 giorni ma passeranno a 12 giorni con uno stanziamento di 500 milioni di euro.

Per gli autonomi e liberi professionisti abbiamo stanziato, per il primo decreto quindi questo di marzo, circa 3 miliardi di euro a tutela del periodo appunto di inattività che si stanno e si sono prestati ad affrontare. Oltre a questo, ovviamente, come già stato precedentemente detto dal ministro Gualtieri, sospendiamo i contributi previdenziali così come appunto esposto prima.

Ci sarà un ulteriore intervento sui licenziamenti che verranno fermati, le procedure di licenziamento, per quelli che sono stati effettuati dal 23 febbraio in poi, quindi dalla data di inizio del coronavirus, lo stesso per lavoratori che sono in quarantena del settore privato per loro il periodo di quarantena verrà considerato come malattia non computabile ai fini dei periodi del comporto. Questo in linea generale sono le tutele che abbiamo inserito del primo decreto marzo. Le casse e quindi gli ammortizzatori sociali sono finanziati per un periodo di 9 settimane mentre le tutele per gli autonomi, liberi professionisti hanno un primo intervento nel mese di marzo che ovviamente verrà rinnovato nel prossimo decreto.




Emergenza coronavirus, Italia Nostra Lazio: “Riaprite il Forlanini”

L’emergenza coronavirus in atto richiede da subito misure eccezionali. In questa ottica Italia Nostra Lazio condivide l’appello del Professor Massimo Martelli per la pronta riapertura dell’ospedale Carlo Forlanini, chiuso da cinque anni.

Il Forlanini, dismesso, purtroppo, come altri ospedali romani, cinque anni fa, è stato il polo di eccellenza per le patologie polmonari e punto di riferimento per pazienti di tutta Italia.

Il Forlanini aveva chiuso i battenti a luglio del 2015 dopo che la struttura ospedaliera veniva utilizzata solo in parte e lasciata all’abbandono e al degrado e costava troppo tenerla in piedi. Per questi motivi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti affermava all’epoca che l’imperativo era rimettere a nuovo la struttura e, con le idee dei cittadini, trasformarla in qualcosa di diverso.

Oggi per contrastare il Covid-19 che impatta fortemente sulla funzionalità dei polmoni poter contare non solo sugli spazi ma anche sulle risorse umane che sono state alla guida di questo importante polo ospedaliero sarebbe un’arma in più nella battaglia che anche nel Lazio si sta portando avanti contro il coronavirus.

Questa posizione è sostenuta, inoltre, da
oltre 90mila firmatari della petizione per la riapertura lanciata sulla
piattaforma online change.org ed entrata nel dibattito politico di questi
giorni di piena emergenza.

“Italia Nostra Lazio, – dichiarano in una nota – facendosi portavoce di tutte le sezioni locali del territorio, ritiene inoltre estremamente ragionevole l’opinione espressa dallo stesso Professor Martelli in una recentissima intervista di ridare funzionalità almeno agli spazi del terzo piano dell’ex nosocomio, che ospitava il reparto di chirurgia toracica, quale soluzione a più breve termine con la predisposizione in un tempo di un mese di almeno 50 posti dedicati. Il Forlanini è peraltro adiacente all’ospedale Lazzaro Spallanzani, fulcro del contrasto all’epidemia”.

Per tutte queste ragioni Italia Nostra Lazio lancia
un appello alla Regione Lazio affinché sia presa in considerazione la proposta
di un tempestivo ripristino della funzionalità del Forlanini, o di parte di
esso, nell’ambito dei presidi dedicati al contrasto del Covid-19.

Franco Medici, presidente di Italia Nostra
Lazio, ritiene che il recupero funzionale del Forlanini o di una parte di esso,
sia possibile in tempi rapidi, perché la struttura è già adatta allo scopo in
quanto progettata come nosocomio, e presenta, inoltre, un involucro edilizio
ancora in buone condizioni, in quanto l’ospedale è stato dismesso da soli cinque
anni.

“La nostra Associazione, – dichiarano da Italia Nostra Lazio – inoltre, aveva già avanzato, due anni fa, l’ipotesi che la struttura del Forlanini potesse essere utilizzata dall’ospedale Bambino Gesù, invece, essendo  venuta a mancare questa possibilità, l’ ospedale pediatrico del Gianicolo, ha progettato di ampliare i suoi spazi  allargando le strutture di  Palidoro in un’ area di particolare rilevanza naturalistica all’ interno della Riserva  Naturale Statale del Litorale Romano”.




Lucca, Scuola IMT e ANCRI danno il via alla “Settimana Mondiale del Cervello”

Dal 16 al 22 marzo l’appuntamento di divulgazione scientifica fruibile per la prima volta interamente online

Un ciclo di iniziative per la prima volta interamente virtuale, e con gli insigniti al Merito della Repubblica (ANCRI) partner della manifestazione, per diffondere consapevolezza sulla ricerca nelle neuroscienze.

La “Settimana del Cervello” alla Scuola IMT di Lucca non si ferma

Dal 16 al 22 marzo l’appuntamento di divulgazione scientifica – promosso a livello internazionale dalla Dana Foundation – cui la Scuola aderisce ormai da cinque anni, per la prima volta sarà fruibile interamente online.

“Conoscere il nostro cervello vuol dire conoscere noi stessi. La conoscenza è l’unico antidoto al pregiudizio e allo stigma che ancora sono fortemente radicati quando si parla di malattia mentale” – afferma il Prof. Pietro Pietrini, Direttore della Scuola IMT Alti Studi – “È per questo che da anni la Scuola IMT mette in campo con determinazione iniziative di divulgazione scientifica per il grande pubblico”.

Il Prof. Pietro Pietrini

Un’edizione quest’anno interamente virtuale alla luce delle disposizioni assunte dal governo contro l’emergenza epidemiologica in atto

Misure necessarie che la Scuola interpreta nel suo significato profondo, senza per questo rinunciare a un’occasione di apertura alla città e a un’offerta culturale che negli anni ha saputo suscitare grande interesse tra ospiti internazionali, incontri destinati a docenti e studenti delle scuole e laboratori per i più piccoli. Così, con pieno sostegno alla campagna #iorestoacasa, la Scuola ha voluto portare avanti l’iniziativa consentendo a tutti gli interessati di fruire gratuitamente degli appuntamenti di divulgazione direttamente da casa.

Saranno inoltre riprogrammati nei prossimi mesi gli attesissimi appuntamenti con Aldo Gangemi, Direttore dell’Istituto di Scienze e Tecniche Cognitive de CNR, sul mondo dell’Intelligenza Artificiale e l’incontro con il regista Premio Oscar Alfonso Cuarón che, in dialogo con la ricercatrice Linda Bertelli, ci racconterà come si fa nascere un’emozione usando la macchina da presa. Sarà riprogrammato infine anche il ricco cartellone di interventi dedicati alle scuole realizzati in collaborazione con l’Ufficio Scolastico di Lucca e Massa Carrara.

“L’idea di celebrare la Settimana del cervello in streaming, e cioè in una delle modalità multimediali più frequentate dei nostri giorni, è la conferma, soprattutto in questa difficile congiuntura, dell’impegno della Scuola IMT Alti Studi Lucca, nell’ambito dello studio delle discipline scientifiche e della divulgazione dei risultati delle attività di ricerca.” Dichiara Marcello Bertocchini, presidente della Fondazione Lucchese per l’Alta Formazione e la Ricerca (FLAFR), che da sempre sostiene l’iniziativa.

Cinque gli appuntamenti in video conferenza di questa quinta edizione, tra interviste e brevi contributi video con ricercatori e professori della Scuola IMT: le Mind Pills e poi tanti materiali da scaricare direttamente sul computer di casa e utilizzare in famiglia per alleggerire e trascorrere “scientificamente” tra esercizi e giochi di ragionamento, laboratori ed esperimenti online questo tempo difficile e strano, lontani dalla scuola”. I materiali, realizzati da un team di allievi di dottorato coordinati da Gustavo Cevolani – professore di Logica e Filosofia della Scienza – saranno disponibili durante tutta la settimana su settimanadelcervello2020.imtlucca.it.

L’appuntamento con le Mind Pills, invece, è fissato ogni giorno alle ore 17 sulla pagina facebook della Scuola IMT

Si parte con il Direttore, Pietro Pietrini – neuroscienziato e psichiatra di fama internazionale – che lunedì 16 marzo inaugurerà il ciclo con un intervento dal titolo “Siamo davvero liberi? Il nostro comportamento tra geni e ambiente”. Un breve affascinante viaggio nel cervello per comprendere come prendiamo una decisione: contano più le emozioni o la ragione? La sfida logica dei dilemmi morali. Un argomento attualissimo, che ci aiuta a capire anche i comportamenti sociali di questi giorni di grande emergenza.

Di “Cervello che (non) dorme” si parlerà martedì 17 marzo con Giulio Bernardi – ricercatore in Neuroscienze – che ci condurrà alla scoperta di una delle funzioni essenziali del nostro cervello: il sonno e ci parlerà delle conseguenze l’insonnia può avere sul nostro comportamento.

E se il sonno nutre la creatività e stimola la nostra capacità di risolvere problemi, Emiliano Ricciardi – professore di Neuroscienze cognitive – ci mostrerà cosa succede nel nostro cervello quando siamo impegnati nelle diverse attività della vita quotidiana o quando ci rilassiamo e meditiamo.

L’intervento dal titolo “Neuroscienze, salute e benessere” si svolgerà mercoledì 18 marzo nel corso di una video intervista con la giornalista scientifica Chiara Palmerini.

Giovedì 19 marzo sarà la volta di Alessandra Cecilia Rampinini – ricercatrice in Neuroscienze – che con “La parola e la mente: come il linguaggio ci rende umani” ci racconterà come funziona il linguaggio, come nasce, come lo controlliamo e lo utilizziamo per comunicare e conoscere il mondo.

La Settimana del Cervello si chiuderà venerdì 20 marzo con Luca Cecchetti – ricercatore in Psicologia – che, in dialogo con la giornalista scientifica Chiara Palmerini, ci parlerà del mondo affascinante delle emozioni. Nel corso del suo intervento dal titolo “Il cervello emotivo: che cosa ci insegnano le Neuroscienze su empatia ed emozioni”, Cecchetti ci mostrerà come e in quale area del cervello esse si originano.

“Non finiremo mai di sorprenderci di fronte alle risorse che riesce a mettere in campo la mente, soprattutto nei momenti di difficoltà come questi in cui il cervello dell’uomo è chiamato a confrontarsi con problemi di particolare complessità – è il messaggio che il sindaco Alessandro Tambellini ha voluto consegnare alla Scuola – Saluto con grande apprezzamento la decisione di svolgere la Settimana Mondiale del Cervello attraverso canali elettronici ed esprimo a nome di tutta la città la gratitudine a IMT e al prof. Pietro Pietrini per non aver rinunciato a questa importante occasione di approfondimento scientifico e divulgativo”.

La Settimana Mondiale del Cervello è un evento internazionale dedicato ad accrescere la consapevolezza del pubblico sulla ricerca che ha per oggetto questo organo straordinario. Ha avuto inizio nel 1996 negli Stati Uniti, e ha coinvolto nelle varie edizioni oltre 7.300 partner in 117 paesi. Si svolge ancora oggi ogni anno in contemporanea in tutto il mondo.

Per la quinta volta consecutiva anche la Scuola IMT Alti Studi Lucca prende parte a questo importante progetto con l’intento di condividere le meraviglie del cervello, l’impatto che la scienza ha sulla vita quotidiana e combattere lo stigma contro la malattia mentale.

Tommaso Bove, presidente dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI)

Tommaso Bove, presidente dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) ha dichiarato che, per gli insigniti dell’ANCRI intervenire come partner della manifestazione, oltre a rappresentare una evidente occasione per arricchire il patrimonio informativo sui progressi e i benefici della ricerca sul cervello, segna una tappa importante per dare concretezza alle finalità statutarie dell’ANCRI”

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Coronavirus, bollettino del 14 marzo: 17.750 positivi. 1.441 i morti, 175 vittime più di ieri

Sono 17.750 i malati di coronavirus in Italia, 2.795 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 21.157. E’ il dato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Sono 1.441 le vittime. In un solo giorno c’è stato un aumento di 175 morti. Ma ieri erano stati 250.

“Ci sono in corso polemiche destituite di ogni fondamento e quindi mi auguro che anche da parte di tutte le restanti istituzioni si possa esser coesione”. Così il commissario Angelo Borrelli ha risposto in conferenza stampa alle accuse delle Regioni, in particolare della Lombardia. “Siamo di fronte ad una grande pandemia – ha aggiunto – dobbiamo lavorare tutti insieme senza polemiche”.

Un operatore tecnico del 118 di Bergamo, in servizio alla Soreu, la centrale operativa dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, ospedale al centro dell’emergenza coronavirus, è morto la notte scorsa dopo essere stato contagiato dal Covid-19. Aveva 47 anni. Già alcune notti fa la centrale – che raccoglie le chiamate di emergenza anche da Brescia e Sondrio inoltrate dal 112 – era stata chiusa e sanificata, anche perché altri operatori avevano accusato sintomi ed erano stati a casa. Le chiamate erano state dirottate ad altre centrali lombarde.

Dovrebbe svolgersi domani mattina il Consiglio dei ministri per il varo del decreto con le misure economiche per far fronte all’emergenza Coronavirus. Lo si apprende da fonti di governo.

Raggiunta l’intesa tra sindacati e imprese: dopo un lungo confronto andato avanti nella notte, anche in videoconferenza con il governo, è stato firmato il “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. “Sappiamo che il momento è difficile e sappiamo che i lavoratori e le lavoratrici italiane sapranno agire e contribuire, con la responsabilità che hanno sempre saputo dimostrare, nell’adeguare l’organizzazione aziendale e i ritmi produttivi per garantire la massima sicurezza possibile e la continuazione produttiva essenziale per non fermare il Paese”. Così Cgil, Cisl e Uil, dopo la firma del protocollo. “Per il bene del Paese, per la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori. L’Italia non si ferma”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul protocollo con le nuove regole sul lavoro nell’emergenza Coronavirus.

IL GOVERNO LAVORA ANCHE AL NUOVO DECRETO sull’emergenza. Tra le ipotesi lo stop alle scadenze fiscali di lunedì per tutti, già assicurato e calo delle bollette allo studio, per alleviare famiglie e imprese. In arrivo anche ammortizzatori sociali, congedi speciali, sostegno alla liquidità delle imprese e nuove misure per aiutare il servizio sanitario in affanno per l’epidemia da Coronavirus. Il governo tenta di stringere e lavora a una sorta di ‘super-decreto’ che potrebbe accogliere anche i tanti suggerimenti presentati dai ministeri, che vanno dai rinvii degli appuntamenti elettorali a quelli delle scadenze dei documenti o della revisione auto.

Si registrano però NUOVI CASI DI POSITIVITA’ TRA I POLITICI – Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri è risultato positivo al test dopo esser stato alcuni giorni fa in contatto con un “sospetto positivo”. Lo rende noto lui stesso affermando di essersi messo immediatamente in isolamento. “Ho seguito da subito tutti i protocolli come indicato dal ministero – aggiunge – Mia moglie ed il piccolo stanno ancora bene e, seppur nella stessa casa, abbiamo diviso gli ambienti”. Positiva anche la viceministra Anna Ascani che è in isolamento. Il consigliere regionale della Lombardia Marco Colombo, ex sindaco leghista di Sesto Calende, è ricoverato in terapia subintensiva all’ospedale di Circolo di Varese. Lo riferisce la Prealpina. Lui stesso in un post aveva annunciato la positività giovedì scorso. È stato inoltre trasferito nella serata di ieri all’ospedale “Cotugno” di Napoli il deputato salernitano Edmondo Cirielli. Il parlamentare e Questore della Camera dei Deputati nei giorni scorsi era risultato positivo al Coronavirus. Il trasporto in ambulanza nell’ospedale partenopeo si è reso necessario a causa di una lieve dispnea che ha reso indispensabile il ricovero nella struttura specializzata campana. La situazione, da quanto si apprende, è sotto controllo. In giornata Cirielli sarà sottoposto a una Tac.

XI SCRIVE A MATTARELLA: ‘VI SOSTENIAMO’ – Il governo e la popolazione della Cina “sostengono con decisione” la lotta dell’Italia contro il coronavirus: in un messaggio di solidarietà inviato mercoledì, il presidente Xi Jinping ha assicurato il Capo dello Stato Sergio Mattarella che, “in questi momenti così difficili, la Cina è disponibile a cooperare con l’Italia e a offrire assistenza”. Xi, nel resoconto dell’agenzia Xinhua, ha rimarcato che “il supporto reciproco e la cooperazione ‘win-win’ sono sempre stati il tema principale della strategica e ampia partnership tra Cina e Italia”.

Numerose sono state le telefonate e le lettere di amicizia e solidarietà all’Italia di capi di Stato di Paesi europei indirizzate al presidente Mattarella. Tra queste, solo per citare i contatti degli ultimi giorni, si registrano quelle di Francia, Germania, Spagna e Portogallo.

Intanto a causa del coronavirus Apple chiude tutti i suoi negozi nel mondo, a eccezione dei 42 Store in Cina che la compagnia ha riaperto ieri. Lo annuncia il Ceo Tim Cook su Twitter. “Nei nostri luoghi di lavoro e nelle nostre comunità, dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire la diffusione del Covid-19. Apple chiuderà temporaneamente tutti i negozi al di fuori della Cina fino al 27 marzo, e si impegna a dare 15 milioni per aiutare la guarigione in tutto il mondo”. Apple in settimana aveva già chiuso gli Store italiani.

Sono 14.955 i malati di coronavirus in Italia, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 17.660. Il dato è stato fornito ieri dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 7.732 i malati in Lombardia, 2.011 in Emilia Romagna, 1.453 in Veneto, 794 in Piemonte, 698 nelle Marche, 455 in Toscana, 242 nel Lazio, 213 in Campania, 304 in Liguria, 236 in Friuli Venezia Giulia, 126 in Sicilia, 121 in Puglia, 157 in Trentino, 83 in Abruzzo, 73 in Umbria, 17 in Molise, 43 in Sardegna, 27 in Valle d’Aosta, 37 in Calabria, 123 in Alto Adige, 10 in Basilicata.

TUTTI I NUMERI DELL’EPIDEMIA

“Ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare”, scrive su facebook il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con riferimento alla notizia di un nuovo esodo da Milano verso il sud a bordo di treni partiti nella notte. In Puglia ieri si è registrato un balzo di 50 nuovi casi di pazienti positivi al coronavirus che ha portato i contagiati a 158. “Di nuovo ondate di pugliesi che tornano in Puglia dal nord. E con loro arrivano – scrive Emiliano – migliaia di possibilità di contagio in più”.

A Roma stop metro e bus dalle 21 – Parte il nuovo piano di trasporto pubblico a Roma in considerazione dell’emergenza sanitaria e per contenere la diffusione del virus COVID-19. L’ultima corsa di metro, bus e tram sarà alle ore 21 e e ci sarà la riduzione estiva dei trasporti. La rimodulazione tiene conto del calo della domanda ed è in linea con quanto previsto dal decreto ministeriale. In ottemperanza all’Ordinanza della Regione Lazio saranno garantiti i servizi minimi essenziali privilegiando l’integrazione tra le varie modalità, favorendo quella con minore possibilità di contatto tra persone e scegliendo quella che permetta maggiore superficie disponibile per i viaggiatori e almeno un metro di distanza tra i passeggeri per garantire la massima sicurezza a utenti e operatori. Le aziende di Tpl manterranno i livelli di servizio adeguati sulle linee di superficie che consentono collegamenti con le strutture sanitarie e ospedaliere e con le realtà produttive in servizio. L’azienda ricorda che al momento non è possibile utilizzare la porta anteriore dei mezzi di superficie, salvo che per ragioni di emergenza.

LA SITUAZIONE NEL MONDO – La Spagna che ha superato i 5mila contagiati segue la linea italiana e vieta tutti gli spostamenti. Intanto gli Stati Uniti si attrezzano per l’emergenza. La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di aiuti per gli americani colpiti dall’epidemia di coronavirus. La misura è passata con 363 voti a 40 e ora è attesa al Senato. Il presidente Donald Trump ha twittato il suo sostegno al disegno di legge prima del voto e ha esortato sia i repubblicani che i democratici a sostenerlo. L’Arabia Saudita ha annunciato che sospenderà tutti i voli internazionali per due settimane a partire da domani a causa della pandemia di coronavirus che ha registrato nel Paese 86 casi di contagio. “Il governo del Regno ha deciso di sospendere i voli internazionali per due settimane a partire da domani, 15 marzo, nell’ambito degli sforzi per evitare il diffondersi del coronavirus”, è il tweet del ministero degli Esteri. Mentre in Cina prosegue il trend positivo sulle guarigioni. Venerdì si sono registrati 11 nuovi casi di coronavirus e 13 morti, tutti nell’Hubei, la provincia epicentro dell’epidemia. Secondo gli ultimi aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale, ci sono stati anche 17 nuovi casi sospetti, 1.430 persone dimesse dagli ospedali e un calo di pazienti in condizioni critiche di 410 unità, a 3.610. Il totale delle infezioni si è attestato a 80.824, comprensivo di 12.094 pazienti ancora sotto trattamento medico, 65.541 guariti e 3.189 decessi. La percentuale di guarigione è salita all’81%




Coronavirus, stop a treni notturni, navi e aerei per la Sardegna

Rispondendo ad una richiesta del presidente della Regione Sardegna per l’emergenza coronavirus, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato un decreto con il quale vengono sospesi i collegamenti e i trasporti ordinari delle persone da e per la Sardegna. Si vola solo tra Roma Fiumicino e Cagliari, mentre sulle navi potranno viaggiare solo le merci. Il trasporto delle persone su traghetti e velivoli può avvenire soltanto su autorizzazione della Regione e per dimostrate e improrogabili esigenze.

Da stasera stop anche a treni notturni – Da questa sera i treni notturni non saranno più disponibili. Lo comunica il Ministero delle infrastrutture e trasporti, alla luce del decreto firmato ieri dalla ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, relativo alla riduzione dei treni ordinari a lunga percorrenza. Al fine di contrastare e contenere l’emergenza sanitaria da Coronavirus – prosegue la nota – il Mit sta progressivamente razionalizzando l’offerta in accordo con gli operatori sanitari, in considerazione del Dpcm dell’11 marzo.

Tim assicura tutti i dipendenti – Tim assicura i suoi dipendenti da Covid-19. Il gruppo ha sottoscritto, per primo in Italia tra le grandi aziende industriali, in favore dei suoi circa 45.000 dipendenti una copertura assicurativa che si articola in un’indennità in caso di ricovero causato da infezione, un’indennità da convalescenza e un pacchetto di assistenza post ricovero per gestire al meglio il recupero della salute e la gestione familiare.

Alitalia, passeggeri solo con mascherine – “La sicurezza di tutti i passeggeri e dei propri dipendenti rappresenta da sempre la massima priorità di Alitalia. Per questo motivo la Compagnia informa che verrà chiesto ai passeggeri di munirsi, prima di salire in aereo, di una mascherina protettiva da indossare obbligatoriamente qualora un elevato numero di viaggiatori non permetta di rispettare la distanza interpersonale di sicurezza prevista”. Lo rende noto la Compagnia. “La misura entra in vigore con effetto immediato ed è parte dei protocolli anti-contagio adottati da Alitalia in conformità alle disposizioni delle Autorità competenti – si legge in una nota – La Compagnia potrebbe pertanto rifiutare l’accesso a bordo dell’aereo al passeggero che si presenti all’imbarco senza un dispositivo di protezione individuale. Alitalia consiglia inoltre di indossare la mascherina anche in aeroporto e durante l’imbarco e lo sbarco dagli aerei”.

Il coronavirus si abbatte sulle compagnie aeree basate in Italia, con ripercussioni anche per i dipendenti. Molte, infatti, negli ultimi giorni hanno deciso di avviare procedure di cigs che interesseranno nei prossimi mesi quasi 5 mila dipendenti: tra queste, oltre ai 2.785 chiesti da Alitalia, EasyJet ha avviato un programma di cigs per 1.469 dipendenti nelle varie sedi italiane, Blue Panorama ha chiesto la cigs per 634 persone. Ci sono poi i 1.450 a rischio licenziamento di Air Italy, la cui crisi è però antecedente al Covid-19. E gli oltre mille già in cigs di Alitalia.




Coronavirus, bollettino del 13 marzo: 15mila i malati in Italia

Sono 14.955 i malati di coronavirus in Italia, 2.116 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 17.660. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile.

Sono 1.266 i morti per coronavirus in Italia, 250 in un solo giorno, secondo i dati forniti dalla Protezione civile. Ieri l’aumento era stato di 189 decessi.

“Il distanziamento sociale è la chiave per ridurre la diffusione del contagio. Le prossime settimana saranno decisive e dipendono dal comportamento di ogni singolo cittadino”, ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza in relazione ad ipotesi di picchi e numero dei contagi.

Grazie alle forti misure di contenimento in atto “eviteremo un picco insostenibile, diluendo e rallentando i casi di SarsCov2, che comunque ci saranno, in un tempo più lungo: l’epidemia in atto, cioè, durerà di più ma il numero di casi risulterà gestibile per il Servizio sanitario”. Lo spiega all’ANSA Pier Luigi Lopalco, professore di igiene all’università di Pisa e responsabile epidemiologia nella task force della Regione Puglia per il contrasto al nuovo coronavirus.

“Il numero reale di contagiati” dal Coronavirus “è più alto di quello ufficiale”, dice Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. “Nella zona di Vo’, sono stati fatti tantissimi tamponi e si sono visti stati risultati. La scelta di non farne altrettanti in altre zone per me – ha aggiunto Galli – è discutibile, anche se probabilmente è dovuta alla disponibilità negli spazi di laboratori. La battaglia si vince nei territori, come sul campo di battaglia. Gli ospedali sono nelle retrovie, se continuano ad arrivare feriti, non riusciranno mai a reggere. Il circolo vizioso va interrotto sul campo”.

Se le misure attuate avranno risultati si potrà vedere ottimisticamente in due settimane. Faccio un paragone Wuhan attorno al 25-26 gennaio c’era un numero di casi paragonabile a quello della Lombardia al 3 di marzo. E noi abbiamo avuto 3-4 settimane il cui il virus ha circolato liberamente. Questa è una bestia che ci ha invaso e che ci terrà compagnia per un periodo ancora non breve e la mobilitazione di tutti è fondamentale perché questo periodo venga accorciato”.

Intanto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha deciso di chiudere i parchi della città e firmerà una ordinanza in questo senso. “Oggi pomeriggio firmerò una ordinanza per chiudere i parchi recintati da domani mattina. – ha detto in un video su Facebook -. È necessario farlo, non possiamo estendere la stessa regola ai parchi non recintati”.

Le città pensano anche a preparare nuovi posti letto per curare malati e convalescenti in piena pandemia da coronavirus. A Genova si lavora su un luogo insolito: trasformare un traghetto in ospedale anticoronavirus. “Nel giro di cinque giorni saremo pronti ad utilizzarlo”, annuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Sul traghetto cominceremo con moduli da 25 posti per salire fino a 200”. La nave ospedale potrebbe servire a ricoverare le persone positive al virus dimesse dagli ospedali ma impossibilitate alla convalescenza a casa, i casi positivi non gravi, oppure potrebbe essere impiegata per liberare posti letto nelle strutture sanitarie in caso di urgenza.

Alla fiera di Milano per ora non sarà allestito nessuna struttura di terapia intensiva al momento. “La Protezione civile non è in condizione di fornirci quanto promesso”: lo ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana ai giornalisti spiegando che non è in grado di fornire i 500 letti di terapia intensiva che si volevano allestire nei padiglioni del Portello a Milano. do di fornire i 500 letti di terapia intensiva che si volevano allestire nei padiglioni del Portello a Milano. “Ci stiamo interessando sul mercato internazionale per trovare letti di rianimazione – ha aggiunto – Speriamo di avere risposte positive dai fornitori”.

A Roma stop metro e bus dalle 21 – Parte il nuovo piano di trasporto pubblico a Roma in considerazione dell’emergenza sanitaria e per contenere la diffusione del virus COVID-19. L’ultima corsa di metro, bus e tram sarà alle ore 21 e e ci sarà la riduzione estiva dei trasporti. La rimodulazione tiene conto del calo della domanda ed è in linea con quanto previsto dal decreto ministeriale. In ottemperanza all’Ordinanza della Regione Lazio saranno garantiti i servizi minimi essenziali privilegiando l’integrazione tra le varie modalità, favorendo quella con minore possibilità di contatto tra persone e scegliendo quella che permetta maggiore superficie disponibile per i viaggiatori e almeno un metro di distanza tra i passeggeri per garantire la massima sicurezza a utenti e operatori. Le aziende di Tpl manterranno i livelli di servizio adeguati sulle linee di superficie che consentono collegamenti con le strutture sanitarie e ospedaliere e con le realtà produttive in servizio. L’azienda ricorda che al momento non è possibile utilizzare la porta anteriore dei mezzi di superficie, salvo che per ragioni di emergenza




Coronavirus, Governo: bozza decreto per riduzione bollette e rinvio elezioni amministrative e referendum

Slittano le elezioni comunali previste nel 2020. E’ quanto prevede una bozza, ancora provvisoria e soggetta a possibili modifiche, del decreto coronavirus. “In deroga a quanto previsto dall’articolo 1, comma 1, della legge 7 giugno 1991, n. 182, limitatamente all’anno 2020, le elezioni dei consigli comunali, previste per il turno annuale ordinario, si tengono in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2020”, si legge nel testo. 

Il termine entro il quale è indetto il referendum per il taglio dei parlamentari “è fissato in duecentoquaranta giorni”,  prevede la bozza di decreto legge contenente le misure per far fronte all’emergenza Coronavirus, che permette un nuovo slittamento del referendum. L’ordinanza che ha ammesso il referendum risale a fine gennaio dunque i 240 giorni scadrebbero a fine settembre. La data potrebbe essere fissata tra i 50 e i 70 giorni successivi e quindi la consultazione può slittare fino all’autunno.

Il mandato delle giunte Regionali a statuto ordinario in scadenza viene prorogato di tre mesi rispetto alla durata prevista fino ad ora dalla legge, prevede la bozza – testo provvisorio, che si basa sulle proposte arrivate ieri sera dai vari ministeri – del dl coronavirus. “Gli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario il cui mandato scade entro il 31 luglio 2020, durano in carica 5 anni e 3 mesi”, si legge nel testo che interviene su Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Le Giunte potranno essere operative nella pienezza dei poteri loro attribuiti.

REVISIONE AUTO. Tre mesi in più per fare la revisione auto. E’ una delle proposte dei ministeri al vaglio del governo che sta lavorando al nuovo decreto anti-Coronavirus. Nella bozza si spiega la necessità di rinviare “di novanta giorni decorrenti dalla scadenza ordinaria” con l’impossibilità di portare i mezzi alla revisione in tempo date le misure di contenimento del Covid-19, che impongono di rimanere a casa il più possibile.

DOCUMENTI DI IDENTITA’. Tra le proposte anche quella di prorogare al 31 agosto la validità dei documenti di identità

BOLLETTE. Una riduzione delle bollette per tutto il 2020, da attuare attraverso un intervento sugli oneri di sistema. E’ una delle ipotesi che, secondo quanto si apprende dall’ANSA, il governo sta valutando per dare un sostegno a famiglie e imprese, con una norma da inserire nel nuovo decreto anti-Coronavirus. Il ‘titolo’ della norma compare anche in una nuova bozza di lavoro che circola in queste ore, che contiene i cardini dell’intervento, dai fondi per gli ammortizzatori sociali alla sospensione delle ritenute per i settori più colpiti, a partire da turismo e spettacolo.

LAUREE. L’ultima sessione di laurea dell’anno accademico 2018/2019 è prorogata al 30 giugno 2020. Lo prevede una proposta del ministero dell’Università, contenuta nella bozza di decreto legge sul Coronavirus in fase di messa a punto. “E’ conseguentemente prorogato ogni altro termine connesso all’adempimento di scadenze didattiche e amministrative funzionali allo svolgimento dell’esame di laurea”. Per far fronte alle ricadute dell’emergenza Coronavirus sono previsti anche fondi per le università e per la didattica a distanza.

ESAMI DI ABILITAZIONE. Abolire l’esame di abilitazione alla professione medica. E’ la proposta del ministero dell’Università inserita nella bozza di dl Coronavirus ancora in fase di definizione. L’idea è superare in via definitiva il sistema attuale e stabilire che è abilitato chi sia laureato in Medicina e chirurgia, “previo giudizio di idoneità sui risultati relativi alle competenze dimostrate nel corso del tirocinio pratico-valutativo svolto” nel corso degli studi. La norma prevede anche che siano abilitati i laureati della seconda sessione 2019, che erano in attesa dell’esame.




Coronavirus, in Finlandia 155 contagiati: interventi del Governo

L’epidemia è arrivata anche in Finlandia pur se i numeri sembrano per ora limitati ma bisogna considerare anche le dimensioni della popolazione, circa 5 milioni e mezzo di abitanti, quanto il Lazio.

In una riunione del 12 marzo, il governo
finlandese ha discusso dell’epidemia di coronavirus e ha deciso raccomandazioni
e misure per affrontare la crisi epidemica.

Raccomandazioni
del governo per eventi pubblici

Il governo raccomanda che tutti gli eventi
pubblici con più di 500 partecipanti vengano cancellati fino alla fine di
maggio. Si consiglia inoltre agli organizzatori di altri eventi di considerare,
in base alle loro valutazioni del rischio, se organizzare eventi simili. Tutti
i principali seminari ed eventi organizzati dallo Stato saranno cancellati fino
alla fine di maggio.

Preparazione
finanziaria

Il governo si sta preparando per
affrontare i costi della diffusione del coronavirus attraverso un bilancio
supplementare.

Raccomandazioni
governative per luoghi di lavoro e contatti stretti

Il governo ha raccomandato ai dipendenti
che rientrano dalle aree colpite dall’epidemia di prendere accordi insieme al
proprio datore di lavoro per tornare al lavoro dopo un periodo di assenza (due
settimane). È stato consiglia ai dipendenti di lavorare in remoto se i loro
compiti possono essere svolti da casa; consigliato inoltre di interrompere i
viaggi non essenziali legati al lavoro e di posticipare i viaggi di vacanza.

È necessario prendere accordi insieme al
fornitore di servizi o al fornitore di servizi di istruzione.

affinché i bambini, i giovani e gli
studenti che rientrano dalle aree colpite dall’epidemia possano ritornare ai
centri di assistenza e agli istituti di istruzione dopo un periodo di assenza
(due settimane)

Per ridurre la diffusione dell’infezione,
anche le attività non essenziali, come lo stretto contatto nelle attività
ricreative e altri momenti di svago, devono essere limitate. Ciò è
particolarmente importante per proteggere le persone a rischio. Le persone  devono prestare particolare attenzione e
cautela quando hanno a che fare con gruppi a rischio. I gruppi a rischio
comprendono persone anziane e persone in corso di cura.

Preparazione
al benessere sociale e sanitario

Sono assicurate cure adeguate e di alta
qualità per le persone infette da coronavirus.

Per quanto riguarda i test del
coronavirus, viene adottata una pratica normale in cui i test vengano
effettuati sulla base della valutazione e della consultazione di un medico con
uno specialista in malattie infettive. In questo modo, si può garantire che i
test siano certamente disponibili per tutti coloro che ne hanno bisogno.

Turismo
internazionale

È richiesto ai cittadini di controllare e
rispettare le istruzioni di viaggio e una notifica di viaggio deve essere
comunicata in caso di viaggio assolutamente necessario. Si prendono prese
misure per garantire che le informazioni di viaggio siano aggiornate e che gli
Info Point del coronavirus siano estesi alle frontiere terrestri della
Finlandia.

Le disposizioni
all’aeroporto intercontinentale di Helsinki

Finavia,
la società che gestisce la rete aeroportuale finlandese, ha informato di aver
già iniziato una pulizia intensiva presso i terminali all’inizio di febbraio e
di aver reso disponibile il disinfettante per le mani ai controlli di sicurezza
e ad altri banchi del servizio clienti. “Stiamo
seguendo la situazione con il coronavirus con molta attenzione
“,
afferma Heini Noronen-Juhola, Vice Presidente, Finavia, Aeroporto di Helsinki.

Noronen-Juhola
aggiunge che Finavia sta effettuando anche pulizie extra all’aeroporto. Questo
viene fatto quando c’è un caso di sospetta malattia, per esempio. Finavia dispone
di un proprio piano di emergenza aggiornato che sarà attuato insieme alle
autorità e alle compagnie aeree, ove necessario.

Abbiamo aumentato la quantità di
informazioni relative al coronavirus nei nostri terminali. Il materiale,
realizzato dall’Istituto finlandese per la salute e il benessere (THL), si
trova agli accessi e nelle aree di check-in e controllo di sicurezza. THL ha
incaricato tutti i vettori che operano tra Finlandia, Asia, Finlandia e Nord
Italia di fornire ai propri passeggeri una spiegazione su come proteggere dal
virus Le autorità finlandesi comunicano direttamente con i vettori e Finavia ha
supportato le autorità”
continua Noronen-Juhola.

Finavia
non ha il potere di controllare lo stato di salute dei passeggeri o di impedire
l’arrivo di passeggeri o voli in Finlandia. I ministeri e le autorità decidono
in merito.

Attualmente,
tutte le compagnie aeree che volano direttamente dalla Finlandia alla Cina e
dalla Finlandia al Nord Italia hanno cancellato tutti o parte dei loro voli da
febbraio ad aprile. La compagnia di bandiera Finnair ha modificato il proprio
traffico europeo fino ad aprile a causa degli impatti del coronavirus
annullando voli nazionali e internazionali: dal 12 marzo sono stati sospesi i
collegamenti per Roma, dopo quelli per Milano.

Comunicazioni

Il servizio di consulenza nazionale è
ampliato per soddisfare la domanda e il numero di canali di comunicazione sarà
aumentato. L’Istituto nazionale per la salute e il benessere (THL) invierà un
pacchetto informativo sul coronavirus a tutte le famiglie in entrambe le lingue
ufficiali della Finlandia. Le risorse dell’Istituto nazionale per la salute e
il benessere saranno aumentate per garantire che il lavoro di esperti possa
essere svolto e che un adeguato orientamento e supporto possano essere offerti
al pubblico. Viene inoltre introdotta un’applicazione per smartphone che fornisce
informazioni al coronavirus al pubblico.

Vaccino
contro il coronavirus

La Finlandia partecipa allo sviluppo del
vaccino contro il coronavirus sostenendo organizzazioni non profit
internazionali (CEPI, IVI) con un impegno di 5 milioni di euro.

Preparazione
per possibili misure restrittive più ampie

Il Primo Ministro Marin convocherà una
discussione parlamentare sulle misure da adottare per preparare il paese ad
un’epidemia.

Misure restrittive più ampie richiederanno
l’adozione di leggi di prevenzione (comprese misure restrittive regionali;
chiusure di scuole, asili nido e università; restrizioni alle attività del
settore pubblico; chiusure di grandi centri commerciali; divieti di
circolazione delle navi passeggeri e di trasporto aereo; divieti di eventi ).




Coronavirus, in Cina solo 8 nuovi casi registrati. Crescono i contagi in Germania

La Cina ha annunciato un bollettino da coronavirus relativo alla giornata di ieri con nuovi minimi assoluti: appena 8 nuovi casi registrati e 7 decessi, che portano il totale a 3.176. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha riferito anche che 6 morti fanno capo alla provincia dell’Hubei, l’epicentro dell’epidemia, e uno a quella dello Shandong.

Sono 1.318 i pazienti dimessi dagli ospedali che portano le guarigioni complessive a 64.111, pari a quasi l’80% (79,33%) degli 80.813 contagi finora accertati.

Il picco in Cina è stato ormai superato, aveva annunciato ieri Mi Feng, portavoce della Commissione sanitaria nazionale (Nhc), i nuovi casi stanno diminuendo nel Paese e l’intera situazione epidemica rimane “a livelli molto bassi”. Mi, durante il briefing quotidiano, ha ricordato che i nuovi contagi a Wuhan, focolaio del Covid-19, sono diminuiti fino ad attestarsi a una singola cifra, con soli 8 casi riportati ieri. Sette sono poi i casi nel resto della Cina, di cui 6 importati dall’estero come “contagio di ritorno”.

Contagi ai minimi in Corea del Sud, dove ieri si sono registrati 114 nuovi casi, il livello più basso da più di due settimane, portando le infezioni da coronavirus a 7.869. Il dato dimezza i 242 casi di martedì e si colloca sotto i 500 e oltre della scorsa settimana, grazie al contenimento del focolaio di Daegu, mentre preoccupano i casi in aumento a Seul. Il Korea Centers for Disease Control and Prevention ha riferito che i morti sono saliti a 66. Seul ha annunciato la stretta ai controlli su febbre e misure di contenimento per tutti gli arrivi dall’Europa.

Sono invece oltre 2.000 le persone in Germania contagiate dal coronavirus, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi, fra cui la Bild, mentre il bollettino ufficiale del ministero della Salute viene aggiornato più lentamente. I dati della Johns Hopkins University riferiscono precisamente di 2.078 casi nel Paese. Intanto si registra la quarta vittima: un 67enne del Baden-Wuerttemberg. Secondo il tabloid tedesco, sono 25 le persone finora guarite.

L’Austria ha annunciato la sua prima morte a causa del nuovo coronavirus. Si tratta di un uomo di 69 anni tornato dall’Italia e morto a Vienna. Lo ha reso noto l’unità di crisi della città di Vienna, senza fornire ulteriori dettagli. Il numero di contaminazioni è stato aggiornato oggi a 302 in tutta l’Austria.

In Spagna la ministra per le Pari opportunità, Irene Montero, è risultata positiva al test. Lo riferiscono i media spagnoli citando un comunicato del governo. Irene Montero è anche la compagna del leader di Podemos, Pablo Iglesias, che è stato posto in isolamento.

Chiusura totale delle scuole di ogni ordine e grado, dei college e degli asili in Irlanda per cercare di frenare l’epidemia di coronavirus. Lo ha annunciato da Dublino il premier Leo Varadkar, a partire da oggi e fino al 29 marzo prossimo. La stretta è arrivata all’indomani dell’annuncio del primo caso di morte di un paziente colpito dal virus Covid-19 nella Repubblica, dove il numero dei contagi si avvia verso la quarantina (oltre 50 sommando l’Irlanda del Nord britannica).




Coronavirus, i dati ufficiali in Italia al 12 marzo

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio nazionale i casi totali comunicati dal Ministero della Salute alle ore 18 del 12 marzo sono 15.113, al momento sono 12.839 le persone che risultano positive al virus. Le persone guarite sono 1.258.

I pazienti ricoverati con sintomi sono 6.650, in terapia intensiva 1.153, mentre 5.036 si trovano in isolamento domiciliare.

I deceduti sono 1.016, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.