Covid-19, emergenza donazioni di sangue: l’appello dell’on. Giuseppe Simeone presidente della Commissione Sanità

Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare ha rivolto un appello a donare il sangue in questo periodo di particolare emergenza sanitaria in cui molte persone hanno bisogno di trasfusioni e in cui tanti ospedali stanno esaurendo le riserve come lo Spallanzani di Roma.

https://www.facebook.com/giuseppepinosimeone/videos/641394739989749/



Vaccino coronavirus, 8 milioni di euro allo Spallanzani per la ricerca

È stato firmato ieri il protocollo d’intesa tra il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro dell’Università e della Ricerca scientifica, Gaetano Manfredi, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’IRCCS “Spallanzani”, per l’individuazione di un vaccino contro il COVID-19.

Per la realizzazione di questo obiettivo sono stanziati 8 milioni di euro, 5 milioni a carico della Regione Lazio, trasferiti allo Spallanzani, e 3 milioni a carico del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica.

Con il protocollo d’intesa vengono messe in campo tutte le azioni necessarie per contribuire alla soluzione dell’emergenza epidemiologica, attraverso l’iniziativa di ricerca tecnico-scientifica, che punta alla individuazione nel più breve tempo possibile di un vaccino contro il COVID-19, che sarà finalizzato all’uso clinico e nello studio clinico di Fase I.

Impegno comune, delle Istituzioni e degli enti di ricerca coinvolti, è mettere a disposizione competenze, professionalità, strutture, risorse umane e finanziarie, collaborando, cooperando e mettendo in atto ogni azione possibile per il raggiungimento dell’obiettivo concreto.

Tutti i firmatari del protocollo assicurano l’impegno delle proprie organizzazioni. Il Cnr e lo Spallanzani sono autorizzati, in stretta collaborazione e cooperazione e per le rispettive competenze, ad avviare ogni azione e attività scientifica, tecnica e gestionale per trovare il vaccino contro il Covid-19. La conduzione della ricerca sarà monitorata da un comitato internazionale che sarà individuato congiuntamente da Cnr e Spallanzani di concerto con i due Ministeri. Il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Salute si impegnano a sostenere l’intervento con iniziative di supporto e facilitazione, anche con l’eventuale coinvolgimento degli altri enti di ricerca vigilati e delle università.

La Regione Lazio si impegna a mettere a disposizione la propria organizzazione e le strutture territoriali, nello specifico quelle sanitarie, anche garantendo il rilascio delle necessarie autorizzazioni, per l’esecuzione del presente protocollo.Il Protocollo d’intesa ha la durata di due anni al fine di consentire il completamento delle attività di ricerca e il raggiungimento degli obiettivi scientifici.

“La firma di questo protocollo è di fondamentale importanza. Con le nostre eccellenze scientifiche e con gli 8 milioni di euro che mettiamo a disposizione della ricerca, vogliamo rendere disponibile e accessibile alla popolazione italiana e mondiale un vaccino contro il COVID-19 che sarà in grado di salvare vite adesso e in futuro. L’obiettivo comune è mettere a sistema le competenze di ognuno con la finalità urgente e prioritaria di affrontare e risolvere la grave crisi epidemiologica. Oggi stiamo assistendo a un momento difficilissimo per la nostra Nazione e tutti insieme stiamo facendo il massimo, con un impegno incredibile, per uscire vittoriosi da questa guerra. Ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo, dal singolo cittadino alle Istituzioni, passando per quello straordinario esercito di specialisti della medicina, di volontari, e di lavoratori che non mollano e che sono il nostro vanto a livello mondiale. A tutti – conclude il governatore del Lazio – non va solo il più sentito e accorato ringraziamento, ma anche il sostegno che serve per progredire e fare fuori una volta per tutte questo maledetto virus. Uniti si vince”, a dichiararlo il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“In queste settimane sono in contatto costante con Università ed Enti di ricerca. L’impegno del mio ministero è infatti indirizzato principalmente a stimolare e valorizzare tutte le ricerche utili per contrastare il Covid-19” commenta il ministro per l’Università e la Ricerca scientifica, Gaetano Manfredi. “Ora arriva questo protocollo, in cui credo fortemente” aggiunge il ministro “sia perché indispensabile per contribuire a superare l’emergenza che sta tormentando il nostro Paese sia per affermare una volta di più il prestigio internazionale della nostra ricerca, rendendola protagonista nella corsa globale al vaccino. Non è un caso se anche durante questa emergenza così drammatica stia emergendo la centralità della ricerca per risolvere i problemi dei cittadini. In Italia abbiamo scienziati formidabili, capaci e competenti, il cui lavoro è fondamentale per sconfiggere il coronavirus e costruire un nuovo futuro per il paese”.

“Lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo di porre fine quanto prima all’emergenza è oggi la priorità di tutti noi – hanno dichiarato gli assessori Orneli e D’Amato – Ed è per questo che è stata per noi della Regione una decisione naturale quella di destinare 5 milioni di euro, una quota importante del nuovo programma triennale per la ricerca e il trasferimento tecnologico, alla ricerca sul vaccino contro il Covid-19 dell’Istituto Spallanzani. Un vero polo di eccellenza nazionale nella ricerca e cura delle malattie infettive, con un’equipe di sanitari e ricercatori che ha dato nelle ultime settimane una grandissima prova di dedizione al lavoro e di altissima professionalità. Il supporto della Regione a questo progetto sarà totale”, hanno concluso.

“È una grande e tempestiva iniziativa dei Ministeri della Ricerca e della Salute e della Regione Lazio con una istituzione che ha una grande esperienza di ricerca e gestione di malattie infettive come l’INMI Spallanzani per sviluppare un progetto molto promettente con un’azienda con competenze uniche in tema di sviluppo e produzione di vaccini” ha poi commentato Giuseppe Ippolito, Direttore Scientifico dell’Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani.




Covid-19, metalmeccanici: scioperi in corso in Lombardia e nel Lazio

Gli scioperi dei metalmeccanici della Lombardia e del Lazio proclamati per oggi sono stati confermati. Lo fanno sapere i sindacati spiegando che si va verso l’accordo con il Governo sulle attività da chiudere per l’emergenza Coronavirus ma che un nuovo incontro è previsto per le 12.

Gli scioperi sono in corso e riguardano tutta l’industria metalmeccanica i cui comparti non sono stati chiusi al di fuori delle attività legate a quella ospedaliera e sanitaria e alla produzione di macchine per questa attività.

Ieri l’appello di Conte anche ai benzinai, che vorrebbero incrociare le braccia a partire da oggi.

Anche la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha invitato “le Organizzazioni sindacali FAIB Confesercenti, FEGICA Cisl, FIGISC ANISA Confcommercio, a revocare immediatamente l’astensione, dandone tempestiva comunicazione anche alla Commissione”.




Coronavirus, quali sono i numeri social della politica?

di Antonio Fioroni

In questo periodo di emergenza l’attenzione
nei confronti dell’azione politica è sicuramente molto alta, la lente
d’ingrandimento è puntata sulle mosse dei vari personaggi politici che sono
chiamati a porre in atto azioni e proposte per fronteggiare una pandemia senza
precedenti. Chi si sta comportando meglio agli occhi dell’opinione pubblica?

Il leader politico che negli ultimi 28 giorni
ha registrato una maggiore visibilità è senza ombra di dubbio il Premier
Giuseppe Conte, con una crescita generale del suo profilo Facebook del 18%.
Trend positivo confermato anche dagli ultimi sondaggi che vedono il suo
gradimento generale salire al 71% e il numero dei suoi seguaci supera il muro
dei 2 milioni.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza
registra una crescita del 3.9% ma con un numeri ancora molto bassi rispetto
agli altri big.

Matteo Salvini ancora in lieve rialzo sul suo
profilo dello 0.26% ma la sua “bestia” può contare su 4.1mln di like
e spazza via tutti sul topic reazioni, commenti e shares dei suoi contenuti.
Ben 13.6mln contro i 3.4mln di Conte e i 2.2mln di Di Maio. Il leader leghista
negli ultimi 28 giorni ha sfornato una media di 14 contenuti giornalieri.

Sembra invece, seppur di poco, calare
l’attenzione nei confronti di Carlo Calenda, che nonostante abbia fatto della
sanità pubblica uno dei suoi temi principali, pare ancora non capace di
sfruttare i suoi contenuti in termini di engagement. Infatti tra i principali
politici nazionali sembra l’unico in lieve calo (-0.0069%) in uno scenario che vede
in salita persino Silvio Berlusconi (0.61%) e Matteo Renzi (0.11%)

A sorpresa il contenuto video più performante
degli ultimi 28 giorni è lo “j’accuse” di Giorgia Meloni a Germania e Francia
del 14 Marzo che conta più di 188 mila like e 162.275 condivisioni. Secondo è
il discorso di Giuseppe Conte dell’11 marzo che si è fermato a quota 137.643
like e 81.354 condivisioni. Ricordiamo però che si tratta solo di numeri social
e che il discorso di Conte è stato trasmesso in diretta TV fornendo così
un’alternativa per la visualizzazione dell’informazione.

Periodo di analisi: 22 febbraio / 23 marzo

La Top Immagine degli ultimi 28 giorni è
firmata Matteo Salvini che si conferma campione di engagment con il suo “Da
quale regione scrivete?”. Contenuto da 70.370 like, 145.513 commenti e 2940
condivisioni.

Questo periodo ha fatto registrare una
crescita generale di apprezzamento nei confronti del Governo e più in generale
del premier Giuseppe Conte. Numeri alla mano il Premier pare aver gestito bene
l’emergenza CoronaVirus agli occhi degli italiani e le misure attuate dal
Governo possono contare un apprezzamento del 94%.

Viene confermato il dominio social di Matteo
Salvini, seguito anche se ancora numericamente distante dalla sua alleata
Giorgia Meloni.

Fatica il PD che vede uno Zingaretti che non
riesce a crescere e nessuno in orbita centro sinistra pare ancora in grado di
sfidare gli altri leader nazionali. La popolarità e il gradimento verso
Giuseppe Conte non si riflette da un punto di vista elettorale in nessuno dei
partiti di maggioranza. Sondaggi alla mano le intenzioni di voto degli italiani
restano praticamente invariate.

Il Movimento 5 Stelle che deve ai social
network un’ampia fetta della sua scalata politica non riesce a sfruttare il
momento per recuperare parte del terreno perso nell’ultimo anno e mezzo.

Attenzione al Presidente dell’Emilia Romagna
Stefano Bonaccini. Il governatore PD conta una crescita 7.6% e un engagement
dei suoi contenuti dell’11% (secondo solo a Matteo Salvini e Giorgia Meloni).
Potrebbe essere lui l’uomo del futuro prossimo in quota DEM?




Parlamentari: perchè in questo periodo non destinate 10mila euro ognuno per le attrezzature ospedaliere e per aumentare gli stipendi ai veri eroi di oggi medici e infermieri?

Questo é il momento dell’emergenza, dove l’esecutivo é quello che deve agire e ha prevalenza per forza di cose. Detto ciò, i nostri parlamentari non stanno lavorando o meglio, come sappiamo, lavorano un giorno a settimana e l’aula é contingentata.

Teoricamente giusto in tempi di pandemia, ma non in una democrazia dove sono pagati dai cittadini che rappresentano. Allora una riflessione sorge spontanea: non si potevano trovare soluzioni alternative con le dovute precauzioni.. qualcuno aveva parlato di usare il Pala Eur dove le dovute distanze sarebbero state assicurate.

Inoltre sarebbe auspicabile conoscere quali sono i criteri adottati per il contingentamento. Ossia su quali basi si decide tu si e tu no?

E non sarebbe allora molto piu utile e giusto che dal mese di marzo e fino alla durata dello status quo i parlamentari vivessero con 1.500 euro al mese lasciando i restanti 10.000 euro circa, in maniera comprovata e trasparente, per metà alle attrezzature ospedaliere necessarie e per metà per aumentare lo stipendio ai veri eroi di oggi, medici e infermieri?




Regione Lazio, Davide Barillari espulso dal M5s: “Abbiamo perso oltre a milioni di voti anche la coerenza e l’onestà”

Espulsione dal gruppo
consiliare del M5s in Regione Lazio e dall’associazione gruppo Movimento 5
Stelle Lazio XI Legislatura per il consigliere Davide Barillari. Questo uno
degli ordini del giorno convocati per domani alle 21 in modalità teleconferenza
dalla capogruppo e presidente dell’associazione gruppo Movimento 5 Stelle Lazio
XI Legislatura, Roberta Lombardi.

Barillari ha spiegato attraverso
un post su Facebook che “La motivazione ufficiale della mia espulsione è aver
creato un sito internet che “confonde” i cittadini, ma che in realtà contiene
solo atti presentati in Regione e informazioni sull’emergenza coronavirus”.

Un pretesto, secondo
Barillari che a sua volta ha chiesto che all’ordine del giorno come primo punto
ci sia la mozione di sfiducia a Roberta Lombardi. E secondo Barillari la vera
motivazione è quella di dare fastidio al Partito Democratico per non essersi mai
allineato a Zingaretti, svolgendo il ruolo di opposizione senza mai abbassare
la testa. “10 anni di battaglie nel MoVimento 5 Stelle- Ha detto ancora
Davide Barillari – Ci ho messo sempre anima e cuore. Ho lavorato con migliaia
di attivisti, denunciando sempre impicci, ingiustizie e corruzione. Sono stato
il primo candidato presidente che ha sfidato Zingaretti. Ma il M5S ormai è
cambiato, e abbiamo perso oltre a milioni di voti anche la coerenza e l’onestà
che ci caratterizzava. Oggi è il mio ultimo giorno nel M5S e dedico a tutti
voi, che credete in me, ogni attimo di lavoro di oggi. Vi assicuro che non
smetterò mai di combattere”.




Covid-19, sciopero distributori carburanti: Conte invita a “soprassedere”

Stop dei distributori carburanti. “Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. Di conseguenza gli impianti di rifornimento carburanti semplicemente cominceranno a chiudere: da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali; e, via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria”. Lo annunciano in una nota Faib (Confesercenti), Fegica (Cisl), Figisc/Anisa (Confcommercio).

Il
Garante degli scioperi nei servizi pubblici essenziali ha invitato i sindacati
dei benzinai a revocare immediatamente lo sciopero previsto a partire da domani.
Resta fermo che la commissione accerterà in seguito all’eventuale apertura del
procedimento di valutazione ogni altra violazione che dovesse emergere, che
potrà portare l’applicazione di sanzioni. Il garante ribadisce il fermo invito
a tutte le organizzazioni sindacali a non effettuare scioperi fino al 30 marzo
2020.

Garante a Usb: rinviare sciopero del 25 marzo

Un primo monito era arrivato in mattinata dal Garante all’Usb, chiedendo di rinviare lo sciopero generale proclamato per il 25 marzo. “È inopportuno, in un momento di emergenza epidemiologica come quella che sta vivendo il Paese – ha scritto il Garante in una nota – effettuare scioperi che coinvolgano i servizi pubblici essenziali, dal momento che essi non farebbero altro che aggravare la condizione dei cittadini. Pertanto, in linea con l’appello già rivolto alle Organizzazioni sindacali a non proclamare astensioni fino al 31 marzo 2020, la Commissione in merito alla proclamazione, da parte dell’Unione sindacale di base (Usb), di uno sciopero generale nazionale di 24 ore per domani, rinnova il suo fermo invito a rinviare l’attuazione di ogni tipo di astensione dal servizio”.

Anche dal premier Conte nella serata di ieri è arrivato un monito: “Invito tutti a soprassedere” sull’annunciato progressivo stop agli impianti di benzina perché è un servizio essenziale: “Troveremo una soluzione con la ministra De Micheli. Ma non possiamo consentire che si arrivi a un’interruzione di questo pubblico servizio“.

Intanto la Ministra dei trasporti, Paola De Micheli, e il Ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli, stanno agevolando e promuovendo le intese tra i concessionari e i benzinai. Lo si legge in una nota, in cui si precisa che i gestori potranno concordare con i concessionari autostradali periodi di apertura alternata. Dovranno essere, in ogni caso assicurati, i rifornimenti in modalità self-service.




Emergenza COVID-19 e le pratiche commerciali scorrette

L’emergenza sanitaria in corso, definita pandemia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, sta comportando l’adozione di misure restrittive tanto rigide quanto necessarie a contrastare gli effetti dilaganti del virus COVID-19.

Mentre i governi europei ed extra europei si impegnano nella complessa opera di bilanciamento di tutti gli interessi coinvolti dai provvedimenti adottati, non manca chi cerca di trarre giovamento dalla delicata situazione in corso, lucrando sulle paure dei consumatori e vendendo prodotti quali mascherine e disinfettanti per le mani a prezzi esorbitanti, più che decuplicati. “Spregevoli pratiche commerciali del genere non sono fortunatamente sfuggite alla lente della nostra autorità Antitrust che, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha avviato un procedimento istruttorio contro un sito web che commercializzava un farmaco antivirale a più di 600 euro” ha dichiarato Maria Pisanò, Direttore del Centro Europeo Consumatori Italia “ed ora le autorità nazionali a tutela dei consumatori di tutta Europa, coordinate dalla Commissione Europea, hanno avviato un’ azione comune per tutelare i consumatori dalla disonestà di alcuni commercianti”.

A tal proposito si è pronunciato Didier Reynders, commissario per la Giustizia e i Consumatori, il quale ha assicurato che Commissione e Stati Membri adotteranno tutte le misure in loro potere per evitare che condotte disoneste possano essere messe in atto e ha invitato e incoraggiato le piattaforme di vendita online a seguire l’esempio di Amazon e Facebook che hanno autonomamente e volontariamente adottato provvedimenti contro pratiche commerciali scorrette.

“Il commissario Reynders ha annunciato anche che sarà presto pubblicata una guida per identificare meglio le pratiche da censurare e per fornire un valido ausilio alle autorità nazionali” aggiunge Monika Nardo, consulente legale del Centro Europeo Consumatori Italia; proprio il Centro, che da sempre costituisce un valido interlocutore della rete CPC*, è investito della funzione di effettuare le cosiddette “segnalazioni esterne”, nell’ambito del meccanismo recentemente introdotto dal Regolamento (UE) 2017/2394, in vigore dal 17 gennaio 2020. Il nuovo testo legislativo espande e rafforza i poteri delle autorità nazionali per coordinare e rendere più incisi i propri interventi di sorveglianza del mercato al fine di contrastare in modo più efficace le violazioni transfrontaliere del diritto dei consumatori, in particolare nei contesti digitali.




Coronavirus, primo giorno di trend in calo

Sono 7.432 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 408 in più di ieri ha detto il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione civile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 952.

Le vittime italiane sono complessivamente 6.077 le vittime di coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 601. E i contagiati sono complessivamente 50.418, con un incremento rispetto a ieri di 3.780: domenica l’incremento era stato di 3.957. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 63.927.

“Il nostro grande sforzo è evitare che le curve” di crescita del virus viste nelle regioni del nord, “non si ripetano al sud. La scommessa di queste misure e del nostro paese è evitare che si riproducano le curve al sud”, ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa alla protezione civile.

“Oggi si conferma il trend in calo – dice anche l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera – possiamo dire che è il primo giorno positivo, non è il momento per cantar vittoria ma finalmente vediamo una luce in fondo al tunnel”.

E’ stato dimesso dal San Matteo di Pavia Paziente 1, il 38enne di Codogno ritenuto il primo caso accertato di Coronavirus in Italia. Mattia, questo il suo nome, la sera del 19 febbraio era stato ricoverato nel presidio ospedaliero della cittadina del Lodigiano per poi essere trasferito tra il 21 e il 22 in condizioni disperate nella rianimazione dell’ospedale pavese. Lo scorso 9 marzo ha cominciato a respirare autonomamente. ‘Io sono stato fortunato, state a casa’, ha detto in un video trasmesso sulla pagina Fb di Lombardia Notizie.

STRETTA SUI CONTROLLI

Via libera all’impiego di droni per “le operazioni di monitoraggio degli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale” da parte delle Polizie locali. Lo prevede una disposizione dell’Enac – valida fino al 3 aprile – che consente di derogare ad alcune norme del regolamento sugli aerei a pilotaggio remoto, “nell’ottica di garantire il contenimento dell’emergenza epidemiologica Coronavirus”. Le esigenze di impiego di questi mezzi sono state manifestate “da numerosi comandi delle polizie locali”.Intanto dovrebbe tenersi domani alle 15 una riunione del Consiglio dei ministri. Lo si apprende da fonti di governo. Sul tavolo potrebbe esserci anche un decreto per inasprire le sanzioni per chi viola le norme anti-contagio. L’idea al vaglio del governo è inasprire l’ammenda ora prevista, introducendo una sanzione amministrativa, non penale, per chi violi le limitazioni agli spostamenti o le altre disposizioni del dpcm. Si discute, secondo alcune fonti, di una multa che potrebbe essere intorno ai 2000 euro. Ieri le forze di polizia hanno controllato 157.621 persone e 10.326 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 53.776, denunciati 158 esercenti e sospesa l’attività di 7 esercizi commerciali. Salgono così a 2.016.318 – informa il Viminale – le persone controllate dall’11 al 22 marzo, 92.367 quelle denunciate per inosservanza degli ordini dell’autorità, 2.155 le denunce per false dichiarazioni; 973.799 gli esercizi commerciali controllati e 2.277 i titolari denunciati.

AD APRILE I PRIMI RESPONSI SULLE MISURE

Intanto bisognerà attendere il 4 aprile prima di riuscire a vedere gli effetti delle misure più restrittive adottate l’11 marzo, successivamente a quelle del 9 marzo: è la valutazione del fisico Giorgio Parisi, esperto di sistemi complessi dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). “Il numero dei decessi – ha rilevato – sta aumentando, ma a un ritmo più lento di prima e potrebbe continuare ad aumentare per un tempo molto lungo”.

I DATI SUI CONTAGI

In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), dall’inizio dell’epidemia sono 4.824 i professionisti sanitari contagiati dal coronavirus, pari al 9% del totale delle persone che hanno contratto l’infezione, una percentuale più che doppia rispetto a quella cinese dello studio pubblicato su JAMA (3,8%). La fondazione Gimbe, teme che il dato sia ampiamente sottostimato. Chiede che i test vengano estesi a tutti i professionisti e operatori sanitari e che vegano forniti strumenti di protezione a chi è impegnato in prima linea contro l’emergenza. E si aggiungono due nuove vittime alla lista dei medici caduti causa del Covid-19, a Cremona e a Parma. Si tratta, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), di Leonardo Marchi, medico infettivologo e direttore della Casa di Cura San Camillo a Cremona e di Manfredo Squeri, medico ospedaliero in pensione. Squeri lavorava come medico responsabile del reparto di Medicina alla Casa di cura ‘Piccole Figlie’ di Parma, convenzionata con il Servizio sanitario nazionale. In totale, per la Fnomceo, sarebbero 19 il numero di medici in attività deceduti a causa del coronavirus. A Piacenza, il forno crematorio del cimitero è in tilt e un centinaio di bare sono state accatastate nella ‘sala del congedo’. Lo spiega il quotidiano Libertà. I decessi a Piacenza, dall’inizio dell’emergenza coronavirus sono 314 ma il forno alla sua massima capacità può occuparsi al massimo di 12-13 cremazioni al giorno, mentre i feretri che arrivano quotidianamente sono 20-25. Sono 11 i medici di famiglia deceduti, ad oggi, per l’epidemia di Covid-19. L’aggiornamento è del segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti. La situazione afferma al’ANSA, “continua ad aggravarsi. I medici continuano ad essere in prima linea spesso ancora non adeguatamente dotati di dispositivi di protezione individuale”. Attualmente, inoltre, sottolinea, “una ventina di medici di famiglia sono ricoverati nelle terapie intensive in condizioni gravi”.




Il coronavirus soffia forte come il Ghibli su 40 anni di malamministrazione e cattiva spesa del denaro pubblico

E’ sopraggiunto sull’occidente come il vento forte del deserto, e in
men che non si dica si è sviluppato in una violenta tempesta. Con la violenza
di un autentico Ghibli, procede furioso, stravolgendo vite, costumi, rituali ed
eventi, seminando lutti, lacerazioni, creando disagi e pianti. Accanendosi su
le zone più produttive del Paese, paralizzando la vita lavorativa, inibendo
quella ricreativa e interrompendo qualsiasi attività  sportiva. 

Sembra godere nel vedere grandi città in ginocchio

E’ sopraggiunto dal nord, un paese già stremato, colpito al cuore , in solitudine senza il minimo di fattiva solidarietà da parte dei colleghi della tanta osannata unità europea.

L’Europa scopre le sue
nudità

E venne l’infausto 21 febbraio ed il nord Italia tremò. Il nemico si è
insidiato dentro casa.

Ieri è stato un altro giorno, dissimile all’oggi e nel domani c’è tutto l’ignoto. Leonardo da Vinci insegna che “L’acqua dista li monti e riempie le valli…” e questo demone distanzia le genti e riempie del vuoto paesi e città.  Questo demone distanzia  gli Stati, le istituzioni internazionali e sta riducendo  in macerie  e dei diritti umani, della libertà democratica e della sicurezza se ne fa beffe.

Un’istituzione costruita su interessi finanziari, lontana dal comune sentire dei cittadini comunitari, unita senza condivisione ne del benessere e tanto meno dei problemi contingenti, sorretta unicamente da un senso di potere, ora si sgretola, s’infrange contro un nemico impalpabile. Il re è nudo e l’Europa pure.

E ’ senza veli e dimostra a tutti il suo segno di impotenza.

Ci sarà una Europa Unita veramente dopo il passaggio del coronavirus?

Dai balconi e dalle terrazze , con il cuore infranto, ridono del duolo che avvelena il cuore

Una scena strappacuore!

A Bergamo, una trentina di camion dell’esercito, in fila, che
trasportano una settantina di bare fuori città, perché  ormai da loro non c’è più posto per poterle
accogliere.

In poche parole la tragedia del momento. Mamme o papà o nonni che muoiono in solitudine senza un abbraccio, una carezza, un sorriso, una parola di conforto da parte di una persona cara. Se ne vanno e come appestati, allontanati e portati chissà dove per essere cremati. Il vento porterà via la loro presenza infetta ma mai, potrà cancellare la loro memoria. Quanto è democratico tutto questo, quanto è liberale?

In altre parti della penisola, altra gente, positiva o meno non si sa,
sporgendosi  dalle finestre, affacciati
sui balconi, cantano a crepa pelle, forse per esorcizzare il virus. Altri
abbracciati escono sulla terrazza e si avvinghiano  in tanghi e valzer. Canti e balli e suoni di
chitarra.

Come spiegare tutto ciò? Peccato che il pianto di coloro rimasti vedovi
oppure orfani,  male s’intona con il
ritmo delle chitarrate e con quella euforia.

Nelle piazze non più
stretti come sardine

Il coronavirus ovunque passa semina rovina e devastazione. Brucia
l’erba sotto i piedi. Circoscrive libertà individuali e comunitarie. Uno dei
movimenti nascenti dell’ultimo anno doveva la sua forza  al raduno in piazza. S’intende parlare delle
“Sardine”, movimento con il suo habitat naturale la “piazza”, il manifestare
insieme, tanto vero è che il suo motto era, e non so se potrebbe ancora essere,
“stretti come sardine”.

Ultimamente anche dei partiti politici avevano deciso di ritornare al
vecchio sistema di fare politica e cioè 
andare in periferia, conoscere e farsi conoscere. Con l’avvento del
coronavirus quanto sarà possibile tutto ciò nel futuro?

Il coronavirus scopre 40 anni di mala amministrazione e cattiva spesa del denaro pubblico

Oggi si scopre che i reparti della terapia intensiva sono sull’orlo del
collasso. Ieri non potevano accorgersi, erano occupati , tutti presi con il
ripristino, si o no dei vitalizi .

Mancano medici ed infermieri. La Camera ed il Senato erano  occupati 
a prevedere un piano di assunzioni fino a
300 risorse tra consiglieri parlamentari, assistenti, segretari e
documentaristi per il periodo 2019 – 2020.

Mancano maschere, igienizzanti, guanti, posti
letto, respiratori e non solo. Solo per il reddito di cittadinanza sono stati
stanziati 12 miliardi. Nulla è stato fatto per il “lavoro di cittadinanza”.
Salvataggio Alitalia, Banca Bari, soldi pubblici spesi per rianimare strutture
cotte.

Il coronavirus passa e punta il dito e la politica responsabile arrossisce dalla  vergogna

La scoperta della sacralità, della sobrietà  e della dignità della S. Messa

Il coronavirus è una brutta nube, bensì anche esso ha la sua cornice
d’argento, prendiamolo come segno di speranza. Nonostante le sue brutture e
danni lascia i suoi insegnamenti a chi li vuole cogliere. Innanzi tutto
rivaluta il senso di umanità e poi il risveglio della gioia delle piccole cose.
Rivaluta valori perduti. Uno di questi è 
l’acquisizione della sacralità e dignità della liturgia Eucaristica,
ossia la S. Messa.  A partecipare a
questa liturgia, sul web, oggi obbligatorio per forza maggiore, il fedele
riscopre i veri valori della S,Messa , preghiere della liturgia senza dover
assistere,agli  intrattenimenti musicali,
fatti di chitarrate, balletti e battiti di mani, tanto divertimento e poco o
nulla vera liturgia Eucaristica.

Una triste opportunità

Non per quanto suddetto si deve essere grati al coronavirus, no e no di
certo. Si sta a casa, tempo a disposizione se ne ha a sufficienza per leggere,
per riflettere, per fare ricerche, discutere, dibattere ecc. Il coronavirus sta
demolendo il superfluo, il non utile, il lusso, il banale. Sta permettendo
appena lo stretto necessario, l’autentico, il vero, l’affetto, l’amore e la
preziosità delle cose originali. Si esce più forti da questo guado se si è
capaci di dimostrare di avere imparato la lezione.

Questa speranza che sia l’augurio per tutti.




Coronavirus, chiuse le attività non essenziali. Aperti alimentari e farmacie

Intervento in tarda sera di Giuseppe Conte che, su Facebook annuncia, la chiusura di tutte le attività produttive non strategiche. “Al di fuori delle attività ritenute essenziali consentiremo solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale”, spiega. Quelle messe in atto sono “misure severe, ne sono consapevole, ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perché solo così riusciamo a tutelare noi stessi”  continua  il premier. Sono misure “che richiederanno tempo per far vedere i loro effetti”, sottolinea. “E’ la crisi più difficile che il paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. la morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova”.

“Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo. Non è una decisione facile, ma si rende necessaria oggi per poter contenere quanto più possibile la diffusione dell’epidemia” ha poi aggiunto il premier. 

Le nuove misure restrittive annunciate sono valide fino al 3 aprile.  “Abbiamo deciso di chiudere in tutta Italia ogni attività produttiva che non sia cruciale, indispensabile, a garantirci beni e servizi essenziali” ha spiegato Conte. “Continueranno a venire assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi e finanziari” ha anche detto.

“Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte come una catena a protezione del bene più importante, la vita. Se dovesse cedere un solo anello questa catena saremmo esposti a pericoli più grandi, per tutti. Quelle rinunce che oggi ci sembrano un passo indietro domani ci consentiranno di prendere la rincorsa”. ha concluso il presidente del Consiglio

“Misure necessarie e inevitabili. Finalmente!”. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato così i nuovi provvedimenti adottati dal Governo.