Nemi, centro canoa comunale: partono i lavori

NEMI (RM) – Verso la rinascita il centro canoa comunale di Nemi. È stato approvato il progetto per i lavori straordinari di manutenzione. La spesa per questi lavori, ritenuti straordinari in quanto il centro è stato completamente smantellato e depredato di tutti i beni che erano all’interno, verrà sostenuta dall’amministrazione di Alberto Bertucci con un mutuo di 150 mila euro che sarà preso dal Credito Sportivo, Ente pubblico economico che ha accettato la richiesta. Il mutuo è quindicennale con un tasso d’interesse dell’1,2%. La prima rata sarà pagata a partire dal 1 luglio. Nel 2015 il Comune di Nemi ha approvato l’elaborato tecnico relativo all’intervento per la ristrutturazione del centro.

La storia

La gestione del Centro Canoa di Nemi era stata affidata dal 2000 al 2009 all’Associazione “Nipoti di Caligola” e successivamente, dal mese di aprile 2010, all’Associazione “Nemorensis Lacus”.

L’esposto del 2011. A seguito di un esposto del 22 marzo 2011, da parte di un ipotetica “Associazione per Nemi”, per accertare abusi edilizi nell’area denominata “Centro Canoa”, furono effettuati dei sopralluoghi, da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi, dal quale emerse che erano stati realizzati all’interno del centro alcuni manufatti, tra cui un servizio igienico, privi di permesso a costruire o di autorizzazione alcuna. Fu così che venne disposta con ordinanza del 17 Giugno 2011, la demolizione dei manufatti abusivi.

La demolizione dei manufatti venne poi effettuata nel Giugno del 2013 da parte della gettonatissima ditta Euroscavi Cilia Srl, su incarico del Comune di Nemi al corrispettivo iva inclusa di 6.050,00 euro. Il Comune determinò la restituzione della somma a carico dei responsabili dell’abuso, ovvero a carico dei legali rappresentanti delle due associazioni “Nipoti di Caligola” e “Nemorensis Lacus”

Determina comunale




Marsala, Parco di Salinella: successo per la giornata all’insegna dello sport

MARSALA (TP) – “Abbiamo messo a disposizione del CONI provinciale un’area adeguata per festeggiare questa giornata all’insegna dello sport. Bambini, giovani e adulti hanno un punto di riferimento dove svolgere attività all’area aperta, in tutta sicurezza”. Lo ha dichiarato il sindaco Alberto Di Girolamo che, domenica scorsa – assieme all’assessore Andrea Baiata – ha accolto a Marsala atleti e dirigenti sportivi di diverse città del trapanese per l’iniziativa “Vivi lo Sport che Vuoi” 2018.

Scherma, pallamano, rugby, basket ed altre attività sono state praticate nel Parco di Salinella, per una manifestazione celebrata a livello nazionale e che, a Marsala, ha ricevuto gli apprezzamenti per l’organizzazione anche da parte di Elena Avellone, delegato provinciale del CONI Sicilia.




Aprilia, autoparco comunale: è di nuovo allarme discarica a cielo aperto

APRILIA (LT) – L’area, di proprietà del Comune di Aprilia, dovrebbe essere destinata al parcheggio delle vetture comunali eppure come ampiamente visionabile dalle foto ogni cosa viene “parcheggiata” nell’autoparco: dall’asfalto ai calcinacci, dai fusti, ai frigoriferi e altri metalli, dall’immondizia ai furgoni dismessi della Progetto Ambiente e persino scheletri di ambulanze.

Giusfredi: “Discarica pericolosa per l’ambiente e per la salute dei cittadini”

“L’autoparco comunale si è trasformato in una vera e propria discarica comunale a cielo aperto – commenta il candidato a sindaco Giorgio Giusfredi – pericolosa per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Bell’esempio – prosegue Giusfredi – che si dà ai cittadini sul rispetto dell’ambiente e della legalità! Cosa dice l’assessore all’ambiente Alessandra Lombardi di questo scempio ambientale? Successe lo stesso nel 2009, quindi non è la prima volta che il fatto si ripete”.

L’interrogazione regionale del 2009

Giusfredi ricorda poi che nel 2009 venne presentata un’interrogazione regionale da parte dell’allora esponente di Sel Filiberto Zaratti che chiedeva al presidente della Regione Lazio di “verificare immediatamente la consistenza e la qualità dei rifiuti accatastati illegalmente nell’autoparco comunale di Aprilia e accertare le responsabilità dell’illecito ambientale”. “All’epoca – dichiara ancora Giusfredi – i rifiuti furono tolti, ma evidentemente il “vizio” è rimasto e la situazione dell’autoparco oggi è sicuramente peggiore rispetto al 2009. Sempre nell’autoparco ci sono le famose “rastrelliere”, quelle che furono comprate dall’amministrazione a seguito dell’accesso al finanziamento del Ministero dell’Ambiente per 20 prototipi di bicicletta a pedalata assistita. Sono ferme lì da circa due anni. 24 mila euro di fondi ministeriali anch’essi gettati in “discarica”.




Royal Wedding: Harry e Meghan sposi. Lui si commuove: “Sei meravigliosa”. Tutte le foto

Harry e Meghan hanno detto sì. Il principe Harry, figlio cadetto di Carlo e Diana, e l’attrice americana Meghan Markle sono marito e moglie. Si sono detti sì nella cappella di St. George del castello di Windsor al culmine del rito nuziale anglicano presieduto dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. Da oggi diventano rispettivamente ‘sua altezza reale il duca di Sussex’ e ‘sua altezza reale la duchessa di Sussex’, secondo i titoli conferiti loro dalla regina Elisabetta II.

“Sei meravigliosa”, “You look amazing”, sono state le prime parole che Harry ha rivolto a Meghan al suo arrivo all’altare. Rilassato fino all’ultimo, all’ingresso della sua futura sposa il principe si è lasciato scappare qualche lacrima.

 

Ad attendere Meghan in chiesa, il principe Carlo – erede al trono britannico e padre dello sposo – chiamato ad accompagnarla all’altare in sostituzione di papà Markle, Thomas, il quale ha dato forfait all’ultimo momento per problemi di salute legati ad un attacco cardiaco annunciato subito dopo il coinvolgimento in uno scandalo di presunte foto vendute a un tabloid.

Variazioni sul tema della tradizione alle nozze reali fra il principe Harry e Meghan Markle a Windsor: un coro gospel americano ha intonato la celebre ‘Stand by me’ subito dopo l’infiammato sermone del vescovo episcopale di Chicago, Michael Curry, incentrato sulla forza dell’amore umano che trova “la sua sorgente in Dio”.

Harry è arrivato a bordo di una Range Rover e indossa l’alta uniforme di ufficiale dei Blues and Royals della cavalleria di Sua Maestà. Prima di entrare in chiesa ha compiuto un breve tragitto a piedi rispondendo con sorrisi e saluti alle grida augurali della folla. Nella cappella è stato accolto dal rettore del complesso religioso di Windsor, David Conner, e poi è stato affiancato lungo la navata centrale verso l’altare dal fratello maggiore William, secondo in linea di successione al trono della regina Elisabetta dopo il padre Carlo e oggi testimone di nozze. Harry era stato a sua volta testimone nel 2011 del matrimonio dello stesso William con Kate Middleton

In alta uniforme militare dei Blues and Royals, reggimento di cavalleria dell’esercito britannico di cui la regina è colonnello comandante, sia lo sposo Harry che il testimone William accolti nella cappella di St. George da un’ovazione dei 600 ospiti. Sorridente e rilassati hanno chiacchierato per tutto il tragitto che li ha condotti in chiesa.

Meghan Markle ha lasciato l’hotel dove ha trascorso la notte a bordo di una Rolls Royce d’epoca, con al fianco sua madre Doria Regland, per raggiungere il castello di Windsor.

Oltre ai circa 2.640 rappresentanti della ‘gente comune’, scelti dagli sposi per assistere alle nozze nel cortile del castello.

In chiesa il fratello di Lady Diana, Charles Spencer, con il volto sorridente e rilassato; la regina dei talk show americani Oprah Winfrey; l’attore britannico Idris Elba, elegantissimo in completo blu e camicia bianca; la popstar James Blunt con la moglie Sophia. Tra gli invitati già arrivati c’è anche Chelsy Davy, ex storica fidanzata di Harry, David e Victoria Beckham, George Clooney e la moglie Amal.

Il principe Harry e Meghan Markle sono saliti sulla carrozza ascot per il corteo nuziale dopo la celebrazione religiosa del loro matrimonio a Windsor. La loro uscita dalla cappella di St. George è stata accolta da grida di esultanza e di saluto della folla. Le famiglie, con il principe Carlo accanto alla madre di lei, Doria Ragland, si erano intanto schierate sulla scalinata della chiesa per le foto e i saluti, al suono delle campane a festa. Mentre la regina e il principe Filippo si sono allontanati sulla Rolls Royce ufficiale di palazzo sulle note dell’inno nazionale. L’atmosfera rilassata, i volti sorridentI e il sole continua a splendere.

Centinaia di persone hanno trascorso la notte sui marciapiedi di Windsor per assicurarsi i posti migliori e poter seguire dal vivo la coppia al suo passaggio in carrozza dopo la cerimonia nella cappella di St. George.

Le fedi di Harry e Meghan sono state realizzate da Cleave and Company, gioiellieri e medaglieri storici della famiglia reale che hanno anche montato le pietre preziose sull’anello di fidanzamento dell’attrice americana. La fede di Meghan è stata realizzata con oro gallese ed è donata dalla regina Elisabetta. L’anello di William invece è una fascia di platino decorata.

Irene Tagliente

 




Anguillara Sabazia, lotta al bullismo: E’ ancora panchina gialla per dire un fermo no

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Dopo l’appuntamento di lunedì scorso con gli studenti dei licei Vian e Paciolo questa volta è toccato agli alunni della scuola media, insieme alla promotrice del progetto, partito lo scorso 7 febbraio, Sara Galea ViceSindaco e assessore alle politiche sociali del comune di Anguillara, all’assessore alla Cultura Viviana Normando, alla capoarea ai servizi sociali Simonetta Princigalli, alla preside Paola Di Muro, alla vicepreside Mara Scaperrotta, delegata al bullismo, a una classe di quinta elementare insieme alle insegnanti e ad una delegazione di ragazzi di Blanca a inaugurare l’importante simbolo per dire no al bullismo.

La partecipazione attiva degli studenti al progetto

“Qui alle scuole medie – ha detto a margine dell’evento la vice Sindaco Sara Galea – il progetto si è articolato non soltanto con il lavoro sulla panchina, ma attraverso la realizzazione di letture, poesie, riflessioni, disegni e manifesti elaborati dai ragazzi con il sostegno dei docenti. Attimi – ha proseguito Galea – di grande soddisfazione, unione, compartecipazione e, soprattutto, di realizzazione di un diverso stato di coscienza, più consapevole, partecipe, di reale presenza e collaborazione tra i vari partecipanti”.

Un brano dei Pink Floyd per dire no al bullismo

Grande magia, partecipazione, entusiasmo ed emozione da parte di tutti, soprattutto degli ospiti con un momento di grande attenzione: la messa in opera di un brano musicale dei Pink Floyd di alcuni ragazzi della sezione musicale, rivisto e corretto insieme alla docente con un testo sul tema del bullismo. La collaborazione tra le istituzioni dunque, ancora una volta, ha centrato l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi riguardo quella che è la piaga sociale rappresentata dal bullismo. E la vice sindaco promette di proseguire il cammino iniziato insieme all’istituzione scolastica per mettere al centro i giovani di Anguillara, giorno dopo giorno, anno dopo anno.

La delegazione di Blanca (Spagna)

“Grande euforia anche nella delegazione dei ragazzi di Blanca, – ha detto ancora la vice sindaco – che abbiamo voluto salutare all’interno di questo evento con grande affetto e sentiti ringraziamenti per la loro presenza che ogni anno si rinnova grazie allo scambio didattico tra le scuole medie, una cosa rara che in genere avviene per i licei e che è diventata una caratteristica ed unicità di Anguillara da tantissimi anni”.

Una giornata indimenticabile

Che si è poi conclusa nella sala consiliare dove la vice Sindaco e l’assessore Viviana Normando hanno accolto la delegazione di Blanca, una classe delle medie, le dirigenti della scuola, le istituzioni di Blanca e nello spirito di grande amicizia delle due cittadine hanno realizzato quel meraviglioso momento in cui i due comuni si scambiano dei doni. “Questi attimi – ha detto in conclusione Sara Galea – sono quelli che creano il mondo migliore per i nostri figli e per questo ringrazio tutti coloro che oggi hanno permesso a tutto questo di essere”.




Roma, il Capo della Polizia Franco Gabrielli fa ingresso tra i soci onorari dell’Associazione dei Benemeriti della Repubblica (ANCRI)

ROMA – Il Cavaliere di Gran Croce Franco Gabrielli, Capo della Polizia – Direttore generale della Pubblica Sicurezza da ieri è socio onorario dell’Associazione Nazionale degli Insigniti al Merito della Repubblica (ANCRI). La decisione di nominare il Capo della Polizia quale socio onorario dell’associazione è stata votata all’unanimità dei consensi da parte della presidenza nell’ultima assemblea sociale di Cosenza.

La consegna della tessera sociale Ancri

E’ avvenuta a margine delle celebrazioni della Giornata in ricordo delle vittime del terrorismo, organizzata in Questura, a Roma dall’ANCRI e dall’Associazione Memoria insieme alla Polizia di Stato. Erano presenti il Questore di Roma Guido Marino, il prefetto di Roma Paola Basilone, i generali comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria, tantissimi dirigenti ed operatori della Questura di Roma e oltre 60 parenti delle vittime del terrorismo. Il presidente dell’Associazione Tommaso Bove e il prefetto Francesco Tagliente, delegato ai rapporti istituzionali del Sodalizio hanno colto l’occasione ringraziare il prefetto Gabrielli per la sensibilità dimostrata nei confronti delle vittime del terrorismo e per rinnovargli auguri di buon lavoro e le congratulazioni per la recente riconferma al vertice del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Bove: “Mantenere sempre viva la memoria delle Vittime del terrorismo”

Il presidente Bove nel suo indirizzo di saluto, ha sottolineato che “per l’associazione degli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana, ricordare le vittime di quei terribili anni di piombo, manifestare la vicinanza ai familiari che ancora piangono i loro cari e condividere questo momento celebrativo con tanti protagonisti della lotta al terrorismo, è un grande privilegio. Gli Insigniti – prosegue Bove – sono impegnati a promuovere tutte le iniziative possibili per tenere alti i Valori ed i Simboli della Repubblica. Tra quelle avviate negli ultimi mesi questo momento di riflessione con la Polizia di Stato e con l’Associazione Vittime del Terrorismo su quei tragici anni di piombo e di strategia della tensione, rappresenta il momento più alto sia come gratificazione degli Insigniti che come esempio per gli altri, soprattutto per i nostri giovani. Sono convinto – ha aggiunto il Presidente Ancri – che questo incontro alimenta la riscoperta dei Valori primari, tra i quali vi è certamente quello del mantenere sempre viva la memoria delle Vittime del terrorismo, ed accresce il senso dello Stato per il quale quelle vite sono state sacrificate.”
Concludendo il suo intervento, Tommaso Bove ha voluto rivolgere un riconoscente pensiero a tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, che nei cosiddetti anni di piombo hanno strenuamente lottato, e vinto, contro il terrorismo a rischio ed a costo della loro stessa vita.

Argomentando sulla motivazione del premio il prefetto Tagliente ha detto che:

“L’Ancri pone alla base di ogni decisione e iniziativa il valore unico e intangibile dell’uomo. Pone al vertice della scala dei valori il cittadino come persona e come individuo portatore di diritti e di doveri. Parlo – ha precisato Tagliente – del valore della legalità, della libertà, della dignità della persona, della dignità sociale, della democrazia, della solidarietà, dell’eguaglianza. Parlo della esigenza di rivolgere attenzione ai diritti delle persone che versano in una condizione di fragilità, come i familiari delle vittime del terrorismo.” L’Ancri – ha concluso Tagliente – riconoscendo nel tuo operato un modello di riferimento etico, ti chiede di accettare la nomina di socio onorario dell’Associazione degli insigniti OMRI”.

Poco prima il Capo della Polizia aveva concluso la cerimonia del ricordo con un apprezzatissimo intervento, che ha toccato le corde sia dei parenti delle vittime degli attentati terroristici che degli uomini delle istituzioni che in quegli anni, hanno creduto nel loro lavoro battendosi con tenacia a rischio della propria vita e della sicurezza dei propri familiari.




Roma, bus prende fuoco in pieno centro: donna ustionata ricoverata all’ospedale

ROMA – A fuoco un mezzo dell’Atac in pieno centro a Roma, in via del Tritone. E una donna che camminava poco distante in strada al momento dell’esplosione è rimasta leggermente ustionata, è stata portata all’ospedale Santo Spirito. A provocare attimi di panico è stata, fra l’altro, l’esplosione di uno pneumatico del mezzo, udita anche a distanza dalla strada in cui è avvenuto l’incendio, a pochissima distanza dalle principali sedi istituzionali. Un denso fumo nero si è diffuso nella zona circostante, visibile da lunga distanza. I Vigili del Fuoco sono entrati in azione per spegnere l’incendio. La strada è stata bloccata.

Il bus, andato completamente distrutto, era dell’anno 2003, ovvero era una vettura considerata ‘vecchia’, con 15 anni di vita

L’Atac, che ha avviato subito un’indagine interna, sottolinea di aver “negli ultimi mesi intensificato le azioni preventive per minimizzare i rischi di incendio per la flotta che purtroppo ha un’età media molto avanzata – spiega la municipalizzata dei trasporti di Roma -. Le azioni messe in campo hanno consentito di abbattere i casi di incendio sulle vetture di circa il 25% nel primo quadrimestre 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017”.

Traffico congestionato nel centro di Roma

Sono state chiuse anche le vie adiacenti a via del Tritone. Non è possibile circolare fra largo Chigi e via del Traforo e su via del Corso (tra piazza Venezia e largo Chigi). Il traffico è in tilt su piazza Venezia e piazza Barberini. Vigili urbani in forze per agevolare la viabilità. L’Atac ha aperto un’indagine interna. “L’incendio non ha provocato nessuna conseguenza ai passeggeri”, conferma l’azienda. Il ministro dell’Interno Marco Minniti stava andando a palazzo Chigi per il Consiglio dei Ministri in quei momenti: si è quindi fermato qualche istante a parlare con i rappresentanti delle forze dell’ordine e con i vigili del fuoco. E’ giunta sul posto anche l’assessore alla Mobilità di Roma Linda Meleo.

Sos dei sindacati

mezzi vecchi, un caso al mese – “Le condizioni in cui operano i bus sono condizioni estreme, a conoscenza di tutti e più volte denunciate anche da noi. Si fa la manutenzione possibile con le risorse disponibili, il concordato preventivo però ha bloccato tutto. Questa città necessità di mezzi nuovi, perché quelli che ci sono, sono vecchissimi, la flotta più ‘antica’ di Europa, e da qui derivano questi problemi. Il servizio che si presta ai romani non è più all’altezza della città. I cittadini esasperati alla fine se la prendono con gli autisti”. Così il segretario della Filt Cgil Roma e Lazio Eugenio Stanziale. “E’ l’ennesimo autobus che prende fuoco in città, stimiamo che oramai ci sia un caso del genere al mese – gli fa eco Michele Frullo, dell’Usb -. Questo è dovuto alla vetustà dei mezzi di Atac, che crea disagi a utenti e lavoratori. Bisogna intervenire il più presto possibile con l’acquisto dei mezzi nuovi, perché con l’arrivo dell’estate questa situazione può solo aggravarsi, anche a causa dello stop alla manutenzione dei mezzi su strada, prima assicurata dai lavoratori Corpa che sono stati licenziati”.




Roma, metro C San Giovanni: conto alla rovescia per l’inaugurazione

ROMA – Conto alla rovescia per l’apertura della stazione metro c di San Giovanni che comprenderà anche un museo. L’inaugurazione, annunciata dal sindaco Virginia Raggi, si terrà il prossimo sabato 12 maggio. “Dopo anni di fermo – ha detto Raggi – abbiamo sbloccato i lavori. Roma comincia a mostrare che le cose si possono fare. Inauguriamo una stazione museo che diventerà operativa. Ce la invidieranno da ogni parte del mondo”. Una vera e propria “svolta nella mobilità” ha detto la sindaca riferendosi all’apertura della stazione di San Giovanni che diventerà un importante snodo di collegamento tra la linea C e la A permettendo di raggiungere il centro della Capitale ai tanti residenti di una parte rilevante della periferia.

Programmate anche variazioni per le linee degli autobus del quartiere di San Giovanni

Saranno modificate le linee 51 e 81, sarà istituito il nuovo bus 77 e soppressa la linea 673. Il 51 che oggi fa capolinea a piazza Lodi e porta in Centro, con l’apertura della nuova stazione partirà da San Giovanni. Il capolinea dell’81 verrà spostato da piazza Roberto Malatesta a piazza Lodi dove oggi c’è il 51. L’itinerario più breve e veloce consentirà di risparmiare due vetture per utilizzarle altrove: tagliando l’81 resterà il 412 fino a Lodi. Poi tra qualche giorno entrerà in funzione una nuova linea, la 77, che parte da Piramide e poi va dritta per via Marco Polo e via Cilicia, fa una fermata a San Giovanni e poi ritorna al capolinea unico di Piramide, collegando le metro A, B e C. Infine ci sarà la soppressione della linea 673, che va da Rho a piazza Zama, e sul tratto scoperto sarà sostituita dal 715.

Irene Tagliente

 




Scomparsa Mirella Gregori, la sorella: “Abbiamo elementi per riaprire il caso”

Faccio un appello finalizzato alla riapertura del caso di mia sorella Mirella Gregori.  Se c’è un avvocato che se la sente di rimettere mano agli atti processuali, alle prove raccolte negli anni per presentare una solida istanza di riapertura del caso io sono qui. Perché per noi questo caso non è chiuso, Mirella è scomparsa e noi vogliamo arrivare alla verità”.

L’appello, lanciato da Maria Antonietta Gregori giovedì 3 maggio in occasione della trasmissione web tv Officina Stampa condotta dalla giornalista Chiara Rai

Maria Antonietta Gregori ha ripetuto l’appello nell’aula magna dell’Università eCampus in via Matera a Roma di fronte a un gremito pubblico di persone che hanno partecipato al convegno promosso in occasione della ricorrenza dei 35 anni dalla scomparsa della 15enne Mirella Gregori che oggi avrebbe 50 anni.

Il convegno

Un convegno molto interessante con ospite principale Maria Antonietta Gregori e che ha vantato la presenza di Rita Neri, responsabile Università degli Studi eCampus sede di Roma, Andrea Mario Ferraris presidente dell’associazione Penelope Lazio, Flaminia Bolzan Mariotti Posocco consulente in processi penali di rilievo nazionale e ospite di trasmissioni televisive su temi di cronaca e sociale, Marina Baldi biologa e specialista in genetica medica e consulente tecnico in materia di genetica forense, Chiara Rai giornalista direttore del quotidiano d’inchiesta L’Osservatore d’Italia e collaboratore del quotidiano Il Messaggero, Fiore De Rienzo giornalista responsabile della cronaca nera de La Vita in diretta, Già inviato de la trasmissione Chi l’ha visto?

Una pagina di cronaca nera italiana che non è mai stata risolta

I crimini, le scomparse hanno sempre qualche falla, non sono perfetti ed è ai presunti errori che bisogna dare la caccia. È importante che negli anni non si dimentichi. Spesso Gregori e Orlandi vengono accomunate, ma forse sostanzialmente perché  entrambe sono scomparse nel 1983 a 40 giorni di distanza l’una dall’altra e perché ci sarebbero alcuni elementi che e pseudo testimonianze che vorrebbero legare i due fatti. Comunque le ragazze non si conoscevano e neppure le famiglie delle stesse. Ma ci sono elementi che le avvicinano o accumunano come il fatto che nei comunicati dei rapitori di Emanuela spuntò il nome di Mirella; i contatti delle adolescenti con venditori di prodotti Avon; la presenza nelle due indagini dell’allora vicecapo della vigilanza vaticana, Raoul Bonarelli

Come scompare Mirella Gregori?

Nel pomeriggio del 7 maggio 1983 Mirella uscì di casa e non vi fece più ritorno. Il giorno della scomparsa, la ragazza si recò regolarmente a scuola e tornò a casa attorno alle 14, dopo essersi intrattenuta qualche tempo in un bar vicino a casa assieme ad un’amica. Quest’ultima dichiarò che lei e Mirella avevano parlato del più e del meno e non seppe fornire altre informazioni.

Tornata a casa, Mirella fu chiamata al citofono da un sedicente amico, tale “Sandro”, alle cui richieste di uscire avrebbe esclamato: «Se non mi dici chi sei, non scendo!», per poi prendere tempo e proporre di vedersi attorno alle 15:00. A quell’ora, la ragazza effettivamente uscì, dicendo alla madre che “aveva un appuntamento” presso il monumento al bersagliere di Porta Pia con un vecchio compagno di classe, il quale, peraltro, quel pomeriggio era impegnato altrove. Da quel momento la famiglia non ha più avuto notizie della ragazza.

La ricostruzione nel servizio di Officina Stampa

 

L’americano e il canale con la Santa Sede

Emblematica e di rilievo la figura dell’“Americano“, colui che ha è riuscito ad avere un canale telefonico privilegiato con la Santa Sede e ha rivendicato entrambe le sparizioni. Chiamò al bar dei Gregori, rispose il marito di Maria Antonietta e disse ‘Prendi carta e penna e scrivi’ e dettò le etichette degli abiti che Mirella indossava il giorno della scomparsa, biancheria compresa. Mirella poteva aver avuto un canale con il Vaticano? È possibile.  Il collegamento con la Santa sede può essere stato rappresentato dalla figura di una guardia del corpo di papa Giovanni Paolo II. Quest’uomo abitava vicino alla casa della famiglia Gregori e qualche volta si sarebbe fermato a parlare con Mirella.

Fu la madre di Mirella a riconoscere quest’uomo

La donna, il cui stato d’animo e ricordi hanno fatto parte di un interessante racconto del cronista Di Rienzo che l’ha conosciuta, ha visto  durante una visita del Papa alla parrocchia romana di San Giuseppe il 15 dicembre 1985, un uomo della Vigilanza vaticana facente parte della scorta, Raoul Bonarelli. Quella persona spesso si intratteneva con la figlia e una sua amica in un bar vicino a casa. Dopo un primo riconoscimento però la mamma di Mirella, secondo i racconti del giornalista Di Rienzo, quando le furono fatti vedere dei filmati di quel giorno diede l’impressione di avere paura, di essere intimorita e neppure si soffermò tanto a guardare le immagini. Insomma disse di non riconoscere nessuno

Ma ci sono anche altri elementi di cui si è parlato al convegno

Chiara Rai ha commentato nei particolari il documento del 31 ottobre 1983 che avrebbe meritato un approfondimento da parte degli inquirenti. Invece i nomi presenti su quel documento del SISDE pubblicato in esclusiva dal giornalista Tommaso Nelli su Cronaca&Dossier.it, non sono stati ascoltati in merito. I servizi segreti hanno riportato i particolari di una intercettazione ambientale dalla quale si evince chiaramente che la figlia dei gestori del bar situato all’epoca sotto l’abitazione dei Gregori (nell’intercettazione parlava con una commessa di un negozio vicino, sua amica) sarebbe stata al corrente dell’identità dell’uomo che convinse Mirella a seguirlo.

Gli inquirenti concentrarono le attenzioni su Sonia De Vito, coetanea e definita da Maria Antonietta Gregori la migliore amica di Mirella. Sonia è la figlia dell’allora proprietario del bar “Italia”, situato all’inizio di via Nomentana, proprio sotto casa dei Gregori.

Le due ragazze, quel pomeriggio, prima che Mirella andasse via con “Alessandro”, trascorsero alcuni minuti assieme. Come scritto nel documento , a un certo punto, pronunciate dalla De Vito, «venivano udite chiaramente le seguenti frasi:

Certo… lui ci conosceva, contrariamente a noi che non lo conoscevamo… quindi poteva fare quello che voleva…

Come ha preso Mirella poteva prendere anche me, visto che andavamo insieme…».

Sonia De Vito conosceva l’uomo che portò via per sempre Mirella Gregori. Ma chi era? Perché non hanno accertato chi fosse l’altra amica della conversazione e se fosse al corrente dell’identità del misterioso rapitore?

Nel corso del convegno sono stati snocciolati diversi aspetti

Correttamente è stata anche fatta la cronaca della vile messinscena dei due plichi con la lettera, i ritagli di giornale, capelli, terriccio, un merletto e alcuni negativi fotografici recapitati oltre cinque anni fa alla sorella di Mirella Gregori e a una compagna di musica di Emanuela Orlandi. Il materiale fu sequestrato dalla Squadra mobile e l’epilogo è noto a tutti. Come lo stesso mistero della foto con il teschio: il cranio, appartenuto a una certa Eleonora De Bernardi, morta il 23 agosto 1854, si trovava nei sotterranei della chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte, in via Giulia. Alla cripta si può accedere liberamente e il teschio era collocato su una nicchia ad altezza d’uomo, quindi facilmente fotografabile. Inutile continuare a ricordare il codardo atto di chi all’epoca ha cercato notorietà.




Nemi, nessuna convenzione con Ariccia sui rifiuti: il territorio è invaso dalla monnezza

NEMI (RM) – La paventata eventualità di convenzione con Ariccia per l’utilizzo consorziato dell’isola ecologica era con tutta probabilità la solita trovata elettorale lanciata da Giovanni Libanori durante la campagna delle trascorse elezioni amministrative di Nemi. Sembrava tutto già fatto. Da lì a qualche giorno sarebbe partita la raccolta differenziata su tutto il territorio e invece nulla. La conferma arriva dopo aver interpellato il sindaco di Ariccia Roberto Di Felice: “Dopo la lettera d’intenti non c’è stato più alcun seguito. Non abbiamo ricevuto più nulla”. Insomma Nemi dopo una lettera d’intenti non si è fatta più sentire con il vicino Comune di Ariccia per cercare di consorziarsi e far decollare una volta per tutte la raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio.

Nel paese delle fragole ormai, sciopero della Lazio Ambiente a parte, la situazione rifiuti è tragica

Nemi è l’ultimo dei Castelli Romani a non avere avviato la raccolta differenziata sull’intero territorio comunale. E se anche Frascati esce dalla Lazio Ambiente non c’è certezza per il futuro perché la differenziata porta a porta del 3 per cento che Nemi ha iniziato con un progetto pilota sotto il governo Biaggi (località Ville di Nemi e Vigna Grande) è anche a rischio estinzione se non si trovano altre soluzioni. E poi c’è altro. L’amministrazione ha gestito per anni i rifiuti nel sito non autorizzato di via della radiosa a soli 200 metri dal pozzo che fornisce acqua potabile all’intera cittadinanza. Da qualche mese i cassonetti sono finiti nel terreno comunale su via Nemorense che si affaccia sul lago, zona a protezione speciale nel cuore del Parco dei Castelli Romani dove insistono vincoli paesaggistici e idrogeologici.

Intanto sono tre giorni che a Nemi regna il caos rifiuti

Le criticità maggiori sono fuori il centro storico dove i cassonetti straripano di rifiuti. Così nella zona delle Colombe, piazza della Rinascita, via Parco dei Lecci e vie limitrofe e via dei Corsi. Anche i contenitori per la differenziata a Vigna Grande sono pieni d’immondizia. Questo succede perché Lazio Ambiente ha attuato uno sciopero a oltranza destinato a durare fin quando non verrà chiarita la situazione di incertezza relativa al prosieguo dell’attività aziendale che al momento vede un futuro incerto per circa 400 lavoratori. E anche la liquidazione totale delle mensilità che l’azienda di gestione rifiuti deve ancora da ricevere dai Comuni morosi.

Tutte le strade delle città servite dalla raccolta di Lazio Ambiente ormai sono piene di rifiuti

I sindaci dei Comuni non morosi già da due giorni si stanno lamentando: la sospensione del servizio ha riguardato infatti anche i comuni in regola con i pagamenti. Ci sarà la creazione del nuovo consorzio? I Comuni sopporteranno questo momento di caos e disservizi? E i cittadini, intanto, pagano.

articolo CN




Cosenza, Tommaso Bove riconfermato presidente dell’associazione degli Insigniti al Merito della Repubblica

COSENZA – Si è conclusa con la riconferma del presidente Tommaso Bove e la determinazione del nuovo Ufficio di presidenza a proseguire, con sempre maggiore impegno, la promozione dei valori richiamati nella nostra carta Costituzionale il Raduno nazionale dell’Associazione degli insigniti al Merito della Repubblica italiana (ANCRI). L’assemblea generale dei soci ha eletto all’ufficio di presidenza nazionale Francesco Avena, Domenico Garofalo, Franco Graziano, Francesco Tagliente e Francesco Tudisco. Prima della conclusione dei lavori il presidente Bove ha presentato all’Assemblea generale la nuova squadra composta, oltre che dall’Ufficio di presidenza scelto dall’Assemblea, i delegati nazionali e il consiglio nazionale.

Nel corso dell’Assise è stato condiviso di arricchire l’Ancri di tre nuove deleghe: la sicurezza informatica, l’innovazione e la ricerca e la protezione civile

La sicurezza informatica è stata affidata a Marco Valerio Cervellini, Sostituto Commissario della Polizia di Stato in servizio presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, promotore delle campagne di sensibilizzazione sulla navigazione sicura dei minori e degli adulti, sulla rete internet.

La ricerca e Innovazione e stata affidata a un grande personalità del CNR, l’ing. Ottavio Zirilli, Ufficiale OMRI, Responsabile dell’Area della Ricerca del Consiglio Nazionale delle ricerche di Pisa
La protezione civile invece è stata affidata a un addetto Antonio CERRAI, Presidente provinciale della Croce Rossa di Pisa, anche lui insignito della Benemerenza di Ufficiale OMRI. È stata molto apprezzata l’attività del vulcanico Presidente della Sezione locale ufficiale Angelo Cosentino che coadiuvato dai cavalieri Pasquale Giardino, Armando Tocci, Giuseppe Miraglia e Giovanni De Lia, ha assicurato sia una attenta pianificazione dell’accoglienza degli associati provenienti da tutto il territorio nazionale e da altri paesi sia l’organizzazione dell’evento.

La cerimonia si è conclusa con una manifestazione molto partecipata anche da parte della società civile cosentina

Dopo la deposizione di una corona di alloro al Monumento dei caduti, cui ha fatto seguito una preghiera da parte del cappellano della Polizia di Stato Mons. Pier Maria Del Vecchio, è stato il momento degli interventi conclusivi nella bellissima cornice allestita in piazza dei Bruzi, antistante il Comune. Oltre alla presenza del Tricolore sorretto da un gruppo di ragazzi e del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, erano presenti i sindaci Pietro Caracciolo del Comune Montalto Uffugo, Antonio Russo del Comune di Crosia, Mario Pizzino del Comune di Amantea, Armando Tocci del Comune di San Martino di Finita, Rosaria Amalia Capparelli del Comune di San Benedetto Ullano, Agostino Chiarello del Comune di Campana e Crea Nathalie Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Mendicino.
Presente anche una rappresentanza delle scolaresche di Cosenza, dell’Associazione nazionale Carabinieri e dell’Associazione nazionale Polizia di Stato e i gonfaloni e labari dell’ANCRI e delle altre associazioni.

Prima degli interventi la presentatrice Antonietta Cozza ha presentato Marco Voleri, cantante lirico che con la sua bella e potente voce tenorile, accompagnato dalla Banda musicale dell’Associazione Polizia di Stato, ha intonato con forza, il Canto degli Italiani.

A seguire sono intervenuti il presidente Tommaso Bove, il prefetto Francesco Tagliente

Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha chiuso gli interventi manifestando piena condivisione per la mission e la vision dell’ANCRI che pone al centro delle proprie attività la persona umana e gli altri valori che discendono dalla nostra Carta Costituzionale.

Particolarmente toccante è stato intervento del prefetto Francesco Tagliente, delegato ai rapporti istituzionali dell’ANCRI, che riassumendo la missione dei Benemeriti della Repubblica ha anticipato l’evento organizzato dall’ANCRI il 9 maggio alla Questura di Roma per celebrare la giornata delle vittime del terrorismo.