Napoli, nella Basilica di Pietrasanta va in scena la pop art di Andy Warhol

NAPOLI – Una magnifica exhibition quella di “Andy Warhol” che durerà fino al 23 febbraio 2020 nella Basilica di Pietrasanta, a Napoli, in pieno centro storico con oltre ben 200 opere dell’artista che risulta essere uno degli massimi esponenti della Pop Art.

Il percorso espositivo offre ai visitatori un “viaggio”, attraverso sette sezioni, nella produzione artistica del genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte e la figura dell’artista a partire, pressappoco nel dopoguerra del ‘900.

Nell’exposition partenopea i viaggiatori ripercorreranno attraverso icone, ritratti celebri che tanto identificano Warhol, fra questi l’opera di Marilyn Monroe, polaroid acetati, disegni, opere legate al mondo della musica e del fashion system, ad esempio i couturier Armani e Valentino, il ‘Brand Warhol’ e il suo rapporto con l’Italia, in particolar modo un focus sul rapporto del Warhol con Napoli, in esposizione anche una delle opere ‘Vesuvius’ realizzate nel 1985 quando l’artista originario di Philadelphia, ma che ebbe il suo successo a New York tornò nel capoluogo campano per presentare il vulcano in eruzioni, adottando le creazioni del soggiorno partenopeo con un linguaggio pittorico e con una scelta cromatica ispirato all’impressionismo (pop-impressionista) ed antinaturalistica con un risultato di grande impatto visivo e di carattere tipicamente partenopeo.

L’exhibition si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e ala Turismo del Comune di Napoli, con l’Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONULUS




“Ci siamo rotti i polmoni”: i giovani di tutto il mondo scesi in piazza per dire no ai cambiamenti climatici

Non sappiamo se il problema del cambiamento climatico verrà affrontato con la dovuta diligenza ma una cosa ci è chiara: mai si erano visti scendere in piazza così tanti giovani per reclamare un loro sacrosanto diritto, quello di avere un pianeta nel quale poter vivere nei prossimi cento anni.

Sono 173 i presidi nelle strade italiane più le assemblee tematiche che si svolgeranno nelle aziende. Presenti il movimento Fridays for future, associazioni ma anche politici che hanno deciso, forse spinti dalla grande eco mediatica prodotta dalle manifestazioni, di imbracciare il tema ambientalistico.

Le richieste a livello nazionale passano dall’abolizione dei sussidi alle fonti fossili, alla dichiarazione di emergenza climatica da parte di Comuni ed Enti locali ma anche la decarbonizzazione dell’economia e la giustizia climatica per i popoli più esposti. Tali rivendicazioni vengono tradotte anche a livello locale: a Roma i comitati parleranno di trasporto pubblico e piste ciclabili, a Napoli di rifiuti e roghi mentre a Milano della riduzione del consumo del suolo.

Mentre il Planpincieux del Monte Bianco collassa e i dati Onu prospettano la riduzione al 20% dei ghiacciai in Europa per il 2100, critici come Vittorio Feltri bollano come “bufala” quella del climate change. Il direttore di Libero asserisce: “Qui più che il cuore manca il cervello, ho i conati di vomito. Ci rassegniamo a constatare che questa ragazzetta – Greta Thunberg ndr – ha un seguito popolare vastissimo. Preferisco ascoltare il Premio Nobel per la Fisica Rubbia sui cambiamenti climatici”. Tolto il fatto che la parabola della sedicenne svedese può essere anche messa sotto una diversa lente di ingrandimento, le va comunque riconosciuta la forza di aprire gli occhi a molti giovani. Sono infatti le nuove generazioni che si devono e evidentemente si stanno ponendo il problema di dove vivranno tra qualche decennio. L’anagrafe impedisce a Feltri di impegnarsi in un’elucubrazione che interessa il futuro dove molto probabilmente lui non sarà e se, nel contempo, decide di rifarsi ad un premio Nobel per la fisica invece che ad esperti di climatologia restituisce immediatamente la cifra del suo ragionamento privo di qualsiasi tipo di fondamento.

Bisogna intendere con una certa celerità che il mondo nel quale ci ritroviamo a vivere ha a disposizioni risorse sempre più limitate anche considerando l’aumento costante della popolazione mondiale. Pensare che il modello capitalistico dell’usa e getta sia ancora possibile è da incoscienti. Ritenere che solamente fonti fossili possano produrre energia è da ignoranti. Occorre uno sforzo a livello globale per indirizzare una nuova forma di sviluppo e fornire alla ricerca scientifica (l’unica in grado di salvarci) un indirizzo agli antipodi rispetto quello finora utilizzato.

Non bastano pannelli fotovoltaici, pale eoliche e lo sfruttamento del moto ondoso, è urgente trovare un sistema energetico che soddisfi il fabbisogno di città o addirittura continenti sempre più informatizzati ed energicamente dispendiosi.

Per esempio, Bill Gates ha finanziato una ricerca in tal senso ed è riuscito ad elaborare con un think tank di scienziati una innovativa centrale nucleare in grado di utilizzare l’uranio impoverito al posto di quello arricchito riducendo al minimo la possibilità di incidenti che sono, quasi nella totalità, ricollegabili ad una manchevolezza umana. Le emissioni di CO2 di questa centrale sono pari a zero. La guerra economica tra Cina e Usa ne ha reso, però, impossibile la costruzione in diversi siti. In questi giorni il ministro dell’ambiente Costa ha dichiarato: “Una grande proposta dell’Italia è stata quella di scorporare dal debito gli impegni green: spendiamo delle risorse, i fondi ci sono ma non vincoliamo al sistema finanziario attuale. La situazione richiede soluzioni emergenziali: l’Italia e la Germania hanno fatto questa proposta, mi auguro che l’Unione Europea e altri Paesi la facciano propria. Una risposta che possa andare incontro a questo grido di dolore dei giovani è quella di cambiare il paradigma”.

Il 25% delle malattie e delle morti nel mondo sono dovuto al cambiamento climatico

Muoiono ogni anno 7 milioni di persone per lo smog. Per poter parlare di sovranismo, populismo, destra, sinistra, relazioni internazionali, benessere, c’è necessità innanzitutto di un luogo dove vivere in salute. Questa necessità è diventata la sfida più rilevante del nostro tempo, una sfida che esige la risposta più urgente e meditata possibile.. Per questo tutte le critiche costruttive sono ben accette mentre posizioni come quelle di un Feltri qualsiasi vanno assolutamente evitate.




Grottaferrata, si celebra San Nilo: Lazio e Calabria sempre più unite

GROTTAFERRATA (RM) – Nei giorni scorsi la visita del sindaco Luciano Andreotti a Lungro dove ha incontrato il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I.




Vienna presenta a Roma il suo 2020 con Beethoven

Vienna e la musica formano un binomio indissolubile. Nel 2020 la città celebra gli artisti che l’hanno resa la capitale mondiale della musica, tra loro Ludwig van Beethoven di cui ricorre proprio il prossimo anno il 250mo anniversario. Beethoven è stato un visionario che ha generato stimoli creativi non solo per la musica ma anche per Vienna stessa, ancora oggi. Vienna fu il luogo che vide la composizione e la prima esecuzione di gran parte delle sue opere.

L’Ente per il Turismo di Vienna, in occasione di questa ricorrenza, ha chiesto ad alcuni viennesi per scelta quale sia il loro rapporto con la capitale della musica e ha inoltre ideato in cooperazione con l’Orchestra Sinfonica di Vienna una storia interattiva incentrata su Beethoven per Amazon Alexa e Google Home.

Chi attiva l’Alexa Skill o la Google Action “Beethoven in Vienna” potrà ascoltare l’inizio di una storia interattiva incentrata sulla vita e l’operato di von Ludwig van Beethoven, che nacque nel 1770 a Bonn e trascorse gran parte della sua vita a Vienna. Si potranno così scoprire storie e aneddoti, che permetteranno di avvicinarsi alle opere e alla personalità del grande compositore. Non mancheranno le sorprese anche per coloro che di Beethoven se ne intendono. Per la colonna sonora, che è costituita da registrazioni dell’Orchestra Sinfonica di Vienna diretta da Philippe Jordan, sono stati selezionati passaggi significativi di tutte le nove sinfonie di Ludwig van Beethoven.

La
voice app “Beethoven‘s Vienna” è
disponibile come Alexa Skill e Google Action nei rispettivi store ed è linkata
anche sulle campagne online, nonché sui canali dell’Ente per il Turismo di
Vienna e dell’orchestra dei Wiener Symphoniker.

Molti italiani si recano a Vienna non solo per le
bellezze della città, più volte selezionata come città più vivibile al mondo,
ma anche per la sua ricca ed intelligente offerta musicale.

Un’anticipazione del 2020 musicale, è
stata offerta a Roma, presente la responsabile per l’Italia dell’ente turistico
di Vienna, Isabella Rauter, in occasione di un evento che è stato allietato
dalle note del duo Igudesman & Joo, duo che da molti anni gira il mondo, da solo o accompagnato da
orchestre sinfoniche e da camera. Con i suoi virtuosissimi show, in cui propone
performance comico-classiche, la coppia si prende gioco delle esecuzioni di
musica classica. I due musicisti di Igudesman & Joo si sono esibiti insieme
a Gideon Kremer, Julian Rachlin, Joshua Bell, Yuja Wang e John Malkovich (www.igudesmanandjoo.com).

Igudesman
non si dedica esclusivamente alle attività artistiche ed è cofondatore di Music
Traveler, che propone servizi professionali per musicisti. Al sito, e anche con la app, musicisti in viaggio possono prenotare in
tutto il mondo a tariffe accessibili sale dove esercitarsi e, se necessario,
anche strumenti (www.musictraveler.com).

Capitale mondiale della musica

Il ricco patrimonio della
musica classica viennese continua a vivere con ininterrotta vitalità e nelle
sue più diverse sfaccettature nella capitale mondiale della musica. Oggi come
250 anni fa Vienna è la città della musica per eccellenza. Qui tutte le sere
10.000 appassionati di musica ascoltano pezzi di musica classica dal vivo
all’Opera di Stato, al Musikverein, al Konzerthaus, al teatro lirico Volksoper
e in diverse altre istituzioni musicali. Vienna è riuscita a mantenere viva nel
presente la sua grande tradizione classica, arricchendola di nuovi impulsi. La
notevole competenza musicaledi
Vienna si manifesta a tutti i livelli: nel livello qualitativo della
formazione, nei grandi teatri lirici e sale da concerto, negli eccellenti
interpreti e orchestre, nei numerosi musei e luoghi commemorativi dedicati alla
musica nelle sue più diverse espressioni, nel suo ampio ventaglio di servizi
per musicisti professionisti, dalla costruzione di strumenti agli studi di
registrazione high end, e infine anche ovviamente negli splendidi concerti ed
eventi, che riempiono il calendario musicale viennese, entusiasmando il
pubblico internazionale, alcuni dei quali accessibili agli appassionati di
musica classica di tutto il mondo, basti pensare al Concerto di Capodanno e al
Concerto di una Notte d’Estate dell’Orchestra Filarmonica di Vienna a
Schönbrunn.

Viennesi d’adozione e amore della musica

La capitale della musica e il
suo pubblico entusiasta e competente rappresentano da sempre un polo
d’attrazione per artisti di tutto il mondo. Ludwig van Beethoven scelse Vienna
come centro della sua vita e del suo operato. Oggi tra i viennesi d’adozionepiù celebri vanno annoverati i
cantanti lirici Anna Netrebko, Elīna Garanča e Juan Diego Flórez, il direttore
d’orchestra Philippe Jordan e i musicisti Julian Rachlin e Aleksey Igudesman.
Numerosi musicisti di fama internazionale sono molto legati a Vienna. 

Negli Stati Uniti è Nashville la ‘capitale della musica‘ ma in Europa la capitale della musica
è Vienna
”, dice uno dei più noti solisti americani, il cantante, pianista
e autore Billy Joel. Hans Zimmer, una leggenda nel mondo delle colonne sonore,
rincara la dose: “Se al mondo c’è un
luogo che ispira i musicisti, questo luogo è ed è sempre stato Vienna
.”
Anche Joshua Bell, virtuoso del violino, si profonde in lodi per Vienna: “Chiaro che venire qui è il sogno di ogni
musicista”. È un’ispirazione straordinaria trovarsi in una città dove ogni
angolo respira bellezza
”. E Yuja Wang, la pianista
superstar, a Vienna si sente come a casa: “Ho
tanti amici a Vienna. Quando sono qui mi sento felice, sicura e amata. Adoro
andare a passeggio nei giardini dello Stadtpark. E il Konzerthaus non è lontano
dal Musikverein.
È un angolo
di paradiso.”




Napoli, tra costumi del teatro San Carlo e oggetti di porcellane di capodimonte arriva Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica”: una mostra (mozzafiato) da non perdere

NAPOLI – Da non perdere “Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica” al Real Bosco e Museo di Capodimonte del capoluogo campano a cura di Sylvain Bellenger, l’exhibition è allestita fino al 21 giugno 2020 ed è organizzata in collaborazione con il Teatro San Carlo di Napoli, con gli “Amici di Capodimonte” e con la produzione e organizzazione della casa editrice Electa.

La mostra è allestita nell’Appartamento Reale, in ben 19 sale e si propone come una grande e magnifica scenografia di un’opera lirica ed è ideata dall’artista Hubert le Galì, i viaggiatori nel ripercorrere saranno immersi completamente nelle varie espressioni artistiche, in un tumulto di arte, ammireranno ben 150 costumi appartenenti alla sartoria del Teatro San Carlo, attualmente diretta da Giusy Giustino, oltre 1000 oggetti, fruiranno 300 celebri e famose in tutto il mondo Porcellane di Capodimonte.

A rendere l’experience, unica e di grande impatto emotivo i fruitori saranno accompagnati dalla musica grazie alle cuffie dinamiche, vivranno un’avventura unica, i viandanti saranno coinvolti completamente in un mondo incantato, vivranno i tempi di Carlo di Borbone e quelli di Ferdinando II, nella vita del settecento napoletano ed oltre. I viaggiatori ascolteranno nel girovagare nelle immense e le suggestive sale reali le musiche di Pergolesi, di Domenico Cimarosa, di Giovanni Paisiello, Leonardo Leo e Niccolò Jommelli. Vivranno nel ripercorrere l’Appartamento Reale le stesse emozioni dei viaggiatori del Grand Tour grazie anche alla tecnologia, infatti l’exhibition è una “sintesi di tutte le arti” e mette ben in mostra la pluridisciplinarità tipica della nostra contemporaneità.

La mostra è stata presentata in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del Direttore del Museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger, della Sovintendente del Teatro di San Carlo, Rossana Purchia, del Presidente Amici di Capodimonte, Enrico di Lorenzo, del Direttore generale arte, mostre e musei Electa e del Presidente Comitato Scientifico Regione Campania delle Arti e Cultura, Patrizia Boldoni.




Premio Nicola Fasano: tutti i premiati nella tenuta di Al Bano Carrisi

Grande successo per l’edizione 2019 del “Premio Nicola Fasano” ideato dal ceramista Giuseppe Fasano e ospitata nella tenuta di Al Bano Carrisi.

Premiati tra gli altri AL Bano, Angelo Perrino, Francesco Schittulli, Michele e Salvatore Matarrese, Luca Montrone, Daniele Del Genio, l’Ammiraglio Donato Marzano e il prefetto Francesco Tagliente

Si è concluso con un grande successo l’edizione 2019 del “Premio Nicola Fasano” Grottaglie Città delle Ceramiche, organizzato nella tenuta di Al Bano dal vulcanico maestro ceramista grottagliese Giuseppe Fasano.

La serata, organizzata dalla giornalista Titti Battista e condotta magistralmente dalla giornalista Maria Liuzzi di TgNorba24, è iniziata con una “laudatio”, nel ricordo di Nicola Fasano e Carmelo Carrisi, da parte del prof Francesco Lenoci.

Si sono alternati in momenti di spettacolo la violinista Nancy Barnaba, l’applauditissimo duo Panama, i Terraròss, e Cinzia Tedesco.

La conduttrice Maria Luzzi e Giuseppe Fasano, tra un brano e l’altro, hanno consegnato il Premio al padrone di casa Al Bano Carrisi, all’Ammiraglio Donato Marzano, Comandante in Capo della Squadra Navale della Marina Militare; a Angelo Perrino, direttore affaritaliani.it; a Luca Montrone, presidente Gruppo Norba; all’oncologo Francesco Schittulli; a Sergio Fontana, presidente Confindustria Bari-Bat; agli imprenditori Michele e Salvatore Matarrese; a Francesco Cavallo, Presidente di Cantine San Marzano; all’avvocato martinese Angelo Lucarella; a Daniele Del Genio, presidente Cna Federmoda e patron Rossorame;. Ed ancora ai Terraross, alla Jazz vocalist Cinzia Tedesco; al duo della Band Panama; a Sabrina Cannas; a Eleonora Devitofrancesco; a Antonio Lobello, a Alberto Paglialunga; a Maria Wanda Valente e a Pino e Francesco Miola.

Il Premio al presidente Sergio Fontana, all’avvocato Angelo Lucarella e alla vocalist Cinzia Tedesco è stato consegnato dal prefetto Francesco Tagliente, già Questore di Roma

Il dinamico ideatore del Premio Giuseppe Fasano, si è confermato un autentico “vulcano” capace di mettere in evidenza le peculiarità di un’azione artistico-culturale iniziata dai suoi avi nel 1620 e tramandata da padre in figlio.

Chi ha conosciuto in vita il padre di Giuseppe Fasano, ne parla come di un artista vero, maestro su un duplice fronte: la trasmissione dell’arte ceramica ai figli e ad altri ceramisti e la capacità di dialogare con migliaia che chiedevano di visitare suo laboratorio, di conoscere dalla sua voce e di vedere plasmare con le sue mani l’amorfa argilla che, magicamente, acquistava forme e figure di grande fascino.

Tra gli invitati c’erano tantissime personalità, del mondo delle istituzioni, della cultura e dell’imprenditoria tra cui il Prefetto Francesco Tagliente con la moglie Maria Teresa Magrini Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana; Il comandante provinciale dei carabinieri di Brindisi, colonnello Giuseppe De Magistris; Il Sindaco di Cellino San Marco Salvatore De Luca, e tanti rappresentanti delle Forze armate e dell’imprenditoria come l’Imprenditore crispianese Nicola Colucci con la moglie Antonietta Greco.

E’ stata una serata anche benefica: parte del ricavato è stata devoluta all’associazione Simba, da anni impegnata nel reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Ss. Annunziata di Taranto.




Marsala, emergenza discariche abusive: il consigliere Gerardi interroga il sindaco

MARSALA (TP) – Emergenza discariche abusive sul territorio di Marsala dove il fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti ha ormai assunto dimensioni gigantesche soprattutto nelle contrade di Paolini, Baiata, Matarocco, Casazze, Rakalia, Fontanelle, Madonna Cava Bufalata, Torrelunga Puleo, Misilla Gurgo, Addolorata, Santi Filippo E Giacomo, Amabilina, Ventrischi, Strasatti, Birgi, Bosco, Ciavolo, Digerbato.

In questi quartieri si possono vedere cumoli di rifiuti abbandonati, come mobili, materiale plastico, pezzi di auto, frigoriferi, materassi, water, eternit e sfabbricidi, che rappresentano un forte elemento di degrado ed al tempo stesso una causa di inquinamento ambientale dell’aree. Fattore di secondo piano ma non di meno conto il fatto che queste discariche a cielo aperto non hanno alcun tipo di elemento separatore rispetto alla strada principale risultando accessibili a tutti e divenendo così anche fonte di pericolo per chiunque vi acceda, soprattutto bambini.

Il Consigliere Comunale Ivan Gerardi ha presentato una interrogazione urgente al primo cittadino di Marsala chiedendo quali provvedimenti intende adottare per prevenire il fenomeno dell’abbandono rifiuti specificando se è intenzione dell’amministrazione comunale far installare telecamere di videosorveglianza e in attesa azionare un controllo delle contrade attraverso l’ausilio della Polizia Municipale. Gerardi ha inoltre chiesto specifiche riguardo la bonifica e riqualificazione delle contrade ormai in evidente stato di degrado.




Castel Gandolfo, via della Stazione: quale biglietto da visita per i turisti? [Il reportage]

CASTEL GANDOLFO (RM) – Condizioni di estrema precarietà per via della Stazione a Castel Gandolfo. Il manto del marciapiede presenta molte interruzioni, alcuni sanpietrini sono divelti e i pochi lampioni presenti non sembrano funzionare.

I lavori di rifacimento dopo essere iniziati hanno subito immediatamente un’interruzione. E oggi quello che appare agli occhi di chi si trova a passare per via della Stazione sono i tubi arancioni per impiantare successivi lampioni e diverse transenne

La cittadina di Castel Gandolfo è nel novero dei borghi più belli d’Italia e come si più immaginare, il suo turismo è in costante crescita grazie anche alle Ville dello Stato del Vaticano: dai 35mila turisti del 2015 ai 110 mila del 2018. I visitatori per arrivarvi utilizzano con maggior frequenza la linea ferroviaria che affaccia proprio sullo splendido Lago Albano. E una volta scesi dal treno per arrivare a Castel Gandolfo, devono percorrere via della Stazione.




Grottaferrata, demolita la vecchia palestra: entro inizio 2020 arriva la nuova struttura

GROTTAFERRATA (RM) – Sono iniziati e conclusi i lavori di demolizione della vecchia palestra della scuola Isidoro Croce di Grottaferrata.

L’intervento, operato lo scorso lunedì con il coordinamento dell’Ufficio Tecnico comunale, sarà definitivamente ultimato nella giornata di oggi, data entro la quale l’area sarà messa completamente in sicurezza attraverso la rimozione totale delle macerie e la spianatura del terreno.

Dalla demolizione della vecchia struttura, da tempo non più idonea e agibile per le attività di educazione fisica della scuola, sono emersi alcuni dati – individuati dagli ingegneri Cupellini e Cerquetani presenti sul posto – che confermano non solo l’opportunità ma la piena necessità dell’abbattimento del manufatto.

Il cemento, infatti, è risultato essere di qualità non eccelsa e soprattutto la quantità di ferro al suo interno era assolutamente al di sotto dell’attuale standard richiesto dalle norme di legge oggi vigenti.

Altresì sono stati rimossi i cassoni per il rifornimento idrico che sono risultati essere rivestiti in eternit, del cui smaltimento si stanno già occupando gli uffici comunali.

La demolizione della vecchia struttura è il primo passo necessario verso la costruzione di una nuova palestra completamente a norma che sarà finanziata da un finanziamento 100% dell’Istituto per il Credito Sportivo del valore di 485mila euro.

Il progetto esecutivo e la gara d’appalto per la nuova struttura sono in dirittura d’arrivo. Entro i primi mesi del 2020 si conta di completare il nuovo impianto, così da poterlo inaugurare e consegnare ai bambini della scuola Isidoro Croce.

In arrivo altri 100mila euro per i campi sportivi

La prossima realizzazione della nuova palestra scolastica non sarà tuttavia l’unico intervento in favore dell’impiantistica sportiva cittadina.
E’ giunta, infatti, in questi giorni in Comune la notizia che la Regione Lazio ha assegnato a Grottaferrata due finanziamenti, ciascuno da 50mila euro, alla società sportiva IAO Team per l’ammodernamento del centro sportivo polivalente “La Madonnella” e al Comune di Grottaferrata per il rifacimento del manto in erba artificiale del campo sportivo comunale di via degli Ulivi.

Andreotti e Masi: risultati figli del lavoro di squadra

“Il lavoro dell’Amministrazione comunale sugli impianti sportivi continua con decisione attraverso la partecipazione a bandi e progetti regionali che danno i risultati sperati a tutto vantaggio della nostra città, degli sportivi che praticano le loro attività a Grottaferrata e, per quel che riguarda la palestra Isidoro Croce, per il completamento del piano di attività didattiche con un luogo idoneo, sicuro e moderno dove poter svolgere al meglio gli esercizi di educazione fisica” dichiarano il sindaco di Grottaferrrata Luciano Andreotti e il delegato allo Sport, Federico Masi.

In particolare per quel che riguarda la palestra scolastica, il primo cittadino ha definito la realizzazione della nuova struttura “un obiettivo qualificante della nostra Amministrazione che ho fortemente voluto fin da inizio mandato, condiviso con la scuola e il consiglio comunale”.

Il sindaco ha voluto quindi riservare un plauso particolare agli operatori che si sono occupati del delicato passaggio rappresentato dalla demolizione della vecchia palestra: ”Hanno portato a termine il lavoro in maniera rapida, pulita e nella massima sicurezza. Per questo – ha concluso Andreotti – ringrazio di vero cuore i professionisti che hanno lavorato all’ottima riuscita di questa prima fondamentale fase del lavoro”.




Anguillara Sabazia, caos container scuola: burocrazia in alto mare e gravi assenze degli amministratori

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – C’è un dato certo: ad oggi non c’è alcuna autorizzazione del Genio Civile sui container che andranno a supplire la chiusura del plesso scolastico di via Verdi ad Anguillara Sabazia. La richiesta di autorizzazione è tardiva e ancora non c’e’ una risposta.

Senza l’autorizzazione del Genio Civile i bambini oltre al personale scolastico non possono entrare nelle strutture. Tanto meno i lavori di adattamento e posizionamento delle stesse possono iniziare.

La legge è molto chiara in proposito

Senza l’autorizzazione sismica si rischia il penale e il sequestro (art. 65 del Dpr 380 del 2001). Ricordiamoci che in quella struttura ci vanno i bambini, quindi, a maggior ragione, non possono esistere errori simili. E sono palesi i ritardi nelle richieste di autorizzazioni che adesso peseranno come macigni sulle famiglie dei ragazzi che frequentavano la scuola di via Verdi dichiarata inagibile. Il 25 e 26 maggio c’è la relazione vulnerabilità sismica e viene pubblicata l’ordinanza sindacale di chiusura del plesso di Via Verdi .

Il 1 luglio arriva il bando per la fornitura di container sul campo sportivo in terra battuta di via duca degli Abruzzi

Ad aggiudicarsi la gara è la Metalsystem Srl di Lariano che dopo essere stata ripescata e nonostante sia conforme al bando, si professa sul proprio sito esclusivamente come produttore ed esecutore di cancelli ed infissi.

Viene ritenuta aggiudicataria il 26 Luglio 2019 con oltre dieci giorni di ritardo sui tempi

Il 2 agosto viene approvata la variazione di bilancio in seconda convocazione cosi come la modifica della convenzione con Area Basalti che prevede in sostanza opere di sottoservizi e di basamento per le quali trattandosi di scuola pubblica necessita di apposita autorizzazione del Genio Civile che ad oggi non risulta acquisita.

Come mai tutti questi ritardi?

Le foto scattate oggi palesano un colpevole ritardo sul cronoprogramma e per cui i genitori tornano seriamente a preoccuparsi. Ci sarà l’apertura in tempo per il nuovo anno scolastico?

Ma non è tutto. Anche i primi di luglio c’era l’occasione di affrontare il problema in Regione ma l’amministrazione era assente

Il Consiglio regionale che ha voluto affrontare la situazione della chiusura della scuola di via Verdi ad Anguillara è stato completamente disertato dall’amministrazione di Sabrina Anselmo. Una assenza annunciata via email al Presidente Eugenio Patanè. Ma una comunicazione non giustifica la mancanza di rappresentati del Comune a un tavolo così importante.

Nessun amministratore era infatti presente in Regione a inizio luglio e, ciò che è peggio, il Sindaco Sabrina Anselmo ad oggi non risulta aver chiesto nessun confronto o avanzato richieste d’incontri per poter ottenere fondi finalizzati al noleggio dei conteiner che ospiteranno gli studenti a settembre.

E siamo a fine agosto

Mentre gli altri Comuni d’Italia ritengono che sia necessario richiedere sostegno agli Enti sovracomunali per far fronte alle emergenze, l’amministrazione locale di Anguillara sta procedendo in solitario.

Ma veniamo ai particolari

Nell’audizione di inizio luglio congiunta tra IX e VI commissione, presiedute rispettivamente da Eleonora Mattia e Eugenio Patanè, una rappresentanza di genitori e docenti ha rappresentato lo stato di incertezza sul futuro scolastico di oltre 300 bambini. Un futuro di cui non si parla nei particolari e ancora tutto tace sebbene le segreterie organizzative scolastiche degli altri plessi italiani siano già attive e in piena funzioni.

Quanto ci metteranno ad allestire tutto? Perché non sono stati chiesti dei fondi ma dovranno pagare tutto i cittadini di Anguillara con spese che andranno a discapito della manutenzione ordinaria delle strade e non solo?

La sindaca di Anguillara Sabrina Anselmo ha comunque promesso l’arrivo dei container entro settembre e la costruzione di una nuova scuola entro un anno. Ma i dubbi sulla fattività, soprattutto sulla costruzione del nuovo plesso, sono tanti.

Informazioni generiche che non hanno illustrato un cronoprogramma dei lavori, né dove verranno collocati i container e dove, come e quando verrà realizzata la nuova scuola. Presupposti dai quale dipende l’organizzazione di oltre 300 famiglie di Anguillara” queste le perplessità esposte da genitori e docenti.

A sostegno delle famiglie di Anguillara e sull’iter amministrativo adottato dall’amministrazione comunale è intervenuto il consigliere Emiliano Minnucci (Pd): “Questa audizione era nata dall’esigenza di colmare un vuoto di conoscenza sulla procedura adottata dalla Sindaca di Anguillara. Non capita tutti i giorni di chiudere scuole nel Lazio, ma – ha proseguito Minnucci – di fronte alla straordinarietà dell’evento ci si sarebbe aspettati un intervento tempestivo del Comune e la partecipazione di più soggetti competenti per affrontare il problema. Sarebbe stato utile un tavolo di concertazione sul futuro della scuola, mentre l’ordinanza della Sindaca si basa sulla relazione di un unico ingegnere, in gergo tecnico su una valutazione di tipo C1 (livello di conoscenza base), quando i gradi di conoscenza arrivano fino al C3 (livello massimo). Prima di ordinare l’abbattimento dell’edificio – ha concluso – ci saremmo aspettati il coinvolgimento del genio civile. Nulla di tutto questo è stato fatto”.

In rappresentanza dell’assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità, Mauro Alessandri, l’ex Sindaco di Formello Sergio Celestino, il quale oltre ad aver ricordato che è prassi dei 387 comuni del Lazio di fronte a problematiche del genere interpellare l’assessorato di riferimento per il supporto tecnico o economico, ha manifestato la totale disponibilità dell’assessorato all’amministrazione comunale di Anguillare per concertare possibili soluzioni.




Anguillara Sabazia, polemica su pedana disabili a Vigna di Valle: spiaggia libera “modello attrezzato”? A.a.a. cercasi concessione

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – E’ ancora polemica ad Anguillara Sabazia riguardo la donazione fatta dalla Protezione Civile allo stabilimento Arcobaleno Beach di Vigna di Valle di una sedia job e di una pedana per accompagnare in acqua persone con disabilità motoria.

Il tratto di spiaggia dove si trova la passerella e la sedia Job è libero quindi senza alcuna concessione

Su quest’ultimo punto è intervenuto un lettore de L’Osservatore d’Italia evidenziando il fatto che non esistendo alcun stabilimento Arcobaleno Beach sul tratto di spiaggia interessato, in quanto non risulta nessuna concessione, la spiaggia si presenta comunque con ombrelloni e lettini messi apparentemente senza alcuna autorizzazione sulla parte di arenile libero, con tutte le difficoltà, quindi, di poter utilizzare la passerella e la sedia job completamente liberi da ingombri.

Se il tratto di spiaggia è libero e privo di qualsiasi concessione chi ha autorizzato l’occupazione del suolo pubblico da parte di quello che appare come uno stabilimento?