Roma, colpo al narcotraffico capitolino: in manette 16 persone

ROMA – Dalle prime luci dell’alba, in Roma e Provincia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma, con l’ausilio delle unità cinofile antidroga e antiesplosivo, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 16 persone arrestate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, aggravata dall’uso di armi.

Il
sodalizio criminale dedito al narcotraffico nella Capitale, promosso e diretto
da un cittadino italiano, riforniva di cocaina, hashish e
marijuana i quartieri romani del Trullo, Monteverde e Montespaccato, con
un’espansione dell’interesse criminale anche nell’area del comune di Pomezia.




Emergenza abbandono rifiuti sulla via dei Laghi e al bosco Ferentano: serve un piano di interventi

MARINO (RM) – Paesaggio deturpato da rifiuti di ogni genere quello che appare sulla via dei Laghi e al bosco Ferentano nel comprensorio della città di Marino.

Piatti e bicchieri che fuoriescono dalle buste lasciate all’esterno del bosco oltre alle bottiglie di bevande varie sparse sul terreno insieme a contenitori in alluminio per alimenti, sacchi neri con residui di sfalci, mobili in legno fatti a pezzi e la scocca di un’auto che troneggia di fronte all’ingresso di quella che è un’area considerata sacra in epoca preromana e sotto tutela del Parco Regionale dei Castelli Romani.

Lo scorso 20 novembre attraverso questo quotidiano avevamo denunciato una situazione simile e dopo qualche giorno la Multiservizi di Marino aveva provveduto a ripulire l’area, anche se come dichiarato dal direttore della Multiservizi l’opera di bonifica non rientrasse nei compiti istituzionali della partecipata del Comune di Marino.

Un’area protetta dall’Ente Regionale Parco dei Castelli Romani

L’Ente Regionale ha tra i propri compiti istituzionali quello di “garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione delle aree protette nonché il recupero e il restauro ambientale dei siti degradati”. Ma sembra che la pulizia dei siti degradati, anche per quanto riguarda il Parco, sia una pratica da ritenere straordinaria.

Serve un piano di interventi come quello adottato per la Cassia bis

La soluzione, per mettere definitivamente la parola fine a questa pratica incivile dell’abbandono rifiuti probabilmente è la stessa adottata dal Consiglio regionale del Lazio in sinergia con il Municipio XV, il Comune di Formello e il Parco di Veio che ha visto installare sistemi di videosorveglianza per le piazzole sulla via Cassia bis per anni prese di mira dagli incivili che ci abbandonavano i rifiuti e che ora risultano linde e pulite.

Identificare questi soggetti quindi denunciarli e sanzionarli con multe salatissime, di minimo 500 euro, ha dimostrato di essere l’unica soluzione possibile. E allora cosa si aspetta a fare la stessa cosa anche per quest’area?  




L’omofobia nel nuovo singolo di Nicole Riso

Dal Circo Massimo all’Auditorium Parco della Musica: con “Nino e Antonio” la cantastorie Nicole Riso riporta la nuova canzone romana al grande pubblico, attraverso un messaggio sull’omofobia

Lui se chiama Nino è a capo de ‘na grande società je piace beve er vino pe dimentica’ malignità. Lui se chiamo Antonio lavora in un call center tutto er giorno je piace pensa’ ad un Dio pe giustifica’ quel che cia’ intorno. Loro hanno un segreto può rendere un paese un sacco inquieto se so innamorati e subito so stati condannati




Roma, reparto pediatrico del policlinico Gemelli: bimbi felici con la befana speciale della polizia di Stato

ROMA – I poliziotti delle volanti, del reparto mobile, della polizia postale e della polizia stradale di Roma, hanno consegnato doni e giocattoli ai bambini ricoverati presso i reparti pediatrici del Policlinico Gemelli.

È stata una mattinata ricca di emozioni e di sorprese per i piccoli pazienti che hanno incontrato Milli Carlucci, Mara Venier, Maria de Filippi, Barbara D’Urso e Raffaella Carrà, tutti personaggi magistralmente imitati da Emanuela Aureli che ha allietato i bambini facendogli trascorrere alcune ore tra sorrisi e spensieratezza.

Inedita la partecipazione di un poliziotto della stradale che si è improvvisato prestigiatore e con le sue magie ha incantato i bambini ai quali è stato inoltre conferito il diploma di sentinella del Web.

L’iniziativa, ripetuta in numerose province italiane, si inserisce nel progetto che vede le donne e gli uomini della Polizia di Stato vicini a chi ha bisogno di maggiori attenzioni e che è racchiuso nel claim #lamiciziaèunacosaseria.




Riuso aree industriali dismesse e immobili in stato di abbandono da affidare agli artisti: prosegue l’impegno di Ugl Creativi Lazio

Continua l’impegno di UGL Creativi Lazio, che nel pomeriggio dello scorso 17 dicembre è stata protagonista di una conferenza stampa presso la Sala “Caduti di Nassirya” del Senato. Una iniziativa voluta dal senatore Manuel Vescovi (Lega).

Il tema oggetto della conferenza, “Il riuso delle aree industriali dismesse e immobili in stato di abbandono da affidare agli artisti” ha visto tra gli intervenuti il senatore William De Vecchis (Lega) e l’avv. Francesco Petrocchi (Coordinatore della Lega per gli Enti Locali e Provinciali di Roma), moderatrice la signora Irina Tomakhina (Collaboratrice del Segretario Regionale Lazio UGL Creativi).

Nell’incontro è stata ribadita l’importanza di realizzare una sinergia tra i requisiti economici e le necessità del mondo culturale, la quale spesso viene trascurata, privando opportunità al recupero del patrimonio artistico-culturale. L’iniziativa è stata anche l’opportunità per presentare il programma politico dell’UGL Creativi di cui ha parlato il segretario nazionale Giuseppe Cocco e delle iniziative concrete di cui ha parlato il segretario regionale Giovanni Battista Rossanese.

Il prossimo evento annunciato per l’inizio di questo 2020 sarà dedicato ai diritti d’Autore

Da questo incontro è scaturito
il pensiero che l’identità culturale italiana deve essere salvaguardata con il
coinvolgimento delle forze politiche, dell’associazionismo e dalle forze
sindacali, che attraverso un gioco di squadra abbiano lo stesso obiettivo.

Sarà importane anche il lavoro
con i territori e sui territori, per estendere il progetto su tutto il
territorio nazionale per diffondere la visione integrata del ruolo fondamentale
della collaborazione tra i lavoratori della cultura, l’UGL Creativi e gli enti
locali.

La conferenza si è conclusa
con l’intervento del dott. Francesco Paolo Capone segretario nazionale del UGL.




Frascati, la città saluta il 2019 con le band a stelle e striscie

FRASCATI (RM) – Come da tradizione il 2019 si concluderà a Frascati, con una parata musicale che vedrà alcune delle più significative high school band (gruppi musicali di scuole medie superiori) americane esibirsi in un doppio, affascinante appuntamento.

Il programma prevede il 31 dicembre alle ore 11,30 e alle ore 15,30 le esibizioni musicali di differenti complessi musicali che suoneranno in tre distinti punti della città: sulla Passeggiata Belvedere, in Piazza San Pietro e in Piazza del Mercato.

In mattinata si esibiranno rispettivamente la Hickory Ridge High School Blue Regiment dal North Carolina, la Hinsdale Central High School Red Devil Marching Band dall’Illinois e la North Port High School Alliance Marching Band dalla Florida.

Nel pomeriggio invece saranno protagonisti l’Olivet College Marching Comets dal Michigan, l’Olivet Nazarene University Tiger Marching Band dall’Illinois e la Ramsey High School ‘Big Blue’ Marching Band dal New Jersey.

In totale saranno circa 450 i giovani musicisti presenti a Frascati nella giornata di martedì 31 dicembre 2019, molti dei quali accompagnati anche dalle rispettive famiglie per un totale di circa 700 cittadini americani – dichiara il Consigliere delegato alle Attività Produttive Mattia AmbrosioSi tratta di un evento che avrà un’importante ricaduta economica anche per Frascati, visto che tutte queste persone si fermeranno a pranzare a Frascati e che potranno acquistare souvenir e prodotti locali”.

È dal 2007 che Frascati ha introdotto la tradizione di salutare l’anno che sta per finire con concerti ed esibizioni musicali di bande musicali americane – dichiara il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti. “Questo è possibile grazie alla bella collaborazione che ormai da anni si è stabilita con Destination Events, artefice anche della London New Year Parade e della Rome New Year Parade. Ringrazio per questo Robert Bone e sua figlia Lizzie Bone, per aver voluto ancora una volta promuovere questo splendido evento internazionale a Frascati. Ringrazio inoltre gli Uffici comunali, la Polizia Locale e la STS per aver garantito la riuscita della manifestazione».

Appuntamento poi, il giorno dopo, nella Capitale, dove a partire dalle
ore 15:30 da piazza del Popolo, comincerà la 14a edizione della Parata di
Capodanno con oltre 1000 musicisti di marching
band
(bande marcianti) da Stati Uniti e Italia che per due ore, insieme a
majorette, artisti di strada e rievocatori storici, si esibiranno nel loro
repertorio più celebre lungo tutto il tridente romano, con gran finale sempre a
Piazza del Popolo.

L’evento è ideato e organizzato da Destination Events, da anni artefice
anche della London New Year Parade e specializzata in grandi manifestazioni
musicali all’aperto a livello internazionale.




Bracciano, presepe vivente più grande d’Italia: record di ingressi al debutto di Santo Stefano

BRACCIANO (RM) – Grande successo di presenze e di gradimento per il presepe vivente di Bracciano, il più grande d’Italia.

Un’ idea voluta e realizzata dall’amministrazione di Armando Tondinelli in collaborazione con i rioni di Bracciano, l’Associazione Commercianti e soprattutto con il prezioso ausilio della Pro Loco.

Il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli

Il presepe con 25 associazioni storiche partecipanti e 200 figuranti è stato allestito per la prima volta nella splendida cornice di palazzo Odescalchi: “L’atmosfera che si respira a Bracciano sotto Natale – ha detto il sindaco Armando Tondinelli – è indescrivibile. Grazie a una forte azione sinergica con le associazioni e agli ottimi rapporti che giorno dopo giorno abbiamo costruito siamo riusciti a realizzare qualcosa di unico. Venite a trovarci anche il 29 e il 6 gennaio, vi aspetto”.

Un successo senza precedenti

I numeri registrati hanno decretato quello che può definirsi un successo senza precedenti: in un solo giorno 4 mila e 500 ingressi registrati. Le visite al presepe sono iniziate alle ore 15:00 per terminare poco dopo le 19:00.

I servizi di collegamento con la navetta vicino ai parcheggi di Bracciano sono stati efficienti, senza disagi per i visitatori.

Migliaia di visitatori per il presepe vivente

Il presepe vivente ha riscosso gradimento da parte della cittadinanza e soprattutto dalle migliaia di visitatori arrivati per visitarlo.

Tanti gli artigiani in mostra che hanno rappresentato ai visitatori le loro arti e mestieri: armigeri, arcieri e falconieri, maghi, alchimisti e amanuensi, giullari, contadine e lavandaie, falegnami, fabbri, orafi e cartai, cestai, fornai, calzolai, candelari, scultori, vasai.

Molti i cavalieri e le dame, i musici a sfilare lungo i percorsi illuminati del Castello. Suggestiva l’immagine di Papa Sisto IV Francesco Della Rovere che in fuga da Roma colpita dalla peste del 1476 trovò rifugio nella torre di San Giacomo della fortezza braccianese, dove tornò nel 1481 per trascorrere un periodo di soggiorno ospite degli Orsini, suoi alleati contro i Colonna.

Gli assessori Claudia Marini (Cultura) e Luca Testini (Bilancio e Turismo) sono stati sempre presenti insieme al Sindaco Tondinelli a monitorare la prima giornata di apertura alle visite del presepe.

Il presepe di Rossana Ricciardi la “Ricamatrice di Papi”

Sorprendente anche il presepe allestito dalla vulcanica quasi ottantenne Rossana Ricciardi, la “Ricamatrice dei Papi” che ama farsi chiamare “artigiana” e non artista. La sua mostra allestita presso l’Archivio Storico è un’opera unica nel suo genere perché i personaggi sono rivestiti di stoffe preziose, sete, broccati. La lana utilizzata per rivestire le pecore è quella originale

Venticinque pezzi unici

rivestiti di stoffe preziose, sete e broccati, un’opera di sei metri per tre, sormontata da stelle e angeli in volo.

Il celebre Presepio artistico e artigianale di Rossana Ricciardi, conosciuta come “la ricamatrice dei Papi”, inaugurato l’8 dicembre nel suo nuovo allestimento presso la Sala dell’Archivio Storico di Bracciano, è di nuovo aperto alle visite del pubblico nella prima settimana del 2020 (da venerdì 3 a lunedì 6 gennaio).

Originaria delle Marche, nata 79 anni fa a Sarnano, la “Signora dei presepi” espone a Bracciano un’opera realizzata venti anni fa e che ha girato tutta l’Italia, la cui principale peculiarità è il rivestimento dei personaggi realizzato con scampoli delle stoffe utilizzate per i paramenti sacri delle massime cariche vaticane, cardinali e papi, che la Ricciardi ha voluto così proteggere perché non andassero perduti.

Rossana Ricciardi con l’assessore alla Cultura Claudia Marini

Rossana Ricciardi ha imparato a ricamare all’età di 12 anni nel Collegio delle Suore di San Giuseppe di Macerata. Trasferitasi giovanissima a Roma, negli anni ’60 ha lavorato per importanti sartorie specializzate in paramenti sacri, tra cui il celebre Laboratorio di Arte Sacra di Marcello De Ritis, realizzando abiti e accessori di valore inestimabile e dove si è specializzata nell’arte del ricamo con filo d’oro. Nel 1963 fu premiata per aver realizzato la straordinaria pianeta cinquecentesca indossata nel film Il Magnifico Avventuriero sulla vita di Benvenuto Cellini.




Nemi, “Presepi nel borgo”: una mostra per immergersi nella magia del Natale

NEMI (RM) – “Presepi nel borgo” il titolo della mostra che si sta tenendo a Nemi, durante i fine settimana e in occasione di queste festività natalizie, dedicata all’arte presepiale.

La mostra, arrivata alla IV edizione, realizzata e curata dalla Confraternita del Santissimo Sacramento, vede come protagoniste le opere dei maestri presepiali di Monte Porzio Catone, Nemi, Palestrina e Valmontone.

“Abbiamo voluto riprendere questa iniziativa – ha detto Claudio Mannoni della Confraternita del Santissimo Sacramento di Nemi – insieme al Gruppo amici del presepe e ad altri laboratori e associazioni locali. Il nostro obiettivo è quello di riattribuire alla bellezza di questi lavori la loro valenza artistica e storico culturale di cui sono portatori. Ringrazio tutti, in particolare i presepisti Carlo Cintoni, Maria Manis, Renzo Cavaterra e Giancarlo Biaggi”.

I presepi si trovano nella chiesa parrocchiale e nel Santuario del Santissimo Crocifisso, oltre che nell’androne del suggestivo Castello Ruspoli che domina il piccolo borgo castellano dove l’esposizione proseguirà fino al prossimo 12 gennaio, mentre nelle due chiese si prolungherà fino a febbraio.

Il presepio… “in Nemorensi”

a cura di Claudio Mannoni

Il presepe, o come più popolarmente si dice il presepio, non è null’altro che la raffigurazione del Natale di Gesù. Tuttavia da quando S. Francesco nel 1223 lo ha realizzato come rappresentazione vivente a Greccio nella notte di Natale, – e la leggenda vuole sia stato il primo a farlo – esso è sempre più diventato scena, specchio del mondo, quotidianità che ospita e accoglie l’evento raccontato. Di ciò il Settecento, tra scenografie spettacolari e vita popolare e pittoresca, sacro e profano, ha fatto esplodere la tradizione del presepio fra la gente, che poi ha punteggiato l’Italia da Nord a Sud, da Genova alla Sicilia, trovando a Napoli il cuore del teatro della natività, con una progenie di manichini barocchi di santi e di briganti e di sacre rappresentazioni, che ancora oggi stupiscono e affascinano facendo abbozzare almeno un bonario sorriso.

La storia di Nemi per il presepio non è da meno

Le donne anziane ricordano ancora il grande presepio allestito nel castello Ruspoli dalle Figlie della Carità, ricco dei suoi manichini settecenteschi accuratamente vestiti di sete colorate, purtroppo trafugati nelle vicende della ultima guerra. Con una punta di rimpianto ancora dicono nelle loro espressioni dialettali: “Ch’era bellu!”. E da sempre, come d’altronde in ogni altro luogo, puntualmente ogni Natale nella chiesa parrocchiale si allestisce il presepio.

Se la scena del presepio è lo specchio del mondo, ognuno ha il suo luogo di vita, il suo mondo. Allora perché non ambientare la nascita di Gesù proprio nei luoghi nemorensi? E, come appare ovvio, a questa domanda la risposta non può che essere affermativa. È quanto da un po’ di tempo va facendo un gruppo di appassionati presepisti che ha fatto della costruzione del presepio nella chiesa parrocchiale l’impegno di ogni fine anno. Coniugando ricerca storica e iconografica a una tecnica costruttiva a lungo sperimentata, perfezionata e ormai esperta e puntuale, via via dalle loro mani sono usciti scorci caratteristici di ciò che Nemi era ed è, per ospitare nelle visuali ricostruite l’evento celebrato nel Natale.

Dopo il susseguirsi di ambientazioni più o meno fantasiose, il proposito prende corpo nel 2004, quando i nostri maturano la scelta di realizzare un allestimento che rappresenti uno scorcio di Nemi dominato dalla struttura del Castello, che con la sua mole incombe sul paese e sull’antico borgo della Pullarella. Uno scorcio invero ormai perduto a causa dei rimaneggiamenti urbanistici della fine dell’Ottocento. Sarà ricostruita con la tecnica del polistirene gessato, adatta a realizzare una scena che durerà per il tempo delle feste natalizie, la cosi detta “Piazza in dentro”. Della piazza non rimanevano nella memoria che gli echi ripetuti nelle narrazioni dei più vecchi i quali ricordano come una volta, per accedere al borgo antico, si doveva passare sotto l’androne del castello giungendo appunto nella “Piazza in dentro”. Un disegno appena abbozzato, dei primi dell’Ottocento, da un artista del Gran Tour, offre l’indicazione che sta alla base della scena: vi è acquerellata a seppia la casa di Tommaso Cavaterra, il ciabattino, ch’era posta in quella piazza. Anche se oggi essa si è trasformata ed ha assunto caratteri nuovi che la rendono irriconoscibile, si può affiancare l’antico scomparso con lo stato attuale.

Questa appare subito la strada da percorrere: l’idea è di riprendere il passato e farlo rivivere in scena per uno spazio di tempo pur breve. Questo potrà certamente aiutare ad arricchire chiunque si metterà di fronte al presepio non solo per le evidenti connotazioni religiose che esso certamente ha, ma anche per una sorta di ripresa delle proprie radici storiche. Quindi i luoghi si compongono sotto la sapiente maestria dei presepisti con una ricchezza di richiami alle strutture edilizie del tempo, ma anche alla vita che vi si svolgeva: col ciabattino che batte energicamente le suole, la bottega del fabbro, il bancone col pesce del lago; ma pure con la ricerca di elementi originali quali i nomi delle strade del tempo, posti agli angoli delle case su improbabili targhe, ma i cui appellativi sono perfettamente i veri e propri nomi di quei tra-gitti: via del “Pavone”, via “della pergola”, “vicolo del mal passo” – ove vi erano le carceri feudali e la gogna per porre i rei alla berli-na. Ecco ancora le “grida” della Municipalità affisse ai muri, che impongono ai cittadini la potatura degli arbusti lungo le vie di campagna o vietano l’abbeveraggio “delle proprie mandre ai forastieri” e il curato, che accompagnato dai Confratelli con ceri e lumi, reca il viatico al morente…

Da allora la storia presepistica è andata avanti ricollegandosi ogni volta a luoghi e vicende proprie di questo paese. Ecco dunque il grandioso rudere di una chiesa che, in una sorta di visione immaginifica, mostra la seicentesca cappella dell’icona di Versacarro alle pendici delle piagge sulla costa del lago, distrutta “quasi mano armata” dai frati cappuccini prima di trasferirsi in Genzano. E poi saranno le grandi sostruzioni del tempio di Diana a divenire il luogo della nascita di Gesù. Qui la scena si compone armonizzando luoghi diversi, tutti ricostruiti con una attenzione filologica storicamente inoppugnabile. La grande spianata del Giardino del Marchese Frangipane accoglie allora anche la mitica Fonte Egeria, più prosaicamente conosciuta come la “fontana delle mole”, le cui acque hanno irrigato per secoli gli orti di S. Nicola e annaffiato le gustose cipolle decantate già da Pio II Piccolomini.

Quel che ne rimane viene puntualmente ricostruito in una scala perfetta. È riprodotta non solo la caduta delle acque ma anche la condotta e il serbatoio che, forzandole in pressione, metteva poi in movimento una prima mola e poi una seconda: esse hanno macinato per centinaia di anni il grano e altre granaglie che dai dintorni vi giungevano per la “Via dei macinanti”; ma anche le macine che nel frantoio posto più in basso, hanno franto le olive raccolte negli uliveti impiantati sulle pendici del lago dal duca Braschi. Addirittura il cadente caseggiato, nel cui piano superiore il mugnaio Biagio, di seicentesca memoria, ha sicuramente abitato, viene esattamente rifatto così come si mostra oggi.

Di tutto questo certamente oggi non rimangono che diroccate vestigia: un complesso di archeologia industriale che il passante distratto fatica a individuare e riconoscere fra gli anfratti spinosi che avvolgono le mura in rovina. Ma nella scena esse rivivono abitate da nonnine e contadini, lavandaie e fragolare, rivestiti con abiti e costumi del tempo che fu. Forse ricordandoci che il passato in verità non è poi così lontano.

Lo stesso accade quando l’impegno dei nostri si pone alla ricostruzione dell’osteria alla Faiola: un trascorso antico attraversato nella quotidianità da briganti e soldati Corsi, da ostesse e viandanti. Sono altri uomini, vicen-de e luoghi ad offrire la scena del mondo per il presepio. Il quartiere dei gendarmi pontifici viene riprodotto sulla scorta delle emergenze architet-toniche e della documentazione storica, permettendo cosi di ricostruire l’ormai scomparsa chiesa di S. Antonio e l’antico adiacente casale che, oltre all’osteria, ospitava la guarnigione posta a senti-nella sulla via cor-riera per Napoli, sul cui tracciato odierno corrisponde alla nuova via dei Laghi.

Quel che resta del casale e i ruderi della Chiesa continuano a ergersi là, solitari e nascosti, all’ombra di un gran pino. Ma anche essi, che rischiano di svanire definitivamente a ragione dell’azione disattenta di alcuni, hanno offerto luogo alla rappresentazione dell’Evento.

Il lavoro dei presepisti è poi proseguito rievocando la rappresentazione della benedizione dei campi, un avvenimento che puntualmente si ripresenta ogni primo di maggio, con la processione nella quale viene trasportato lo stendardo dei patroni, giù fino all’ “l’Arcu da Pede” , l’antica porta trecentesca del paese. Anche in questo caso la testimonianza documentaria appare sicura: l’evento è attestato almeno da almeno trecentocinquanta anni. Non da meno quest’anno: la nuova realizzazione riprende i tratti rappresentati in un disegno di un viaggiatore del Grand Tour. La natività collocata nell’antica oliara del principe Braschi, trova nell’osteria di Crispino Middei e nei giocatori di bocce un attimo di vita presso la “Braccheria”.

Di sicuro ancora una volta passato e presente si sono riuniti per offrire un momento di artistica e suggestiva poesia che però vuole rimanere ben aderente alle vicende dei luoghi. Di una cosa però siamo sempre certi: la scena del mondo per la rievocazione della natività di Gesù è, ancora una volta, “in Nemorensi”.




SuperEnalotto, Lazio: doppietta di vincite a Marino e Velletri

Lazio ancora a segno con il SuperEnalotto: nel concorso di ieri sera sono state centrate due vincite con i 5 da 14mila euro ciascuna. Una vincita è stata centrata a Marino, in provincia di Roma, alla Tabaccheria di Corso Vittoria Colonna 110, comunica Agipronews. L’altra schedina vincente è stata convalidata a Velletri (Roma) alla Tabaccheria Bruffa di Largo Dispensa 2. Il Jackpot, nel frattempo, ha raggiunto i 47,8 milioni di euro, premio più alto in Europa e secondo al mondo. L’ultimo “6” è stato centrato lo scorso 17 settembre, con 66,3 milioni di euro a Montechiarugolo, in provincia di Parma, mentre nel Lazio il Jackpot manca dal 2012 quando furono realizzati ben due 6, entrambi a Roma, uno da 25,8 milioni a maggio e un altro da 18,8 milioni ad agosto.




Rocca di Papa, incidente in via dei Laghi. Coinvolte 4 auto: traffico in tilt

Terribile incidente a Rocca di Papa in via Dei Laghi poco dopo la rotatoria all’altezza del ristorante la Foresta. Coinvolte almeno 4 auto rimaste distrutte. Ci sono dei feriti. Sul posto la Polizia locale di Rocca di Papa, I Vigili del fuoco, almeno due ambulanze. Lo scontro a catena per possibile doppia manovra di sorpasso in entrambe le direzione è allenuto intorno alle 9 di questa mattina. Chiusa al transito in entrambi i sensi di marcia la via Dei Laghi. Circolazione congestionata con ampie ripercussioni sul traffico da e per la Capitale.




Nemi, incidente in via dei Corsi: si schianta con l’auto su un muro

NEMI (RM) – Incidente verso le 4 di questa mattina a Nemi quando un ragazzo di Albano Laziale, mentre percorreva via dei Corsi, dalla via dei Laghi in direzione Nemi, a bordo di una Peugeot 206 si schiantava sul muretto di una proprietà privata distruggendolo parzialmente e provocando una rottura nella tubatura dell’acqua.

Sul posto, dove si sono presentati spontaneamente i genitori del ragazzo, sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Velletri per gli accertamenti del caso.

Un tratto di strada senza illuminazione, nonostante le segnalazioni

Il tratto di strada, dove è avvenuto l’incidente, non è illuminato a causa di un lampione non funzionante da diversi mesi, nonostante il guasto sia stato segnalato più volte.

I militari hanno quindi richiesto l’intervento del carro attrezzi per spostare l’auto e del gestore idrico Acea per quanto riguarda la copiosa perdita d’acqua che fuoriesce dal terreno.

Secondo quanto riferito dai due genitori il ragazzo dopo essere stato riaccompagnato a casa illeso questa mattina presto da un amico ha raccontato di aver distrutto il muro di una casa di Nemi. I carabinieri lo hanno quindi convocato in caserma per ascoltarlo in merito alla dinamica dell’incidente.