Pomezia: in corso lavori di manutenzione alla scuola d’infanzia Maria Immacolata e alle scuole primarie di Santa Procula e San Giovanni Bosco

POMEZIA (RM) – Non si fermano gli interventi di manutenzione negli istituti scolastici del territorio. Durante il periodo di chiusura delle scuole dovuto all’emergenza Covid-19, l’Amministrazione comunale sta portando avanti una serie di lavori di riqualificazione. 

La prima oggetto di intervento è stata la scuola d’infanzia Maria Immacolata, dove è stata effettuata una tinteggiatura totale di tutti gli spazi interni. 

Presso la scuola primaria di Santa Procula sono state realizzate invece prove strutturali e prove geologiche: si tratta di sondaggi propedeutici per la progettazione di interventi finalizzati all’adeguamento degli edifici alla vigente normativa sismica.

Ricordiamo che il Comune di Pomezia è risultato infatti vincitore di un bando – a cui ha partecipato nell’agosto del 2019 – per la progettazione di interventi finalizzati all’adeguamento degli edifici o delle strutture pubbliche alla vigente normativa sismica. Le prove sono state tutte eseguite, ora si procederà con la pittura totale delle pareti. 

A breve altre prove strutturali interesseranno anche la primaria San Giovanni Bosco. Anche in questo caso il Comune è risultato vincitore di un bando, per un importo totale di circa 2 milioni di euro, che comprende la progettazione e i lavori di messa in sicurezza e adeguamento sismico.

“Stiamo lavorando cercando di sfruttare al massimo questo periodo di chiusura delle scuole – ha spiegato l’Assessore Federica Castagnacci – per portare avanti una serie di interventi di manutenzione. A causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria molte ditte hanno difficoltà nel reperimento dei materiali e di conseguenza tante attività lavorative non possono essere portate avanti, ma stiamo cercando di effettuare più lavori possibile. A fronte del reperimento dei materiali continuerà l’attività di pittura anche delle altre scuole”.

“L’Amministrazione comunale – ha proseguito il Sindaco Adriano Zuccalà – sta proseguendo nella riqualificazione del patrimonio scolastico di competenza comunale. Il nostro obiettivo è garantire la sicurezza e l’efficienza dei luoghi frequentati da bambini e ragazzi, docenti e operatori. Di solito gli interventi più significativi nelle scuole vengono effettuati soltanto nei periodi di chiusura dei plessi, ovvero nei mesi di luglio e agosto; in questo caso abbiamo approfittato dello stop dell’attività didattica ordinaria per anticipare alcuni interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.




Ceprano, Covid-19: i Carabinieri consegnano pasta alle famiglie in difficoltà

CEPRANO (FR) – Significativo e lodevole il gesto dei Carabinieri della Compagnia di Ceprano con il Comandante Maresciallo maggiore Augusto Proietti, che dopo aver raccolto 300 kg di pasta hanno provveduto a distribuirla alle famiglie in difficoltà economica, aggravata dall’emergenza sanitaria, dei comuni di Ceprano e Falvaterra.

Animati e sorretti da quel rapporto di assoluta vicinanza e solidarietà che, da sempre, lega l’Arma al territorio ed alle sue comunità, si sono subito prodigati in prima persona per reperire ed organizzare la distribuzione dei prodotti alimentari.

A tal riguardo giunge loro un caloroso plauso da parte del consigliere provinciale presidente del gruppo FI in provincia, nonché commissario della XV Comunità Montana Valle del Liri ing Gianluca Quadrini che afferma:”I miei complimenti agli uomini del Comando della stazione dei Carabinieri di Ceprano con il Comandante M° magg. Augusto Proietti per il bellissimo gesto solidale a dimostrazione della vicinanza dell’Arma ai cittadini anche nei momenti di difficoltà come questo, non solo nell’azione di tutela, sicurezza e salvaguardia territoriale. Un gesto di solidarietà effettuato in questo delicatissimo periodo ha sicuramente contribuito a rafforzare il forte legame che lega l’Arma al Territorio.”




Napoli, Parco Archeologico dei Campi Flegrei: chiuso ma non spento. Ecco tutti i tour virtuali

Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, diretto da Fabio Pagano, continua la sua attività virtualmente anche in tempo di quarantena con iniziative per tutta la famiglia dal titolo #ChiusiMaNonspenti dove si può partecipare e interagire comodamente da casa.

Il Museo Archeologico dei Campi flegrei resta attivo per poter “narrare” le proprie storie e mantenere il rapporto con “viaggiatori” offrendo percorsi, seppur virtuali, di conoscenza e nell’occasione anche offrire qualcosa in più che normalmente non era possibile.

 Il Parco flegreo si trova in provincia di Napoli e si espande a macchia di leopardo su una vasta area ricca sia dal punto archeologico che paesaggistico. È una mappa assolutamente da visitare quando finirà l’emergenza.

Il Direttore del Parco, Fabio Pagano ha dichiarato: “il Parco archeologico dei Campi Flegrei ha attivato una straordinaria strategia di comunicazione sui propri canali digitali con l’obiettivo di far passare il messaggio che il Parco è chiuso, ma non spento. Tutto passa per la relazione che il Parco ha con la propria “gente” anche nella prospettiva che la comunicazione social possa essere uno strumento di avvicinamento di nuovi pubblici.” Prosegue il Direttore Pagano: “ Le risposte dei nostri “seguaci virtuali” sono confortanti e stimolanti e ci spingono a insistere nell’accompagnare questa delicata fase continuando ad accendere i riflettori sul nostro patrimonio”.

Le iniziative virtuali da seguire sono:

– #parco4family:  Si tratta di un percorso  virtuale per grandi e bambini e ha l’obiettivo di conoscenza e di svago dove si ruota intorno ai luoghi e alle storie del Parco flegreo. L’iniziativa virtuale, dove si può imparare divertendosi, si trova sulla pagina fb e sul sito ufficiale del Parco ogni venerdì dove si possono scaricare materiale didattico da stampare.

– #unparcodistorie: È la mappa della comunità social dove coloro che  hanno visitato o che vivono e lavorano nel territorio possono raccontare le proprie storie personali e condividerle. Ed è possibile contribuire con la propria esperienza accedendo a questo link: www.cityopensourse.com/#/space/109

– #carteggiosocial: Si tratta di un dialogo social virtuale con le Università e i Centri di ricerca che svolgono attività di studio nel territorio aprendo uno sportello di discussione con il nostro pubblico.

– #thrwbackthoursday: l’appuntamento è di giovedì ed è dedicato alle foto storiche dove sono a parlare le immagini che ci raccontano momenti indelebili del passato, ritrovamenti archeologici, procedure di scavo, o semplici ricordi dei luoghi del patrimonio dei Campi flegrei.

– #ilparcochenonhaimaivisto: sono stati aperti “virtualmente” spazi che solitamente non visitabili attraverso video appositamente realizzati in cui il direttore Fabio Pagano ha accompagnato i visitatori digitali alla scoperta di questi luoghi meno noti.

– #statueparlanti: In questo momento particolare abbiamo immaginato di far parlare le statue del Museo archeologico dei Campi Flegrei per raccontare le proprie storie e le sensazioni da museo chiuso.

Qui seguenti link:

http://www.paefleg.it/

https://www.facebook.com/parcoarcheologicodeicampiflegrei

https://twitter.com/pa fleg/

https://www.instagram.com/pa fleg/

I musei dall’8 marzo sono chiusi da quando il Presidente Conte ha firmato il DPCM che prevede la chiusura dei musei, scavi archeologici, cinema e teatro, ma le opere all’interno dei poli museali restano “vive” ed è giusto “viverle” anche da lontano.




Covid-19, da Shangai 3 milioni di mascherine per la Protezione Civile: partite oggi con voli Alitalia e Rif Line

L’atterraggio all’aeroporto di Roma Fiumicino, è previsto in serata, alle 21:45 circa, ora italiana

Oggi alle ore 9:52 italiane (16:52 ora locale), dall’aeroporto di Shanghai, è partito il primo volo speciale gestito da Rif Line e operato da Alitalia, su autorizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con a bordo oltre 3.5 milioni di mascherine indirizzate alla Protezione Civile italiana.

L’atterraggio all’aeroporto di Roma Fiumicino, è previsto in serata,alle 21:45 circa, ora italiana.

Un
carico prezioso, in arrivo durante quella che molti esperti definiscono una
fase cruciale, durante la quale sarà possibile vedere concretamente gli effetti
delle misure di contenimento del contagio del coronavirus, a 14 giorni dall’entrata
in vigore.  Giorni difficili per medici, infermieri e operatori della
protezione civile, che devono portare avanti il proprio lavoro nonostante
la scarsa disponibilità di dispositivi per la protezione individuale, come
le mascherine.

Con
il supporto di Alitalia, che in questo periodo di pandemia sta svolgendo
un ruolo importantissimo, riportando a casa i nostri connazionali che si
trovavano in vari paesi del mondo, lka società Rif Line è riuscita
ad organizzare in tempi record la spedizione di questo importante carico.

Da
anni siamo presenti in diverse città in Cina con i nostri uffici
– ha dichiarato Francesco
Isola, CEO di Rif Line, azienda italiana di logistica internazionale presente
in molti paesi del mondo – Conosciamo bene il mercato della logistica
cinese, le procedure da rispettare e abbiamo diversi contatti in loco. Questo
ci ha permesso di organizzare il trasporto della merce in breve tempo e con
successo. Il prezioso contributo di Alitalia, infine, lo ha reso possibile
”.




Nemi, omissione di atti d’ufficio: sindaco a processo

L’accusa per il primo cittadino di Nemi è quella di omissione di atti d’ufficio per aver omesso di adottare senza ritardo provvedimenti contingibili ed urgenti in materia di igiene e sanità volti a tutelare la salute pubblica

NEMI (RM) – Rinviato al 15 giugno 2020 il dibattimento al Tribunale di Velletri che vede il sindaco di Nemi Alberto Bertucci opporsi al decreto penale che lo ha condannato a 6 mesi di reclusione diminuiti a quattro, con pena detentiva sostituita con 30 mila euro di multa diminuita a 17 mila euro. Alla fine 4 mesi di reclusione sostituiti con 17 mila euro di multa.

La vicenda
che vede il sindaco opporsi alla condanna ridotta a 4 mesi di reclusione
convertiti in 17 mila euro di multa risale al 2013 quando su questo quotidiano venivano
formulati degli interrogativi in merito a problemi di inquinamento nell’acqua
erogata dalla fontanella di piazza De Santis, situata nel quartiere “Le Colombe”
nella parte alta del paese dopo che la fontanella veniva chiusa per due giorni per
poi tornare a scorrere sebbene inquinata.

Un periodo di 39 giorni quelli intercorsi tra la comunicazione inoltrata al Comune di Nemi dalla ASL Roma H e ARPA Lazio in cui la fontanella è rimasta accessibile a tutti

Gli uffici della Asl Roma H e dell’Arpa Lazio comunicavano per ben due volte – 1 luglio del 2013 e 15 luglio del 2013 – al Comune di Nemi la non conformità rispetto ai parametri microbiologici di legge – valori irregolari per Coliformi totali ed Escherichia Coli – dell’acqua destinata al consumo umano erogata dalla fontanella pubblica di piazza De Santis. E dal Comune veniva emessa l’ordinanza di chiusura, a firma del vice Sindaco Edy Palazzi, il 7 agosto 2013.

Il 14 agosto 2013 la fontanella risulta nuovamente aperta e sul posto intervengono carabinieri e polizia locale

Il 14 agosto 2013 nonostante il divieto la fontanella risulta aperta

Il 14 agosto del 2013 le persone hanno creduto che l’acqua della fontana fosse tornata potabile in quanto quest’ultima risultava nuovamente aperta. Sul posto intervenivano il 15 agosto mattina i Carabinieri di Nemi insieme alla Polizia locale che dopo aver accertato il fatto che la fontanella era tornata aperta nonostante fosse ancora in vigore l’ordinanza di chiusura provvedevano a chiudere nuovamente la fontanella quindi ad apporre un avviso di non potabilità.

L’avviso di non potabilità affisso sulla fontana il 15 agosto del 2013

“La responsabilità dell’imputato – Alberto Bertucci Ndr. – può evincersi dagli elementi fino ad ora acquisiti, senza necessità di ulteriori indagini”. Questo quanto rilevato dal Pm dott. Giuseppe Strangio nella richiesta di decreto penale di condanna poi confermato dal Giudice.

La vicenda all’epoca dei fatti è stata denunciata in Procura dall’Associazione Assotutela, presieduta da Michel Emi Maritato

Nell’esposto di Assotutela si evidenziava il fatto che l’amministrazione comunale di Nemi, pur messa a conoscenza che l’acqua fosse “non potabile” non informava in alcun modo la cittadinanza di non bere l’acqua della fontanella, esponendo così la collettività a gravissimi rischi per la salute.

La riapertura della fontanella

La fontanella è stata poi riaperta dopo altri prelievi effettuati nella seconda metà dell’agosto 2013 da Acea e Arpa Lazio che ne attestavano il ritorno ai valori normali. Quindi la ASL Roma H dava il via libera al sindaco di emettere altra ordinanza per disporre la riapertura dell’acqua presso la fontanella.

Il decreto penale di condanna

Il decreto penale di condanna è attivabile tout court in caso di reati perseguibili d’ufficio. Per i reati perseguibili a querela, è necessaria la presenza della condizione di procedibilità (non è più possibile opposizione al rito da parte del querelante, Cfr. Corte Cost., sentenza n. 23/2015).

Altro presupposto inderogabile, è che sia concretamente possibile applicare solo una pena pecuniaria (multa o ammenda), direttamente, o in sostituzione ai sensi degli artt. 53 e ss. L. n. 689/1981, oggi in combinato con il co. 1 bis dell’art. 459 c.p.p.

Ulteriori elementi indispensabili, sono rappresentati dall’assenza di un motivo di proscioglimento ai sensi dell’art. 129 c.p.p., e dalla non necessità di applicare una misura di sicurezza personale.

L’altro requisito previsto all’art. 459 c.p.p., è rappresentato dal termine per la richiesta fissato entro sei mesi dall’iscrizione dell’indagato nel registro delle notizie di reato. Tale termine è derogabile in quanto da ritenersi ordinatorio.

L’opposizione
al decreto penale di condanna

Con
l’opposizione devono essere chiesti, a pena di inammissibilità, i riti
alternativi dell’oblazione, del patteggiamento, del giudizio abbreviato o della
messa alla prova (sono necessari anche i relativi avvisi di facoltà, cfr. da
ultimo Corte Cost., sentenza n. 201/2016); in caso di mera opposizione si avrà
il giudizio immediato.

I riti
richiesti con l’opposizione vengono vagliati dal GIP (anche la messa alla
prova, Cfr. Cass. Pen., sez. I, sentenza n. 7955/2017), mentre il giudizio
immediato spetta al tribunale dibattimentale, sempre dopo aver revocato (anche
implicitamente) il decreto penale di condanna opposto. Non è richiesto
preventivo invio di avviso ai sensi dell’art. 415 bis c.p.p. (Cfr. Cass. Pen.,
sez. IV, sentenza n. 1794/2009).

Il mezzo di
impugnazione de quo, può essere oggetto di rinuncia, dalla parte personalmente,
dal difensore munito di apposita procura speciale, o con atto nelle forme di
cui all’art. 589 c.p.p. (per quest’ultima ipotesi, cfr. Cass. Pen., sez. I,
sentenza n. 20276/2010); in tale caso il giudice, se la rinuncia è avvenuta
prima dell’apertura del dibattimento e comunque prima della revoca del decreto
penale opposto (cfr. Cass. Pen., sez. IV, sent. n. 47505/2008), dichiarerà con
ordinanza l’inammissibilità sopravvenuta dell’opposizione e l’esecutività del
decreto penale originariamente opposto, con condanna alle spese del
procedimento “chiuso”.




Tor Bella Monaca, blitz antidroga

ROMA – In poche ore, a seguito di mirati blitz antidroga nel quartiere Tor Bella Monaca, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato due persone.

In manette è finito un 32enne romano che, fermato per un controllo mentre si aggirava a piedi in una nota piazza di spaccio di via dell’Archeologia, è stato trovato in possesso di 15 dosi di cocaina.

Sempre in via dell’Archeologia, gli stessi Carabinieri, durante un posto di controllo alla circolazione stradale, hanno fermato un 47enne romano, senza occupazione e già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione in caserma per precedenti reati. A seguito di un’approfondita ispezione del suo veicolo, sono state rinvenute 21 dosi di cocaina. Vistosi scoperto, l’uomo ha tentato di darsi alla fuga accelerando il veicolo, provando con una manovra improvvisa di stringere contro il guardrail uno dei Carabinieri che ha tentato di fermarlo, ma è stato definitivamente bloccato e arrestato.

I Carabinieri hanno poi deciso di perquisire la sua abitazione, nella stessa via, rinvenendo altre 50 dosi di cocaina, 5 dosi di hashish e 4.925 euro, ritenuti provento dell’attività illecita.

Gli arrestati sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo presso il Tribunale di Roma, dove dovranno entrambi difendersi dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 47enne, invece, dovrà rispondere anche di resistenza a Pubblico Ufficiale.




Roma, mostra pittorica di Claudio Picano: partecipa il Prefetto Gabrielli

Visitatori illustri questa mattina alla mostra pittorica di Claudio Picano.
Questa mattina il Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli ha visitato la mostra pittorica di Claudio Picano allestita nella sede della Consap Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia in via Nazionale a Roma.
Sono intervenuti anche il Prefetto Francesco Tagliente, il Questore di Roma Carmine Esposito, il direttore centrale della direzione centrale istituti di Istruzione Maria Luisa Pellizzari, il direttore del servizio sovrintendenti assistenti ed agenti della direzione centrale risorse umane Tiziana Terribile, il direttore ufficio rapporti sindacali vice Prefetto Maria De Bartolomeis, il direttore del cerimoniale e relazioni esterne Mario Viola e tanti altri tra dirigenti di commissariato e uffici centrali delle diverse articolazioni del Dipartimento della P.S.

Gli illustri ospiti sono stati accolti dal Segretario Generale Nazionale della Consap, Cesario Bortone, e da un folto gruppo di dirigenti e associati al sodalizio.
L’iniziativa – ha detto Cesario Bortone – rientra nel progetto di promozione culturale “artisti in divisa” e intende valorizzare le sane passioni artistiche che per alcuni operatori di polizia possono rappresentare una valvola delle tensioni quotidiane.
Il curatore della mostra, il giornalista Massimo D’Anastasio, e l’autore delle opere Claudio Picano, hanno poi illustrato i dipinti al Capo della Polizia e agli altri dirigenti Il Capo della Polizia Gabrielli, nel manifestare grande apprezzamento per l’iniziativa, ha sottolineato che fra le donne gli uomini della Polizia di Stato ci sono tanti talenti come Claudio Picano. E’ importante – ha detto il Capo della Polizia – che, un soggetto importante di mediazione e confronto come il sindacato, metta a disposizione spazi e professionalità per valorizzarli.
La cerimonia è stata accompagnata dalla l’esecuzione dal vivo di un brano al sax da parte di un poliziotto della Banda musicale della Polizia di Stato Giuseppe Del Vacchio.
Massimo D’Anastasio ha presentato la rassegna precisando che “si apre con una riproduzione della canestra di frutta del Caravaggio conservata preso la Pinacoteca Ambrosiana.

Picano ne ha realizzato due quadri: il primo che ricalca in tutti i particolari le tecniche e gli strumenti usati dal Caravaggio e il secondo in cui, grazie all’utilizzo delle moderne tecniche di velature trasparente e fissaggio del colore, ottiene un’ immagine più realistica. A seguire il ritratto di una coppia di poliziotti, l’ispettore Bufaletti, prematuramente scomparso e al Vice ispettore Di Carlo.

Al centro dell’esposizione in quadro ad olio su tavola realizzato con
una tecnica utilizzata dal pittore Paolo Emilio Bergamaschi nativo di Pontecorvo come Picano dove il disegno riemerge, grazie alla cesellatura del pittore, dopo essere stato coperto da cera paraffina e foglia d’oro e dove quest’ultima va a rappresentare essa stessa elemento del soggetto ritrattato in questo caso una donna ciociara dei primi del 900 che trasporta un orcio in terracotta. Infine due ritratti di donna realizzati con una grisaglia in bianco e nero dove l’uso parsimonioso punta ad esaltare la profondità
dell’espressione. La mostra si conclude con uno studio sempre in olio su tela delle profondità e delle ombre alla ricerca di una tridimensionalità dell’immagine”.




Biodistretto dei Castelli Romani: Grottaferrata lancia la proposta

GROTTAFERRATA (RM) – E’ partita con successo dal Comune di Grottaferrata la proposta di verificare opportunità e possibilità legate alla costituzione di un comitato promotore di un biodistretto nei Castelli Romani, secondo quanto previsto dalla Legge Regionale approvata nel mese di luglio del 2019 dal Consiglio regionale del Lazio.

CHE COS’E’ UN BIODISTRETTO – Un biodistretto è un’area vocata al biologico dove produttori, cittadini, operatori turistici e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse.

I PROTAGONISTI NEI CASTELLI ROMANI – L’invito in tal senso è stato rivolto dall’Amministrazione comunale grottaferratese in primis ai sindaci dei comuni più prossimi: Frascati, Colonna, Marino, Rocca di Papa, Monte Porzio Catone, ai presidi degli istituti scolastici di Grottaferrata, alla Coldiretti di Roma, all’Arsial, a Confagricoltura e alla Camera di Commercio di Roma.

Positiva e unanime la risposta da parte dei vari rappresentanti istituzionali e della società civile presenti all’incontro tenutosi nella sede municipale del Comune di Grottaferrata.

Nel corso dell’incontro Roberto Bellardini, esperto di Arsial ha illustrato con chiarezza tutti gli articoli della Legge Regionale oggetto del convegno

Particolare interesse, condivisione e stimolo hanno dimostrato già nel corso della riunione i primi cittadini dei comuni di Marino, Carlo Colizza il quale ha affermato che le politiche ambientali, la difesa e la promozione delle attività agricole passano attraverso una nuova pianificazione che il Comune di Marino ha già avviato. Presente anche il sindaco di Frascati, Roberto Mastrosanti.

Insieme alle rappresentanze istituzionali degli altri comuni hanno partecipato anche la Cooperativa Capodarco, impegnata nel sociale e da tempo al lavoro sui metodi di coltivazione biologica dei terreni sequestrati alle mafie, i produttori vitivinicoli e le aziende di ristorazione e ricettive del territorio.

Per l’Amministrazione comunale di Grottaferrata hanno partecipato il sindaco Luciano Andreotti, i delegati al Turismo, Alessandro Cocco e alle Politiche scolastiche, Franco Antonio Sapia, principali animatori dell’iniziativa, il delegato alla Fiera, Massimiliano Di Giorgio, la delegata alla tutela degli animali, Daniela Calfapietra e il consigliere comunale Gianluca Paolucci.

Una volta costituito il Comitato Promotore, come previsto dalla già citata Legge Regionale, lo stesso si adopererà per approntare un Piano triennale nel quale da realizzare con cadenza e programmazione annuale che sarà finanziato completamente dalla Regione Lazio.

Il Comitato Promotore e il Piano da esso prodotto ricevono riconoscimento e accettazione entro 180 giorni.

I BIODISTRETTI IN ITALIA E NEL LAZIO – In Italia sono 27 i biodistretti già costituiti dei quali due sono nel Lazio: l’Etrusco Romano e Valle Amerina. Altri due sono in fase di costituzione:Val Comino Maremma Etrusca e Monti della Tolfa. Quello dei Castelli Romani, in ordine cronologico, sarebbe il quinto a nascere nella nostra regione.

“L’idea di dare vita a un biodistretto è un progetto che necessita di serietà, competenze, volontà politiche e non da ultimo caratteristiche specifiche del territorio in questione” ha detto il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti.

“Il biodistretto non guarda i confini del Grande Raccordo Anulare o dei comuni ma mette insieme territori omogenei con amministratori che manifestano una visione comune del territorio: dai rapporti che le amministrazioni intendono avere con le aziende, con il settore ricettivo, con la filiera del legno, lo dico pensando a Rocca di Papa. Il biodistretto deve rappresentare al meglio le qualità dei nostri territori”.

“Il biodistretto non ha bisogno di cappelli politici. Nasce dal basso: dalla necessità che arriva fino ai vertici delle pubbliche amministrazioni di difendere l’identità, la cultura, i saperi e i sapori che hanno segnato la storia di uno specifico territorio da difendere e promuovere”.

“Un lavoro intenso dunque – ha proseguito Andreotti – che incide nel profondo e anche noi a Grottaferrata stiamo facendo disegnando ad esempio un nuovo Piano Regolatore che cambi indirizzo alle scelte che si fanno per i territori, ad esempio dicendo basta all’edilizia fine a se stessa e sì al biodistretto che comprende le bellezze paesaggistiche e architettoniche come le Ville Tuscolane. Le aziende che insistono nel biodistretto sanciscono un patto che non riguarda solo l’Amministrazione ma appunto i privati, i cittadini e anche le scuole. Un patto che deve essere rispettato e all’interno del quale inserire ciascuno le proprie peculiarità rispetto alle quali – ha concluso il sindaco – servirà una coerenza che sarà elemento decisivo a legare la storia del territorio, le volontà e gli indirizzi”.

Il prossimo passaggio con la presentazione di una delibera quadro di costituzione del Comitato Promotore del Biodistretto Castelli Romani – stando agli intendimenti e agli idem sentire emersi dall’assemblea dei giorni scorsi – potrà essere proprio la Fiera di Grottaferrata in programma nella cittadina criptense dal 21 alk 29 marzo prossimi.




Rocca di Papa, dissequestro “zona rossa”: ecco le foto

ROCCA DI PAPA (RM) – Ultimi esami tecnici finalizzati al dissequestro dell’area dello scoppio

Oggi è stata una giornata importante per Rocca di Papa perché sono stati eseguiti gli accertamenti tecnici su corso Costituente al termine dei quali il Comune potrà sollecitare all’autorità giudiziaria il dissequestro dell’area interessata dall’esplosione avvenuta lo scorso 11 giugno a seguito di una fuga di gas.

Gli esami prevedono anche l’estrazione del tubo danneggiato. Sul posto vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri e il nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) dei Vigili del Fuoco e la polizia locale di Rocca di Papa diretta da Gabriele Di Bella.

Conclusi questi accertamenti e tolti i sigilli potranno partire i lavori di consolidamento della strada per poteri riaprire il Corso al traffico veicolare. Verranno attuate delle operazioni di riempimento della cavità con materiale inerte. Si inizierà dalla parte inferiore, procedendo verso l’alto, e verranno anche sistemati alcuni muri sotterranei, che serviranno per rendere strutturalmente più solida la strada sovrastante.




Il Questore di Terni Roberto Massucci, insignito dal Presidente della Repubblica del titolo onorifico di Grande Ufficiale, diventa Socio nazionale dell’ANCRI

La tessera sociale gli è stata consegnata dal presidente dell’Ancri Tommaso Bove e dal prefetto Francesco Tagliente a margine della celebrazione della “Giornata dell’Amore per il Tricolore”, organizzata dalla Questura di Terni, in collaborazione con L’ANCRI e il Comune, in occasione dei festeggiamenti di San Valentino, il Santo patrono della città umbra e degli innamorati.

Il Prefetto Tagliente, motivando l’ingresso in ANCRI del Questore Roberto Massucci, ha richiamato il comune percorso professionale e modo di sentire i valori e i principi richiamati nella nostra Costituzione e l’applauditissimo intervento fatto poco prima alla platea dal Questore con richiami alle vicende più toccanti del suo percorso professionale che ha suscitato emozioni e profonde riflessioni sui valori e sulla importanza del Tricolore e degli altri simboli della Repubblica.

Tra i presenti nella sala blu di palazzo Gazzoli, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, i prefetti di Perugia e di Terni, i sindaci dei 33 comuni della provincia di Terni, il Questore di Perugia, i vertici della magistratura e delle Forze e corpi di Polizia dell’Umbria, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, Dirigenti, Funzionari, Agenti e amici provenienti da varie città, i rappresentanti delle comunità straniere residenti e, in primo piano, al centro delle attenzioni, oltre 100 studenti delle scuole “Casagrande – Cesi”, “Renato Donatelli” e “Sandro Pertini”.

Dopo il saluto del questore, Roberto Massucci, del prefetto Emilio Dario Sensi e del sindaco Leonardo Latini, del presidente dell’Associazione nazionale degli insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Tommaso Bove e del prefetto Francesco Tagliente, la cerimonia – presentata dal giornalista Rai Marco Mazzocchi – è proseguita con l’esibizione della Fanfara della polizia di Stato, che ha eseguito l’Inno di Mameli, e con un’interpretazione del vice ispettore Stefano De Majo sul tema ‘La polizia e il Tricolore’. A concludere la giornata l’intervento del Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli




Inaugurata a Marino la mostra “Favole (con)fuse” del centro diurno Appha

Si è svolta a Marino nella sede municipale di palazzo Colonna nella sala antistante l’Aula Consiliare l’inaugurazione della Mostra “Favole (con) fuse” che sarà aperta e visitabile fino al 14 febbraio 2020.

Dopo l’edizione 2019 in cui il tema era quello degli Animali, quest’anno gli utenti del Centro si sono ispirati al tema della FIABA dando vita ad immagini originalissime basate sull’idea di una “fusione” di 2 favole classiche per crearne una nuova, bizzarra e confusa.

Ad accogliere gli autori delle opere in esposizione, gli utenti disabili adulti del Centro Diurno APPHA di Ciampino, gli Assessori Barbara Cerro ai Servizi Sociali, Ada Santamaita alle Attività Produttive, oltre ai dirigenti dei Servizi Sociali e del Distretto socio-sanitario ASL RM 6.3 Sociali dott.ssa Ludovica Iarussi e a tutti gli operatori dei Servizi Sociali comunali e distrettuali.

Per il Centro Diurno APPHA è intervenuta la Responsabile Monica Petricola insieme a tutti gli utenti partecipanti al progetto e la direttrice del laboratorio di pittura creativa Liesbeth Veltkamp.

“Sono contenta che questo progetto nella sua seconda annualità abbia l’obiettivo di far conoscere alla nostra comunità il valore artistico e la ricchezza umana come espressione autentica del loro mondo interiore – ha affermato l’Assessore alle Politiche Sociali Barbara Cerro – Un plauso alla maestra d’arte Liesbeth Veltkamp e alle operatrici e operatori dell’Associazione che con amorevole dedizione supportano e incoraggiano le persone coinvolte”.