Taranto, Checco Bruni vince l’Italy Sail Grand Prix

Il Japan SailGP Team ha vinto l’Italy Sail Grand Prix, secondo degli otto eventi di SailGP, il campionato di punta dei catamarani volanti F50, disputato sul Mar Grande di Taranto, davanti a centinaia di barche attorno al campo di regata e a una folla entusiasta assiepata sulle tribune del lungomare della città.

La seconda e ultima giornata dell’unico evento italiano in calendario è stata caratterizzata da un vento leggero, appena più intenso rispetto a ieri. Le due regate di flotta (Race 4 e 5) si sono disputate con tutti i cinque membri d’equipaggio, mentre la finale ha visto i team tornare in formazione ridotta con solo tre velisti a bordo.

In Race 4 il grande protagonista è stato New Zealand SailGP Team con al timone il campione svizzero Arnaud Psarofaghis che ha condotto tutta la regata conquistando gli otto punti in palio. A seguire, nell’ordine, i team degli USA (7 punti) e del Giappone (6), già leader della classifica generale dopo la prima giornata che, con questi piazzamenti, hanno ipotecato la loro partecipazione alla finale.  

La tensione è palpabile ancor prima della partenza di Race 5, ultima regata di flotta con tutti gli equipaggi a caccia degli ultimi punti utili per garantirsi un posto in finale e con USA SailGP Team di Jimmy Spithill penalizzato per partenza anticipata. In testa nel primissimo lato del percorso, il team australiano di Tom Slingsby viene superato da Japan SailGP Team con Nathan Outteridge al timone. Dopo un duello ravvicinato tra giapponesi e australiani, Race 5 si conclude con la vittoria di Japan SailGP Team, il più acclamato dal pubblico di Taranto per la presenza di Checco Bruni nel ruolo di flight controller. Terza piazza per l’equipaggio danese. 

Alla luce della classifica finale dopo le cinque regate di flotta, si qualificano per la finale USA, Japan e Spain SailGP Team, rispettivamente con 35, 29 e 23 punti. A seguire, fuori dalla podium race, gli equipaggi di Nuova Zelanda (21), Danimarca (20), Gran Bretagna (19), Francia (17) e Australia (16). Cala il vento poco prima della finale, condizioni che inducono la direzione di regata a fare competere le tre barche qualificate in formazione ridotta, con tre persone a bordo.  

La prima parte della podium race è dominata da USA SailGP Team, seguito da vicino da Japan SailGP Team. Il team spagnolo riesce a recuperare acqua scegliendo il lato opposto a quello degli avversari all’inizio della prima bolina, riaprendo così i giochi. USA SailGP Team mantiene la leadership fino alla seconda e ultima bolina quando, inaspettatamente, qualche problema fa rallentare Spithill e i suoi, superati da Spain e Japan SailGP Team. Quest’ultimo equipaggio allunga negli ultimi lati e va a tagliare il traguardo acclamato dal pubblico tarantino.

“Taranto è stata magnifica e sono felicissimo di aver vinto qui” ha dichiarato Francesco Bruni in mixed zone poco prima dei festeggiamenti e di esser buttato in acqua dai compagni di squadra che hanno ricambiato con affetto il saluto dei tifosi tarantini. “Non sono stato il principale protagonista del team ma, a volte, è importante essere un bravo giocatore di squadra; dunque, quando non ero a bordo ho cercato di sostenere in tutti i modi il team facendomi trovare pronto quando sono stato chiamato a gareggiare. Sono davvero contento della qualità del gioco di tutto il nostro team. Fantastica l’accoglienza di Taranto con una quantità di barche in acqua pazzesco e un gran tifo a terra. Come sempre l’Italia ha risposto alla grande ed è bello vedere sempre più appassionati di vela”.  Dopo i due primi eventi della seconda stagione, leader del campionato è Spain SailGP Team con 16 punti, seguito dagli equipaggi di Gran Bretagna (15), Giappone (14), Nuova Zelanda (13), Australia e Francia (12), Danimarca e USA (11).

Dopo aver premiato i vincitori, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, ha evidenziato che “Il mondo intero ha potuto vedere una città fantastica, in fervente e consapevole trasformazione. L’organizzazione è stata impeccabile, i nostri operatori economici hanno registrato il tutto esaurito, le istituzioni hanno agito in grande sintonia; è davvero iniziata una nuova epoca per Taranto, non resta che rimboccarsi le maniche, tutti insieme. In definitiva era proprio questo l’obiettivo di Ecosistema Taranto. Ritengo ci siano tutti i presupposti per continuare ad ospitare questo tipo di grandi eventi nei prossimi anni. Tanti sono stati gli apprezzamenti da parte di atleti e turisti, non c’è motivo per avere timore del futuro”.

“SailGP – powered by nature’ è il campionato velico che gareggia per un futuro migliore, promuovendo un mondo alimentato dalla natura. Competizione di punta per i catamarani F50, SailGP presenta squadre nazionali che gareggiano su percorsi brevi ed intensi, regate di tipo stadium racing sugli specchi d’acqua più iconici di tutto il mondo. Il vincitore della seconda stagione di SailGP riceverà un premio di un milione di dollari. Durante gli otto eventi della stagione, i migliori atleti della vela internazionale si destreggiano a bordo di catamarani F50 identici, ad alta tecnologia e velocità, capaci di superare i 50 nodi (circa 100 km / h




Gli spiragli di luce del maestro Stefano Piali illuminano e scuotono la città di Marino

MARINO LAZIALE (RM) Vernissage colmo d’affetto, di presenze e di sorrisi (rigorosamente sotto le mascherine) per la mostra  Spiragli di Luce, personale del Maestro Stefano Piali. inaugurata, venerdì 4 giugno, presso il Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino, dove le oltre trenta opere tra dipinti e sculture realizzate per lo più negli ultimi dieci anni dall’Artista, resteranno esposte fino a domenica 27 giugno.

A incorniciare idealmente il percorso tra le opere di Piali, nato a Roma ma da quarant’anni residente e operante nella cittadina dei Castelli Romani, sono stati collocati quattro imponenti trittici, due dei quali Fuga dalla storia e Energia in movimento fungono idealmente da alfa e omega di un cammino catartico, al tempo stesso spirituale ma anche visceralmente terreno, dal quale emerge come summa concettuale il dinamismo profondo e la volontà decisa di ricercare nuove illuminazioni.

L’ispirazione rinvenuta dai critici Gabriele Simongini, autore di un intenso scritto pubblicato nel catalogo dell’esposizione e di Franco Campegiani, intervenuto all’evento, richiama i più grandi nomi della storia dell’arte: “con la memoria delle tormentate Prigioni di Michelangelo, delle contorsioni manieriste, degli infiniti spazi barocchi, del drammatico realismo di Caravaggio, dell’energico dinamismo berniniano, della titanica inquietudine plastica di Rodin, dell’aspirazione al sublime di Blake. Prende così corpo un’alternanza dialettica di continuità e di rottura con il passato più lontano o recente messa perpetuamente in atto da Piali”.
“Artista – proseguiva Simongini – che ama allo stesso modo pittura e scultura concependole come arti complementari che si rafforzano ed ispirano reciprocamente”.

Il Maestro ha così potuto salutare il proprio pubblico ed è stato calorosamente accolto dalla presenza della massime autorità cittadine intervenute a sottolineare la centralità dell’evento.

Il direttore del Museo, dottor Alessandro Bedetti ha ringraziato l’artista per la generosità con cui si è prestato e per l’importanza che una mostra tanto preziosa e piena di opere ha conferito alla struttura espositiva marinese che di fatto riapre dopo una chiusura lunga 15 mesi.

Il sindaco Carlo Colizza ha sottolineato come “Il lavoro di Stefano Piali ci abbia coinvolto profondamente in una doccia emozionale positiva. La cultura del bello è quello che salverà il mondo e ci salva ogni giorno. La plasticità delle forme espresse dal maestro Piali rinnova lo spirito”.

Il presidente del Consiglio comunale, Sante Gabriele Narcisi ha sottolineato “l’importanza di un evento realmente atteso dalla città” e particolarmente voluto proprio dal presidente dell’assemblea comunale dopo una visita dello stesso Narcisi all’atelier del Maestro, aneddoto rivelato dallo stesso Piali. Il quale in conclusione, con emozione, ha voluto ringraziare a dovere tutti i convenuti, a partire dalle istituzioni comunali, il sindaco, l’assessorato alla Cultura, la presidenza del Consiglio comunale, i dirigenti e la direzione del museo sede dell’esposizione.

“La mostra ha un duplice aspetto” ha voluto spiegare Piali. “E’ la verifica di un lavoro svolto negli anni, in solitudine, con grande sacrificio, con grande dedizione, con grande gioia. Diventa una verifica perché qui si rivela, si svela, la mia personalità, il mio essere. Il secondo aspetto è la rinascita a 360 gradi che stiamo vivendo. Una rinascita culturale, artistica che deve chiamare in causa davvero tutte le nostre energie. Purtroppo in questo anno e mezzo di pandemia abbiamo conosciuto le nostre fragilità ma anche la nostra forza. Questo è dimostrato dal fatto che siamo tutti qui a ricominciare un percorso con un impegno e una volontà ancora maggiori. Sono davvero onorato dalla vostra presenza e dall’interesse che dimostrate verso le mie creazioni” ha detto ancora il Maestro.

 “Sono trascorsi molti anni dalla prima mostra personale a Marino del 1983. Non me ne sono del tutto accorto sebbene abbia fatto molte cose in giro per l’Italia e nel mondo. Oggi però sono felice di essere di nuovo qui a Marino a celebrare questa ripartenza. Mi auguro – ha concluso –  di poter continuare a interagire con voi attraverso le mie opere perché sono convinto vi sia un filo conduttore che ci collega tutti”.

ORARI D’APERTURA  – La mostra resterà allestita fino al 27 giugno e resterà aperta il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19,30. Nei giorni di martedì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19,30.




Trevignano Romano, uccide la madre e la vicina di casa

TREVIGNANO ROMANO (RM) – Duplice omicidio a Trevignano Romano la cittadina a nord di Roma dove un 34enne Andrea Bocchini ha ucciso la madre e la vicina di casa.




Fiano Romano, applausi e partecipazione in piazzale Cairoli per Ottorino Ferilli

Ferilli: “Fiano ha dismesso, oggi, la divisa di realtà di provincia!”

Partecipazione per  il Sindaco Ferilli all’evento elettorale “Fiano 2030”: “Abbiamo lavorato per i nostri anziani, bambini, famiglie. Oggi Fiano Romano si sceglie”.

Piazzale Cairoli partecipata da moltissimi fianesi, ben distanziati, tanti giovani, amici, elettori che dopo dieci  anni di Amministrazione Ferilli si presentano con entusiasmo all’evento di presentazione del progetto Fiano 2030 e della candidatura a Sindaco di Davide Santonastaso, attuale vicesindaco nella giunta di Ottorino Ferilli.

Il primo evento in presenza dopo oltre un anno di appuntamenti telematici.  Tanti occhi sorridenti dietro le mascherine, gli applausi, hanno scandito un pomeriggio sereno, animato da sane parole nella genuinità di una condivisione di un dato di fatto: quello di Ottorino Ferilli è stato definito un “buon governo dettato dallo spirito di servizio alla cittadinanza” che forse ha fatto anche scelte impopolari ma ha deciso tenendo a mente ciò che fosse più giusto fare. Una amministrazione che ha costruito, ha lottato l’abusivismo e ha cercato di ascoltare le necessità.  

Il Sindaco, visibilmente emozionato dall’incontro con i suoi concittadini ha snocciolato pochi chiari concetti commentando questa nuova pagina politica che prende vita nelle pieghe di una continuità che ha dato alla città di Fiano Romano “prosperità” e “stabilità” in un momento difficile il cui volo di crescita è rimasto sospeso e fermo a causa dell’inaspettato avvento della pandemia: “Fiano – ha commentato il Sindaco Ottorino Ferilli – ha dismesso, oggi, la divisa di realtà di provincia! Fiano ha il suo posto, il suo spazio ed è merito non mio, non di chi ha governato è merito di una comunità intera! A Fiano arrivano le grandi aziende. Fiano Romano si sceglie, non ci si arriva più per caso o perché economicamente più accessibile. Le Amministrazioni politiche finora succedute hanno avuto un obiettivo: i servizi.  Anziani, bambini, famiglie hanno servizi che in altre comunità non trovano. Qual è stato l’obiettivo che ci ha spinto a non demordere? Quale lo spirito che ci ha animato? Mettere al centro le persone e far ruotare intorno ad esse una comunità a misura d’uomo, e come lo abbiamo fatto? Anteponendo una solidarietà collettiva all’individualismo referenziale”. 

Ferilli ha commentato l’opportunità di pronunciare o meno certe parole, sempre mantenendo quella linea politico – amministrativa che non ha mai tradito: fare senza pubblicizzare troppo, lavorare per la sua comunità lasciando che a parlare siano i risultati: “Molto spesso – ha proseguito il Sindaco – quando sento politici in procinto di lasciare o continuare per altre vie, sento dire “è stata una grande avventura …”. Ma resto perplesso. Capisco le regole della comunicazione politica ma non mi convince l’uso del termine AVVENTURA quando si parla di persone, comunità, quando si parla di vita. Non nego il fatto, i primi tempi, forse ho utilizzato anche io questo termine. Ero ancora giovane e inesperto, con tanta passione. Oggi, ancora Sindaco appassionato ma con dieci anni di fatti, e dico che non è il termine adatto. L’avventura, cercata o inaspettata, ha bisogno della fortuna. Per far crescere una comunità invece c’è bisogno di sapere e consapevolezza, di coraggio, di sogno, di competenza, poi eventualmente anche di un po’ di fortuna. Le grandi emergenze che Fiano ha dovuto affrontare ne sono la testimonianza più emblematica. Si affronta tutto. Inutile girarsi dall’altra parte o delegare…”.  Infine una le parole quelle più spontanee: “Si può governare anche senza consenso di tutti – ha concluso Ferilli – se si gode del rispetto anche degli avversari. Questa è la più grande lezione che voglio trasmettere. I miei più grandi oppositori, LEALI, e in platea ne vedo qualcuno, sono diventati molto spesso le persone con cui il confronto è diventato anche cambiamento. E ora, si fanno altri passi, tutti insieme!”.




Rotary Club Viterbo: l’emozionante pomeriggio dei ragazzi speciali di “con-tatto”

VITERBO – Un’emozione incredibile ha accompagnato l’arrivo dei gruppo di pellegrini di “Con-tatto”, il progetto realizzato dal distretto Rotary 2031 e Asl Torino, a cui hanno dato supporto il Rotary Club Viterbo e l’associazione Via Francigena in Tuscia Viterbo, assistiti lungo il percorso dal Corpo Italiano di San Lazzaro, gruppo Civitas Romae.

Nei giardini di Palazzo dei Priori, accolti dal padrone di casa, il sindaco Arena con l’assessore De Carolis e il consigliere Buzzi, era presente il Gruppo Avis Viterbo e l’associazione Eta Beta, con la presidente Burla, alcuni consiglieri e ragazzi.

“Ci aspettavamo un percorso bello, ma fare questo tratto da Montefiascone a Viterbo, con dei colori bellissimi, i fiori, il verde, ci ha davvero riempito il cuore” commentano gli accompagnatori, che hanno anche ringraziato la Polizia locale per la scorta nel tratto urbano.
Tante le occasioni offerte dall’intenso pomeriggio, iniziato con i saluti e l’accoglienza istituzionale, culminata con i doni. Il sindaco, la presidente Tartaglia e il prefetto Rotary Scorzino hanno donato a Carmelo Velardo, Luca Rivoira, del Distretto Rotary 2031, e Roberto Keller, Asl Torino, un piatto in ceramica realizzato da Cinzia Chiulli, raffigurante un albero, simbolo metaforico del percorso della vita. A tutti i ragazzi l’assessore De Carolis ha invece consegnato i “piedini”, simbolo del pellegrino, sempre in ceramica griffata dall’artigiana viterbese, offerti da Bruna Capitani, la cognata del regista Giorgio, torinese d’origine, che, venuta a conoscenza del progetto ha voluto partecipare in prima persona. Per i ragazzi anche la pergamena del 100° chilometro dalla tomba di Pietro, consegnata da Alessandra Croci, per conto dell’Associazione Via Francigena in Tuscia Viterbo. Tutte le realtà coinvolte sono state poi premiate con targhe evento e gagliardetti del Rotary torinese.
Un breve riposo concesso ai 12 ragazzi con disturbo dello spettro autistico, e ai loro accompagnatori, ospitati in varie realtà cittadine, e di nuovo nel centro storico, accolti da Gianni Cesarini e dallo staff di Viterbo Sotterranea, che dopo aver donato cartoline e magneti raffiguranti la città hanno portato il gruppo alla scoperta del Museo dei Templari, dei suoi sotterranei e della cisterna etrusca restata intatta nei secoli. Una visita che ha appassionato i ragazzi, incantati da armature, bandiere e castelli e ogni traccia degli storici cavalieri.
Un ultimo passo verso San Pellegrino, per la firma del sasso del viandante, un’opera che Cinzia Chiulli compone assemblando rocce dedicate ai pellegrini transitati da Viterbo. Infine la cena, sotto gli archi dello storico quartiere, ospitati dall’Osteria dal Sor Bruno, che ha concluso l’intensa giornata con una tradizionale cena a base di piatti tipici viterbesi.
“E’ stata davvero una giornata bellissima – conclude Simona Tartaglia, presidente Rotary Club Viterbo -. Abbiamo aderito con gioia e condividere con loro questa esperienza è stato emozionante. Saluto gli amici rotariani coinvolti, certi che ci ritroveremo, ed auguro a tutti ‘buon cammino’, verso la tomba di Pietro, sperando che riusciranno ad incontrare Papa Francesco”.




Marsala, Rotary Club, Lega Navale, Club per l’Unesco e Comune in campo per liberare lo stagnone dalla plastica

MARSALA (TP) – Il Rotary Club Marsala, la Lega Navale e il Club per l’Unesco, con il supporto tecno-collaborativo del Comune, hanno dato vita ieri a una Giornata ‘Plastic Free’. L’iniziativa ecologica ha aderito al progetto nazionale nato con l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone possibili per un mondo libero dalla plastica.

Denominata “Liberiamo lo Stagnone dalla plastica e dai rifiuti”, la rimozione dei rifiuti in plastica ha preso il via dal litorale di Salinella e si è protratta fino alla Lega Navale. Consistente la quantità di rifiuti prelevata dai volontari che hanno aderito alla manifestazione, singoli o facenti parte di associazioni che periodicamente si incontrano per portare avanti eventi del genere all’insegna dell’educazione e del rispetto per l’ambiente. Alla Lega Navale ieri, per il Comune di Marsala sono stati presenti il Sindaco Massimo Grillo e il Suo vice, Paolo Ruggieri, con l’assessore della Giunta Young Daya Kaur Singh.

“Il Comune si impegna a supportare le attività di Plastic Free garantendo il patrocinio gratuito alle attività sul territorio – dice il sindaco Grillo – e a confermare l’interesse dimostrato da subito in prima linea dall’Amministrazione per la diffusione di buone pratiche legate alla raccolta differenziata e alla protezione dell’ambiente”.

Soddisfatto l’assessore Michele Milazzo, con deleghe all’Ambiente e alle Riserve Naturali, che dice: “Un nuovo tassello di un percorso da subito intrapreso dalla nostra Amministrazione con l’obiettivo di fare rete per la tutela dell’ambiente e per la sensibilizzazione della collettività. Il problema dell’abbandono dei rifiuti, e della plastica, che è tanto dannosa per l’ecosistema, in modo particolare, rimane una tematica sulla quale continuare a sensibilizzare puntando sull’importanza della difesa del patrimonio locale. Tante altre iniziative sono in programma, tra cui una tappa della campagna di Marevivo, per la tutela del mare e delle sue risorse, e a breve la collocazione in tutti i tratti di spiaggia libera dei contenitori porta rifiuti di vario colore, proprio per agevolare lo smaltimento dei rifiuti in modo corretto, quindi differenziato”.




Olio extra vergine che passione: conclusa la due giorni di formazione olivicoltore

Si è conclusa la due giorni (28-29 maggio) di corso di formazione “Olivicoltore: tecnica colturale, potatura dell’olivo e di assaggio dell’olio”, organizzato dalle Associazioni Capol e APS CIVITAS. La consegna degli attestati di partecipazione è stata preceduta dal pranzo a tema “Essenze di Extravergine d’Itrana in Cucina con gli Oli extra vergine di oliva finalisti del Concorso “L’Olio delle Colline 2021”.

Le lezioni teoriche e pratiche, ospitate dall’Azienda Lidano, di Norma, alle quali hanno preso parte 30 corsisti, tra olivicoltori, tecnici ed operatori del settore, sono state strutturate in modo da fornire aggiornamenti di olivicoltura, tecnica colturale e qualità dell’olio; creare delle professionalità nel settore della potatura e incentivare il recupero dei terreni olivicoli abbandonati e le piccole produzioni che nascono da territori caratterizzati da un’alta biodiversità.

In aula, il docente, Dott. Agr. Alberto Bono, ha illustrato vari argomenti: innovazione nella tecnica culturale in olivicoltura (coltivazione, raccolta e potatura); coltivazione dell’olivo e l’influenza della cultivar sulle caratteristiche organolettiche dell’olio; influenza dei processi di trasformazione sulla qualità dell’olio; risparmio energetico e riduzione dell’impatto ambientale; difesa fitosanitaria dell’oliveto, con particolare riferimento alle principali strategie di difesa contro la mosca dell’olivo; coltivazione dell’olivo, nel rispetto di una agricoltura sostenibile alla luce delle nuove disposizioni sul PAN (Piano di Azione Nazionale), sull’uso dei prodotti fitosanitari; elementi valutativi nell’adozione delle nuove tecniche nella coltivazione dell’olivo; basi fisiologiche della potatura; scopi e principi della potatura; aggiornamenti di tecnica colturale in olivicoltura. Poi sul campo, con esercitazioni pratiche di potatura di allevamento e potatura di produzione.

Con il Capo panel Capol, Luigi Centauri, si è invece parlato di come riconoscere un olio di qualità; dell’analisi sensoriale – definizione e scopi, psicofisiologia del gusto e dell’olfatto; del metodo per la valutazione organolettica degli oli vergini di oliva; confezioni ed etichettatura nelle normative vigenti, oltre alla prova pratica di assaggio con descrizione delle caratteristiche positive e negative degli oli vergini con l’uso del foglio di profilo.

La cerimonia finale presso il Ristorante Locanda da Valentino è stata presenziata dai due docenti e dal Presidente APS CIVITAS, Andrea Dell’Omo e Commissario della XIII Comunità Montana, Onorato Nardacci.




Nemi, eventi mediatici a gogo’ ma il degrado divora il paese

NEMI (RM) – Via della Radiosa e via dei Corsi sono dimenticate dall’amministrazione comunale. Un quartiere residenziale, pieno di ville e immerso nel cuore del Parco dei Castelli Romani viene trascurato: non si fanno potature, si lascia l’erba alta e si permette che intorno allo stadio comunale, ormai in visibile degrado, si lascino rifiuti ingombranti, batterie di macchine, cartoni.

Sembra terra di nessuno quando potrebbe essere un quartiere valorizzato, un fiore all’occhiello per la cittadina delle fragole. Spiace vedere che l’amministrazione comunale è impegnata in eventi che richiamano l’attenzione dei media ma di fatto lascia il territorio nel degrado.

Spiace vedere che il sindaco Alberto Bertucci continua a dire sui giornali che i residenti di Nemi che osano criticare fanno strumentalizzazione politica. Non è così. Non si possono ignorare dei cittadini che segnalano il degrado, che segnalano l’assenza di manutenzione e contrastano la scellerata decisione di realizzare un’isola ecologica a 10 metri dalle case e a 30 da un pozzo d’acqua. Ma ormai un dato è certo: al sindaco interessa di più finire sui giornali per gli eventi organizzati a Nemi che curarsi di un paesino talmente piccolo che si potrebbe addirittura passare l’aspirapolvere.

Il fatto di essersi ostinati a perseverare nel voler realizzare un’isola ecologica in via della Radiosa proprio a 30 metri da un pozzo che fornisce acqua potabile all’intera cittadinanza, a voler lasciare nell’abbandono uno stadio, unica struttura sportiva di riferimento per la cittadina che viene usato come ricovero dei mezzi della società Minerva che operano gestione rifiuti sempre vicino al pozzo d’acqua entro i 200 metri dal pozzo che è zona vietata dalla Legge 152/2006 articolo 94.

Perché ci si ostina a gestire i rifiuti dove è proibito? Queste attività sono vietate dalla legge. Se la stessa gestione rifiuti fosse avvenuta fuori dalla fascia di rispetto non sarebbe considerata una attività fuori legge ma finché esiste la norma che proibisce la gestione dei rifiuti entro i 200 metri da un pozzo d’acqua allora non si può fare e le autorità competenti non possono voltarsi dall’altra parte.

E se in via dei Corsi e via della Radiosa non c’è neppure la benché minima manutenzione ordinaria, in via Le Prata (sentiero che collega la parte alta di Nemi con il centro storico) la situazione è allarmante. Il lavatoio e la terrazza che potrebbero richiamare visitatori e un turismo di qualità sono abbandonati al degrado. Per arrivarci ci sono grate pericolanti, scale rotte, buche a cielo aperto e pericoli di ogni genere. In altri paesi del nord Italia, sentieri del genere sono valorizzati e promossi tutto l’anno attraverso iniziative.

Con tutti i fondi pubblici che Nemi è in grado di ottenere, la valle del lago è piena di strade dissestate e non è affatto valorizzata: c’è un centro canoe comunale chiuso e poco lontano uno stabilimento aperto. Ci sono tanti residenti di Nemi che si sono stufati di questa situazione e altri che vorrebbero alzare la testa ma hanno paura di fare la fine dei “giornalisti” e della famiglia di un consigliere di opposizione che hanno dovuto subire perquisizioni nelle abitazioni, mute, ordinanze e querele. Anche una semplice veranda diventa un motivo per tenere chiusa la bocca e soccombere. Per fortuna le amministrazioni cambiamo e niente è per sempre. Chi non ha visto il film “Full metal jacket”? Il sergente Hartman, pessimo comandante: “Chi ha parlato? Chi è quel lurido stronzo comunista checca e pompinaro che ha firmato la sua condanna a morte? Ah.. non è nessuno eh?”….

Quando molti usciranno dalla “sindrome di Stoccolma” tutto questo sarà un brutto ricordo. Se si vuole essere leader si deve avere fermezza, si deve anche avere una salda capacità decisionale ma non si può non ascoltare e perseguitare chi si permette di criticare. Non ci sono nemici da abbattere ma persone perbene da rispettare.




Albano Laziale, lapidi nel cantiere edilizio: partito l’esposto a Comune, Vigili e Carabinieri

ALBANO LAZIALE (RM) – A Cecchina (frazione di Albano) è stato rinvenuto (e fotografato) un deposito di lapidi nel mezzo di un cantiere edilizio a Cecchina, sulla via Nettunense n. 48, proprio di fronte il vecchio mulino (appartenente alla storica tenuta denominata di Montagnano). Una struttura risalente al ‘600 poi utilizzata per decenni come ‘mola’, ossia luogo in cui i cittadini andavano a lavare i panni fino ai primi anni ‘80, visto che a ridosso della struttura stessa si trova l’emissario del lago di Nemi.

Le foto sono state inviate con un esposto da varie associazioni – Italia Nostra sezione Castelli Romani, Legambiente – Appia sud il Riccio, Salute Ambiente di Albano, etc – al Comune ed alla  Polizia Locale di Albano, ai Carabinieri, alla Soprintendenza Archeologica (visto che il sito ha una notevole rilevanza storico-archeologica), al Ministero dei Beni Culturali e Turismo e infine alla Procura di Velletri.

I cittadini chiedono di verificare la regolarità del cantiere e delle lapidi accumulate, oltre ad altre stranezze che hanno notato, ivi compresa l’assenza di cartelli di cantiere.

Le foto sono state scattate domenica 23 maggio nel corso di una visita di natura storico-archeologica che ha riguardato l’antica struttura del mulino – che sorge su un basamento risalente all’antica Roma imperiale.




Monte Compatri, la Passeggiata si illumina con i nuovi lampioni

MONTE COMPATRI (RM) – Nuova illuminazione per la passeggiata di Monte Compatri. Accesi ieri sera tutti i nuovi lampioni al LED. “Abbiamo sostituito le vecchie lampade e installato nuovi punti luce in posti che ne erano sprovvisti come ad esempio il parco giochi e la posta”, dichiara Adriano Di Franco – Assessore Lavori Pubblici . “Monte Compatri inizia finalmente ad avere un nuovo volto. Una migliore illuminazione rappresenta un ottimo biglietto da visita per i turisti e una maggior sicurezza per i cittadini. Nei prossimi giorni continueranno gli interventi nel Centro Storico”.




Il mito dei gladiatori rivive all’Anfiteatro Flavio dell’antica Puteoli

Al via il nuovo percorso espositivo al teatro Flavio di Pozzuoli nei Campi Flegrei dal titolo “Percorsi”.  L’Anfiteatro Flavio dell’antica Puteoli è uno dei due anfiteatri romani esistenti a Pozzuoli e risale alla seconda metà del I secolo d.C. secondo solo al Colosseo e all’anfiteatro Campano in quanto capacità di capienza. “Proiezioni” è un percorso espositivo e multimediale organizzato in collaborazione con il Museo archeologico nazionale di Napoli, in stretta connessione con la mostra “Gladiatori”.

L’exhibition propone una narrazione dei luoghi con l’intento di far vivere ai “viaggiatori” un esperienza immersiva a 360 gradi grazie alle suggestioni e delle informazioni veicolate da media diversi e complementari: forme scolpite del marmo, riproduzioni digitali, evocazioni sonore di versi di animali inferociti nella gabbia, rumori assordanti della folla sugli spalti provenienti dall’esterno,  spade che si affilano.

 Un “viaggio” completo  nel mito dei gladiatori e nelle loro abitudini prima dei combattimenti attraverso i reperti e l’ausilio della tecnologia, una doppia dimensione che I “viaggiatori” vivranno: espositiva e multimediale.

I sotterranei del sito puteolano ospitano un percorso fatto di suggestioni visive e sonore, grazie anche monitor in scala reale che proiettano gladiatori armati, diventando una presenza viva.

Le pregevoli sculture originarie del teatro Flaviano sono poste in un allestimento temporaneo realizzato all’interno delle arcate strutturali dell’edificio.

 Tra i reperti vi è anche una delle epigrafi dedicatorie che in antico erano apposte sugli ingressi dell’anfiteatro e che ricordavano come la sua costruzione fosse avvenuta totalmente a spese della colonia romana.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano, il Sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, l’ Assessore alla Cultura, Turismo e Tempo Libero, Stefania De Fraia, e il direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli, Paolo Giulierini.