Asl Roma 6, al via le vaccinazioni per gli immigrati dei cas di Anzio e Nettuno

La campagna vaccinale pro-attiva proseguirà nelle domeniche successive presso i Cas di Pomezia, Rocca di Papa e Frascati

Al via, a partire da oggi, le vaccinazioni monodose sugli immigrati ospiti dei CAS di Anzio e Nettuno e degli immigrati del territorio della Asl Roma 6.

Una importante operazione socio-sanitaria resa possibile grazie al prezioso contributo dei Mediatori Culturali e delle associazioni del Terzo Settore in rete con i servizi dell’azienda sanitaria. La campagna vaccinale pro-attiva proseguirà nelle domeniche successive presso i Cas di Pomezia, Rocca di Papa e Frascati.

“Grazie alla collaborazione della  Caritas Diocesana di Abano e delle associazioni del Terzo Settore, – fanno sapere dalla Asl Roma 6 – si sta lavorando per intercettare la popolazione dei senza fissa dimora per garantire loro la somministrazione del vaccino monodose.”




Roma, alla scoperta della città con il bus teatrale: per reagire alla crisi durante la pandemia

ROMA – Fino al 7 agosto ritorna nella Capitale BUS T – Corto Circuito Teatrale, l’itinerario teatrale realizzato a bordo di uno dei caratteristici bus Hop On Hop Off, che guida il pubblico alla scoperta della città

Un nuovo modo di fare teatro, con performance itineranti, che nasce nell’estate 2020 da un’idea dell’attore e regista Daniele Coscarella per reagire alla crisi durante la pandemia. L’iniziativa, promossa dalla compagnia teatrale Monolocale Produzioni in collaborazione con Roma Open Bus, l’azienda di pullman turistici scoperti a due piani, ogni venerdì e sabato propone un percorso culturale e tanto divertimento a misura di famiglia.

“Colpito al cuore da chiusure e distanziamenti, quello dei palcoscenici e della vita culturale della citta, è stato forse il settore più travolto dall’emergenza Coronavirus, insieme a quello turistico – spiega Coscarella -. Cercavamo un modo per ripartire senza dovere rinunciare alla presenza del pubblico e portare il teatro direttamente dalle persone c’è sembrata una buona idea. Il format dello spettacolo in movimento è stato accolto con grande interesse e, grazie al sostegno di Roma Open Bus, con cui è nata una partnership anche su altri fronti, quest’anno è stato possibile riproporlo”.

Ispirate al genere dell’home comedy, le rappresentazioni, dal titolo evocativo ‘Vacanze romane’, coinvolgeranno turisti e romani in un viaggio lungo le strade, i rioni, i vicoli e i borghi più suggestivi della Città Eterna. Teatranti e platea ristretta nel rispetto delle norme anti-contagio e spettacoli tradotti per i turisti stranieri.

“Calano le luci, si erge il tramonto, risplende l’arancio e la città si trasforma in poesia. Il viaggio sta per iniziare: Roma sa essere avvincente, romantica, controversa, basta immergersi e non trovare più la strada di casa. Questa è l’avventura di un gruppo di turisti, saliti per caso, volevamo solo una vacanza ma non sono mai più scesi da questa città e in chiave comica e irriverente, raccontano una storia dove ognuno noi ritroverà un angolo della propria città” – rivela Coscarella nelle note di regia.

L’abbinamento tra il giro in Open e le rappresentazioni teatrali è uno dei prodotti “innovativi” messi in campo per il rilancio del settore nel post covid dall’azienda turistica romana.

Unica scenografia del tour by night, il cielo stellato di Roma a fare da sfondo alle performance degli attori di Monolocale, ovvero: Dario Tacconelli, Emanuela Panatta, Filippo Macchiusi, Alessandro Cecchini, Cristina Chinaglia, Giulia Maulucci, Alessandra Merico, Shara Guandalini, Giorgia Ciotola, Micol Pavoncello, Emanuela Bisanti, Fabrizio Mazzeo, Massimo Ceccovecchi.

Dal 10 luglio al 7 agosto ogni venerdì e sabato: appuntamento in piazza dei Cinquecento (angolo Via Cavour) alle ore 19.30. Partenza alle ore 20.00. Biglietti a 25 euro, 20 euro gruppi e fidelizzati, compresi di aperitivo. Info e Prenotazioni a info@roma-openbus.it – monolocaleaccento@gmail.com.

Durata del percorso 1 ora e 30 min. L’itinerario: Piazza Santa Maria Maggiore, Colosseo, Circo Massimo, Bocca della Verità, teatro Marcello, Piazza Venezia, Corso Vittorio Emanuele, Castel Sant’Angelo, Via Ludovisi, Piazza Barberini e ritorno in Piazza dei Cinquecento.




Nettuno, mobilità sostenibile: da oggi 50 monopattini elettrici a disposizione di tutti

NETTUNO (RM) – Da oggi, LINK – azienda di monopattini elettrici in sharing progettato da Superpedestrian, la tech company leader nella micromobilità nata al MIT di Boston – sbarca a Nettuno con 50 monopattini disponibili in tutta la città, escluse solo alcune aree interdette al traffico quali il porto, Parco Palatucci e il cimitero americano.

L’ingresso del servizio di micro-mobilità ha l’obiettivo di ridurre l’impatto sull’ambiente nei piccoli spostamenti urbani e offrire una nuova opportunità per raggiungere in comodità i luoghi di interscambio, come la stazione cittadina. Per usufruire di questo innovativo servizio, basterà scaricare sul proprio smartphone l’app di LINK, disponibile per iOS e Android, che fornirà all’utente tutte le informazioni relative ai costi, l’individuazione e lo sblocco dei veicoli, le aree, i percorsi e i parcheggi consentiti attraverso la mappa, che si estende per oltre 12 km. Infine, per prevenire furti o atti vandalici e garantire la sicurezza degli utenti, il servizio verrà interamente monitorato con sensori GPS, installati sui monopattini, che consentiranno di geolocalizzarli in tempo reale: grazie a questo sistema, gli operatori saranno in grado di intervenire qualora la posizione dei mezzi creasse pericolo o intralcio alla circolazione.

“Siamo contenti di portare questo servizio nella nostra città – dichiara il Vicesindaco con delega al Turismo Alessandro Mauro – i cittadini e i turisti potranno godere delle nostre splendide sere d’estate muovendosi con questi monopattini elettrici a zero impatto ambientale. E’ nostra intenzione mandare un messaggio chiaro che sensibilizzi tutti sulla tematica green e sull’importanza di una mobilità sostenibile, soprattutto in località turistiche come la nostra. Invito tutti a provare questo servizio di noleggio di monopattini elettrici, prestando la massima attenzione nell’osservanza delle regole del codice della strada e delle istruzioni contenute nel vademecum diffuso e reso disponibile dai gestori. Il divertimento e la spensieratezza dell’Estate non possono in alcun modo prescindere dalla sicurezza nostra e di chi ci è intorno”.

“Dopo aver lanciato Roma come prima destinazione europea di LINK, siamo molto contenti di aprire il servizio a Nettuno, a conferma del nostro impegno nel rafforzare l’investimento nel Lazio e sul litorale – afferma Matteo Ribaldi, Public Policy Manager di LINK Italia – Siamo convinti che l’impegno dell’amministrazione comunale nell’aprire al servizio di monopattini elettrici in sharing in questa fase sperimentale sia strategico in termini di riduzione del traffico veicolare nella stagione estiva e di riduzione dell’inquinamento atmosferico. Da parte nostra offriamo a tutti i cittadini di Nettuno e ai turisti un mezzo altamente tecnologico, frutto di investimenti ingenti e anni di lavoro in ricerca e sviluppo, per garantire un servizio efficiente e sicuro ad un prezzo altamente competitivo che non prevede costi di sblocco ma soltanto una tariffa di 0.25 € al minuto basata sull’effettivo utilizzo del mezzo”.




L’ombra della Banda della Magliana nell’operazione “Gerione”: sgominata organizzazione criminale a nord della Capitale

Uno degli arrestati, rapinatore seriale, attualmente detenuto, forniva dal carcere disposizioni operative al fratello, per cui tramite “pizzini” e conversazioni intrattenute con cellulari illegalmente detenuti, continuava a gestire l’attività di traffico di stupefacenti tra Roma, Castelnuovo e Morlupo

Questa mattina, i Carabinieri di Bracciano, con il supporto del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare, del Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria, della Compagnia di Ronciglione, della Compagnia Roma Casilina e delle Compagnie del Gruppo di Ostia, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Tivoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 12 soggetti, tra cui 2 donne, destinatari di misure cautelari (4 in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 4 all’obbligo di dimora e 2 all’obbligo di presentazione in caserma), residenti nell’area nord della provincia romana e, in particolare, tra i comuni di Castelnuovo di Porto e Morlupo. Ai 12 indagati, tutti italiani, sono contestati, a vario titolo, i reati di “concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, incendio, porto e detenzione illegale di armi da fuoco”.

L’attività d’indagine, convenzionalmente denominata “Gerione”, ha avuto inizio a maggio 2019, a seguito di un arresto in flagranza di reato per detenzione di 6 kg di hashish e delle munizioni, operato da personale del Comando Stazione Carabinieri di Castelnuovo di Porto nel comune di Morlupo. È emerso infatti che quanto rinvenuto era riconducibile a un altro soggetto del posto, già noto alle forze dell’ordine, il quale avrebbe costretto con minacce e violenza l’arrestato a detenere per suo conto la droga.

Le indagini hanno permesso di acquisire importanti elementi di reità a carico dei componenti di una famiglia di Morlupo, nota alle cronache locali poiché collegata, in passato, alla famigerata Banda della Magliana.

È stato acclarato addirittura che uno degli arrestati, rapinatore seriale, attualmente detenuto, forniva dal carcere disposizioni operative al fratello, per cui tramite “pizzini” e conversazioni intrattenute con cellulari illegalmente detenuti, continuava a gestire l’attività di traffico di stupefacenti tra Roma, Castelnuovo e Morlupo. Durante queste conversazioni, il detenuto è arrivato ad organizzare una spedizione di droga e sim card diretta alla casa circondariale, mentre in alcune occasioni si è limitato a piazzare delle scommesse sugli eventi calcistici del momento.

Nel corso dell’indagine, gli investigatori sono riusciti ad individuare il canale di approvvigionamento del mercato locale di stupefacenti, rifornito con spedizioni periodiche di ingenti quantitativi provenienti dal quartiere Casal Bruciato di Roma. Il gruppo era talmente ben organizzato che uno dei corrieri utilizzati, dipendente di una tipografia, per non destare sospetti effettuava il trasporto dello stupefacente mediante l’utilizzo di un mezzo della propria ditta.

Dall’attività investigativa è emersa anche una rete di contatti e connivenze tra svariati soggetti locali che, in maniera non sempre consenziente, forniva appoggio all’attività di spaccio condotta dalla compagine criminale. Tra questi figura una donna di Morlupo la quale sarebbe stata costretta a detenere e spacciare lo stupefacente. Un’altra donna, invece, colpita dalla misura cautelare poiché organicamente inserita nel gruppo criminale, si occupava della riscossione dei pagamenti relativi alle vendite al dettaglio di stupefacenti.

Gli arrestati, che godevano di un tenore di vita particolarmente alto grazie ai proventi dello spaccio, non si facevano scrupolo a risolvere dissidi privati e controversie nate in seno al traffico di stupefacenti mediante atti di violenza efferata. In un caso, avrebbero danneggiato una concessionaria auto con una molotov, poiché un’autovettura di grossa cilindrata acquistata presso quella rivendita aveva presentato dei problemi meccanici.

La Compagnia Carabinieri di Bracciano ha eseguito le misure cautelari e il sequestro preventivo, disposto dal Gip, di beni mobili, immobili e conti correnti, per un valore di oltre seicentomila euro (tra cui una villetta ubicata a Morlupo e due autovetture), oltre a numerose perquisizioni a carico di soggetti vicini al gruppo criminale di Morlupo.

Nel corso delle fasi operative dell’esecuzione dell’ordinanza, questa mattina, i Carabinieri hanno arrestato, in flagranza di reato, un’altra persona, vicina al gruppo criminale, per reati inerenti gli stupefacenti, e sequestrato una pistola a salve completa di cartucce, 65 g di hashish, 10 g di marijuana e 4.150 euro in contanti.




Vertici ADSI ricevuti dal presidente della Repubblica

Il Presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane Giacomo di Thiene è stato ricevuto oggi al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’incontro è stata l’occasione per porgere al Capo dello Stato il saluto di tutta l’Associazione e per illustrare l’impegno dei soci nel preservare palazzi, castelli, giardini che racchiudono al loro interno la storia dell’Italia e che costituiscono patrimonio della Nazione.

Un’opportunità per esporre l’impegno etico che ADSI persegue quotidianamente, valorizzando e facendo conoscere un patrimonio che da sempre rende unico il nostro Paese, grazie alla diffusione capillare di quelle dimore che costituiscono il più grande museo diffuso d’Italia. I proprietari, attraverso il loro impegno – anche economico – a tutela di tali beni, contribuiscono inoltre ad accrescere il valore sociale del patrimonio culturale privato, soprattutto nei centri più piccoli e periferici dove spesso le dimore storiche risultano essere il principale elemento identitario oltre che fonte di attrazione per un loro sviluppo sostenibile.

Il Presidente di Thiene e tutta l’Associazione sono quindi onorati di aver condiviso con il Presidente della Repubblica la propria visione di rilancio culturale del Paese e lo ringraziano per la sensibilità riposta verso un patrimonio che genera un forte impatto sociale ed occupazionale – soprattutto in riferimento alle prossime generazioni – e dal quale può dipendere il futuro dell’Italia. 




Roma, smantellata associazione per delinquere finalizzata alle truffe, rapine e furti aggravati

Si fingevano intermediari della santa sede

I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, in esito ad un’attività d’indagine, iniziata nel mese di luglio 2017 e durata circa 2 anni, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma, nelle prime ore del mattino, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di 5 persone di nazionalità italiana, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di molteplici reati di truffa, rapina e furto aggravato.

Le attività investigative sono scaturite a seguito delle denunce presentate da parte di due persone, alle quali erano stati sottratti rispettivamente € 20.000,00 e € 75.000,00 in contanti.

Le indagini svolte preliminarmente consentivano di individuare l’esistenza di un gruppo criminale che agiva con il seguente modus operandi:

  • si presentavano falsamente come intermediari della Santa Sede o di una inesistente finanziaria Lussemburghese Eurozone s.a., offrendo cospicui finanziamenti a condizioni particolarmente vantaggiose senza la richiesta di garanzie patrimoniali personali;
  • dopo numerosi incontri, che solitamente avvenivano, per carpire la buona fede delle parti lese, nei pressi della Santa Sede o all’interno di Istituti religiosi aperti al pubblico, a conclusione dell’accordo, richiedevano ed ottenevano dalle ignare vittime denaro contante per l’intermediazione e/o come saldo di una fidejussione emessa a garanzia del prestito, consegnando falsi contratti. Sparivano quindi nel nulla all’atto dell’incontro finale presso inconsapevoli Istituti di Credito, Chiese o Uffici muniti di uscita secondaria, dalla quale si allontanavano dopo essersi fatti consegnare la somma di denaro per il presunto deposito presso quell’edificio.

L’attività di indagine veniva approfondita, sia avvalendosi di mezzi tecnici di intercettazione telefonica e ambientale, sia con servizi di osservazione e pedinamento a carico dei soggetti individuati.

Sono stati identificati compiutamente undici soggetti e stabilito il loro ruolo all’interno del sodalizio e individuate di volta in volta le vittime, evitando che il reato fosse portato ad ulteriore conseguenza, consentendo altresì di:

  • recuperare la somma di 30.000,00 euro in contanti, provento dell’attività delinquenziale, restituendola ai legittimi proprietari;
  • trarre in arresto 5 persone;
  • deferire in stato di libertà 1 persona, nella flagranza del reato di truffa.

Tra i vari episodi rilevanti, quello che delinea  maggiormente il rodato modus operandi del sodalizio criminale e la scaltrezza acquisita dai vari soggetti, è quello avvenuto in data 20 Aprile 2018, in Piazza Esedra, all’interno della Basilica S. Maria degli Angeli e dei Martiri, dove, dopo diversi appuntamenti, i rei si facevano consegnare la somma di euro 15.000,00 in contanti, corrispondente al pagamento di una fidejussione per un prestito di euro 500.000,00 che sarebbe stato elargito dalla sedicente Eurozone S.a. (società che fittiziamente asserivano essere riconducibile al Vaticano), facendo poi attendere, con una scusa, le vittime all’interno della basilica e tentando di dileguarsi uscendo dall’uscita posteriore, dove però venivano fermati dai militari della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, che avevano assistito alla scena camuffati da sacerdoti.     

Al termine dell’attività di indagine, i soggetti venivano ritenuti responsabili di venti truffe consumate o tentate, con un danno totale pari a 1.630.000,00 euro (di cui 160.000,00 venivano suddivisi tra i vari sodali), di una rapina consumata per un importo di 3000,00 euro e di un furto con strappo per un importo di 75.000,00 euro.

I cinque soggetti, rintracciati a Roma e Provincia, sono stati sottoposti alle misure cautelari, uno agli arresti domiciliari e quattro all’obbligo di presentazione in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.




Zecchino d’Oro, sono tre le bambine del Lazio per la 64esima edizione

Salgono a 50 i piccoli solisti del Lazio dal 1959 ad oggi. La nuova edizione a dicembre su Rai1

Sono 3 le bambine del Lazio che saranno protagoniste della 64ª edizione di Zecchino d’Oro, in onda a dicembre su Rai 1, con la direzione artistica di Carlo Conti.

Giulia, di 8 anni, di Guidonia (RM), canterà “Clap Clap”, scritta da Mario Gardini e Marco Iardella. Elisa, di 9 anni, di Roma, canterà la canzone scritta da Giovanni Caccamo e Antos Zarrillo Maietta, “Il ballo del Ciuaua”, insieme a Camilla, 7 anni, di Viareggio (LU) e a Francesco Paolo, 10 anni, di Salsomaggiore Terme (PR). Irene, di 8 anni, di Fondi (LT), canterà “Il Reggaetonno” di Andrea Casamento, Gianfranco Grottoli e Andrea Vaschetti, insieme a Giuseppe, 7 anni, di Perfugas (SS).

Giulia, Elisa e Irene fanno parte dei 17 piccoli solisti che interpreteranno le 14 canzoni in gara nella prossima edizione. Sono stati scelti tra i circa 3000 bambini che da tutta Italia hanno inviato le proprie video-esibizioni sulla piattaforma dedicata ai Casting di Zecchino, che per il secondo anno si sono svolti online a causa della situazione sanitaria.  È stata, invece, come di consueto in presenza all’Antoniano la fase finale: una grande festa, in piena sicurezza, con 42 finalisti che hanno avuto la possibilità di cantare dal vivo.

Con i piccoli interpreti della 64ª edizione sale a 1067 il numero dei bambini che hanno partecipato come solisti allo Zecchino d’Oro dalla prima edizione del 1959 ad oggi, di cui 50 provenienti dal Lazio.

Le canzoni di questa edizione – scelte tra 550 proposte arrivate all’Antoniano in risposta al bando autori – saranno inserite in una compilation distribuita da Sony Music Entertainment, con la direzione musicale di Lucio Fabbri, che vede l’ingresso di generi musicali nuovi e diversi tra loro. Uno Zecchino d’Oro sempre attento alle nuove generazioni, anche nelle tematiche: il riciclo e l’attenzione all’ambiente, i giochi di parole e le filastrocche, irresistibili balli con animaletti divertenti e anche contenuti che fanno riflettere.

Ecco l’elenco completo dei brani e dei rispettivi interpreti che canteranno insieme al Coro dell’Antoniano, diretto da Sabrina Simoni:

  • ALI DI CARTA” (Testo e Musica di Stefano Rigamonti) cantata da Sara, 10 anni, di Faenza (RA);
  • “AUTO ROSA” (Testo di Dario Lombardi e Duccio Caponi – Musica di Dario Lombardi e Marco Vittiglio) cantata da Michele, 8 anni, di Melicucco (RC);
  • “BARTOLO IL BARATTOLO” (Testo di Carmine Spera e Flavio Careddu – Musica di Giuseppe De Rosa) cantata da Walter, 6 anni, di Firenze;
  • “CI SARÀ UN PO’ DI VOI” (Testo di Maria Francesca Polli – Musica di Claudio Baglioni) cantata da Veronica, 9 anni, di Gorle (BG);
  • “CLAP CLAP” (Testo di Mario Gardini – Musica di Marco Iardella) cantata da Giulia, 8 anni, di Guidonia (RM);
  • IL BALLO DEL CIUAUA (Testo e Musica di Antos Zarrillo Maietta e Giovanni Caccamo) cantata da Camilla, 7 anni, di Viareggio (LU), Francesco Paolo, 10 anni, di Salsomaggiore Terme (PR) ed Elisa, 9 anni, di Roma;
  • IL REGGAETONNO” (Testo e Musica di Andrea Casamento, Gianfranco Grottoli e Andrea Vaschetti) Irene, 8 anni, di Fondi (LT) e Giuseppe, 7 anni, di Perfugas (SS);
  • “IL RICCIO CAPRICCIO” (Testo di Antonio Buldini e Franco Fasano – Musica di Franco Fasano) cantata da Giuseppe Karol, 4 anni, di Messina;
  • “LA FILASTROCCA DELLE VOCALI” (Testo di Vincenzo Incenzo – Musica di Flavio Premoli) cantata da Simona, 7 anni, di Terrasini (PA);
  •  “NG NEW GENERATION” (Testo di Luca Mascini – Musica di Valerio Baggio e Walter Buonanno) cantata da Stefano, 8 anni, di Milano;
  • “POTEVO NASCERE GATTINO” (Testo e Musica di Lodovico Saccol) cantata da Vittoria, 6 anni, di Pergine Valsugana (TN);
  • “RI-CER-CA-TO” (Testo di Alberto Pellai – Musica di Paolo d’Errico) cantata da Davide, 6 anni, di Parma;
  • “SUPERBABBO” (Testo e Musica di Marco Masini, Emiliano Cecere e Veronica Rauccio) cantata da Zoe, 9 anni, di Impruneta (FI);
  • “UNA PANCIA” (Testo e Musica di Antonio Iammarino e Valentina Farinaccio) cantata da Leonardo, 6 anni, di Mele (GE).

I 17 interpreti, insieme ai bambini del Coro dell’Antoniano, saranno anche i portavoce della solidarietà di Antoniano, in particolare del progetto “Operazione Pane” che sostiene 13 mense francescane in tutta Italia e una in Siria, aiutandole a garantire un pasto caldo e un futuro più sereno a migliaia di persone e famiglie in difficoltà, aumentate ancora di più a causa dell’emergenza sanitaria. L’aiuto offerto da “Operazione Pane” parte da un pasto caldo ma è molto di più: è un cammino che, passando dall’ascolto e dal dialogo, porta a una rinascita personale e sociale.




Anguillara Sabazia, stabilimenti pieni e vuoti a Vigna di Valle: spunta ipotesi revisione piano parcheggi

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il presidente dell’associazione balneari di Vigna Valle ha avuto un incontro con l’Amministrazione Pizzigallo, presenti diversi rappresentanti tra cui il sindaco Angelo Pizzigallo, il vicesindaco Paola Fioriucci e l’assessore Christian Calabrese.

“Abbiamo rivisto il piano parcheggi – dice Carlo Franco presidente dell’associazione balneari di Vigna Valle – e c’è stata comprensione dopo il primo week end che ha visto l’apertura dell’area sosta in fondo alla strada con una sola navetta a servizio dal pomeriggio di sabato e che ha compromesso la frequentazione dei visitatori che hanno preferito recarsi agli stabilimenti vicino al grande parcheggio piuttosto che affrontare un chilometro e mezzo circa a piedi. Gli amministratori hanno compreso i nostri disagi e difficoltà e soprattutto hanno compreso che alcuni stabilimenti sono penalizzati”.

Carlo Franco riferisce che nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, previ accordi con la cooperativa gestore dei parcheggi, adesso c’è l’ipotesi di chiudere il parcheggio in fondo per aprire il parcheggio centrale con più navette e in maniera che la gente possa scegliere dove andare sia nelle spiagge libere che negli stabilimenti.

Sabato scorso si sono presentati vuoti gran parte dei lidi a Vigna di Valle e i gestori di alcuni stabilimenti all’inizio della strada si sono lamentati, per loro il nuovo piano parcheggi è sicuramente da rivedere. In pratica, le auto anziché parcheggiare sul lato della strada che affaccia sul lungolago devono sostare in un’apposita area parcheggio a pagamento.

La navetta che avrebbe dovuto servire il parcheggio dove si paga 5 euro per sostare e trasportare le persone anche all’inizio della strada invece è arrivata soltanto nel pomeriggio quando la giornata ormai era quasi finita. Ma se il sabato è andato così così, la domenica c’è stato un pienone per tutti, è innegabile, infatti il problema si presenta soprattutto durante la settimana anche se lo scorso anno, di questi giorni, tutti i lidi erano pieni di persone.




Ponzano Romano, scoperto lager di cani “Husky” all’interno di un villino fortificato

Trovato anche un cane deceduto, ormai da giorni, che nessuno si era curato di rimuovere

https://www.osservatoreitalia.eu/ponzano-romano-caso-del-canile-lager-il-gip-archivia-il-procedimento-verso-il-titolare-della-villetta/

PONZANO ROMANO (RM) – Un vero e proprio lager di cani razza “Husky” quello scoperto dai Carabinieri della Stazione di Ponzano Romano insieme ai militari della forstale di Sant’Oreste.

110 gli amici a 4 zampe trovati all’interno di un villino privato a Ponzano Romano che versavano in condizioni di maltrattamento ed abbandono

Un vero e proprio allevamento tenuto presso un villino “fortificato” in campagna, come possibile allevamento abusivo, anche per i lamenti degli animali che si udivano nelle vicinanze, ma a rafforzare il dubbio dei Carabinieri è stato un esposto di un’ associazione per la protezione ambientale ed animale di Roma, che ha segnalato i possibili maltrattamenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Sant’Oreste competente per territorio.

Così l’azione sinergica dei Carabinieri dell’Arma Territoriale e del Reparto Specializzato nella tutela ambientale e animale ha permesso di accertare la fondatezza dell’esposto: all’esterno della villa sono stati rinvenuti 16 recinti con all’interno 82 Husky. Gli spazi erano comunque di dimensioni ridottissime per contenere un numero così elevato di animali, con l’ulteriore aggravante che erano privi di acqua corrente per abbeverare gli animali, soprattutto con le elevatissime temperature di questi giorni, ed è stato accertato che agli stessi animali non veniva fornito cibo da tempo.

Quando poi i Carabinieri, unitamente al personale della locale ASL, hanno bussato alla porta per controllare se ci fossero animali anche all’interno, gli occupanti non hanno consentito l’accesso. A quel punto, i militari della Stazione di Ponzano, consci della gravità della situazione già in parte riscontrata, non si sono persi d’animo ed hanno chiesto ed ottenuto in tempo reale dal PM di turno della Procura presso il Tribunale di Rieti un decreto di perquisizione, notificato il quale, nessuno ha più potuto opporsi al controllo dei Carabinieri anche all’interno dell’abitazione.

La sorpresa più triste e pesante per i militari, quando sono riusciti ad entrare in casa, è stata il rinvenimento di un cane ormai deceduto da giorni, che nessuno si era curato di rimuovere, a conferma della disumanità con cui veniva gestita la struttura.

Ma la tenacia dei Carabinieri è stata premiata e compensata dalla soddisfazione di salvare altri 29 cani ristretti in anguste gabbie “trasportino”, tra escrementi, mancanza di acqua e cibo, tutte condizioni talmente gravi ed inaccettabili che hanno indotto i militari a porre sotto sequestro l’intero immobile ed affidare in custodia i 110 esemplari di Husky, tratti letteralmente in salvo dai Carabinieri, facendo scattare la denuncia per il titolare alla Procura della Repubblica di Rieti per “maltrattamento di animali” e “ detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura”. Un’ipotesi di reato che in questo caso è “rubricata” dalla Procura come “aggravata” dall’aver ritrovato un cane privo di vita. La carcassa del cane più sfortunato è stata traslata all’istituto di zooprofilassi per accertare le cause effettive che ne hanno cagionato il decesso, anche per scongiurare eventuali diffusioni di gravi malattie tra i cani tratti in salvo.




Fiano Romano, tornano gli eventi in presenza: al Castello Ducale si è parlato di libertà e diritti umani

Due autori, due libri e a dialogare con gli ospiti Zaira Belfiore, portavoce del Sindaco Ottorino Ferilli

FIANO ROMANO (RM) – Patrocinati dal Comune di Fiano Romano, al Castello Ducale si sono svolti due incontri culturali per salutare la tanto attesa “modalità di eventi in presenza”.

Il 24 giugno è stata la volta di Italo Arcuri, noto giornalista e scrittore antifascista, che ha dedicato gran parte della sua vita a narrare storie di vita e di libertà negate. Lo ha fatto con Memme Bevilatte salvata da Teresa (Emia edizioni), Ambrogio Donini e la storia delle idee (Emia edizioni), Il Rifiuto. Riano, voci e immagini di una lotta di popolo (Emia edizioni 2016) e con una nuova edizione de “Il Corpo di Matteotti” (Emia edizione 2019) presentato a Fiano Romano e intervistato da Zaira Belfiore.

Sono intervenuti all’incontro Eleno Mattei, Assessore alla Cultura, che ha ricordato come “la ripresa dopo la pandemia debba passare anche e soprattutto attraverso la divulgazione culturale” e Daniela Antonucci, Presidente ANPI di Fiano Romano, che ha sottolineato con grande fermezza “il ruolo ed il valore dell’ANPI tutt’altro che esaurito nel terzo millennio”.

Italo Arcuri, attraverso una narrazione intrisa di fatti storici e racconti di vita, ha coinvolto il pubblico spostando l’attenzione sul calvario del corpo di Giacomo Matteotti, dal giorno del rapimento al ritrovamento, a Riano. Ripercorrendo i fatti salienti di quegli anni, Matteotti è stato ricordato dallo scrittore, non solo come importante riferimento politico antifascista ma anche come amico, padre, compagno di Velia, e uomo lasciato “solo” nelle battaglie a difesa dei contadini e di un Paese libero.

Giovedì 1 luglio, invece, è ritornata a Fiano con il suo nuovo romanzo “Lo Scorpione Dorato” (AUGH Edizioni) Marika Campeti, responsabile comunicazione e ufficio stampa ASL RM4, che dal 2002 dedica tempo e passione alla scrittura e con grande successo; nel 2018 il suo romanzo d’esordio “Il segreto di Vicolo delle Belle” in cui toccava già con grande maestria il tema della violenza e in ambito domestico.

I saluti istituzionali sono stati affidati al Sindaco Ottorino Ferilli, orgoglioso della ripresa degli eventi in presenza al Castello, fulcro di manifestazioni culturali che hanno avuto come protagonisti l’arte, la pittura, la fotografia, il cinema, il teatro, la letteratura. Ha ricordato come la pandemia sia stata un acceleratore, per certi versi, della lettura. “Da alcune rilevazioni – ha ricordato – sono emersi dati confortanti sui lettori in Italia che sono aumentati dal 2020 mantenendo il trend anche nel primo trimestre 2021” e ha auspicato quanto prima la ripresa del Gruppo Lettura di Fiano Romano che, da anni, raccoglie e aggrega in biblioteca molte persone appassionate di libri e storie.

Dopo i saluti del Sindaco, Zaira Belfiore e Marika Campeti hanno aperto l’incontro entrando nel vivo dei diversi temi: stress post-traumatico, violenza, assistenza, libertà, diritto all’infanzia negato, abusiAnche qui due corpi, due storie di vita forti e simbolo di una società che priva uomini e donne di libertà e diritti umaniPer dar vita alla sua ultima storia, Marika si è avvalsa dell’aiuto e collaborazione di un’associazione umanitaria che da tempo sostiene personalmente “Support and Sustain Children” (www.supportandsustainchildren.org) e che da diversi anni opera al confine turco siriano.

Con “Lo Scorpione Dorato” Marika affronta due drammi: quello delle donne occidentali – attraverso la storia di Chiara– ingabbiate in una società che le vuole perfette, capaci, mai stanche e sempre all’altezza delle aspettative; l’altro, il dramma di una donna simbolo, Beyan, una donna profuga curda a cui Marika, attraverso una eccellente narrazione, riesce a dar voce facendo emergere tutta la violenza quotidiana in cui è immersa. Beyan diventa il corpo simbolo di una società che nega, alle donne e ai bambini, diritti umani e libertà. Ma Beyan e Chiara sono anche portatrici di speranza: con la tecnica del flashback, Marika è riuscita ad intrecciare due storie apparentemente diverse ma che si incroceranno ad un tratto attraverso  il coraggio al femminile, che è istinto ma anche capacità di resistere per un bene più grande, la vita nelle sue varie forme. La storia di Beyan, dei bambini e di coloro che sono ritenuti diversi nei contesti narrati da Marika, assume una valenza anche informativa: ”l’intenzione – ha detto la scrittrice – è stata soprattutto quella di far conoscere le condizioni di molte donne e di molti bambini non così tanto lontani da noi e che necessitano di interventi puntuali e costanti; sono persone che non possono restare senza il nostro sostegno e intervento, non è umano, non ce lo possiamo permettere”.




Nemi, “I Corsi”: un quartiere abbandonato e a rischio incendi

NEMI (RM) – Erbacce incolte sui cigli delle strade, rovi che spuntano minacciosi ovunque e che si allungano ad altezza uomo a volte rigando anche le autovetture di passaggio, rami di alberi che toccano i fili dell’elettricità, lampioni dell’illuminazione pubblica sommersi dalle foglie degli alberi e in alcuni casi ormai ricoperti totalmente dalla vegetazione fino a pericolosi cumuli di legna secca lasciati, ormai da mesi, nelle vicinanze delle abitazioni col serio pericolo di incendio che metterebbe a rischio l’incolumità delle persone oltre al cartello che recita “Pericolo incendi” targato Regione Lazio che suona come un avvertimento un po’ beffardo visto il contesto di totale abbandono e dulcis in fundo gli scarrabili per i rifiuti appoggiati dentro quello che ormai è uno stadio mondezzaio dove permangono, nelle immediate vicinanze del pozzo d’acqua potabile e con buona pace del D.lgs 152/2006, i mezzi della nettezza urbana insieme ai vari cassonetti e raccoglitori vari. Il tutto coronato da olezzi e miasmi vari provenienti da quello che un tempo era un fiore all’occhiello per Nemi ovvero l’impianto sportivo “Luciano Iorio”, che invadono l’intero circondario in particolare modo nelle giornate in cui il caldo la fa da padrone.

Questo quanto si registra nel quartiere dei Corsi a Nemi che ormai da mesi versa in uno stato di degrado e abbandono nonostante l’amministrazione comunale e l’Ente Parco siano stati sollecitati a mezzo Pec dal Comitato di Quartiere a intervenire.

“I cittadini di Nemi aderenti al Comitato “I Corsi” – via della Radiosa, Nemi segnalano la presenza di cumuli di materiale legnoso secco sul terreno comunale di cui al foglio 4 particelle 1312-1313. – Hanno scritto a mezzo Pec lo scorso 23 giugno dal Comitato al Comune. – Tali cumuli di cui si allegano fotografie (scattate diverso tempo fa, oggi è tutto molto più secco), sono stati creati tagliando e ammucchiando la vegetazione presente per eseguire le indagini da parte della ditta Geores Srl nel mese di dicembre 2020 per il progetto di Isola Ecologica, che il Comune di Nemi ha recentemente ritirato mediante comunicazione ai cittadini e ai media.

La situazione da dicembre 2020 a oggi non è purtroppo cambiata e i cumuli di legname nel frattempo abbandonati sui terreni suddetti si sono seccati e, data la stagione molto calda, rappresentano un potenziale rischio molto elevato di incendio con possibili gravi conseguenze in primis per chi risiede a poche decine di metri ma anche per le aree limitrofe per la propagazione degli incendi anche all’abbondante vegetazione circostante.

Con la presente si segnala lo stato di degrado dell’area e l’abbandono di questi cumuli di materiale legnoso secco che qualora incendiasse, esporrebbe al pericolo l’intera area dei via Corsi-via della Radiosa. Chiediamo che il Comune o i Vigili del Fuoco di Nemi o il Parco dei Castelli Romani intervengano per rimuovere quanto prima questi cumuli di materiale legnoso secco.”