Raid dell’Etna, un successo per tutta la Sicilia

Una manifestazione giunta quest’anno alla 23esima edizione

CATANIA – Settanta equipaggi a bordo di vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo, oltre 140 partecipanti, circa mille chilometri di percorso, visite guidate in numerose ville nobiliari e bellezze artistiche, architettoniche e naturali della Sicilia. In sintesi, Raid dell’Etna 2021: manifestazione – giunta alla 23esima edizione – che, come sempre, rappresenta il perfetto connubio tra competizione, fascino delle auto d’epoca e promozione del territorio, dando grande impulso al turismo sportivo.

“Siamo orgogliosi del risultato ottenuto, arrivato in un periodo non facile a causa della pandemia e delle relative difficoltà nell’organizzazione e nelle autorizzazioni. Anche quest’anno abbiamo raggiunto il nostro scopo: coniugare lo splendore delle vetture storiche a quello della nostra terra. Merito del nostro impegno, ma soprattutto del supporto delle Istituzioni, dello staff della Scuderia del Mediterraneo e degli sponsor che ci hanno accompagnato in questa avventura”. Così hanno commentato gli organizzatori Stefano Consoli e Giovanni Spina al termine della manifestazione.

Vetture e partecipanti provenienti da Svezia, Germania, Svizzera, Polonia, Austria, Colombia e, ovviamente, Italia, hanno fatto tappa in molteplici località dell’Isola. Il Raid ha abbracciato gran parte della Sicilia, da Palermo a Enna, da Siracusa a Catania, aprendo le porte di ville nobiliari chiuse al pubblico e facendo degustare prodotti tipici siciliani, passando per scenari mozzafiato, come quelli offerti dall’Etna o dallo splendore di Ortigia.

L’ultimo atto lo scorso sabato mattina nella città etnea, con l’arrivo in piazza Università, tra tanti curiosi che si sono concessi scatti fotografici accanto ad auto che hanno scritto pagine indelebili della memoria automobilistica. Poi il momento della premiazione, che si è celebrata ufficialmente a Palazzo Manganelli, con tanti riconoscimenti messi in palio: le scuderie con maggior numero di partecipanti, i partecipanti con più presenze nelle 23 edizioni, gli equipaggi provenienti da più lontano, la migliore coppia femminile.

Dando spazio ai risultati, in classifica generale il primato è andato al duo Antonio Belotti e Maria Marchesi del Club Orobico, su Jaguar XK140; a seguire Giancarlo Calise e Rosanna Siervo della Mastroberardino Team, alla guida della Alfa Romeo Giulietta Spider; terza la coppia Fuzzy Walter Kofler e Claudia Kofler della Veteran Car Team Bolzano, a bordo della Porsche 356 A; quarta piazza per Marco Biroli e Luisa Guenzani della SCRT Lugano, su Porsche 911 Targa 4S; quinto posto per i polacchi Artur Moscicki e Adrian Moscicki della Pagoda SL Klub Polska, su Mercedes Benz 280 SL.




Raid dell’Etna: oggi a Catania la sfilata delle auto d’epoca e la premiazione

Un itinerario che ha abbracciato alcune delle località siciliane più suggestive, aggiungendo due ingredienti speciali: l’agonismo e l’adrenalina delle corse automobilistiche, a bordo di vetture d’epoca

Un mix di turismo e competizione per promuovere il territorio e portare alla scoperta di luoghi meravigliosi partecipanti provenienti da tutto il mondo: dal centro storico di Palermo ai palazzi nobiliari di Bagheria, dal Barocco di Ortigia al contrasto mozzafiato mare-montagna del capoluogo etneo. Questo è il Raid dell’Etna 2021, che volge alle battute conclusive.

Un viaggio iniziato lo scorso 26 settembre con l’arrivo a Palermo dei 70 equipaggi e 140 partecipanti, che hanno sfilato tra centinaia di curiosi e appassionati. Il giorno dopo è stata la volta di Bagheria, con tappa a villa Palagonia, palazzo Butera e al Museo del giocattolo e delle Cere. Dal tour culturale alla prima cronometrata della manifestazione, anche qui con un solco tangibile della storia: la prova sul Circuito delle Madonie, per anni teatro della Targa Florio. Poi l’arrivo all’autodromo di Pergusa – che ha ospitato per diversi anni i gran premi di Formula 1 e Formula 2 – per proseguire l’itinerario verso Siracusa e Ortigia. Qui, visita al Duomo, palazzo Vermexio, palazzo Beneventano e Fonte Aretusa, prima di dare il via alla cronometrata Eureka. Ieri, 30 settembre, il mare cristallino di Punta Secca e la casa del “Commissario Montalbano” hanno ospitato i partecipanti del Raid, che nel pomeriggio si sono sfidati nella prova “Vaccarizzo”, con direzione Catania.

Ieri e oggi – sabato 2 ottobre -, sarà la città ai piedi del Vulcano a ospitare la kermesse: nel pomeriggio di ieri l’impegnativa cronoscalata Etna, tra le meraviglie della natura e un panorama mozzafiato visibile da Piano Provenzana. Oggi, invece, “sfilata” in centro e in piazza Università (ore 10.00), prima della premiazione finale che si terrà a Palazzo Manganelli alle ore 12.00.




Finlandia, gli operatori turistici non gradiscono la proposta del governo di mantenere le attuali restrizioni all’ingresso fino a tutto il 2021

L’aeroporto di Helsinki ha istituito una cosiddetta “linea verde” per accelerare il trattamento dei viaggiatori completamente vaccinati in vista del ritorno alla normalità del traffico

“Ci attendevamo che il governo iniziasse ad allentare e togliere le restrizioni. Con la copertura vaccinale già così buona, la situazione potrebbe  essere cambiata, ma questa è stata una grande delusione”, ha dichiarato alla rete nazionale YLE Sanna Kärkkäinen, amministratore delegato di Visit Rovaniemi.

A sua volta, Nina Forsell, direttrice esecutiva dell’Ente per il turismo finlandese della Lapponia (LME), condivide la delusione, ricordando che la copertura vaccinale è aumentata anche in Lapponia.“Avremmo una solida immunità contro i rischi qui. Non dovrebbero esserci rischi per la salute pubblica o la capacità di assistenza sanitaria anche se non ci fossero più restrizioni speciali”, ha commentato all’emittente pubblica, ritendendo che le restrizioni debbano essere completamente revocate. Infatti, “se si stanno abbattendo le restrizioni in altri settori della società quando la copertura vaccinale raggiunge l’80%, lo stesso applicarsi anche alle restrizioni di viaggio”, ha affermato. “Se non ci fossero restrizioni, significherebbe che ci affideremmo alle normali regole di ingresso, il che significa che ci sarebbero determinati tipi di controlli alle frontiere per le persone che provengono da fuori ‘UE e del. Ma nient’altro”. La logica della proposta di estensione delle restrizioni è stata messa in discussione anche all’interno dell’Istituto finlandese per la salute e il benessere (THL).”Si pensa che [estendere le restrizioni] sia un modo per impedire che una possibile nuova variante si diffonda in Finlandia”, ha commentato Mika Salminen, responsabile della sicurezza sanitaria di THL. “Ma è un dato di fatto che non è stato impedito da nessun’altra parte e tutte le varianti precedenti sono arrivate in Finlandia”. Secondo una dichiarazione di Salminen a  YLE, l’esposizione al virus, indipendentemente dal fatto che il vettore lo abbia contratto o meno all’estero, non porterebbe a infezioni diffuse se viene raggiunta la copertura vaccinale mirata dell’80%. I vaccini in uso nel Paese, ha aggiunto, forniscono una solida protezione contro le forme gravi della malattia indipendentemente dalla variante.

L’insoddisfazione degli operatori turistici, specie di quelli in Lapponia, è comprensibile, poiché il settore è stato tra i più danneggiati dalla pandemia, come del resto in molti Paesi.

…intanto  l’aeroporto di Helsinki crea un ‘transito verde’ per accelerare le procedure

L’aeroporto di Helsinki ha istituito una cosiddetta “linea verde” per accelerare il trattamento dei viaggiatori completamente vaccinati in vista del ritorno alla normalità del traffico. Tale soluzione è stato creata per le persone completamente vaccinate, che rappresentano l’80-90 % di tutti i passeggeri e per questi viaggiatori i certificati Covid verranno controllati solo in modo casuale.

Secondo il sindaco di Vantaa, Ritva Viljanen,nel cui territorio si trova lo scalo internazionale, “il cambiamento era necessario per alleviare il caos in aeroporto”, aggiungendo che “ora non ci saranno più enormi situazioni di code”. Analogamente ai transiti verdi, sul tipo dei “nulla da dichiarare” delle autorità doganali, l’uso della linea espressa si basa in gran parte sulla fiducia, sebbene siano sempre possibili controlli a campione. Fino ad ora, i certificati Covid dei passeggeri internazionali sono stati controllati all’aeroporto di Helsinki alla partenza, all’imbarco e di nuovo all’arrivo.

In una dichiarazione della scorsa settimana, l’operatore aeroportuale Finavia aveva affermato che un controllo completo sarebbe diventato impossibile con l’aumento del numero di passeggeri che si prevede raddoppierà entro la fine dell’anno. Le città di Helsinki e Vantaa collaborano con il distretto ospedaliero di Helsinki e Uusimaa (HUS) per creare un modello per i controlli casuali sui passeggeri nel quadro della legislazione vigente. Finavia ha osservato che altrove in Europa la verifica dei certificati Covid è principalmente responsabilità degli operatori di viaggio e che i certificati non vengono più regolarmente controllati alle frontiere. Sempre secondo Finavia “i certificati dei passeggeri in arrivo in aeroporto sono stati, per la maggior parte, già controllati una volta dagli operatori di viaggio e, in ogni caso, la maggior parte ha già una protezione completa con le vaccinazioni”.

Intanto, una buona notizia può consolare chi voglia visitare la casa di babbo Natale a Rovaniemi partendo però dalla Francia: l’Air France ha deciso di collegare direttamente  il capoluogo  della Lapponia con Parigi nella stagione invernale: previsti due voli settimanali, di mercoledì e sabato, dal 4.12.2021 al 5.3.2022, operati con Airbus A319 da 143 posti.

Petri Vuori, direttore dello sviluppo delle rotte di Finavia, si è detto lieto che “ Air France avvii i voli per Rovaniemi. Il nuovo collegamento aumenterà il turismo in Lapponia ed è un segno che i collegamenti aerei si stanno lentamente riprendendo in Finlandia e in Europa” mentre per la Kärkkäinen “il volo di linea Parigi-Rovaniemi è una significativa apertura al mercato post-pandemia ed un catalizzatore per la crescita del turismo internazionale a Rovaniemi e in Lapponia. Rovaniemi, la capitale artica nel Circolo Polare Artico, è già una nota e popolare destinazione magica per i viaggi invernali”.




Roma, arrestato rapinatore grazie a innovativo sistema di riconoscimento automatico facciale

Lo scorso 24 giugno due turiste francesi erano state aggredite e rapinate nei pressi di piazza Venezia

ROMA – A conclusioni di accurate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Comando di Roma Piazza Venezia, hanno rintracciato e arrestato un cittadino marocchino di 23 anni, destinatario di un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, perché gravemente indiziato del reato di rapina.

L’indagine è stata avviata a seguito della denuncia, presentata da due turiste francesi, che erano state aggredite e rapinate la notte dello scorso 24 giugno, nei pressi della centralissima piazza Venezia, a bordo di un autobus di linea notturna. 

Le due giovani turiste si trovavano sul mezzo in stazionamento al capolinea quando un ragazzo strappava di mano il telefono cellulare a una delle due e, contestualmente, strattonava violentemente l’altra facendola rovinare a terra, trascinandola con forza fino all’esterno dell’autobus, allo scopo di sottrarle la borsa, senza tuttavia riuscire nell’intento per la strenua resistenza della vittima.

Nel corso delle indagini, si acquisivano e visionavano i filmati delle telecamere installate a bordo del mezzo pubblico e, attraverso un confronto tra i foto segnalamenti e le immagini del filmato, con l’utilizzo di un innovativo sistema investigativo che consente un automatico riconoscimento facciale, si riusciva ad individuare la persona che era stata immortalata dalle telecamere, priva di mascherina.

Ulteriori elementi indiziari scaturivano dal riconoscimento effettuato da entrambe le vittime e da un testimone, 

Al termine di un’articolata attività di ricerca finalizzata a ricostruire i successivi spostamenti, il ricercato veniva individuato presso il Pronto Soccorso del Policlinico Umberto dove si era recato per un malessere derivato da un abuso di alcol; in quella sede aveva omesso di fornire le proprie generalità per evitare di essere rintracciato.




Velletri, parte il countdown per il centenario dalla nascita di Ugo Tognazzi

Un ricco calendario di iniziative per celebrare uno dei più grandi interpreti della commedia italiana

VELLETRI (RM) – Parte da Velletri il countdown che porterà ai festeggiamenti per il centesimo anniversario della nascita di Ugo Tognazzi. Qui, dove l’indimenticabile attore di “Amici miei” e “I mostri” visse per oltre trent’anni con sua moglie l’attrice Franca Bettoja, si svolgerà, sino a dicembre 2021, “UgoMania – Velletri per Ugo”: un ricco calendario di iniziative per celebrare uno dei più grandi interpreti della commedia italiana, in preparazione del grande evento per i suoi cento anni, che cadrà il 23 marzo 2022.

LA MOSTRA

La Città di Velletri, che ha già intitolato alla sua memoria un teatro e un istituto professionale alberghiero, dedica all’artista un sentito omaggio lungo oltre tre mesi. Si parte con la mostra fotografica “Ugo e Velletri” che resterà visibile sino a dicembre 2021. Costituita da 25 scatti privati dell’attore, potrà essere ammirata nelle vetrine dei negozi del centro storico, tra via Cannetoli e via Alfonso Alfonsi, in collaborazione con i commercianti del quartiere.

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

Si svolgerà invece, da sabato 30 ottobre a lunedì 1 novembre, presso il Multiplex Augustus, la maratona cinematografica “Ugomania”, che proporrà alcuni dei più grandi successi dell’attore. Durante la rassegna sarà anche presentato il libro “Ugo, la vita, gli amori e gli scherzi di un papà di salvataggio”, scritto dai figli Ricky, Gianmarco, Maria Sole Tognazzi e Thomas Robsahm, pubblicato da Rai Libri.

LA VISITA GUIDATA CON GIANMARCO E IL CONTEST CULINARIO

Sono in programma sempre a Velletri, nel mese di novembre (date da definirsi), una visita guidata presso la Casa Museo di Ugo Tognazzi in compagnia del figlio Gianmarco Tognazzi, e il contest culinario “Un cuoco prestato al cinema”, per ricordare le ricette di Ugo con il coinvolgimento diretto degli studenti dell’Istituto Alberghiero di Velletri, che rivisiteranno alcune delle sue ricette più famose.

LA SERATA FINALE

La kermesse si concluderà con una serata speciale presso il Teatro Tognazzi, l’unico a lui dedicato in Italia, alla presenza dei figli Ricky, Gianmarco e Maria Sole Tognazzi e delle Amministrazioni Comunali di Velletri e Pomezia, gemellate nel nome di Ugo. Saranno proiettati per l’occasione “Il meglio di Ugomania”, video conclusivo che raccoglierà i momenti topici del festival, e il documentario “Ugo e gli amici di Velletri”. Dopo aver annunciato le principali iniziative previste per il centenario e dopo aver premiato i vincitori del contest culinario “Un cuoco prestato al cinema”, la serata terminerà con la proiezione del film documentario “Ritratto di mio padre”, con la regia di Maria Sole Tognazzi.




Caserta, rinasce il nettare regale da un ettaro reale

Maffei: “L’antica vigna borbonica torna a vivere grazie a questo ambizioso progetto di cui vedremo e assaporeremo presto i frutti”

«I vini di questa contrada sono eccellenti così bianchi come rossi, e sono de’ migliori del Regno, così per loro qualità, e natura, come per la grata sensazione che risvegliano nel palato. Vanno sotto il nome di Pallarelli, e sono stimatissimi ne’ pranzi». Così i Re Borboni di Napoli, tra i monarchi più importanti d’Europa, descrissero il vino Pallagrello, della vite omonima, che fecero impiantare nei giardini della Reggia di Caserta, nel Bosco di San Silvestro, per poterlo produrre direttamente nelle «Reali Delizie». Tanto era la loro passione per il vino, che vollero nel vitigno reale proprio il Pallagrello bianco e nero, come è conosciuto oggi. E se aveva degli ospiti prestigiosi, per fare bella figura, il re Ferdinando IV, gli donava proprio il Pallagrello, il dono più pregiato: il vino della «Vigna del Re». Caduto il Regno, morti i Re, la vigna della Reggia di Caserta nel Bosco di San Silvestro morì. Abbandonata dagli uomini e dal cielo.

Circa quattro anni fa la Reggia di Caserta, provando a far rivivere il monumento non solo come gigantesco museo, ma come palazzo vivente, riscoprì l’esistenza della Vigna della Reggia nel bosco di San Silvestro, accanto a quella più coreografica e nota del Ventaglio, e immediatamente provò a farla rivivere affidandola a un concessionario esterno, viticultore di qualità. Fu l’allora direttore, Mauro Felicori, a decidere che la Reggia doveva rivivere in tutte le sue funzioni, «ritornare a essere una casa vivente». La sfida era epocale. La Reggia di Caserta, diretta da Tiziana Maffei, è patrimonio dell’umanità, inserita nella lista tutelata dall’Unesco e le esperienze di vitigni in monumenti patrimonio Unesco si contano sulle dita di una sola mano. Quindi la scommessa della rinascita della Vigna della Reggia nel bosco di San Silvestro era una sfida culturale e sociale, ma anche burocratica. Una rivoluzione nei costumi della pubblica amministrazione che non doveva più conservare o al massimo tutelare, quando capitava, ma anche produrre.

«L’antica vigna borbonica torna a vivere grazie a questo ambizioso progetto di cui vedremo e assaporeremo presto i frutti – spiega il direttore Maffei – La Reggia di Caserta, nata come massima rappresentazione di prestigio del nuovo regno di Carlo di Borbone, completata nella sua struttura dal Bosco di San Silvestro, così come molti dei siti reali borbonici è stata concepita come parte di un articolato sistema produttivo territoriale. Niente è stato lasciato al caso e la magnificenza di questo patrimonio culturale, storico e artistico è resa ancora più grande dal valore concreto che nel quotidiano aveva per la famiglia reale ma anche per tutti coloro che vivevano in questo territorio. Uno degli obiettivi del complesso vanvitelliano è riconoscere questa importante eredità e valorizzarla, dando spazio alle possibilità creatrici insite in questi fertili luoghi, nello spirito proprio del museo contemporaneo che riconosce le potenzialità di un istituto sempre più al servizio della società e del suo sviluppo sostenibile».

La sfida in pratica, dopo quattro anni, è stata vinta. Il concessionario, l’azienda vinicola «Tenuta Fontana», con sede nel paesino di Pietrelcina, nel Sannio, la patria di Padre Pio, ha riscoperto, piantato, curato amorevolmente, ogni giorno, la vite di Pallagrello, l’antico Piedimonte, e la vite pian piano è rinata. Divenendo uva di cui, dal 25 settembre scorso settembre è cominciata per la prima volta la vendemmia, con una cerimonia in loco, alla presenza di autorità, esperti, giornalisti italiani ed esteri. Si è trattata di una sfida incredibile per l’azienda e per la Reggia, come hanno sottolineato Mariapia Fontana e Tiziana Maffei ma il Palazzo Reale di Caserta, l’unico al mondo ad affrontare questa avventura, ha vinto come ha vinto l’impegno e la caparbietà di Tenuta Fontana.

La vigna originaria era quella che serviva le tavole e la cantina reale e aveva un’estensione di circa cinque ettari, giusto di fronte alla Casina di San Silvestro, nel bosco omonimo. L’altra vigna reale conosciuta era quella del Ventaglio – chiamata così perché erano vigneti di uva diversa, in una vigna a forma di ventaglio – che aveva un valore più di rappresentanza, coreografico/monumentale. Nei secoli il bosco ha assorbito molto di questa estensione ed è rimasto solo un ettaro di terreno libero, proprio di fronte al cancello d’ingresso della Casina. Ed è proprio quell’ettaro che è stato affidato a Tenuta Fontana, che l’ha ripulito e rilanciato. «La previsione è di un migliaio di bottiglie prodotte, nella migliore delle ipotesi – spiegano Mariapia e Antonio Fontana – Sarebbe già una grande conquista. Ma il nostro obiettivo principale era far rinascere la Vigna. E ci siamo riusciti. Siamo consci di quanto conti questo traguardo». Ad aiutarli, nel lavoro attento e difficile di rinascita della Vigna borbonica, due dei migliori professionisti sulla piazza nazionale: l’enologo fiorentino Francesco Bartoletti; e l’agronomo livornese Stefano Bartolomei. Prima di loro ci avevano provato in un sito Unesco, a ricreare un’antica vigna, nella mitica città romana sepolta dal Vesuvio: Pompei. Un primo concreto passo per far rivivere le reali delizie dei Re di Napoli.




Velletri, “Tutti giù in cantina”, torna il Festival della Cultura del Vino

Banchi d’assaggio e spettacoli dall’1 al 3 ottobre

VELLETRI (RM) – Appuntamento a Velletri nella sede CREA Viticoltura Enologia di via Cantina Sperimentale per una tre giorni all’insegna delle eccellenze enogastronomiche di tutta Italia. Banchi d’assaggio gestiti dai sommelier della Fisar Roma e Castelli Romani, spazio food, tavole rotonde e spettacoli musicali riempiranno il programma dalle 17 alle 24

Edizione speciale quella in programma il fine settimana dall’1 al 3 ottobre di “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del Vino di Velletri organizzato come sempre dall’associazione Idee in Fermento e dal CREA, quest’anno in collaborazione con la Regione Lazio.

La “Autumn Edition” si svolgerà ancora nella storica sede dell’istituto di ricerca in via Cantina Sperimentale con il consueto mix di eventi ad accesso libero dedicati alla cultura del vino, agli spettacoli, all’editoria e all’artigianato (e DJ set il sabato sera), affiancati da banchi di degustazione con i migliori vini d’Italia dei quali si potrà fruire con la tracollina e il bicchiere forniti sul posto dietro acquisto di un ticket.

Tre pomeriggi, dalle 17 alle 24 (fino alle 23 la domenica), in compagnia di attori e autori di calibro nazionale, e il supporto dei sommelier della Fisar Roma e Castelli Romani per quanto riguarda le degustazioni dei vini selezionati. Presente anche una area food attrezzata per intervallare i momenti culturali e di degustazione con un adeguato supporto gastronomico. Si torna dunque a fare eventi, sperando di “lanciare” una nuova stagione di partecipazione cittadina, pur nel pieno rispetto delle normative e quindi con l’obbligo di esibire il green pass all’ingresso della struttura. Non c’è bisogno di prenotare, per tutte le informazioni aggiuntive si possono consultare il sito degli organizzatori, www.ideeinfermento.it, e i relativi canali Social. L’ingresso e la fruizione di tutta l’offerta culturale (mostre, convegni, tavole rotonde) sono assolutamente gratuiti.

IL PROGRAMMA

VENERDÌ 1° OTTOBRE

17.00 Apertura ufficiale manifestazione in presenza delle Autorità. Apertura banchi di assaggio, mostra fotografica “Le grotte del vino”, a cura di Riccardo Salvatelli.

17.30 “I grandi vini del Lazio”. Degustazione guidata di alcune delle eccellenze enologiche laziali.

18.30 Storie di una città che non si arrese. Conferenza stampa di presentazione del progetto dell’Associazione culturale Memoria ‘900.

19.15 Vini di luce. Degustazione verticale di Gewurztraminer dell’azienda Kurtatsck dell’Alto Adige.

20.00 Dialoghi con Trilussa. Spettacolo teatrale Teatro Potlach con Daniela Regnoli, regia Pino di Buduo.

21.45 BRIZA Live Concert. Madalena, Stefano Nencha, Alessandro Marzi, Stefano Nunzi.

22.30 Vino lento. Degustazione guidata vini e sigari. In collaborazione con MOSI Moderno Opificio del Sigaro italiano.

SABATO 2 OTTOBRE

17.00 Apertura manifestazione.

17.15 La riscoperta dei vitigni minori e la tutela della biodiversità viticola. A cura del CREA Viticoltura Enologia

18.30 Vino e giovani. Tavola rotonda su consumo di vino e millennials.

19.15 I grandi spumanti di montagna di Spagnolli. Degustazione verticale dei grandi blanc de noir dell’Az. Spagnolli.

20.00 (Quale) Inferno Instrumental. Spettacolo teatrale di e con Marica Mastromarino. Violoncello Davide Maria Viola. Assistenza di Elisa Buttà.

21.00 Vini di sole. Focus sul Grillo. Con Lorenza Scianna, enologa, Az. Fondo Antico.

22.00 DJ Set con DJ Fabio D, voice Adriano Rossi

DOMENICA 3 OTTOBRE

17.00 Apertura manifestazione.

17.15 Le viti raccontano. Visita guidata nei vigneti sperimentali a cura di ARSIAL.

17.30 Spazio Enoletterario. Maria Carla Cravero e Mario Ubigli, autori di “Analisi sensoriale e degustazione del vino. Descrittori e metafore”, modera Francesco D’Agostino, direttore Cucina & Vini.

18.00 Mi garba il Chianti!! Degustazione guidata dei grandi Chianti delle Tenute Folonari.

18.30 I consumi del vino durante il Covid. Focus sul consumo dell’alcol durante la pandemia.

19.30 Un bicchiere al giorno toglie il medico di torno! Evidenze scientifiche e false convinzioni sul consumo di vino a tavola. Paolo Peira, vicepresidente Assoenologi Lazio-Umbria con la partecipazione dell’AVIS Velletri.

23.00 chiusura manifestazione




Ponte sullo stretto, dagli Stati Generali dell’Export un si all’unanimità

Oggi la terza e conclusiva giornata. A tirare le fila del dibattito sarà il ministro degli Esteri Luigi Di Maio

Tutti d’accordo per il Ponte sullo Stretto. Dagli Stati Generali dell’Export di Marsala, giunti alla seconda giornata, arriva un appello forte e unanime per realizzare una delle infrastrutture di cui si parla da decenni e che più hanno diviso la politica e l’opinione pubblica.

Dal sottosegretario al Mims Cancelleri al vice presidente della regione Siciliana Armao fino all’ad di Trenitalia Corradi, c’è un’intesa esplicita: il progetto del ponte fra Reggio Calabria e Messina deve essere realizzato nei tempi giusti e con le necessarie compatibilità, ma è necessario

“Il ponte è ineludibile – scandisce Gaetano Armao, che è anche assessore all’economia della giunta Musumeci – ne abbiamo parlato col ministro Giovannini e da questa scelta non si scappa. E’ una infrastruttura strategica, non solo logistica: fa parte del corridoio scandinavo-mediterraneo che uno degli assi previsti dal piano dei trasporti europeo”.

Annuisce e conferma il sottosegretario Giancarlo Cancelleri. Che poi insiste su un punto cruciale per la sfida dell’export: “Il governo deve ascoltare gli imprenditori che lavorano con i mercati esteri, con tavoli di confronto e occasioni di scambio. E se ora c’è l’occasione del Pnrr, è vero anche che non è solo più un tema di fondi o di finanziamenti da far arrivare, ma di come spendere bene questi soldi, con progetti virtuosi”.

“Il nostro sistema delle ferrovie è tra i migliori nel mondo – dice l’ad di Trenitalia Luigi Corradi – e ora con i nostri treni e il nostro know how siamo in Francia, Spagna, Grecia, Gran Bretagna. Portiamo all’estero un pezzo di Italia, anche a bordo del Frecciarossa che presto unirà Milano a Parigi: nelle carrozze ristorante si mangerà italiano!”

Il presidente di Aeroporti di Roma Claudio De Vincenti si sofferma sui giorni difficili di Alitalia-Ita: “Siamo impegnati per facilitare al massimo il passaggio alla nuova Ita, è una crisi difficilissima che si è trascinata per decenni e ora c’è una compagnia nuova, che deve partire nel miglior modo possibile a partire dal 15 ottobre”

“La gestione del dossier Alitalia è frutto di 40 anni di politiche sbagliate – dice Paolo Barletta, investitore e partner imprenditoriale di Chiara Ferragni – ma è una storia che ci fa capire come pubblico e privato devono poter lavorare insieme, per le porte e per l’accoglienza, è un punto fondamentale per un paese come il nostro a forte vocazione turistica”

“La dogana non è solo blocchi e controlli – sostiene il Direttore dell’ADM Marcello Minenna – ma è anche strumento per le aziende. Ad esempio attraverso lo sportello unico doganale o i nostri laboratori chimici: noi siamo una garanzia contro la contraffazione del Made in Italy

Il tema Brexit al centro del dibattito, dalle parole del presidente di Coldiretti Ettore Prandini al fondatore di Eataly Oscar Farinetti nonché nell’intervento del presidente dei Giovani di Confindustria Riccardo Di Stefano: “La nostra associazione svolge diverse attività di supporto alle imprese sulla Brexit: una formazione tecnico specialistica sulle tematiche doganali, per prepararsi ad affrontare tutte le procedure previste dal nuovo assetto delle relazioni fra Ue e Uk; e un vero e proprio “help desk” per le imprese, che finora ha processato oltre 250 richieste di supporto da aziende dei settori agroalimentare, macchinari, piastrelle ecc.”

“Abbiamo voluto lavorare sul tema del movimento, della mobilità di merci e persone – ha detto Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano dell’Export e ideatore degli Stati Generali – e vogliamo ripetere alle istituzioni e alla politica che gli imprenditori che lavorano con i mercati esteri chiedono una cosa prima di altre: di essere ascoltati”.

Oggi la terza e conclusiva giornata degli Stati Generali dell’Export di Marsala. A tirare le fila del dibattito sarà il ministro degli Esteri Luigi Di Maio




Roma, Esquilino: bar e affittacamere sotto la lente dei Carabinieri

Sanzioni e 120 Kg di carne sequestrata

ROMA – Nel corso di una straordinaria attività di controllo nel quartiere “Esquilino”, finalizzato alla prevenzione e al contrasto di reati in generale.

I Carabinieri della Compagnia Roma-Piazza Dante, del Nucleo Radiomobile, del Nucleo Cinofili di “Santa Maria di Galeria” e del NAS di Roma hanno controllato:

  • Un bar nei pressi di via Principe Amedeo, sanzionandolo per un importo di 2mila euro, a causa della mancata attivazione delle procedure di autocontrollo (haccp);
  • Un ristorante nelle vicinanze di piazza Vittorio, sanzionato per un importo di 4500 euro, oltre per la mancata attivazione delle procedure di autocontrollo (haccp), anche per la mancata tracciabilità dei prodotti alimentari stoccati, sequestrando contestualmente 120 kg di carne con conseguente segnalazione alla competente Asl RM2.
  • Sono state inoltre controllati due affittacamere per aver predisposto le camere con un numero maggiore di letti rispetto alla capacità ricettiva autorizzata, elevando nel complesso una sanzione per un importo di 7300 euro.
  • Nel corso della medesima attività sono state complessivamente controllate 255 persone di cui 25 con precedenti; controllati 48 veicoli e segnalate 5 persone al Prefetto perché trovate in possesso di modiche quantità di stupefacenti.



Operazione “Mare Sicuro 2021”: il bilancio della Guardia Costiera nel Lazio

Si è appena conclusa l’operazione “Mare Sicuro 2021”, la consueta campagna di prevenzione e sicurezza condotta dalla Guardia costiera.

Coordinata nel Lazio dalla Direzione marittima di Civitavecchia, l’operazione ha visto incessantemente impegnati gli uomini e gli assetti del Corpo lungo gli oltre 370 Km di costa e gli 11.500 metri quadrati di mare affinché milioni di bagnanti e migliaia di diportisti possano fruirne in modo sereno e sicuro.

Avviata il 19 giugno, l’operazione ha visto operare per l’intera estate pattuglie e mezzi navali dei Compartimenti Marittimi di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e dei 17 Uffici Marittimi dislocati sul territorio regionale in uno scenario atipico, caratterizzato, per le note limitazioni agli spostamenti internazionali connesse all’emergenza pandemica in corso, da un significativo incremento del turismo di prossimità.

A fronte di più di 13.000 controlli, anche grazie ad una mirata attività di prevenzione, sono state 426, ovvero un numero decisamente minore rispetto agli anni precedenti, le sanzioni amministrative che è stato necessario comminare per violazioni delle leggi marittime e 16 le informative di reato inoltrate alle competenti Autorità Giudiziarie.

In tale ambito, le 1.429 verifiche condotte lungo il litorale hanno permesso di restituire alla libera fruizione ben 20.000 metri quadri di aree demaniali marittime e specchi acquei caratterizzati dal deprecabile fenomeno del preposizionamento di attrezzature balneari da parte di soggetti privi di autorizzazione.

55 infine sono stati gli interventi finalizzati alla salvaguardia della vita umana in mare con 188 persone soccorse. Tra queste le 7 persone tratte in salvo nel corso dell’operazione coordinata dal centro regionale di soccorso marittimo della Capitaneria di Civitavecchia allorquando, lo scorso 25 agosto, a largo di Montalto di Castro, prendeva fuoco un’imbarcazione da diporto di 23 metri e solo il rapido intervento degli uomini e dei mezzi nautici della Guardia Costiera di Civitavecchia e del locale distaccamento dei Vigili del Fuoco permise il salvataggio dei naufraghi e lo spegnimento delle fiamme sviluppatesi a bordo. O, ancora, i 5 occupanti di un’imbarcazione a vela entrata in collisione con un’altra unità tratti in salvo a seguito di una complessa attività di soccorso notturna a circa 45 miglia ad ovest dell’isola di Ponza.

I dati riportati, al di là di ogni considerazione, danno la misura dell’impegno profuso e dell’efficacia dell’azione condotta nel Lazio dalla Guardia Costiera. Un’azione che, nel suo insieme, restituisce la concreta sintesi dei compiti, delle attribuzioni e delle responsabilità del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, che, spaziando in tutti i settori che hanno a fattor comune gli usi civili e produttivi del mare, si sostanziano nella tutela dell’incolumità e della sicurezza di chi ama, lavora e vive sul mare, sulle coste e nei porti.




Anguillara Sabazia, palazzo Orsini diventa dimora storica

Il Sindaco Angelo Pizzigallo: “Il nostro bellissimo territorio ora potrà acquisire maggiore visibilità”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Palazzo Orsini, sede del Comune di Anguillara Sabazia, diventa dimora storica entrando ufficialmente nella rete delle dimore e dei giardini storici del Lazio.

Soddisfazione da parte del primo cittadino per l’accreditamento alla Rete delle Dimore e dei Giardini storici del Lazio che permetterà ora all’amministrazione locale di poter accedere a bandi per la concessione di contributi volti alla ristrutturazione e riqualificazione dei siti.

“Il nostro bellissimo territorio – dice il Sindaco l’Avv. Angelo Pizzigallo – potrà acquisire maggiore visibilità facendolo scoprire a turisti provenienti da ogni parte. Il Palazzo, – prosegue il Sindaco – sede storica del Comune di Anguillara Sabazia merita questo omaggio che contribuirà ad accrescere nei suoi abitanti il desiderio dell’arte e della cultura, valori di riferimento per l’indispensabile sviluppo e per il progresso del Paese”.

Palazzo Orsini ad Anguillara Sabazia – L’ufficio del Sindaco

L’edificio risalente ai primi decenni del Cinquecento, al suo interno conserva quasi intatti un complesso di affreschi dello stesso periodo. Le decorazioni hanno permesso di ricostruire la sequenza delle sale di una piccola, singolare dimora rinascimentale che l’ultimo conte dell’Anguillara, capitano guardia della flotta pontificia di Paolo III durante la guerra contro i pirati, aveva fatto costruire all’interno delle fortificazioni del castello.