Dante e Viterbo: inaugurata la prima delle 9 paline dedicate al sommo poeta nella città dei Papi

De Carolis: “Oggi inauguriamo qualcosa che arricchisce sia la città che i ragazzi che si sono confrontati con Dante”

VITERBO – Comitato Dante VII, istituzioni, scuole, aziende e club service insieme per dare forma ad un sogno: indicare i luoghi che legano Dante a Viterbo attraverso paline esplicative, con immagini e descrizioni, anche tradotte in lingua estera. Oggi l’inaugurazione della prima, in piazza San Lorenzo.

Tanti gli interventi di questa mattina, moderati dal console Touring Ceniti, che ha presentato e accolto i protagonisti di questo ultimo atto del comitato spontaneo nato nell’anno di celebrazione del settecentesimo centenario dalla morte di Dante.

All’interno del Duomo gli studenti delle quinte classi dei Licei Buratti ed Orioli coinvolti nel progetto, sono stati salutati dal vescovo Fumagalli: “Vedo con piacere i ragazzi che hanno realizzato questi pannelli che faranno riflettere su Dante e Viterbo. Grazie agli istituti per la qualità della proposta che viene offerta, tutte iniziative che fanno calare i ragazzi nella realtà e realizzano prodotti che danno frutto alla società”.

Soddisfazione da parte dell’amministrazione, rappresentata dall’assessore De Carolis, che ha sottolineato l’importanza turistica di questo progetto, un racconto in più sulla città, e dal vice sindaco Allegrini: “Oggi inauguriamo qualcosa che arricchisce sia la città che i ragazzi che si sono confrontati con Dante. La divina commedia è una lettura straordinaria, ma contestualizzarlo su Viterbo dimostra quanto già allora eravamo parte di un mondo grande, che attenzionava già la nostra città”.

I pannelli, nove in tutto, con la grafica realizzata dagli studenti dell’Orioli e i testi del Buratti, compresa la traduzione in inglese, pubblicata sul pannello, mentre per francese, spagnolo e tedesco è attivo un Qr-code che porta direttamente sulla pagina dedicata al progetto sul sito Visit Viterbo. A presentarli il professor Gianluca Zappa, che dopo aver confessato la felicità nel veder realizzato un sogno, ha coinvolto i ragazzi, con la presentazione di tutti i pannelli, la loro storia, e alcuni interventi tratti dalla Divina Commedia, anche nelle quattro lingue che racconteranno ai turisti di tutto il mondo il legame tra “Dante e Viterbo”.

Assente la direttrice Vittori, del Buratti, per un impegno istituzionale, è stata la dirigente dell’Orioli, Simonetta Pachella, ad omaggiare gli studenti: “Sono davvero felice, mi ritengo fortunata a dirigere questa scuola, che fornisce sempre spunti culturali e di confronto”, seguita dalle docenti di grafica che hanno spiegato la tecnica di queste opere d’arte.

In chiusura il saluto del presidente del Rotary Club Viterbo, Stefano Bianchini, che a nome di tutti i service cittadini ha ricordato l’importanza della giornata: “Non parlo solo del valore turistico e culturale ma anche dell’omaggio che stiamo facendo ad un simbolo come Dante. Inoltre è apprezzabile il collegamento tra pubblico e privato, tra Comune, associazioni e aziende, insieme per realizzare qualcosa di davvero bello”.

Atto formale con l’inaugurazione della palina già installata in piazza San Lorenzo, dedicata ai papi  Nicolò III, Martino IV e Giovanni XXI, eletti nel palazzo papale viterbese e che hanno vissuto quei luoghi, diventando protagonisti dell’opera dantesca.

Al progetto hanno collaborato: Comitato Dante VII, Comune di Viterbo, Touring Club Viterbo, Liceo Buratti, Liceo Orioli, l’azienda Ferro Vivo, che ha realizzato i pannelli, la Banca di credito cooperativo di Roma, che ha contribuito con un finanziamento, come l’associazione Archeotuscia e i club service viterbesi Rotary Club, Panathlon, Lions, Fidapa, Soroptimist, Nimpha, Inner Wheel.




Sant’Agata Militello, lezione di teatro al Baglio Saraceno: all’ITIS Torricelli si sperimentano nuove metodologie didattiche

La lezione è stata seguita anche da alcuni genitori e ha incuriosito il pubblico di passaggio, che si è fermato ad ammirare lo spettacolo-lezione

SANT’AGATA MILITELLO (ME) – A Sant’Agata Militello in provincia di Messina la professoressa Mariangela Gallo continua le sue lezioni itineranti per i luoghi più suggestivi della cittadina, all’insegna della parola d’ordine I-CARE, azione concordata e condivisa dalla Dirigente scolastica, prof. Antonietta Amoroso.

L’arte come strumento e allo stesso tempo contenuto per l’istruzione e l’educazione dei ragazzi. Un’azione performante teatrale, un’installazione, canto, foto e video sono gli elementi esteriori e apparenti di un lavoro sull’inconscio, per far radicare meglio concetti e nozioni, giocando sulla sorpresa, il coinvolgimento e la partecipazione gioiosa.

Tutto questo è avvenuto il 3 novembre 2021, presso il Baglio Saraceno di Sant’Agata di Militello. Un nutrito gruppo di studentesse e studenti dell’ITIS “E. Torricelli” ha invaso quel luogo suggestivo, nei pressi del Castello Gallego, che si è trasformato in un naturale palcoscenico nel quale sperimentare nuove metodologie didattiche.

Non banchi, non cattedre, non docenti, ma una comunità che accoglie e valorizza tutte le diversità

Si è tenuta una lezione sul teatro svolta dalle ragazze di III B Informatica, Francesca Lupica e Sofia Tascone, e rivolta, in particolar modo, ai compagni che frequentano la seconda classe. Studenti in cattedra, un metodo cooperativo attuato negli anni ’60, del secolo scorso, da don Lorenzo Milani presso la scuola di Barbiana.

Nessuno può negare che si impara veramente quando si è soggetti attivi, quando la classe diventa una comunità ed accoglie e valorizza tutti e tutte senza discriminazioni.

La lezione ha avuto un proseguo con la lettura drammatizzata dello stralcio conclusivo della tragedia sofoclea: Antigone.

La scelta del testo non è stata casuale, visto che si è in prossimità della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre. Antigone, ancora oggi, rappresenta l’eroina per antonomasia. Ella vive il dramma morale che è di tutti i tempi, quello del conflitto tra l’obbedienza a una legge umana, rappresentata dal potere maschile, e la fedeltà a un superiore imperativo etico che, nel suo caso, riguarda la sfera degli affetti verso i defunti. Antigone dirà: “Non sono nata per odiare, ma solamente per amare”.

Verrà condannata a morte anche per il suo appartenere al genere femminile. Creonte, infatti, sentenzierà : “Finché vivrò , qui non comanda Donna!”.

Grande partecipazione emotiva sia da parte degli attori: Antonino Ventura (Creonte) e Cecilia Ballì (Antigone) sia da parte degli studenti partecipanti. La prof.ra Mariangela Gallo, che ha guidato l’esperimento, afferma: “Fare scuola con lezioni itineranti all’aperto è più faticoso per il docente, che deve organizzare, preparare e prevedere qualsiasi tipo di criticità, ma certamente una scuola del genere è più interessante e coinvolgente per i nostri giovani che, come noi alla loro età, aspirano a cambiare le brutture del mondo”.

L’evento si è concluso rendendo omaggio a tutte quelle donne disprezzate, violate e assassinate. Si è realizzata, infatti, una scultura umana, rappresentando con i corpi dei ragazzi seduti a terra, il simbolo femminile ed all’unisono hanno voluto affermare: “STOP alla violenza sulle donne!”.

La lezione è stata seguita anche da alcuni genitori e ha incuriosito il pubblico di passaggio, che si è fermato ad ammirare lo spettacolo-lezione.

L’impatto su studenti e studentesse è stato profondo. Ecco cosa ha esternato Giuseppe Emanuele sui social: “Ho provato molte emozioni, dopo tanto tempo sembrava di essere tornati alla normalità, nonostante le regole anti-covid. È stata una bellissima e coinvolgente lezione contro la violenza sulle donne, che sicuramente servirà a tutti noi giovani come esperienza di vita. È stato bello poter partecipare e sentirsi utili”.




Nemi, Speco di San Michele: presentato “Quaderni nemorensi 11”

La guida destinata ai visitatori che intendono conoscere la storia e comprendere al meglio i vari affreschi che decorano le pareti dello Speco di San Michele

NEMI (RM) – Presentato a Nemi “Quaderni nemorensi 11” la guida destinata ai visitatori che intendono conoscere la storia e comprendere al meglio i vari affreschi che decorano le pareti dello Speco di San Michele.

All’incontro, che si è tenuto lo scorso sabato nella sala grande del convento dei Mercedari in Nemi, sono intervenuti Maria Manis Priore della Confraternita, Roberto Libera Direttore del Museo Diocesano di Albano, Igor Baglioni Direttore del Museo delle Religioni R. Pettazzoni di Velletri, Azzurra Marinelli per il Progetto Turismo Lento della Regione Lazio e l’autore del libro il professore Claudio Mannoni.

Il romitorio o Speco di San Michele Arcangelo è uno dei luoghi meno conosciuti ma al tempo stesso più significativi di Nemi

Le origini di questo luogo di culto cristiano risalgono al periodo in cui Nemi si sviluppò come borgo fortificato, posseduto in feudo dai monaci dell’Abbazia romana delle Tre Fontane.

A quest’epoca risale il ciborio dell’altare, realizzato in stile romanico tra il XII ed il XIII secolo. Ma il santuario continuò ad essere frequentato almeno fino al 1480, epoca alla quale risalgono gli splendidi affreschi che decorano le pareti: in uno di questi affreschi compare anche una possibile veduta della Nemi dell’epoca, dominata dal suo castello feudale (oggi Palazzo Ruspoli). Negli anni dell’abbandono il romitorio divenne rimessa di attrezzi agricoli ed addirittura stalla, e gli affreschi furono vandalizzati.

Grazie all’opera di alcuni volontari lo Speco è stato completamente ripulito e chiuso dal cancello esistente per preservarlo da atti vandalici e da animali. Il piazzale antistante è stato trasformato in giardino, dove campeggia una croce alta 2,80 metri. Nei primi mesi di questo anno c’è stato il recupero di un percorso con staccionata, che parte dal sentiero delle Mole e che conduce allo Speco, realizzato dall’Amministrazione Comunale. Un secondo percorso, che scende dai giardini pubblici, è invece attualmente in cantiere.




Nemi, successo per la 12esima edizione di “Callaroste e vinu rosciu callo”

Fautore dell’iniziativa “U Rembombu” il gruppo di danza popolare fondato a Nemi negli anni ’80

NEMI (RM) – Successo ieri a Nemi per “Callaroste e vinu rosciu callo” la manifestazione arrivata alla 12esima edizione che ha offerto ai tanti visitatori una giornata all’insegna della cultura popolare e delle tradizioni oltre al piacere di stare insieme bevendo vinu rosciu callu (vino caldo addolcito con la frutta) e sgranocchiando callaroste (caldarroste).

Fautore dell’iniziativa “U Rembombu” il gruppo di danza popolare fondato a Nemi negli anni ’80. Il gruppo oltre ad essere portatore della cultura tradizionale, si è riproposto il fine di concorrere alla difesa dei connotati identitari della comunità locale, di concorrere alla difesa del binomio indissolubile natura e cultura che è fondamento della storia della collettività Nemese.

Un gruppo affiatato che rallegra con la propria musica, danze e il calore dell’amicizia la piazza di Nemi perché oltre al calore delle caldarroste rimane vivo il fuoco della tradizione.




A Napoli risorge il teatro Trianon tra classico e futuro

Il 15 ottobre, con l’apertura della stagione 2020/2021 il Trianon Viviani – teatro della Canzone napoletana – ha inaugurato un progetto unico e innovativo nel panorama italiano e internazionale, chiamato Stanza delle Meraviglie, una realtà immersiva della canzone napoletana.

Questo spazio virtuale, ideato dalla direttrice artistica Marisa Laurito e disegnato da Bruno Garofalo, offre al pubblico la possibilità di immergersi nella storia della canzone napoletana, grazie al vasto programma di digitalizzazione dei beni culturali, materiali e immateriali, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec, società della Regione. Grazie a impianti digitali, i visitatori possono entrare virtualmente in una Napoli di altri tempi, potendo rivivere attraverso la storia della canzone napoletana un’esperienza multisensoriale.

La Stanza delle Meraviglie prevede una “passeggiata immersiva” – della durata di trenta minuti– nei suoni, colori e immagini in movimento: il periodo considerato va dalla fine dell’Ottocento fino al 1940, arco temporale in cui si concentra il maggior numero di musicisti e poeti impegnati nella produzione della  canzone cosiddetta “classica”. I documenti d’epoca sono intramezzati da reinterpretazioni contemporanee della musica scelta, nel rispetto filologico sia delle partiture che dei testi.

La passeggiata è scandita in alcuni percorsi tematici. Il primo è dedicato al mercato, che corrisponde alla dinamicità del popolo per strada, per cui sono state scelte canzoni ispirate ai venditori; il secondo è dedicato al mare, altro tema peculiare della canzone napoletana classica, in cui il visitatore può immergersi tra scenari marini e serenate; il terzo è un percorso paesaggistico in Campania, dalla Costiera Amalfitana fino all’entroterra. Foto e dipinti d’epoca, e una ricostruzione ambientale in costume, consentono un viaggio nel tempo e nello spazio in uno dei contesti più ricchi della storia della canzone. «Con il Trianon Viviani, Napoli ha finalmente un tempio, che racchiude, protegge e diffonde anche all’estero la nostra grande tradizione musicale», commenta con orgoglio Marisa Laurito.

L’apertura della stanza delle Meraviglie è avvenuta in concomitanza con lo spettacolo inaugurale della stagione 2021/2022 “ Adagio Napoletano. Cantata d’ammore”, il musical con la compagnia Stabile della Canzone napoletana scritto e diretto da Bruno Garofalo. Prima stagione “in presenza” firmata dal direttore artistico Marisa Laurito.

Uno spettacolo suggestivo di musica, teatro e danza dal vigore tipico della tradizione partenopea. Entro la fine dell’anno il Trianon Viviani aprirà anche la Stanza della Memoria, uno spazio pubblico, curato da Pasquale Scialò, per accedere a una fruizione completa del patrimonio della canzone napoletana e delle culture musicali della Campania attraverso il portale SoNa, sviluppato nell’ambito dell’Ecosistema Digitale Cultura Campania – Progetto ArCCa, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec.

In questa Stanza, mediante tavoli aptici e teche olografiche, sarà possibile fruire  dei contenuti digitalizzati, dall’età d’oro dell’Ottocento ai giorni nostri: registrazioni audio, spartiti a stampa, manoscritti autografi, locandine, manifesti, programmi di sala, fotografie, caricature e filmati. La Stanza delle Meraviglie è visitabile tutti i giorni (dal lunedì al sabato dalle 10:30 alle 13 e dalle 15 alle 19; la domenica dalle 10:30 alle 19), con ingresso gratuito, previa prenotazione sul circuito AzzurroService.net o al botteghino del teatro. In ottemperanza alle norme anti-covid19, è obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina.

Il Teatro TrianonViviani, fondato nel 1911, e con oltre un secolo di storia alle spalle, dopo un travagliato periodo di difficoltà economico-finanziarie che ha visto il fermo produttivo per due anni e mezzo e il teatro sull’orlo del fallimento e della vendita all’asta, è ritornato a operare, retto dalla fondazione omonima posta sotto la direzione e il coordinamento della Regione Campania, che detiene una partecipazione dell’80,40%; l’altro socio fondatore è la Città metropolitana di Napoli, con una quota del 19,60%. La fondazione, presieduta da Giovanni Pinto, ha la missione della valorizzazione del bene culturale endogeno più rilevante e conosciuto a livello internazionale, la canzone napoletana, tra tradizione e contemporaneità. Ne è ora direttrice artistica, per il triennio 2020-2022, Marisa Laurito, che punta a realizzare uno spazio attivo di animazione culturale e sociale, attento al patrimonio tradizionale quanto ai nuovi linguaggi, un polo produttivo unico che intende anche collocarsi positivamente nel più ampio mercato del turismo e del tempo libero.




Milano, trasporto organi negli ospedali lombardi e del nord Italia: sottoscritta convenzione tra Arma dei Carabinieri e Arau

MILANO – Questa mattina, all’interno della Caserma “Ugolini” di Via della Moscova, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Milano, Generale Iacopo Mannucci Benincasa, e il Direttore Generale dell’Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza, Dott. Alberto Zoli, hanno sottoscritto una convenzione finalizzata a garantire un concreto contributo dell’Arma dei Carabinieri di Milano alle attività di trasporto organi in favore degli ospedali della Lombardia e del Nord Italia.

Sulla scorta della proficua collaborazione già fornita in passato, le attività in argomento verranno nuovamente assicurate dai Carabinieri di Milano attraverso l’impiego dell’autovettura ad alte prestazioni Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Verde[1],in dotazione al Nucleo Radiomobile di Milano, che sarà condotta da due militari del reparto che sono stati abilitati alla guida all’esito della frequentazione di un corso organizzato da FCA presso il Centro Internazionale Guida Sicura di Varano de’ Melegari (PR).

Il veicolo speciale, concesso in comodato d’uso gratuito al Nucleo Radiomobile di Milano da FCA Fleet Tenders S.r.l. per la specifica esigenza ed allestito con la livrea istituzionale dell’Arma e con tutte le dotazioni tecnologiche previste per i mezzi impiegati nel pronto intervento[2], è in grado di garantire quella rapidità negli spostamenti sui tratti urbani ed autostradali, anche di lunga percorrenza, che è condizione essenziale per assicurare il rispetto delle tempistiche di “vita” dell’organo, dal momento del suo espianto al successivo trapianto.

Le attività di trasporto organi attraverso mezzi speciali (già svolte con la Giulia QV e, in precedenza, con l’autovettura Lotus Evora S), hanno consentito di alimentare il sistema dei trapianti in favore non solo degli ospedali milanesi ma anche dei principali ospedali delle Regioni che rientrano nel NITp (Nord Italia Transplant Program[3]) nonché dell’Emilia Romagna e del Piemonte.

La convenzione sottoscritta stamane, nel confermare il costante rapporto di collaborazione tra le istituzioni sottoscrittrici, testimonia la sensibilità e l’impegno dell’Arma dei Carabinieri per ridare speranza alle tante persone le cui aspettative di vita dipendono esclusivamente dalla possibilità di ricevere in tempo un nuovo organo. 

  • [1] Equipaggiata con motore a benzina 6 cilindri a “V”, cilindrata 2891 cm3, che eroga una potenza massima di 510 CV.
  • 2 Apparato radio “dual mode”, sistema O.D.I.N.O., dispositivi di segnalazione acustici e luminosi.
  • 3 Lombardia, Liguria, Veneto, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento.

 

 

 




Roma, celebrata la Giornata della Memoria per ricordare nel Lazio i caduti della Forze di Polizia

Prefetto Francesco Tagliente: “Queste manifestazioni evidenziano anche il più alto valore civico e la passione civile degli operatori di Polizia”

“Onorare tutti insieme in un luogo simbolico i colleghi caduti nell’adempimento del dovere, vittime del terrorismo, della mafia e di ogni altra forma di criminalità, ricordare le ferite ancora aperte dei loro familiari, coglie appieno l’importanza di essere servitori dello Stato e, per questo, interpreti dei valori costituzionali condivisi. Queste manifestazioni evidenziano anche il più alto valore civico e la passione civile degli operatori di Polizia.” lo ha detto il Prefetto Francesco Tagliente intervenendo questa mattina alla cerimonia organizzata da Fabrizio Locurcio e Gianluca Guerrisi dell’Associazione Argos Forze di Polizia e del Giornale Atlasorbis, per celebrare agli appartenenti alle forze di polizia caduti nell’adempimento del dovere.

Ogni anno, il 29 ottobre, data istitutiva della DIA, nel Lazio viene celebrata la giornata della memoria (istituita con la legge regionale 12 agosto 2020 n 10) per gli appartenenti alle forze di polizia caduti nell’adempimento del dovere, vittime del terrorismo, della mafia e di ogni altra forma di criminalità.

La ricorrenza è stata celebrata a Roma con la deposizione di una corona d’alloro innanzi al Monumento L’Abbraccio in Piazza della Libertà. Oltre agli organizzatori erano presenti i rappresentanti delle diverse Forze di Polizia, della Regione Lazio, delle Associazioni d’Arma e il prefetto Francesco Tagliente.

Presente alla cerimonia anche Giorgio Bisanti, scultore dell’opera L’Abbraccio.

Ogni anno la Giunta regionale e l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale promuovono iniziative idonee a riconoscere l’alto valore civile e morale degli appartenenti alle forze di polizia caduti nell’adempimento del dovere, al fine di rinnovare e tramandare alle giovani generazioni, la rilevanza istituzionale delle forze di polizia per coltivare il rispetto della legalità. Questa mattina la Regione era rappresentata da Valentina Grippo, Consigliera Regionale del Lazio proponente e prima firmataria della legge istitutiva della Giornata della Memoria. La rappresentante della Regione ha sottolineato che “il 29 ottobre è stata scelta perché fu la data della istituzione, su proposta del giudice Giovanni Falcone, la Direzione investigativa antimafia che rappresenta tutte le forze di polizia e ricorda anche la figura Falcone”.

Nel corso della cerimonia è stato evidenziato che la celebrazione ricorda anche la figura di Giovanni Falcone ispiratore della Direzione investigativa antimafia, istituita il 29 ottobre di 30 anni fa, che rappresenta tutte le forze di polizia.

Fabrizio Locurcio e Gianluca Guerrisi hanno parlato della cerimonia come un incondizionato atto d’amore e di riconoscenza verso i loro colleghi che hanno sacrificato la loro vita, il più grande e significativo gesto di altruismo verso il prossimo. “Con il monumento Dedicato ai caduti – hanno sottolineato – vogliamo ricordare a tutte le generazioni, L’atto di eroismo e di abnegazione che hanno compiuto. Dal 2014 abbiamo creato a Piazza della Libertà, un posto di raccoglimento per chi ha perso un amico, un collega, un luogo dove pregare, un punto d’incontro per i familiari delle vittime, ma con un fine unico, quello di non dimenticare.”

Le personalità intervenute hanno assistito alla deposizione di una corona di alloro onorando il ricordo dei caduti anche con un minuto di commosso silenzio insieme a tutti gli uomini in divisa. La Fanfara della Polizia di Stato ha fatto da colonna sonora alla cerimonia.




Sicilia, paura per Apollo: allagamenti e città isolate

Musumeci: “Restate a casa”

La Sicilia aspetta l’arrivo del ciclone mediterraneo Apollo sulla propria costa orientale con preoccupazione. Forti temporali si sono registrati e continuano a cadere soprattutto nel Siracusano e nel Ragusano. Pioggia anche a Catania che è stata però al momento meno colpita.

“La Protezione civile regionale, con le Prefetture, monitora costantemente la situazione e lo spostamento del ciclone che sta interessando la parte sud orientale dell’Isola. I nostri uomini sono tutti mobilitati da ieri sera, pronti ad accorrere dove si rendesse necessario. Invito tutti alla prudenza, a restare ancora a casa, ad aspettare l’evoluzione delle prossime ore. Solo in tarda serata potremo tentare di fare un bilancio“. Lo afferma il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci in merito all’emergenza meteo che continua a interessare la Sicilia ancora in queste ore.

Il maltempo che sta colpendo la Sicilia orientale ha bloccato anche i trasporti ferroviari. Sono attualmente interrotti i collegamenti tra Catania e Siracusa, e la tratta Siracusa-Modica-Gela. La linea maggiormente colpita è la Siracusa-Augusta. Il ripristino dei collegamenti ferroviari è previsto per le 13 circa.  E’ stata riaperta alle 10 di stamane, completate le ultime operazioni di posa della segnaletica stradale, la tratta Tremestieri-Roccalumera dell’autostrada Messina- Catania, chiusa per motivi di sicurezza a seguito della caduta di un masso di oltre una tonnellata scivolato dalla collina che sovrasta l’arteria, all’altezza del comune di Scaletta, dopo le intense piogge cadute tra domenica e lunedì scorso. La roccia rotolando aveva invaso la corsia di valle sulla quale vigeva il doppio senso di marcia senza provocare danni a mezzi e persone, mentre la corsia di monte era chiusa per degli interventi di rifacimento del manto stradale. Nel frattempo proseguono gli interventi dei rocciatori che, con l’ausilio di mezzi meccanici che raggiungeranno il costone trasportati da elicotteri, nel giro di un mese dovranno mettere in sicurezza la parete apponendo una rete parasassi di oltre 150 metri lineari. Al termine potrà essere riaperta in sicurezza anche la carreggiate di valle, permettendo di viaggiare regolarmente su entrambe le corsie. Infine dalle ore 8 di stamattina, in considerazione delle avverse condizioni meteorologiche e delle allerte diramate per il territorio siciliano, per tutta la giornata è stato disposto il libero passaggio in tutti i caselli delle autostrade A18 e A20, dove dunque non sarà necessario fermarsi per il pagamento del pedaggio.

L’uragano mediterraneo denominato Apollo si sposta in mare e si avvicina sempre più alla Sicilia. Nell’isola le criticità maggiori a Siracusa e provincia, con la città colpita da mareggiate, strade e campagna allagate, pioggia battente e vento forte. Isolata Augusta e chiuso tratto autostradale della Catania-Siracusa. La Protezione civile ha mandato altri mezzi e uomini per i soccorsi. Centinaia di richieste di intervento al centralino dei vigili del fuoco nel territorio di Siracusa per allagamenti di strade ed edifici, alberi pericolanti, auto in panne. I vigili del fuoco stanno fronteggiando l’emergenza con il rientro di ulteriori squadre di personale libero dal servizio. Al momento 11 sono quelle impegnate e altre sono pronte a partire da Catania. La sala operativa presidiata da comandante e funzionari è in costante collegamento con il Ccs presieduta dal prefetto per le attività di coordinamento con la protezione civile. Le richieste al momento sono concentrate nella parte nord della provincia: Siracusa, Augusta, Lentini, Priolo.




Pomezia, 82 anni dall’inaugurazione e secondo compleanno del Museo Città di Pomezia – Laboratorio del Novecento: al via le celebrazioni

Due ricorrenze importanti per la storia e la cultura cittadine, celebrate con un evento culturale in occasione del VII centenario dalla morte del Sommo Poeta

POMEZIA (RM) – Si è aperta questo pomeriggio “Veni, sponsa, de Libano”. Le figure femminili nella Divina Commedia, la tre giorni dedicata alle figure femminili della Divina Commedia di Dante, al Museo Città di Pomezia – Laboratorio del Novecento, a due anni dalla sua nascita e 82 anni dopo l’inaugurazione della Città.

L’iniziativa, realizzata con il contributo della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Archivi, si articola in una serie di eventi (conferenze, visite guidate, mostra e incontri) che accompagneranno la Città fino all’8 marzo 2022.

Il progetto scientifico e la direzione artistica sono a cura della Direttrice del Museo Claudia Montano e della Presidente del Centro Studi Femininum Ingenium Roberta Fidanzia. “Festeggiamo questa doppia ricorrenza finalmente in presenza – commenta il Sindaco Adriano Zuccalà – Un appuntamento importante per celebrare l’identità di Pomezia e rafforzare quel senso di comunità necessario oggi più che mai.

Abbiamo collegato i due appuntamenti cittadini con le celebrazioni dell’anno di Dante in un unico fil rouge tra tradizione e contemporaneo”. “Pomezia celebra questo importante doppio anniversario con Dante – evidenzia la vice Sindaco Simona Morcellini – in una tre giorni dove storia e mito si incontrano e si fondono nell’arte e nella celebrazione.

Forte è la presenza delle figure femminili nella Divina Commedia, che Dante rende uniche nella dimensione più alta della poesia. Un viaggio nell’immaginario dantesco all’interno del nostro Museo, un unicum nel suo genere in continuo divenire, volto a favorire la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, architettonico e identitario della nostra Città”.  “Il Museo Città di Pomezia – Laboratorio del 900 – dichiara Valentina Corrado, Assessore al Turismo, Enti locali, Sicurezza urbana, Polizia locale e Semplificazione – è stato realizzato 2 anni fa grazie al contributo regionale nell’ambito degli Interventi per la conoscenza, il recupero e la valorizzazione delle Città di Fondazione. L’ulteriore stanziamento per la realizzazione di iniziative culturali in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante permette di condividere un momento di riflessione in quanto Dante è emblema e sintesi di tradizione e contemporaneo”.

LA MOSTRA

Domenica 31 ottobre alle ore 16.00 sarà ufficialmente inaugurata la mostra Le figure femminili della Divina Commedia nelle tavole di Gustave Doré. L’esposizione presenta una selezione delle figure femminili protagoniste dell’opera, rappresentate nelle tavole dell’artista e incisore francese Gustave Doré (1832-1883) che, come è noto, fra il 1861 e il 1868 ha illustrato una celebre edizione della Divina Commedia, uscita in Francia presso i torchi di Hachette.  I 10 pannelli verranno svelati al pubblico nel corso delle tre giornate e andranno a comporre la mostra nella sua interezza a partire dal pomeriggio del 31 ottobre.  La mostra è gratuita e si potrà visitare, negli orari di apertura del Museo, fino al 31 dicembre 2021, muniti di green pass con prenotazione obbligatoria allo 06 91146500, o scrivendo a museocittadipomezia@comune.pomezia.rm.it 




Roma, Auditorium Parco della Musica: riflettori accesi sul premio Virna Lisi

Tra gli ospiti eccellenti della serata Patty Pravo che si esibirà in alcuni brani iconici che fanno parte della storia musicale del nostro paese

Giunto alla VI edizione torna, dopo la pausa forzata del Covid, il Premio Virna Lisi – Premio migliore attrice italiana, indetto dalla Fondazione Virna Lisi in collaborazione con Fondazione Musica per Roma e CityFest, il programma di eventi culturali della Fondazione Cinema per Roma presieduto dalla Presidente Laura Delli Colli e dal Direttore Generale Francesca Via.

Il Premio è nato sei anni fa per volontà del figlio della grande attrice Corrado Pesci e di sua moglie Veronica per alimentare ed onorare il suo ricordo nel cuore delle persone che l’hanno amata e seguita durante tutta la carriera.

Sul podio hanno ritirato la scultura del Maestro Ferdinando Codognotto, le eccellenze femminili del cinema italiano, attrici illustri che si sono contraddistinte per i ruoli che hanno interpretato come Margherita Buy, Paola Cortellesi, Monica Bellucci, Claudia Gerini ed Elena Sofia Ricci.

Quest’anno la premiazione si terrà sabato 6 novembre alle ore 19.30 (l’attrice nasce l’8 novembre ad Ancona) presso l’Auditorium Parco della Musica nella sala Petrassi e sarà presentata da Pino Strabioli, con la regia Luigi Parisi e la direzione artistica di Davide Minnella.

Tra gli ospiti eccellenti della serata la straordinaria Patty Pravo che si esibirà in alcuni brani iconici che fanno parte della storia musicale del nostro paese, un omaggio del corpo di ballo dedicato alla mitica e indimenticabile Raffaella Carrà e la musica del giovane Jacopo Mastrangelo.

Riceverà il premio di questa sesta edizione Micaela Ramazzotti, attrice di talento capace di interpretare con la stessa intensità ruoli sia drammatici che comici, rivelando un’elevata gamma di colori e di sfumature che la rendono unica.

Dice emozionata la Ramazzotti: “Cara Virna Lisi, il tuo nome suona come quello di un fiore raro, forte e prezioso. Una volta ti ho incrociata in un corridoio della Fonoroma, sgranai gli occhi come quando ci si trova davanti a un mito. Magnifica. Quello sguardo limpido, regale. Quel sorriso amaro che sembrava prendere in giro la tua stessa bellezza. La malinconia elegante, attraversata dall’energia di una ribellione. Il tuo esser scappata dalla bambola seducente che Hollywood aveva in mente per te. Nei tuoi ultimi anni eri la madre e poi la nonna che avremmo tutti voluto. Sei stata di tutti, sei stata anche mia. Mi sono sempre portata nel cuore quel tuo sguardo di profonda umanissima comprensione delle persone e della vita. E nelle orecchie ho la tua voce, calda, intima, empatica. Quella volta che incrociai la meraviglia dei tuoi occhi, per un brevissimo istante, mi sentii guardata. E compresa e perdonata.

Grazie per questo bellissimo premio che porta il tuo nome”.

Nel corso della serata saranno assegnati anche il premio speciale alla carriera per la regia a Liliana Cavani e quello per la produzione cinematografica a Federica Lucisano. Ogni premio sarà consegnato da personalità del mondo della cultura e dello spettacolo italiano.

La Fondazione oltre a mantenere vivo il ricordo di Virna Lisi attraverso il Premio, sostiene progetti volti alla conservazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo riguardante l’attrice, ma anche il restauro di quei film della storia del cinema italiano che si stanno perdendo, contribuendo così al riconoscimento del talento artistico italiano nel panorama internazionale.

Si propone anche l’obiettivo di consegnare ogni anno una borsa di studio a ragazzi meritevoli che vorrebbero studiare per entrare nel mondo dello spettacolo ma non hanno i mezzi economici per farlo, contribuendo a mantenere vivo il desiderio e la passione per il cinema nei giovani.

Virna Lisi nella sua lunga carriera ha vinto 2 David di Donatello, 6 Nastri d’Argento, un Globo d’Oro e 3 Grolle d’Oro oltre a diversi Premi onorari, David di Donatello speciale alla Carriera, un Globo d’Oro, una Grolla d’Oro e un Ciak d’Oro alla Carriera. Nel 1994 al Festival di Cannes ha vinto il Prix d’Interprétation Feminine per la sua interpretazione ne “La regina Margot” di Patrice Chéreau che le è anche valso, prima attrice non francese della storia, un César per la migliore attrice non protagonista.




Roma, ponte di ferro: ipotesi commissariamento modello ponte Morandi

Benvenuti (Ecoitaliasolidale): “Necessario ripristinare subito il collegamento fra Marconi, Ostiense e Testaccio”

ROMA – Per ripristinare lo storico ponte che caratterizza non solo l’area Ostiense, ma che collega Marconi agli altri quartieri  interrotto dopo l’incendio che lo ha lesionato, si sta ipotizzando da parte del neo Sindaco Gualtieri la richiesta a Palazzo Chigi ed al Ministero dei Trasporti del commissariamento modello Morandi.

“Sta di fatto che il ponte deve essere ripristinato al più presto. – Dichiara  in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale – Facciamo appello alla nuova amministrazione di Roma  -prosegue Benvenuti- affinchè si proceda alla bonifica degli argini del Tevere da baraccopoli abusive ed al rispetto della legalità, e che venga,   con la massima urgenza ripristinato il ponte. L’interruzione del traffico veicolare sta creando forti disagi per un ampio quadrante della città, per il commercio di Marconi, Ostiense e Testaccio, oltre ad un picco di  inquinamento determinato dalle file interminabili di traffico che si crea  quotidianamente a causa dell’interruzione”.