Rai Gulp, per la gioia dei più piccini tornano le avventure di Rapunzel e di 101 Dalmatian street

Tornano su Rai Gulp, con i nuovi episodi, due delle serie animate Disney più amate. Si tratta de “Le avventure di Rapunzel” e di “101 Dalmatian Street”.

Da domenica 20 settembre, tutti i giorni, alle ore 16.20, saranno proposte, in prima tv free, le puntate di Rapunzel. L’amata protagonista, riunita a suoi genitori, è alle prese con il suo nuovo ruolo di principessa e con l’atteggiamento iperprotettivo del padre, che contrasta con il suo irrefrenabile spirito libero. In questa seconda stagione la principessa, Eugene, Cassandra, Pascal, Maximus accompagnati da Lance, vecchio amico di Eugene, Piede a Uncino e Piccoletto, si avventureranno oltre le mura del regno di Corona per raggiungere il Regno Oscuro e risolvere il segreto delle rocce nere. Durante il viaggio, il gruppo farà la conoscenza di Adira, una misteriosa guerriera che brandisce una spada in grado di annientare le rocce nere e che li aiuterà a raggiungere la meta desiderata. Episodio dopo episodio, con l’aiuto dei suoi amici, Rapunzel saprà dimostrarsi all’altezza in ogni situazione e i suoi magici capelli torneranno a essere protagonisti.

Per chi ama i cani, e soprattutto per chi ama il divertimento, arrivano su Rai Gulp da lunedì 21 settembre, alle 15.15, i nuovi episodi di “101 Dalmatian Street”, liberamente ispirata al grande classico Disney “La carica dei 101”. La storia si svolge nella Londra contemporanea e segue le avventure dei due cuccioli di dalmata Dolly e Dylan, dei loro genitori Delilah e Doug e dei loro 97 fratelli e sorelle più giovani, i cui nomi cominciano tutti con la lettera D…  Dylan è un maestro delle invenzioni e ha sempre idee geniali e Dolly, sempre pronta per una sfida, è la mascotte di una squadra di calcio locale. La mamma lavora in ospedale, il papà alla stazione dei pompieri e Dylan e Dolly hanno la responsabilità di badare alla casa e di supportare lo stuolo dei fratellini più piccoli. Tra commedia domestica e avventure urbane, la serie esplora con ritmo incalzante e gag esilaranti i temi della crescita e della ricerca del proprio posto all’interno della più caotica e divertente famiglia allargata che si sia mai vista! La serie Disney è stata prodotta interamente in Europa, tra Regno Unito e Finlandia.  La sigla italiana è cantata da Cristina d’Avena, la regina delle sigle dei cartoni animati, mentre nella colonna sonora c’è anche il brano “110 per Voi”, interpretato dai popolarissimi YouTuber “Me contro Te”.




Turismo, l’Italia registra meno cali rispetto gli altri paesi

Il turismo italiano concorre all’economia più di Francia e Spagna. Il contributo diretto del turismo all’economia italiana nel confronto internazionale in termini economici (mantenendo fermo il PIL nazionale totale economia 2019) diminuirà di -2,6 punti percentuali nel 2020 (3,2% del PIL) rispetto al 2019 (5,7% del PIL).

Sebbene significativo, questo calo è inferiore a quello di molti altri Paesi: 4,5% la Francia, -3,1% la Spagna. “La flessibilità del nostro sistema di offerta compensa parzialmente la riduzione dei flussi stranieri grazie alla capacità dei nostri operatori di attrarre sia il mercato domestico” dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci.

In effetti, il contributo diretto del turismo in Italia all’economia in generale si riduce di poco meno della metà, rispetto a più della metà per tutti gli altri Paesi selezionati.

L’analisi delle prenotazioni aeroportuali da settembre fino a novembre nel confronto con i competitor diretti Spagna e Francia, rileva in Italia 49mila 588 prenotazioni a settembre, 43mila 501 a ottobre e a novembre di 18mila 538 prenotazioni, per un totale di 162 mila 083 prenotazioni aeroportuali da agosto a novembre, grazie alla migliore performance prevista per settembre e ottobre.

Nel complesso tra agosto e novembre sono 170mila 587 prenotazioni di passeggeri aeroportuali internazionali per la Spagna e 154 mila 873 per la Francia, su cui l’Italia ha un vantaggio competitivo. Dagli ultimi aggiornamenti si prevede che i visitatori internazionali pernottanti diminuiranno del -58% (37 milioni di visitatori) nel 2020.

Il numero dei pernottamenti diminuirà di 126 milioni rispetto al 2019. Sul mercato domestico è confermato il trend discendente del -31% (16 milioni di visitatori); i pernottamenti domestici si prevedono inferiori di 46 milioni nel 2020 rispetto al 2019. I mercati di prossimità restituiscono la seguente fotografia del turismo.

Attraverso 4500 contatti per individuare il campione valido di 1.500 vacanzieri all’estero, tra francesi, tedeschi e britannici è emerso che per le future vacanze in Italia i Paesi di prossimità come Francia, Germania e Uk si orienteranno su varie combinazioni di prodotto.

I francesi e i britannici su cultura, vacanza gourmand e mare; i tedeschi il mare  si abbina alla cultura e al relax. Interessante per i turisti britannici anche il folklore e la vacanza sociale in gruppi. Tra le esperienze interessanti per i turisti britannici anche la tradizione ed il folclore e la vacanza sociale.

Tra le destinazioni che vorrebbero visitare ci sono le bellezze toscane (69%) con in testa Firenze e Pisa, quelle lombarde (65%) con Milano e il lago di Como, il Lazio (63%) con Roma (61%), il Veneto (62%) con Venezia e le altre città venete e la Campania (60%) con Napoli, le zone archeologiche, Ischia e Capri. Quella futura in Italia sarà una vacanza di coppia o in famiglia con i bambini per tutti, in media in gruppo di 3/4 persone, di durata di 9/10 notti.

Si tratterà di una vacanza tutto compreso per il 50% dei britannici, il 30% dei tedeschi ed il 29% dei francesi. L’alloggio per la futura vacanza in Italia sarà in hotel 4 o 5 stelle per i turisti da UK (45%), 3 stelle per i francesi (34%). Tra chi utilizzerà le abitazioni private i tedeschi (25%) in particolare in affitto (21%).




I banchi (che non ci sono) della Azzolina: bimbi in ginocchio in una scuola di Genova

“Cara Azzolina, questi sono gli alunni di una classe genovese che scrivono in ginocchio perché non hanno i banchi che avevate promesso. E non sarebbero gli unici. I nostri bambini, le maestre e le famiglie non meritano questo trattamento, soprattutto dopo i sacrifici fatti in questi mesi in cui era anche un dovere morale lavorare per evitare tutto questo”. Lo ha scritto il governatore Toti su Facebook. Il preside: “Solo un gioco”. “Lo trovo inaccettabile e sto già scrivendo una lettera alla Direzione scolastica per intervenire immediatamente. Un’immagine come questa non è degna di un Paese civile come l’Italia”, ha aggiunto Toti.

L’immagine è stata inviata alle famiglie da un’insegnante, che voleva condividere con i genitori degli alunni la loro capacità di “adattamento”. Alcuni genitori, però, hanno inviato quell’immagine alle testate giornalistiche, scrive Genova24.it.  

Il preside dell’istituto, Renzo Ronconi, ha assicurato che i banchi arriveranno già martedì. “La foto – ha precisato il dirigente scolastico – ritrae  bambini che durante una attività didattica stanno disegnando sereni in libertà: una ingenuità da parte dell’insegnante farla girare ma sbagliato e grave strumentalizzarla, strumentalizzando, con essa,
soprattutto i bambini”.

Ha però sottolineato  però che la classe immortalata nella foto, come altre classi di altre scuole genovesi, ha svolto attività didattica con orario ridotto, un paio d’ore, e non tutte sono state trascorse dai bambini seduti per terra.




Foggia, 30 carcerati col reddito di cittadinanza: denunciati e segnalati all’Inps dalla GdF

Nonostante fossero in carcere, chi per associazione mafiosa, chi per rapina, chi per droga e chi per tentato omicidio, percepivano il reddito di cittadinanza: 30 persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di Foggia.

I 30 sono stati anche segnalati all’Inps per la sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza e il recupero delle somme indebitamente percepite che ammontano, complessivamente, a circa 200mila.




Mancata consegna raccomandate: multa di 5 milioni di euro a Poste Italiane

L’Antitrust ha irrogato a Poste Italiane una sanzione di 5 milioni di euro, il massimo consentito dalla legge anche se non deterrente in rapporto al fatturato del gruppo pari nel 2019 a 3,492 miliardi di euro, “per aver adottato una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del Consumo, consistente nella promozione, risultata ingannevole, di caratteristiche del servizio di recapito delle raccomandate e del servizio di Ritiro Digitale delle raccomandate”. Lo comunica l’Autorità in una nota. Per il Garante il comportamento di Poste provoca danni non solo ai consumatori, ma anche al sistema giustizia del Paese.

La mancata consegna delle raccomandate da parte di Poste italiane provoca “gravi danni al sistema giustizia del Paese per i ritardi dovuti ad errate notifiche nell’espletamento dei processi, soprattutto quelli penali, con conseguente prescrizione di numerosi reati”. E’ quanto sottolinea l’Antitrust, annunciando la multa da 5 milioni al gruppo, accusato di condotte ingannevoli nella gestione del servizio. L’Autorità ricorda che la questione è stata più volte sollevata nelle Relazioni Annuali sullo stato della giustizia.




“Primo giorno di scuola”, la nuova canzone dedicata a tutti gli studenti targata Zecchino d’Oro e DeAJunior

In occasione dell’inizio di questo nuovo e diverso anno scolastico, arriva da Zecchino d’Oro e DeAJunior “Primo giorno di scuola”, una nuova canzone interpretata dal Coro dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni per festeggiare e accompagnare il rientro sui banchi dei bambini d’Italia.

La canzone, dedicata a tutti i bambini di Italia, è un modo per festeggiare un nuovo anno scolastico e stare accanto ai piccoli studenti durante un primo giorno di scuola così particolare, dopo il periodo che li ha tenuti distanti dai compagni di classe, dagli insegnanti, persino dalla campanella. In particolare, il brano – scritto da Alessandro Visintainer (tra gli autori della canzone vincitrice dell’ultima edizione dello Zecchino d’Oro) – trasmette ai più piccoli l’immagine di una scuola che tutti loro possono vivere appieno, da protagonisti che “sanno cosa fare” e che con allegria e responsabilità possono essere di esempio a genitori e maestri, ispirandosi in questo senso alle recenti parole di Liliana Segre, che invitava i ragazzi a prendere per mano genitori e insegnanti in questo momento di incertezza.

Un messaggio di ripresa positivo ed emozionante, la voglia e la gioia di rincontrarsi, una grande festa: “Primo giorno di scuola” sarà in onda su DeAJunior (canale 623 di Sky) in rotazione nel palinsesto a partire dal 14 settembre e disponibile online sul canale YouTube “Zecchino d’Oro – Le canzoni dell’Antoniano” e sui canali social di Zecchino d’Oro.

La grande iniziativa targata Zecchino d’Oro in collaborazione con DeAJunior mette al centro i bambini e la loro voglia di ripartire, sostenendosi e cantando tutti insieme: per questo, sul sito www.zecchinodoro.org, sarà possibile scaricare un kit personalizzato con la canzone ufficiale, il testo e la base musicale, per raggiungere ogni scuola, famiglia e bambino d’Italia.




Roma, palazzo Braschi: oltre 700 giocattoli antichi alla mostra “Per Gioco”

La grande selezione della Collezione capitolina esposta fino al 10 gennaio 2021

ROMA – Fino al 10 gennaio 2021 le sale espositive del Museo di Roma a Palazzo Braschi presentano un ambiente magico e ricco di sorprese in occasione della mostra Per Gioco. La collezione dei giocattoli antichi della Sovrintendenza Capitolina, inizialmente programmata a partire dal 29 aprile 2020 e sospesa a causa dell’emergenza sanitaria, ricca di oltre 700 esemplari di giocattoli antichi appartenenti alla Collezione capitolina animano infatti 22 sale al primo piano del museo, accompagnando i visitatori attraverso un percorso espositivo suddiviso per aree tematiche.

Gli esemplari esposti sono principalmente riferibili agli anni compresi tra il 1860 e il 1930, la cosiddetta “età d’oro” del giocattolo. A questi si aggiungono la casa di bambole della Regina di Svezia, di fine ‘600, e i giocattoli più antichi della collezione: due bambole di epoca pre-incaica del XIV- XV secolo, di cui una che raffigura una madre con il figlio in braccio.

Una curiosità: la Collezione è nata da una passione dello svedese Peter Pluntky, che ha raccolto tra il 1970 e il 1999 una quantità pari a 10664 pezzi, per un totale di 33.000 componenti, molto distanti tra loro per gusto ma di un’epoca precisa, e conosciuta come l’età d’oro del giocattolo che va dal 1860 al 1930. Gli esemplari, davvero unici nella fattura e nella varietà, hanno affascinato anche il collezionista perugino, Leonardo Servadio, che li acquistò nel 1999, arricchendo e ampliando questo patrimonio immaginativo e artigianale di ulteriori elementi: tanto che oggi sono 32 le tipologie rappresentate per 99 categorie merceologiche. Visti in dettaglio, attraverso un ideale tour virtuale, le case di bambola (che sono 37) e i loro ricercati e favolosi accessori (circa 5000) iniziano il neofita e l’appassionato a un percorso nello stupore. Più della metà dei giocattoli sono di fabbricazione tedesca, un quarto di produzione svedese, il resto si divide tra manifattura francese, italiana, inglese e americana.

Non sembri strana l’attenzione per il giocattolo nelle terre del Nord Europa: in fondo, costituivano una utile distrazione per i bambini nelle lunghe serate invernali…

I sei nuclei tematici in cui si articola il percorso espositivo – la città e la campagna, giochi di strada e di cielo, il bambino in movimento, la famiglia, il lavoro, il viaggio – comprendono tipologie differenti di oggetti ludici: aerei e navi, castelli, edifici rurali, automobili, treni, case di bambola, bambole, lanterne magiche, oggetti del circo e del luna park, quadri, libri, giochi di strada, oggetti di trasporto per bambini e giochi di movimento (slittini, monopattini, bici, carrozzine, cavalli a dondolo), giochi didattici sul lavoro artigianale (filande, cucine in ghisa, caldaie e vapore).

Lungo le 22 sale espositive del primo piano del museo, le macchine gioiose – sorta di “Wunderkammer” per bambini e adulti che accolgono giocattoli reali ma anche virtuali – si alterneranno a percorsi labirintici che consentiranno una visione “ravvicinata” e dinamica dei giocattoli esposti.

La prima sezione è dedicata al tema della famiglia, di cui fanno parte 79 bambole disposte in un ideale giardino e 15 case di bambola, con un’installazione per “la casa di bambola regale” appartenuta alla Regina di Svezia. Un esempio della prima fase storica delle case di bambole (XVI e XVII secolo), prerogativa delle élites auliche e aristocratiche, è fornito da uno dei più preziosi reperti della collezione in esposizione, la casa d’epoca barocca, ritenuta con certezza la più antica che si conosca della Scandinavia, ordinata nel 1686 dalla regina madre Ulrika Eleonora, moglie del re Karl XI, all’ebanista d’origine tedesca Burchard Precht per la figlia Hedvig Sophia. Al pari di altri esempi precoci, come una casa databile intorno al 1700 che si conserva presso il Nordiska Museet di Stoccolma, anche nel lussuoso manufatto ordinato dalla sovrana l’unico ambiente a essere rappresentato era originariamente non la sala del trono, e nemmeno il salone da ballo, ma la cucina!

Una delle case esposte, alta quattro piani – costruita artigianalmente nel 1914 da John Carlsen, fratello della piccola proprietaria – possiede ancora un ascensore funzionante realizzato con parti di meccanismi di orologi.

Procedendo, si ammirano giochi di ambito urbano e rurale, con circa 70 edifici, castelli e ponti, botteghe, un faro, case e poi stalle, fattorie e animali. È poi la volta di aeroplani e navi, con un aliante e un grande aquilone, e dei giochi da strada, con trottole, corde, fionde, palle, tiro a segno, pattini a rotelle.

Seguono circa 60 pezzi collegati al tema del lavoro, con giochi ispirati alle varie attività economiche dell’epoca pre-industriale o degli albori della civiltà industriale. Sono filande, telai, motori elettrici, cucine, giochi di costruzioni e meccani, che nel passato avevano la funzione di sviluppare nei bambini competenze artigianali, artistiche e domestiche.

Il percorso continua con una selezione di 60 automobiline, tra cui le automobili tedesche in miniatura degli anni ’30, e un’installazione con piccoli automi, giochi di strada e carri in miniatura trainati dai cavalli. Non mancano le macchine a vapore, piccole caldaie e trenini, alcune lanterne magiche, giochi di visione, con una quarantina di oggetti legati al divertimento, tra i quali elementi del circo – clown giocolieri, circo itinerante con automi – e del luna park (gioco del calcio, galoppatoio, mutoscopi ovvero giochi legati alla visione del pre-cinema) e tre carillon.

Affascinante anche la biblioteca dei ragazzi con 84 libri della collezione selezionati tra libri pop-up, libri “parlanti” e favole.

Nell’ultima sala, un video di animazione di circa sette minuti presenta una storia ispirata agli oggetti della collezione: in un mondo in miniatura prendono vita i giocattoli colti in dettagli anche minimi, sullo sfondo della città immersa nelle sue attività quotidiane. Il video è stato realizzato dall’artista Francesco Arcuri – video maker curatore di tutti i percorsi visivi della mostra –con due tecniche di animazione: stop motion e animazione digitale 2D. L’intero allestimento è corredato da pannelli esplicativi sul significato del gioco, sulla storia della collezione, con informazioni più dettagliate sui pezzi di maggior valore.

In occasione della mostra tutti i giocattoli sono stati sottoposti ad accurati interventi di manutenzione e restauro, ad opera della Sovrintendenza capitolina con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura e dello specialista Cataldino Saracino.

La mostra è accompagnata da un breve catalogo dal titolo “Per gioco. Guida alla collezione dei giocattoli antichi della Sovrintendenza Capitolina” a cura di Emanuela Lancianese e di Amarilli Marcovecchio, con un saggio introduttivo di Filippo Tuena. La mostra – che fa parte di Romarama, il programma culturale di Roma Capitale – è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, la cura di Emanuela Lancianese, il progetto di allestimento e scenografia di Enzo Pinci, gli effetti sonori e multimediali del video artista, designer e musicista Francesco Arcuri.

L’accesso alla mostra è consentito nel rispetto delle linee guida formulate dal Comitato Tecnico Scientifico per contenere la diffusione del Covid-19, come indicato nella scheda informativa della mostra. È consigliata la prenotazione con il preacquisto del biglietto sul sito www.museiincomuneroma.it. Per i possessori della MIC card è previsto l’ingresso alla mostra con biglietto ridotto, previa prenotazione gratuita allo 060608.




Anguillara Sabazia, elezioni: il confronto tra i 4 candidati a sindaco

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Domenica 13 settembre i 4 candidati a sindaco alle prossime elezioni si sono confrontati su tematiche varie.

https://www.facebook.com/695025320573632/videos/774399979984140/



“2023, l’umanità è ancora in lockdown”: il cortometraggio Gamma finalista al Vertical Movie Festival

Il cortometraggio “γ (Gamma)”, realizzato a distanza durante il lockdown da due registe residenti a
Roma, è stato selezionato come finalista nella categoria “Vertical Woman” del Vertical Movie
Festival, il festival di cortometraggi verticali che si svolge ogni anno nella capitale.

Quest’anno, per garantire la sicurezza del pubblico e dei partecipanti, l’evento non avrà luogo –
come di consueto – alla Casa del Cinema di Roma, ma si svolgerà online, in streaming sul canale
Youtube ufficiale del Vertical Movie Festival.

Tra i cortometraggi selezionati molti hanno come tema proprio il Covid-19, il lockdown, la
solitudine e la lontananza dai propri cari.

In particolare “γ (Gamma)” è ambientato in un futuro non molto lontano – il 2023 – dove il Covid-19 non è ancora stato debellato e l’umanità è ancora in lockdown.

Per sopperire alla noia e allo stress, V. (la protagonista) ha installato γ (GAMMA), un sistema di intelligenza artificiale che la assiste in tutto e per tutto: la sveglia ogni mattina, le dà lezioni di yoga, le ricorda persino quando è ora di fare la lavatrice… La tecnologia sembra essere l’unica alleata dell’uomo in questa battaglia per la sopravvivenza, l’unica arma contro i danni psicologici causati da un isolamento prolungato.

Ma cosa succede quando Gamma smette improvvisamente di funzionare, lasciando V. completamente sola per la prima volta in tre anni?

“γ (Gamma)” è una riflessione sul rapporto tra uomo e tecnologia in una dimensione temporale –
molto simile a quella attuale – in cui quest’ultima è sempre più presente e invadente, essenziale
ma al tempo stesso deleteria, nel momento in cui smette di funzionare. La domanda che “γ (Gamma)”
porta a chiedersi è: ce l’avremmo fatta, senza l’aiuto della tecnologia, ad affrontare il lockdown?

Diretto da Flavia Enchelli alias Flavia Henke e Valentina Guidotti alias Valentine Guidotti,
montato da Marco Ruggeri alias Sbrock, scritto da Flavia Henke, con la fotografia di Valentine
Guidotti (che è anche l’attrice protagonista del cortometraggio), “γ (Gamma)” è disponibile per la
visione sul canale Youtube di VerticalMovie o sul sito ufficiale del Vertical Movie Festival, nella
categoria “Vertical Woman”.




Referendum taglio parlamentari, l’Anpi invita a difendere la democrazia votando NO

Il 20-21 settembre prossimi saremo chiamati alle urne per il rinnovo di alcune Amministrazioni comunali e di alcune Regioni, nonché per rispondere al quesito referendario sul taglio del numero dei parlamentari.

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Anpi – richiama l’attenzione dei cittadini sul rischio di una svolta antidemocratica e sull’importanza di questo passaggio elettorale.

“L’incidenza nella nostra vita dei problemi sui quali nell’occasione referendaria ci pronunceremo, – dichiarano dall’Anpi Grosseto – tanto più che le scelte di accorpare materie tanto diverse e di farci votare in estate difficilmente consentiranno agli italiani di esprimersi in modo informato e responsabile. Il mondo sta rischiando una grave recrudescenza del Covid-19: chi ha negato e nega l’emergenza, ritardando cure e tutele efficaci, e chi, al fine di speculare politicamente, continua a spararne grosse su un virus che sarebbe ormai vinto e rivendica piena libertà dei comportamenti espone tutti al pericolo che in una ulteriore recessione economica nel prossimo autunno, con insostenibili conseguenze sia sociali che sanitarie. Ne consegue la necessità di sconfiggere il negazionismo, anche elettoralmente, mettendo in primo piano il rispetto delle misure sanitarie contro l’epidemia, unitamente all’adozione di una politica economica lungimirante e giusta che costituisca un modello di vita e di consumo più evoluto e responsabile. La chiave è la lotta alle crescenti disuguaglianze sociali, tramite una distribuzione più equa della ricchezza e un sistema di welfare che tuteli i più deboli e indifesi. E’ la creazione di lavoro senza compromettere la natura, ma in perfetta armonia con essa. Il riscaldamento climatico annuncia l’apocalisse ecologica se non ripensiamo lo sviluppo, modellandolo sugli imperativi di un nuovo umanesimo, poiché quella ambientale è una questione che abbraccia ogni aspetto della nostra esistenza e direttamente ci riconduce all’uomo. L’occasione è offerta dalla destinazione delle ingenti risorse messe a disposizione dall’Europa, grazie all’impegno del governo italiano e di chi l’ha spalleggiato. E’ forte il rischio della dispersione in mille rivoli di quei soldi, mentre Confindustria ha già fatto ruvidamente sapere che vuole tutto per sé. L’impresa ha diritto al giusto profitto, ma deve prioritariamente onorare la responsabilità sociale ad essa assegnata dalla Costituzione, nei cui valori si trova la traccia per l’investimento dei finanziamenti adesso disponibili. La riduzione dei deputati e dei senatori non è un tabù: ma una cosa è proporla nel quadro di una politica che valorizza le Assemblee elettive, altro è se viene motivata dalla volontà di ridurre la spesa, come se la democrazia contasse meno di un pugno di euro. Essa non è mai uno spreco; è sempre un investimento. D’altronde dei contrappesi che erano stati individuati, quali una nuova legge elettorale proporzionale, indispensabile per dare voce a tutti i territori e a tutte le culture politiche. Se ci sono privilegi è su quelli che si dovrebbe agire; se c’è un problema di qualità del personale politico, questo risale alla società e ai partiti che lo esprimono, non alle istituzioni. Perciò ci rivolgiamo agli elettori – concludono dall’Anpi Grosseto – chiedendo loro di recarsi ai seggi e di esprimere un voto ragionato, un voto prima di tutto antifascista ed ecologista, che apra una nuova prospettiva di benessere per tutti gli italiani. Votiamo per forze progressiste e democratiche, che hanno a cuore la libertà e la pace, la solidarietà e l’uguaglianza, con la testa e i piedi nell’anima viva della Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza, e nella coeva Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo! Al referendum votiamo “NO” per la difesa e lo sviluppo della nostra democrazia!”




Ancri, Stato Maggiore Esercito e cultori dei valori costituzionali e dei simboli ufficiali della Repubblica in Puglia per celebrare l’8 settembre

Intervista al Prefetto Francesco Tagliente

Sono stati l’Inno Nazionale, intonato in apertura dei lavori dal Tenore Francesco Grollo e lo spettacolo in chiusura del prof Michele D’Andrea per svelare il significato autentico del maestoso solenne Canto degli italiani, a rendere unico e memorabile l’evento organizzato dall’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) e dal Comune di Crispiano per ricordare il dramma dei soldati italiani deportati  nei Campi nazisti in Germania e quelli internati nel Campo di concentramento Sant’Andrea allestito dagli inglesi alle porte di Taranto.

La performance del tenore e l’esibizione a tratti ironica ed esilarante dello storico del risorgimento hanno dato un’impronta unica alla giornata rendendola memorabile.

Gli interventi degli storici Professori Pietro Speziale e Vittorio De Marco seguiti da quello del Generale Fulvio Poli, Capo Ufficio Generale Promozione Pubblicistica e Storia dello Stato Maggiore dell’Esercito, sul dramma dei militari italiani deportati nei Campi nazisti in Germania e di quelli internati nel Campo di concentramento Sant’Andrea allestito dagli inglesi alle porte di Taranto hanno toccato profondamente le corde dei presenti.

Gli interventi sono stati introdotti e moderati dal Prefetto Francesco Tagliente nella veste di Delegato alle relazioni istituzionali dell’ANCRI, il quale ha affrontando il tema del degrado morale che stiamo vivendo, ha toccato il tema delle relative responsabilità portando come esempio il linguaggio violento che va ad incidere negativamente sulla formazione della personalità dei giovani, nella fase della sua evoluzione.

Nel corso dell’evento il prefetto Tagliente ha fatto proiettare un frame dello spettacolo teatrale “Tra il filo spinato e l’Eternità” realizzato con 50 attrici protagonisti di Crispiano che parla dell’Olocausto assolvendo al dovere di rinnovare la memoria di una delle pagine più nere della storia d’Europa vissuta dalle donne. Le nuove misure di contenimento per contrastare e contenere il diffondersi di Covid-19 hanno suggerito di rinviare ad altra data la rappresentazione dal vivo. I registi dello spettacolo Luciano de Leonardis, Tina Lacatena e Concetta Vitale, presenti in teatro, sono stati travolti dagli applausi del pubblico commosso.

Al saluto istituzionale del Sindaco di Crispiano Luca Lopomo nella veste di padrone di casa, affiancato dall’assessore alla Cultura Aurora Bagnalasta, ha fatto seguito quello del presidente dell’ANCRI Tommaso Bove il quale ha chiamato accanto a se il Presidente della Sezione territoriale ANCRI di Taranto dott Angelo Centanni , il nuovo delegato ai rapporti istituzionali della Sezione di Taranto Vice Prefetto Paolo Gentilucci e l’ultimo iscritto al sodalizio, il S. Tenente di Vascello a riposo cavaliere Giovanni Greco di Crispiano.

Uno dei momenti più coinvolgenti è stato vissuto quando il professore Michele d’Andrea ha chiamato sul palco il Tenore Francesco Grollo per intonare l’Inno con il pubblico come solenne Canto di popolo.

La giornata, caratterizzata da momenti toccanti si è conclusa dal Prefetto di Taranto Demetrio Martino che prendendo la parola è andato oltre i semplici saluti istituzionali manifestando grande una sensibilità istituzionale e sociale.

Abbiamo raggiunto il Prefetto Francesco Tagliente per approfondire questo tema. Ecco cosa ci ha risposto

Un evento che ha riscosso un grande successo con una attenzione istituzionale e sociale di tutto rispetto. Di chi è il merito di questo successo?

Io penso che il successo dell’evento vada ricondotto allo spessore dei relatori,  alla Presidenza dell’ANCRI e al Sindaco Luca Lopomo e all’assessore alla cultura Aurora Bagnalasta, al consiglio comunale e a tutti i componenti dell’Amministrazione Comunale, a Pino Spadavecchia e ai dipendenti della biblioteca comunale Piero, Maria Rosaria e  Pino con a capo Anna Mancini, che si sono spesi molto per la riuscita della serata, a Giovanni Blasi, ad Angelo Marzia e a tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato all’organizzazione ma soprattutto un grazie a tutte le testate giornalistiche che hanno dato rilievo alla notizia. E anche se in parte, il merito va anche a tutte le autorità intervenute.

Chi era presente alla celebrazione della ricorrenza?

Oltre al Prefetto di Taranto Demetrio Martino, tra le tantissime autorità sono intervenuti il Questore di Taranto Giuseppe Bellassai, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Massimo Dell’Anna, il Comandante del 16° Stormo di Martina Franca Colonnello Antonio Pellegrino, il Cap di Vascello Giovanni Melle del Comando Marittimo Sud Taranto, il vice Questore Amati Pierfranco dirigente commissariato di Martina Franca, il Capitano Saverio Nicola Leone e il maresciallo Cosimo Vinciguerra dei Carabinieri, Comandante polizia Municipale Crispiano Luciano Console e gli ex sindaci Egidio Ippolito e Antonio Magazzino. Tra gli ospiti c’erano anche la cantante Tonia Cifrone e il soprano Angela Massafra

Avete invitato anche le scolaresche?

Le nuove misure per contenere il diffondersi di Covid-19 ci hanno fatto ritenere opportuno escludere la presenza delle scolaresche in Teatro. Per il mondo della scuola era presente Sabrina Leprano Dirigente Scolastico delle scuole Medie.

Avete invitato anche i familiari dei deportati?

Dei tre reduci della deportazione nei campi tedeschi di Crispiano erano presenti Francesco Caroli e Antonia Bella parenti di Vittorino Caroli deportato di Auschwitz e Anna Mandolla figlia del deportato Vitantonio Mandolla. Per il deportato Donato Tagliente di Belfiore era presente il figlio Prefetto Francesco Tagliente. C’erano anche rappresentanti delle Associazioni d’Arma: Francesco Todisco e Giovanni Greco per l’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia, Gianni Giuliani per l’Associazione Nazionale del Fante e Pasquale Palmisano per l’Associazione Nazionale Bersaglieri.

Per gli organizzatori dell’evento invece chi era presente?

Per l’ANCRI oltre al Presidente Nazionale, Uff. Tommaso Bove erano presenti il Vice Presidente Cav. Francesco Avena, i Delegati Regionali di Puglia e Basilicata, i Presidenti delle Sezioni Territoriali della Puglia e di Matera e una cinquantina di Soci.

Per il Comune di Crispiano, oltre al Sindaco Luca Lopomo e all’Assessore alla Cultura Aurora Bagnalasta erano presenti il Presidente del Consiglio comunale Loredana Perrini assessori e consiglieri di maggioranza e di opposizione.

Avete avuto problemi per gestire le misure sicurezza Covid-19?

Inizialmente, valutato che con il distanziamento Covid il Teatro avrebbe potuto ospitare non più di 103 persone, avevamo deciso di tenere l’evento nella piazza centrale del Paese. Poi il timore che il tema e lo spessore dei relatori avrebbe potuto richiamare un numeri imprevedibile di cittadini con conseguente ammassamento incontrollabile a ridosso dell’area pubblico, abbiamo optato per il Teatro ad inviti limitati. Pr dare la possibilita a tutti di seguire da casa abbiamo annunciato per tempo dirette TV e social a partire dalle ore 18.00 per tutta la durata dell’evento.

E cosi alcune migliaia di cittadini hanno seguito la diretta televisiva sul digitale terrestre Canale85 con interviste agli organizzatori, relatori e ospiti, la diretta streaming sul sito Canale85.it, la diretta FB sul Canale85 e la diretta streaming dalla testata giornalistica di Crispianonline. Tutto questo ci ha consentito di non avere problemi. Ora alcune persone interessate ci stanno chiedendo come fare per vedere gli interventi. Oltre a fornire e informazioni sui canali che l’hanno trasmessa stiamo concordando con l’emittente la possibilità di rimandarla in differita. Faremo sapere per tempo giorno e ora.