Lutto nel mondo della musica: morto Stefano D’Orazio storico batterista dei Pooh

E’ morto a 72 anni Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh. La notizia, annunciata su Twitter dall’amico Bobo Craxi, è stata confermata da Roby Facchinetti su Facebook: “STEFANO CI HA LASCIATO! Due ore fa… era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato…oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi, stasera, la terribile notizia”, scrive.

“Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa.

Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre…”, si legge nel post firmato insieme dagli altri componenti del gruppo, Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia, Riccardo Fogli.




Prima colazione, un’eccellenza del “Made in Italy”: dalla tavola degli italiani a protagonista su Instagram con Marika Milano e la sua “Breakfast and Coffee”

Prima colazione, uno dei comparti d’eccellenza del Made in Italy. L’appuntamento quotidiano al quale non rinunciano 9 italiani su 10. E così tra biscotti, fette biscottate, cereali, caffè, succhi, miele e marmellate il mercato continua a premiare le aziende di questo settore.

Basti pensare che solo nel 2018 la produzione a valore dei prodotti usati anche per la prima colazione è stata di circa 10 miliardi e 440 milioni di euro (escluso latte e yogurt). Tra i prodotti preferiti si confermano pane e fette biscottate, con o senza marmellata, miele e creme spalmabili alla nocciola o al cacao e biscotti classici o ai cereali, ricchi o salutistici. Troviamo poi merendine, brioches confezionate e yogurt. Mentre nella prima colazione dei giovanissimi a farla da padrone sono muesli e cereali. Tra le bevande il caffè e il cappuccino restano in cima alla classifica delle preferenze.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 5/11/2020

E la prima colazione è oggi protagonista su Instagram, Facebook, Twitter dove sempre i più giovani – circa 1 milione di persone – immortalano latte, biscotti e quant’altro per condividere le proprie foto sui social. Un momento perfetto per condividere uno scatto goloso. Soprattutto a casa durante i fine settimana, quando la tavola può essere preparata con calma, realizzando le combinazioni di alimenti più fotogeniche e ricche.

Ed è proprio dalla colazione che è partita la carriera social di Marika Milano, romana, classe 1984, “breakfast addicted per natura”, come lei si definisce. Nel 2015 ha affiancato al suo lavoro di grafica e multimedia designer quello di influencer. Ha ideato un progetto che è diventato un blog e una pagina Instagram entrambe seguitissime: Breakfast&Coffee, che in pochi anni ha raggiunto quasi 63mila follower.

La video intervista con Marika Milano a Officina Stampa del 5/11/2020

L’hashtag #breakfast registra più di 89 milioni di post, l’hashtag #colazione più di 3 milioni e l’hashtag #colazioneitaliana registra circa un milione di interazioni.

I consigli della dottoressa Elisa De Filippi Biologa Nutrizionista per una sana colazione – Officina Stampa del 5/11/2020



Alleanza per la sostenibilità, il nuovo progetto di Microsoft Italia

Promuovere la crescita sostenibile dell’Italia attraverso il digitale, in linea con i piani europei per il rilancio delle economie dei paesi membri e con il Piano nazionale New Green Deal. Questo è l’Alleanza per la Sostenibilità, il progetto annunciato oggi da Microsft in collaborazione con growITup, la piattaforma di Open Innovation creata da Cariplo Factory in partnership con Microsoft Italia.

L’iniziativa si traduce in una collaborazione con aziende, mondo accademico e startup per sviluppare progetti in grado di far fronte alle sfide climatiche e ambientali più urgenti e di diffondere una nuova cultura green. B4i – Bocconi for innovation, CDP, Coop, Energy & Strategy MIP – Politecnico di Milano, FLOWE, Intesa Sanpaolo, Italgas e Snam sono le prime realtà che hanno aderito all’alleanza.

“L’emergenza Covid non ha fatto altro che evidenziare delle criticità e fragilità del nostro sistema Paese. Rimettere al centro delle decisioni politiche e personali, il benessere dei cittadini significa promuovere anche la sostenibilità, l’ambiente, la salute e molto altro ancora”, commenta Filomena Maggino, Presidente della Cabina di Regia Benessere Italia.

“La crescita e la ripresa dell’Italia devono passare dal digitale e dalla sostenibilità e attraverso questa iniziativa possiamo dare un contributo concreto e di sistema per individuare una nuova via green per il nostro futuro. L’Alleanza per la Sostenibilità parte con uno spirito collaborativo tra tutti gli attori coinvolti e tra quelli che ci raggiungeranno nei prossimi mesi, perché questa è una sfida da affrontare tutti insieme”, sottolinea Silvia Candiani, Amministratore Delegato Microsoft Italia. L’Alleanza per la Sostenibilità fa parte di Ambizione Italia #DigitalRestart, il piano quinquennale di investimenti per l’Italia del valore di 1,5 miliardi di dollari annunciato da Microsoft lo scorso maggio. L’azienda di Redmond, a livello globale, si è data l’obiettivo di diventare ‘carbon negative’ entro il 2030.

F.P.L.




Yahoo! lancia lo smartphone low-cost da 50 dollari

Yahoo! si lancia nel mercato degli smartphone e lo fa lanciando un prodotto dal prezzo super conveniente. L’azienda californiana, di proprietà dell’operatore mobile americano Verizon, ha infatti messo in vendita Yahoo Mobile Zte Blade A3Y, il nuovo dispositivo entry level prodotto dal colosso cinese Zte.

In vendita per ora solo negli Stati Uniti, il nuovo smartphone di fascia entry level sarà disponibile per tutti i clienti del provider Yahoo Mobile al prezzo di 50 dollari. Il nuovo device di Yahoo, come detto, punta forte sul prezzo, decisamente inferiore rispetto a quelli offerti dalla concorrenza, e sulla sinergia con Yahoo Mobile.

Lo storico portale web fondato nel 1994 a marzo 2020 si è infatti trasformato in un operatore mobile che si appoggia sulle reti 4G di Verizon. Il provider offre un unico piano tariffario con dati, chiamate e sms illimitati a 40 dollari al mese. Yahoo Mobile Zte Blade A3Y avrà lo storico colore viola della casa madre e monterà uno schermo da 5,45 pollici.

Lo smartphone sarà provvisto di una fotocamera posteriore da 8 megapixel, una frontale da 5 megapixel, un processore Mediatek con 2 GB di Ram e una memoria espandibile da 32 GB. Sul telefono saranno disponibili da subito le app di Yahoo, dalla mail al meteo, passando per le news, lo sport e la finanza.

Per lanciarsi nel mercato degli smartphone, Yahoo ha scelto Zte, colosso cinese di progettazione e produzione di dispositivi e sistemi di telecomunicazione. A settembre la società ha presentato in Cina Axon 20, il primo telefono 5G al mondo a integrare la fotocamera sotto al display. Nel terzo trimestre del 2020 il fatturato dell’azienda è cresciuto del 37,2% su base annua, superando i 4 miliardi di dollari. Riuscirà Yahoo! a guadagnarsi uno spazio nello spietato mercato della telefonia mobile con questo nuovo smartphone dal prezzo super low cost? Non resta altro che aspettare.

F. P. L.




Lazio, pronto soccorso. Pazienti positivi a contatto con negativi e personale sanitario in condizioni limite: siamo al collasso

Ne parliamo a Officina Stampa insieme a Mauro Bufacchi segretario provinciale FIALS e al Consigliere in Regione Lazio (FDI) Chiara Colosimo

Pronto soccorso nel Lazio a rischio collasso e autoambulanze usate come ambulatori. Una situazione che assiste all’affollamento nei vari punti di primo soccorso dove spesso i pazienti positivi al Covid stanno a contatto con quelli negativi e dove il personale sanitario si trova a dover lavorare in condizioni limite esponendosi a rischio contagio.

Questo l’argomento che verrà affrontato giovedì 5 novembre alle 18 nel corso della trasmissione Officina Stampa condotta da Chiara Rai dove interverranno Il Dottor Mauro Bufacchi Segretario provinciale della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità – FIALS di Roma e l’On. Chiara Colosimo Consigliere Regione Lazio per Fratelli dItalia Vice Presidente: I Commissione – Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia e Componente della VII Commissione – Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare.

La trasmissione può essere seguita in diretta giovedì 5 novembre 2020 alle 18 o successivamente in differita sui seguenti canali social:

https://www.facebook.com/OfficinaStampatv/

https://www.youtube.com/officinastampa

“A Roma scoppia il caos negli ospedali. – Ha dichiarato Chiara Colosimo – Quello che più mi preoccupa è il rischio che saltino i percorsi Covid, sono troppe le segnalazioni arrivate negli ultimi giorni di pazienti negativi che si sono trovati insieme a pazienti positivi in attesa nei pronto soccorso ma anche nei reparti. Questa situazione mette a rischio sia i pazienti che il personale sanitario ed infermieristico che, già sottodimensionato, rischia di cadere sotto il virus. In questi giorni al San Camillo, la direzione si è vista costretta a diramare una sorta di promemoria con i comportamenti da tenere per prevenire la diffusione del virus all’esterno e all’interno dell’ospedale”.




Roma, Bertolaso pronto a candidarsi: Stop di FDI, salgono quote di Rampelli

ROMA – Bertolaso sarebbe pronto a candidarsi a sindaco della Capitale, per gestire “l’emergenza Roma”. Ma al momento non e’ arrivata alcuna investitura ufficiale da parte del centrodestra: nessun tavolo con i leader Salvini, Meloni e Berlusconi e nemmeno una richiesta formale. Anche perche’ Fdi, secondo quanto trapela, e’ contraria all’ipotesi di candidare l’ex capo della Protezione Civile e l’investitura di Fabio Rampelli, a questo punto, non e’ piu’ solo un’ipotesi scolastica. Questa la situazione nel campo del centrodestra in vista delle elezioni comunali del 2021 nella Capitale che l’agenzia Dire e’ in grado di ricostruire.

Gli ultimi giorni, con la pubblicazione di un sondaggio favorevole a Bertolaso, hanno visto un’accelerazione sull’argomento. I dati positivi sull’ex capo della Protezione civile, pero’, paradossalmente hanno innescato una reazione piu’ in Fdi che in Forza Italia. Gli azzurri, infatti, al momento sono gia’ da tempo gli unici a sponsorizzare Bertolaso, e lo hanno fatto nell’unica riunione del centrodestra dedicata recentemente a Roma, per bocca dello stesso Silvio Berlusconi. Al momento l’ex capo della Protezione civile non vuole parlare di Roma e non si sbilancia. Nel suo entourage lo descrivono come “completamente dedicato alla sua nuova missione, una consulenza alla Regione Umbria per cercare di contrastare il Covid”. Se arrivasse un’investitura Bertolaso risponderebbe positivamente, senza alcun dubbio.

In realta’ una chiamata a Bertolaso non e’ affatto scontata, anzi. Fdi, il partito storicamente piu’ forte a Roma e quello che, per bocca dello stesso Fabio Rampelli, “dovra’ essere ascoltato dagli alleati” nella scelta del candidato finale, non ne vuole sapere.

Nelle ultime ore, a quanto apprende l’agenzia Dire, si sarebbe intensificata la pressione sullo stesso Rampelli. Sono in molti a chiedere la sua candidatura, a partire da diversi rappresentanti delle categorie produttive della citta’. Fonti delle stesse associazioni hanno spiegato che dal loro punto di vista “l’uomo giusto per il centrodestra e’ proprio lui” e questo nonostante Rampelli abbia espresso una visione ambientalista spesso lontana da alcuni poteri forti, piu’ vicina ad un’urbanistica sostenibile, e lontana da quella che lui stesso chiama “l’archifinanza”.

In Fdi, inoltre, sono convinti che i numeri reali siano diversi da quelli emersi negli ultimi sondaggi: “Bertolaso? La gente ha la memoria corta e non si ricorda i numeri di 5 anni fa…”, ha sentenziato recentemente un noto esponente del partito.

Naturalmente lo stesso Rampelli potrebbe trovarsi la strada sbarrata dai veti dei moderati. Molti tra gli azzurri lo ritengono troppo a destra per poter vincere. “Farebbe il pieno in quell’area ma senza i voti di centro, soprattutto al ballottagio, non riuscirebbe a sfondare”, fanno capire. A questo punto, quindi, per la scelta del candidato potrebbe diventare decisivo il punto di vista della Lega.

Fonte «Agenzia DIRE»




Quando la musica fa rinascere un popolo….

Gli elementi distintivi che caratterizzano una popolazione sono, a parte quello principale linguistico, quelli storico, culturale e sociale. Talvolta anche l’elemento della localizzazione in un determinato territorio, anche se non sempre questo è rigidamente riferibile entro confini definibili ‘nazionali’ o ‘statali’.

Possiamo ricordare che l’Italia, come definita tale, era un’ “espressione geografica” secondo il principe di Metternich, anche se la vera frase a lui riferibile fu che “l’Italia è un nome geografico”, il che era vero, poiché la penisola era composta da una varietà di Stati sovrani. Alcuni popoli, anche ai giorni nostri, pur condividendo una omogeneità culturale e linguistica, non hanno però realizzato una identità territoriale autonoma: esistono come popoli, ma non come Stati.

In Europa, esiste una sola popolazione che possa definirsi unica ed indigena ma priva di un suo Stato nazionale con confini e tutti gli apparati tipici di uno realtà statale ed è quella lappone, generalmente definita, ovvero Sámi, come più correttamente denominata. Ha una certa omogeneità linguistica, anche se la sua lingua è articolata in almeno quattro rami principali più altri dialetti una tipicità culturale e sociale, ed anche economica che la caratterizza come popolo con comunità di radici e di localizzazione.

Il popolo  Sámi è originario delle regioni settentrionali dell’area fennoscandinava, ha una tradizione millenaria e ancora oggi vive sparso tra Svezia, Norvegia, Finlandia e penisola di Kola in Russia. Questa dispersione territoriale e il tipo di economia nomade legato all’allevamento delle renne ha rischiato di mettere in pericolo la sua stessa fisionomia di popolo: infatti, i governi delle quattro nazioni, nel corso dei secoli e fino a qualche decennio fa, hanno sempre attuato politiche di assimilazione tese, con le buone o le cattive, ad una integrazione con la popolazione residente in quei territori, molto più numerosa e variegata nelle sue attività economiche. Se queste politiche hanno aumentato la stanzialità dei Sámi, non sono fortunatamente riuscite ad eliminare i tratti caratteristici di questo popolo sparso, che, negli ultimi 30-40 anni, con alterne fortune, è riuscito a valorizzare ed a far rianimare le proprie tradizioni culturali, storiche ed ambientali, utilizzando anche strumenti di diffusione linguistica ed educativa.

Ciò si è verificato con minore o maggiore rapidità in Svezia, Finlandia e Norvegia, ma quasi per nulla in Russia, ove la comunità Sámi è ormai ridotta a poche migliaia di persone, a causa della forte emigrazione verso la Finlandia verificatasi nel dopoguerra. Il diritto ad avere contenuti di istruzione nella propria cultura e nella proporla lingua, ha prodotto una forte riviviscenza della consapevolezza di una propria identità che può coabitare negli Stati ove essi sono residenti con le popolazioni locali, nel reciproco rispetto di diritti e doveri.

La lingua diventa musica e suono

Nei paesi ove i Sámi  risiedono e che hanno testimoniato e testimoniano una certa rinascita della cultura e della consapevolezza di ospitare un popolo con proprie tradizioni e caratteristiche aborigene e specifiche, lo strumento che più aiuta nella realizzazione e nella diffusione di questa consapevolezza è indubbiamente la lingua. E la lingua costituisce la rochezza culturale che si espande anche mediante la letteratura e la creazione artistica e musicale.

Il primitivo elemento musicale comune al popolo Sámi è costituito dallo yoik o joik: composizione in genere ispirata a persone o luoghi, la cui essenza l’esecutore cerca di trasferire nel canto o nel suono. Il testo può essere minimo od anche assente del tutto, mentre l’andamento musicale ricorda molto quello delle popolazioni native americane. L’improvvisazione è frequente, viene eseguito tradizionalmente senza accompagnamento musicale o con percussioni di tamburi tradizionali. La tonalità è spesso pentatonica, ma l’esecutore è libero di usare le tonalità che preferisce.

Giuseppe Acerbi, un esploratore italiano che viaggiò nella Scandinavia settentrionale alla fine del XVIII secolo, fornì una delle prime interpretazioni scritte non Sámi dello joik; i suoi commenti erano tutt’altro che favorevoli:

“Tentai più volte, sia con il potere del denaro che del brandy, di far pronunciare a pastori lapponi le proprie note, in modo da formarmi … un’idea della loro musica: ma il massimo che potei realizzare fu estorcere da loro qualche orribile grida, durante la cui esecuzione ero talvolta obbligato a chiudermi le orecchie con le dita. È poco credibile, anche se è assolutamente vero, che i Lapponi non abbiano la minima idea di qualsiasi cosa connessa con l’armonia … [la musica] artificiale sembra essere completamente bandita da questi distretti remoti e solitari”. (Acerbi, 66).

Questa valutazione pungente dimostra la grande differenza nelle concezioni culturali dell’estetica musicale. I commenti di Acerbi evidenziano la non familiarità con le orecchie occidentali delle vocalizzazioni utilizzate nel joik.

Lo joik puramente popolare ha perso in popolarità nel corso del 20° secolo, a causa dell’influenza della radio; una raccolta di incisioni è apparsa per la prima volta in Svezia e in Scandinavia nel suo insieme con l’uscita del 1959 di “I’m a Lapp” di Sven-Gosta Jonsson, che presentava il cantante che cantava camminando verso pietre rituali pagane. Registrazioni di joik furono eseguite in Finlandia dal celebrato ed eclettico artista  Sámi  Nils-Aslak Valkeapää nel 1968.

Nils-Aslak Valkeapää, noto in Sámi come Áillohaš o Áilluhas (Enontekiö, 23 marzo 1943 –Espoo26 novembre 2001), è una figura altamente rappresentativa della cultura Sámi  nelle sue varie espressioni: letteratura, musica e pittura. Nato nella Lapponia finlandese, vinse il Nordic Council’s Literature Prize nel 1991. Dopo aver passato gran parte della sua vita nel nord della Finlandia vicino al confine svedese, dove da secoli la sua famiglia allevava renne, si trasferì nel villaggio norvegese di Skibotn, ove la sua residenza ospita una fondazione a lui dedicata.

Attivo musicalmente soprattutto negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, acquisì una notorietà internazionale quale autore della colonna sonora del film “ L’arciere di ghiaccio”(1987), nominato per l’Oscar. La sua musica pioneristica ha ricevuto riconoscimenti internazionali e la cosiddetta “Sinfonia di uccelli”, Goase dušše, ricevette il premio speciale della giuria nel concorso radiofonico europeo Prix Italia nel 1993. È una sinfonia in quattro parti che consiste per la maggior parte dei suoni della natura lappone, raccolti insieme come un viaggio dalla primavera all’autunno, dagli altipiani al mare. Nel settembre del 1990, Valkeapää partecipò a Roma ad un festival Nordico, probabilmente presentando in Italia per la prima volta un esempio della musica e cultura lapponi.

L’etnomusicologo Thomas Hilder ha svolto ampie ricerche sulle interrelazioni della musica Sámi  con le caratteristiche culturali del suo popolo e come strumento di approfondimento tra la definizione identitaria e sociale e le aspirazioni di autodeterminazione e di esigenza di ripristino di diritti violati nel corso dei secoli.

La rinascita culturale e musicale dei Sámi, circa 80.000, ha avuto fasi alterne e tappe diversificate nei paesi ove essi maggiormente risiedono e denominato globalmente Sápmi, diviso dalle frontiere di quattro stati: Norvegia (40.000), Svezia (20.000), Finlandia (7.000) e Russia (2.000).Ognuno di questi ha il suo più rappresentativo esponente come, per la Norvegia, è Mari Boine, nota anche a livello internazionale, o, più recentemente, il gruppo rapper norvegese dei Keiino  formato nel 2018 dal rapper di etnia Sámi Fred Buljo e da Alexandra Rotan e Tom Hugo, che han cantato una canzone con inclusione di ritmi joik, raggiungendo il sesto posto nella gara del festival Eurovision del 2019.

Limitandoci però alla Finlandia, un personaggio distintivo della musica Sámi è Wimme Saari (noto anche come solo Wimme (nato nel 1959, Kelottijärvi, Enontekiö) uno dei più noti esecutori di joik in Finlandia . Wimme Saari fonde il tradizionale canto Sámi con sue improvvisazioni, di solito con un accompagnamento tecnico-ambient dei membri del gruppo finlandese di musica elettronica RinneRadio. Wimme è apparso anche negli album di altre gruppi e musicisti, ha realizzato un’ampia discografia, e ha suonato anche in Italia.

La musica Sámi non si fossilizza

Pur mantenendo una sua linea folklorica e tradizionale, con interpreti definibili ‘classici’, dall’inizio del 21° secolo i filoni di questo tipo di musica in Finlandia hanno intrapreso ed intraprendono vari percorsi, dal filone rock pop fino a quello rap, così attraendo anche le giovani generazioni che, tramite l’ascolto e l’esecuzione musicale, con formazione di gruppi o solisti, alimentano le conoscenze linguistiche e la diffusione dei propri caratteri etnici e culturali. Parallelamente, si sono diffusi ed hanno luogo nei vari Paesi base dei Sámi festival musicali utili per un ascolto collettivo e per la diffusione di nuove tendenze e ricerche musicali. In Finlandia, il festival leader della musica Sámi è quello che si svolge in agosto ad Inari, Lapponia finlandese, sulle rive del grande lago omonimo. Si tratta del Festival multiculturale “Ijahis Idja”; che, nella lingua Sámi del Nord, vuol dire ‘notte senza notte’. Il festival non si limita alla sola musica in varie sue forme, ma si estende ad una molteplicità di eventi culturali, come dibattiti, seminari, attività per ragazzi e bambini. La prossima edizione è prevista per il 14 e 15 agosto 2020.

Questo festival, iniziato nei primi anni Duemila, ha ospitato ed ospita gruppi e solisti che nel corso del tempo hanno acquisito spazio e notorietà non solo in Finlandia.

L’organizzazione che promuove l’industria musicale finlandese, Music Finland, ha indicato un certo numero di artisti musicali Sámi del nostro tempo, di rilievo e di valore. Ne citiamo alcuni.

Niillas Holmberg

è un uomo versatile e dai molti talenti: come musicista si divide con i gruppi di musica folk artica che si esibiscono a livello internazionale Niillas Holmberg & Roope Mäenpää e Niillas Holmberg Kvarteahtta, il settetto di musica mondiale Nordic Namgar e la misteriosa band elettronica YLVA. Inoltre Holmberg è attore e attivista, nonché poeta i cui cinque libri sono stati tradotti in oltre 10 lingue.

http://niillas.com/

Vincitore del “Premio Ostana Scritture in Lingua Madre” edizione 2015 per le poesie  Muorra – Brutus – Juos mun nuorra – Guorosvuohta – Girjehildu

http://www.chambradoc.it/NovasN145Mai2015/Premio-Giovani-Niillas-Holmberg.page

Ensemble Ánnámáret

Le cui sonorità sono una combinazione di vecchio e nuovo: la tradizione del canto Sámi e la musica folk acustica si mescolano perfettamente con il pop melodico e la delicata programmazione elettronica, nonché le influenze tratte dalla musica classica. L’ensemble è composto da musicisti folk finlandesi di fama internazionale Anna Näkkäläjärvi-Länsman (voce e clarinetto), Johanna Juhola (fisarmonica), Janne Lappalainen (bouzouki, chitarra, sassofono soprano), Sami Kurppa (tastiera) e Ilkka Heinonen (basso). Il loro secondo album Gollehelmmot (trad. “Golden Pearls”) è stato pubblicato nell’agosto 2016.

Ulla Pirttijärvi e Ulda

Ulla Pirttijärvi è stata una delle cantanti del gruppo acclamato a livello internazionale Angelit. Dal’inizio degli anni ’90 ha continuato la sua carriera da solista, che ha portato a quattro album fino ad oggi. Ha collaborato con Rinneradio, Mari Boine e Wimme Saari e, insieme ad Angelit, Pirttijärvi è stata una cantante ospite nella colonna sonora del leggendario videogioco Final Fantasy V negli anni ’90. Il suo gruppo attuale è Ulda, un quartetto fondato da Pirttijärvi, la cui musica si basa sul tradizionale Sámi joik. Dal 2009 Ulda ha pubblicato due album e fatto tournée ed esibizioni in Paesi Nordici, Stati Uniti, Grecia, Germania, Francia e Russia.

Ma Ulla ha formato anche il gruppo Solju con la figlia Hildá Länsman

https://it-it.facebook.com/soljuofficial/

Niko Valkeapää

Dal suo album di debutto nel 2003, il finlandese Niko Valkeapää è diventato uno dei più importanti musicisti Sámi della sua generazione. Considerato un modernizzatore della cultura e della musica dei Sámi, i suoi album sono stati premiati con i premi Spellemannpriset e Folkelarm. Valkeapää crea musica per cantautori elettroacustici con un pizzico di malinconica americana e blues, e i suoi collaboratori includono Mari Boine e Georg Buljo.

https://www.facebook.com/Niko-Valkeap%C3%A4%C3%A4-133363471527/

Ailu Valle

Originario del minuscolo villaggio settentrionale di Kaamasmukka, Ailu Valle è un artista hip hop che scrive testi in lingua Nord Sámi. Per Dušši dušše duššat, album di debutto di Valle nel 2012, è stato riconosciuto per i suoi testi espliciti, che hanno criticato il sistema economico prevalente e il modo in cui influenza la natura e le persone che vivono da esso. Il suo secondo album, 7, è stato pubblicato nel 2015. Da allora Valle ha collaborato con artisti come Paleface, il gruppo elettro Sámi YLVA e il thrash metal finlandese Mokoma, e si è esibito in Norvegia e Germania con la sua band dal vivo Trio Boogiemen. Ailu ha partecipato al doppiaggio in lingua Nord Sámi di Frozen 2, il  recente film della Disney.

https://www.thejakartapost.com/life/2020/04/09/rap-frozen-2-help-revive-laplands-endangered-languages.html

Wimme Saari

Già citato, è uno dei maestri della tradizione vocale Sámi, il “joik”. Wimme combina la colorata vivacità del joik con paesaggi sonori ambientali e ritmi techno. Il suo album Mún (2009), realizzato con Tapani Rinne (clarinetto) e Juuso Hannukainen (percussioni) di RinneRadio e Matti Wallenius (strumenti a corde acustiche), è stato acclamato in tutta Europa.

Angelit

(originariamente noto come Angelin tytöt) è un gruppo di musica folk formato dalle sorelle Ursula e Tuuni Länsman nel 1989. Il gruppo è rapidamente diventato famoso con i loro album Dolla, Giitu e Skeaikit. Nel 1994 gli Angelit fecero la loro prima collaborazione con la band progressive metal Waltari, e alla fine i due gruppi pubblicarono un album insieme nel 2000. Alla fine del decennio Samuli Kosminen, Mamba Assefa e Kimmo Kajasto si unirono alla band che portò al disco sperimentale di musica dance Mannu. Sebbene Angelit non abbia pubblicato un nuovo album dal 2003, il gruppo suona ancora in spettacoli occasionalmente fino ad oggi.

Somby

Gruppo rock, composto da cinque elementi, fondato nel 2004 a Vuotso.

https://myspace.com/sombyfinland

Approfondimenti:

   Per un’idea della struttura linguistica            https://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_sami

Nils-Aslak Valkeapää

https://www.lassagammi.no/     Lásságámmi  (il fabbro)

Mari Boine:

https://it.wikipedia.org/wiki/Mari_Boine

Keiino:

Thomas Hilder:

https://www.uni-hildesheim.de/center-for-world-music/das-cwm/team-kontakt/mitarbeiter-innen/thomas-hilder/

https://rowman.com/ISBN/9780810888951/S%C3%A1mi-Musical-Performance-and-the-Politics-of-Indigeneity-in-Northern-Europe

Sulla musica Sámi e lo joik:

https://www.economist.com/prospero/2018/02/09/bringing-back-the-strange-sound-of-the-sami

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5912196/

https://www.laits.utexas.edu/sami/diehtu/giella/music/yoiksunna.htm

Sul festival della musica Sámi:

http://www.ijahisidja.fi/en/updates.php

Giuseppe Acerbi:

https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Acerbi




Filippine, super tifone rischia di mettere in ginocchio un paese già esausto dalla più lunga quarantena al mondo

Ancora una volta, è emergenza nelle Filippine. Un milione e mezzo di persone sono state colpite dal super tifone Goni che nei giorni scorsi si è abbattuto sul Paese.

Più di 415mila cittadini sono stati evacuati in centri di raccolta. “E’ solo l’inizio. Si stima che il fenomeno de La Niña di quest’anno, direttamente collegato alla crisi climatica, possa causare da tre a sei tifoni che colpiranno l’arcipelago prima della fine dell’anno”, ha dichiarato Melinda Buensuceso, coordinatrice di Azione contro la fame a Manila.

Gli operatori impegnati sul campo, in queste ore, stanno conducendo le prime rapide valutazioni in merito ai bisogni della popolazione nelle province di Albay e Camarines Sur.

“Fortunatamente, negli ultimi anni, il Paese ha fatto grandi passi avanti sul versante della gestione delle catastrofi naturali. I meccanismi rapidi di allarme e di evacuazione messi in atto dalle autorità filippine stanno salvando molte vite. Occorre, però, garantire acqua e cibo all’interno di questi centri di raccolta e farlo subito, anche alla luce dell’emergenza Covid. Il Paese, con più di 380.000 casi confermati (dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, ndr) era già esausto, prima del super tifone, dalla più lunga quarantena al mondo”, ha aggiunto il responsabile geografico delle Filippine, Benedetta Lettera.

Azione contro la Fame ha, intanto, preallertato il suo staff a Manila con l’obiettivo di rafforzare il personale già impegnato nell’area colpita e ha contattato i fornitori locali per accelerare l’acquisto dei materiali più urgenti.

La tempesta tropicale Goni (Rolly è il suo nome filippino) è diventata un super tifone prima di approdare a Bato (Cantadouan), dove ha raggiunto venti sostenuti di 225 chilometri orari, con picchi registrati fino a 280 chilometri orari. Undici città, al momento, rimangono inaccessibili.

L’organizzazione opera dal 2000 nelle Filippine: qui ha messo in atto interventi di emergenza a seguito delle numerose calamità naturali nel Paese, come tifoni e terremoti, tra cui il super tifone di Haiyan del 2013.




Australia, zero contagi da Covid-19 nelle ultime 24 ore: a Melbourne revocato il lockdown

Riaprono ristoranti, bar e negozi, nel momento in cui nel cuore dell’Europa tornano le chiusure

Nelle ultime 24 ore in Australia non è stato registrato nessun caso di contagio locale di Covid-19, per la prima volta da giugno. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Greg Hunt.

Bisogna tornare al 9 giugno scorso per ritrovare uno zero nei nuovi casi del Paese. Da allora, un focolaio scoppiato nello stato del Victoria ha portato le autorità a decretare un rigido lockdown e un coprifuoco per i cinque milioni di abitanti di Melbourne.

“Grazie a tutti per il nostro fantastico sistema, agli operatori sanitari e soprattutto al popolo australiano”, ha esultato su Twitter Hunt. Un numero limitato di casi è stato registrato nei quaranta centri di frontiera che accolgono viaggiatori dall’estero.

In Australia sono attualmente circa 200 i casi attivi di coronavirus, dei 257.500 registrati e dei 907 decessi dall’inizio della pandemia.

Il lockdown a Melbourne è stato revocato e hanno iniziato a riaprire ristoranti, bar e negozi, nel momento in cui nel cuore dell’Europa tornano le chiusure.




Ai medici di famiglia l’obbligo di fare tamponi: riflessioni di chi sta in prima linea

Un accordo tra il Ministro della Salute ed un sindacato non trova tutti d’accordo. E i motivi del dissenso sono pertinenti con chi fa il medico con serietà da anni.

A forza di rinviare i problemi di giorno in giorno si è arrivati ad aggravarli. È ben noto quali siano le categorie professionali che questo Governo ritiene non “essenziali” da chiuderle mezza giornata per vederli agonizzare ma forse non molti sono a conoscenza che giovedì scorso il ministro della Salute, Roberto Speranza, laureato in Scienze politiche, ha firmato con un sindacato di medici e pediatri l’accordo che li obbliga a fare tampone. “Molto importante- ha scritto sui social il Ministro – l’impegno a fare tamponi rapidi antigenici, negli studi o in altri spazi adeguati e l’utilizzo di nuove attrezzature per la diagnostica di primo livello.”

Dal Ministero è arrivata la garanzia delle risorse per la remunerazione dei medici, dai 12 a 18 euro lordi, mentre sarà il commissario Arcuri a fornire i tamponi rapidi antigenici (circa 2 mln) e dispositivi di protezione individuale.

C’è tuttavia più di un problema per una intesa destinata ad acuire i dissapori di una seria programmazione. Oltremodo nella Asl Roma 5 che ha il record della cronaca nera per le file di auto e la scazzottata on line tra chi era in fila e chi voleva transitare. Il primo è dove i pazienti che vorranno fare il tampone si dovranno recare ovvero nello studio del medico, se i Sindaci non sono capaci di trovare soluzioni alternative valide. Insieme agli altri pazienti, entrando in un condominio già affollato dai residenti, venendo a contatto con i pazienti generici dello stesso dottore obbligando a sanificazioni diuturne e generali sono solo alcuni dei motivi che fanno dissentire.

Nessun medico, ovviamente, non ha lo spirito di offrire un reale contributo ma certe scelte acuiscono i problemi ed il terrore che ammanta la popolazione. Sono già partite diffide di amministratori di condomini ai medici titolare di studi in popolosi palazzi conferma il presidente dei professionisti a Milano. Anche a Guidonia Montecelio seconda città d’Italia non capoluogo di provincia sono tanti i medici che stanno dedicando la vita professionale e personale agli altri che dissentono sulle modalità.

Di seguito le riflessioni della dottoressa Sofia Scopelliti medico di famiglia:

“Questa mattina – giovedì 29 ottobre 2020 Ndr. – ho avuto comunicazione dai colleghi che è alla firma un provvedimento che prevede l’effettuazione dei tamponi per Covid cosiddetti “rapidi” negli studi dei Medici di Famiglia. Le amare considerazioni di un “semplice” medico che lavora da 25 anni nel territorio, dopo 6 anni di corso di laurea e 4 di specializzazione, sono le seguenti: Delle due una: se è vero che i pazienti gravi (neoplastici, trapiantati, bronchitici severi in tutte sfumature di patologia, … e quant’altro) non devono afferire agli ospedali perchè non devono sottoporsi ad ulteriore rischio ( e sono stati organizzati servizi di TELEMEDICINA), perchè potrebbero andare senza problemi nello studio del medico di famiglia dove si effettuano tali test ? E se da noi non ci sono rischi di contagio facendo i tamponi , perchè non si ripristinano tutti i servizi ambulatoriali ospedalieri e del territorio? Vorrei interfacciarmi con un confronto scientifico con colui che ha partorito questa e diverse altre idee in ambito sanitario in epoca Covid, vorrei guardare negli occhi chi afferma tutto e il contrario di tutto (vedi quanto appena esposto) e sapere soprattutto: dove e cosa ha studiato, che esperienza ha nel campo medico , che ruolo ha nella definizione di tali provvedimenti e ,soprattutto, se fosse disposto a mandare i suoi più cari amici e parenti che abbiano gravi patologie nei nostri studi dove si effettuano questi prelievi….. Mi faccio portavoce di tutti i colleghi : ogni giorno diamo la massima disponibilità durante il servizio nei nostri studi ma anche e soprattutto mediante telefono, tengo acceso il cellulare per 18 ore al giorno, ed i miei pazienti lo possono testimoniare, fino a notte fonda. Le comunicazioni via mail le effettuiamo prevalentemente in orario extra-lavorativo perchè non c’è altra possibilità, i call-center di sorveglianza non rispondono alle richieste delle persone contagiate e noi non abbiamo un canale preferenziale con tali servizi di sorveglianza (raramente ho saputo di colleghi che hanno avuto risposta ), siamo letteralmente subissati di richieste “burocratiche”, come i numeri di protocollo dell’INPS che ci richiedono per validare la malattia Covid. Non è abbastanza per spiegare in che modo siamo costretti a lavorare ogni giorno? Come se non fosse abbastanza mi sono fratturata la rotula e da 3 settimane non mi sono fermata perchè : non si trovano sostituti ( i giovani colleghi neolaureati NON POSSONO essere in grado di sostenere un tale carico, nè hanno l’esperienza per farlo), in ogni caso debbo rispondere alle telefonate dei miei assistiti perchè HO UNA COSCIENZA conoscendoli uno ad uno. Noi medici di famiglia che volessimo sottoporci ad un tampone DOBBIAMO FARE LA FILA COME TUTTI GLI ALTRI!!! Non abbiamo una copertura assicurativa nel caso di malattia o decesso per Covid hanno fatto scalpore i casi riferiti la scorsa primavera dei colleghi contagiati, deceduti e….dimenticati né estesa ai nostri assistiti. Alle riunioni ai nostri rappresentanti viene detto, a seguito di come comportarsi nei vari casi di eccezionalità che e sono molti, non c’è solo il positivo o negativo: USATE IL BUONSENSO(!) Ecco questa è la goccia nel mare, ma non è pensabile di continuare ad accettare tutto questo! Mi sono offerta di lavorare GRATIS , ad aprile u.s., per il servizio di Sorveglianza della mia AUSL, al fine di coordinare il lavoro fra loro e noi ( cosa che non si è mai verificata): non ho nemmeno ricevuto risposta!!!!! Perchè chi ha il polso della situazione sul territorio non è mai chiamato come consulente? Anche questa “fotografia “dello stato di salute del nostro Paese sarà occultata e non ascoltata? O c’è qualcuno che ha la capacità e il coraggio di farsi carico di una risposta coerente e di mettersi a tavolino con chi sta in prima linea per definire al meglio quello che ciascuno di noi deve fare?”




Lutto nel mondo del cinema: morto Sean Connery l’indimenticabile James Bond

E’ morto Sean Connery. All’età di 90 anni, addio al grande attore scozzese. Lo annuncia sul proprio sito la Bbc citando fonti della famiglia. Primo e iconico interprete di James Bond, ha poi dimostrato nella lunga carriera la sua versatilità conquistando un Oscar nel 1988 come miglior attore protagonista per gli Intoccabili, due Bafta e tre Golden Globes.

L’attore scozzese è diventato celebre in tutto il mondo per la sua interpretazione di James Bond, comparendo in sette dei film della saga nata nel 1953 dalla penna dello scrittore britannico Ian Fleming. La sua carriera di attore ha attraversato decenni e i suoi numerosi premi includevano un Oscar, due premi Bafta e tre Golden Globe. Nominato ‘Sir’ dalla regina nel 2000, l’attore ha interpretato diversi altri film di successo tra cui ‘Caccia a ottobre rosso’, ‘Indiana Jones e l’ultima crociata’ e ‘The Rock’. Ottenne l’oscar nel 1988 come attore non protagonista di ‘Gli intoccabili’, a fianco di Robert De Niro e Kevin Costner. Ad agosto aveva compiuto 90 anni.

Sean Connery è morto nel sonno dopo aver combattuto una lunga malattia mentre si trovava alle Bahamas, riferisce Variety News che cita la famiglia. L’attore è stato sposato all’attrice Diane Cilento dal 1962-1973. La coppia ha divorziato nel 1973 e Cilento morì nel 2011. Connery lascia la seconda moglie, la pittrice Micheline Roquebrune, con la quale era sposato dal 1975; il figlio Jason, pure attore, figlio della prima moglie, e un nipote, figlio di Jason.

“La Scozia è in lutto”, scrive la premier scozzese, Nicola Sturgeon, su Twitter. “Mi si è spezzato il cuore dopo aver saputo della morte di Sir Sean Connery. Il nostro Paese piange uno dei suoi figli più amati”, continua. “Sean è nato in una famiglia operaia di Edimburgo e grazie al talento e al duro lavoro è diventato un’icona del cinema internazionale e uno degli attori più affermati al mondo”.