Milano, sgominata banda di pericolosi rapinatori: in manette 8 persone che terrorizzavano i commercianti

MILANO – Arrestati 8 soggetti di origine egiziana ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di rapina aggravata, sequestro di persona, lesioni personali aggravate, estorsione, violenza privata e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

A mettere le manette ai polsi agli 8 banditi, rintracciati tra Milano e la provincia di Varese, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano che hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica (Sost. Proc. Dott. Francesco Vittorio De Tommasi)

Le indagini, condotte dalla Compagnia Carabinieri Milano Duomo e coordinate dalla Procura di Milano, hanno consentito di ricostruire, attraverso la raccolta di dichiarazioni testimoniali e le individuazioni fotografiche da parte della vittima e di altre persone informate sui fatti, nonché l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e i riscontri in banca dati, che gli otto stranieri (quattro dei quali tra loro fratelli):

  • la sera del 17 gennaio 2021, avevano fatto irruzione all’interno di un negozio di sito in Via Imbonati e, dopo aver violentemente percosso il titolare (un 34enne egiziano) con pugni, calci e schiaffi al corpo e al volto per circa due ore, stringendogli una corda al collo e colpendolo alle gambe con una mazza di ferro, si erano impossessati di 62 dispositivi telefonici, circa 2.000€ in contanti ed altre apparecchiature elettroniche per poi guadagnare la fuga, non prima di averlo legato con delle fascette in plastica ai polsi ed alle caviglie ed imbavagliato con un nastro adesivo, tanto da lasciarlo immobilizzato al suolo sino alla sera del giorno seguente, quando era stato soccorso da un familiare;
  • durante la violenta aggressione, al fine di indurlo ad abbandonare il quartiere poiché sospettato di essere autore di segnalazioni alle FP sulle loro attività illecite, gli avevano intimato di sottoscrivere un intero libretto di cambiali dopo aver fotografato e ripreso le sue parti intime con la minaccia di diffonderne i contenuti, evento non realizzatosi per il rifiuto opposto della vittima che, una volta riacquistata la libertà, non aveva esitato a denunciare l’accaduto.

L’attività investigativa ha inoltre consentito di accertare altri due episodi di estorsione e rapina commessi da due degli egiziani nei confronti di un altro connazionale (un 24enne titolare di un negozio di ortofrutta), in occasione dei quali, rispettivamente:

  • si erano impossessati di alcuni prodotti ortofrutticoli in vendita, rifiutandosi deliberatamente di corrispondere il prezzo dovuto;
  • lo avevano colpito al torace e un orecchio con un coltello a serramanico, provocandogli ferite da taglio[1] e sottraendogli dalle tasche del giubbotto un telefono cellulare e la somma contante di 1.830 € prima di darsi alla fuga.

L’operazione di oggi, convenzionalmente denominata “Jafar” (dal nome del personaggio cinematografico che, avvalendosi della sua malvagia, mira alla conquista della città e del mondo intero) ha permesso in definitiva di assicurare alla giustizia una pericolosissima banda di cittadini extracomunitari la quale, negli ultimi mesi, avrebbe terrorizzato i commercianti, in gran parte connazionali, di alcuni quartieri del capoluogo lombardo con l’intento di esercitare un controllo pervasivo attraverso la commissione sistematica di delitti contro il patrimonio e la persona.




Abruzzo e Molise a rischio desertificazione: nel Lazio cala il Tevere. Continua a crescere, invece, il lago di Bracciano

Le macrotendenze del parametro CDI sono confermate dall’andamento settimanale secondo l’analisi dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche

L’andamento climatico sta spingendo zone interne di Abruzzo e Molise, nonché aree del siracusano in Sicilia, verso la desertificazione: ad indicarle in zona rossa sono le elaborazioni dell’European Drought Observatory (EDO) secondo il parametro CDI ottenuto, combinando tre indicatori di siccità: SPI (confronto tra le precipitazioni attuali e quelle degli anni passati nello stesso periodo), SMA (anomalia di umidità del suolo) e FAPAR (valutazione dell’impatto della siccità sulla vegetazione); lo stesso indicatore classifica “arancioni” una vasta porzione del Piemonte, la costa romagnola, territori sparsi di Toscana ed Umbria, ma intacca sorprendentemente anche zone alpine di Val d’Aosta ed Alto Adige, sconfinando pure in Austria Svizzera.

“Queste nuove osservazioni segnalano con forza due elementi: il fenomeno della siccità è ormai un problema europeo, intaccando anche le zone centrali del Continente; è urgente l’avvio di un Piano Invasi medio-piccoli ad iniziare dalle zone, dove più evidente è il deficit idrico, perché più si aspetta più sarà difficile invertire la tendenza verso l’inaridimento del suolo”: ad evidenziarlo con forza è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

Le macrotendenze del parametro CDI sono confermate dall’andamento settimanale secondo l’analisi dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche

La situazione più preoccupante resta quella della Sicilia, i cui bacini stanno registrando un volume complessivo pari a 498,99 milioni di metri cubi, cioè il 50,66% della capacità totale (mc. 984,75 milioni), confermando il trend decrescente del decennio, ma soprattutto risultando inferiore al 2020 caratterizzato da una forte siccità nell’Isola (fonte: Dipartimento Regionale dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico Sicilia).

Anche i fiumi marchigiani sono in calo e con le altezze idrometriche più basse del recente quadriennio, così come i bacini.

Iniziata definitivamente la stagione irrigua, è finito il periodo di accumulo idrico per gli invasi della Basilicata (- 1 milione circa di metri cubi in una settimana, ma l’anno scorso, a causa dell’assenza di precipitazioni, furono quasi 4 milioni) e di Puglia (calati di oltre 3 milioni di metri cubi in 7 giorni).

Nel Lazio cala il Tevere, mentre gli altri fiumi restano stabili; continua a crescere, invece, il lago di Bracciano

In Campania, i dati idrometrici si presentano, per la settima settimana consecutiva, complessivamente con livelli superiori alla media del quadriennio 2017-2020: i fiumi Sele e Volturno si presentano stabili, mentre è in lieve calo il Sarno, compensato però dalla crescita del Garigliano; stabile è il lago di Conza della Campania, mentre gli invasi del Cilento segnalano una moderata diminuzione (elaborazione: ANBI Campania).

Andamento simile si registra per i fiumi della Toscana, dove all’ottima prestazione del Serchio corrispondono l’Arno che, pur crescendo, resta sotto media ed il costante calo dell’Ombrone, che si mantiene ben al di sotto della portata standard del mese.

In Emilia-Romagna, ancora una volta, si evidenzia una situazione idricamente differenziata a seconda delle zone: restano sotto media i fiumi Savio (in calo), Reno (stabile) e Secchia (in crescita),mentre tornano a superarla il Trebbia e l’Enza.

Grazie alle abbondanti precipitazioni a monte sono in ripresa le portate del fiume Po, tornando complessivamente in media col periodo in attesa dello scioglimento delle nevi.

Delle piogge hanno abbondantemente beneficiato un po’ tutti i fiumi piemontesi (ad eccezione del Pesio), mentre in calo sono i livelli dei corsi d’acqua valdostani.

In salita evidente sono i livelli dei grandi bacini lacustri del Nord: il lago Maggiore guadagna 85 centimetri, Garda ed Iseo sono rispettivamente al 98,6% ed al 93,6% del riempimento, gli apporti del Lario incrementano notevolmente la portata del fiume Adda in Lombardia.

In crescita, infine, sono i fiumi veneti ed in particolare l’Adige, il cui livello è salito di un metro e la Livenza che, tra alti e bassi, supera ora di quasi 2 metri l’altezza della scorsa settimana.

“La quantità di pioggia è sempre la stessa, il problema è che piove male – afferma il Presidente di ANBI Veneto Francesco Cazzaro – Le precipitazioni, in termini di volumi d’acqua, sono nella media, ma si concentrano in pochi eventi di forte entità e che interrompono periodi siccitosi talvolta molto lunghi.”

Ne sono esempio gli apporti meteorici di Aprile (cm.95), attestati perfettamente sulla media storica (1994-2020) del mese, ma concentrati tra i giorni 11 e 13 ed a fine mese, mentre nulla o quasi, si è registrato nel resto dei giorni. L’indice SPI, che definisce il livello di siccità nelle campagne, si attesta comunque su valori di normalità, cui si aggiunge ancora uno spessore delle nevi alpine e prealpine, superiore alla media del periodo e che garantisce tranquillità sul progressivo riempimento dei bacini montani. Soddisfacente, infine, è anche la presenza di acqua nelle falde freatiche (elaborazione: ANBI Veneto).

“A fronte di questi dati – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – si conferma l’obbiettivo ventennale dei 2000 laghetti multifunzionali da Nord a Sud della Penisola, e poi la necessità di finanziare, attraverso il Piano di Ripresa e Resilienza, i 139 progetti definitivi ed esecutivi, interessanti altrettanti bacini da realizzare, completare o bisognosi di manutenzione straordinaria, ricompresi nel Piano ANBI di Efficientamento della Rete Idraulica del Paese.”




Emergenza cimiteri, tra requisizioni di loculi temporanee e quelle Ad libitum: Comune che vai amministratore che trovi…

La requisizione senza termine di scadenza è solo un abuso, è un atto illegittimo, è considerare i propri concittadini come sudditi e questo non può chiamarsi civiltà, ha un altro nome: atto vergognoso

Quello dei 7904 comuni italiani è un mondo in movimento. Dal 1861 in poi, a causa di divisioni, unioni ed accorpamenti, molti sono stati soppressi e in seguito ricostituiti. E’ un mondo tenuto costantemente sotto osservazione perché per i partiti politici i comuni costituiscono territori per l’incubazione di consensi e l’accaparramento di voti.

Potere, economia e sviluppo urbano si diversificano tra un comune e l’altro a seconda del livello culturale ed il senso civico dell’amministratore di turno. Il tutto dipende se questi sappia guardare lontano, se conosce il contesto territoriale, se sia veramente motivato verso il bene comune ed infine se sappia trasformarsi in leader per non soccombere agli interessi lobbistici.

In teoria il cittadino ha in mano il destino del proprio Comune ogni volta che entra nella cabina elettorale. E’ lì che si disegna quale benessere per il futuro. Ahinoi sovente primeggia il voto di favore al personaggio “simpatico”.

Abbiamo fatto una veloce ricerca tra una settantina di comuni e non potendo, per brevità, elencarli tutti, ci siamo dati un tema molto dibattuto in tempi di Covid-19 causa l’esponenziale aumento di decessi, e cioè l’emergenza sepolture.

Dalla nostra ricerca emergono Comuni virtuosi che avendo amministratori motivati e che hanno saputo guardare lontano, non si sono fatti sorprendere dall’emergenza. Hanno avviato con urgenza i lavori di ampliamento del cimitero e a lavori avviati, avendo esaurito i loculi a disposizione, anche loro malgrado, hanno dovuto ripiegare a requisire quelli dei privati ancora non utilizzati.

Essendo questi dei Comuni governati da amministratori con esperienza giuridica e rispettosi dei diritti dei loro cittadini, chi più e chi meno, si sono distinti per la loro correttezza e serietà.

Alcuni di questi Comuni meritevoli di menzione

Il Comune di Palomonte (Provincia di Salerno) con Ordinanza emergenza loculi del 17.9.2020 autorizzava l’utilizzo della sepoltura provvisoria per il periodo di tre mesi, impartendo precisi ordini all’Ufficio tecnico “predisporre ogni utile atto affinché entro e non oltre tre mesi il nuovo edificio sia agibile e quindi possa cessare ogni requisizione provvisoria”. I lavori sono stati eseguiti ed i loculi restituiti ai legittimi concessionari.  

Stesso comportamento civile che il Comune di Jerzu, provincia di Nuoro, in identica occasione ha saputo adottare con i suoi concittadini. Entro otto mesi dalla pubblicazione dell’ordinanza di emergenza si dovevano terminare i lavori di ampliamento del cimitero. Anche in questo caso la requisizione portava un termine, una scadenza. Allo scadere degli otto mesi, a lavori terminati la promessa del sindaco è stata onorata.

Requisizione loculi applicata dagli azzeccagarbugli

La requisizione senza termine di scadenza è solo un abuso, è un atto illegittimo, è considerare i propri concittadini come sudditi e questo non può chiamarsi civiltà, ha un altro nome: atto vergognoso. Una condotta simile si può giustificare solo ammettendo che gli amministratori siano a digiuno completo di qualsiasi cultura delle leggi, buoni solo ad occupare la poltrona  tirando a campare.

Ci siamo avvicinati alla provincia di Trapani e precisamente a Città di Castelvetrano. Gli amministratori di questo Comune, Città degli ulivi e dei templi, hanno considerato l’emergenza loculi cimiteriali d’importanza superiore  alla ristrutturazione di qualsiasi tribuna dello stadio locale. A Trapani avevano compreso la sacralità del feretro ed emettendo l’ordinanza requisizione loculi si erano accertati che entro e non oltre 24 mesi i loculi sarebbero stati restituiti ai legittimi concessionari. Questi amministratori sono andati oltre perchè avevano stabilito di corrispondere ai concessionari dei loculi requisiti provvisoriamente, un canone (tariffa) rapportato al periodo di effettivo utilizzo.

Sono tanti i comuni, da nord a sud che correttamente nel requisire i loculi ai concessionari, hanno stabilito un termine entro il quale si impegnavano di restituire il loculo. Alcuni come Trapani sono andati oltre, con i concessionari hanno stabilito un tariffario. Altri comuni poi hanno scelto di allungare la concessione con il relativo periodo che il loculo veniva requisito.

In tema di requisizione loculi, tanti sono i Comuni che sono stati corretti e leali con i loro concittadini e tra i sopranominati merita menzione anche il Comune di Fiano Romano. Con deliberazione G.C. n°86 del 26 luglio 2016, approvando il progetto dell’ampliamento cimiteriale aveva dato un termine di scadenza entro e non oltre 18 mesi per la consegna. Tali termini sono stati applicati e rispettati sia nel requisire che nel restituire i loculi ai legittimi concessionari.

Anguillara Sabazia e le requisizioni “Ad libitum”

A fine ricerca salta all’occhio il comportamento corretto giuridicamente e comportamentale della maggioranza dei comuni e per contro la baldanza degli amministratori che si sono succeduti al Comune di Anguillara dal 2017 a oggi. Questi amministratori dovrebbero riflettere meglio sul loro operato in tema di requisizioni dei loculi cimiteriali “ad libitum” e anche i cittadini dovrebbero riflettere e meditare.  “Meditate gente, meditate” diceva Renzo Arbore.




Bracciano, l’assessore alla Cultura Claudia Marini: “Tanti i successi per la nostra Città”

BRACCIANO (RM) – L’intervista con l’Assessore alla Cultura di Bracciano Claudia Marini all’indomani di uno dei tanti traguardi raggiunti dalla Città di Bracciano nel corso di questi ultimi anni con l’amministrazione guidata dal Sindaco Armando Tondinelli. Bracciano è stata insignita del titolo di Città del Formaggio 2021. L’ambito riconoscimento è arrivato dall’ONAF, – l’Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio – che ha voluto premiare la forte tradizione casearia di Bracciano che rappresenta una vera e propria eccellenza del “Made in Italy” conosciuta in tutto il mondo.



La Città vanta ancora oggi la presenza di una nutrita comunità di allevatori e casari veri e propri custodi di antiche ricette come quelle del “Pressato a mano” e del “Caciofiore di Columella” attualmente prodotto nell’intero territorio sabatino nonché oggetto di Presidio Slow Food per la biodiversità.

Una tradizione, quella del formaggio, che nel corso del Cinquecento appare sulle mense aristocratiche in abbinamento alle pere, considerate il frutto più prelibato e destinato ai soli nobili, da cui il famoso detto “al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere”. E nel Ducato di Bracciano, istituito nel 1560, l’attività della pastorizia figurava tra le più importanti e remunerative e nella pizzicheria del paese si potevano acquistare numerose varietà di formaggi, come attestato dalla documentazione di archivio datata 1586: Cascio Pecorino a 4 bajocchi alla libbra, Cascio Pecorino tosto, cioè stagionato, a 5 bajocchi, Cascio de capra, a circa 3 bajocchi e a 4 quello stagionato. E ancora: Cascio Vaccino intorno ai 6 bajocchi, Cascio Fresco col sale, quello che oggi viene definito come “Primo Sale” a poco più di 3 bajocchi. Tra i latticini figurava la ricotta romanesca e quella salata nonché il butirro, cioè il burro, nella versione salata, all’incredibile costo di ben 20 bajocchi la libbra.  

La cerimonia di proclamazione si è svolta nel pieno rispetto delle norme anti Covid lo scorso sabato 15 maggio nella meravigliosa cornice del “Chiostro degli Agostiniani” dove i rappresentanti dell’Onaf hanno consegnato ufficialmente al Sindaco Armando Tondinelli il pannello segnaletico turistico che ora sarà installato all’ingresso della Città a testimonianza della fervida attività di pastorizia, di caseificazione e del consumo di formaggio sul territorio braccianese.

D’altronde, quando si pensa alla cucina tipica romana, che ha influenzato anche quella del territorio sabatino, come si fa a non immaginare spaghetti cacio e pepe, pasta alla Amatriciana, per non parlare della Carbonara, senza l’utilizzo del pecorino romano?




Chiara Rai: “Ecco cosa penso delle querele temerarie”

“Est modus in rebus”, esiste una misura nelle cose, lo diceva qualcuno che amava raccontare le fiabe. Ogni tanto mi piace ricordarlo, soprattutto in giornate particolarmente complesse, dove addirittura ci sono circostanze che portano un giornalista che si dedica alla professione a doversi difendere solo perché fa il proprio mestiere. A dover sopportare le ormai note “querele temerarie”, quelle infime azioni che i presunti persecutori travestiti da perseguitati vanno propinando quando per loro si mette male.

L’unico modo per mettere tutto a tacere, adesso e per sempre, per questi infimi personaggi occulti è soltanto uno: “Ti porto in tribunale, ti faccio spendere soldi, ti faccio abbassare la testa così da farti capire che nei miei affari non devi sficcanasare, così da farti ben comprendere che posso ridurti in mutande soltanto se qualcuno inavvertitamente incappa nella mia accusa e avvalora le mie disoneste tesi”.

Sì, sono giornate complesse ma altamente rigeneranti per chi vuole continuare a camminare con la schiena dritta e la testa alta come mi hanno insegnato i miei genitori (se fossero ancora vivi immagino che sarebbero contenti di leggere parole che sanno di libertà). Non mi piego ne io e ne la mia famiglia.

Le minacce celate dietro le querele e le richieste di risarcimento danni per i “malori cagionati” dalle inchieste giornalistiche che faccio e che facciamo come giornale L’Osservatore d’Italia, mi scivolano addosso senza potermi scalfire. Chi aggredisce per mettere la cenere sotto il tappeto agisce in malafede e chi gioca con la giustizia e va in giro dicendo che “gli italiani sono tutti scemi e non capiscono nulla” si sbaglia perché siamo una nazione di brava gente, soprattutto di persone oneste.

Continuiamo a perseguire l’interesse collettivo e la verità sostanziale dei fatti perché il diritto di informare è costituzionalmente garantito. Questo fondo rivolto ai lettori affezionati de L’Osservatore d’Italia, alla fine di una giornata difficile ma appagante è l’unica maniera che conosco per rasserenare chi ci legge, anche quei personaggi di cui sopra: non molliamo! Continuiamo a scoperchiare le verità nascoste, a parlare dei fatti scomodi per portarli alla luce. Lo facciamo per dovere di cronaca non certo per perseguitare nessuno. Solo così posso continuare a portare con estremo orgoglio e riconoscenza la pelle che indosso: il giornalismo scevro dalle torbide dinamiche messe in piedi dai parassiti della società. Est modus in rebus, a volte ce lo dimentichiamo ma non dovremmo, specialmente quando “divoriamo” un patrimonio pubblico destinato alla collettività e non solo a pochi furbetti. La giustizia morale è sempre la strada vincente da percorrere. Come è bello guardarsi allo specchio e non provare vergogna.




Da New York direttamente a Roma: la storia del fumetto nordamericano con “Women in Comics”

Dal 28 maggio 2021 a Palazzo Merulana. Dal fumetto vintage degli anni ’50 al graphic novel più autoriale

Arriva a Roma, direttamente da New York, in esclusiva europea, la mostra Women in Comics curata da Kim Munson e dalla leggendaria Trina Robbins. La straordinaria collettiva di 25 artiste che “hanno fatto la Storia del fumetto nordamericano”, in programma dal 28 maggio 2021 a Palazzo Merulana, è promossa dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e co-prodotta da ARF! Festival e Comicon.

L’esposizione originale è stata allestita una sola volta nel 2020 alla Galleria della prestigiosa Society of Illustrators di New York, l’Associazione professionale fondata da Henry S. Fleming nel 1901 (oggi diretta da Anelle Miller) che, oltre alle mostre, dal 1959 ogni anno, produce e pubblica Illustrators Annual, considerato uno dei più importanti cataloghi di illustrazione del mondo.

Composta da 90 opere originali la mostra Women in Comics, che aprirà il 28 maggio a Palazzo Merulana, propone una storia di autodeterminazione dei comics nordamericani grazie alle sue 25 protagoniste che, dal fumetto vintage degli anni ’50 al graphic novel più autoriale, esplorando temi come amore, sessualità, creatività, discriminazione, indipendenza, attraversa la psichedelia degli anni ’70 e del fumetto underground, fino alla scena contemporanea mainstream di Marvel e DC Comics.

“Questa mostra” – sottolinea la curatrice Kim Munson – “è una rappresentazione dell’ampia gamma e diversità delle donne che operano nei fumetti e dei tanti generi in cui stanno lavorando, siano esse memorie personali, storie per bambini, di supereroi, di genere epico/fantasy, o ancora nel graphic journalism e nella grafica editoriale.”

Accanto alle tavole di Trina Robbins, vera e propria icona “militante” del fumetto underground e dell’attivismo femminista che nel 1986 è stata la prima fumettista della storia a disegnare Wonder Woman per una major come la DC Comics, saranno presenti opere originali di Afua Richardson e Alitha Martinez (entrambe autrici e attiviste, vincitrici dell’Eisner Award per il loro lavoro su World of Wakanda della Marvel, serie spin-off del già “politico” Black Panther di Ta-Nehisi Coates), di Colleen Doran (che ha disegnato sui testi di sceneggiatori del calibro di Neil Gaiman e Alan Moore), di Emil Ferris, il cui graphic novel La mia cosa preferita sono i mostri (pubblicato in Italia da Bao Publishing) è diventato un vero successo editoriale di critica e pubblico, premiato anche con il Fauve d’Or al Festival Internazionale di Angoulême come “Miglior fumetto dell’anno” del 2018 e di Ann Telnaes Premio Pulitzer come vignettista del Washington Post.

E ancora: Ebony Flowers (autrice di Hot Comb, considerato da Guardian, Washington Post e Believer uno dei migliori libri del 2019), Trinidad Escobar (fumettista e poetessa filippina di San Francisco, dove insegna al California College of the Arts), Tillie Walden (Su un raggio di sole, Bao), Joyce Farmer (Special Exits, Eris Edizioni) e a grande sorpresa, solo per l’edizione italiana, anche le tavole di Raina Telgemeier, la fumettista bestseller con le più alte vendite di libri negli USA (e nel mondo), vincitrice di cinque Eisner Awards, che nei suoi straordinari graphic novel per ragazzi affronta con grande delicatezza le problematiche preadolescenziali.

“Abbiamo accettato davvero con grande piacere e convinzione di ospitare a Palazzo Merulana la mostra “ Women In Comics” perché, come Coopculture (cooperativa formata in prevalenza da donne), condividiamo e ci riconosciamo nei valori incarnati dalle 25 artiste che espongono le loro opere e che hanno fatto la Storia del fumetto nordamericano – afferma Letizia Casuccio, direttrice di CoopCulture – Pensiamo a Trina Robbins (vera e propria icona “militante” del fumetto underground), ad Afua Richardson e Alitha Martinez (afroamericane e attiviste) e a tutte le altre donne che hanno espresso nella loro arte la volontà di autodeterminazione andando oltre una prospettiva solo di genere. Siamo coinvolti dalla loro capacità di farci crescere ed evolvere con la sensibilità del loro racconto e della rappresentazione di temi come l’amore, la sessualità, la creatività, la lotta alla discriminazione e l’indipendenza. Per noi tutti e per il pubblico che la visiterà, questa mostra sarà di certo un’occasione di arricchimento umano e di interrelazione sociale verso il bene comune”.

“Quando l’Ambasciata USA di Roma ci ha proposto di portare in Italia questa mostra, ne siamo stati subito entusiasti. Non solo perché perfettamente coerente alle linee di etica e diritto umano che da sempre esprimiamo con ARF! Festival, ma anche per il livello artistico e culturale delle autrici coinvolte – racconta Stefano “S3Keno” Piccoli, direttore di ARF! e curatore dell’edizione italiana di Women in comics – Inoltre, dopo i seguitissimi talk in diretta dagli Stati Uniti con le artiste americane, siamo davvero felici di poter annunciare, finalmente, anche gli incontri in presenza a Palazzo Merulana con cinque professioniste del fumetto italiano come Katja Centomo, Lorenza Di Sepio, Annalisa Leoni, Maria Grazia Mirabella e Simona Binni e sottolineare come l’affermazione di un’autrice – anche se non esplicitamente schierata in tematiche femministe, di identità di genere, transessualità, etc. – in un ambiente storicamente maschile e maschilista come quello dell’editoria a fumetti, sia già essa stessa un grande segno di cambiamento sociale, un atto politico. Su questo ragionamento, anche la mia scelta curatoriale di aggiungere a sorpresa le tavole di Raina Telgemeier, è un segno fortissimo di questa autodeterminazione femminile!”

Anche Rodney Ford, Cultural Affairs Officer dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, afferma: “Siamo molto lieti di assistere all’inaugurazione della mostra, che rappresenta il culmine del percorso Women in Comics iniziato a febbraio. Sono stati mesi di incontri e riflessioni condivise tra artiste americane ed italiane con le giovani generazioni che hanno potuto riflettere in modo diverso ed innovativo su temi quali la violenza di genere, la giustizia sociale, le discriminazioni sul lavoro e le pari opportunità”

WOMEN IN COMICS: GLI INCONTRI ON LINE

Continuano gli incontri in streaming, con la curatela della fumettista e illustratrice Rita Petruccioli (Bao Publishing, Il Castoro, Mondadori) e della giornalista Francesca Torre (StayNerd.it, Inside Art), che dal 18 marzo, una volta al mese, hanno visto come protagoniste alcune delle migliori autrici di Women in Comics – in diretta dagli Stati Uniti – a confronto con cinque tra le più rappresentative colleghe italiane, su tematiche di grande rilevanza socio-culturale e attualità legate ai movimenti femministi e l’arte militante, al corpo femminile e la sua rappresentazione nel disegno, all’antirazzismo, il transfemminismo e l’intersezionalità, alla violenza e il rapporto tra generi e identità nel fumetto.
In calendario ancora un incontro, quello di giovedì 10 giugno dal titolo “Drawing Power: raccontare la violenza a fumetti” con Trininad Escobar (dagli USA) e Rita Petruccioli (dall’Italia), con la moderazione a cura della Casa delle donne Lucha Y Siesta.

WOMEN IN COMICS: IL DOCUFILM

Completerà il programma la proiezione di She Makes Comics della regista Marisa Stotter (Respect Films, 2014), un film/documentario – “la storia mai raccontata delle donne nell’industria dei fumetti” – che verrà proiettato per la prima volta in Italia a ciclo continuo nella sala espositiva di Palazzo Merulana e sarà collegato ad un progetto didattico che coinvolgerà le scuole italiane.

WOMEN IN COMICS: GLI INCONTRI IN PRESENZA “PROFESSIONE FUMETTO”

Trina Robbins

Nello stesso periodo della mostra, ARF! Festival a partire dal 3 giugno curerà 5 incontri in presenza dal titolo «Professione Fumetto», per cinque settimane consecutive, aperti a tutti e a ingresso gratuito con prenotazione. Protagoniste alcune tra le più rappresentative artiste italiane del disegno e della scrittura: si parte giovedì 3 giugno alle 18 con Katja Centomo e La scrittura (idea, proprietà, soggetto e sceneggiatura) per proseguire venerdì 11 con Lorenza Di Sepio e Il disegno (analogico e digitale), venerdì 18 con Annalisa Leoni e La colorazione (e le applicazioni creative), il venerdì 25 con Maria Letizia Mirabella e Grafica & lettering per concludersi venerdì 2 luglio con Simona Binni e L’editing (e il graphic novelism).




Due grandi eventi per la RefereeRUN, il Campionato di corsa per gli arbitri di calcio

La RefereeRUN, il Campionato di corsa per arbitri di calcio, torna con due grandi eventi per chiudere una stagione sportiva molto particolare. Gli associati dell’Associazione Italiana Arbitri torneranno infatti a correre il 19 e 20 giugno per una gara virtuale all’insegna della solidarietà in favore di AIL, mentre il 27 giugno si tornerà a correre finalmente dal vivo ad Aosta per ricordare il collega Loris Azzaro della Sezione di Aosta.

La RefereeRUN è promossa dall’Associazione Italiana Arbitri – F.I.G.C., realizzata dalla Commissione Eventi AIA, in collaborazione con la FIDAL (Federazione Italiana Di Atletica Leggera), RunCard, con AIL come charity sponsor e Fischiettomania come technical sponsor.

Si inizia dunque sabato 19 e domenica 20 giugno. In queste due giornate arbitri, assistenti e osservatori avranno la possibilità di partecipare a un evento unico nel suo genere. “Sport e Solidarietà”, un binomio che caratterizza sin dalla prima edizione la RefereeRUN, e che anche in questa occasione corre per raccogliere fondi per il charity sponsor AIL (Associazione Italiana Lotta alle leucemie, linfomi e mieloma ONLUS).

Le iscrizioni sono già aperte su: https://mycrowd.ail.it/eventi-referees-for-ail 

Ogni arbitro potrà correre, camminare o andare a passo di fitwalking sul proprio percorso preferito per 10 chilometri, nel rispetto delle normative vigenti. Una volta iscritti sul portale AIL si riceverà a casa il pacco gara contenente il pettorale da collezione da indossare il giorno della gara insieme ad altri gadget offerti dagli sponsor. I giorni della gara i partecipanti potranno postare le loro foto con il pettorale della manifestazione taggando i social ufficiali della RefereeRUN e dell’AIA utilizzando l’hashtag #RefereeRUN. Per partecipare alla classifica inoltre è necessario scaricare l’App Strava, registrarsi e poi iscriversi al Club Strava RefereeRUN, così da poter consentire il rilevamento cronometrico della prova.

Domenica 27 giugno, invece, si ripartirà in presenza con una sfida epica di corsa sulle montagne della Valle d’Aosta per il primo Trail di montagna RefereeRUN AIA – 1ª edizione di K+ Antey Chamois in ricordo dell’arbitro Loris Azzaro scomparso tra le località di Antey Saint André e Chamois. Insieme alla S.S.D. Cervino Sport Events, l’A.S.D. “CSAIN Valle d’Aosta”, con il sostegno dei Comuni di Antey Saint André e Chamois, del Comitato Regionale A.I.A di Piemonte e Val d’Aosta e la Sezione AIA di Aosta, si svolgerà una gara di sola salita con la partenza dal Comune di Antey Saint André, dopo 2,7 km di percorso quasi pianeggiante, si raggiungerà l’anello di gara (Buisson – Chamois e discesa con funivia Buisson) che dovrà esser ripetuto più volte per un tempo massimo di circa 8 ore.

La salita dovrà esser fatta sempre a piedi mentre la discesa avverrà tramite la funivia. Sarà possibile partecipare come singoli atleti ma anche in squadre composte da 3 atleti che dovranno avere come comun denominatore essere appartenenti allo stesso Comitato Regionale Arbitri / Comitato Provinciale Arbitri, oppure Sezione o Special Team AIA. Alla competizione prendono parte anche team di Carabinieri e Polizia di Stato nel ricordo di Loris Azzaro.

Iscrizioni aperte e informazioni disponibili su: http://www.cervinosportevents.it 

Sarà una gara che segnerà appunto la ripartenza degli eventi in presenza e sarà a numero chiuso. Le iscrizioni si potranno effettuare online e si chiuderanno alle ore 20 di giovedì 24 giugno 2021.

Queste iniziative si innestano in un quadro più ampio che vedrà gli arbitri di calcio impegnati per un intero anno, al fianco di AIL, con ulteriori eventi fino alla gara più attesa ovvero il Campionato di corsa per CRA e CPA a squadre in programma nel 2022 con la Maratona di Milano a staffetta #roadtomilano




Tribunale di Viterbo, a palazzo dei Priori presentato il bilancio sociale

VITERBO – Bilancio sociale del Tribunale di Viterbo, questa mattina la presentazione nella sala Regia di Palazzo dei Priori, aperta per la prima volta alla presenza del pubblico dopo le misure restrittive legate alla pandemia.

Ad aprire l’importante incontro con i saluti istituzionali è stato il sindaco Giovanni Maria Arena. Sono seguiti i saluti del rettore dell’Università degli Studi della Tuscia Stefano Ubertini, del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo Paolo Auriemma e del presidente dell’ordine degli avvocati di Viterbo Stefano Brenciaglia. Ad entrare nel merito del bilancio sociale sono stati il presidente del Tribunale Maria Rosaria Covelli, i docenti Unitus Alessandro Ruggieri, Gina Gioia, Rosa Ruggiero, mentre le conclusioni sono state illustrate dal presidente della Corte d’Appello di Roma Giuseppe Meliadò.

“Un evento importante quello di oggi – ha sottolineato il sindaco Arena, salutando e ringraziando per la presenza le più alte cariche istituzionali del territorio – che ha visto la presentazione di un lavoro prezioso e utile, frutto di una stretta collaborazione tra il Tribunale di Viterbo e l’Università della Tuscia. Uno strumento di rendicontazione e comunicazione che fornisce informazioni sulle scelte effettuate dal Tribunale di Viterbo, sulle attività svolte, sui risultati conseguiti e sulle responsabilità di natura economica e sociale. Un documento in cui il Tribunale inquadra l’evoluzione della propria organizzazione e la sua collocazione all’interno del contesto sociale e territoriale in cui opera. Ringrazio il presidente della Corte d’Appello di Roma, il dottor Meliadò per averci onorato della sua presenza – ha aggiunto il sindaco Arena -. Rivolgo inoltre un ringraziamento personale e istituzionale al presidente del Tribunale di Viterbo Covelli per il grande lavoro svolto sul nostro territorio, anche dal punto di vista sociale, durante gli anni della sua presidenza. La collaborazione tra istituzioni porta a risultati importanti e utili alla collettività e al territorio. Il Comune di Viterbo, grazie a un accordo e all’operato dell’assessore ai servizi sociali Sberna, sta mettendo a disposizione del tribunale alcuni percettori del reddito di cittadinanza. A breve inizieranno a prendere servizio per l’utilità collettiva. Questo è solo uno dei tanti progetti che questa amministrazione insieme alle istituzioni giudiziarie ha recentemente avviato e concretizzato. Sempre di recente, lo scorso aprile, ricordo l’attivazione dello sportello per l’accoglienza, l’ascolto e l’orientamento delle persone vittime di reato e tanti altri progetti che in questi anni sono stati portati avanti insieme. La pubblicazione di tante attività all’interno di un progetto studiato e strutturato accuratamente – ha concluso il sindaco Arena – non solo illustra la quantità delle azioni svolte, ma ne descrive perfettamente la qualità e l’impatto sociale sulla città di Viterbo”.

“Onorata di aver partecipato a questo evento – ha aggiunto l’assessore Sberna – anche in un’ottica di collaborazione che il servizio sociale del Comune e il Tribunale stanno portando avanti nel tempo su tanti progetti di utilità collettiva. Ritengo che questa sinergia istituzionale sia fondamentale per il bene dei cittadini: sia per il rapporto tra istituzioni e ancor di più per la qualità dei servizi che le stesse istituzioni riescono congiuntamente a garantire”.

Presenti all’evento il prefetto Giovanni Bruno, il questore Giancarlo Sant’Elia, il comandante provinciale dei Carabinieri di Viterbo Andrea Antonazzo e il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo Andrea Pecorari.




Monterotondo, ‘tour’ della legalità: Capitano Ultimo incontra i ragazzi dell’istituto Peano

L’uomo che arrestò il capomafia Totò Riina protagonista di una nuova tappa del ‘tour’ della legalità che la coop sociale ‘La Lanterna di Diogene’ sta portando nelle scuole nell’ambito del progetto ‘L’Atelier Koine’

Chiaro, diretto, mai banale. Capitano Ultimo è stato il protagonista di una nuova tappa del ‘tour’ della legalità che la coop sociale ‘La Lanterna di Diogene’ sta portando nelle scuole nell’ambito del progetto ‘L’Atelier Koine’. 

Ospite dell’istituto Peano di Monterotondo insieme al sindaco Riccardo Varone, come da sua abitudine, il colonnello dei Ros che arrestò Toto Riina non si è nascosto alle domande dei ragazzi mostrando il lato intimo di chi, prima che servitore dello Stato è un uomo. 

“Iniziative come queste – ha esordito il Capitano – sono importantissime. I giovani sono il nostro esercito, sono la nostra ultima barriera contro chi vuole distruggere la nostra comunità. Sono coloro ai quali noi dobbiamo rendere conto di ciò che abbiamo fatto, di quello che facciamo e di ciò che faremo affinché loro possano portare avanti un percorso di legalità e di civiltà che è costato la vita di molte persone. E ringrazio davvero di cuore Caterina Simei, presidente della Lanterna di Diogene e il dirigente scolastico Roberta Moncado per avermi dato l’opportunità di potermi confrontare con loro. Sono come sempre emozionato”. 

Comunità. Capitano Ultimo batte spesso su questo concetto. E lo fa rivolgendosi ai ragazzi: “Io ho avuto la fortuna di crescere in piccole comunità in cui ognuno aiutava l’altro. Chi aveva di più donava a chi aveva meno. Questo è lo Stato. Questa è la forza di uno Stato che combatte contro il dominio di chi invece pensa solo a se stesso e al proprio arricchimento. Dobbiamo pensare come comunità. Condividere ciò che abbiamo. Praticare concetti come uguaglianza, fratellanza. Valori per i quali tante persone hanno sacrificato la propria esistenza. Solo così potremo sdradicare l’illegalità e il malaffare. Io sono un privilegiato – spiega -. Sono stato cresciuto da persone che mi hanno insegnato cosa sono queste parole nel concreto. Da chi affrontava un sacrificio che non pagava in maniera consapevole. Io invito voi a fare lo stesso. A donare tutto quello che ha nel cuore senza per questo pretendere o voler ricevere qualcosa in cambio. Questo ci rende grandi nella vita. Non altro”. 

Nel suo lungo intervento, in cui risponde alle moltissime domande, il Colonnello saluta con una esortazione: “Fate sentire importanti le vostre famiglie e i vostri insegnanti. Non date per scontato quello che avete”.

Tanti anche gli interventi illustri. Il sindaco di Monterotondo Riccardo Varone oltre a ringraziare la Lanterna di Diogenene l’istituto Peano ha sottolineato come sia importante “dare un segnale su un tema come quello della legalità e del rispetto delle istituzioni alle nuove generazioni attraverso i racconti di un uomo che ha sempre portato avanti valori che ognuno di noi dovrebbe applicare quotidianamente nella propria vita e nei rapporti con gli altri”. Il dirigente scolastico del Peano ha invece posto l’attenzione su come “i ragazzi abbiano bisogno di personalità come Capitano Ultimo, con un fortissimo senso di giustizia e legalità” e sul fatto che “bullismo e prepotenze sono atteggiamenti anch’essi mafiosi e che la mafia si combatte iniziando da qui, non attuando comportamenti del genere”. Infine la presidente della Lanterna di Diogene, Caterina Simei che ha voluto porre l’accento “su quanto fa il Colonnello ogni giorno per gli ultimi”. 

L’incontro con Capitano Ultimo fa parte di una serie di appuntamenti con i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Lazio, Sicilia e Calabria dal titolo “La Mafia uccide, il silenzio pure” inserito nel progetto “L’Atelier Koinè” selezionato da impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo a contrasto della povertà educativa minorile.

‘La mafia uccide, il silenzio pure’ vuole per porre l’attenzione sui drammatici eventi legati alle stragi di mafia e invitare gli studenti a riflettere, con l’aiuto di ospiti, sul valore della legalità. Hanno portato la loro testimonianza Salvo Vitale l’11 maggio, Salvatore Borsellino, il 12 maggio. Prossimi appuntamenti il 24 maggio ancora Capitano Ultimo e Franco Lannino fotoreporter delle stragi di mafia. Il progetto “L’ Atelier Koinè” si propone di tenere acceso un faro che ogni anno si illuminerà su fatti e personaggi accaduti che sono storia, ma anche quotidiano.




Lutto nel mondo della musica: morto Franco Battiato

Franco Battiato è morto questa mattina nella sua residenza di Milo. I funerali avverranno in forma privata. Il cantautore era nato a Jonia il 23 marzo del 1945.

Ha spaziato tra una grande quantità di generi, dalla musica pop a quella colta, toccando momenti di avanguardia e raggiungendo una grande popolarità.

Per Franco Battiato sono passati oltre 50 anni dalle sue prime esperienze musicali a Milano, dal suo primo contratto discografico ottenuto grazie al suo grande amico Giorgio Gaber che tra l’altro, insieme a Caterina Caselli, (i due conducevano il programma “Diamoci del tu”) ha ospitato, nel 1967, la sua prima apparizione televisiva. Lungo questi decenni Franco Battiato ha costruito un percorso davvero unico nel panorama italiano. Un ironico libero pensatore che ha praticato l’arte della provocazione e che ha avuto pure una breve esperienza (non retribuita) come assessore alla Regione Sicilia con la giunta Crocetta, durata da novembre 2013 a marzo 2014 e finita in modo a dir poco burrascoso.




Nemi, Europa Verde vicina al Comitato “I Corsi” via della Radiosa per dire no all’isola ecologica vicino al pozzo di acqua potabile

L’intervista a Filiberto Zaratti (Coordinatore Nazionale di Europa Verde) mentre cresce il malumore tra i cittadini per quella che è stata definita come una scelta infelice degli amministratori comunali

NEMI (RM) Chiara Rai, direttore responsabile del quotidiano L’Osservatore d’Italia intervista Filiberto Zaratti, Coordinatore Nazionale di Europa Verde, alla vigilia del tavolo tecnico, istituito dal Garante del Servizio Idrico Integrato, dove sono stati invitati tutti gli attori istituzionali coinvolti, su quella che è la scelta dell’amministrazione comunale guidata da Alberto Bertucci di realizzare un centro di raccolta rifiuti – isola ecologica, e i rappresentanti del Comitato “I Corsi” via della Radiosa, che raccoglie ormai quasi 300 cittadini, che si sta battendo per far rispettare la legge – 152/2006 – che vieta categoricamente la gestione rifiuti nelle immediate vicinanze di un pozzo di acqua potabile che serve la popolazione di Nemi e in alcuni periodi dell’anno anche i cittadini di altri comuni dei Castelli Romani, nonché la stessa legge vieta nell’area individuata dagli amministratori comunali rumori e odori.

E anche queste ultime prescrizioni previste dalla normativa risultano inosservate quotidianamente in quanto la società Minerva che si occupa della raccolta rifiuti effettua operazioni con i rifiuti all’interno dello stadio comunale di Nemi ridotto a parcheggio di mezzi della municipalizzata. E su questo ultimo punto si è espresso chiaramente Filiberto Zaratti che ha parlato di presentare immediatamente un esposto oltre che al Parco Regionale dei Castelli Romani, anche alla Polizia locale, Carabinieri e alla Procura della Repubblica. Una intervista a 360 gradi che approfondisce ancora di più l’annosa questione.