Roma, alla scoperta della città con il bus teatrale: per reagire alla crisi durante la pandemia

ROMA – Fino al 7 agosto ritorna nella Capitale BUS T – Corto Circuito Teatrale, l’itinerario teatrale realizzato a bordo di uno dei caratteristici bus Hop On Hop Off, che guida il pubblico alla scoperta della città

Un nuovo modo di fare teatro, con performance itineranti, che nasce nell’estate 2020 da un’idea dell’attore e regista Daniele Coscarella per reagire alla crisi durante la pandemia. L’iniziativa, promossa dalla compagnia teatrale Monolocale Produzioni in collaborazione con Roma Open Bus, l’azienda di pullman turistici scoperti a due piani, ogni venerdì e sabato propone un percorso culturale e tanto divertimento a misura di famiglia.

“Colpito al cuore da chiusure e distanziamenti, quello dei palcoscenici e della vita culturale della citta, è stato forse il settore più travolto dall’emergenza Coronavirus, insieme a quello turistico – spiega Coscarella -. Cercavamo un modo per ripartire senza dovere rinunciare alla presenza del pubblico e portare il teatro direttamente dalle persone c’è sembrata una buona idea. Il format dello spettacolo in movimento è stato accolto con grande interesse e, grazie al sostegno di Roma Open Bus, con cui è nata una partnership anche su altri fronti, quest’anno è stato possibile riproporlo”.

Ispirate al genere dell’home comedy, le rappresentazioni, dal titolo evocativo ‘Vacanze romane’, coinvolgeranno turisti e romani in un viaggio lungo le strade, i rioni, i vicoli e i borghi più suggestivi della Città Eterna. Teatranti e platea ristretta nel rispetto delle norme anti-contagio e spettacoli tradotti per i turisti stranieri.

“Calano le luci, si erge il tramonto, risplende l’arancio e la città si trasforma in poesia. Il viaggio sta per iniziare: Roma sa essere avvincente, romantica, controversa, basta immergersi e non trovare più la strada di casa. Questa è l’avventura di un gruppo di turisti, saliti per caso, volevamo solo una vacanza ma non sono mai più scesi da questa città e in chiave comica e irriverente, raccontano una storia dove ognuno noi ritroverà un angolo della propria città” – rivela Coscarella nelle note di regia.

L’abbinamento tra il giro in Open e le rappresentazioni teatrali è uno dei prodotti “innovativi” messi in campo per il rilancio del settore nel post covid dall’azienda turistica romana.

Unica scenografia del tour by night, il cielo stellato di Roma a fare da sfondo alle performance degli attori di Monolocale, ovvero: Dario Tacconelli, Emanuela Panatta, Filippo Macchiusi, Alessandro Cecchini, Cristina Chinaglia, Giulia Maulucci, Alessandra Merico, Shara Guandalini, Giorgia Ciotola, Micol Pavoncello, Emanuela Bisanti, Fabrizio Mazzeo, Massimo Ceccovecchi.

Dal 10 luglio al 7 agosto ogni venerdì e sabato: appuntamento in piazza dei Cinquecento (angolo Via Cavour) alle ore 19.30. Partenza alle ore 20.00. Biglietti a 25 euro, 20 euro gruppi e fidelizzati, compresi di aperitivo. Info e Prenotazioni a info@roma-openbus.it – monolocaleaccento@gmail.com.

Durata del percorso 1 ora e 30 min. L’itinerario: Piazza Santa Maria Maggiore, Colosseo, Circo Massimo, Bocca della Verità, teatro Marcello, Piazza Venezia, Corso Vittorio Emanuele, Castel Sant’Angelo, Via Ludovisi, Piazza Barberini e ritorno in Piazza dei Cinquecento.




L’ombra della Banda della Magliana nell’operazione “Gerione”: sgominata organizzazione criminale a nord della Capitale

Uno degli arrestati, rapinatore seriale, attualmente detenuto, forniva dal carcere disposizioni operative al fratello, per cui tramite “pizzini” e conversazioni intrattenute con cellulari illegalmente detenuti, continuava a gestire l’attività di traffico di stupefacenti tra Roma, Castelnuovo e Morlupo

Questa mattina, i Carabinieri di Bracciano, con il supporto del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare, del Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria, della Compagnia di Ronciglione, della Compagnia Roma Casilina e delle Compagnie del Gruppo di Ostia, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Tivoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 12 soggetti, tra cui 2 donne, destinatari di misure cautelari (4 in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 4 all’obbligo di dimora e 2 all’obbligo di presentazione in caserma), residenti nell’area nord della provincia romana e, in particolare, tra i comuni di Castelnuovo di Porto e Morlupo. Ai 12 indagati, tutti italiani, sono contestati, a vario titolo, i reati di “concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, incendio, porto e detenzione illegale di armi da fuoco”.

L’attività d’indagine, convenzionalmente denominata “Gerione”, ha avuto inizio a maggio 2019, a seguito di un arresto in flagranza di reato per detenzione di 6 kg di hashish e delle munizioni, operato da personale del Comando Stazione Carabinieri di Castelnuovo di Porto nel comune di Morlupo. È emerso infatti che quanto rinvenuto era riconducibile a un altro soggetto del posto, già noto alle forze dell’ordine, il quale avrebbe costretto con minacce e violenza l’arrestato a detenere per suo conto la droga.

Le indagini hanno permesso di acquisire importanti elementi di reità a carico dei componenti di una famiglia di Morlupo, nota alle cronache locali poiché collegata, in passato, alla famigerata Banda della Magliana.

È stato acclarato addirittura che uno degli arrestati, rapinatore seriale, attualmente detenuto, forniva dal carcere disposizioni operative al fratello, per cui tramite “pizzini” e conversazioni intrattenute con cellulari illegalmente detenuti, continuava a gestire l’attività di traffico di stupefacenti tra Roma, Castelnuovo e Morlupo. Durante queste conversazioni, il detenuto è arrivato ad organizzare una spedizione di droga e sim card diretta alla casa circondariale, mentre in alcune occasioni si è limitato a piazzare delle scommesse sugli eventi calcistici del momento.

Nel corso dell’indagine, gli investigatori sono riusciti ad individuare il canale di approvvigionamento del mercato locale di stupefacenti, rifornito con spedizioni periodiche di ingenti quantitativi provenienti dal quartiere Casal Bruciato di Roma. Il gruppo era talmente ben organizzato che uno dei corrieri utilizzati, dipendente di una tipografia, per non destare sospetti effettuava il trasporto dello stupefacente mediante l’utilizzo di un mezzo della propria ditta.

Dall’attività investigativa è emersa anche una rete di contatti e connivenze tra svariati soggetti locali che, in maniera non sempre consenziente, forniva appoggio all’attività di spaccio condotta dalla compagine criminale. Tra questi figura una donna di Morlupo la quale sarebbe stata costretta a detenere e spacciare lo stupefacente. Un’altra donna, invece, colpita dalla misura cautelare poiché organicamente inserita nel gruppo criminale, si occupava della riscossione dei pagamenti relativi alle vendite al dettaglio di stupefacenti.

Gli arrestati, che godevano di un tenore di vita particolarmente alto grazie ai proventi dello spaccio, non si facevano scrupolo a risolvere dissidi privati e controversie nate in seno al traffico di stupefacenti mediante atti di violenza efferata. In un caso, avrebbero danneggiato una concessionaria auto con una molotov, poiché un’autovettura di grossa cilindrata acquistata presso quella rivendita aveva presentato dei problemi meccanici.

La Compagnia Carabinieri di Bracciano ha eseguito le misure cautelari e il sequestro preventivo, disposto dal Gip, di beni mobili, immobili e conti correnti, per un valore di oltre seicentomila euro (tra cui una villetta ubicata a Morlupo e due autovetture), oltre a numerose perquisizioni a carico di soggetti vicini al gruppo criminale di Morlupo.

Nel corso delle fasi operative dell’esecuzione dell’ordinanza, questa mattina, i Carabinieri hanno arrestato, in flagranza di reato, un’altra persona, vicina al gruppo criminale, per reati inerenti gli stupefacenti, e sequestrato una pistola a salve completa di cartucce, 65 g di hashish, 10 g di marijuana e 4.150 euro in contanti.




Napoli, presentato il rapporto 2021 “Italian Maritime Economy” di SRM

SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) ha presentato l’ottavo Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy” a Napoli presso il Grand Hotel Vesuvio (ore 11-13). L’evento si è svolto in connessione con l’Euro Mediterranean Investment Forum organizzato da FeBaf (Federazione delle Banche, Assicurazioni e Finanza).

Il Rapporto “Italian Maritime Economy” 2021 analizza i fenomeni emersi con la pandemia e gli accadimenti che stanno impattando sul nostro sistema logistico-marittimo, come il blocco del Canale di Suez, il rialzo dei noli marittimi e del prezzo del petrolio, la Port Congestion, le Blank Sailing. Il volume – che si avvale anche dei contributi internazionali delle Università di Amburgo, Anversa e dello Shanghai International Shipping Institute – guarda inoltre alla ripresa e al futuro post-pandemia, evidenziando le sfide che ci attendono in termini di competitività, sostenibilità e opportunità da cogliere. La valenza geostrategica del Mediterraneo, i fondi europei stanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a favore della portualità e della logistica, i Green Port e le nuove frontiere energetiche (come idrogeno e GNL) sono solo alcuni dei punti affrontati nel convegno di presentazione, aperto con i saluti introduttivi di Paolo Scudieri, Presidente di SRM, Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo e Paolo Garonna, Segretario Generale di FeBaf.

La presentazione del Rapporto – a cura di Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM, e Alessandro Panaro, Responsabile Maritime & Energy SRM – pè stata seguita dall’intervento in collegamento video di Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che ha preceduto la tavola rotonda con: Zeno D’Agostino, Vicepresidente ESPO (European Sea Ports Organization), Gaetano Miccichè, Chairman Division IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, Silvia Moretto, Presidente di Fedespedi e Ferdinando Nelli Feroci, Presidente IAI – Istituto Affari Internazionali.

Gian Maria Gros-Pietro, presidente Intesa Sanpaolo, ha dichiarato “La combinazione fra il rapporto annuale sull’economia marittima e l’Euro Mediterranean Investment Forum sottolinea come la finanza sia indispensabile per rafforzare i legami fra le due sponde del Mediterraneo, sostenendo gli investimenti produttivi e gli scambi commerciali, per i quali il sistema logistico portuale è essenziale. La filiera marittimo-portuale crea direttamente 46,7 miliardi di valore aggiunto e oltre 885 mila occupati, ed è un pilastro essenziale per il resto del tessuto produttivo italiano, industria, servizi e turismo. La movimentazione di merci e passeggeri alimenta e stimola le attività produttive, l’innovazione, la ricerca e la formazione. Oggi, a maggior ragione, essendo questi temi una parte rilevante delle priorità indicate nel PNRR, il nostro impegno continua con forte determinazione in questa direzione”. Per Paolo Scudieri, presidente SRM, “La presentazione del Rapporto è ormai un appuntamento consolidato e radicato nella nostra Napoli, un momento di riflessione sui temi dello shipping, dei porti e della logistica, che insieme rappresentano il 12% del PIL mondiale ed il 9% circa di quello italiano. SRM ha dunque portato avanti un altro anno di intense attività evidenziando, attraverso i propri studi, il “peso” economico che ha tutta la filiera dell’economia del mare, un asset per la competitività per il Paese. Abbiamo fatto crescere l’Osservatorio convinti che il trasporto via mare sia una risorsa fondamentale per il sistema manifatturiero del nostro Paese che ha un’esigenza permanente di internazionalizzare le imprese e di inviare le proprie merci nei mercati esteri in modo rapido, efficiente ed economico”. Per Massimo Deandreis, direttore generale SRM, “La ricerca mostra gli impatti della pandemia sul settore marittimo con particolare riferimento al Mediterraneo ed evidenzia come si sono modificati gli scenari: aumento dei noli, porti congestionati, oscillazioni del prezzo delle materie prime e forte spinta verso la sostenibilità. Fattori che hanno reso le analisi e lo studio delle dinamiche del mare molto complesse. Emerge come sia in corso un processo di regionalizzazione della globalizzazione e del commercio mondiale in cui il Mediterraneo si trova ad essere il punto di congiunzione tra 4 aree (Asia, Africa, UE e Nafta) sempre più in competizione tra loro. Questo si traduce anche in una spinta all’accorciamento delle catene del valore europee. Tutto questo, se si investe in portualità e logistica, può essere una straordinaria opportunità di crescita per l’Italia e per il Mezzogiorno in particolare. Nel PNRR si trova questa visione e ci sono le risorse. La vera sfida è attuarlo in fretta e bene”.

Il rapporto in sintesi:

  • Il trasporto marittimo continua a rappresentare il principale “veicolo” dello sviluppo del commercio internazionale: il 90% delle merci viaggia via mare. I trasporti marittimi e la logistica valgono circa il 12% del PIL globale.
  • Si stima per il 2021 un aumento del 4,2% dei volumi di traffico marittimo che raggiungeranno 12 miliardi di tonnellate, superiori ai livelli pre-Covid-19; per il 2022 le stime parlano di un ulteriore incremento del 3,1%.
  • Per il 2025 la movimentazione container a livello mondiale crescerà a ritmi del 4,8% medio annuo e raggiungerà 1 miliardo di TEU (Europa +3,9%, Africa +4,9%, Far East +5,3%, Middle East +4% e Nord America +3,6%)
  • Il Canale di Suez, nell’anno della pandemia ha mostrato una notevole resilienza superando il miliardo di tonnellate di merci, con un numero di transiti pari a quasi 19mila navi. E’ dunque rimasto uno snodo strategico per i traffici nel Mediterraneo continuando a rappresentare il 12% del traffico mondiale ed il 7-8% di quello petrolifero.
  • Porti congestionati a causa dei contagi, super rialzi dei noli, mancanza di container vuoti e blank sailing (rotte cancellate) sono stati i grandi fenomeni che hanno impattato sugli equilibri del traffico marittimo, specie sulle rotte Far East-Mediterraneo e Far-East USA.
  • I noli hanno raggiunto livelli record sulle principali rotte e non mostrano ancora segni di rallentamento; si stima saranno alti nel 2021 con un +22,6% e un riassestamento pari al -9,4% nel 2022.
  • Proseguono il gigantismo navale e il dominio delle grandi alleanze sulle rotte strategiche; gli ordinativi delle navi oltre 15.000 teus sono previsti crescere del +17% al 2023.
  • Vi è stato un sensibile aumento del trasporto ferroviario sulla via Cina-Europa e viceversa. Nel primo trimestre 2021, il numero di treni merci ha toccato il record di 3.345 convogli, in aumento del 79% sullo stesso periodo del 2020.
  • La ridefinizione di alcune supply chain su scala regionale riporterà in Europa alcune filiere e ciò potrà favorire ulteriormente la crescita del trasporto marittimo a corto raggio per il quale il Mediterraneo ha già una posizione di leadership in ambito europeo.
  • In Italia la componente internazionale del trasporto marittimo è sempre rilevante. Nel 2020 il valore degli scambi commerciali via mare dell’Italia è stato pari a oltre 206 mld€, registrando un -17% sul 2019. Nel primo trimestre 2021, l’import export via mare ha registrato un +3%.
  • I porti del Mezzogiorno con 207 milioni di tonnellate di merci gestite nel 2020 incidono per il 47% del totale sul traffico italiano. Il Sud ha mostrato una maggiore resilienza durante la pandemia: il calo dei porti meridionali è stato del -3,4% contro il -10% circa dell’Italia.
  • Le imprese del Mezzogiorno utilizzano, nei loro rapporti import-export la via marittima in modo più intenso del resto del Paese. Infatti, il 57% dell’interscambio del Sud avviene via mare (per un valore di 42 miliardi di euro) contro il 33% del dato Italia.
  • Per la crescita del Sud sarà fondamentale la ripartenza delle ZES e l’utilizzo dei fondi del PNRR per le infrastrutture portuali pari a oltre 3,8 miliardi di euro. Tutto dovrà avvenire rispettando le chiavi dello sviluppo sostenibile, della resilienza e della digitalizzazione. Investimenti in GNL e idrogeno imperativi strategici per competere con una visione del futuro.



Camigliatello Silano ospita il Mercato della Terra: la Calabria entra nella rete dei mercati di Slow Food

La Calabria è la 15a regione d’Italia a ospitare un Mercato della Terra di Slow Food: il primo sarà a Camigliatello Silano, località montana del comune di Spezzano della Sila in provincia di Cosenza, e l’inaugurazione avverrà il 10 luglio tra le 10 e le 16, eccezionalmente di sabato.

L’appuntamento, da agosto in avanti, sarà infatti la prima domenica del mese, sempre dalle 10 alle 16. Il luogo scelto è il piazzale della stazione ferrovie della Calabria di Camigliatello Silano, in via Forgitelle. 

Patate ma non solo

Camigliatello Silano, dove vivono un migliaio di abitanti, si trova a 1270 metri di altitudine, nel cuore dell’Altipiano della Sila. “Una zona montana ricca di produttori di patate, di grano, di formaggio e di salumi” spiega Gessica Fabiano, fiduciaria della Condotta Slow Food Cosenza e Sila e referente del Mercato della Terra di Camigliatello. Si tratta di una località turistica la cui vocazione principale è certamente quella invernale: gli impianti di risalita e le piste da sci rendono Camigliatello una meta particolarmente apprezzata. “Siamo in montagna – ammette Fabiano – ma con il mare ad appena mezz’ora di strada! Dal vicino Monte Curcio è sufficiente guardarsi tutt’attorno per cogliere l’essenza dell’intera Calabria”.

In un certo senso, anche il Mercato della Terra di Camigliatello Silano vuole raccontare la Calabria nell’accezione più ampia possibile. A testimoniarlo è la varietà di prodotti che gli avventori potranno acquistare: ci saranno naturalmente le patate della Sila IGP – proposte anche come cibo di strada, fritte o preparate come crocchette -, verdura e frutta fresca (ad esempio ciliegie, fragole e frutti di bosco) o trasformata in confetture e succhi, e poi ancora pasta fresca e secca, miele, oltre naturalmente alle specialità della zona: formaggi e latticini di razza bovina Podolica (Presidio Slow Food) – come caciocavallo, giuncata, ricotta, mozzarella e stracciate, che si aggiungono ai formaggi ovini e caprini – e salumi di suino nero di Calabria, salsicce e soppressate. Non mancheranno yogurt e gelati e neppure i vini, in particolare quelli da cultivar Magliocco, Gaglioppo, Mantonico, Pecorello. Gli espositori, al momento, sono una decina: “Un tempo, qui in paese, c’era un mercato contadino e noi ci siamo chiesti perché non provare a farlo rinascere – racconta Gessica -. Ma non ci interessava un semplice mercato, volevamo costruire una realtà diversa che coinvolgesse le scuole, i cuochi e l’intera comunità locale. Fortunatamente ho trovato dei produttori che ci hanno creduto, un’amministrazione composta da ragazzi che ci ha supportato in questo cammino e così siamo partiti. Siamo entusiasti e abbiamo già ricevuto richieste da altri produttori interessati a partecipare in futuro”. 

Far la spesa e tornare a casa con una ricetta

Settimana dopo settimana, il Mercato della Terra di Camigliatello Silano si arricchirà di qualche prodotto ospite: è il caso, ad esempio, del fagiolo poverello bianco (catalogato dall’Arca del Gusto Slow Food) o dell’olio extravergine di varietà dolce di Rossano. A proposito di olio: il Mercato della Terra di Camigliatello Silano ospiterà mini corsi per avvicinare il pubblico alla degustazione di oli (e anche di vini!). E poi un’altra gustosa novità: ogni edizione del mercato, infatti, ospiterà uno esecuzione di cucina: alcuni tra i cuochi calabresi dell’Alleanza Slow Food e gli osti dei locali di questa regione segnalati dalla guida Osteria d’Italia si alterneranno ai fornelli per preparare ricette con i soli ingredienti in vendita alle bancarelle di Camigliatello: il primo a cimentarsi tra piatti e pentole sarà Massimo D’Amico del ristorante Aquila & Edelweiss di Camigliatello. Nei prossimi mesi, appena le condizioni sanitarie dettate dalla pandemia di Covid-19 lo renderanno consigliabile, l’intenzione è di organizzare vere e proprie degustazioni in presenza: per il momento, invece, gli avventori potranno assistere alla preparazione e tornare a casa con la ricetta dello chef (e la lista della spesa degli ingredienti da comprare direttamente al mercato).

Il progetto del Mercato della Terra di Camigliatello Silano è promosso dalla Condotta Slow Food Cosenza e Sila ed è sostenuto dall’Amministrazione Comunale e da Transumanze Sila Festival, oltre che da Slow Food Calabria. 




Euro 2020, Italia in finale con gran fatica

L’Italia è la prima finalista di Euro 2020. A Wembley, gli Azzurri battono 5-3 dopo i calci di rigore (1-1 al 120′) la Spagna e ora aspettano la vincente di Inghilterra-Danimarca.

La squadra di Mancini, in sofferenza per quasi tutta la gara, trova il vantaggio al 60′ grazie a Chiesa. Il pareggio spagnolo arriva all’85’ con Morata, che batte con un rasoterra Donnarumma. Dagli 11 metri Jorginho segna il rigore decisivo.




Zecchino d’Oro, sono tre le bambine del Lazio per la 64esima edizione

Salgono a 50 i piccoli solisti del Lazio dal 1959 ad oggi. La nuova edizione a dicembre su Rai1

Sono 3 le bambine del Lazio che saranno protagoniste della 64ª edizione di Zecchino d’Oro, in onda a dicembre su Rai 1, con la direzione artistica di Carlo Conti.

Giulia, di 8 anni, di Guidonia (RM), canterà “Clap Clap”, scritta da Mario Gardini e Marco Iardella. Elisa, di 9 anni, di Roma, canterà la canzone scritta da Giovanni Caccamo e Antos Zarrillo Maietta, “Il ballo del Ciuaua”, insieme a Camilla, 7 anni, di Viareggio (LU) e a Francesco Paolo, 10 anni, di Salsomaggiore Terme (PR). Irene, di 8 anni, di Fondi (LT), canterà “Il Reggaetonno” di Andrea Casamento, Gianfranco Grottoli e Andrea Vaschetti, insieme a Giuseppe, 7 anni, di Perfugas (SS).

Giulia, Elisa e Irene fanno parte dei 17 piccoli solisti che interpreteranno le 14 canzoni in gara nella prossima edizione. Sono stati scelti tra i circa 3000 bambini che da tutta Italia hanno inviato le proprie video-esibizioni sulla piattaforma dedicata ai Casting di Zecchino, che per il secondo anno si sono svolti online a causa della situazione sanitaria.  È stata, invece, come di consueto in presenza all’Antoniano la fase finale: una grande festa, in piena sicurezza, con 42 finalisti che hanno avuto la possibilità di cantare dal vivo.

Con i piccoli interpreti della 64ª edizione sale a 1067 il numero dei bambini che hanno partecipato come solisti allo Zecchino d’Oro dalla prima edizione del 1959 ad oggi, di cui 50 provenienti dal Lazio.

Le canzoni di questa edizione – scelte tra 550 proposte arrivate all’Antoniano in risposta al bando autori – saranno inserite in una compilation distribuita da Sony Music Entertainment, con la direzione musicale di Lucio Fabbri, che vede l’ingresso di generi musicali nuovi e diversi tra loro. Uno Zecchino d’Oro sempre attento alle nuove generazioni, anche nelle tematiche: il riciclo e l’attenzione all’ambiente, i giochi di parole e le filastrocche, irresistibili balli con animaletti divertenti e anche contenuti che fanno riflettere.

Ecco l’elenco completo dei brani e dei rispettivi interpreti che canteranno insieme al Coro dell’Antoniano, diretto da Sabrina Simoni:

  • ALI DI CARTA” (Testo e Musica di Stefano Rigamonti) cantata da Sara, 10 anni, di Faenza (RA);
  • “AUTO ROSA” (Testo di Dario Lombardi e Duccio Caponi – Musica di Dario Lombardi e Marco Vittiglio) cantata da Michele, 8 anni, di Melicucco (RC);
  • “BARTOLO IL BARATTOLO” (Testo di Carmine Spera e Flavio Careddu – Musica di Giuseppe De Rosa) cantata da Walter, 6 anni, di Firenze;
  • “CI SARÀ UN PO’ DI VOI” (Testo di Maria Francesca Polli – Musica di Claudio Baglioni) cantata da Veronica, 9 anni, di Gorle (BG);
  • “CLAP CLAP” (Testo di Mario Gardini – Musica di Marco Iardella) cantata da Giulia, 8 anni, di Guidonia (RM);
  • IL BALLO DEL CIUAUA (Testo e Musica di Antos Zarrillo Maietta e Giovanni Caccamo) cantata da Camilla, 7 anni, di Viareggio (LU), Francesco Paolo, 10 anni, di Salsomaggiore Terme (PR) ed Elisa, 9 anni, di Roma;
  • IL REGGAETONNO” (Testo e Musica di Andrea Casamento, Gianfranco Grottoli e Andrea Vaschetti) Irene, 8 anni, di Fondi (LT) e Giuseppe, 7 anni, di Perfugas (SS);
  • “IL RICCIO CAPRICCIO” (Testo di Antonio Buldini e Franco Fasano – Musica di Franco Fasano) cantata da Giuseppe Karol, 4 anni, di Messina;
  • “LA FILASTROCCA DELLE VOCALI” (Testo di Vincenzo Incenzo – Musica di Flavio Premoli) cantata da Simona, 7 anni, di Terrasini (PA);
  •  “NG NEW GENERATION” (Testo di Luca Mascini – Musica di Valerio Baggio e Walter Buonanno) cantata da Stefano, 8 anni, di Milano;
  • “POTEVO NASCERE GATTINO” (Testo e Musica di Lodovico Saccol) cantata da Vittoria, 6 anni, di Pergine Valsugana (TN);
  • “RI-CER-CA-TO” (Testo di Alberto Pellai – Musica di Paolo d’Errico) cantata da Davide, 6 anni, di Parma;
  • “SUPERBABBO” (Testo e Musica di Marco Masini, Emiliano Cecere e Veronica Rauccio) cantata da Zoe, 9 anni, di Impruneta (FI);
  • “UNA PANCIA” (Testo e Musica di Antonio Iammarino e Valentina Farinaccio) cantata da Leonardo, 6 anni, di Mele (GE).

I 17 interpreti, insieme ai bambini del Coro dell’Antoniano, saranno anche i portavoce della solidarietà di Antoniano, in particolare del progetto “Operazione Pane” che sostiene 13 mense francescane in tutta Italia e una in Siria, aiutandole a garantire un pasto caldo e un futuro più sereno a migliaia di persone e famiglie in difficoltà, aumentate ancora di più a causa dell’emergenza sanitaria. L’aiuto offerto da “Operazione Pane” parte da un pasto caldo ma è molto di più: è un cammino che, passando dall’ascolto e dal dialogo, porta a una rinascita personale e sociale.




Bracciano, museo civico: tutto pronto per la presentazione della collezione Panunzi

Il Sindaco Tondinelli: “Un momento importante per la comunità braccianese”

BRACCIANO (RM) – Grande attesa per la riapertura ufficiale del Museo Civico in via Umberto I a Bracciano dove verrà inaugurata la prima esposizione della collezione di Bruno Panunzi, composta da reperti di epoca etrusca romana che la famiglia Panunzi ha donato al Comune.

L’inaugurazione avverrà sabato 10 luglio alle ore 21 al Chiostro degli Agostiniani. Alle 21:30 ci sarà uno spettacolo di teatro e danza “La terra promessa” ideato e realizzato dal TeatrodiTalia per la presentazione della collezione (si replica il 12 luglio alle 21). Alle 22:30 è fissata la visita alla collezione con il direttore del Museo Cecilia Sodano.

L’ingresso è gratuito ma in ottemperanza alle direttive Covid è consigliabile la prenotazione al numero 3334902577

Bruno Panunzi, molto amato dai braccianesi e fortemente legato all’associazione Forum Clodii, ha voluto e contribuito alla realizzazione del Museo del Duomo a lui intitolato e dato il suo contributo all’istituzione del Museo civico. Laureato in giurisprudenza, ha collaborato al recupero e riordino di archivi storici come quello Odescalchi e Giustiniani.

“L’evento di sabato – ha dichiarato il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli – rappresenta un momento importante per la comunità braccianese per un duplice motivo: sarà possibile ammirare la collezione Panunzi per cui siamo grati alla famiglia per la donazione e si torna a vivere il museo civico partecipando anche a uno spettacolo teatrale nello splendido scenario del nostro Chiostro in pieno centro della nostra bella città”.  

La collezione donata al Comune è composta, complessivamente, da 392 reperti di epoca etrusca e romana che ben documentano le civiltà che hanno abitato anticamente l’area sabatina e ceretana. Uno dei pezzi più importanti dal punto di vista storico documentario è un piattello di origine etrusca, oggetto di studio fin dalla fine dell’Ottocento, che riporta sul bordo una scritta.

Il professor Paci dell’Università di Macerata ha messo in luce le particolarità del piattello braccianese. La scritta sul bordo è molto particolare e testimonia l’incontro tra le tre più importanti culture dell’Italia antica: la lingua utilizzata è il latino, le lettere sono quelle dell’alfabeto greco, la zona d’origine dell’oggetto etrusca. Il piattello era un oggetto molto diffuso in epoca etrusca; la scritta sul bordo ha quindi anche un valore educativo e rappresenta la volontà, in un’epoca nella quale l’istruzione era riservata alle élites, di alfabetizzare i più giovani attraverso l’uso quotidiano di un oggetto.




Castel Gandolfo, sos lago: delegazione del territorio ricevuta dal ministro Cingolani

Cingolani: “Verrò a visitare il lago non appena mi sarà possibile”

CASTEL GANDOLFO (RM) – “Verrò a vedere il lago perché non ci sono stato fisicamente”. È con queste parole che il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha raccolto un segnale di attenzione a lui rivolto da una comunità di un territorio alle porte di Roma che gli ha chiesto di accendere i riflettori anche sul bellissimo lago Albano di Castel Gandolfo, un bacino vulcanico situato in provincia di Roma nell’area dei Castelli Romani, sui Colli Albani.

Il Ministro ha ricevuto una delegazione dell’organismo Lago di Castel Gandolfo costituito da persone del territorio, professionisti impegnati su tavoli nazionali e internazionali, che ogni anno dedicano il prestigioso Premio Lago di Castel Gandolfo al tema “Acqua e vita” individuando ogni volta personalità che si distinguono nei vari settori imprenditoriali, sociali, istituzionali e soprattutto ambientali.

L’evento si terrà sulle rive del lago di Castel Gandolfo il prossimo 10 settembre alla presenza di alte autorità dello Stato e della società civile.

Cingolani ha portato il tema su un più ampio progetto che vede una vera e propria sfida importantissima sull’acqua per l’Italia: “Scrivendo il progetto per il Recovery Plan – ha detto il Ministro – abbiamo guardato in maniera molto approfondita la situazione delle acque, a partire da quelle del mare per cui ci sarà un grande progetto per le zone costiere dell’Italia. Inoltre abbiamo previsto interventi molto importanti per limitare le perdite degli acquedotti, pensiamo che ci sono 24 mila chilometri di acquedotti che perdono circa la metà dell’acqua e questi necessitano di urgenti manutenzioni perché non possiamo permetterci tutto questo spreco. Dovremmo ripristinare gli argini, penso al Po che è al centro della Pianura Padana e a sua volta al centro di una frazione Europea, bisogna lavorare sui territori e al momento iniziamo da i problemi più grandi che coinvolgeranno anche le altre criticità. E poi, dobbiamo creare un certo numero di invasi che raccolgono l’acqua piovana perché non dobbiamo dimenticarci che siamo un paese con una fortissima industria agroalimentare e con un comparto agricolo fra i migliori al mondo. Così, avremmo in teoria l’acqua piovana che ogni anno potrebbe coprire da sola quattro volte il fabbisogno della nostra agricoltura ma adesso è venuto il momento di creare queste infrastrutture che di fatto limitano anche i prelievi e credo che proprio i prelievi, parlando anche del lago di Castel Gandolfo, siano uno dei problemi che causa l’abbassamento del livello delle acque. In realtà quello di cui parlo è un contributo abbastanza diretto che consiste nell’economizzare l’acqua prelevata e utilizzare invece quella possiamo raccogliere dall’enorme spreco di cui parlavo. L’acqua è l’oro blu di questo secolo, raccolgo dunque quest’attenzione per portarla sull’interesse generale dell’acqua in quanto sostentamento di vita”.

“Il Ministro Cingolani – dicono gli organizzatori del Premio – è tra i premiati in quanto da sempre impegnato in prima linea nelle tematiche ambientali e massima espressione di quella che può considerarsi la più importante sfida del terzo millennio: i cambiamenti climatici, il rilancio dell’economia circolare in Italia e lo sviluppo della Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica per la riduzione dei gas effetto serra. Ci auguriamo che possa arrivare anche un segnale per l’incantevole territorio dei Castelli Romani alle porte di Roma che meriterebbe attenzione e che aspetta una riqualificazione e un intervento, sia per il livello delle acque che per il dissesto idrogeologico”.

I saluti con Cingolani e poi il congedo: “Verrò a visitare il lago non appena mi sarà possibile”.




Roma, la banda della Polizia locale di Roma Capitale rende omaggio a Ennio Morricone

Domenica 4 luglio ore 20.30  scalinata ingresso Ponte Garibaldi

ROMA – Un ricordo speciale in memoria di Ennio Morricone. Ad un anno dalla scomparsa del Maestro, che avveniva il 6 luglio 2020, la Banda della Polizia locale di Roma Capitale con i suoi 60 elementi diretti dal Maestro Andrea Monaldi, ha deciso di rendere omaggio al compositore che ha scritto memorabili pagine di musica e impresso per sempre il nome nella storia del cinema per le sue emozionanti colonne sonore.  

L’evento musicale, anticipato a domenica 4 luglio ore 20.30, prevede anche l’esecuzione di brani di altri illustri personaggi, come Nino Rota e Armando Trovajoli, e si svolgerà presso la storica kermesse “Lungo il Tevere… Roma”,  organizzata dall’associazione culturale La Vela D’Oro, che per tutta l’estate si propone di ospitare un cartellone ricco di eventi, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza previsti dalle normative vigenti in tema di sicurezza.

Nella suggestiva cornice tra Ponte Sublicio e Ponte Sisto, da sempre nel cuore di turisti e cittadini, numerose le iniziative a tema cultura, ambiente, teatro, curate dalla cantautrice Giò Di Sarno, che offriranno al pubblico un motivo in più per passeggiare lungo il Tevere. Tra gli appuntamenti: il Festival di improvvisazione teatrale “R’Estate qui” di Silvia Merola, “Ius Arte Libri”, percorsi giuridico-artistici per uomini di valore ideati dall’Associazione IUSgustando ed ancora “Appuntamento culturale e sociale” con l’associazione Settimo Continente,  “Artisti sotto il ponte” ideato dall’organizzazione Salotto Tevere e i momenti jazz con la Emmet Ray Manouche Orkestra.




Arriva Windows 11, si aggiornerà gratis entro i primi mesi del 2022

Microsoft ha annunciato la nuova versione del proprio sistema operativo: Windows 11. Dopo mesi di indiscrezioni, accenni alle novità e persino la diffusione dell’intero pacchetto di installazione, il colosso di Redmond ha svelato il prossimo aggiornamento del suo sistema operativo. L’obiettivo principale di Windows 11 è la semplificazione dell’interfaccia utente, che si concentra in un ripensamento del Windows Store e miglioramenti alle prestazioni e al multitasking. Windows 11 include un nuovo menu Start e una barra delle applicazioni, entrambi al centro della finestra principale della piattaforma. Una modalità di approccio molto simile al progetto Windows 10X, originariamente pensato per dispositivi leggeri, idealmente concorrenti di Chrome OS. Il nuovo menu Start elimina i Live Tiles introdotti con Windows 8 e opta più per un insieme di app e informazioni in stile Android e macOS. Windows 11 sarà disponibile sui nuovi PC e attraverso un aggiornamento gratuito per i PC Windows 10 idonei entro i primi mesi del 2022. Tra le novità più sorprendenti, Windows 11 potrà far girare le app di Android (grazie ad una partnership con Amazon e il suo Amazon Appstore). Tradotto in termini pratici, le app dei telefoni Google si potranno aprire al fianco degli altri software e funzionare senza particolari limitazioni. Il capo di Windows, Panos Panay, ha affermato che nello sviluppo del progetto “il team è stato ossessionato da ogni dettaglio”. Windows 11 include alcune novità estetiche interessanti, come la modalità chiaro e scuro, anche questa derivata dagli smartphone. Microsoft, memore di alcune critiche mosse a programmi precedenti, come Windows 8, ha pensato a migliorare anche le prestazioni: gli aggiornamenti di Windows sono più piccoli del 40% e più efficienti in quanto ora avvengono in background. Il colosso di Redmond ha inoltre integrato Teams, l’app di chat e collaborazione, direttamente in Windows 11, sia per i consumatori che per gli utenti commerciali. Secondo alcuni, ciò vorrà dire l’abbandono di Skype, che era incluso nell’attuale versione dell’Os di Microsoft. Non manca un po’ di lavoro per l’intelligenza artificiale, presente in un widget che riprende le notizie e gli avvisi personalizzati, tra cui quelli per il meteo e il traffico. Come anticipato, cambia lo store di app, riprogettato e capace di supportare una serie di applicazioni di terze parti, prima escluse. Tra le prime, TikTok e Instagram. Un passo importante va nella direzione della monetizzazione per gli sviluppatori, con Microsoft che non aumenterà la percentuale per i download e permetterà alle software house di usare i propri sistemi di pagamento.

I requisiti minimi hardware di Windows 11 sono soddisfatti dalla maggior parte dei PC in circolazione negli ultimi cinque anni. L’unica criticità è nel “Trusted Platform Module (TPM) versione 2.0” che probabilmente conoscono solo gli ingegneri e qualche appassionato. Si tratta di un piccolo componente hardware delle schede dei PC e dei portatili che si occupa della sicurezza informatica. In pratica è presente in tutti i prodotti pensati per le imprese, su tutti i computer consumer degli ultimi quattro anni e su tutti i computer dotati almeno di processori Intel di ottava generazione oppure AMD Ryzen 2000. Chi invece si è assemblato da solo un PC oppure si è affidato a un negoziante per farlo dovrà verificarne la presenza sui componenti o nelle schede tecniche: solitamente il TMP è integrato nel processore oppure è un chip della motherboard. Infine bisogna ricordare che il modulo potrebbe essere presente ma privo della corretta attivazione che avviene intervenendo sui parametri del BIOS del proprio computer. Uno sviluppatore statunitense ha pubblicato sulla sua pagina ufficiale della community di GitHub un software, denominato WhyNotWin11, che consente di verificare la compatibilità hardware del proprio PC con il futuro sistema operativo. Basta scaricarlo e avviarlo per ottenere il responso e individuare le eventuali criticità. Ovviamente non si tratta di uno strumento ufficiale e bisognerebbe procedere con cautela. Ad ogni modo, online gli utenti ne stanno apprezzando le qualità. Un metodo semplice per verificare la presenza o lo stato del TMP presente sul proprio PC è quello di digitare nella stringa di ricerca di Windows il termine “tmp”. A quel punto comparirà una pagina dove sarà sufficiente cliccare sulla voce “Processore di sicurezza” per ottenere ogni dettaglio informativo sulla versione montata. In ogni caso, non c’è bisogno di farsi prendere dal panico o dall’ansia. Per aggiornare Windows 10 a Windows 11 bisognerà attendere comunque più di sei mesi. Da qui al 2022 verrà rilasciata l’app per la verifica automatica e in caso di responso negativo Microsoft fornirà sulla pagina ufficiale tutte le informazioni su come procedere.

F.P.L.




Angelo Lucarella: “Sarri può fare tanto”. Le parole dell’illustre tifoso laziale

Si avvicina il giorno del raduno per la squadra del Presidente Lotito: dalla prossima stagione calcistica ci sarà a Maurizio Sarri a guidare i biancocelesti. Lo start operazioni del ritiro dell’intera compagine è previsto per il 7 luglio prossimo.

Non sarà certo facile far dimenticare presto l’addio del figlio prodigo di casa Formello ormai approdato a Milano, in sponda nerazzurra, Simone Inzaghi. Maurizio Sarri pare determinato: alle spalle tante stagioni con il Napoli, poi Chelsea ed in ultimo Juventus prima che prendesse un vero e proprio anno sabbatico. Tra i trofei più importanti uno scudetto italiano ed una Europa League (ex Coppa Uefa).

L’ambiente dei tifosi laziali, dopo l’annuncio dell’avvento del “sarrismo”, ha sicuramente percepito un cambio netto con il passato tra metodo di allenamento, rapporto con i giocatori, comunicazione, ecc.

Tra i super tifosi l’avvocato Angelo Lucarella, tra l’altro scrittore e vice pres. coord. Commissione Giustizia del Ministero Sviluppo Economico, che commenta l’arrivo di Sarri alla Lazio e l’inizio della nuova stagione calcistica per L’Osservatore Italia.

“Sarri può fare tanto.

Negli ultimi anni, soprattutto, ha fatto ulteriore esperienza sul piano internazionale e, aggiungerei, di livello.

Anche se gli anni passati a Napoli sono quelli che più l’hanno affermato concretamente nel calcio di primissima fascia, tuttavia, è indubbiamente un allenatore che si presta a forgiare le squadre verso una dimensione quantomeno europea.

Mi auguro che la piazza laziale possa andargli a genio cosicché riesca a percepire tutta la forza di un ambiente così caloroso come quello biancoceleste.

Costruire davvero qualcosa di interessante e di prospettiva è chiaramente il sogno di tutti, ma l’unica strategia è, come in ogni ambito della vita, l’impegno ed il lavoro; motori principale per raggiungere importanti traguardi con la società.

Di Sarri è risaputo che abbia entrambe le caratteristiche.

Ad ogni modo essendo una scelta alquanto inedita, sia sul piano tattico che di metodo, staremo a vedere i risultati.

Spero che alla Lazio si trovi così bene in futuro, ormai non tanto lontano, da poter fumare qualche sigaretta in meno (mi si consenta la battuta).

Per ora auguro buon lavoro a Mister Sarri con un grande Forza Lazio”.