Grottaferrata, tutto pronto per l’appuntamento con la filiera del turismo organizzato laziale

Dal 23 al 25 novembre al Park Hotel Villa Ferrata il secondo congresso di Fiavet Lazio

GROTTAFERRATA (RM) – Fiavet Lazio, l’Associazione Regionale delle Agenzie di Viaggi e Turismo, ha indetto dal 23 al 25 novembre, presso il “Park Hotel Villa Ferrata” di Grottaferrata (Roma), il suo secondo Congresso che vedrà impegnati tutti i rappresentanti della filiera del turismo organizzato laziale.

Oltre a festeggiare i 60 anni di Fiavet Lazio, il Congresso sarà l’occasione per confrontarsi sul futuro e quindi sugli strumenti da mettere in campo per superare la gravissima crisi che ha colpito il settore nel periodo della pandemia Covid 19.

Gli interventi dei consulenti Fiavet Lazio ed i percorsi formativi attuati rappresenteranno una spinta a porsi delle domande, mentre la presenza delle Istituzioni darà il giusto valore agli incontri per dialogare su Incoming, Outgoing, Rapporti con gli Enti locali, Abusivismo, Innovazione, Nuovi Trend, Giovani Agenti di Viaggio e Meeting Industry, 

La sfida sarà quella di costituire un fronte comune dopo i due difficili anni appena trascorsi, con rinnovato impegno e stima reciproca.

Il “Congresso ‘60”, indetto dalla Presidenza dell’Associazione con il sostegno di Fiavet Nazionale, è patrocinato dalla Regione Lazio e dal Comune di Grottaferrata con la collaborazione del Park Hotel Villa Ferrata e del COTAV. Tra i molti sponsor si segnalano, tra gli altri, l’EBTL (Ente Bilaterale Turismo della Regione Lazio), Business & Tourism Insurance Service, Confcommercio, Traiconet, Saltech+, Vignaioli Grottaferrata, Ferratese Parfums, Gruppo Archeologico Latino “Bruno Martellotta” onlus, 38 Incoming, Young Tour, Park Hotel Villa Grazioli, Carrani, Fondo Fogar, Schiaffini, Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano (Coldiretti), Lazio Innova, Convention Bureau Roma e Lazio. Media Partner dell’evento sarà TTG Italia.

“Siamo estremamente felici di poterci ritrovare dal vivo dopo un anno di webinar dietro agli schermi, dichiara il presidente della Fiavet Lazio Stefano Corbari. In questi ultimi ormai quasi due anni di pandemia, di dolore, di emergenza tutti noi abbiamo dovuto affrontare sfide che non avremmo mai pensato di dover nemmeno immaginare, ci siamo aggrappati al nostro lavoro, alla nostra passione nell’attesa di poter ricominciare la nostra attività. Questo appuntamento, oltre che a festeggiare i 60 anni della nostra associazione, sarà l’occasione per confrontarsi ma anche per gettare le basi per un futuro di sfide, di innovazione e di sempre maggiore professionalità”.

Stefano Corbari presidente Fiavet Lazio

L’importanza dei temi, la presenza di autorevoli esponenti delle istituzioni, il desiderio di ricominciare, la determinazione degli operatori rappresenteranno l’essenza di un evento, tra i primi ad effettuarsi in presenza, per tracciare una nuova strada che dovrà aiutare il settore ad uscire dall’impasse di quest’ultimo periodo.




Marsala, al teatro Impero va in scena “Cavalleria rusticana”

Una nuova rappresentazione che coinvolgerà ed emozionerà il pubblico seguendo le note dell’opera indimenticabile di Mascagni.

MARSALA (TP) – Cavalleria rusticana, la celebre opera del compositore Pietro Mascagni in scena al Teatro Impero di Marsala il prossimo 9 dicembre. Un unico atto, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, si ispira alla nota novella omonima di Giovanni Verga.

È ambientata nella Sicilia di tardo Ottocento, una terra lontana a noi non solo temporalmente, ma anche socialmente, poiché la condizione di vita dei protagonisti di quest’opera è fortemente condizionata dai rigidi e antichi costumi morali dell’Isola, dove su tutto predominano la legge del più forte, l’orgoglio e l’onore, anche sulle passioni.

Tutto ha inizio nel paese di Vizzini, quando compare Turiddu torna dal servizio militare. All’alba di una domenica di Pasqua si ode una serenata dedicata a Lola, moglie di compare Alfio, ma non è suo marito a cantarla. Lola ha infatti una relazione clandestina con Turiddu, risalente a prima della leva militare. Inizialmente si sarebbero dovuti sposare Turiddu e Lola, ma con la proroga del servizio ella si stancò di aspettare e sposò Alfio; per ripicca, Turiddu all’inizio si sposò con Santuzza, ma alla fine l’antica passione ebbe la meglio. Santuzza, scoperto il tradimento, si scontra verbalmente con Turiddu e Lola, arrivando poi assalita dalla collera non solo a maledire Turiddu, ma a rivelare tutto ad Alfio. L’uomo, sentendosi ferito nell’orgoglio, sfida il rivale Turiddu a duello all’arma bianca, secondo l’usanza tradizionale. Turiddu sa di essere nel torto, e si lascerebbe uccidere per espiare la propria colpa, ma non può lasciare sola Santuzza, disonorata dal suo tradimento, dunque deve accettare. Turiddu, prima di recarsi al duello, saluta sua madre Lucia, raccomandando di fare da madre a Santuzza se lui non dovesse tornare, poi corre via. Mentre le due donne si abbracciano, si ode un mormorio venire da lontano e poco dopo una popolana urla che Turiddu è stato ammazzato, gettando tutti nella disperazione.

La visione e il dramma della solitudine femminile e dell’onore maschile, ancor più forti in un paese della Sicilia antica, restano intatti nella visione della Regista Cettina Messina, dando un messaggio forte ma elegante al tempo stesso che non fa altro che svelare la comune debolezza umana.

L’ambientazione scelta da Pietro Mascagni rivive in scena nella visione interamente creata dallo Scenografo Russo Evgenii Gurenko, le cui pittoresche scenografie rappresentano in pieno la Sicilia di pietra raccontata da Giovanni Verga. Povera, ma allo stesso tempo ricca di elementi tipici, come le finestre e i balconi addobbati per la pasqua, la chiesa in festa e le porte della città rurale, che ci ricorda il tempo passato dell’isola.

La compassione della pietà, la processione del Cristo Risorto, la Pasqua, ma soprattutto le vicende e le passioni dei protagonisti di Cavalleria rusticana, accompagnati dall’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Siciliano, diretta magistralmente dal Maestro Michele Netti, e un cast di interpreti di valore assoluto come Alberto Profeta che interpreta il ruolo di Turiddu e Nati Katai Santuzza, prendono vita in una nuova rappresentazione che coinvolgerà ed emozionerà il pubblico seguendo le note dell’opera indimenticabile di Mascagni.

Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico Siciliano

Direttore d’Orchestra Michele Netti

Interpreti:

Turiddu: Alberto Profeta

Santuzza: Nati Katai

Lola: Lara Leonardi

Mamma Lucia: Alessia Sparacio

Alfio: Salvo Di Salvo

Regia: Cettina Messina




Velletri, Paolo Mieli riparte dal Tognazzi: presentato il suo ultimo libro “Il tribunale della storia”

VELLETRI (RM) – Paolo Mieli al Teatro “Tognazzi” di Velletri è stato ospite della Mondadori Bookstore e della Fondazione De Cultura per presentare il suo ultimo libro, “Il tribunale della storia”, edito da Rizzoli.

L’autore, davanti ad un nutrito pubblico, ha premesso il suo affetto per la nostra città: qui si svolse l’ultimo evento pre-covid e da qui è ripartito con le presentazioni, in un territorio al quale si sente molto legato.

Intervistato da Emanuele Cammaroto, il direttore ha raccontato la genesi di questo libro che proviene dalla sua esperienza professionale di storico e di giornalista. Sono moltissime sia le casistiche affrontate che i personaggi analizzati, da Fidel Castro a Gesù Cristo. Insita in queste lucide ricostruzioni è l’idea che incidente sulla mente sia un obiettivo di tutti i poteri, quindi scrivere la storia è sempre una prerogativa. Tuttavia, secondo Mieli, è fondamentale ragionare nel merito: parlare alla testa delle persone, conquistandone l’attenzione, è il più intimo segreto di tutte le battaglie vincenti – divulgazione storica inclusa – rispetto a disfide e competizioni ricche di chiacchiere che riportano solo vittorie effimere.

Un aspetto importante è anche la creazione dei miti, che sono storicamente delle invenzioni necessarie a consolidare le vittorie e dare un passato nobile alla storia. Il direttore ha detto che è arrivato alla scrittura di questo libro perché si è reso conto delle analogie fra la sfera storico-giornalistica e quella giurisprudenziale: l’analisi ha senso solo se si rimettono in discussione le cose e ogni volta si riapre un caso. Ogni evento, vicenda o fatto a ridosso del suo avvenimento crea un’opinione tendenzialmente molto vicina ai vincitori. Poi si riconsidera, dopo anni, e infine alla luce delle prove emerse si fanno passi avanti tenendo conto che la “sentenza” non è mai definitiva ed è per questo che da Gesù, a Enea, a Pericle c’è una continua messa in discussione.

Prima del firma-copie, il direttore Mieli ha scherzato sulla sua eventuale elezione a presidente della Repubblica: intervenendo sulla questione Quirinale, si è detto sicuro che sarà eletto un capo dello Stato in grado di garantire tutti i partiti e pertanto saranno pochi i cosiddetti franchi tiratori. “Se dovessi davvero essere eletto io”, ha ironizzato, “la festa sarà a Velletri e siete tutti invitati, ve lo prometto”. Infine, ha rivolto un appello affinché il libro sia letto anche dai giovani proprio perché consente di entrare nei meccanismi della storia. Il lungo firma-copie ha concluso un evento di successo, in attesa della prossima data in programma sempre al Teatro “Tognazzi” venerdì 26 novembre alle ore 18.30 con Chiara Gamberale.




Medicina rigenerativa, successo dei ricercatori Usa: “speciali molecole” hanno riparato il midollo spinale dei topi

Una tecnica innovativa che potrebbe essere utile per i traumi spinali, ma anche per ictus e malattie neurodegenerative come Parkinson, Alzheimer e Sclerosi laterale amiotrofica (Sla)

Hanno ripreso a correre su quattro zampe, senza trascinare più quelle posteriori, i topi paraplegici trattati con un’innovativa tecnica di medicina rigenerativa che ha riparato le loro lesioni al midollo spinale.

Sono bastate quattro settimane per vedere i risultati dopo una singola iniezione di speciali molecole che, ‘danzando’ attorno alla lesione, riescono a interagire più efficacemente con i recettori delle cellule, stimolandone la rigenerazione. Il risultato è pubblicato su Science dai ricercatori della Northwestern University (Usa), che intendono rivolgersi quanto prima alla Food and Drug Administration (Fda) americana per sperimentare la terapia sull’uomo.

L’auspicio, infatti, è che questa tecnica innovativa possa essere utile per i traumi spinali, ma anche per ictus e malattie neurodegenerative come Parkinson, Alzheimer e Sclerosi laterale amiotrofica (Sla).

La terapia consiste nell’iniettare localmente uno speciale liquido che si addensa formando una complessa rete di nanofibre simile alla matrice extracellulare del midollo spinale. A seconda di come viene progettata questa ‘impalcatura’ artificiale, è possibile regolare il movimento delle molecole al suo interno, in modo da favorire il loro legame con i recettori delle cellule. “Considerando che le cellule stesse e i loro recettori sono in costante movimento, possiamo immaginare che molecole capaci di muoversi rapidamente possano incontrare questi recettori più facilmente”, spiega il coordinatore dello studio Samuel Stupp, esperto di chimica e scienze dei materiali della Northwestern University.

“L’innovazione chiave nella nostra ricerca, che non è mai stata fatta prima, è quella di controllare il movimento collettivo di oltre 100.000 molecole all’interno delle nostre nanofibre. Se le molecole si muovono, ‘ballano’ o perfino saltano momentaneamente fuori da queste strutture, note come polimeri supramolecolari, allora sono in grado di legarsi più efficacemente con i recettori”. Quando questo avviene, si attivano due cascate di segnali nelle cellule: una stimola la rigenerazione dei prolungamenti (assoni) dei neuroni, mentre l’altra promuove la formazione di nuovi vasi sanguigni che alimentano le cellule. La terapia inoltre favorisce la produzione di nuova mielina (il rivestimento isolante che facilita la trasmissione dei segnali nervosi) e riduce la formazione di cicatrici che costituiscono un ostacolo alla riparazione. Infine aumenta anche il numero di neuroni motori che riescono a sopravvivere.

Secondo Samuel Stupp, la danza delle molecole che ha permesso di restituire il movimento ai topi paraplegici potrebbe essere un’innovazione cruciale da applicare anche ad altre patologie. “I tessuti del sistema nervoso centrale che abbiamo rigenerato nel midollo spinale lesionato sono simili a quelli del cervello colpito da ictus e malattie neurodegenerative come la Sla, il Parkinson e l’Alzheimer – sottolinea l’esperto – La nostra scoperta relativa al controllo del movimento di gruppi di molecole per potenziare i segnali cellulari potrebbe essere applicata in modo universale a tutti i bersagli di interesse biomedico”.




Roma, a Santa Croce in Gerusalemme un concerto per omaggiare il sommo poeta

Giovedì 18 novembre, a partire dalle 21:00

ROMA – In occasione dei 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri, il coro Musicanova ed il coro femminile Eos, diretti dal Maestro Fabrizio Barchi, celebreranno il Sommo Poeta in un concerto a lui dedicato, dal titolo “Dante e la Musica”.

L’appuntamento sarà per giovedì 18 novembre, a partire dalle 21:00, nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, a Roma. Ingresso libero, con Green Pass obbligatorio, fino ad esaurimento posti.

“Dante e la Musica” sarà un percorso letterario e musicale scandito in tre parti, corrispondenti alle tre cantiche della Divina Commedia. Un viaggio dal Rinascimento alla polifonia contemporanea, attraverso l’esecuzione di brani di grandi compositori: Dante rivivrà nelle note di Luzzaschi, De Victoria, Verdi, Zecchi, Biebl, Kocsar, Barchi ed Esenvalds.

L’introduzione ed il commento ai tre momenti della serata sarà a cura di Monsignor Marco Frisina, attuale Rettore della Basilica di Santa Maria in Trastevere. Direttore di coro di lungo corso, è autore di numerosi canti liturgici apprezzati in Italia e all’estero. Durante la sua carriera, ha realizzato colonne sonore per molti film a tema storico e religioso, e nel 2007 ha composto l’opera teatrale “La Divina Commedia”, prima trasposizione in musica del capolavoro dantesco. Per questa speciale ricorrenza, Monsignor Frisina ha firmato per il coro Musicanova “Amor, che a nullo amato amar perdona” e “Io sono amore angelico” per il coro Eos, brani inediti che il pubblico ascolterà nel corso della serata.

A fondare il coro Musicanova, nel 1999, è stato il Maestro Fabrizio Barchi. Tra i più apprezzati direttori di coro italiani, nella sua quarantennale carriera ha creato e diretto molti cori in ambito associativo e scolastico, credendo fermamente nei valori musicali e umani dell’attività corale, ed ha insegnato Direzione di coro presso il Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso. Presenza frequente nelle giurie di prestigiosi concorsi corali, tiene anche corsi sulla coralità giovanile.

Nei suoi 22 anni di storia, il Musicanova è diventata una delle realtà più apprezzate in Europa, grazie a una frequente attività concertistica che ha superato i confini italiani, con esibizioni in Danimarca, Finlandia, Grecia, Svezia, Spagna, Ungheria, e alle vittorie di prestigiose kermesse. Ultima tra queste, il Grand Prix al Concorso Internazionale Florilege Vocal di Tours (Francia) del 2017: un risultato straordinario che ha permesso al coro di partecipare, nel 2018, al Gran Premio Europeo, il più importante concorso a livello internazionale per cori, tenutosi a Maribor, in Slovenia. Con una ricca discografia all’attivo, il coro ha avuto anche l’opportunità di collaborare con artisti di caratura mondiale: fra i tanti Ennio Morricone, Mina, Andrea Bocelli e lo stesso Marco Frisina.

Il Musicanova è uno dei cori che compongono l’omonima associazione, di cui fa parte anche il coro Eos. Dal suo esordio nel 2000 come coro femminile, il gruppo si dedica allo studio di varie forme di musica corale, dal Medioevo alla musica popolare, con particolare attenzione alla contemporaneità. Tante le partecipazioni e i premi in concorsi nazionali e all’estero: tra i più recenti, il 2º premio nella categoria Voci pari al Concorso Polifonico Internazionale “Guido d’Arezzo” nel 2018; il premio speciale “A.Ba.Co” per la migliore esecuzione di un brano di autore contemporaneo italiano, il premio speciale per il miglior direttore ed il 1º premio assoluto al Concorso “Antonio Guanti” di Matera nel 2019. Responsabile del coro, oltre al direttore Fabrizio Barchi, è il Maestro Mario Madonna.




Deposito Nazionale di scorie radioattive, Italia Nostra: 11 anni per una proposta e… pochi giorni per replicare

22 i siti identificati nel Lazio tutti concentrati sulla provincia di Viterbo

Sogin, come previsto dal D.lgs. n. 31/2010, nell’ambito della, supposta, consultazione pubblica, ha avviato un Seminario Nazionale per l’approfondimento degli aspetti tecnici relativi al Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, con l’intento di verificare la rispondenza delle aree individuate ai requisiti dell’IAEA-International Atomic Energy Agency e dell’ISIN-Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Guida Tecnica n. 29) e agli aspetti connessi alla sicurezza dei lavoratori, della popolazione e dell’ambiente, e dulcis in fundo, l’illustrazione dei possibili benefici economici e di sviluppo territoriale connessi alla realizzazione di tali opere ed alle misure compensative (di cui all’art. 30 del Decreto Legislativo 31/2010.

Il Seminario Nazionale è iniziato il 7 settembre 2021 e finirà il 24 novembre, tutte le 7 Regioni coinvolte saranno ascoltate in diverse sessioni. La conclusione è prevista per il 15 dicembre 2021, data di pubblicazione del resoconto complessivo dei lavori. La tempistica prevede poi un tempo di circa 240 giorni tra ulteriori osservazioni e con il gran finale della manifestazione di interesse per il sito idoneo, che a detta del dott. Fabio Chiaravalli, Direttore Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, Sogin, saranno più di uno. Secondo Sogin i 900 milioni di investimento saranno la chiave per la candidatura dei comuni che avranno la fortuna di ritrovarsi un sito idoneo.

Le audizioni rimarranno sul canale YouTube di Sogin, comprese le due giornate dedicate alla Regione Lazio, registrate il 10 e l’11 Novembre, i partecipanti erano i portatori di interessi che entro i termini di 180 giorni a partire dal 5 Gennaio 2021 avevano inviato le osservazioni al progetto, nel Lazio circa 40 tra associazioni, Enti locali, Comitati, Privati Cittadini e Società.

Sul Lazio, purtroppo, con 22 siti concentrati sulla provincia di Viterbo, di questi quelli che destano più preoccupazione sono i 4 siti classificate “MOLTO BUONE”, VT27 a Montalto di Castro e Canino, VT8 a Montalto di Castro, VT36 nel comune di Montalto di Castro, VT12 nei comuni di Corchiano e Vignanello, VT16 nel comune di Corchiano, 2 classificate “BUONE”, VT24 nel comune di Canino e Montalto di Castro, infine VT25 nel Comune di Tarquinia e Tuscania.

Sono stati due giorni importanti per spiegare in dettaglio la contrarietà al deposito Nazionale, da parte dei relatori che avevano 10 minuti e una presentazione di 5 slide a disposizione, una partecipazione blindata e per niente interlocutoria, si interveniva e dallo studio commentavano senza diritto di replica.

Sono intervenuti per il Lazio, quasi tutti i tecnici incaricati dai Sindaci per la redazione delle osservazioni, l’unico Sindaco che ha letto la sintesi delle osservazioni è stato il Sindaco di Tarquinia.

Al seminario ho rappresentato come presidente di Italia Nostra Sezione Etruria di Tarquinia, Montalto e Canino, anche le altre associazioni che avevano sottoscritto le osservazioni, la Lipu – lega italiana protezione uccelli – Forum ambientalista – il Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia – il Comitato 100% farnesiana e il Comitato per la difesa della valle del Mignone.

Il mio intervento è stato anticipato da una breve premessa, esprimendo il personale disaccordo con il metodo Sogin che seppur stigmatizzando il grande lavoro di partecipazione dei cittadini, hanno continuato a confondere la pubblicità dell’iter autorizzativo con la vera e propria partecipazione. Le osservazioni sono state pubblicate sul sito ma non vi è stato di certo il tanto declamato DIBATTITO PUBBLICO, in questo percorso il cittadino è stato escluso. La scelta la faranno, soltanto i Sindaci anche senza la dovuta partecipazione dei cittadini.

Anche le risposte in diretta alle numerose domande inviate, sarebbero state partecipazione, vera, il risultato è invece edulcorato dalle buone maniere della conduzione.

L’area individuata come VT-25 è posizionata a cavallo della SP dogana che taglia quasi perfettamente a metà la superficie totale dell’area di (ha) 361, ricadenti tra il Comune di Tarquinia e quello di Tuscania.

La parte appartenente al Comune di Tarquinia, circa 150 ettari ed interamente corrispondente al territorio della «Roccaccia», in parte è di proprietà dell’Università Agraria di Tarquinia, terreni soggetti agli usi civici.

Ho sottolineato con forza che l’area interessata ad uso civico, ha un valore sottostimato dalle indagini tecniche di Sogin, poiché rappresenta l‘eventuale e inopportuna modifica territoriale che renderebbe non fruibili i relativi diritti di uso civico, che ha consentito alle tante generazioni di godere dei beni e del paesaggio intatto che aveva nei secoli precedenti.

L’area è in parte coltivata a grano, in parte è lasciata incolta, per questo motivo agli occhi di chi ha scritto la relazione sul sito di VT25, la ritiene di non altissimo valore naturale.

Su questo concetto si basa l’errore, ritenere non importante la naturalità dei luoghi e del suo paesaggio.

Sapete chi ha già fatto questo errore? L’ha fatto l’ANAS con il tracciato verde nella Valle del Mignone, sapete che fina ha fatto il progetto? E’stato bocciato dal tribunale del TAR, l’opera proposta è dichiarata e documentata in ben due pareri negativi del Minambiente, definita“immiticabile” e non può essere semplicemente oggetto di compensazioni ambientali, in questo caso economiche ritornando al progetto della CNAPI.

Sogin ritiene che l’area sia poco abitata, l’area è distante 9 km dal nucleo abitativo di Tarquinia, 13 Km da quello di Monte Romano e 10 km dalla Località marittima Spinicci (Tarquinia) che insieme a Tarquinia lido d’estate possono ospitare più di 50.000 persone in un giorno, non ci sembra un posto poco abitato.

Ho lasciato agli atti una serie di domande: Alla fragilità naturalistica si aggiunge quella sismica, sottostimata nel comune di Tarquinia, ma segnalata nell’area adiacente del comune di Tuscania, come è stato possibile far rientrare questa area tra le idonee?

Le linee guida di Ispra potrebbero non tenere conto dell’importanza delle aree naturali?

I corsi d’acqua e l’estrema vulnerabilità idraulica dell’area sono stati presi in considerazione?

Sui 40 ettari del parco tecnologico saranno autorizzate anche esperimentazione? Perché non è possibile sapere fin da ora a che cosa è esattamente destinato?

L’iter della CNAPI finirà con una manifestazione di interesse, se nessun comune parteciperà come avverrà la scelta?

A tutte queste domande ci saranno risposte scritte e pubblicate nelle pagine web del Seminario Nazionale che si chiuderà il 15 Dicembre, dopo di che ci saranno soltanto 30 giorni per le ulteriori osservazioni.

Sogin si è presa 11 anni per tirare fuori la proposta, i territori interessati avranno pochi giorni per replicare, questa secondo noi, non è partecipazione!

Per ITALIA NOSTRA Sezione Etruria Marzoli Marzia




Bielorussia Polonia, è tenzione sui migranti al confine

Le forze di sicurezza bielorusse hanno “sparato colpi in aria, simulando situazioni pericolose” per destabilizzare ancora di più la situazione al confine con la Polonia. Lo ha detto il portavoce dei servizi speciali di Varsavia, Stanislaw Zaryn.

“Sappiamo anche – ha aggiunto – che le autorità della Bielorussia stanno aiutando i migranti a distruggere le barriere al confine. Li vediamo portare loro gli strumenti per tagliare i cavi, per distruggere la recinzione”. Media vicini al governo di Minsk, citati dalla tedesca Welt, riferiscono invece a loro volta di spari da parte polacca, ma non ci sono conferme.

La guerra ibrida dei migranti della Bielorussia verso l’Europa rischia di provocare un’escalation. Situazione peggiorata dopo le immagini di centinaia di profughi in marcia verso frontiera polacca. Varsavia ne respinge l’ingresso e si dice pronta a difendere i propri confini. La commissione chiede ai 27 di colpire il regime di Lukashenko con un nuovo giro di sanzioni. La Polonia quest’anno ha registrato oltre 23mila ingressi illegali da est, quasi la metà a ottobre. Berlino esorta Bruxelles ad agire e ad aiutare a fermare il flusso di migranti che attraversano illegalmente la Polonia dalla Bielorussia. Minsk avverte Polonia, eviti provocazioni. La Nato: ‘La situazione è grave’.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha parlato col presidente polacco Andrzej Duda della “grave situazione” alla frontiera della Polonia. Lo rende noto lo stesso Stoltenberg su Twitter. “L’uso dei migranti da parte della Bielorussia come tattica ibrida è inaccettabile. La Nato è solidale con la Polonia e tutti gli alleati nella regione”, aggiunge il segretario generale.

Il Consiglio dell’Ue ha sospeso lo schema di facilitazione dei visti per gli esponenti del regime di Minsk. La decisione è una risposta all’attacco ibrido in corso lanciato dal regime Bielorusso. Lo rende noto il portavoce della presidenza di turno del Consiglio Ue, Damijan Fiser, su Twitter.

Il ministero della Difesa bielorusso ha respinto oggi le accuse di Varsavia secondo cui Minsk sta coordinando l’ondata di migranti che tentano di attraversare la vicina Polonia. “Il ministero della Difesa bielorusso ritiene infondate e non comprovate le accuse da parte polacca”, si legge in un comunicato che accusa la Polonia di aumentare la tensione “deliberatamente”.
La Bielorussia mette in guarda la Polonia contro ogni “provocazione” al confine tra i due Paesi, dove si ammassano migliaia di migranti nella speranza di entrare in Ue. “Vogliamo anticipatamente mettere in guardia la parte polacca contro l’utilizzo di qualsiasi provocazione” contro la Bielorussia “per giustificare eventuali azioni bellicose illegali” contro i migranti. Lo comunica una nota del ministero degli Esteri di Minsk.

La Germania esorta l’Unione europea ad “agire” e ad aiutare a fermare il flusso di migranti che attraversano illegalmente la Polonia dalla Bielorussia. “La Polonia o la Germania non possono farcela da sole”, ha detto al quotidiano Bild il ministro degli Interni ad interim Horst Seehofer. “Dobbiamo aiutare il governo polacco a proteggere il loro confine esterno. Questo sarebbe effettivamente il compito della Commissione europea. Ora li invito ad agire”, ha detto.

Nell’intervista alla Bild Seehofer ha detto di sostenere la decisione della Polonia di costruire un muro di confine. “Non possiamo criticarli per aver protetto i confini esterni dell’Ue”. “Non attraverso l’uso di armi da fuoco ovviamente, ma con altri mezzi che sono disponibili”, ha aggiunto. La situazione, già molto tesa tra Minsk e Bruxelles è peggiorata dopo che sono circolate le immagini di centinaia di profughi in marcia verso la frontiera polacca. Varsavia ha respinto il loro ingresso e si è detta pronta a difendere i propri confini, mentre la Commissione Ue ha chiesto ai 27 di colpire il regime di Lukashenko con un nuovo giro di sanzioni. La Polonia quest’anno ha registrato oltre 23mila ingressi illegali di migranti da est, di cui quasi la metà a ottobre. Un segnale che la Bielorussia sta aumentato la pressione sull’Europa, come rappresaglia alle sanzioni. 

Aleksandr Lukashenko e Vladimir Putin hanno discusso della situazione al confine tra Bielorussia e Polonia nel corso di una conversazione telefonica: lo comunica il servizio stampa del Cremlino. Il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko ha dichiarato che “non si piegherà davanti all’Europa” mentre migliaia di migranti sono ammassati al confine con la Polonia.

L’addetto militare presso l’ambasciata della Polonia a Minsk è stato convocato al ministero della Difesa bielorusso: lo riferisce lo stesso dicastero bielorusso dichiarando che al rappresentante polacco “è stato comunicato che le accuse della parte polacca su un coinvolgimento di militari bielorussi” nella situazione al confine tra Polonia e Bielorussia “sono infondate e ingiustificate”.

 Il premier polacco, Mateusz Morawiecki: “Dietro la crisi dei migranti dalla Bielorussia c’è la regia del presidente russo Vladimir Putin.”




Emergenza clima: ANBI e SVIMEZ a confronto con rappresentanti di Governo, Parlamento e Sindacati

Mercoledì 10 novembre alle ore 10.30 nella Sala Fellini del Centro Congressi Roma Eventi

Nel corso dell’incontro saranno forniti i dati più aggiornati sulla condizione del territorio italiano e sullo stato dei finanziamenti per il contrasto alla crisi climatica

“L’Italia spende solo il 45% delle risorse comunitarie assegnate: questo deve essere un assillo per tutti i soggetti decisori; dobbiamo dare risposte immediate per garantire un futuro migliore alle giovani generazioni”: l’appello è di Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto al cinquantenario della convenzione fra ENPAIA (Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e gli Impiegati in Agricoltura) e SNEBI (Sindacato Nazionale Enti Bonifica e Irrigazione), da cui nacque il fondo mutualistico a tutela dei lavoratori consorziali.

“Per contrastare l’emergenza climatica – aggiunge Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – serve un grande sforzo comune e nuove risorse per la sistemazione del  territorio, ad iniziare dall’assetto idrogeologico. È necessario lavorare insieme per scrivere una pagina nuova del Paese. In questo, i Consorzi di bonifica ed irrigazione dimostrano capacità progettuale e rispetto dei cronoprogrammi. A fronte, però, di progettazioni definitive ed esecutive, ammesse a finanziamento per quasi 1 miliardo e mezzo di euro, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede nuove risorse per soli 520 milioni circa, nonostante l’Italia spenda mediamente  7 miliardi di euro all’anno per riparare danni da calamità naturali. Della necessità di colmare questo divario – conclude il Presidente di ANBIparleremo (domani) mercoledì 10 Novembre nel corso di un confronto, organizzato insieme a SVIMEZ, con rappresentanti di Governo e Parlamento, nonché dei sindacati. L’appuntamento è alle ore 10.30 nella Capitale, al Centro Congressi  Roma Eventi.  Dati alla mano, cercheremo alleanze per sollecitare scelte politiche ormai urgentissime, come drammaticamente  testimonia  l’apparire degli uragani sul mare Mediterraneo.”

Partecipano all’incontro:

Francesco VINCENZI, Presidente ANBI

Luca BIANCHI, Direttore SVIMEZ

insieme a

Giordano COLARULLO, Direttore Generale UTILITALIA

Tina BALI’, Segretaria Nazionale FLAI-CGIL

Erasmo D’ANGELIS , Segretario AdBD Appennino Centrale

a confronto con

Alessandro MORELLI, Viceministro Infrastrutture e mobilità sostenibili

Francesco BATTISTONI, Sottosegretario MiPAAF

Fabio MELILLI, Presidente Commissione Bilancio Camera

Gianpaolo VALLARDI, Presidente Commissione Agricoltura Senato

Alessia ROTTA, Presidente Commissione Ambiente  Camera

Filippo GALLINELLA, Presidente Commissione Agricoltura Camera

Giuseppe L’ABBATE, Commissione Agricoltura Camera

Giuseppe BLASI, Capo Dipartimento DIPEISR – MiPAAF

Attilio TOSCANO, Struttura di Missione Ministero Infrastrutture




Sacrofano, al via la prima edizione del festival “Sacrophonè”

Il 13 e14 Novembre 2021 – Suoni e silenzi nell’antico Borgo di Sacrofano e nel Parco di Veio

SACROFANO (RM) – Un fine settimana all’insegna della musica mediterranea a Sacrofano quello organizzato dall’associazione Formedonda con il patrocinio del Comune con la prima edizione del festival “Sacrophonè”. La direzione artistica è affidata a Mario Rivera, artista e musicista siciliano, da qualche anno cittadino del delizioso borgo medievale del Comune a nord della Capitale, immerso nel Parco di Veio.

Colpito dalla storia e della bellezza del territorio, Rivera ha scelto proprio il borgo medievale di Sacrofano e il Parco di Veio per presentare il Festival musicale vincitore del bando del Ministero della Cultura per l’anno 2021, con l’intento di promuovere la cultura musicale e valorizzare le ricchezze naturalistiche e storiche del territorio.

Si tratta di preziosa occasione di ritrovata condivisione dopo i lunghi mesi di restrizioni, in cui grandi protagonisti del mondo della musica acustica, d’autore, popolare, world e jazz si esibiranno in due concerti presso la Chiesa di San Giovanni Battista. A completare il programma le passeggiate sonore, che accompagneranno i partecipanti alla scoperta della storia del territorio. 

Gli appuntamenti sono a ingresso libero, con prenotazione obbligatoria, e si svolgeranno nel rispetto delle norme anticovid.

L’Associazione Culturale Formedonda, dopo aver consolidato la propria esperienza organizzativa in Sicilia con festival e rassegne come AlturEstival, Musiche Senza Confini, Mystikòs, inizia un nuovo percorso relativo alla promozione culturale ed artistica anche nel Parco di Veio, proponendo artisti quali Stefano Saletti & Banda Ikona, con il loro “sabir” (la lingua parlata nei porti del Mediterraneo) e un affascinante viaggio nella musica mediterranea, e Ecanes Duo, progetto musicale acustico di Giovanni Seneca e Anissa Gouzi, che presenteranno una selezione di brani tra musica classica e tradizione popolare. Si svolgerà, inoltre, una passeggiata sonora nel Borgo Antico di Sacrofano con performance musicali estemporanee a cura di Mario Crispi, con i suoi affascinanti strumenti a fiato etnici ed arcaici.

PROGRAMMA

Sabato 13 novembre 2021

ore 19:30 Presentazione del Festival 

Piazza Armando Diaz – Borgo medievale 

Intervento del Sindaco Patrizia Nicolini

Degustazione di prodotti locali a cura della Pro Loco 

ore 21:00 Concerto Mediterraneo Ostinato

STEFANO SALETTI & BANDA IKONA

Chiesa di San Giovanni Battista – Borgo medievale

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria

Domenica 14 novembre 2021 

ore 10:30/ore 12:00 PASSEGGIATA SONORA CON INTERVENTI MUSICALI DI MARIO CRISPI

Tra anfratti, scorci e spazi del Borgo medievale visita guidata a cura di Paola Serata

Piazza San Biagio

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria – gruppi di massimo 15 persone

ore 13:00 PRANZO/DEGUSTAZIONE DI PRODOTTI TIPICI LOCALI 

a cura della Pro Loco di Sacrofano

Piazza San Biagio 

ore 16:00 VISITA GUIDATA: I RESTAURI DELL’ABSIDE DELLA CHIESA DI S. G. BATTISTA 

a cura di Alessia Felici

Chiesa di San Giovanni Battista 

ore 18:30 CONCERTO ECANES DUO – Musiche della tradizione mediterranea

Chiesa di San Giovanni Battista – Borgo medievale 

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria




Sant’Agata Militello, lezione di teatro al Baglio Saraceno: all’ITIS Torricelli si sperimentano nuove metodologie didattiche

La lezione è stata seguita anche da alcuni genitori e ha incuriosito il pubblico di passaggio, che si è fermato ad ammirare lo spettacolo-lezione

SANT’AGATA MILITELLO (ME) – A Sant’Agata Militello in provincia di Messina la professoressa Mariangela Gallo continua le sue lezioni itineranti per i luoghi più suggestivi della cittadina, all’insegna della parola d’ordine I-CARE, azione concordata e condivisa dalla Dirigente scolastica, prof. Antonietta Amoroso.

L’arte come strumento e allo stesso tempo contenuto per l’istruzione e l’educazione dei ragazzi. Un’azione performante teatrale, un’installazione, canto, foto e video sono gli elementi esteriori e apparenti di un lavoro sull’inconscio, per far radicare meglio concetti e nozioni, giocando sulla sorpresa, il coinvolgimento e la partecipazione gioiosa.

Tutto questo è avvenuto il 3 novembre 2021, presso il Baglio Saraceno di Sant’Agata di Militello. Un nutrito gruppo di studentesse e studenti dell’ITIS “E. Torricelli” ha invaso quel luogo suggestivo, nei pressi del Castello Gallego, che si è trasformato in un naturale palcoscenico nel quale sperimentare nuove metodologie didattiche.

Non banchi, non cattedre, non docenti, ma una comunità che accoglie e valorizza tutte le diversità

Si è tenuta una lezione sul teatro svolta dalle ragazze di III B Informatica, Francesca Lupica e Sofia Tascone, e rivolta, in particolar modo, ai compagni che frequentano la seconda classe. Studenti in cattedra, un metodo cooperativo attuato negli anni ’60, del secolo scorso, da don Lorenzo Milani presso la scuola di Barbiana.

Nessuno può negare che si impara veramente quando si è soggetti attivi, quando la classe diventa una comunità ed accoglie e valorizza tutti e tutte senza discriminazioni.

La lezione ha avuto un proseguo con la lettura drammatizzata dello stralcio conclusivo della tragedia sofoclea: Antigone.

La scelta del testo non è stata casuale, visto che si è in prossimità della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre. Antigone, ancora oggi, rappresenta l’eroina per antonomasia. Ella vive il dramma morale che è di tutti i tempi, quello del conflitto tra l’obbedienza a una legge umana, rappresentata dal potere maschile, e la fedeltà a un superiore imperativo etico che, nel suo caso, riguarda la sfera degli affetti verso i defunti. Antigone dirà: “Non sono nata per odiare, ma solamente per amare”.

Verrà condannata a morte anche per il suo appartenere al genere femminile. Creonte, infatti, sentenzierà : “Finché vivrò , qui non comanda Donna!”.

Grande partecipazione emotiva sia da parte degli attori: Antonino Ventura (Creonte) e Cecilia Ballì (Antigone) sia da parte degli studenti partecipanti. La prof.ra Mariangela Gallo, che ha guidato l’esperimento, afferma: “Fare scuola con lezioni itineranti all’aperto è più faticoso per il docente, che deve organizzare, preparare e prevedere qualsiasi tipo di criticità, ma certamente una scuola del genere è più interessante e coinvolgente per i nostri giovani che, come noi alla loro età, aspirano a cambiare le brutture del mondo”.

L’evento si è concluso rendendo omaggio a tutte quelle donne disprezzate, violate e assassinate. Si è realizzata, infatti, una scultura umana, rappresentando con i corpi dei ragazzi seduti a terra, il simbolo femminile ed all’unisono hanno voluto affermare: “STOP alla violenza sulle donne!”.

La lezione è stata seguita anche da alcuni genitori e ha incuriosito il pubblico di passaggio, che si è fermato ad ammirare lo spettacolo-lezione.

L’impatto su studenti e studentesse è stato profondo. Ecco cosa ha esternato Giuseppe Emanuele sui social: “Ho provato molte emozioni, dopo tanto tempo sembrava di essere tornati alla normalità, nonostante le regole anti-covid. È stata una bellissima e coinvolgente lezione contro la violenza sulle donne, che sicuramente servirà a tutti noi giovani come esperienza di vita. È stato bello poter partecipare e sentirsi utili”.




Alexa compie 3 anni in Italia e premia chi le fa gli auguri

Alexa, l’assistete vocale di Amazon, spegne oggi la sua terza candelina in Italia, la settima negli Stati Uniti. “Nei primi tre anni dall’arrivo in Italia gli utenti attivi che utilizzano Alexa sono cresciuti oltre l’80% anno su anno e nel solo 2021 si contano oltre 5 miliardi di interazioni tra gli utenti in Italia”, afferma Gianmaria Visconti, Country Manager di Amazon Alexa. In tre anni ha registrato 10 miliardi di interazioni, 450 milioni di ore di musica ascoltate, 28 milioni di chiamate. Una curiosità: oltre 7 milioni di volte, solamente nell’ultimo anno, gli utenti le hanno detto “ti voglio bene”. Tra le altre richieste gettonate ad Alexa: cosa c’è in tv, quanti giorni mancano a Natale, il santo del giorno. Sono oltre 140.000 in tutto il mondo i dispositivi per la casa intelligente compatibili con Alexa. Le funzionalità di Alexa in Italia sono frutto dell’impegno di una community di sviluppatori composta da oltre 54.000 membri. “Non avremmo ottenuto questi risultati senza la combinazione di più fattori – conclude Visconti – in primis il lavoro svolto dal team italiano: 50 colleghi, tra Language Engineer e Data Scientist, del nostro centro di Ricerca e Sviluppo a Torino, che in questi anni hanno migliorato la comprensione linguistica di Alexa del 70% circa”. Nella giornata di oggi (6 novembre) è possibile fare gli auguri all’assistente vocale, ricevendo in cambio un piccolo regalo. Basta dire infatti “Alexa buon compleanno” entro la fine della giornata. Dopo avervi ringraziato, l’assistente vocale si premunirà di mandarvi una sorpresa via email. Si tratta di quattro mesi di abbonamento ad Amazon Music Unlimited, la piattaforma per ascoltare la musica in streaming di Amazon.

F.P.L.