La mafia uccide solo d’estate, al via la 2 stagione: un successo garantito da consolidate conferme

Al via sul primo canale della televisione di Stato la seconda stagione della fiction “La Mafia Uccide Solo d’Estate” prodotta da Rai Fiction-Wildside tratta e nata dal film omonimo del regista e attore Pif (Gianfrancesco Diliberto) ed è stata scritta da Michele Astori, Stefano Bises e Michele Pellegrini e alla regia Luca Ribuoli.

La storia della famiglia palermitana Giammarresi prosegue il suo corso

Dopo l’ardua scelta di restare a Palermo a seguito di complesse e rischiose vicissitudini precedenti. L’ottima interpretazione di attori di rilievo fra i quali Claudio Gioè, Anna Foglietta, assicurano e confermano il successo ottenuto della prima stagione che aveva comunque suscitato pareri discordanti per la difficile convivenza fra temi seri e drammatici ed episodi e rappresentazioni dal sapore comico e leggero che in un primo momento non è stato facile comprendere a fondo.

Le reazioni dei siciliani

La prima reazione nel giudicare la precedente stagione della serie, pur essendo entusiasta nella scelta degli attori, scenografia, montaggio e tutto il resto, aveva suscitato in molti siciliani che hanno vissuto nella pelle quei lunghi e terribili anni un certo disagio per le scene scimmiottanti e quasi cabarettistiche delle figure dei mafiosi corleonesi rappresentati come ignoranti, cialtroni e fuori luogo ovunque fossero. Era lecito avvertire un certo disagio per quella rappresentazione comica disprezzante e denigratoria di quei carnefici alla luce di tutto il sangue versato da servitori di uno Stato messo in ginocchio da gente rappresentata in quel modo. Pif e la regia in questo sicuramente sono stati i primi coraggiosi inventori di una ironia e “sfottò” che manifesta un modo efficace nel trattare e giudicare i responsabili di tutti quei caduti. Non temendo nessuna contrarietà nell’essere umili e nel contempo magari rendersi conto di aver frainteso questa geniale “messa in scena” in precedenti commenti, oggi, dopo l’avvio della seconda stagione della serie è giusto affermare quanto regia e autori siano stati abili scrittori e descrittori di una Palermo martoriata da anni faticosi dove la maggior parte assoluta di famiglie per bene non abbienti erano obbligate ad una resistenza quotidiana contro mostri che dilaniavano speranze e futuro. I palermitani stessi fuori da logiche criminali e piani occulti attuati “sopra le loro teste” non riuscivano a capire fino in fondo e rassegnati troppo spesso subivano in silenzio sotto una coltre minacciosa che costringeva ad una amara omertà.

Il racconto dettagliato di quegli anni cupi

Questa seconda stagione mantiene e conferma il pregio di proseguire sotto forma di fiction il racconto dettagliato di anni cupi che hanno contraddistinto un pezzo di storia del nostro paese. Un sud sconosciuto da molti che mostra il prezzo carissimo che è costato a chi ci viveva e vive oggi. Quella certa inflazione di fiction ambientate in un sud avvinghiato dalla stretta della mafia con “La Mafia Uccide Solo d’Estate” trova una forma distintiva di raccontare attraverso una famiglia “tipo”, quello che è stato il sud di quegli anni e cause e concause che portano al nostro presente.
Paolino Canzoneri




Scene di follia nel Pisano: studente punta un’arma giocattolo in fronte al prof

PISA – Avrebbe puntato una pistola alla fronte del suo professore per umiliarlo davanti alla classe, urlandogli di alzare le mani e abbassare la testa. Solo dopo avrebbe detto che era un’arma giocattolo e che stava scherzando.

Protagonista uno studente 17enne di un istituto superiore del Pisano. Il ragazzo è stato sospeso ed indagato per violenza privata continuata, minacce e ingiuria. La ‘colpa’ del docente, quella di averlo richiamato energicamente all’ordine.

L’atto di bullismo si sarebbe verificato nel gennaio scorso. Ancora scosso, l’insegnante avrebbe chiesto l’aiuto di una collega che si sarebbe incaricata di riferire al preside. A quel punto il 17enne l’avrebbe riempita di insulti, cercando di impedirle di entrare nell’ufficio del preside, parandosi davanti alla porta.
Sui fatti procede la procura presso il tribunale dei minori e indaga la polizia. Per lo studente, che secondo quanto appreso sarebbe già stato interrogato, potrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio




Accademia italiana di criminologia, dall’FBI al top dei professionisti: il primo congresso a Roma

ROMA – All’Università degli Studi Internazionali di Roma –UNINT in via Cristoforo Colombo, 200, è in corso da ieri il primo congresso nazionale dell’Accademia Italiana di Criminologia, sistema penale, investigazioni e sicurezza il cui principale organizzatore è il professor Vincenzo Maria Mastronardi, già titolare della Cattedra di Psicopatologia forense dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Presidente dell’AIC di Roma (Accademia Italiana di Criminologia, Sistema penale, Investigazione e Sicurezza). I lavori del congresso dureranno fino alla giornata di domani domenica 29 aprile.

Tanti gli illustri nomi degli altri organizzatori dell’evento:

Il professor Enrico Marinelli, Sezione di Medicina Legale Sapienza Università di Roma; l’avvocato Lello Spoletini, direttore Associazione Tutela dei Diritti; la professoressa Simona Zaami, Sezione di Medicina Legale Sapienza Università di Roma; l’avvocato Matteo Santini, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma; l’avvocato professor Giovanni Neri, segretario dell’Accademia Italiana di Criminologia, Sistema Penale, Investigazione e Sicurezza; il professor Gianluca Montanari Vergallo, Sezione di Medicina Legale Sapienza Università di Roma; la professoressa Monica Calderaro, direttore dell’Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologico-Forensi; la professoressa Lucrecia Vega Gramunt, responsabile per la Spagna e l’America Latina dell’Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologico-Forensi.

Tra i partecipanti rappresentanti dell’Arma dei carabinieri e della Federal Bureau of Investigation statunitense (FBI)

Numerosi esperti di fama nazionale e internazionale, appartenenti al mondo accademico e delle professioni e istituzionale con ufficiali dell’Arma dei carabinieri nonché una rappresentanza dell’FBI statunitense. Presente il professor Antonello Crisci, medico legale, consulente di parte della famiglia Bergamini (Caso Denis Bergamini, giocatore del Cosenza morto in tragiche ed oscure circostanze).  Inoltre: Fabio Cicchitelli, odontoiatra e criminologo dell’Acri;  Giovanni Cicchitelli, avvocato e criminologo. Il loro intervento è previsto per oggi 28 aprile alle 17.45 dove sarà presente anche Michelangelo Russo, avvocato penalista-cassazionista di Cosenza.

Il programma della prima giornata

Ieri a dare il benvenuto agli intervenuti il professor Ciro Sbailò dell’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT. Le relazioni introduttive sono state curate dal professor Javier Alejandro Bujan rettore dell’Istituto Universitario Nazional de Derecios Humanos “Madres de Plaza de Mayo” di Buenos Aires; dal professor Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale, ex vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Professore emerito Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; dal professor Natale Mario Di Luca, Responsabile della sezione dipartimentale di Medicina Legale Sapienza Università di Roma; dal professor Jorge A. Sereni presidente della Fondazione Civitas et Lex di Buenos Aires.

Durante la prima sessione di ieri si è parlato di tecniche e negoziazione e profiling con il professor Vincenzo Mastronardi, già titolare della cattedra di psicopatologia forense Sapienza Università di Roma; con il professor Gregory Vecchi, profiler già FBI supervisor e docente agenti speciali FBI, USA. Esperto dell’FBI in tecniche di negoziazione e profiling dipartimento di giustizia penale, studi giuridici e lavoro sociale Missouri Western State University. Il professor Antonello Crisci e l’avvocato Massimiliano Fioravanti hanno parlato di vittimologia; il Presidente avvocato Lello Spoletini ha parlato del fenomeno delle coppie criminali mentre il professor Paolo Capri e il professore avvocato Pietro Mazzeri hanno argomentato di profili delle vittime di famiglia e delle dipendenze.

Il programma di oggi (seconda giornata)

La seconda sessione plenaria vedrà affrontare tematiche legate alle prospettive di applicazioni dopo le ultime note giurisprudenziali della legge Gelli-Bianco e le sue reali applicazioni con il presidente professor Enrico Marinelli e la professoressa Simona Zaami; Cons. Giovanni Battista Petti, presidente della III Sez. Civile della Suprema Corte di Cassazione; dottor Enrico Pedoja, segretario Società Medicolegale Triveneta. Seguirà poi la presentazione del dizionario Italiano del Crimine di Vincenzo Maria Mastronardi, a cura del dottor Stefano Loparco, direttore generale Osservatorio Nuove Professionalità (ONP). Si parlerà di responsabilità sanitaria- aspetti penalistici con il professor Gianluca Montanari Vergallo e l’avvocato Maia Agnino.

Nel pomeriggio ci sarà lo Standard Internazionale delle tecniche investigative e relativi profili con il Presidente professor Vincenzo Mastronardi; professor Gregory Vecchi, che parlerà dell’analisi predittiva dei comportamenti: profiling dell’aggressore prima di eventuali attacchi nelle scuole e negli ambienti lavorativi; Il tenente colonnello Claudio Rubertà, comandante del nucleo Radio Mobile di Roma; il Generale Gioacchino Angeloni, già comandante provinciale della Guardia di Finanza di Torino attualmente ufficiale di collegamento tra il Comando generale della Finanza e il Ministero del Tesoro. Si parlerà poi della scena del crimine con il professor Giovanni Neri. E di perizie grafiche e altri argomenti criminologici con Fabio Cicchitelli, odontoiatra e criminologo di Acri;  Giovanni Cicchitelli, avvocato e criminologo. Il loro intervento è previsto per le 17.45. Con loro ci sarà pure Michelangelo Russo, avvocato penalista-cassazionista di Cosenza.

Il programma della giornata conclusiva (domani 29 aprile)

Durante la terza e ultima giornata del congresso si parlerà di giustizia penale tra il retributivo e il garantismo con il Presidente professor Vincenzo Mastronardi e l’avvocato Lello Spoletini; con il professor Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale, ex presidente del Csm, professore emerito Università degli studi di Roma Tor Vergata; professor Claudio Zanghì, Emerito professore dell’Università di Roma Sapienza; professor Ricardo Alvarez, presidente della facoltà di diritto Università Maimonides. Buenos Aires; dottor Giacinto Siciliano, direttore della casa di reclusione di Milano San Vittore; Cons. dottor Gennaro Francione e il dottor Eugenio D’Orio, specialista in biologia e genetica forense, ricercatore Università di Copenhagen, direttore del Master “Biologia forense ed investigazioni scientifiche”.

Angelo Barraco

 




Il piccolo Alfie è morto, il papà: “Abbiamo il cuore spezzato”

Il piccolo Alfie Evans è morto. Lo hanno annunciato entrambi i genitori su Facebook

Proprio giovedì sera il papà del piccolo aveva di fatto annunciato di considerare conclusa la sua battaglia chiedendo ai medici dell’ospedale di Liverpool, dove il figlio di 23 mesi si trovava ricoverato, per ricevere l’autorizzazione a riportarlo a casa. Tom Evans aveva letto una dichiarazione in cui prometteva di voler «formare una relazione» e «costruire un ponte» con l’ospedale, chiedendo ai dimostranti che da giorni protestano di fronte alla clinica di tornare a casa, Il padre aveva ringraziato per il sostegno l’Italia e la Polonia riconoscendo nel contempo «la dignità e la professionalità» dei medici dell’ospedale pediatrico di Liverpool, che per oltre un anno hanno assistito il bambino affetto da una grave malattia degenerativa.




Estate 2018, beach: moda, tendenze e i consigli del lookmaker delle dive Renè Bonante

E’ arrivata l’estate finalmente e le spiagge nel fine settimana hanno registrato il pieno dando il via all’apertura ufficiale dell’estate 2018.

Una moda beach 2018 un po’ retro. Ecco le tendenze

I costumi di quest’estate hanno delle caratteristiche ben precise ed anche un po’ retrò, la moda beach 2018 è ricca di volants e ruches, corpetti che ricordano il “Corset mistere” di Cristian Dior, monospalla con spallina rigide o con volants, si riconfermano di nuovo il bikini e i motivi floreali anche con fiori tridimensionali abbinati a motivi geometrici, fantasia cachemire, oppure decorazioni che ricordano i dipinti di Pier Mondrian.

E’ di moda il noto costume bianco indossato da Ursula Andress, prima bond girl nella storia dei film dei “007”

La nota attrice è ricordata anche per la famosa e celebre scena di quando uscii dall’acqua entrando ufficialmente tra i capi della storia del costume, alcuni noti brand ne hanno fatto una versione rivisitata con gli slip sgambati anni ’80 a vita alta. La moda beach di quest’anno è decisamente molto femminile con le sue profonde sgambature e vita alta, le decorazioni spaziano con strisce larghe e strette con stelle, un “remake” alla bandiera americana. Un must che non tramonta mai da mettere nella valigia per il fine settimana al mare è l’intramontabile costume nero, alcuni brand ne hanno creati con inserti in trasparenti da abbinare a pareo.

Quale trucco mettere in spiaggia? I consigli del lookmaker delle dive Renè Bonante

Ma, il trucco come dev’essere per non avere un viso sciatto e fare uno scivolone di stile, cosa dobbiamo mettere a riposo nel beauty case e da usare di nuovo in autunno? E in spiaggia quale trucco mettere? A questa domanda risponde il lookmaker partenopeo delle dive Renè Bonante

I prodotti che io consiglio di mettere nel beauty case a riposo sono il fondotinta compatto e la cipria, da sostituire al loro posto con le creme colorate e il fard o un’illuminante del tipo cremoso che rafforza l’abbronzatura dando luminosità. Gli occhi vanno truccati con matitoni e kajal al posto degli ombretti a polvere, mentre il mascara è preferibile il tipo indelebile, la sera con il tipo da infoltimento, mentre se le palpebre lo permettono si possono usare mascara dai colori del tipo blu notte, verde bosco, marrone e viola. Le labbra le coloriamo non con i rossetti del tipo matto, ma con il burro cacao e il lip gloss al loro posto. In spiaggia i rossetti si possono usare anche i colori più “sparati” dalle tinte forti e belle, mentre raccomando sempre di non dimenticare la protezione al viso e anche ai capelli per non arrivare a settembre con il viso rovinato e capelli sfibrati”.

Storia del Bikini

I primi accenni di costume da bagno a due pezzi che lasciavano scoperti parte della pancia e l’ombelico fecero la loro comparsa nel 1935. Ma, “L’atomico” bikini è stato creato ufficialmente nel 1946 dal sarto francese Louise Réard, nello stesso anno Cristian Dior lanciò il “New look” e la guepière. Il nome BIKINI richiama l’atollo di Bikini nelle isole Marshall, nel quale negli stessi anni gli Stati Uniti conducevano esperimenti nucleari. Il sarto Réard riteneva che la sua creazione avrebbe avuto effetti esplosivi. Le attrici hanno avuto sempre nella storia della moda una grande influenza, nel 1953 le foto di Brigitte Bardot su una spiaggia di Cannes con addosso un costume in occasione del Film Festival rese popolare questo capo, a favorire ancor di più la sua diffusione fu quando B.B. indossò un bikini nel film dal titolo “ Piace a troppi” nel 1958, si cominciò a creare un mercato anche negli USA. Fra i costumi più famosi come già citato è stato il costume di Ursula Andress indossato nel film dal titolo “Dr. No”, l’attrice Halle Barry fu protagonista di un “remake” della storica scena del film con colori e la foggia diversi.

Cenni storici di indumenti che hanno dato le basi dell’odierno bikini

I costumi fin dall’antichità come li intendiamo noi da mettere al mare o alle terme dalle testimonianze di dipinti o reperti ritrovati nei siti archeologici risalgono a molti secoli addietro, fra gli esempi più significati sono le ragazze raffigurate in un mosaico della villa romana del Casale nelle vicinanze di Piazza Armerina del IV sec. d.C. circa. Le ragazze indossano una tipo di bikini con reggiseno a fascia molto simile alla nostra epoca, come concordano gli studiosi è lo “Strophium” chiamato anche “subligaculum” – la fascia per il seno- menzionato nei testi romani. Gli “slip” con fascia delle ragazze del mosaico armerino ricordano lo “Skenti” egiziano, ossia mutanda con fascia larga, questo capo venne indossato fino al III millennio a. C. nell’antico Egitto questo indumento veniva generalmente indossato a torso nudo, senza che vi era nessuna distinzione fra le varie classi della popolazione. Da[ Storia della moda di Black Garland].
Gli egiziani tenevano molto alla cura del corpo e all’igiene personale e fra le testimonianze pittoriche che raffigurano egiziani intenti con cura di se stessi avendo solo addosso un primordiale perizoma con semplici strisce, ma strette in vita, la troviamo su un dipinto ritrovato a Saqqarah nella tomba di aknManhor risalente a 2330 a C.

Questo tipo di indumento veniva usato anche veniva usato anche a Creta sia da uomini che da donne, come raffigurano alcune statuine o dipinti, gli uomini andavano anche in giro nudi, le donne cretesi, chiamate anche “le parigine” per la loro spiccata femminilità, generalmente andavano in giro a seno nudo. Nel medioevo non si hanno molte notizie, ma si facevano il bagno in comune tra uomini e donne con un camicione o tunica. Fra gli esempi più significativi al mondo, ed anche fra le più datate di un particolare tipo di indumento, ma la sua destinazione d’uso non è come lo intendiamo no, ma con molta probabilità per proteggere i genitali lo troviamo al Museo Archeologico di Bolzano, al suo interno è custodita la mummia del Simulan chiamato anche Oetzi o Iceman con tutti gli indumenti di quando venne ucciso, al momento del ritrovamento aveva un primordiale perizoma insieme ad altri indumenti. Oetzi risale addirittura a 5.300-5.700 anni fa -dell’età del rame- ed è stato datato al radiocarbonio, gli studiosi concordano che il “perizoma” è il primo indumento che l’umanità abbia creato, addirittura qualche studioso ipotizza che risale al periodo paleolitico.

Giuseppina Ercole

 




Tagliente: “Serve una sanzione per il mancato rispetto del decoro della Bandiera.  La condizione del Tricolore sugli Uffici pubblici è avvilente”

MONTESCAGLIOSO (MT) – Si è appena conclusa a Montescaglioso in provincia di Matera l’incontro dibattito sui valori e simboli della Repubblica cui ha fatto seguito la cerimonia di consegna di due nuovi vessilli, il Tricolore e la Bandiera europea, al Sindaco Vincenzo Zito, da parte del Presidente dell’ANCRI Tommaso Bove.

La Cerimonia si è svolta presso la Sala del Capitolo dell’Abbazia di San Michele Arcangelo alla presenza del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale, del Prefetto di Matera Antonella Bellomo, del Questore Paolo Sirna, dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza , di altre autorità religiose e militari, della Dirigente Scolastica Antonia Salerno e di alcune classi dell’Istituto Comprensivo Palazzo – Salinari. La delegazione dell’ANCRI era rappresentata, dal Presidente Tommaso Bove,dai vice presidenti Francesco Avena e Franco Graziano, dal delegato ai rapporti Istituzionali prefetto Francesco Tagliente, dai segretari provinciali  di Matera Antonio Montalbano e di Bari Giovanni Carella.

I lavori sono stati aperti dal sindaco Vincenzo Zito cui hanno fatto seguito gli interventi del presidente dell’ANCRI Tommaso Bove e del prefetto Francesco Tagliente. Ha preso poi la parola il Questore Paolo Sirna.

I lavori sono stato conclusi dal prefetto di Matera Antonella Bellomo.

Al termine il tenore Gianni Mazzone ha intonato l’Inno Nazionale. Il presidente dell’ANCRI ha consegnato poi al Sindaco il Tricolore e la Bandiera europea issati sulla Casa Comunale alla presenza anche delle scolaresche.

Nel corso della cerimonia, dalle parole presidente Bove e del prefetto Tagliente è stata colta la particolare determinazione dell’Associazione degli insigniti al Merito della Repubblica di portare avanti i progetti per tenere alti i valori fondanti della nostra Repubblica.

Negli ultimi anni – ha detto Tagliente –  purtroppo, accade sempre più frequentemente di vedere la Bandiera italiana, esposta anche su edifici pubblici, in pessime condizioni d’uso, strappata, lacerata, scolorita o sporca. Non fanno eccezione neppure i Palazzi sede di istituzioni locali o nazionali.

Questa situazione va ormai avanti, da tempo, un po’ ovunque. Dal nord al sud sono presenti vessilli nella migliore delle situazioni, esposti in modo sbagliato e irriguardoso. Bandiere offese indecorosamente sino al punto da sembrare solo un pezzo di stoffa di tre colori.

Il Tricolore è il simbolo dell’unità nazionale e dovrebbe rappresentare per tutti l’orgoglio di essere italiani. Non c’è spettacolo più avvilente per un cittadino che vedere la Bandiera della propria nazione logora, sporca o addirittura stracciata.

Il valore e il significato della Bandiera dovrebbero di per sé indurre ad una maggiore cura ed attenzione da parte dei responsabili dei diversi enti. Purtroppo questo non sempre accade

E dire – ha proseguito Tagliente – che nella nostra Costituzione (art.12) c’è scritto che la bandiera della Repubblica è il Tricolore italiano; il Regolamento sulla disciplina dell’uso delle Bandiere (D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121) dispone che “Le Bandiere vanno esposte in buono stato e correttamente dispiegate” e, ancora, che ogni ente deve designare i responsabili alla verifica della esposizione corretta delle Bandiere.

Purtroppo, queste belle prescrizioni sono prive di sanzione e nessuno, salvo rari casi, si è mai degnato di occuparsene.

Una sporadica iniziativa, per provare a far sanzionare la violazione di queste prescrizioni – ha aggiunto- si rinviene negli atti parlamentari della sedicesima legislatura. Nove anni fa, un gruppo di parlamentari, presentò un testo (atto senato 1350 e atto camera 3668) con cui si progettava la contravvenzione di 500 euro, elevabili a 2.000 in caso di recidività, a carico del contravventore alle disposizioni in materia di decoro del Tricolore.

Questa iniziativa parlamentare, assegnata alla I Commissione Affari Costituzionali in sede Referente, non fu mai esaminata né in Commissione, né in Assemblea. E` evidente il totale disinteresse generale. Un fatto assai disdicevole per la mancanza di riguardo nei confronti del nostro terzo simbolo della Repubblica e dell’Unita nazionale. Peraltro questa condizione di incuria del Tricolore dà una pessima impressione sia ai cittadini italiani, sia agli ospiti stranieri. D’altra parte, è evidente la differenza che si può riscontrare nella cura del vessillo nazionale visitando qualsiasi altro Paese.”

Concludendo il suo intervento il prefetto Tagliente ha detto che “L’Associazione degli insigniti al merito della Repubblica (ANCRI) ha, quindi, deciso di levare un grido di denuncia e di dolore con una serie di iniziative finalizzate a promuovere il Rispetto dei valori fondanti della nostra Repubblica e della nostra Costituzione Repubblicana, il rispetto Tricolore, della persona, della legalità. 

Se non portassimo rispetto per la nostra Bandiera come potremmo parlare di decoro urbano, di educazione al rispetto e alla legalità? Con quale autorevolezza potremmo presentarci ai giovani per parlare di rispetto dei valori? Cosa risponderemmo a un giovane che ci dovesse contestare la scarsa attenzione per questi valori?  

Voglio rivolgere un appello all’Associazione nazionale comuni di Italia (ANCI), al futuro Governo e a tutti i nuovi parlamentari. Assumete ogni consentita iniziativa per far rispettare il nostro e vostro Tricolore. Sono convinto che il problema sia risolvibile prevedendo una sanzione, sia pure lieve per chi viola le prescrizioni previste dal Regolamento sulla disciplina dell’uso delle Bandiere”.




Palermo: commemorato il carabiniere Orazio Costantino, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria

PALERMO – Oggi a Casteldaccia in provincia di Palermo è stato commemorato il Carabiniere Scelto Orazio Costantino, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria, ucciso il 27 aprile del 1969. Nel corso della cerimonia, alla quale hanno partecipato il sindaco di Casteldaccia dott. Fabio Spatafora, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo Colonnello Antonio Di Stasio ed i familiari dell’eroico militare, sono stati deposti una corona di alloro al monumento di via Cattaneo e un cuscino di fiori sulla stele eretta in località “Fiorilli”, luogo dell’eccidio.

La vicenda

Quel giorno, in località “Fiorilli” di Casteldaccia, era stato predisposto un servizio finalizzato a catturare una banda di estorsori che vessava i commercianti della zona. Il Carabiniere Scelto Costantino si trovò di fronte uno sconosciuto che, armato di un fucile, si accingeva a raccogliere la busta predisposta per simulare la somma richiesta a una delle vittime delle estorsioni. Nel frangente, impugnando la propria arma d’ordinanza, affrontò il malfattore, che tuttavia riuscì a esplodere un colpo con il proprio fucile, attingendo mortalmente al petto il Carabiniere. Questi, seppur ferito, rispose al fuoco e, prima di spirare, trovò la forza di riferire ai commilitoni le indicazioni indispensabili per l’identificazione e la cattura del suo assassino.
Il 23 maggio 1970, il Carabiniere Scelto Orazio Costantino è stato insignito della “Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria”.

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo Colonnello Antonio Di Stasio ha ricordato che:

“L’Arma dei Carabinieri non dimentica i suoi eroici caduti; essi siano di esempio alle nuove generazioni per aver sacrificato il loro dono piu’ grande: la vita.”




Gmail si rinnova e lancia i messaggi di posta elettronica che si “autodistruggono”

Gmail, il servizio di posta elettronica di Google che conta oltre 1,2 miliardi di utenti nel mondo, si rinnova in nome della sicurezza. Il colosso di Mountain View dà vita a un cambiamento che segue due linee guida ben distinte: l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e l’incremento della sicurezza sui dati, che arriva a un mese di distanza dal Gdpr, il regolamento Ue sulla privacy in vigore dal 25 maggio prossimo.

La novità sulla protezione delle comunicazioni si chiama “confidential mode” e introduce le email che si autodistruggono, un po’ come accade con i messaggini di alcune applicazioni come Snapchat. Quando si devono inviare dati confidenziali, come ad esempio la dichiarazione dei redditi o un referto medico, si può stabilire una data di scadenza del messaggio oltre la quale non sarà più possibile leggerlo. Si può inoltre far sì che l’email non si possa copiare, stampare o inoltrare, per evitare condivisioni accidentali. L’intelligenza artificiale in Gmail ha diverse declinazioni: dà priorità ai messaggi, ricorda di rispondere a quelli importanti, suggerisce risposte automatiche e consiglia di annullare l’iscrizione ad alcune newsletter, ad esempio quelle che continuiamo a ricevere ma non guardiamo mai. Ma le novità non finiscono qui, Google infatti ha rinnovato anche a livello grafico Gmail e ha introdotto la possibilità di interagire con i messaggi senza bisogno di aprirli. Dalla lista delle email in arrivo si può infatti decidere di cestinare o controllare gli allegati, e anche di impostare lo “snooze”.

F.P.L.




Lecce, bullismo: si rifiuta di dare un pacchetto di patatine e viene spinto contro un banco. Gli asportano la milza

LECCE – Spinto contro un banco da un compagno di classe per essersi rifiutato di consegnare un pacchetto di patatine, uno studente di 15 anni residente a Caprarica di Lecce ha subito l’asportazione della milza.
L’episodio sarebbe avvenuto giovedì 19 aprile, durante l’ora di ricreazione, all’interno di un istituto tecnico di Lecce, a poca distanza dal “Fermi”, la scuola al centro del video choc su cui la procura per i minorenni di Lecce ha aperto un’inchiesta. É stato il legale della famiglia della vittima, a presentare un esposto-querela in Questura. Sono in corso accertamenti per verificare se in passato il ragazzo sia stato vittima di atti di bullismo, oppure se si sia trattato di un episodio isolato.




Nuovo Parlamento italiano, il più giovane della storia repubblicana

Spinti dal tedio dei 50 giorni di pantano governativo, abbiamo analizzato i profili dei neo-eletti che si divideranno tra Camera e Senato. Frugando i dati dell’analisi dell’osservatorio civico OpenPolis emerge che il nuovo Parlamento presenta l’età media più bassa affermandosi come il più giovane della storia repubblicana. Per il Senato l’età media si attesta ai 52 anni, mentre alla Camera si registra ai 44. Ciò è dovuto soprattutto all’ingresso del Movimento Cinque Stelle che si distanzia di una media di 6 anni dal partito più longevo di Liberi e Uguali.

La XVIII legislatura ha segnato un’impennata delle quote rosa

In entrambi i rami del Parlamento. Cambiamento profondo se si considera il 17.2% di presenza femminile nel 2006-2008 contro il 34.6% odierno.

Dato curioso è rappresentato dai Parlamentari al primo incarico politico, ossia coloro i quali non hanno mai assunto cariche a livello locale, né nazionale e tanto meno europeo

Nella frangia di Montecitorio i vergini sono il 35% mentre a Palazzo Madama decresce al 30,16%. M5S detiene il record del 65% di esordienti onorevoli.

Elemento ormai pleonastico in Italia è il numero di indagati e non

146 gli indagati, condannati e prescritti nelle liste di voto del 4 marzo. Nel periodo pre-elettorale, il primato di questa tanto agognata lista se lo aggiudica il centrodestra con 36 candidati nei collegi uninominale da aggiungersi ai 59 del proporzionale. Record conservato intatto al 23 marzo, giorno dell’insediamento parlamentare. Nel nome del pregiudicato e incandidabile Berlusconi sono circa il 17% ad essere coinvolti in procedimenti penali o ad essere oggetto di sentenze avverse in primo o secondo grado. Agli antipodi, nessun indagato o condannato tra le fila di Luigi Di Maio sottratti una decina tra massoni e furbetti No Rimborso. Al mezzo, solo parzialmente intaccati LeU. Per quanto spetta invece al Giglio Magico, bastino due nomi fra tutti: Piero De Luca e Micaele Campana famosa non per le sue strategie di Welfare ma per gli svariati vuoti di memoria plastificati in dozzine di “non ricordo” al processo Mafia Capitale.

Requisito non indispensabile ma sicuramente indicativo dello stato di professionalità dei nostri governanti è il titolo accademico

Il M5S, capitanato dal un non laureato, vanta due professori di economia ( Mastruzzo, Fioramonri e Tridico) tra il 25% di onorevoli con titolo superiore alla laurea. La percentuale scende al 15% per LeU, 12% per il Centrosinistra e 8% per il Centrodestra. Ma a sedersi sugli scranni legislativi anche molti non laureati. Un quarto tra Pd e LeU e solo il 18% per i pentastellati. Il Parlamento presenta delle zone di innovazione che a fatica avanzano per occupare il posto della ben sedimentata gerontocrazia. I baluardi annosi e stagionati, per non dire antiquati, sono la senatrice Emma Bonino alla nona legislatura da instancabile radicale e il deputato (ultra DC, UDC, Centro Cristiano Democratico, Centristi per l’Europa, PD), Pier Ferdinando Casini alla sua decima legislatura. Rincorrono Elio Vito (FI) all’ottava, Piero Fassino (PD) alla sesta e con loro numerosi latori di decennale esperienza.

Gianpaolo Plini




Matera, Montescaglioso aderisce al “Decoro delle Bandiere” dell’ Ancri: interviste ai protagonisti di una iniziativa di alto valore morale

MATERA – La Buona notizia. Montescaglioso aderisce al progetto “Decoro delle Bandiere” dell’ANCRI. L’orgoglio della Città nel comunicato del Sindaco Vincenzo Zito: “Con particolare orgoglio e gioia la nostra Città, dopo aver partecipato al progetto Decoro della Bandiera, è stata selezionata dall’Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) per la consegna di un nuovo Tricolore, simbolo dell’Unità nazionale e della Repubblica, da issare presso la Residenza Municipale. L’iniziativa, a cui l’Amministrazione ha partecipato su idea dell’Assessore Francesca Fortunato e suggerita dal Presidente Regionale dell’ANCRI Cav. Donato Leone, si colloca tra le varie attività previste dall’ANCRI in occasione del 70° anniversario della promulgazione della Costituzione. Montescaglioso, con questo progetto, ha inteso contribuire a mantenere alta l’attenzione sui Valori ed i Simboli della Repubblica richiamati dalla nostra Carta Costituzionale. La Cerimonia di Consegna, dunque, è prevista venerdì 27 aprile 2018 alle ore 12.00 presso la Sala del Capitolo dell’Abbazia di San Michele Arcangelo alla presenza del Sindaco Vincenzo Zito, della Giunta e del Consiglio Comunale, del Prefetto di Matera Antonella Bellomo, del Questore Paolo Sirna, del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Samuele Sighinolfi, di altre autorità religiose e militari, della Dirigente Scolastica Antonia Salerno e di alcune classi dell’Istituto Comprensivo Palazzo – Salinari. La delegazione dell’ANCRI sarà rappresentata, invece, dal Presidente Tommaso Bove e dal Prefetto Delegato ai Rapporti Istituzionali Francesco Tagliente” Lo scrive in un comunicato il Sindaco di Montescaglioso Vincenzo Zito.

In occasione dei 70 anni dalla firma della Costituzione della Repubblica Italiana l’ANCRI (Associazione Nazionale insigniti al Merito della Repubblica) ha lanciato il “Progetto decoro della Bandiera”. Un progetto finalizzato a contribuire a garantire il decoro del Tricolore, primo simbolo ufficiale identificativo della Repubblica soprattutto con la concreta azione di individuare gli Enti pubblici che non siano nelle condizioni economiche di poter sostituire il Tricolore esposto qualora versi in degrado.

Con questa nuova iniziativa l’Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica ha inteso contribuire a mantenere alta l’attenzione sui Valori e i Simboli della Repubblica richiamati nella nostra Carta Costituzionale. L’ANCRI si è dichiarata pronta a valutare «espresse richieste ricevute da parte di organismi pubblici che non sono nelle condizioni di provvedere in proprio all’acquisto delle bandiere strappate o lacerate».

In questo caso, «previa delibera del Direttivo Nazionale e compatibilmente con le risorse economiche disponibili, l’ANCRI provvederà all’acquisto e alla fornitura del materiale necessario alla messa in decoro, con modalità da concordare». Il presidente dell’ANCRI Tommaso Bove e il prefetto Francesco Tagliente, Delegato nazionale ai rapporti istituzionali dell’Associazione, hanno avviato anche un monitoraggio degli edifici pubblici che presentano criticità in tema di decoro del Tricolore.

La notizia di questo progetto è stata accolta con grande favore anche da istituzioni, Amministrazioni Enti ed Associazioni che hanno a cuore il nostro Tricolore. Tra gli Amministratori interessati al progetto c’è anche il Sindaco Vincenzo Zito, che ha chiesto all’ANCRI la possibilità di sostituire il Tricolore del Comune di Montescaglioso, in provincia di Matera.

Ci fa piacere documentare queste sensibilità verso il nostro Tricolore e per questo abbiamo ritenuto di raggiungere il presidente dell’Ancri Tommaso Bove e il prefetto Francesco Tagliente, per saperne di più sul progetto e sulla iniziativa congiunta al Comune di Montescaglioso.

 

Presidente Bove, come nasce l’evento di Montescaglioso?

Nel dare attuazione al nostro Progetto “Decoro delle Bandiere”, il segretario della sezione di Matera, Cav. Antonio Montalbano, ci ha trasmesso una nota del Sindaco di Montescaglioso (MT) con la quale chiede all’ANCRI la possibilità di destinare un Tricolore al Comune di Montescaglioso, non avendo la disponibilità di fondi per sostituire quello lacero esposto al Comune. Ritenendo particolarmente interessante la questione ho condiviso con i componenti della segreteria di presidenza di occuparcene e ho chiesto al nostro delegato ai rapporti istituzionali, prefetto Francesco Tagliente di concordare con il sindaco le procedure per la consegna delle due bandiere, Italiana ed europea aggiungendo che sarebbe stato bello organizzare per venerdì la cerimonia di consegna della Bandiera poiché l’Ufficio di Presidenza si trasferisce in blocco a Cosenza per il Raduno Nazionale biennale dell’Associazione.

 

La consegna di una Bandiera, per quello che rappresenta per tutti noi, è un momento importante che merita la massima partecipazione possibile. Presidente se lo sarebbe aspettato che il progetto “Decoro delle Bandiere” dell’Ancri, avrebbe avuto tanto consenso sul territorio?

Certo. L’Ancri presenta un progetto solo dopo averlo condiviso con le strutture territoriali anche sul piano della operatività.

 

Prefetto Tagliente, lei è un uomo delle istituzioni, come vede questa iniziativa del sindaco di Montescaglioso?

Un sindaco che mette in cima alla scala dei valori della sua comunità la dignità del Tricolore, ad ogni costo, è un amministratore che merita tutto il rispetto istituzionale e sociale. La Bandiera Italiana e con essa l’inno di Mameli, sono il simbolo dell’unità e rappresentano l’orgoglio di essere italiani. Ogni ufficio pubblico ha l’obbligo di procedere ad un’attenta verifica sui vessilli esposti, avendo cura di controllare sia la corretta esposizione nel rispetto delle regole protocollari, sia che gli stessi non si presentino logori, scoloriti, strappati, sporchi o male avvolti intorno all’asta. Eventuali Bandiere in stato di degrado vanno sostituite. La crisi economico-finanziaria che stiamo vivendo non deve vederci rassegnati. Non deve far venir meno il dovere del Rispetto del simbolo del nostro Paese e dell’unità nazionale. Tutti gli italiani si devono riconoscere nel Tricolore e rispettarlo. L’iniziativa del sindaco Vincenzo Zito merita il massimo rispetto istituzionale e sociale, un modello da prendere d’esempio.