Anguillara Sabazia: cara sindaca… i cari estinti attendono risposte [1 puntata]

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Nessuno è a conoscenza dei rapporti, qualora ce ne fossero, tra l’amministrazione comunale di Anguillara Sabazia e l’aldilà. Si può solo immaginare, perché non potrebbe essere altrimenti, che i cari estinti siano molto infastiditi per aver creduto ed ora essere rimasti delusi. Ed è più insidiosa la maledizione di un estinto che la vendetta di un vivente.

I fatti:

Il 4 agosto 2017, la Giunta comunale guidata dal sindaco Sabrina Anselmo, con delibera n. 114 approvò il progetto di fattibilità tecnica ed economica per realizzare i lavori di ampliamento del cimitero cittadino.

La sindaca, il 10 agosto dello stesso anno annunciava, sul suo profilo istituzionale facebook: “… l’amministrazione ha ritenuto urgente e improcrastinabile questo intervento con lo scopo di poter offrire un servizio cimiteriale più efficiente ai nostri cittadini.”

Alla notizia si riusciva ad ascoltare un canto di gioia tra le tombe proveniente dall’aldilà

I cari estinti avevano creduto alle parole della Anselmo. Quest’ultimi, ai quali non si può nascondere nulla, avevano preso visione della delibera il cui testo non lasciava spazio ad alcun dubbio: “Preso atto, il progetto… (omissis) ..prevede la realizzazione su due piani di n.768 loculi… (omissis)… per un costo complessivo di euro 1.431.000,00….(omissis)….. SOMME A DISPOSIZIONE DELL’ AMMINISTRAZIONE.” E oggi i defunti ancora aspettano che il gruppo di lavoro formato dal Geometra Di Donato, Geometra Nadir Ramaccioni e Geometra Gianluca Chiavari battano un primo colpo. Alla luce di come stanno le cose, il finale della delibera 114 aggiunge – alla beffa? – chiosando “Da dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134 comma 4 del T.U.267/2000”.

Che dire? Siamo alle porte del 2019 ma l’incuria inizia molto prima

E’ proprio il caso di dire che ad Anguillara Sabazia non c’è pace per i morti. Se si clicca su questo link [CLICCARE QUI], ci si rende conto che i nostri morti sono stati sempre oggetto di “equivoci” per usare un eufemismo. Il link proposto tratta della delibera di Giunta n. 209 del 29.12.2017 dove si incontrano i soliti presenti ed i cronici assenti. La giunta fu allora convocata perché era emerso che la ATI OMERGA s.r.l. Tatangelo s.r.l. per l’affidamento in regime di concessione del completamento del cimitero comunale, dopo 10 anni, dal 13 settembre 2005, da una esamina della convenzione, il Comune si accorse di alcune inadempienze contrattuali riguardo l’ampliamento da parte della società affidataria del servizio vendita loculi. La Giunta decise di evitare un eventuale (?) contenzioso e optò per la via stragiudiziale. Seguì la solita prassi dell’incarico a un avvocato, nomina di un responsabile mentre i morti aspettavano.

Che l’ampliamento del cimitero non fosse in cima ai pensieri dell’amministrazione se ne ebbe la conferma più tardi. Intanto già si preparavano le mosse per ovviare all’emergenza, scartando l’ipotesi oppure se si vuole, rimandando a sine die i lavori dell’ampliamento del cimitero.

Quest’altro link [CLICCARE QUI] tratta invece della delibera di Giunta n. 82 del 7 giugno 2017 e sempre con i soliti 3 assessori presenti e 2 assenti si decise: “Che nelle more dell’approvazione delle modifiche al suddetto regolamento – di polizia mortuaria Ndr. – si rende necessario impartire disposizioni urgenti onde poter garantire la sepoltura in caso di decesso, così come previsto dalla normativa di riferimento in merito.”

Ad Anguillara Sabazia non c’è un’emergenza abitativa, al contrario ci sono troppi immobili in vendita sul mercato. L’emergenza è altrove

Ci sono si e no 6 agenzie immobiliari e solo chi non vuole vedere non ammette che l’emergenza immobiliare non esiste. Queste agenzie hanno elenchi interi di immobili da vendere, immobili per tutti i gusti, tutte le tasche.

Ad Anguillara Sabazia c’è solo qualche agenzia funebre che magari può disporre di qualche loculo da proporre

Ciò detto la gente ad Anguillara non capirà mai l’utilità per la comunità dei piani integrati che la sindaca Anselmo ha tenuto tanto a portare in Aula per la riqualificazione di un’area ubicata in località “I Grassi”. E la giustificazione che l’Amministrazione ha l’intenzione di utilizzare la somma spettante di 3 milioni 614 mila euro in opere pubbliche non convince. Da qualche parte qualcuno recita ancora il detto: “Campa cavallo che l’erba cresce”.

A proposito di loculi

Oggi i loculi sono all’ordine del giorno. La Giunta Anselmo si è dimostrata fedele alla sua ostinazione nel non volere ascoltare la voce del caro estinto e lo scorso 26 settembre con Ordinanza Dirigenziale è stata annunciata la temporanea requisizione dei loculi cimiteriali. Su questo provvedimento tratteniamo ogni giudizio perché ci riserviamo di ritornarci più esaurientemente in seguito. Per oggi preme concludere confermando che a proposito di loculi: Se qualcuno acquista un loculo vuol dire che c’è qualcun altro che vende un loculo; vuol dire anche che al mappale cimiteriale si dovrebbe procedere al cambio della proprietà. Ma si sa che per i loculi in concessione, l’articolo 4 del contratto di concessione “…..vieta il trasferimento a terzi sia per vendita che per donazione”. La gente comune non lo sa ma la polizia mortuaria lo sa e il caro estinto dall’aldilà guarda e annota.

Anguillara, scoppia l’emergenza tombe: la giunta Anselmo requisisce i loculi cimiteriali ai privati

Emanuel Galea




Sperimentazione 5G e rischio cancro: 300 primi cittadini della conferenza dei sindaci degli Stati Uniti ricorrono al tribunale

Recepiti gli aggiornamenti della ricerca internazionale, nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità potrebbe rivedere la classificazione degli agenti cancerogeni, inserendo l’elettrosmog in Classe 2A (cancerogeno probabile) se non addirittura in Classe 1 (cancerogeno certo). Significherebbe minare alla fondamenta la supposta innocuità delle radiofrequenze, onde non ionizzanti, con evidenti ripercussioni anche nella corsa contro il tempo ingaggiata in questi giorni dall’industria del 5G (al rialzo, prosegue l’asta miliardaria per gli ambiti lotti).

A breve, attesi in autunno, i risultati finali del Programma nazionale di tossicologia americano (NTP), la più grossa ricerca su cavie uomo-equivalenti mai condotta al mondo sugli effetti biologici delle irradiazioni da cellulari (3G-GSM, che si sappia: sul 5G non ci sono studi preliminari sul rischio salute!). Le evidenze, già negli esiti parziali di marzo, dicono: tumore e glioma maligni nel cervello, neurinomi del cuore! (notati pure cardiomiopatia e danni al tessuto cardiaco). Tutti questi dati sono racchiusi nel libro inchiesta, “Manuale di autodifesa per elettrosensibili” di Maurizio Martucci (Edizioni Terra Nuova). “Siamo al nesso tra cancerogenesi e tecnologia, dobbiamo fare molta attenzione ai prossimi passi”: forti di 147 studi recenti sul legame tra esposizione alle radiazioni a microonde e danni biologici, la coalizione statunitense Americans for Responsible Technology (52 gruppi statali e federali) ha poi chiesto alla Commissione federale per le comunicazioni di fermare il lancio (accelerato!) del 5G, mentre oltre 300 primi cittadini della Conferenza dei Sindaci degli Stati Uniti si spingeranno in tribunale pur di bloccare l’imposizione 5G, già rifiutata nelle città di San Anselmo, Ross, Mill Valley (California) e Palm Beach (Florida) per salvaguardare “la salute e la sicurezza della comunità”.

Mentre in Inghilterra c’è attesa per la sentenza sul maxi-risarcimento chiesto da Neil Whitfield (60enne britannico malato di cancro al cervello, stabilito il nesso telefonino=cancro può ricevere 1 milione di sterline da un colosso del wireless) nella sede comunale di Cracovia (Polonia) s’è svolto il 3 ° Forum internazionale “Protezione dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico, limiti di sicurezza” a cui ha partecipato anche Fiorella Belpoggi, per l’Istituto Ramazzini (Bologna) direttrice della ricerca più autorevole (10 anni di studio) sugli effetti cancerogeni delle antenne di telefonia mobile: “siamo scienziati, il nostro ruolo è di produrre prove solide per la valutazione di pericoli e rischi. La sottostima delle prove dei biotest sui cancerogeni e i ritardi nella regolamentazione hanno già dimostrato molte volte di avere gravi conseguenze, come nel caso dell’amianto e del fumo.”

Agostino Di Ciaula, Presidente ISDE-Italia (ha reiterato al Governo Conte una richiesta di moratoria, inascoltata) sostiene che “le prime evidenze che stanno venendo fuori dalla sperimentazione del 5G sono abbastanza preoccupanti. Sono state segnalate alterazione dell’espressione genica, effetti sulla cute, effetti sulla proliferazione cellulare, sulla sintesi di proteine, sui processi infiammatori”, e un nuovo appello per ONU, OMS, Europa e governi è stato lanciato dall’ennesima accreditata task force che – senza mezzi termini – parla di ‘5G come crimine contro l’umanità’: “La densità pianificata dei trasmettitori di radiofrequenza è impossibile da prevedere.

Oltre a milioni di nuove stazioni radiobase 5G sulla terra e 20.000 nuovi satelliti lanciati nello spazio, secondo le stime entro il 2020 per l’Internet delle cose avremo 200 miliardi di oggetti trasmittenti e un altro trilione di lì a pochi anni. Se i piani del settore delle telecomunicazioni per il 5G si realizzeranno, nessuna persona, nessun animale, nessun uccello, nessun insetto e pianta sulla terra sarà in grado di evitare l’esposizione 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, a livelli di radiazione che sono decine o centinaia di volte più grandi di quello che esiste oggi, senza alcuna possibilità di fuga da nessuna parte sul pianeta. Questi piani 5G minacciano di provocare danni permanenti, effetti gravi e irreversibili sugli esseri umani”. Infine, mentre alcuni cittadini valutano azioni legali di autotutela e le pagine del libro inchiesta sui pericoli dell’elettrosmog sono nelle mani del Ministro della Salute Grillo, on-line monta una petizione da 5.000 firme per il Governo: “fermate il 5G, abbassando i limiti di irradiazione elettromagnetica!” Ma, ignara dei pericoli, l’opinione pubblica italiana (strano?) permane all’oscuro ….

Marco Staffiero




Oculus Quest, la realtà virtuale senza fili e computer

Annuncio bomba di Mark Zuckerberg: il visore per la realtà virtuale per i videogame di Facebook arriverà sul mercato nella primavera del 2019. Stiamo parlando dell’Oculus Quest, che costerà 399 euro e promette di essere il nuovo trampolino di lancio verso una tecnologia dal grandissimo ponteziale. Il dispositivo VR standalone sarà il primo hardware Oculus pensato per i videogame. Facebook ha già fatto sapere che monterà di default 50 diversi titoli realizzati esclusivamente per una perfetta esperienza di gioco in realtà virtuale. Addio dunque a smartphone e computer, o console, da associare a un visore per iniziare a giocare ai videogame. Con l’Oculus Quest basterà comprare il device per iniziare a giocare. Visti i costi di smartphone, computer e console da gioco si tratta di un’alternativa che consente di risparmiare un bel po’ di denaro se si desidera provare l’esperienza dei videogame in realtà virtuale. L’Oculus Quest è in grado di tracciare la posizione senza sensori esterni grazie a quattro telecamere grandangolari nella parte anteriore del dispositivo.

Ma come funziona? per la gestione dell’Oculus Quest ci saranno a disposizione due controller. Nella forma questi joypad saranno molto diversi rispetto a quelli visti già su Oculus Rift. Nonostante il design diverso e adattato all’uso con i videogame i controller avranno comunque lo stesso schema di tasti fisici già visti sul modello precedente. Questo significa anche che sarà più facile per gli sviluppatori convertire i giochi per PC già esistenti in videogame per l’Oculus Quest visto che più o meno la giocabilità sarà la stessa grazie ai controller ottimizzati. Facebook presentò per la prima volta il progetto Oculus VR per videogame circa due anni fa, e lo chiamò con il nome in codice di Oculus Santa Cruz. All’epoca, il prototipo riguardava esclusivamente le cuffie standalone con tracciamento della posizione, ma nel tempo la società ha aggiunto anche i controller per riuscire a giocare al meglio anche ai videogame più complessi e con diverse azioni al loro interno. Oculus Quest arriverà anche in Europa e, compresi nei 50 titoli presenti al lancio, sarà giocabile anche un videogame di Star Wars.

 

F.P.L.




75imo anniversario delle “Quattro giornate”: il Museo Archeologico Nazionale di Napoli inaugura la mostra “Ercules alla guerra”

NAPOLI – Napoli ricorda una pagina della propria storia in occasione del 75° anniversario delle ‘Quattro Giornate’ e su questa vicenda il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) inaugura con un percorso espositivo dal titolo “Ercules alla guerra”.

La mostra è stata inaugurata venerdì 28 settembre, resterà aperta fino al 31 gennaio 2019, in presenza del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il Direttore del Polo museale (MANN) Paolo Giulierini, il Direttore Regionale dei Vigili del fuoco per la Campania, Ing. Giovanni Nanni, ed il presidente provinciale di A.N.P.I, Antonio Amoretti.

L’intento della mostra “Ercules alla guerra” è di dare un futuro alla memoria

le Quattro Giornate sono una pagina dolorosa che appartiene interamente alla storia della città partenopea e ai napoletani, ma l’intento non deve essere solo un “viaggio” di memoria, ma di riflessione. La vicenda delle ‘Quattro Giornate’ appartiene anche della storia del museo archeologico, infatti come è stato ricordato durante la rassegna stampa durante i violenti combattimenti la zona del Museo archeologico e centro storico della città fu teatro di violenti combattimenti fra i partigiani e le truppe d’occupazione tedesche. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale il Direttore Amedeo Maiuri (protagonista peraltro, del volume “fumetti nei musei”, che nel progetto MIBAC, è stato dedicato all’Archeologico) a disporre lo spostamento di alcune opere a Montecassino, per evitare la furia dei bombardamenti.

Il museo non è più solo luogo d’identità, non più solo contenitore di tradizioni capace di immergere i “viaggiatori” in epoche passate, ma un luogo di infinite opportunità, di contemplazione e di crescita culturale, ha commentato il Direttore del Mann Paolo Giulierini “Il museo è soggetto attivo della società”. Il Sindaco Luigi De Magistris commenta durante la rassegna stampa: “Portare le Quattro Giornate al Mann è un messaggio potente, la cultura deve attraversare tutte le generazioni e sta ognuno di noi alimentare”. “Più investiamo in cultura, scuole ed informazione più cresciamo come società così si allontana la criminalità” ha commentato il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

Fra i vari spazi museali le Quattro Giornate di Napoli sono raccontate non solo con testimonianze fotografiche e documenti d’archivio, ma soprattutto il percorso svela i volti protagonisti della lotta per liberare Napoli dai nazi-fascisti.

Durante il percorso espositivo i “viaggiatori” potranno ammirare le sale allestite, tra cui la Sala della Collezione Farnese e lo spazio espositivo dal titolo “Cielo Stellato”, un intero percorso dove i fruitori potranno girovagare tra le statue che raffigurano gli eroi dell’antichità classica con gli eroi di oggi, ossia figure di uomini, donne ed anche bambini che lottarono per la libertà del capoluogo partenopeo.

Il Direttore del Mann Paolo Giulierini ha commentato: “ Con l’esposizione Hercules va alla guerra, il museo prosegue nel cammino di apertura alla città: questo processo quasi osmotico si innesta, in primis, nella voglia di riscoprire e rileggere, con consapevolezza, il nostro passato. La collaborazione fattiva tra le istituzioni è stata premessa necessaria per sostenere il nostro iter di ricerca scientifica e divulgazione dei contenuti”.

Una mostra caratterizzata da una reciproca influenza dove i soggetti sono gli individui che insieme agli elementi che hanno caratterizzato la stessa esperienza, sono intenti in maniera vicendevole per dare insieme un’impronta ancora più forte a questa pagina che ha tanto segnato i napoletani che ne fecero parte, ed anche i luoghi che furono scenario durante la vicenda che ancora portano i segni di un passato così cruento.

Un viaggio dove le “finestre” affacciano su approfondimenti che hanno caratterizzato gli anni della Seconda Guerra Mondiale del capoluogo campano. Una sinergia con la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco per la Campania, infatti uno spazio intitolato “Eroi di mestieri”, che già negli anni Quaranta del secolo scorso erano disposti a mettere a rischio la vita in ossequio al proprio spirito di servizio. Tra gli spazi espositivi una sezione dedicata ai giocattoli provenienti dalla collezione storica dal Prof. Enzo Capuano, svelerà come i termini di propaganda ed opposizione potessero insinuarsi all’epoca negli oggetti quotidiani pensati per i più piccoli.

La mostra, il cui coordinamento organizzativo spetta all’Associazione Culturale “Le Voci”, di concerto con l’Associazione “Maddalena Cerasuolo”, ha ottenuto il patrocinio morale del Comune di Napoli, A.N.P.I, Comunità Ebraica Napoli, Fondazione Humaniter ed Arcigay Napoli; l’Archivio di Stato di Macerata ha fornito non soltanto supporto scientifico, ma anche alcuni documenti in esposizione.

Giuseppina Ercole




Lutto nel mondo della musica: morto Charles Aznavour

E’ morto Charles Aznavour. Il cantante francese di origini armene (il suo vero nome è Shahnour Vaghinagh Aznavourian), l’ultimo degli chansonnier aveva 94 anni. Scoperto da Edith Piaf, che lo portò in tournée in Francia e negli Stati Uniti, si mise in luce nel dopoguerra come cantautore. Ma il riconoscimento mondiale arrivò nel 1956 all’Olympia di Parigi con la canzone Sur ma vie: uno strepitoso successo che gli permise di entrare nella storia come monumento della canzone francese.




Riace, in manette il sindaco per favoreggiamento immigrazione clandestina e affidamento diretto raccolta rifiuti

RIACE (RC) – La Guardia di finanza ha arrestato e posto ai domiciliari il sindaco di Riace, Domenico Lucano, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti.

La misura cautelare – si legge in una nota – rappresenta l’epilogo di approfondite indagini, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Locri, svolte in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace, per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico.

L’arresto é stato fatto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Locri su richiesta della Procura della Repubblica.




I Bastardi di Pizzofalcone 2: grande ritorno lunedì 8 ottobre Rai 1

In prima serata su Ra1, lunedì 8 ottobre, arriva la prima puntata della seconda stagione de I bastardi di Pizzofalcone, una fiction di grande successo che ha visto rinnovare il proprio progetto per un secondo atto proprio in virtù del gradimento del pubblico. Tra le grandi novità di questa seconda stagione ci sono il nuovo arrivo nel cast di Matteo Martari ma, soprattutto, il debutto alla regia all’interno di una serie tv di Alessandro D’Alatri, già molto apprezzato al cinema. Confermatissimi tre capisaldi del cast come Alessandro Gassmann, Carolina Crescentini e Tosca D’Aquino.

Abbiamo lasciato i nostri Bastardi con un calice di vino, discretamente tristi e felici, sul terrazzo del commissariato di Pizzofalcone, mentre brindavano all’anno nuovo. E dal terrazzo ripartiamo. Con un nuovo brindisi che però avrà un esito imprevisto. Il commissariato è ormai operativo a tutti gli effetti e nessuno, in questa nuova edizione, tenterà realmente di farlo chiudere. I Bastardi si sono rivelati una buona squadra e il successo paga. Più sul piano del lavoro che su quello privato. Perché nella vita privata, i nostri personaggi, chi più chi meno, restano ‘anime inquiete’
Lojacono vivrà la sua storia d’amore con la Piras fra mille dubbi, equivoci, incomprensioni e ostacoli. Il primo dei quali si chiama Marinella: la figlia di Lojacono vive il delicato passaggio dalla prima adolescenza all’età adulta a fianco del padre. Si trasferisce a Napoli. E, più o meno consapevolmente, lavora contro la storia d’amore fra l’ispettore e la magistrata. A questa situazione si aggiunge la cronica insicurezza sentimentale della Piras e lo smisurato orgoglio di Lojacono. Senza contare che sull’ispettore, fin dalle prime puntate, grava un forte sospetto. Un sospetto terribile che sembra condurlo alla perdizione. In più, spunta un nuovo personaggio: Buffardi. Magistrato dell’Antimafia sommamente mediatico. Uomo senza dubbio affascinante. Più per i suoi difetti (maschilista, narciso e arrogante) che per le sue virtù (è bravissimo nel suo lavoro).

Anche Alex e la Martone, in questa seconda serie, proseguono la loro storia d’amore. E anche per loro non è affatto semplice. Alex si è strappata alla famiglia, andando a vivere da sola. Ma l’ombra del padre grava su di lei, creandole mille insicurezze e problemi. Nella asimmetria dei loro vissuti e dei loro desideri, le due donne vivono tutta la fragilità del loro rapporto. La Martone, più grande e più consapevole, vorrebbe una relazione ‘matrimoniale’, mentre Alex vuole godersi la libertà appena conquistata. La gelosia della Martone induce Alex a degli eccessi che potrebbero metterla in pericolo. Da qui: gelosie, risentimenti, rotture dolorose e appassionate riconciliazioni.

E poi c’è Aragona. Personaggio che cresce puntata dopo puntata, senza mai perdere il suo lato ‘cialtrone’. Simpatico come sempre ma più ‘maturo’. Lo si vede anche nella sua relazione con Irina, la bella cameriera dell’Hotel dove l’agente scelto continua ad alloggiare a spese del padre. E Pisanelli? Finalmente si prende cura della sua malattia, ma anche dal letto di un ospedale non smette di cercare il killer dei suicidi. Questa volta arriverà alla verità, la scoperta però non riuscirà a renderlo felice. E poi c’è Ottavia. Sempre esperta di Internet, ma in questa nuova serie qualche volta lascia il computer per seguire le indagini sul campo. A questo scarto professionale ne segue un altro sul versante privato. Da tanto non sentiva il suo cuore battere così forte. Vive una dolcissima storia d’amore, ma di nascosto, senza abbandonare (e come potrebbe) figlio e marito. Fino a che sarà costretta a una scelta. Cosa sceglierà? Per saperlo bisogna aspettare.

E siamo a Francesco Romano, assistente capo. Uno dei personaggi più tormentati, dove le luci e le ombre si confondono e si sovrappongono. Lo abbiamo lasciato separato dalla moglie e prossimo al divorzio. Lo ritroviamo più o meno nella stessa situazione ma con una grossissima novità: una neonata in pericolo di vita che ritrova una mattina nel cassonetto davanti al commissariato. Lui la porta in ospedale e, da quel momento, vive per lei. Vorrebbe adottarla, ma per farlo dovrebbe rimettersi con la sua ex moglie. Lui vorrebbe ma lei è molto incerta. Troppo incerta.

E poi c’è la dottoressa Susi che ha avuto in cura la bambina e, di fatto, l’ha salvata. È una persona speciale e ha degli occhi dolcissimi. Ancora una parola sui casi di puntata. Senza averlo programmato, ci siamo ritrovati con dei gialli che hanno un filo comune molto forte: indagano il disagio della famiglia e il rapporto fra genitori e figli. Un tema vecchio come il mondo e, al tempo stesso, di strettissima attualità




Napoli, premio nazionale “Mario Fiore”: la cerimonia di consegna a palazzo Salerno

NAPOLI – Il prossimo venerdì 5 ottobre, alle ore 10 a palazzo Salerno, presso la sala Conferenze del Circolo Ufficiali dell’Esercito Italiano (P. del Plebiscito 38/A), si terrà la cerimonia di premiazione della IV edizione del Premio Nazionale “Mario Fiore”, a cura della Sezione ANGeT, di Napoli, l’Associazione Nazionale dei Genieri e Trasmettitori e con il Patrocinio del Parlamento Europeo, dell’Esercito, della Regione Campania, del Comune di Napoli, del Comune di Praia a Mare, dell’E.A.V e dell’Arcidiocesi di Napoli.

L’evento, organizzato dal Presidente Adriano Esposito, dedicato al Maggiore Mario Fiore, Medaglia d’Oro al Valor Militare nella battaglia del Piave del giugno 1918, assegna riconoscimenti a personalità di rilievo distintesi nei diversi campi del sapere.

Tra i premiati di quest’anno

per le Forze Armate, il Gen. C.A. Luigi Francesco De Leverano, Comando logistico Esercito Italiano, l’Amm. Sq. Eduardo Serra, Comando Logistico M.M., il Gen. B.A. Enrico Degni, Comandante dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, il Gen. C.A. Vittorio Tomasone, Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale (CC), il Gen. C.A. Carlo Ricozzi, Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale della G.d.F., il Gen. B. Luigi Carpineto, Com.te ed Ispettore delle Trasmissioni E.I..

Per il giornalismo, la dott.ssa Tiziana Bianchi, (OdG Roma, L’Osservatore d’Italia) per l’operato con sguardo sempre attento a mettere in evidenza sia gli aspetti professionali che umani delle nostre Forze Armate. Alla nostra collaboratrice, la Redazione tutta esprime vivo apprezzamento per il prestigioso riconoscimento.

Per la Ricerca e Cultura, il Dott. Lucio d’Alessandro Rettore Suor Orsola Benincasa, il Dott. Marcellino Monda, Preside della Facoltà̀ di Medicina della II Università̀ degli Studi di Napoli “Vanvitelli”, il Prof. Aldo de Gioia, Storico e letterato, la Prof.ssa Simonetta M.G. Adamo. Ancora, il Dott. Francesco Pinto Direttore Centro Produzione Rai di Napoli, il Prof. Gianpiero Mangano PhD, Primo Ricercatore in Fisica Teorica Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Dott. Monelli Angelo, Tosoh Bioscience.

Per il Sociale, la Prof.ssa Elide Savarese per il “Progetto Aula Ludico Ospedale Pousillipon” per la realizzazione di uno spazio per le attività̀ pedagogiche e ricreative dei bambini ricoverati, la Dott.ssa Francesca Beneduce, Pres.te della Commissione pari opportunità della Regione Campania, il Dott. Arienzo Pasquale per lo sport.

 




Anguillara Sabazia, il Comune aderisce al progetto ANCRI decoro delle Bandiere e rinnova il Tricolore

ANGUILLARA (RM) – Si è conclusa con successo la cerimonia di consegna delle nuove bandiere al Comune di Anguillara Sabazia da parte dell’Associazione Nazionale Insigniti al Merito della Repubblica (ANCRI).

I vertici dell’Associazione dei benemeriti della Repubblica hanno espresso grande apprezzamento per la sensibilità istituzionale, da parte dell’amministrazione comunale e in particolare da parte del vice sindaco Sara Galea, a mantenere alta l’attenzione sui valori e i simboli della Repubblica richiamati nella nostra Carta Costituzionale.

Dalle ore 10.30 di venerdì 28 settembre 2018 la Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato, composta da 23 elementi e diretta dall’Ispettore Capo Silverio Mariani, si è esibita lungo un breve tratto cittadino intonando brani come Colonel Boogey, Stand by Me, La Vita è Bella, New York New York, Mamma mia, Singin’ in the Rain, Marcia Trionfale dell’Aida, Radetzky March, Giocondità e per ultimo il Canto degli Italiani.

La cerimonia, voluta fortemente dalla Giunta guidata dal Sindaco Sabrina Anselmo, è stata moderata da Viviana Normando, Assessore con deleghe alla cultura, turismo, centro storico e rapporti internazionali, diritti umani e pace.

A nome dell’Amministrazione Comunale ha quindi preso la parola per il saluto di benvenuto il vice sindaco Sara Galea, Assessore alle politiche sociali, di genere, Urp, eventi e sicurezza, la quale dopo aver salutato le autorità e le personalità intervenute, gli insegnanti e i ragazzi delle scolaresche di Anguillara e i rappresentanti della comunità locale presenti, ha rivolto un ringraziamento al rappresentante del Questore di Roma, dottoressa Tiziana Lorenzo, al primo dirigente della Polizia di Stato Mario Cardea dirigente delle Specialità da cui dipende il personale della Fanfara a cavallo, al colonnello Gennaro De Maio del Comando Artiglieria e a tutti i rappresentanti della Forze e Corpi di Polizia e a quello del mondo del volontariato presenti

“Saluto e ringrazio a nome dell’Amministrazione comunale e della comunità di Anguillara la presidenza dell’Associazione Nazionale degli insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica (ANCRI) – ha proseguito- per averci consentito oggi di organizzare questi eventi di rilievo istituzionale, sociale e formativo. Un ringraziamento speciale sento di rivolgerlo al prefetto Francesco Tagliente, al presidente dell’ANCRI Tommaso Bove, al vice presidente Domenico Garofalo e al Commissario Marco Valerio Cervellini

“Affrontare temi come “Il decoro del Tricolore” e la Tutele della sicurezza e della reputazione sui social network” alla presenza delle scolaresche – ha detto ancora Sara Galea – ci consente di offrire alle generazioni future esempi importanti e di guardare a voi Benemeriti della Repubblica, come modello di riferimento come testimoni e custodi dei valori fondanti della nostra Repubblica: l’amor di Patria, il rispetto dei simboli della Repubblica, delle istituzioni e dei diritti della persona umana. Donando al Comune di Anguillara due bandiere nuove, il Tricolore e la bandiera europea, i vertici dell’Associazione Nazionale degli Insigniti al Merito della Repubblica si confermano modelli di riferimento, custodi di questi valori, portatori sani di un’eredità valoriale e punto di riferimento della coscienza civile”.

“Il nostro sistema costituzionale – ha concluso – pone la persona al vertice della scala dei valori. Questi valori sono i pilastri su cui poggia la costruzione della democrazia e, in generale, della qualità della vita e sono da considerare anche i pilastri fondanti per il futuro dei giovani. Grazie alla sensibilità istituzionale e sociale evidenziata dal prefetto Tagliente, dal Presidente Bove e dal vice presidente Garofalo, oggi promuoviamo anche ad Anguillara l’etica del rispetto dei valori fondanti della nostra Repubblica. Raccogliendo il meglio dal vostro esempio. i nostri ragazzi possono contribuire meglio a formare la società di domani”.

Ha quindi preso la parola il presidente dell’ANCRI Tommaso Bove che dopo i saluti e i ringraziamenti di rito ha sottolineato che “la condizione del Tricolore su moltissimi uffici pubblici è avvilente. In molti casi sembra un pezzo di stoffa di tre colori avvolto all’asta. Negli ultimi anni accade sempre più frequentemente di vedere il nostro Tricolore, esposto anche su edifici pubblici, in pessime condizioni d’uso, strappato, lacerato, scolorito o sporco. Non fanno eccezione neppure i palazzi Istituzionali locali o nazionali. Il Tricolore che rappresenta il Simbolo dell’unità nazionale e che dovrebbe rappresentare per tutti l’orgoglio di essere italiani, in alcuni casi viene offeso indecorosamente.

Al termine dei vari interventi il Presidente Bove e il Vice Presidente Garofalo hanno consegnato al Vice Sindaco Galea il Tricolore e la bandiera Europea.

Successivamente la delegazione si è recata presso la casa comunale dove le due bandiere e quella del Comune sono state collocate nel loggiato della sala giunta. A suggellare la cerimonia l’esecuzione dell’inno Nazionale intonato dalla Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato.

La manifestazione si è conclusa presso i Giardini del Torrione dove i ragazzi della terza media della sezione ad indirizzo musicale dell’Istituto comprensivo San Francesco di Anguillara diretti dalle professoresse Alessandra Lattanzio e Monica Limongelli ha eseguito l’Inno Nazione e a seguire quello europeo

Al termine, il Commissario della Polizia di Stato in servizio presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Marco Valerio Cervellini, ha tenuto un conferenza alle scolaresche di Anguillara Sabazia sul tema “Tutela della sicurezza e della reputazione online sui social network”.

“La nostra responsabilità Come Polizia Postale e delle Comunicazioni – ha esordito il Commissario Cervellini – è quella di continuare a diffondere una cultura della sicurezza in rete e fare in modo che Internet possa essere vissuto da tutti, a partire dai banchi di scuola, come un’opportunità e non come un pericolo. Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per consentire ai giovani di navigare con prudenza in internet aiutando, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web”.

In chiusura della cerimonia il prefetto Tagliente a sottolineato che “Con questa manifestazione che fa seguito a tante altre iniziative nell’ambito del “Progetto decoro della Bandiera” primo simbolo ufficiale identificativo della Repubblica, l’Associazione Nazionale degli insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica (ANCRI) vuole contribuire a garantire la corretta esposizione e il decoro del Tricolore su tutti gli Uffici tenuti ad esporlo”.




Il Ministro della Difesa alla festa dell’Uva e del vino 2018 di Velletri

VELLETRI (RM) – In occasione della Festa dell’Uva e del vino 2018 a Velletri non è mancato il saluto del Ministro Elisabetta Trenta in una piazza Cairoli gremita di persone. 

Velletri, il ministro Trenta alla Festa dell’Uva: pienone in piazza Cairoli




Velletri, il ministro Trenta alla Festa dell’Uva: pienone in piazza Cairoli

VELLETRI (RM) – Partecipata la Festa dell’Uva e del vino 2018 a Velletri che si è aperta domenica 30 settembre con l’esposizione di arte ed artigianato, a cura di” Ass.ne Arte & Mestieri Castelli Romani. Poi si è proseguito con l’interessante visita alla Mostra collettiva di arte astratta «Presente A-Temporale» a cura di Paola Fede, il battesimo della sella a cura dell’Ass.ne ASD La Fonte fino ad arrivare al suggestivo corteo nel centro storico tra bandiere, folklore e “botti”.

La Fotogallery

Il Ministro della Difesa alla festa dell’Uva e del vino 2018 di Velletri

Incantevoli anche i «Racconti d’arte e vendemmia tra vicoli e strade della città». Da piazza Garibaldi al Comune: su percorsi poco noti, ma di suggestiva bellezza a cura del GAV- Gruppo archeologico veliterno – con accompagnamento di musica popolare a cura di «Il flauto magico». E poi ancora l’apertura del “Salotto del Vino” con le degustazioni e altre iniziative a tema molto interessanti.

In occasione di questa importante manifestazione per la Città di Velletri non è mancato il saluto del Ministro Elisabetta Trenta in una piazza Cairoli gremita di persone.