Viterbo, mostra Tesori di Tutankhamon: pienone al Polo Monumentale del Colle del Duomo

VITERBO – Quella della mostra “I tesori di Tutankhamon” è ormai una storia di successi: un’estate da ricordare, quella del 2018, per il Polo Monumentale del Colle del Duomo di Viterbo.

Dopo le molte giornate con centinaia di visitatori; dopo il Ferragosto pieno e i record delle ultime settimane, la mostra della tomba e del corredo del Faraone d’oro segna un nuovo record nella giornata del 7 ottobre 2018 con 769 visitatori in un solo giorno.

“E’ la dimostrazione che la città può funzionare al meglio se tutte le professionalità, strategiche per lo sviluppo turistico del capoluogo, diventano sistema”, dichiarano in una nota congiunta Fondazione Caffeina Cultura, Carramusa Group e Polo Monumentale del Colle del Duomo: i numeri record nella data di ottobre, infatti, oltre che per la mostra organizzata in collaborazione con la Fondazione SIB Benedetti – Società Italiana di Beneficenza, si sono riscontrati anche nelle visite al museo della Cattedrale di Viterbo: “Con il lavoro di questi mesi siamo riusciti a creare un polo di attrazione di sicuro interesse, con un richiamo che va ben oltre i confini della provincia”.
“Un successo che potevamo soltanto sperare”, dichiara in particolare Filippo Rossi, direttore artistico di Fondazione Caffeina Cultura: “C’è tempo fino al 28 ottobre per visitare il Faraone d’Oro: vi aspettiamo a Viterbo”.




Scoperto il super hacker che ha violato 8 domini della NASA: è un 25enne di Salò

SALO’ (BS) – E’ un disoccupato di venticinque anni (Z.R.) di Salò, in provincia di Brescia, l’uomo che, nell’anno 2013, ha violato ben otto domini della National Aeronautics and Space Administration (N.A.S.A.).

Gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno eseguito una perquisizione informatica disposta dalla Procura della Repubblica di Brescia nei confronti del venticinquenne. L’uomo é ritenuto responsabile della violazione di sessanta siti istituzionali di enti territoriali, (fra cui quelli della Polizia Penitenziaria, di alcune provincie della Toscana e della RAI), nonché di otto domini collegati all’Agenzia statunitense NASA (National Aeronautics and Space Administration), la cui home page fu sostituita mediante la tecnica del defacement nel 2013.

Fatale è stata la rivendicazione delle proprie gesta sui principali social network quale appartenente alla c.d. crew “Master Italian Hackers Team”, comunità già nota per aver perpetrato numerosi attacchi a vari siti internet istituzionali.

Ma è solo dopo aver violato i sistemi di sicurezza dei domini collegati alla N.A.S.A. che la notorietà della crew raggiungeva popolarità internazionale, tanto da attrarre sui propri componenti l’attenzione degli uomini del CNAIPIC*, organo del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, i quali davano inizio all’attività d’indagine finalizzata all’individuazione dell’autore della rivendicazione.

Le indagini della Polizia Postale sfociavano in una perquisizione che portava al sequestro di dispositivi informatici il cui contenuto ha permesso di acquisire importanti elementi utili.

Posto di fronte alle contestazioni ed all’evidenza degli elementi acquisiti, il giovane ammetteva le proprie responsabilità di fronte agli investigatori della Postale.

La complessa ed articolata attività d’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Brescia, grazie al coordinamento del Servizio polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, permetteva agli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano, di individuare l’autore dell’attacco nei confronti della N.A.S.A. ed all’acquisizione di ulteriori elementi tali da potergli attribuire la violazione di almeno altri sessanta siti istituzionali del Paese. Alle contestazioni mossegli, Z.R. non poteva far altro che ammettere le proprie responsabilità.

Le indagini, condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Lombardia, scaturivano dal monitoraggio del web con cui il CNAIPIC del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, individuava il citato collettivo, che aveva raggiunto popolarità internazionale proprio con la rivendicazione delle intrusioni nei sistemi di sicurezza dei siti violati, la cui home page fu sostituita mediante la tecnica del “defacement”.

 




Sclerosi multipla, arriva Ocrelizumab: la terapia rivoluzionaria

Buone notizie nella terapia della sclerosi multipla. Ocrelizumab, una nuova soluzione terapeutica per il trattamento della malattia, è ora disponibile in Italia a carico del Ssn: la molecola ha infatti ricevuto l’approvazione di Aifa per la rimborsabilità in fascia H ed è erogabile solo in ambito ospedaliero, come pubblicato in Gazzetta Ufficiale. “L’utilizzo in Italia di ocrelizumab – sottolinea Roche in una nota – è possibile grazie a un lungo percorso di studi e di sperimentazioni che ne hanno dimostrato il potenziale terapeutico e a una serie di approvazioni da parte delle autorità regolatorie in ambito sanitario, da ultima, quella della European Medicines Agency nel gennaio scorso, che ne hanno riconosciuto i benefici per la comunità delle persone con sclerosi multipla”.

In Italia sono quasi 118.000 le persone con sclerosi multipla e ogni anno si registrano 3.400 nuove diagnosi, quasi una ogni tre ore, che nella maggior parte dei casi colpiscono giovani tra i 20 e i 40 anni con una frequenza oltre due volte superiore nelle donne. La patologia può manifestarsi in diverse forme, principalmente quella a ricadute e remissioni e quella progressiva, rispettivamente nell’85% e nel 15% dei casi. Implica complicazioni fisiche che nell’80% dei casi portano a forme anche gravi di disabilità, che impattano in maniera rilevante sulla vita e sulla quotidianità delle persone colpite da sclerosi multipla: 1 persona su 2 evidenzia che i sintomi le hanno impedito di svolgere il lavoro per cui era qualificata o che avrebbe voluto svolgere, un paziente su 3 dichiara di essere stato costretto a lasciare il lavoro a causa della patologia, uno su 5 ha difficoltà a integrarsi e a vivere nella società.

I dati sull’efficacia e sulla sicurezza a lungo termine di ocrelizumab sono coerenti con il suo profilo beneficio-rischio favorevole sia per la sclerosi multipla recidivante che per la forma primariamente progressiva, continua la nota. Il farmaco “viene così a costituire la prima soluzione terapeutica che, coniugando all’elevata efficacia un profilo di sicurezza favorevole, può essere impiegata fin dalle fasi precoci della patologia”. Da un’analisi condotta sul periodo di estensione in aperto degli studi, inoltre, è emerso che quattro anni di trattamento continuo con ocrelizumab hanno comportato nella Sm recidivante una riduzione sostenuta dell’attività di malattia sottostante.

Una riduzione osservata anche nei pazienti che sono stati trattati con ocrelizumab per due anni, a seguito di un precedente trattamento di due anni con interferone. Nelle persone con sclerosi multipla primariamente progressiva, continua Roche, ocrelizumab può ritardare di sette anni l’insorgenza della necessità di impiegare la sedia a rotelle. “Si tratta di una vera rivoluzione copernicana: questo è un giorno che resterà nella storia della sclerosi multipla – spiega Giancarlo Comi, direttore del Dipartimento di Neurologia e dell’Istituto di Neurologia Sperimentale, Università ‘Vita-Salute San Raffaele’ di Milano – Ocrelizumab ha la peculiarità unica di attaccare un tipo specifico di linfociti B, ovvero quelli che esprimono il recettore CD20. Queste cellule svolgono un ruolo chiave nell’aggressione che il sistema immunitario scatena contro le cellule nervose e la guaina mielinica che le ricopre, causa dei sintomi che si associano alla sclerosi multipla”.

“Spesso il medico si trova ancora oggi a dover effettuare una scelta tra efficacia e sicurezza del trattamento, poiché i farmaci potenti rischiano di essere poco sicuri – spiega Carlo Pozzilli, ordinario di Neurologia presso l’Università di Roma Sapienza e direttore del centro sclerosi multipla dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma – Il profilo di sicurezza favorevole di ocrelizumab ne consente l’utilizzo fin dalle fasi precoci della malattia, soprattutto nelle forme recidivanti, di maggiore impatto e ancora prive di una soluzione terapeutica in grado di coniugare efficacia e sicurezza. Questo farmaco inoltre viene somministrato per infusione endovenosa ogni sei mesi e non prevede la conduzione di analisi di routine tra i dosaggi. Questi aspetti ne confermano la sua grande semplicità di impiego: è un passo avanti straordinario rispetto agli approcci orali quotidiani e alle infusioni a cadenza mensile attualmente disponibili”.

“Siamo davvero orgogliosi – dichiara Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche Italia – di poter introdurre in Italia un trattamento che sarà un’arma importante per tante persone che conducono quotidianamente la propria personale battaglia contro la sclerosi multipla, anche per chi ad oggi non aveva a disposizione una cura riconosciuta dalle autorità regolatorie”.




Cantagiro 2018, la Toscana fa il pieno di premi. E Chiara Rai rilancia sulla Tv di stato

Si è conclusa l’edizione 2018 de Il Cantagiro, la storica kermesse canora ideata e organizzata per la prima volta 56 anni fa da Ezio Radaelli e che dal 2005 viene portata avanti dal patron Enzo De Carlo. La finalissima di Fiuggi dello scorso 6 ottobre ha visto assegnare il primo premio assoluto alla cantautrice livornese Alessia Battini con il brano “Da te”.

La Toscana ha conquistato anche il secondo premio con il cantante Matteo Buselli con il brano “Giullare”. Buselli, inoltre, si è classificato primo nella categoria interpreti e ha vinto il premio della critica. E sempre la Toscana ha portato a casa il prestigiosissimo premio Bardotti, per il miglior testo, assegnato alla cantautrice livornese Eleonora Caverni con il brano “Il tempo di capire” Un testo che parla della rabbia di una figlia che si è sentita trascurata e il senso di colpa di una madre costretta negli impegni della vita…

Per il secondo anno consecutivo ha poi esordito il Cantagiro Chat

trasmesso in streaming nel pomeriggio del 6 ottobre, condotto dalla giornalista collaboratrice de Il Messaggero e direttore del quotidiano L’Osservatore d’Italia Chiara Rai. Ospite d’eccezione del programma Carmen Di Domenico moglie del grande musicista scomparso prematuramente nel 2007 Sergio Bardotti.

Fiuggi e Cantagiro un connubio nato oltre mezzo secolo fa

che ha portato lustro alla città termale e che oggi la nuova amministrazione guidata dal sindaco Alioska Baccarini sembra voler consolidare attraverso una politica di “intenti comuni” come dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione dall’assessore al turismo l’avvocato Simona Girolami.

La RAI alla riscoperta dei programmi storici

Durante la conferenza stampa di presentazione della storica kermesse Chiara Rai ha voluto ricordare il fatto che in questo periodo storico la televisione di stato sta riportando in auge programmi che hanno segnato la storia della televisione italiana come “Portobello”, di prossima programmazione, o “Indietro tutta 30 anni dopo”, quindi auspicando una possibile rivisitazione del Cantagiro sulla rete di stato che rappresenterebbe un brand conosciuto da tutti gli italiani e dai media di tutto il mondo.

Dunque, anche quest’anno, il Cantagiro è riuscito ad affermarsi come manifestazione di spessore nel panorama della canzone italiana anche grazie soprattutto al nuovo progetto “Accademia Cantagiro” avviato dal celebre Maestro Mario Torosantucci che è il direttore Musicale della kermesse.




Taranto, ancora pochi giorni per ammirare la mostra di Katundo

TARANTO – Prosegue con successo a Taranto, per concludersi il 10 ottobre prossimo, la mostra dell’artista Vincenzo Leone, alias Katundo, con una serie di lavori ispirati a problematiche sociali del nostro tempo.

Taranto, quando l’arte vuol dire sofferenza e denuncia: al via la mostra di Katundo

Il Chiostro dell’ex ospedale vecchio SS. Annunziata che ospita la mostra risale alla metà del 1500, è stato di recente finemente restaurato e da pochi mesi ospita il Dipartimento di Salute Mentale della Azienda sanitaria locale di Taranto. Durante l’inaugurazione, aveva fatto gli onori di casa la dott.ssa Maria Nacci, direttrice del Dipartimento di Salute mentale, squisita ospite, che nella sua prolusione aveva dichiarato di ospitare volentieri simili eventi, ritenendoli di grande utilità terapeutica per i propri assistiti. La mostra era stata presentata da Enzo Ferrari, direttore di Taranto Buonasera, che, dopo aver fatto riferimento all’impegno del cardiologo-artista nei vari paesi del mondo dove ha prestato per anni la sua opera umanitaria e sanitaria, aveva sollecitato la curiosità del pubblico, rivolgendo all’artista diverse domande mirate.

Vincenzo Leone, oltre ad esporre le condizioni storico-politico-economico-sociali e le motivazioni che hanno suscitato in lui l’esigenza creativo-compositiva delle singole opere, aveva aggiunto elementi di sollecitazione di ulteriori interessi nel numeroso pubblico presente. Ancora quindi pochi giorni per visitare l’interessante esposizione. I quadri sono in vendita ed il ricavato da devolvere in scopi umanitari.

Sede della mostra:
Chiostro dell’ex ospedale vecchio SS. Annunziata
Via SS. Annunziata, Taranto
Durata fino al 10.10.2018
orari: da Lunedì a Venerdì ore 08 – 20
Sabato ore 08 – 14

Katundo su Facebook https://www.facebook.com/vincenzo.leone.9028

 

Gianfranco Nitti




Un americano a Napoli, “Seeing Naples”: una nuova visione del capoluogo nel libro dell’autore statunitense Daniel Rothbard

NAPOLI – “Seeing Naples: Reports from the Shadow of Vesuvius, Edgewise Press, 2017”, questo è il titolo del nuovo libro di Daniel Rothbard presentato al Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli giovedì 4 ottobre, all’incontro hanno partecipato l’Assessore del Comune di Napoli Nino Daniele, del Console Generale degli Stati Uniti Ellen Countryman, del Direttore del polo museale di Capodimonte Sylvain Bellenger e tantissimi altri ospiti.

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Ellen Countryman (Console Generale degli Stati Uniti): “Un viaggio attraverso racconti, emozioni vissute e i colori che i lettori ricevono sfogliando il libro”

Il libro di Daniel Rothabard “Seeing Naples” è stato presentato nella Sala Burri dove vi è l’opera dell’artista il “Grande Gretto” zona del polo museale dedicata all’arte contemporanea, il Direttore Sylvain Bellenger ha subito iniziato l’incontro con: “Sono stati scritti miriadi di libri su Napoli, il libro di Daniel Rothabard è diverso perché non parla della solita architettura che s’incontra quando i viaggiatori sono in visita, oppure del solito folclore o dei soliti miti, ma dà al lettore uno sguardo a personaggi nuovi”.

“E’ un viaggio attraverso racconti, emozioni vissute e i colori che i lettori ricevono sfogliando il libro”, ha confermato la Console Generale degli Stati Uniti Ellen Countryman
Il libro è un “viaggio”, ma diverso perché offre ai lettori ed anche agli stessi napoletani una nuova visione di Napoli, e ad arricchire i racconti sono le immagini che l’autore ha corredato all’interno.
“Seeing Naples” raccoglie le conversazioni e le interviste dell’autore ai napoletani come studioso Fulbright a Napoli quando nei primi anni ’90 era in visita nella città campana, e leggendo e anche solo sfogliando il testo s’incontra la vivacità di Piazza Garibaldi e l’area circonstante della Stazione Centrale. Rothabart con il suo ultimo testo intreccia la narrativa personale con luoghi e storie, antiche e moderne, della città che parlano dei suoi valori e della cultura.

L’autore di “Seeing Naples” astutamente rivisita il “viaggio” di un altro personaggio che divenne napoletano d’adozione, Vittorio De Sica che nei primi anni ’50 filmò capolavori nel capoluogo campano come “L’oro di Napoli” contribuendo alla ripresa della produzione cinematografica partenopea.

Napoli sta vivendo un buon momento dal punto di vista dell’affluenza dei turisti in città che si può constatare visibilmente passeggiando per le strade. E’ un nuovo Grand Tour, ma con la differenza che i viaggiatori del settecento e ottocento – che facevano parte dell’elitè europea – molti venivano in visita nella dimora di Partenope perché era “doveroso” conoscere Napoli, i giovani viaggiatori europei odierni sono di qualsiasi estrazione sociale ed attualmente vengono a Napoli perché “viaggiano per conoscere” come ha specificato l’Assessore alla Cultura e al Turismo Nino Daniele.
Daniel Rothbard è un artista e scrittore con sede a Brooklyn ed è autore del libro “Jewis Metaphysics as Generative in American Art (1994) e di “ Story of the Phoenix” del 1999. Il lavoro di Rothabard si può trovare in collezioni pubbliche e private, incluso il Museum of Modern Art di New York.

Giuseppina Ercole




Catania, nubifragio: si fa la conta dei danni

CATANIA – Pezzi di asfalto e pietre per strade, commercianti che ancora puliscono negozi allagati, un rione interamente isolato, alberi caduti che vengono rimossi. Si fa la conta dei danni a Catania all’indomani del violento nubifragio che ieri ha trasformato alcune arterie della città, come la centralissima via Etnea, in un fiume in piena, con auto posteggiate quasi coperte dall’acqua. La violenza ha ‘colpito’ anche la sede distaccata del Tribunale: in alcune zone all’interno dell’ex Pretura di via Crispi pioveva a dirotto.

Tutto testimoniato da video finiti in rete o sui social network

Gli interventi dei vigili del fuoco sono stati già 70, mentre una cinquantina sono ancora in attesa di essere eseguiti. Le zone maggiormente colpite sono quelle Industriale e aeroportuale e i rioni San Giuseppe la Rena, Villaggio Santa Maria Goretti e la Plaia.




Trapani, scoperto un arsenale di armi nelle campagne di Paceco

TRAPANI – Un arsenale composto da quattro kalashnikov con caricatori e munizioni, due pistole calibro 38, un fucile a pompa, un fucile cal. 12 da caccia, un fucile mitragliatore mab 38, un fucile mitragliatore mp 40 e numerose munizioni, è stato scoperto mercoledì scorso sotto al pavimento di un casolare diroccato, nelle campagne di Paceco (Tp). Gli uomini della Squadra Mobile di Trapani, insieme al Servizio Centrale Operativo e alla Squadra Mobile di Palermo, hanno appurato che le armi sono perfettamente funzionanti e le hanno inviate per gli esami tecnici della Polizia Scientifica. Gli elementi investigativi raccolti, dice la polizia, portano a ritenere che le armi fossero a disposizione della cosca mafiosa di Paceco.




San Francesco d’Assisi, nel giorno della festività l’omaggio dei maestri infioratori

Un omaggio a San Francesco d’Assisi, nel giorno in cui si sono celebrati i festeggiamenti per il Santo Patrono d’Italia. È con questo spirito che l’Associazione Nazionale Città dell’Infiorata ha realizzato un quadro infiorato nell’angolo del colonnato nella piazza inferiore della Basilica di San Francesco.

Altissimu onnipotente bon Signore

è il titolo scelto per l’opera, proprio per collegare il celebre Cantico delle Creature con l’enciclica di Papa Francesco, Laudato sii, che offre una riflessione più profonda sull’ecologia nell’anno della sostenibilità ambientale.

“È un onore essere qui – ha commentato il presidente di turno dell’associazione, Daniele Lorenzon, sindaco di Genzano di Roma – saper fare squadra per portare avanti un progetto che mette insieme più Comuni e che ci permette di far conoscere la nostra arte di infiorare”. Nel giorno in cui si è celebrato in tutta Italia la festività di San Francesco, il quadro infiorato ha ricevuto la benedizione dei frati del Sacro Convento.

IL VIDEO SERVIZIO

Irene Tagliente




Albano Laziale, Centro Psicologia Castelli Romani: come intervenire contro la dipendenza da internet, videogames e smartphone

A cura della Dott.ssa Francesca Bertucci

ALBANO LAZIALE (RM) – Nell’epoca della comunicazione mediata dalla tecnica ci si interroga ancora sulle nuove dipendenze che caratterizzano gli adolescenti di oggi, dipendenze che sono in aumento, destando un notevole allarme sociale. E’ sotto gli occhi di tutti come lo sviluppo esponenziale delle nuove tecnologie abbia notevolmente contribuito a trasformare le forme di comunicazione all’interno della società e a modificare stili di vita e modelli comportamentali in tempo rapido.

Si chiamano “web kids” e rappresentano il popolo degli under 18 che naviga spedito su internet, chatta on-line con la stessa naturalezza con cui le precedenti generazioni usavano il telefono, privilegia l’e-mail e gli sms come principale mezzo di comunicazione. Il web ha cambiato non solo il modo di comunicare ma anche il linguaggio.

Come il web ha cambiato il modo di socializzare, gli sms hanno cambiato la comunicazione degli affetti tra i giovani. Inoltre, il linguaggio privilegiato è quello di sintesi, che da una parte, va dritto al sodo, dando vita ad un discorso lineare e concreto, dall’altra, c’è il rischio che si taglino le gambe ai sentimenti ed alle emozioni.

Quali sono i bisogni che la rete soddisfa?
• Sicurezza: i rapporti con gli amici nel gruppo permettono di trovare alleati nei confronti degli adulti e delle loro ingerenze;
• Socializzazione: il gruppo offre la possibilità di non sentirsi soli e di trovare qualcuno con cui confidarsi in un clima non valutativo e accettante.
• Spontaneità: il gruppo fornisce uno spazio in cui riesce ad essere se stesso anche nei suoi aspetti negativi, poiché l’altro vive la stessa condizione di disagio.
• Specchio: il gruppo permette di vedere le proprie reazioni nelle azioni degli altri. Il comportamento dell’altro è un modello con il quale confrontarsi.
• Selettività: il sentirsi appartenente ad un gruppo permette di differenziarsi rispetto sia agli altri coetanei sia agli adulti.
• Transazione: il gruppo permette un graduale passaggio dallo stato di subordinazione verso gli adulti
alla parità.
Internet riflette la necessità dei giovani di uscire dai vincoli del gruppo tradizionale per approdare ad una sorta di cyber-comitiva che può riunire centinaia di elementi di ambo i sessi e di tutte le provenienze socio – culturali e geografiche. I social networks inoltre, danno voce a tendenze ambivalenti della personalità, l’immagine di sé comprende aspetti realistici e idealizzati che convivono senza conflitto; si oscilla tra realtà e finzione tra le diverse modalità di pensiero come in un gioco che consente la simulazione.

Quali sono i rischi che si corrono con un utilizzo non controllato di internet e dei videogiochi?
A farne le spese è sia la scuola che il gioco tradizionale. Attualmente quest’ultimo, è stato quasi del tutto sostituito dal videogioco, che lascia poco spazio alla creatività individuale, comportando anche la rottura della rete di relazioni interpersonali, in quanto è una forma di gioco consumata in solitudine, che implica una sfida tra l’individuo e la macchina. I bambini e i ragazzi possono incorrere in difficoltà scolastiche
dovute al poco tempo dedicato allo studio e alla scarsa concentrazione, perché distratti dal desiderio di giocare.

Quando si diventa dipendenti?
Ci sono delle situazioni in cui si è più predisposti a sviluppare tale dipendenza. Quando si attraversa un momento di difficoltà, il computer, i video-games, i cellulari riducono notevolmente lo stato di disagio, l’ansia e la solitudine, offrendo opportunità di svago e alleggerimento della mente. Altri elementi predittivi individuali, possono essere impulsività, ricerca di sensazioni (disinibizione e sensibilità alla noia)e bassa
stabilità emotiva. Infine, ma non meno importante, inadeguato sostegno e monitoraggio da parte dei genitori, scarsa qualità relazionale con i pari e isolamento sociale.
Cosa possono provocare le nuove dipendenze?
Le dipendenze da prodotti tecnologici condividono con quella da sostanze alcune caratteristiche: l’attività domina i pensieri e assume un valore primario tra tutti gli interessi; nell’uso dello strumento si prova un aumento d’eccitazione o maggiore rilassatezza; è necessario aumentare il tempo d’uso per avere l’effetto desiderato; malessere psichico e/o fisico che si manifesta quando s’interrompe o si riduce l’utilizzo degli strumenti; si creano tensioni e liti tra chi utilizza gli strumenti e le persone che sono vicine, ma la persona che ne fa uso è in conflitto anche con se stessa, a causa del comportamento dipendente; tendenza a ricominciare l’attività dopo averla interrotta. Molti sono i disturbi correlati: dell’Umore, d’Ansia, del Controllo degli Impulsi, di Personalità, problemi di autostima, disturbi del sonno, mal di schiena, mal di testa, sindrome del tunnel carpale, stanchezza degli occhi, irregolarità nell’alimentazione, alterazione dello stato di coscienza.

Come intervenire?
È importante rinforzare le strutture interne, aumentando l’autostima, sollecitando l’impegno in attività alternative più sane e la costruzione di una relazione di qualità con i pari. Inoltre, è importantissima la presenza e il sostegno da parte dei genitori che devono essere disponibili ad ascoltare e condividere i problemi dei propri figli. Nei casi più problematici è importante intervenire con un sostegno psicologico sia
per l’individuo, sia per la famiglia che si trova a fronteggiare il disagio.

Centro psicologia Castelli Romani-Dott.ssa Francesca Bertucci
Psicologa-Psicodiagnosta dell’età evolutiva-Mediatore familiare
Cell 3345909764-dott.francescabertucci@cpcr.it
www.psicologafrancescabertucci.com
piazza Pia 21 00041 ALBANO LAZIALE




Sicilia, obbligo di dichiarare iscrizione a logge massoniche: l’assemblea regionale approva la legge

Deputati e assessori regionali, sindaci e consiglieri comunali sono obbligati a dichiarare la loro eventuale iscrizione a logge massoniche. Lo prevede una legge appena approvata all’Assemblea regionale siciliana. “La Sicilia è la prima regione d’Italia ad avere una legge di questo tipo; nonostante le fortissime pressioni in senso contrario, abbiamo affermato un dovere di trasparenza e di responsabilità che adesso andrebbe esteso a tutte le cariche elettive in Italia”, dice il presidente dell’Antimafia regionale, Claudio Fava, autore del disegno di legge.