Milano, segregata e violentata per 2 giorni dall’ex

MILANO – E’ rimasta segregata per due giorni in casa dall’ex che l’ha ripetutamente violentata. La donna è però riuscita a far filtrare in strada da una finestra un bigliettino con la richiesta di aiuto, raccolto da passanti che hanno poi avvertito i carabinieri. E’ successo a Corsico, nel Milanese, dove i militari hanno liberato la ragazza, sudamericana, e hanno arrestato per violenza sessuale, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia l’uomo.




Marsala, scritte xenofobe alla scuola media Vincenzo Pipitone

MARSALA (TP) – Una croce celtica sul portone e accanto, sul muro, una svastica e la scritta “fecciarossa”, con vernice nera, sono comparsi nel centro di Marsala, all’ingresso laterale della scuola media “Vincenzo Pipitone”, frequentata nelle ore pomeridiane e serali da extracomunitari iscritti a corsi per conseguire la licenza media. La reazione – ad opera di ignoti che comunque si firmano con il simbolo del movimento anarchico posto sulla svastica – è stata la scritta con vernice rossa: “Azione diretta contro ogni fascismo”.

“E’ inaccettabile quanto si continua a verificare nella nostra città con scritte fasciste e xenofobe”, afferma il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo. “Ancor più grave – continua – che queste scritte compaiano in luoghi simbolo di cultura e formazione non solo per i nostri giovani ma anche per chi, sfuggito a guerre e persecuzioni, è approdato nella nostra terra. Incentiveremo il contrasto agli atti eversivi”. Il primo cittadino ha subito ordinato di cancellare la scritta.




Al Palazzo delle Arti di Napoli partita la mostra dedicata al genio olandese Maurits Cornelis Escher

Magnifica la mostra di Escher al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN) partita lo scorso 1 novembre e che resterà aperta fino al 22 aprile 2019. La mostra dell’artista olandese presenta circa 200 opere, ed è un percorso immersivo nel mondo di Escher che i viaggiatori faranno. L’intera esposizione è arricchita maggiormente perché oltre alle opere vi è anche un’ampia sezione dedicata all’influenza che l’artista olandese ha avuto sulle generazioni successive, dalla musica, alla Settima Arte, ai fumetti, la moda e la pubblicità.

La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, è prodotta ed organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la M.C. Escher Fondation e curata da Mark Veldhusen e Federico Giudiceandrea. “E’ un ritorno di Escher a Napoli” ha affermato l’Assessore alla Cultura e al Turismo Nino Daniele durante la conferenza stampa presentata il 31 di ottobre, alla presentazione era presente il Sindaco del capoluogo partenopeo Luigi de Magistris e ha affermato in merito alla mostra “E’ una magnificenza questa mostra”, prosegue de Magistris “Noi caparbiamente puntiamo sulla cultura anche se è un momento difficile, la cultura è un motore per l’economia”.

La mostra accoglie i visitatori con un breve docu-film chiamato “Un genio nel genio nel genio”, ed introduce i “viaggiatori” alla scoperta del mondo inesorabilmente meandrico di Escher. I fruitori spazieranno nel suo mondo intrigante, un percorso nelle sue geometrie, un’esplorazione tra le prospettive illusorie, grazie agli infiniti punti di fuga, un girovagare nella bidimensionalità e nella tridimensionalità, nei “movimenti” degli elementi tipici della corrente che Escher fu precursore, ossia l’Optical Art di cui può essere considerato un’esponente ante litteram e tale corrente venne poi fondata da Victor Vaselary e sviluppatosi tra gli anni ‘60 e ’70.

I lavori del genio poliedrico olandese sono “racconti” razionali, ma emotivi allo stesso tempo, era un’artista del suo tempo ed aveva avuto una forte influenza Surrealista, ma la sua semiotica era irriconoscibile ed unica che ancor oggi nell’era delle nuove tecnologie e delle riproduzioni le sue immagini incuriosiscono e coinvolgono totalmente i fruitori, immergendoli nella conoscenza sia della ragione che dell’arte.

L’artista olandese riusciva con la sua capacità tecnica di rendere tridimensionale un piano bidimensionale e di dare dinamicità ai suoi elementi tipici dell’arte cinetica, la mostra-esposizione al Pan con i suoi luoghi deputati realizzati in scala reale chiamati “momenti d’esperienza” danno la possibilità di fare un’exeperience partecipativa ai visitatori nel mondo “escheriano”.

La produzione artistica di Maurits Cornelis Escher ha avuto una notevole svolta nel suo “Viaggio in Italia” che fece per la prima volta con alcuni suoi amici nel 1922, ne restò talmente affascinato che volle ritornare nel Bel Paese lo stesso anno restandovi fino al 1936, egli amava dire che :”lo stupore è il sale della terra”.

Nella primavera del 1923 proseguì il suo Grand Tour partendo dalla “superba” Genova fino alla costiera amalfitana e ne restò folgorato, sia dalla bellezza delle architetture ed anche dai declivi calcarei a picco sul mare della costa. Escher aveva un legame speciale con la Campania perché a Ravello conobbe l’amore della sua vita Jetta Umiker, una giovane svizzera amante dell’arte, fra i due subito nacque un’intesa e l’anno dopo divenne sua moglie. Una foto storica immortala Escher con sua moglie Jetta in una bellissima veduta dall’alto di Atrani con la stessa chiesa che ritroviamo nell’opera “metamorfosi II” che è tra le realizzazioni artistiche più identicative e iconiche del grande genio olandese, attualmente esposta al Palazzo delle arti di Napoli. La sua produzione artistica con questo viaggio in costiera amalfitana è centrata sugli scorci e le architetture, da qui nascono ben 15 stampe tra cui Atrani, Costa di Amalfi (1931), Case in rovina ad Atrani (1931), San Cosimo, Ravello (1932) e il Borgo di Turello (1932). La sua permanenza in tutto il Sud Italia consacrò buona parte della sua maturazione artistica che tanto caratterizzano il suo genere, le opere di Escher non tralasciano nulla, infatti scienza, natura, rigore analitico e capacità contemplativa si fondono in armonia dando vita ad un unicum linguaggio artistico.

Mark Veldhuysen della M.C. Escher Foundation spiega “Il meridione era la sua casa, perché con la mente non lasciò mai l’Italia anche quando dovette lasciarla”. Tra le altre opere da poter ammirare al Palazzo delle Arti “Relatività” del 1953, “Vincolo d’unione” del 1956 e “Giorno e notte” del 1938 e tantissime altre opere che danno la possibilità di coinvolgere tutti, anche i bambini, infatti grazie agli spazi “momenti d’esperienza” potranno fare un ottimo approccio all’arte e all’artista. I viaggiatori esploreranno nella cosiddetta “mania escheriana”, tra gli spazi deputati da ammirare all’interno della mostra nel percorso espositivo ci sono vestiti, cravatte e borse con stampe dei dipinti dell’artista, copertine di dischi e filmati ispirati ad Escher il grande genio poliedrico che stiamo meritevolmente celebrando.

Giuseppina Ercole




Palermo, rifiuti speciali e pericolosi in un terreno destinato al pascolo: denunciate due persone

ALIMENA (PA) – Nel pomeriggio di ieri i militari della Stazione di Alimena (Pa) nell’ambito dei servizi disposti dalla Compagnia Carabinieri di Petralia Sottana, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale, a conclusione di una mirata attività di controllo del territorio hanno individuato e sottoposto a sequestro una discarica di rifiuti speciali pericolosi costituiti da materiale in eternit, abusivamente realizzata nelle adiacenze di un terreno destinato a pascolo.

L’intera area interessata dall’illecito deposito dei rifiuti è stata sottoposta a sequestro penale ed i relativi comproprietari, F.s.p. classe 1971 e L.P.m., classe 1975 di Alimena, ritenuti responsabili della specifica violazione alle leggi ambientale, sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria di Termini Imerese per “abbandono di rifiuti speciali pericolosi”.




Salute: i ricchi non vivono molto più dei poveri

Non è una questione di lotta di classe, quando è arrivata l’ora di andare in cielo. Non è vero, come si tende a pensare, che i ricchi vivano molto più dei poveri.

Sfatiamo il mito

A sfatare il falso mito ci ha pensato uno studio dell’università di Copenhagen pubblicato dalla rivista Pnas, secondo cui la differenza di longevità è di circa due anni e mezzo.

Gli autori hanno analizzato l’aspettativa di vita a 40 anni e le entrate dell’intera popolazione danese tra il 1983 e il 2013, applicando, a differenza di altri studi simili, un algoritmo che tiene conto della possibilità di cambiamento di status durante la vita, con i ricchi che diventano poveri e viceversa.

L’ aspettativa per l’uomo e la donna

Con questo accorgimento l’aspettativa per un uomo di 40 anni è risultata 77,6 anni se nel gruppo a più alto reddito, e di 75,2 in quello a più basso. Per le donne la differenza è risultata ancora minore, 2,2 anni. Studi precedenti, rilevano gli autori, hanno trovato differenze quasi doppie, ma senza tenere conto della ‘mobilità’. “Lo studio – scrivono gli autori – ha anche dimostrato che negli ultimi 30 anni la differenza è aumentata, nonostante la Danimarca sia famosa per un ottimo sistema di welfare, che in teoria maschera le differenze di ceto”.

La Danimarca

Ovviamente, lo studio è stato effettuato in un paese come la Danimarca, molto differente rispetto ad un paese come il nostro. Ad esempio la mancanza di denaro per ricorrere a delle strutture private può far la differenza. Nel Bel Paese, per effettuare alcune visite o analisi, le liste di attesa posso arrivate anche ad otto mesi.

Non dimentichiamo poi la situazione specifica dell’Italia, dove per mancanza di una adeguata attenzione verso una politica ambientale, verso un’attenta alimentazione ecc. ci troviamo a vivere un aumento indescrivibile di tumori, che non guarda al conto corrente.

I numeri

Basti pensare, che sono 373.300 i nuovi casi di tumore stimati in Italia nel 2018, in aumento di 4.300 diagnosi rispetto al 2017, secondo il censimento ufficiale dell’Associazione italiana oncologia medica (Aiom), dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum), di Fondazione Aiom e di Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), raccolti nel volume ‘I numeri del cancro in Italia’.

La Sanità

Il dramma della sanità ci mette del suo: secondo la Società Italiana di Medicina Interna su 20 milioni di pazienti che arrivano ogni anno in pronto soccorso, ben 3 milioni tornano poco dopo in ospedale perché visitati ‘a pezzetti’, ovvero di volta in volta dal cardiologo o dal neurologo o dal diabetologo, ma non curati con il necessario sguardo d’insieme.

Le malattie croniche non trasmissibili, come patologie cardiovascolari, tumori e diabete, sono la nuova emergenza sanitaria: in Italia sono responsabili del 92% dei decessi e sempre più spesso riguardano anche i più giovani. A fronte di questo, manca la capacità di seguire i pazienti in maniera strutturata, individuando priorità di intervento senza perdere di vista la complessità del caso.

Marco Staffiero




Usa, Trump pronto a inviare 15mila soldati al confine col Messico per fermare i migranti

“Un’invasione”: così Donald Trump in un’intervista alla Abc dipinge la carovana di immigrati partita dall’Honduras e in marcia verso il confine tra Messico e Stati Uniti. “Per questo dobbiamo avere un muro di persone che li fermi, ha spiegato il presidente americano motivando la sua intenzione di inviare alla frontiera sud degli Usa fino a 15mila soldati, più di quanti ce ne sono in Afghanistan”.

Trump critica quindi i numeri sulla carovana fatti dai media

“Ci sono carovane in arrivo molto più grandi di quanto viene detto. Io sono molto bravo a stimare l’entità di una folla – ha aggiunto il presidente americano – e vi posso dire che la carovana in arrivo sembra molto più grande di quanto la gente pensi”. Il tycoon spiega quindi che è composta in gran parte da giovani e che “le donne e i bambini inquadrati in tv sono messi lì apposta per le telecamere. Mettono davanti le donne e i bambini, e non va bene”.




Bologna, lavori di ristrutturazione del Santuario di Santa Maria del Baraccano: firmata la convenzione tra ASP e Arcidiocesi

BOLOGNA – È stata firmata lo scorso 29 ottobre dall’Arcivescovo Matteo Zuppi e dall’Amministratore unico Gianluca Borghi la convenzione tra Arcidiocesi di Bologna ed ASP Città di Bologna per l’avvio dei lavori di ristrutturazione della Chiesa del Baraccano: 2,7 milioni di euro per realizzare gli interventi di restauro sulla chiesa dichiarata monumento nazionale, di proprietà di ASP, e quelli di recupero della cinta muraria, dell’ex convento e del portico che si apre su via Santo Stefano.

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La convenzione dà seguito al Protocollo d’intesa finalizzato al recupero del Santuario di Santa Maria del Baraccano e alla valorizzazione del contesto in cui è inserito che è stato sottoscritto lo scorso marzo tra ASP Città di Bologna, Comune di Bologna, Arcidiocesi di Bologna, Università degli Studi di Bologna, Fondazione Carisbo e Quartiere Santo Stefano.
“La chiesa del Baraccano, tra i vari beni culturali e artistici, conserva l’immagine della Madonna della Pace – precisa Monsignor Matteo Maria Zuppi –. Per antica tradizione, gli sposi andavano, e tuttora vanno, a prendere la benedizione per la pace coniugale. Tutte le domeniche mattina viene celebrata la S. Messa, il primo mercoledì di ogni mese l’Associazione Pax Christi organizza una veglia di preghiera per la pace e il rispetto dei diritti umani. Anche dopo il restauro – assicura l’Arcivescovo- questo continuerà a essere un santuario di accoglienza e di pace”.
“Questo atto –afferma Gianluca Borghi Amministratore unico di ASP- rafforza l’impegno di ASP Città di Bologna nella valorizzazione del proprio patrimonio storico ed artistico, impegno che grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi consentirà di restituire alla città uno dei luoghi di culto più amati dai bolognesi.”

La stima dell’impegno economico per la totalità dell’intervento è di 2.700.000 euro. Oltre al primo stanziamento di ASP nel bilancio 2018, pari appunto a 2.000.000 euro, è previsto il contributo di oltre 300.000 euro dall’Agenzia Regionale per la Ricostruzione Sisma 2012 e 400.000 euro, con distribuzione su base biennale, dall’Arcidiocesi di Bologna. La Fondazione Carisbo ha assegnato un contributo di 100.000 euro a sostegno della ristrutturazione ed in particolare dei beni culturali ed artistici che caratterizzano il santuario stesso.
Ulteriori risorse rese disponibili da altri soggetti pubblici o privati, ribassi d’asta e risosrse raccolte attraverso iniziative di fundraising, saranno impiegate dall’Arcidiocesi per ulteriori miglioramenti del progetto di restauro.

Con questo atto ASP Città di Bologna, proprietaria del complesso, concede gratuitamente per 25 anni in uso e gestione la Chiesa della Madonna del Baraccano all’Arcidiocesi di Bologna, per la realizzazione degli interventi di restauro della chiesa e quelli di recupero del contesto urbano circostante, in diretto raccordo con ASP: Arcidiocesi rivestirà quindi l’innovativo ruolo di stazione appaltante per la realizzazione dei lavori, mentre il Comune assicurerà il coordinamento dei diversi assessorati coinvolti.




Il poeta romano Roberto Ciavarro conquista il premio Lucio Cancellieri

Premio Speciale Lucio Cancellieri apoeta Roberto Ciavarro con la poesia ‘La rivoluzione’ assegnato nell’ambito del IX° Concorso Letterario “Città di Cologna Spiaggia” Sezione Dialetto.

Ciavarro, romano di nascita, è da sempre impegnato nel mantenere viva la cultura dialettale di Roma. Romano di nascita, scrive in un dialetto piu’ vicino ai giorni nostri, prendendo spunto come dice lui “piu’ da Trilussa che dal Belli entrambi grandissimi poeti ed artisti”. Ha scritto, nel tempo, un centinaio di sonetti che presto saranno raccolti e presentati in un libro.

VIDEO DA OFFICINA STAMPA DEL 11/10/2018

‘La rivoluzione’

Mò ce vorebbe ‘na rivoluzione,
ma l’omo d’oggi è superimpegnato,
in mille e più pensieri-impelagato,
nun cià più er tempo pe ‘na riflessione! .
Nun sta purtroppo nella condizione
de annà a affrontà ‘sto tema complicato,
pure se intorno er monno è peggiorato,
lui crede de sta bene : è un’illusione!! ”
Cosi je voi parlà de ribellasse?
E’ un argomento che a toccallo scotta
e rischierebbe pure de bruciasse.
Allora, ‘sto discorso qui se insabbia:
come po’ cresce er frutto de ‘na lotta
se nun se pianta er seme de la rabbia!!!.

Traduzione: ‘La rivoluzione’

Adesso sarebbe utile fare una rivoluzione / ma l’essere umano attuale è impegnato in troppe cose, / ha mille vari pensieri / e non ha gli rimane il tempo materiale per poter riflettere. // Non è, a dire il vero, nella condizione / di affrontare un aspetto, una tematica così complicata, / anche se intorno il mondo è peggiorato, / l’uomo crede, s’illude di vivere al meglio la sua vita. // Così vuoi parlargli di ribellarsi? / E’ un argomento scottante / e rischierebbe di bruciarsi. // Allora questo discorso si insabbia ( viene coperto, quasi nascosto): / ma come può crescere il frutto di una lotta / se non si manifesta un malessere, uno scontento che poi sfocia nella rabbia !! !




Nemi, una domenica all’insegna delle “Callaroste e Vinu Rosciu Callo” e delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale

NEMI (RM) – Domenica 4 novembre torna a Nemi “Callaroste e Vinu Rosciu Callo”. La ormai tradizionale manifestazione autunnale, che si sarebbe dovuta tenere lo scorso 28 ottobre è stata rimandata a causa maltempo ed è organizzata dallo storico gruppo folclorico di danza popolare “U Rembombu”. Un appuntamento consolidato finalizzato alla riscoperta delle tradizioni popolari nemesi e al piacere dello stare insieme, danzando e bevendo appunto “vinu rosciu callu (vino caldo addolcito con la frutta) e sgranocchiare callaroste (caldarroste).

“U Rembombu” è ormai noto sia in Italia che all’estero ed ha fatto conoscere ed apprezzare quelle che sono le vere tradizioni locali, basti ricordare la ricercatezza dedicata al costume che i componenti del gruppo indossano, oppure allo studio e la successiva interpretazione  di tradizioni e aneddoti di Nemi attraverso i balli, la recitazione, la musica ed il dialetto.

VIDEO

Sempre domenica 4 novembre l’amministrazione comunale celebrerà la ricorrenza della giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale.




Milano, caduti della Repubblica Sociale Italiana: domani il presente dell’associazione Memento nonostante il divieto del Prefetto

MILANO – “La necessità di non politicizzare le cerimonie in ricordo dei defunti dovrebbero essere un monito proprio nei confronti di coloro che, in questi giorni, hanno addirittura chiesto, per motivi ideologici e tornaconto politico, di vietare una normale celebrazione di carattere reducistico e militare”. Ha risposto così l’Associazione Memento, che ogni anno organizza il ricordo ai caduti della Repubblica Sociale Italiana (RSI) al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano, dopo il divieto espresso oggi dal prefetto del capoluogo, Renato Saccone.

“La commemorazione a Campo 10 si svolge ininterrottamente ormai da oltre 70 anni – si afferma in una nota – ed è esclusivamente un momento di raccoglimento per ex-commilitoni, parenti e amici dei quasi 1.000 caduti italiani lì sepolti. Domani verrà letto il brano di una lettera di un condannato a morte, chiesto un minuto di silenzio e chiamato il ‘Presente’, secondo il rito militare, essendo Campo 10 un campo militare riconosciuto”.




Trapani, arrestati due produttori di olive di Partanna: inchiesta su olio “Nocellara del Belice dop contraffatto e adulterato”

TRAPANI – Militari della guardia di finanza di Castelvetrano hanno posto agli arresti domiciliari due produttori di olive di Partanna indagati per bancarotta fraudolenta, per debiti insoluti per oltre 3 milioni di euro, eseguendo un’ordinanza del gip di Sciacca emessa su richiesta della Procura.

Secondo l’accusa, i due avrebbero “distratto le poste attive della società mandata in fallimento a beneficio di altre due aziende: una società agricola già esistente e a loro intestata e una nuova, costituita ad hoc, intestata ad una prestanome”. Gli investigatori ritengono di avere accertato “la distrazione di rimanenze di magazzino per un valore di circa mezzo milione di euro”.

I militari le hanno individuate analizzando i codici riportati su alcuni lotti sequestrati in ambito nazionale nel corso di un’inchiesta parallela sua una presunta “frode in commercio che ha coinvolto sia la società fallita che la new company, derivante dalla accertata vendita di olio ‘Nocellara del Belice dop’ contraffatto e adulterato”.