Latina, si apre una voragine sulla Pontina: un disperso

Una voragine si è aperta sulla via Pontina. Momenti di paura  e panico San Vito di San Felice Circeo(Latina).

L’enorme voragine che si è aperta in strada ha coinvolto un’autovettura. I vigili del fuoco stanno intervenendo e sono in corso ricerche per la presenza di un disperso. Forse a causare lo smottamento è stato il maltempo che si sta abbattendo sul Lazio.

Ieri la Protezione civile aveva diramato per la giornata di oggi l’allerta arancione sui bacini meridionali del Lazio, sui versanti tirrenici settentrionali della Calabria e su gran parte della Basilicata centro-orientale. “Dalle prime ore di domenica 25 novembre, e per le successive 12-18 ore – si legge nel bollettino diramato dalla Protezione civile della Regione Lazio – si prevede nelle seguenti zone di allerta: criticità idrogeologica codice arancione su Bacini Costieri Sud e Bacino del Liri; criticità idraulica codice giallo su Bacini Costieri Nord, Bacino Medio Tevere, Roma e Aniene; criticità idrogeologica per temporali codice giallo su Appennino di Rieti”.

Massimo Ienco




Da Roma a San Cesareo, spaccio e minacce: sgominata banda, in manette anche De Witt

ROMA – La sezione antidroga della Squadra Mobile di Roma, su richiesta del pm del gruppo reati contro il patrimonio e stupefacenti, ha smantellato una presunta organizzazione criminale dedita allo spaccio di stupefacenti nella Capitale arrestando sei persone.

L’indagine, durata sei mesi tra il 2016 ed il 2017, ha consentito di identificare la presunta banda che operava nei quartieri di Ponte di Nona, Centocelle, Prenestino, Valle Martella e nella zona di San Cesareo alle porte di Roma.

Al vertice del sodalizio, secondo gli investigatori, Claudio De Witt, noto appartenente alla criminalità romana. L’operazione è stata denominata “Amico mio”, dal modo di salutarsi che lo stesso De Witt aveva con i suoi interlocutori ai quali si rivolgeva eseguendo un fischio caratteristico seguito dalla frase. De Witt, che secondo le indagini custodiva e stupefacenti in diversi punti della zona sud della capitale.




Aerei civili e militari, scie chimiche ed effetti collaterali: ecco quello che non si dice. L’intervista a Rosario Marcianò

Da quando la maggior parte degli aerei, civili e militari, ha abbandonato l’elica in favore dei cosiddetti motori a reazione, siamo abituati a vedere in cielo lunghe scie bianche che seguono il volo; in special modo quelle prodotte dai grandi aerei di linea che volano oltre i 30.000 piedi – o diecimila metri. Alzi lo sguardo, e vedi un puntino argentato che lascia dietro di sé due grandi code bianche, che si fermano per lungo tempo nell’aria, quasi a volerci far seguire la strada del velivolo.

Una strada a noi invisibile, ma non ai radar che ne dirigono il traffico, come se fosse un incrocio all’ora di punta in una grande città. Da un po’ di tempo queste scie si sono dimostrate più persistenti, quasi non siano soltanto una condensa prodotta dallo scarico dei motori, ma qualcosa di diverso: qualcosa che ci fa pensare a quei film americani in cui si vedono piccoli aerei da turismo che ‘seminano’ la pioggia, rilasciando al di sopra delle nubi grandi quantità di prodotti chimici. Oppure si occupano di spargere pesticidi o fertilizzanti passando a bassa quota sui campi coltivati.

La notizia che le odierne scie non siano soltanto di condensa, e che non si comportino come tali, ha incominciato da qualche tempo a filtrare da fonti non ufficiali. Fino a che qualcuno ha deciso di occuparsene, o ci si è imbattuto casualmente, come nel caso di Rosario Marcianò, titolare del sito Tankenemy.

Di sicuro possiamo dire che è plausibile che le tecnologie militari non chiedano permesso – costrette, come sono, al segreto militare – e che tante volte potrebbero essere in contrasto con le abitudini della vita civile. Qualcuno, visti gli effetti collaterali presunti di queste scie, ha parlato di ‘guerra meteorologica’: il che, di questi tempi, sarebbe perfettamente plausibile.
Rosario Marcianò ha rilasciato in esclusiva questa intervista a l’Osservatore d’Italia, in cui parla delle scie, dei loro effetti, dei loro scopi, e di come è arrivato a fare la loro ‘scoperta’.
Oggi possiamo dire che è la persona che più di ogni altra se ne è occupato. Come in tutte le cose, ci sarà chi è d’accordo, chi è possibilista, e chi ci darà del ‘complottista’. Certo è che l’argomento, negli Stati Uniti, lo conoscono fin dagli anni ’90.

Roberto Ragone




“Violenza di genere”, il consigliere regionale Laura Corrotti e l’AISPIS insieme in una giornata di sensibilizzazione

ROMA – Lunedì 26 novembre, alle ore 10, si terrà nella sala Mechelli alla Regione Lazio (via della Pisana, 1301) il convegno “Violenza di genere”, all’indomani della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne; promosso da Laura Corrotti, consigliere regionale Lega, in collaborazione con AISPIS (Accademia Italiana delle Scienze di Polizia Investigativa e Scientifica).

“Una giornata dedicata ad informare e porre l’accento su tematiche sensibili, ed essere un punto di riferimento per tutte quelle donne troppo spesso lasciate sole.

La nostra battaglia non si limita certamente con questo incontro ma è costante nel tempo, con l’obiettivo di liberare le donne dalla violenza in ogni sua forma. Vogliamo educare al rispetto della persona e dei diritti, contrastando gli stereotipi di genere che sono alla base di una visione errata della nostra società.” Commenta Laura Corrotti, promotrice del convegno.

L’evento sarà introdotto dal cortometraggio “Il Custode” di Alex Partexano. Parteciperanno l’On. Francesco Zicchieri, vice capogruppo Lega alla Camera dei Deputati; l’On. Luigi Iovino del Movimento 5 Stelle; il capogruppo Lega alla Regione Lazio Orlando Angelo Tripodi; la Dott.ssa Maria Antonietta Spadorcia, giornalista al Tg2; il Prof. Antonio La Scala, Presidente Nazionale Associazione Penelope; la Dott.ssa Sara Manfuso, Presidente Associazione #iocosì, il Dott. Stefano Callipo, Presidente Osservatorio Violenza e Suicidio; la Dott.ssa Antonella Cortese, criminologa e vice presidente AISPIS; la Dott.ssa Marilena Bonifacio, psicologa e Greta Mauro, conduttrice tv. Conclude l’incontro, moderato dalla giornalista investigativa Francesca Beneduce, l’attrice teatrale Natascia Bonacci che presenterà la sua opera “Le Ultime Parole”




Vi presento due “Egregi Signori”, padre poliziotto e figlio Avvocato, attenti alla difesa della vita e della dignità umana

di Francesco Tagliente

“Durante il mio mandato da Prefetto di Pisa ho avuto il privilegio di conoscere tanti cittadini benemeriti con una vocazione sociale meritevole di grande rispetto.

Quando ho deciso di istituire il “Servizio di ascolto e sostegno per prevenire tragedie familiari di soggetti in situazioni di disagio originate da motivi economici incolpevoli o comunque riconducibili alla situazione di crisi” ho registrato una immediata convinta disponibilità da parte ti tanti rappresentanti di istituzioni, enti, e associazioni con una forte vocazione istituzionale e sociale.

Tra i primi a manifestare la pronta entusiastica disponibilità, incoraggiante per portare avanti l’iniziativa, fu il presidente dell’Associazione Forense Unione Giuristi Cattolici Unione Locale di Pisa.

L’avvocato Giuseppe Mazzotta, che mi apparve da subito una persona per bene, una grande Uomo particolarmente sensibile alla difesa della vita e della dignità umana, un Egregio Signore.

Con mio grande piacere ora sono stato invitato a presentare il volume.

Il libro sarà presentato a Pisa lunedì 26 novembre 2018 alle ore 17,30, nella sala del Palazzo dei Dodici, piazza dei Cavalieri. Interverrà anche Alfonso Iacono, Ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Pisa. Paolo Giommarelli leggerà alcuni brani del libro. Gli interventi saranno moderati da Valeria Martinelli. Sarà presente l’Autore Giuseppe Mazzotta.

La pubblicazione si articola in brevi episodi, di una relazione tra genitore e figlio da cui traspare la personalità ereditata dell’Egregio Signore. La potenza del linguaggio rispettoso della persona anche quando sottoposta a misure coercitive, il portamento signorile elegante, la capacità di ascolto, la famiglia numerosa del sud ricca di valori, il poliziotto servitore della gente con grande umanità e l’eredità di tanti momenti di piccoli semplici gesti e silenziosa ed intima confidenza tra genitore e figlio. Dalla lettura riaffiora la memoria di una relazione genitoriale che prosegue nel corso di tutta l’esistenza.

In questo si sperimenta il “valore dei valori”, quando la relazione coi nostri cari prosegue anche in loro assenza, sulla traccia lasciata. In un mondo ove ciascuno insegue la costruzione di un’identità attraverso quanto ritiene di riuscire a fare; i valori ci mettono in contatto con l’identità che scaturisce da ciò che già siamo, e che offre all’onestà, all’ascolto, alla presenza, alla generosità e comprensione, il contenuto che ci accomuna tutti, rendendoci parte di una comunità.

 

E’ per questo che le storie come quelle narrate nel volume riflettono il contenuto costituzionale dei valori evocati, riportandoci alla nostra Costituzione come alla Carta che tutti sappiamo (qualche volta limitandoci, purtroppo, a ripeterlo acriticamente) avere recepito e incarnato i valori sui quali si fonda la nostra convivenza civile: che ne sarebbe della funzione del poliziotto senza il rispetto per chi, anche dolorosamente, beneficia del suo intervento con la cura il rispetto che ne riceve per la sua intangibile dignità umana e per la conseguente speranza di un suo recupero?

Non sarebbe il caso di fermarsi a riflettere sul favore che rispetta i limiti del diritto ma è al contempo espressione generosa di una presenza che si fa tale anche oltre l’orario in cui si deve compiere il proprio dovere? E che dire, ancora, dell’Autorità con la quale, invece di fornire sempre risposte, si aiuta ad individuare correttamente le domande che dobbiamo porci? E non dimentichiamoci della cultura, nella quale ognuno ha un posto, anche e soprattutto chi si limita, senza la pretesa di realizzare opere d’arte, a ricrearle ogni giorno custodendole con la sua opera, quella del bambino del racconto che salva i libri dal macero o quella di chi ne lascia pulito il luogo che le ospita. Una comunità, appunto.

Dentro a questa comunità possiamo senz’altro ritrovarci e riconoscerci, anche grazie al registro espressivo dell’antologia, nei fatti sospesi in un tempo attualissimo proprio perché remoto, cioè nel nostro caso profondo, tipicamente narrativo, nostro.

La lettura del libro “Egregio Signore” ci offre l’occasione per tenere vivi i valori, condividendoli e declinandoli, anche nell’intimità della nostre relazioni familiari.




Napoli, al Museo Archeologico Nazionale 2000 anni di storia di cultura della tavola: la mostra che chiude l’anno del cibo italiano

NAPOLI – “RES RUSTICA. Archeologia, botanica e cibo nel 79 d.C.” è il titolo della nuova mostra – esposizione al Mann Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 21 novembre al 18 febbraio 2019.

L’intento dell’esposizione è di far conoscere le abitudini quotidiane legate al cibo degli antichi romani, la mostra offre un’ampia prospettiva sull’alimentazione di duemila anni fa, un viaggio che i visitatori faranno durante il percorso espositivo nelle radici dove nascono le nostre abitudini.

Nell’allestimento archeobotanico sono esposti anche utensili che utilizzavano i romani per cucinare, pentole ancora intatte come la padella per cucinare le uova, dipinti che avevano come soggetto il cibo degli antichi fino all’eruzione del Vesuvio.

Nell’allestimento grazie all’utilizzo della più recente tecnologia della comunicazione proiezioni video (in italiano ed in inglese) illustrano gli antichi reperti botanici in un costante rapporto con le conoscenze acquisite nel nostro presente. L’allestimento propone anche cibo appartenente al mondo antico come una fresella, un tarallo e una bottiglia con olio di oliva già presentata da Alberto Angela durante la rassegna stampa per il programma “Stanotte a Pompei”, un’esposizione Ante litteram della nostra dieta mediterranea e sulle nostre origini.

Ad accogliere i viaggiatori nella ‘Collezione dei Commestibili’ di Pompei una grande carta geografica, di cui sono tracciate le rotte seguite, delle singole specie, spesso approdate sulle coste italiane dall’Oriente. L’intera Collezione dei commestibili non veniva esposta dal 1989, attualmente l’allestimento è situato nella sala 94 (adiacente al Plastico di Pompei), un percorso che mostra i cibi dell’antichità ed anche le “connessioni” tra le varie civiltà, un continuo dialogo dei popoli iniziato nell’antichità. Il percorso espositivo offre ai visitatori un’ulteriore spiegazione delle nostre abitudini legate all’alimentazione che sono alla base della nostra dieta.

La ‘Collezione dei Commestibili’ come la ‘Collezione dei Tessuti’ fanno parte del patrimonio appartenente al Mann, le due collezioni vennero scoperte dalle prime campagne di scavo da Carlo di Borbone, egli raccolse tutti i materiali provenienti da Herculanem e Pompei alla Reggia estiva di Portici, includendo anche fragilissimi materiali come tessuti, prossimamente in mostra al museo del capoluogo campano.

Paolo Giulierini: “Una mostra dedicata alle radici della nostra ricchezza agro-alimentare”

Come spiega il Direttore del Museo Archeologico di Napoli, Paolo Giulierini: “Chiudiamo l’anno del Cibo italiano voluto da MIBAC e MIPAAFT con una mostra dedicata alle radici della nostra ricchezza agro-alimentare: 2000 anni di storia della cultura, della terra e della tavola sono i testimoniati da resti materiali conservati al MANN”- prosegue sempre Giulierini -“resti che costituiscono un tesoro unico al mondo. L’esposizione rappresenta un’opportunità straordinaria non solo per rappresentare per la prima volta la Collezione dei Commestibili, ma anche, nello spirito del Progetto I Tesori del MANN inaugurato con successo dalle armi dei Gladiatori, per raccontare al grande pubblico cosa significa fare ricerca scientifica su questi rari materiali”.

Un’immersione tra le piante dove si evincono i viaggi degli antichi, fra le testimonianze vi sono esposti gli “Affreschi dei peschi” arrivato a noi pochi decenni prima dell’eruzione del 79 d. C., come spiega il Professore Gaetano De Pasquale durante la presentazione, un percorso che racconta la “vera grande ricchezza” del territorio.

Res Rustica è una mostra dedicata alle radici della nostra ricchezza agro-alimentare, ma che svela anche falsi storici come i 5 chilogrammi d’uva, costituite da vinacce (da graspi, bucce e vinaccioli) non appartenevano al mondo antico come si si credeva che appartenessero, ma in realtà appartengono al ‘700.

Le vinacce fanno parte degli oggetti conservati nei depositi del museo partenopeo e dalle analisi effettuate dimostrano che sono di origine ben più recenti, infatti risalgono alle coltivazioni del diciottesimo secolo come dimostrano i risultati della datazione effettuata presso il Laboratorio CIRCE (Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
La conferenza di tutto il percorso espositivo è avvenuta mercoledì 21 novembre, hanno partecipato all’incontro il Direttore del Museo Nazionale Archeologico di Napoli, Paolo Giulierini, l’Archeologo Luigia Melillo, Referente Scientifico per i Progetti Speciali e per le Relazioni Internazionali del Mann, il Professore Gaetano Di Pasquale (Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli “Federico II”).

Elenco delle specie archeobotaniche in esposizione: Vite (vinaccioli), olivo (olive e noccioli), fico (frutti interi e spaccati), pino domestico (pigne e pinoli), melograno (frutti piccoli) e “bucce”, nocciolo (nocciole sgusciate), pesco (noccioli), mandorlo (frutti), carrubo (frutti), cereali (orzo, miglio, farro), legumi (semi di lenticchie, favino), castagno(una castagna), aglio (diversi spicchi), cipolla scalogno (bulbi), palma da dattero (datteri).

Giuseppina Ercole




Marsala, allarme astensionismo: passa la mozione sul liceo scientifico ma poi cade il numero legale. Oggi si torna in Consiglio

MARSALA – Avviata con la presenza di 26 consiglieri, la seduta di ieri del Consiglio comunale di Marsala si è conclusa poco dopo le 23 con un’Aula quasi vuota (cinque i presenti) e il rinvio dei lavori ad oggi per mancanza del numero legale: ne occorrevano almeno 12 per proseguire i lavori.

Fatto, questo, stigmatizzato dal presidente Enzo Sturiano: “Nei giorni scorsi era stato assunto un impegno ed io l’ho rispettato. Era stata richiesta la presenza del sindaco in Aula per le interrogazioni e, a seguire, trattare importanti varanti urbanistiche ed eventuli variazioni di bilancio, quest’ultime con scadenza 30 novembre.

Invece, si ritiene che qui si possa fare i propri comodi, tenuto conto che alcuni consiglieri si iscrivono tra i primi a parlare, fanno le proprie interrogazioni e vanno via, talvolta non ascoltando neanche le risposte del sindaco . È mancanza di correttezza istituzionale e di rispetto per chi parla per ultimo. Io sono rimasto ad ascoltare tutti gli interventi, anche perchè – a conclusione delle interrogazioni – era stato concordato di continuare con le varianti. Io e il sindaco abbiamo rispettato l’impegno, altri no” .

Ad apertura dei lavori, il Consiglio – presenti il sindaco Alberto Di Girolamo con gli assessori S. Accardi, A. Baiata e R. Passalacqua – ha approvato all’unanimità la mozione urgente riguardante il Liceo Scientifico “P. Ruggieri”, interessato a lavori di ristrutturazione che dureranno circa un anno. La mozione, illustrata dal primo dei 27 firmatari, Giovanni Sinacori, è volta a promuovere un tavolo tecnico per scongiurare i “prospettati doppi turni” e ricercare altre soluzioni per evitare disagi a studenti e famiglie. Sono intervenuti i consiglieri Ingrassia, Licari, Galfano e F. Coppola, nonché il presidente Sturiano e il sindaco Alberto Di Girolamo. Tutti a supporto della mozione che, successivamente, è stata approvata all’unanimità.
Riguardo alle interrogazioni, circa 70, sono state formulate dai consiglieri G. Milazzo, M. Gandolfo, A. Rodriquez, A. Galfano, M. Rodriquez, R. Genna, C. Ferreri, G. Piccione, I. Gerardi, L. Arcara, F. Coppola, L. Ingrassia, A. Di Girolamo, D. Nuccio, A. Coppola, L. Licari e il presidente Sturiano.

Il sindaco Di Girolamo ha fornito quasi tutte le risposte (talvolta anche in assenza dell’interrogante), subordinandone alcune alla successiva consultazione degli Uffici competenti. Di tutto, si può prendere visione dalla registrazione streaming della seduta, online sul canale youtube del Consiglio, all’indirizzo.

Concluse le interrogazioni, il presidente Sturiano ha proposto il prelievo dei punti 7/8/9/10 dell’OdG, riguardanti le varianti urbanistiche, per le quali era stata concordata con i capigruppo la trattazione alla presenza del sindaco. Avviata la votazione, hanno risposto solo 7 consiglieri, venendo così meno il numero legale. Al secondo appello – dopo un’ora, come da Regolamento – erano presenti solo 5 consiglieri. Pertanto, il presidente Sturiano ha rinviato la seduta ad oggi, alle ore 16,30.




Nemi, assemblea per il ponte monumentale: ecco cosa hanno detto i consiglieri metropolitani Borelli, Gabbarini e Libanori

NEMI (RM) – Gli interventi dei tre consiglieri metropolitani – Massimiliano Borelli, Flavio Gabbarini e Giovanni Libanori – durante l’assemblea pubblica con focus sul ponte di Nemi sulla via Nemorense organizzata dai consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri organizzata nell’accogliente e centralissimo bar Byron. L’incontro è stato moderato da Chiara Rai direttore di questo quotidiano.

Massimiliano Borelli consigliere della città metropolitana presidente della 6° commissione Viabilità

Flavio Gabbarini consigliere della città metropolitana presidente della 4° commissione Ambiente

Giovanni Libanori consigliere della città metropolitana e capogruppo consiliare di maggioranza di “Uniti per Nemi” del Comune di Nemi

Il video servizio trasmesso nella puntata di Officina Stampa del 22/11/2018




Bracciano, Piano di riequilibrio: la Corte dei Conti accoglie il ricorso di Tondinelli

BRACCIANO (RM) – Accolto il ricorso. La Corte dei Conti si è pronunciata sul ricorso presentato dal sindaco di Bracciano Armando Tondinelli per l’annullamento della deliberazione del 10 agosto 2018 adottata sostanzialmente la procura contabile bocciava il Piano di riequilibrio.

La bocciatura era riferita alle deliberazioni del giugno 2016 da parte del Commissario Prefettizio, con i poteri del Consiglio Comunale, e del settembre 2016 da parte del nuovo  Consiglio Comunale, a soli 2 mesi dal suo insediamento.

Una situazione che, come evidenziato dall’attuale sindaco Armando Tondinelli, era stata ereditata totalmente dalla precedente Amministrazione e nulla di quella eredità può addebitata a quella attuale. Una vittoria dunque per l’amministrazione Tondinelli.

Al contrario appare come una sorta di “sconfitta politica” per il Movimento Cinque Stelle attraverso le parole e i comunicati del consigliere Marco Tellaroli aveva fatto più volte leva politica su questa notizia, anche con intere “istruzioni per l’uso” su come capire tutti i “debiti” accumulati dal Comuni e i presunti danni arrecati dall’amministrazione. Niente di tutto questo dunque e l’attività amministrativa può procedere senza ombre.

“Esprimo la mia soddisfazione personale e quella della mia maggioranza – dichiara il sindaco Armando Tondinelli – poiché dopo due anni e mezzo le sezioni riunite della Corte dei Conti con questo dispositivo hanno evitato il dissesto finanziario del comune di Bracciano evitando gravi conseguenze per tutti i cittadini. Nel 2016 – prosegue il primo cittadino – abbiamo ereditato una situazione economica gravissima e con il nostro lavoro serio, trasparente e oculato in soli 18 mesi abbiamo ridotto il debito del 43%. Oggi è una vittoria per Bracciano e per tutti i braccianesi tranne che per coloro i quali già dall’inizio del mio mandato dichiaravano che saremmo andati in dissesto e non hanno mai riconosciuto il netto miglioramento dei conti pubblici raggiunto da questa amministrazione. Mi riferisco ai consiglieri di minoranza, in particolare ai consiglieri Tellaroli, persiano e Mauro che con le loro dichiarazioni hanno sempre creato discredito sul l’operato della mia amministrazione. La verità trionfa sempre.”




Roma, palazzo dei congressi: Officine del sapore e Accademia della cultura enogastronomica pronte al “cambiamento culturale”

ROMA – Al palazzo dei congressi si parla del supporto della tecnologia e della conoscenza al corretto stile di vita, tra alimentazione ed attività fisica.

L’importante incontro-dibattito è stato organizzato da “le Officine del Sapore” e dalla “Accademia della Cultura Enogastronomica” al Palazzo dei Congressi a Roma

Un tema suggestivo che, per la promuovere la salute, coniugando tecnologie e saperi, ha permesso di fare il punto su come valorizzare le risorse personali e sociali e le capacità fisiche della persona.

Un incontro dibattito che ha permesso mettere a confronto le nuove potenzialità offerte dalle nuove tecnologia con le conoscenze degli studiosi delle scienze comportamentali sugli stili di vita tra alimentazione e attività fisica.

Le Officine del sapore e l’Accademia della cultura enogastronomica promuovendo questo incontro-dibattito manifestano anche un approccio culturale per sviluppare l’informazione sul mondo della ristorazione italiana e favorire il cambiamento culturale degli addetti alla somministrazione degli alimenti. Un momento formativo rivolto anche ai giovani che si affacciano ai mestieri di cuoco e di cameriere e agli imprenditori che decidono di investire nel settore della ristorazione.

Dopo i saluti introduttivi di Piergiorgio Tupini, Presidente dell’Accademia della Cultura Enogastronomica, moderati da Imma Giuliani, giornalista criminologa e direttore scientifico della “Rivista NOUS – Aracne editrice”, sono intervenuti Irene Tagliente PhD in Ingegneria e Fabrizio Mignacca psicologo coordinatore scientifico della Rivista Nois Aracne.

Il tema del supporto della tecnologia al corretto stile di vita, tra alimentazione ed attività fisica è stato affrontato da Irene Tagliente campionessa protagonista ai mondiali di Kiteboarding, plurilaureata in Ingegneria Clinica all’Università La Sapienza di Roma e in Ingegneria Biomedica all’Università di Firenze. Specializzata nella R & S di soluzioni IT per l’assistenza Telemedicina, è abilitata alla professione di Ingegnere Senior – Sezione Ingegneria Industriale. Ha conseguito l’Alta Scuola Specializzazione in Economia con Master in Compliance& Management: Prevenzione del rischio di non conformità dei Processi Organizzativi Aziendali alla Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma.

“Il consumo energetico di ogni individuo – ha esordito l’ing. Tagliente – è composto dal consumo metabolico più il consumo energetico speso per svolgere le normali attività quotidiane.

Per mantenere uno stile di vita sano è fondamentale prestare attenzione a quanto mangiamo e quindi a quante kcal ingeriamo ma anche cosa mangiamo.

Una dieta bilanciata di carboidrati, proteine fibre e minerali consente di tenere al nostro organismo come una macchina perfetta.

Ma come fare? – ha aggiunto l’ingegnere – Grazie alla tecnologia ed agli SmartPhone è possibile accedere ad App progettate per andare incontro alle esigenze dei consumatori di ogni età.

Facilmente è possibile accedere ad App gratuite in grado di darci informazioni nutrizionali sugli alimenti acquistabili al supermercato ed App che monitorano la nostra attività quotidiana stimolando dell’utilizzatore l’impiego cosi da incentivare l’attività fisica”.

“L’attività fisica – ha concluso l’ing. Tagliente – concorre nel consumo calorico pertanto è possibile mangiare regolarmente e moderatamente tutti gli alimenti praticando attività fisica e monitorando le percentuali di nutrienti in essi contenuti”

Di supporto della conoscenza al corretto stile di vita, tra alimentazione ed attività fisica ha parlato Fabrizio Mignacca

“Una corretta alimentazione è cura di se – ha detto lo psicologo Mignacca– La cura di se è la chiave del benessere. Questo ha però radici antiche che fanno parte dell’ontogenesi umana. Il primo rapporto, quello con la madre, è chiave per un corretto rapporto con il cibo e di conseguenza con la relazione con l’oggetto. L’alimentazione può quindi essere uno strumento di analisi privilegiato per studiare la personalità e le caratteristiche caratteriali di ognuno”.




Agrigento: atteso l’evento ANCRI contro stalking e condotte persecutorie

AGRIGENTO –  Per il prossimo 25 novembre la sezione territoriale dell’ANCRI di Agrigento, ha organizzato a Porto Empedocle un convegno tematico su “Stalking e condotte persecutorie: aspetti psicologici, sociologici e disfunzionali. La rappresentazione sui media e social”

Sono programmati gli interventi di Salvatore Cardinale, già presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, di Iva Marino, Psicologa, esperta in scienze forensi e criminologiche e di Francesco Pira, sociologo, docente di comunicazione e giornalismo presso l’Università di Messina.

Gli interventi saranno moderati dalla giornalista Daniela Spalanca, autrice di pubblicazioni tematiche e dal Cavaliere Pietro Sicurelli, presidente della sezione ACRI di Agrigento.

L’associazione nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica di Agrigento prosegue così il suo impegno sociale organizzando manifestazioni e incontri-dibattiti di interesse socio-culturale a difesa dei diritti dei minori e contro ogni forma di violenza sulle donne, sui bambini ed in generale sulle categorie sociali più fragili. Solo qualche settimana fa aveva organizzato un convegno dal titolo “Dalla parte dei bambini, contro ogni forma di violenza”