Milano, maestro d’asilo violento inchiodato dalle telecamere: schiaffi e spinti ai bambini

MILANO – Schiaffi e spinte ai bambini tra i 2 e i 5 anni di un asilo di Pero (Milano): sono 42 gli episodi violenti registrati dalle telecamere nascoste installate dai carabinieri che questa mattina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare (ai domiciliari) nei confronti di un maestro di una scuola dell’infanzia su richiesta della Procura del capoluogo lombardo. La misura arriva al termine di un’indagine durata circa un mese.




Genzano, inquilini palazzina esplosa: affitti a canone concordato. La situazione degli “sfollati”

GENZANO (RM) – La casa è un diritto primario di ogni individuo. Purtroppo, però, molti cittadini hanno difficoltà a trovare un’abitazione a prezzi ragionevoli e, per questo, il Comune di Genzano di Roma ha approvato un’importante delibera di Giunta che prevede l’introduzione dell’affitto a canone concordato, in base alle specificità del territorio.

I canoni concordati saranno fissati tramite un accordo locale, sulla base dello schema approvato dalla Giunta, con il supporto degli uffici comunali.

Il passo successivo all’approvazione del provvedimento sarà la convocazione di un tavolo di confronto con “le principali associazioni dei proprietari e degli inquilini, per definire i canoni minimi e massimi per ogni zona di Genzano e per ogni tipologia di immobile – ha spiegato l’assessore al Bilancio e al patrimonio, Stefano Chirico –. Di conseguenza, gli inquilini pagheranno l’affitto a prezzi calmierati, più bassi di quelli di mercato, in base alla zona del territorio comunale dove si trova l’immobile, e i proprietari avranno diritto ad importanti agevolazioni fiscali, quale l’applicazione della cedolare secca al 10% invece del 21%”.

Soddisfazione espressa dal sindaco Daniele Lorenzon, che la definisce “un’opportunità di grande interesse sia per gli inquilini, sia per i proprietari di immobili. Allo stesso tempo, diamo un fattivo contributo nella direzione della legalità e della lotta all’evasione fiscale, per far emergere l’annoso fenomeno degli affitti in nero. Sono certo che le associazioni dei proprietari e degli inquilini rappresentative a livello locale daranno la massima collaborazione a quest’iniziativa del Comune e che, soprattutto, si possa addivenire alla sottoscrizione dell’accordo nel più breve tempo possibile, per dare una risposta celere alle giuste attese della nostra comunità e, in particolare, a chi si trova in maggiore difficoltà, come le famiglie di piazza Buttaroni”.

La situazione degli “sfollati” della palazzina in piazza Buttaroni è ancora in alto mare.  Il prossimo 15 dicembre dovranno lasciare il convento dei Gesuiti 24 persone di cui 11 nuclei familiari, alcuni di loro paga un mutuo per una casa che non hanno più.

 

 




Terrorismo, pronto un attentato in Italia con armi chimiche: blitz dei Nocs a Nuoro

NUORO – Blitz antiterrorismo della polizia di stato in corso a Macomer (Nuoro). Intervento dei Nocs per neutralizzare un presunto terrorista. Il cittadino straniero è sospettato di aver preparato un attentato in Italia con armi chimiche. Sono in corso indagini della Digos di Nuoro e Cagliari e Direzione Centrale Polizia di Prevenzione-Servizio Antiterrorismo. Coordinate dalla procura distrettuale antimafia antiterrorismo di Cagliari.




“Genzano com’era”

Riceviamo e pubblichiamo da una lettrice

Ridateci Genzano, Genzano com’era

Genzano che c’era, senza buche è una chimera.

Se attraversi non lo fare, è inesistente la segnaletica stradale!

L’immondizia è ancora lì, verrà presa lunedì?

Il cornicione cade giù, “non ce ne po’ fregà de più”

Le olmate con le foglie ammucchiate sono ormai degradate!

E poi…e poi…e poi…

Genzano la sera si addormenta ma la luna guarda attenta

Giuly

 




Palermo, assenteismo: 42 indagati. Ai domiciliari 11 dipendenti dell’assessorato regionale alla Salute

PALERMO – Operazione della Guardia di Finanza contro 42 cosiddetti ‘furbetti del cartellino”: militari delle Fiamme Gialle hanno posto agli arresti domiciliari 11 dipendenti dell’assessorato regionale alla Salute di piazza Ottavio Ziino a Palermo. Altri 11 hanno avuto notificato l’obbligo di firma e altri 20 sono stati denunciati in stato di libertà. Secondo la Procura di Palermo dalle indagini è “emersa una consolidata prassi di assenteismo ingiustificato” con “presenze fittizie debitamente e furbescamente certificate”.

Gli indagati, secondo l’accusa, grazie alla mutua collaborazione fra loro, tramite lo scambio dei badge e l’utilizzo improprio dei pc aziendali, riuscivano in modo sistematico ad attestare false presenze. Molti dipendenti mentre risultavano in servizio erano invece soliti recarsi al lavoro con circa 3 ore di ritardo, occuparsi di faccende private, come per esempio la spesa o il parrucchiere e in taluni casi anche andare fuori Palermo.  Gli accertamenti svolti dalle fiamme gialle, attraverso pedinamenti, riscontri sul territorio e tramite l’utilizzo di microspie, hanno consentito di fare luce sul fenomeno dei cosiddetti dipendenti ‘fantasma’, rilevando e censendo più di 400 ore fraudolentemente attestate, ma in realtà mai rese. I reati contestati loro, a vario titolo, sono truffa aggravata, accesso abusivo al sistema informatico e false attestazioni e certificazioni.

L’assessorato della Salute si costituirà parte civile nel procedimento e se dovessero ricorrere i presupposti avvierà le procedure di licenziamento per i dipendenti infedeli”. Lo annuncia l‘assessore alla Regione Siciliana, Ruggero Razza, sull’operazione antiassenteismo della guardia di finanza in sono indagati 42 dipendenti. “Potrei dire – ha aggiunto Razza – che tra i primi atti al nostro insediamento c’è stata la direttiva sul controllo delle presenze e che i fatti per i quali si procede sono antecedenti all’insediamento di questo governo, la verità, però, è che fa rabbia pensare che dipendenti pubblici non siano presenti alle loro responsabilità. Sono sicuro che i magistrati andranno in fondo per scoperchiare del tutto questa vergogna”




Nasa, atterraggio su Marte: il primo selfie dal pianeta rosso

Il lander Insight della Nasa ha aperto i pannelli solari, coronando così il successo di una discesa perfetta sul suolo di Marte. Ha anche inviato il primo selfie, postandola sul profilo Twitter della missione e commentando “Qui c’è una bellezza tranquilla. Mi guardo attorno per esplorare la mia nuova casa”.

 

L’apertura dei pannelli solari permetterà al veicolo di avere l’energia sufficiente per cominciare una lunga attività di esplorazione del sottosuolo del pianeta rosso, con una sonda che ne misurerà la temperatura fino alla profondità di cinque metri e potrà rivelare in questo modo se all’interno di Marte esista una forma di calore: questo potrebbe significare che l’acqua scoperta nel luglio scorso sotto i ghiacci del Polo Sud marziano potrebbe essere più calda di quanto si pensi.

A bordo del lander sono attivi anche strumenti italiani, grazie alla partecipazione alla missione di da Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Istituto di Astrofisica (Inaf) e Leonardo.




Addio a Bernardo Bertolucci: ultimo imperatore del cinema italiano

Addio a Bernardo Bertolucci. Il grande maestro del cinema italiano, si è spento a Roma all’età di 77 anni.  Bertolucci era a casa sua in via della Lungara, nel rione di Trastevere a Roma: è morto a seguito di una crisi respiratoria. Secondo le prime informazioni, l’ultimo saluto dovrebbe avvenire in una cerimonia privata. La camera ardente per salutare Bertolucci sarà domani Martedì 27 novembre, dalle ore 10 alle 19, in Campidoglio, Sala della Protomoteca. La famiglia di Bertolucci, si legge in una nota, ringrazia il Comune di Roma per la disponibilità. In data da definire seguirà una cerimonia di commemorazione aperta al pubblico.

Nato a Parma il 16 marzo 1941, Bertolucci è il figlio del poeta Attilio e di Ninetta Giovanardi. Cresciuto assieme a suo fratello Giuseppe (anche lui regista cinematografico non meno bravo e noto autore teatrale), è il nipote del produttore cinematografico Giovanni Bertolucci.

Fin da piccolo respira aria di cinema in casa sua che, da adolescente, lo spingerà a realizzare cortometraggi in 16 mm come Morte di un maiale e La teleferica (1956-1957), girati nella casa di Casarola sull’Appenino emiliano. Decisiva per la sua carriera un’amicizia, quella con Pier Paolo Pasolini, presentatogli da suo padre quando il regista prenderà casa vicino alla loro.

Nel 1962, con Tonino Guerra come produttore, realizza il suo primo lungometraggio,  La commare secca, su soggetto e sceneggiatura di Pasolini (che inizialmente avrebbe dovuto esserne regista).

Dopo anni di sperimentazione tra il Living Theatre e Sergio Leone (per cui scrisse insieme a Dario Argento il soggetto di C’era una volta il west) acquisi’ statura internazionale nel 1970 con due capolavori: Strategia del ragno e Il conformista dal racconto dell’amico Alberto Moravia. 

Nel 1972 arriva il clamoroso successo di Ultimo tango a Parigi con un grande Marlon Brando e Maria Schneider in una delle più memorabili tragedie dello schermo. Il pubblico reagisce in maniera entusiastica (applausi interminabili) a questo lungimirante dramma erotico fra una giovane di vent’anni e un uomo di quaranta che scatenerà un ciclone di scandali, sequestri, polemiche. Bertolucci viene condannato a 4 mesi per oscenità, ma la Storia del Cinema è cambiata ormai e, a confermarlo, arriva un Nastro d’Argento e una candidatura all’Oscar come miglior regista.

Dopo una tale fatica si concede a piccoli progetti corali come 12 autori per 12 città (1990) con Michelangelo Antonioni, suo fratello Giuseppe Bertolucci, Mauro Bolognini, Alberto Lattuada, Carlo Lizzani, Mario Monicelli, Ermanno Olmi, Gillo Pontecorvo, Francesco Rosi, Mario Soldati, Franco Zeffirelli e Lina Wertmüller, raccontando la sua Bologna. Ma si dedica anche a Il tè nel deserto (1990) con John Malkovich, uscendone ricco di nuove forme, sensazioni, pulsioni, tristezze e fragilità. La storia di una coppia che si perde in un viaggio in Africa dove incontrerà carnalità e morte si contrappone a quella piena di spiritualismo, cultura e sofisticatezza intellettuale delPiccolo Buddha (1993).

Dopo tre anni torna alla carica con Io ballo da sola (1996) con Stefania Sandrelli, educazione sentimentale di una ragazza americana alle prese con la propria sessualità.

Ma non gli basta, vuole andare ancora più a fondo e costruire un nuovo dramma da camera: arriva L’assedio (1998), tratto da un racconto di James Lasdun, dove il fascino del confronto elementare fra uomo e donna è costretto a sopravvivere e bruciare in uno spazio delimitato, oltre il quale ci sono altre vite, altre responsabilità, altre realtà. Un meccanismo che si ritrova anche in The Dreamers – I sognatori (2003), all’interno del quale il ménage a trois di tre giovani ragazzi francesi nel pieno del ’68 diventa un modo per dichiarare amore eterno al cinema, erudito o meno.

A distanza di diversi anni presenterà a Cannes Io e te, tratto da un romanzo di Niccolò Ammaniti.

Se ne è andato il mio “ultimo imperatore“. Che si sentiva come un “topo nel formaggio”. Per lui significava stare come in un bozzolo, al caldo e al riparo. Me lo disse gioiosamente dopo una estate di sofferenza e di passione. “Adesso sto bene, sai? Sto come un topo nel formaggio”. Grazie per essere stato cosìspeciale. Per il tuo cinema cosìspeciale. Spero di incontrarti ancora e di fare un altro film insieme. Un lungo bacio”. Questo il ricordo commosso, in forma di lettera, di Stefania Sandrelli dedicato a Bernardo Bertolucci.

“Nel giorno della scomparsa di Bernardo Bertolucci, un grande maestro entrato nella storia del cinema, desidero esprimere il cordoglio profondo ai familiari, agli amici, a tutti coloro che hanno tratto insegnamento dalla sua sensibilità intellettuale e artistica“. Lo scrive in un messaggio di cordoglio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.




Morto il Prefetto Mario Esposito, storico direttore della Scuola della Polizia di Stato e della Polaria

ROMA – Lutto nel mondo della Polizia di Stato: è morto il Prefetto Mario Esposito. Fu un bersaglio dei terroristi e  per tanti anni diresse la Polizia di Frontiera all’Aeroporto di Fiumicino e la Scuola Superiore della Polizia di Stato. Oggi la camera ardente alla Scuola di Polizia.

“E’ stato il massimo artefice ed interprete di un epocale rinnovamento delle strategie di formazione dei funzionari della Polizia di Stato”. Così il Capo della Polizia Italiana Antonio Manganelli definì il Prefetto Mario Esposito quando nel 2009 si congedò dalla Scuola della Polizia di Stato di Via Pier della Francesca, che aveva diretto per tanti anni, contribuendo alla riforma della gloriosa “Accademia” di Polizia.

Mario Esposito era nato a Solofra (Av)  il 13 luglio del 1944.  Dopo la laurea in giurisprudenza nel 1969 entra a far parte dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza. Come vicecommissario inizia il “mestiere” di poliziotto a Genova.

Negli anni di piombo entra nel nucleo  di Polizia contro le azioni del terrorismo, coordinato dal Questore Santillo, compiendo numerose operazioni. Tra le tante, le indagini contro Salvatore Francia e Stefano Delle Chiaie e poi l’intensa e prolungata collaborazione, a Torino, con Luciano Violante.

Svolse anche delicate operazioni sull’omicidio del Sostituto Procuratore Vittorio Occorsio. Per l’intensa attività divenne un probabile bersaglio per le vendette dei gruppi terroristi e così la Polizia decise di trasferirlo alla Polizia Ferroviaria di Napoli.

Negli anni 80 arriva la svolta della sua carriera. Viene trasferito all’Ispettorato generale del Viminale con l’incarico di provvedere alla sicurezza del Presidente del Consiglio dei Ministri Bettino Craxi.  E poi l’arrivo a Fiumicino, per dirigere il più importante scalo internazionale italiano alla Polizia di Frontiera. Ebbe il compito anche di presiedere il gruppo di lavoro interforze incaricato della elaborazione e stesura  del “Piano di sicurezza Leonardo Da Vinci”: perfino il New York Times rivolse un plauso a questo lavoro.  Dopo essere stato come questore il responsabile della sicurezza di Palazzo Chigi (incarico ricoperto durante il governo Amato e il secondo governo Berlusconi) arriva il titolo di Prefetto e l’incarico di direttore dell’Istituto Superiore della Polizia di Stato, mansione svolta fino al 2009.

Il Prefetto Mario Esposito è cittadino onorario di Piano di Sorrento, la ridente cittadina della costiera sorrentina dove ogni anno, a fine ottobre, si recava per presiedere il Premio internazionale “Penisola Sorrentina”, fondato dal fratello Arturo (poeta e scrittore) e portato avanti dal nipote giornalista Mario Esposito.

Il Prefetto Esposito lascia la moglie Luisa e i figli Annalisa ed Antonio.

La camera ardente è stata allestita oggi alla Scuola Superiore di Polizia mentre  I funerali si svolgeranno martedì 27 novembre alle 12:30 nella Chiesa di Santa Maria in Campitelli in Roma.




Una cura che si chiama “Cultura”. In Canada si è già iniziato

Sulla base dei risultati di alcune ricerche condotte da medici appartenenti a “Médicins francophones du Canada (MFDC)” a Montreal fra le prescrizioni mediche inizieranno ad esserci visite gratuite al Musée des beaux-arts.

Ciascun medico ne potrà prescrivere fino a 50 per anno, per i pazienti e per il personale sanitario. Per ogni “prescrizione” sarà emesso un biglietto che permette al paziente, in modo altrettanto gratuito, di portare con sé un altro adulto e fino a due bambini o ragazzi entro i 17 anni.

Hélène Boyer, che è la vicepresidente dell’associazione medica francofona del Canada, ha dichiarato: “Abbiamo studiato che gli ormoni del benessere che vengono secreti quando si pratica esercizio fisico sono simili a quelli prodotti durante una visita al museo”.

Per la prima volta viene riconosciuta – da un sistema sanitario nazionale – la valenza benefica dell’arte.

Il Museo di Belle Arti di Montreal grida giustamente vittoria e il suo direttore generale, Nathalie Bondil, esulta: “Nel XXI secolo, la cultura sarà ciò che l’attività fisica è stata per la salute nel ventesimo secolo”.

Ci auguriamo che questa visione virtuosa e globale della salute della persona faccia presto capolino dalle nostre parti, dove pare che anche gli assunti più banali legati all’importanza fondamentale dello sviluppo culturale e artistico come garanzia di equilibrio e benessere psicofisico sembrino vacillare.

Del resto, in un mondo sempre più olistico nel quale – attraverso la fisica quantistica e le neuroscienze – varchiamo alla velocità della luce le frontiere scientifiche di ciò che prima sembrava soltanto una fantasia esoterica, sarebbe del tutto antistorico relegare la salute della persona ad un puro ambito medico di diagnosi, protocolli e statistiche sui valori chimici senza guardare a tutti quei pharmakoi naturali dell’anima e del corpo quali l’abitudine al bello, all’armonico, alla cultura e all’arte in generale i quali, come finalmente è stato dimostrato, possono essere una vera a propria terapia senza alcun effetto collaterale se non quello dell’innalzamento della qualità di vita del singolo e della sua nazione.

Da questa bella prospettiva speriamo sia possibile augurarsi, per il futuro di tutti, un veloce regresso di quella vera e propria epidemia di analfabeti funzionali così sottovalutati e così preoccupanti.

Veleria De Luca




Corleone, amministrative. vittoria per il centrodestra: Nicolò Nicolosi è il nuovo sindaco

CORLEONE (PA) – Al Comune di Corleone vince il centrodestra: è Nicolò Nicolosi con 3.587 voti il nuovo sindaco del paese del Palermitano sciolto per mafia. E’ il dato ufficiale pubblicato dal sito dell’Ente dopo lo scrutinio di tutte le 12 sezioni. Maurizio Pascucci, candidato inizialmente dal M5s e poi disconosciuto da Luigi Di Maio per avere postato su Facebook una foto con il nipote di Bernardo Provenzano, è arrivato secondo con 1.830 voti, poco più della metà dei voti del neo sindaco. Il terzo candidato, Salvatore Antonino Saporito, ha ottenuto 1.006 consensi. Ieri alle urne si sono recati 6.611 elettori dei 10.814 aventi diritto, facendo registrare un’affluenza del 61,13%. “L’esito delle elezioni è una vittoria per la città. I corleonesi si sono svegliati affidando a noi il compito di condurre Corleone verso nuove mete. Lo faremo con la squadra di consiglieri e assessori che abbiamo designato, lo faremo con tutti i corleonesi”, ha commentato a caldo il neo sindaco Nicolò Nicolosi.




Napoli, successo per Bidonville: la Fiera del Baratto e dell’Usato alla Mostra d’Oltremare

Grande affluenza di persone alla 45a Edizione di Bidonville, la Fiera del Baratto e dell’Usato alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 24 al 25
novembre. La fiera propone di vedere ai visitatori amanti del collezionismo e del vintage ben 800 stalli appartenente a qualsiasi genere: dall’antiquariato al modernariato, dall’artigianato contemporaneo all’antico, all’abbigliamento datato fino ad oggetti di qualsiasi genere.
L’appuntamento annuale come assicurano gli organizzatori dell’evento di consueto attira ben 20mila visitatori circa (escludendo bambini e 70enni), la fiera con il tempo è diventata una vera realtà non solo Campana, ma è diventata itinerante perché è organizzata anche in altre regioni come il Lazio e la Basilicata, attirando anche venditori e compratori provenienti dall’estero.

E’ un viaggio che i visitatori ripercorreranno tra oggetti che risalgono all’800, manufatti provenienti dal lontano Oriente ai giorni nostri, è un
vero paradiso per chi è appassionato del mobilio antico, dei pezzi unici che raccontano storie di decenni e anche di secoli pronti a rivivere ancora una nuova vita.

Bidonville esprime una vera filosofia di vita, un modus vivendi attraverso il riutilizzo e la rigenerazione di oggetti pronti a cambiare anche la loro destinazione d’uso, si sceglie di “viaggiare” nei padiglioni di Bidonville, alla fiera del baratto e dell’usato per svariati motivi, sia per chi vuole fare affari, ma anche per motivi economici perché offrono opportunità, ed anche per rispetto verso l’ambiente e degli animali (Cruelty free). La fiera trova la sua collocazione negli appuntamenti annuali oramai nazionali da non perdere perché il vintage non è passato mai di moda, cosa ben risaputa anche da noti Brand, infatti sempre più spesso ripropongono a prezzi accessibili prodotti fuori moda dei loro magazzini.

Il percorso espositivo della fiera offre ai visitatori la possibilità di vedere oggetti che fanno parte dei ricordi passati, dal vinile al giradischi, abiti griffati di noti Brand, oppure provenienti dall’antica Cina appartenenti al secolo scorso, bottoni, passamanerie e biancheria che risalgono ai tempi delle nostre nonne, auto d’epoca e motociclette, foto e degli anni ’60 e ’70 che immortalano miti come Totò, oppure del grande Salvator Dalì, manifesti di inizio ‘900, oggetti che nella nostra quotidianità è difficile vedere, ad esempio nel settore “DI TUTTO DI PIU’” si possono trovare aggetti come il ferri di cavallo da regalare in prossimità delle festività natalizie.

Giuseppina Ercole