Colleferro, uomo giù da una scalinata: risolto il giallo. Omicidio

I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 28enne bulgaro, senza fissa dimora e con precedenti, perché indiziato dei reati di rapina impropria e omicidio preterintenzionale.

I fatti risalgono al mese scorso, quando nel centro cittadino, alle prime luci dell’alba, i sanitari del 118 trovarono un 53enne su una scalinata con varie ferite alla testa e in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcool e privo di documenti di riconoscimento. Situazione che, in prima battuta, non aveva destato nei soccorritori sospetti circa la responsabilità di terzi sull’accaduto.

I Carabinieri giunti presso l’ospedale di Colleferro, attraverso il rilievo delle impronte, identificarono la vittima che nel frattempo era entrato in coma. Da quel momento sono scattate le indagini da parte dei Carabinieri della Stazione di Colleferro supportati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, sotto la regia della Procura della Repubblica di Velletri. Un’indagine che ha permesso di ricostruire gli attimi precedenti al rinvenimento del 53enne colleferrino attraverso l’escussione di numerose persone, l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, approfondimenti di natura tecnica. I militari hanno dimostrato come, il cittadino bulgaro, dopo aver avuto una banale lite verbale con la vittima all’interno di una sala giochi, lo attese all’esterno, lo seguì per poi rapinarlo con calci e pugni asportandogli il portafogli e dandosi alla fuga. L’aggressore poi, nel limitrofo ufficio postale, effettuò un prelievo di trenta euro con la carta bancoposta intestata alla vittima per poi disfarsene.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Colleferro, che erano già sulle tracce del malvivente, irreperibile dall’anagrafe degli uffici comunali e con continui cambiamenti di domicili, lo hanno scovato. Dopo varie ore d’interrogatorio alla presenza del suo avvocato, visti gli elementi inconfutabili raccolti dai militari, il 28enne ha confermato l’ipotesi investigativa dei Carabinieri.

Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Velletri, i Carabinieri di Colleferro hanno sottoposto l’uomo a fermo di indiziato di delitto per i reati di rapina e omicidio preterintenzionale poiché la vittima, a distanza di un mese dall’accaduto, è deceduta in ospedale dov’era ricoverato L’arrestato è stato associato presso il carcere di Velletri e messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria.




Anguillara Sabazia, dalle stelle alle stalle: c’e’ chi auspica un lungo periodo di commissariamento

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ad Anguillara Sabazia, in questo bel paese del lago di Bracciano, invidiabile per le bellezze paesaggistiche e balneari presenti nel territorio, insignito del titolo di città nel 2001, il terzo per estensione fra i laghi dell’Italia centrale, dove è presente il villaggio Neolitico, unico in Italia, risalente a circa 8.000 anni fa, con una piroga lunga 9,50 metri,  conservata in una teca di 12 metri,  presso il Centro Espositivo del Neolitico, chiuso al pubblico da circa dieci anni, accade che le opposizioni, di destra e sinistra, diverse associazioni, hanno  manifestato contro l’amministrazione guidata dal sindaco Anselmo, appoggiata da una maggioranza sostenuta dal Movimento Cinque Stelle. Una schiera di volti noti che ha abbandonato per una volta le vecchie schermaglie politiche per marciare uniti contro quella che oggi è considerata il nemico comune.

Non si può dire che i manifestanti non avessero le loro ragioni nello sfilare nelle strade di Anguillara Sabazia

Numerose sono state le decisioni della Giunta che hanno scontentato i propri elettori, senza riuscire a conquistare quanti nelle passate elezioni hanno espresso il loro voto per gli altri candidati, dalla contestata delibera sul piano regolatore di quasi due anni fa, al divieto di balneazione poi revocato a due giorni dal pronunciamento del Tar, fino ai recenti piani particolareggiati.

Tragico è il corto circuito che si è creato

Si può affermare che l’idillio tra la prima cittadina e il resto della popolazione, probabilmente mai sbocciato, sia effettivamente del tutto tramontato. Ricordiamo come l’elezione di Sabrina Anselmo è nata più dall’ostilità di una parte dell’elettorato nei confronti del suo competitor al ballottaggio 2016, Antonio Pizzigallo (già sindaco di Anguillara Sabazia per due mandati, di cui uno terminato con la decadenza per incompatibilità dopo circa un anno), sia nel centrosinistra che ha votato compatto per l’esponente grillina, sia in alcune frange della stessa compagine che ha votato al primo turno l’ex sindaco di Forza Italia, che per l’effettiva forza del Movimento e della sua candidata, che al primo turno aveva raccolto il 26% dei voti. In un quadro i questo genere, con una compagine al governo cittadino che è maggioranza in Consiglio, ma minoranza nell’opinione pubblica, tra epurazione di assessori, cambio di casacca di un consigliere, abbandono da parte di alcuni dei sostenitori della prima ora, la posizione della sindaca è oggi alquanto instabile.

Dalle stelle alle stalle

Anche sul piano dell’immagine personale, la sindaca non gode certo di quella credibilità che riesce a volte a far perdonare qualche manchevolezza dell’azione governativa. Il chiacchiericcio che dai primi mesi di amministrazione ha accompagnato la prima cittadina, rea secondo i suoi detrattori di non avere un curriculum di primo piano, ha trovato il suo clou con la vicenda della condanna patteggiata, che ha destabilizzato non poco l’autorevolezza della Anselmo. In questo quadro la cessione del servizio idrico ad Acea Ato 2 è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da eroina la sindaca è diventata un personaggio della tragedia greca, costretta alla solitudine e al declino, qualora non ci siano nei prossimi mesi risultati eclatanti.  

L’isolamento della maggioranza

Il compattarsi di tutte
le forze politiche, da Rifondazione Comunista e MDP a Lega e Fratelli d’Italia,
dal Partito Democratico a Forza Italia a Leu, oltre a una pletora di
associazioni e movimenti, ha sancito l’isolamento della maggioranza rispetto a
tutti i possibili interlocutori.

I possibili scenari in caso di dimissioni della Anselmo

Ma se domani,
ipotizzando la caduta di questa amministrazione, che potrebbe essere a questo
punto una soluzione a questa situazione così grave, che assistere per altri due
anni e mezzo a governare pateticamente la città, si dovesse di nuovo aprire una
campagna elettorale cittadina, quali scenari si aprirebbero? Chi si porrà alla
possibile guida in un percorso di ricostruzione di un decoro urbano ai minimi
termini e di un tessuto sociale mai così lacerato?

Le forze di centrodestra

Tra le persone che hanno sfilato alla manifestazione, abbiamo visto l’ex sindaco Antonio Pizzigallo, che raramente partecipa alle manifestazioni su strada, assieme al gruppo dei suoi fedelissimi. Può essere questo il segnale di una sua possibile eventuale ennesima ricandidatura, nonostante la bocciatura strettamente personale subita nel 2016? Non c’è nulla di nuovo nel sole del centrodestra? (sempre ammesso che la Lega di Salvini, in grande ascesa nei sondaggi nazionali, non cerchi di fare da asso piglia tutto anche nelle eventuali prossime amministrative, schierando un nome sul quale, perlomeno ad Anguillara, non trapela nulla di certo).

Le forze di centrosinistra

Dall’altro lato del panorama politico, esiste qualche novità, oppure la dicotomia del consigliere regionale Emiliano Minnucci – ed ex sindaco di Anguillara Sabazia Ndr. – e il consigliere comunale di minoranza Silvio Bianchini, entrambi del PD, continuerà a guerreggiarsi per la supremazia nella coalizione? A giudicare dalla presenza dell’ex vicesindaco Bianchini con tanto di megafono in mano, e del consigliere regionale Minnucci, più in disparte, non ci viene da credere a una proposta politica che superi la storica rivalità in casa PD.

Movimenti e proposte politiche serie

I movimenti che hanno
lanciato la manifestazione, e che soli hanno messo le bandiere, forse perché
uniche credibili, ma che davanti a tante presenze di personaggi ingombranti,
hanno finito per sbiadirsi, riusciranno a portare una proposta politica seria,
oppure si limiteranno, come le Comari di “Bocca di Rosa”, all’invettiva?
Davvero, come è emerso dagli interventi sotto il Comune, la proposta può essere
rappresentata da un ex consigliere che ha cambiato più partiti che paia di
scarpe, e che sostiene dei comitati di quartiere che, almeno in un caso,
durante la loro esistenza, non hanno certo brillato per democrazia e rispetto
delle regole? Con la chiosa dell’ovazione a una persona che sulla vicenda si
era costruito la sua poltroncina di “responsabile dei quartieri”, ma che
all’atto pratico davanti alla segnalazione dei problemi ha fatto come le tre
scimmiette del motto shintoista.

Come si ricollocheranno gli ex grillini?

In ultimo, come si ricollocheranno gli ex grillini, come il primo vice sindaco Giovanni Chiriatti (sfiduciato dall’attuale sindaca)  e il consigliere Antonio Fioroni, ora passato al gruppo misto, molto attivi sabato, che si vedono spesso flirtare con esponenti dell’opposizione? Davvero crediamo possano rappresentare loro, dopo aver contribuito, il primo in maniera sostanziale, alla vittoria di questa amministrazione, il “Nuovo che avanza”? Lo stesso Chiriatti si precipitava, solo poche settimane fa, a convogliare nel suo quartiere periferico di Ponton dell’Elce tutti gli esponenti politici, dal PD a FI (presenti Flenghi, Pizzigallo, Stronati, Manciuria) per andare contro all’attuale amministrazione. Il Fioroni, si è svegliato solo poco tempo fa, dopo mezza legislatura, da quel torpore che non gli consentiva di accorgersi di tutte quelle “nefandezze” che oggi è tanto attivo nello stigmatizzare. Vogliamo credere che chi ieri ha preso una cantonata, non capendo nulla di chi aveva al proprio fianco, domani diventi la persona più scaltra del mondo, tanto da rappresentare la migliore proposta per il futuro?

Un lungo periodo di commissariamento per evitare scelte scellerate per Anguillara Sabazia?

Se non nasce una vera proposta alternativa, che oggi sembra ancora troppo pallida per rappresentare una reale alternativa alle realtà presenti, l’unica possibilità per Anguillara Sabazia è un lungo periodo di commissariamento, che se non fornisce una prospettiva di investimento per il futuro, almeno si presume governi l’amministrazione corrente con il senso del “buon padre di famiglia”, evitando le scelte scellerate che questa e le passate giunte della città sabatina troppo spesso hanno perpetrato. Il miglior incentivo per l’interesse dei cittadini!

Simonetta D’Onofrio




Marsala, da Facchinetti e Fogli ad Antonella Ruggiero passando per il balletto di San Pietroburgo: calendario d’eccezione per i teatri Impero e Sollima

MARSALA (TP) – Le canzoni di Facchinetti e Fogli, la comicità di Perroni e del gruppo “I 4 Gusti”, il “Lago dei Cigni” del Balletto di San Pietroburgo, la voce di Antonella Ruggiero. Sono questi alcuni degli spettacoli, patrocinati dall’Amministrazione Di Girolamo, in programma a Marsala nei due teatri cittadini: l’Impero e il Sollima.

Gli appuntamenti

Si comincia domani, 9 Gennaio – teatro Impero (ore 21) – con il tour INSIEME del duo Roby Facchinetti e Riccardo Fogli.

Venerdì 11, ancora all’Impero (ore 21, 30), in scena i “Trikke e Due” con “La Corrida” presentata da Enzo Amato e Nicola Anastasi.

Sabato 12, la comicità di Andrea Perroni – già apprezzata nel programma televisivo “Zelig” – invaderà il teatro Impero (ore 21,30) con lo spettacolo “Dal Vivo”.

Domenica 13, l’Isola Onlus presenta “Somnium”, per la regia di Massimo Pastore. Due gli spettacoli al teatro Sollima: alle 17 e alle 19,30.

Mercoledì 16, torna a Marsala il Balletto di San Pietroburgo che, al teatro Impero (ore 21), presenta “Il Lago dei Cigni”: la storia della principessa Odette che un perfido sortilegio costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. Musiche di Tcajkovskij e coreografie di Marius Petipa.

Giovedì 17, il palcoscenico del teatro Sollima (ore 21) è per l’esilarante Giovanna La Parrucchiera con lo spettacolo “Le Mille e una Camurria”.

Domenica 20 sono due gli spettacoli in programma. Al teatro Sollima (ore 17,30) la Compagnia “Smile” presenta “Quaranta…ma non li dimostra”, commedia brillante di Titina e Peppino De Filippo. Al teatro Impero (ore 18), per la rassegna “Lo Stagnone”, la Compagnia “Il Sipario” propone il cabaret “Ci facciamo in Quattro” del gruppo comico “I 4 Gusti”.

Infine, Venerdì 25 Gennaio, il tributo del gruppo “I Musicanti” per Fabrizio De Andrè, a 20anni dalla sua scomparsa. Lo spettacolo, in programma al teatro Impero (ore 21,30), vedrà anche la partecipazione straordinaria di Antonella Ruggiero.




Ariccia, botte e insulti ai bambini: in manette 3 maestre e una bidella

ARICCIA (RM) – In manette tre maestre e una bidella di una scuola dell’infanzia di Ariccia dove al termine di una delicata attività d’indagine coordinata dalla locale Procura, i Carabinieri della stazione di Ariccia coordinati dalla Compagnia di Velletri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare con sottoposizione agli arresti domiciliari, di tre insegnanti ed una collaboratrice scolastica, tutte di età compresa tra i 55 ed i 65 anni, ritenute responsabili di maltrattamenti di minori all’interno di un asilo dell’area dei Castelli Romani, in provincia di Roma.
Le manette sono scattate all’alba di oggi presso le abitazioni delle 4 donne a Velletri, Albano, Ariccia e Formia.

Episodi di violenza documentati dalle riprese video

Le indagini sono iniziate lo scorso mese di ottobre a seguito di un esposto di alcuni genitori che segnalavano i maltrattamenti subiti dai figli. Gli accertamenti eseguiti dai Carabinieri, mediante intercettazioni ambientali e riprese video delegate dall’Autorità Giudiziaria, hanno permesso di constatare diversi episodi di violenza che le quattro arrestate compivano, quotidianamente, nei confronti di diversi bambini.

Episodi quali strattonamenti, colpi alla testa ed espressioni verbali spregiative che causavano, nei piccoli, sofferenze, umiliazioni e continui disagi, incompatibili con le normali condizioni di svolgimento dell’attività scolastica.

Un grave quadro indiziario

Nel provvedimento giudiziario notificato questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Velletri, il Giudice per le Indagini Preliminari, concordando con le richieste del Pubblico Ministero, descrive un grave quadro indiziario nei confronti delle quattro donne, ritenute responsabili di condotte di “sopraffazione sistematica” perpetrate nella loro attività lavorativa in danno di minori di età compresa tra i 3 ed i 5 anni.




Lecce, scattati gli arresti per numerose persone accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti e spaccio

LECCE – La Polizia di Stato di Lecce sta eseguendo numerosi arresti per associazione a delinquere di stampo mafioso, nonché per traffico di sostanze stupefacenti e spaccio.

Le indagini portate avanti dagli uomini della Squadra Mobile di Lecce in collaborazione con quelli della Squadra Mobile di Ravenna, dei Reparti Prevenzione Crimine di Lecce, Potenza e Pescara, del Reparto Cinofili di Brindisi e del Reparto Volo di Bari hanno accertato che gli arrestati sono tutti facenti parte di un gruppo criminale che aveva acquisito il controllo di parte del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, nel capoluogo leccese attraverso una serie di sodali storicamente legati alle loro persone.

Il procedimento, avviato a seguito di attività di indagine finalizzate ad individuare gli autori di una serie di atti intimidatori posti in essere nei confronti di congiunti di un collaboratore di giustizia, è stato, poi, ulteriormente implementato dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia il quale ha, di fatto, riscontrato l’intero quadro probatorio acquisito nell’ambito dell’attività investigativa.

Gli elementi acquisiti hanno dimostrato come il gruppo criminale avesse ormai raggiunto nel territorio leccese, approfittando anche dello stato di detenzione delle figure di riferimento dei menzionati clan della SCU, una relativa autonomia criminale mantenendo peraltro trasversali rapporti con personaggi di rilevante spessore criminale i quali, in più occasioni, si sono posti da intermediari nella vendita di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente.

L’attivita’ investigativa, protrattasi per oltre un anno e supportata anche dalle preziose dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha consentito di ricostruire centinaia episodi di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana, posti in essere dai vari indagati sul territorio di questa provincia.




Cesano e Osteria Nuova, impianto di compostaggio: sabato la manifestazione per dire no al Campidoglio e all’Ama

CESANO DI ROMA (RM) – Sabato 12 gennaio 2019, alle ore 15, presso l’Auditorium della Parrocchia San Sebastiano su via della Stazione di Cesano n. 402 si terrà la manifestazione per dire no all’impianto di compostaggio che Campidoglio e Ama intendono realizzare in via della Stazione di Cesano, a metà strada fra quest’ultima località e Osteria Nuova. Questo quanto fanno sapere gli organizzatori.

“Non mancate, è tempo di lottare per difendere il nostro territorio, è tempo di lottare contro l’ennesima minaccia alla salute” è l’invito rivolto alla cittadinanza dall’Associazione “Progetto Comune” che ha organizzato la manifestazione in collaborazione con il Comitato “NO al compostatore”, il CdQ “Insieme per Cesano”, il CdQ “Osteria Nuova”, il Consorzio “Poggio dei pini” e l’Associazione “Progetto comune”.

La nota dell’Associazione Progetto Comune”

Progetto Comune si batte, sin dall’inizio, contro la volontà dell’Amministrazione capitolina, di realizzare l’ennesimo impianto industriale, a servizio della Città di Roma, nel quadrante nord della Città Metropolitana, territorio verso il quale, la Città Metropolitana stessa, si rivolge solo per chiedere di cedere diritti. Siamo preoccupati, perché realizzare l’ennesimo impianto in questa zona, rappresenta una ulteriore minaccia al diritto alla salute!
Nessuno di noi pensa che gli impianti di trattamento dei rifiuti organici, per produrre compost, siano dannosi. Siamo favorevolissimi alla realizzazione di impianti utili alla gestione del ciclo dei rifiuti, abbiamo tra i nostri soci esperti della materia e, quindi, conosciamo l’importanza di una giusta gestione dell’intero ciclo.

Un’area che presenta già molteplici criticità

Ma al contempo, conosciamo il nostro territorio e sappiamo che è completamente sbagliato realizzare un altro impianto, in un’area che presenta già molteplici criticità, una vasta area che, nel corso degli anni, ha già fornito ospitalità a strutture di utilizzo e beneficio collettivo: deposito e trattamento scorie radioattive, antenne Radio Vaticana, depositi vari (fanghi e liquami) ed ha già accettato di modificare le proprie abitudini per fini di interesse collettivo (acqua potabile dal lago, cave di basalto).
A tutto ciò, va aggiunto che la rete viaria è talmente scadente, da aver indotto l’Ufficio Mobilità di Roma Capitale, ad escludere Via di Santa Maria di Galeria, dal percorso per raggiungere il sito del realizzando impianto. Tutto il traffico sarà quindi veicolato su Via di Baccanello e Via Braccianese, con problematiche facilmente ipotizzabili.
Noi di Anguillara, peraltro, subiremo oltre il danno anche la beffa.
E questo perché:
• l’impianto sorgerà a meno di 500 mt dalle prime case a sud del territorio comunale;
• le strade che generalmente percorriamo per andare o tornare da Roma sono, appunto, Via di Baccanello (per chi utilizza la Cassia Bis) e Via Braccianese (per chi va verso Roma Nord);
• non potremo usufruire dell’impianto per trattare i nostri rifiuti che, quindi, continueranno ad essere inviati oltre i limiti della nostra Provinca con ingenti costi scaricati sulla TaRi.
Quindi:
• subiremo i miasmi del processo di putrescenza dei rifiuti organici e lo sversamento di percolato in strada;
• subiremo il transito dei mezzi pesanti sulle vie di comunicazioni che solitamente usiamo per recarci a Roma;
• non godremo dei benefici economici ovvero della riduzione della TaRi.
• Perché da tanti anni, ad Anguillara, abbiamo avviato il percorso difficile e costoso della raccolta differenziata, avevamo pensato anche alla realizzazione di un impianto di trattamento del rifiuto organico solo per noi ed altri comune del quadrante che, come noi, da anni effettuano una corretta raccolta differenziata. Questo ci avrebbe permesso di abbattere del 50% i costi del trattamento e smaltimento della frazione organica e del verde (oltre ad introitare oltre 300 mila euro/anno per i conferimenti degli altri Comuni del quadrante). Progetto cancellato dalla Città Metropolitana con l’assoluto silenzio della nostra Amministrazione che, evidentemente, paga caro il prezzo della vicinanza ai pezzi da novanta del Movimento 5 Stelle di Roma.
• Contro tutto ciò, contro questa ingiustizia, invitiamo tutti voi, cittadini di Anguillara, alla manifestazione che abbiamo organizzato in collaborazione con le Associazioni e i Comitati di Quartiere del quadrante nord di Roma, il giorno 12 gennaio 2019, alle ore 15, presso l’Auditorim della Parrocchia San Sebastiano che si trova su Via della Stazione di Cesano n. 402.
• Non mancate, è tempo di lottare per difendere il nostro territorio, è tempo di lottare contro l’ennesima minaccia alla salute.
• Associazione Progetto Comune
• PS: nel frattempo il Comune di Roma ha finanziato con circa 40 mila euro un “percorso partecipativo” che avviene a “posteriori” delle decisioni assunte e contro il quale noi, in qualità di componenti il Comitato per il NO all’impianto di compostaggio tra Osteria Nuova e Cesano, invitiamo maggiormente a protestare. Ciò dimostra, ancora una volta, semmai ve ne fosse bisogno, i forti interessi e la forte pressione politica ed economica a trovare una rapida soluzione che sia il più possibile lontana dalla città, in quella periferia (la nostra) dove c’è poca gente che protesta. Partecipare vuol dire dimostrare a questi signori che non siamo disposti a perdere ulteriormente il diritto ad un luogo salubre e bello.

Il territorio dove dovrebbe sorgere il sito

L’area di progetto, esterna al Grande Raccordo Anulare, è localizzata nel quadrante nord ovest della città e ricade nel territorio del Municipio Roma XV su via della stazione di Cesano in una sorta di triangolo con ai vertici Cesano, Osteria Nuova, due Consorzi lungo la via Anguillarese, e Anguillara Sabazia.
Il comparto in questione ha subito una graduale e progressiva trasformazione del carattere agricolo originario, mantenendo però in gran parte la sua natura originaria di terreno a prevalenza agricola di alto pregio.
Nelle immediate vicinanze, nella località Casaccia, sulla strada per Anguillara Sabazia, si trova il Centro ricerche dell’ENEA, che occupa un’area complessiva di 90 ettari suddivisa in due aree separate dalla via Anguillarese. All’interno di questo centro si trova l’attuale Sito provvisorio di scorie radioattive: al suo interno vengono stoccati anche i rifiuti di provenienza ospedaliera, tipologia a media e bassa radioattività, che vengono trattati per la decontaminazione e poi smaltiti.
A confine con Anguillara, direzione nord-ovest adiacente all’alveo del fiume Arrone, sorge il mega depuratore detto CO.BIS noto impianto adibito allo smaltimento delle acque reflue del bacino del Lago di Bracciano e oltre, sito da cui pervengono odori nauseabondi. Attualmente si sta’ predisponendo un ampliamento.
A est del sito scelto per il compostatore, vi è il territorio della Santa Sede, con le antenne di Radio Vaticana, già nota alle cronache per la vicenda dell’elettrosmog dovuto alle antenne.

Il sito

L’impianto di compostaggio dovrebbe sorgere contro il volere dei territori proprio immerso in questo contesto già fortemente provato. La natura dell’insediamento industriale è atto alla chiusura del ciclo dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata più precisamente dalla frazione organica detta FORSU.
La coesistenza di questa tipologia di infrastrutture tecnologiche di servizio al processo del ciclo sostenibile dei rifiuti, a parere dei Comitati del NO contrasta fortemente dal punto di vista ambientale con la natura della nostra zona. Sin dal principio i cittadini si sono opposti alle ipotesi di progetto esposte dall’amministrazione Capitolina e da AMA.
Successivamente i Comitati del NO, dopo aver appreso da fonti giornalistiche in piena campagna elettorale dell’intenzione da parte del Comune di Roma e Ama di proseguire con la progettazione, hanno dato inizio ad una campagna di raccolta firme tra i cittadini.
Circa 2000 quelle raccolte, che non sono bastate a convincere il Comune di Roma e Ama a desistere dal presentare il progetto in Regione Lazio per l’inizio della procedura VIA (Verifica Impatto Ambientale). Agli inizi di marzo è stato depositato il progetto e la reazione dei Comitati è stata immediata.

Le controdeduzioni

Dallo studio dei progetti escono delle novità importanti, l’impatto ambientale presenta dei punti deboli. La relazione geologica ha delle anomalie, sembra un esame non troppo accurato e determinato più che altro su carta, con metodo bibliografico storico. Alcun campionamento o sondaggio del terreno risulta inserito nella relazione.
Più accurata e ricca di dettagli risulta essere invece l’indagine archeologica. I punti esaminati sul terreno sono oltre 30 punti chiave da cui si riscontrano su circa 26 diversi reperti di grande importanza, tali da indurre gli stessi archeologi a definire non idonea la zona.
Un’antica strada presente in zona, la via Clodia, un ponte di epoca pre-Romana, un cimitero, l’acquedotto Alsietino e quello Augusteo poi (Paolo) e altre importanti rilevanze storico-artistiche insistono in quella zona prescelta per la costruzione del compostatore.
Anche gli studi sui venti e le masse d’aria non sembrano confortanti per l’indagine di impatto ambientale. Dai grafici il raggio di spostamento delle emissioni odorifere, (i cosiddetti miasmi) sembrerebbero coinvolgere i centri abitati. I venti prevalenti spingerebbero le probabili emissioni verso Osteria Nuova e i consorzi confinanti quando sorretti da venti provenienti da nord e fino ad Anguillara e Cesano, con venti provenienti da sud- sud est.
Da non sottovalutare la vicinanza dell’impianto al fiume Arrone, il pericolo di sversamenti incauti in un corso d’acqua già fortemente inquinato potrebbero comprometterne irreparabilmente l’ecosistema. Forti dubbi anche circa la possibile contaminazione dei due acquedotti moderni attualmente funzionanti, il Peschiera e l’Acquedotto di Acea ATO2 presenti proprio nelle immediate vicinanze.
Vengono segnalate anche grossissime carenze a livello di collegamenti, le strade risultano essere di vecchia concezione, inefficienti, strette, non idonee. L’aumento esponenziale del traffico potrebbe comprometterne definitivamente la tenuta. Il passaggio dei camion AMA potrebbe far collassare in modo irreparabile queste infrastrutture già ampiamente sfruttate dal traffico locale, delle attività industriali esistenti in zona.
Cave di basalto, sabbia, breccia, pozzolana lapilli, e impianti che producono bitume e calcestruzzi generano infatti da soli una situazione al limite. Tutto questo è stato segnalato in varie occasioni dai comitati ma nessuno sembra prendersene cura.
L’inquinamento acustico e ambientale sono già a livelli altissimi, servirebbe semmai una mitigazione dei fenomeni segnalati e non un aggravio delle emissioni.

Queste osservazioni sono state tutte trasmesse dai Comitati e dalle Associazioni riunite alla Regione Lazio, alla commissione VIA, al Comune di Roma e ad altri Enti inclusi nella futura conferenza dei Servizi.




Bracciano, le strade cittadine si rifanno il look: ecco tutte le vie interessate dai lavori

BRACCIANO (RM) – Le strade di Bracciano si rifanno il look e promessa mantenuta per il primo cittadino Armando Tondinelli che in un video messaggio alla popolazione, trasmesso durante le festività natalizie, aveva annunciato l’imminente inizio dell’iter relativo l’affidamento dei lavori che ora vedono lo stanziamento di ben 730 mila euro per le strade cittadine e la partenza delle gare per l’affidamento dei lavori di asfaltatura.

Il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli ne aveva dato anticipazione durante le festività Natalizie

Inizio lavori previsto per Febbraio

”In questi primissimi giorni del 2019 – ha detto il primo cittadino Tondinelli – l’area manutenzioni del Comune di Bracciano ha emesso le disposizioni necessarie all’avvio degli iter di affidamento dei lavori di asfaltatura delle strade comunali. I lavori dovrebbero iniziare entro i primi 15 giorni di Febbraio”.

Tali atti fanno seguito al progetto definitivo per i lavori di asfaltatura delle strade elencate nella relazione prot. n.22011 del 26/06/2018.

“Le strade sono numerose – prosegue Tondinelli – e i lavori procederanno in lotti funzionali cosi come previsto dall’art. 52 del D.Lgs. 50/2016” al fine di assicurare funzionalità, fruibilità e fattibilità, dato che le vie oggetto di restyling si trovano collocate in diverse parti del territorio, e anche di agevolare l’accesso delle microimprese, piccole e medie imprese. Osservando la cautela del buon padre di famiglia, abbiamo aspettato che i conti fossero in ordine ma adesso parte la fase operativa proiettata al restituire a Bracciano un nuovo volto. Già registriamo una nota molto positiva dopo le feste data dal bilancio di affluenza di migliaia di visitatori che hanno scelto Bracciano per vivere il ricco calendario di eventi proposti. Siamo pronti a volare alto”.

“Il decoro urbano e la manutenzione ordinaria – dichiarano Fabrizio Marcantoni (consigliere delegato alle Manutenzione) e Giulia Mo (Vicepresidente del Consiglio, delegata ai Parchi, Giardini e Decoro Urbano) – sono tra le priorità dell’amministrazione Tondinelli che con buonsenso sta finalmente attuando quel giusto e atteso cambiamento che merita la cittadinanza di Bracciano”.

Le strade oggetto di asfaltatura sono:

Lotto 1: Via Braccianese Claudia e Via Principe di Napoli (Det. n.327 del 28/12/2018);
Lotto 2: Via del Pepe, Via Frà Giovanni, Via Traversa Baglione, Via Claudia e Via S. Spirito (Det. n.328 del 28/12/2018);
Lotto 3: Via Ruggeri, Via Varisco e Via dei Tigli (Det. n.331 del 28/12/2018);
Lotto 4: Via dei Quadri, Via Ponte Vecchio e Via Carlo Cattaneo (Det. n.332 del 28/12/2018);
Lotto 5: Via dei Cappuccini, Via della Selciatella, Via Bassano di Sutri e Via Spallettoni (Det. n.333 del 28/12/2018);
Lotto 6: via Cavour, via S. Francesco, via S. Negretti, via Odescalchi, Piazza Dante e via Sala (Det. n.334 del 28/12/2018);
Lotto 7: via Trento, via Regina D’Italia e via Garibaldi (Det. n.335 del 27/12/2018)




Anguillara Sabazia, i perché “scomodi” rivolti all’opposizione

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Finalmente si spengono le luci, si attutisce il frastuono, si smaltiscono le abbuffate di rito del capodanno e si ritorna, a mente lucida, a ragionare.

Si usa ormai da tempo fare il resoconto, ad ogni chiusura d’anno

Oggi si è scelto di porre quattro domande, probabilmente imbarazzanti, ai gruppi di opposizione del Comune di Anguillara Sabazia. Ce lo ha insegnato, bontà sua, anche il presidente della Camera Roberto Fico, ammonendoci che l’opposizione deve ed è giusto che faccia l’opposizione. Quanta saggezza! Il compito istituzionale dell’opposizione richiama a vigilare, criticare e collaborare , il tutto per il bene della collettività.

Ad Anguillara Sabazia, a memoria d’uomo, nessuna amministrazione è mai sfuggita ad aspra critica e dura opposizione.

Così l’amministrazione Minnucci, come quella Pizzorno o Pizzigallo e parimenti l’interim di Paolessi, sono state giustamente criticate per le buche, l’illuminazione, l’acqua, per il decoro urbano, per l’Albo Pretorio, per bandi e per delibere varie e non solo. Tutto si è svolto sempre democraticamente, criticando opere ed operato e mai, naturalmente, ledendo onore e suscettibilità delle persone. Anche questa volta, c’è un’opposizione dura contro l’attuale amministrazione Anselmo, dove si critica e si attacca per le solite buche, le solite interruzioni dell’erogazione dell’acqua, l’ormai fatto endemico di questa città e cioè l’improvvisa e “maledetta” interruzione della corrente elettrica nei momenti più critici della giornata. Vi è stato anche un momento quando si sentiva un’accesa discussione intorno ai piani integrati. Altre discussioni hanno riguardato i fondi gestiti dal Comune capofila Bracciano, fondi per il sociale. In questi casi la critica è stata forte ed il dibattito molto acceso. In tutto questo c’è stato anche dell’altro. In questi casi l’opposizione non ha fatto altro che la propria parte, quella che le compete istituzionalmente.

Ciò detto, dunque, cos’è che non torna, che non convince con l’opposizione? Le perplessità sono tante.

Resta quantomeno strano e apparentemente inspiegabile come un’opposizione così rumorosa, così coesa e variopinta, non riesca a compiere il suo dovere fino in fondo, ossia indagare, controllare e rendere i perché delle cose ai cittadini. Cavalcare campagne stanche e logore come la cementificazione selvaggia, l’acqua con l’arsenico, l’abbandono del centro storico e altri temi ormai ben familiari alle passate amministrazioni non rendono credibili gli sforzi di questa opposizione che sta faticando ad emergere. Sono tentativi che ricordano tanto la rituale promessa di Bianchini che ogni anno, all’approssimarsi dell’estate annunciava solennemente l’apertura della piscina olimpionica comunale. Somigliano alle assicurazioni dell’On. Minnucci che a mezzo di volantini annunciava l’arrivo dei fondi di tre milioni che avrebbero risolto finalmente il problema dell’attraversamento del passaggio a livello mettendo fine ai tanti disagi della cittadinanza.

Ma non c’è solamente la piscina che “giace” fino a che questa opposizione, per scelta oppure per vocazione continua a darsi pace.

C’è nell’elenco dei lavori dormienti il progetto del secondo tratto di via Anguillarese. Il 4 Marzo 2012, durante l’iniziativa Mercato della Terra, c/o l’ex Consorzio Agrario, fu allestito uno stand informativo sui lavori relativi alla via Anguillarese e l’allora Assessore ai Lavori Pubblici Antonio Di Gioia, illustrava tutto il progetto. Peccato che l’assessore successivamente dovette lasciare l’incarico istituzionale. Per quella giunta, fino a che è durato, è stato un valore aggiunto.

Chiusa parentesi, ci si continua a chiedere perché non si sente parlare, da parte di questa opposizione, riguardo il secondo tratto di via Anguillarese che prevedeva, fra l’altro, una seconda rotatoria all’incrocio con via Pizzo Morronto, altezza Conad?

Forse i politici scesi in piazza lo scorso sabato non sono al corrente di cosa contemplava quel progetto del 2012 “Lavori per la messa in sicurezza della via Anguillarese”. Il progetto prometteva: un sistema innovativo di monitoraggio (dal costo di 120mila euro) prevedendo cinque stazioni di rilevamento del traffico veicolare, distribuiti su più strade del paese, e un apparato di rilevamento degli incidenti. Il sindaco di allora, l’avvocato Francesco Pizzorno, nulla lasciava al caso e nel dare la notizia specificava la durata complessiva dei lavori in sette mesi, l’importo complessivo dell’opera, informava il sindaco, doveva essere di euro un milione e 164 mila di cui 559 mila da fondi regionali, 335 mila della Provincia e 241 mila del Comune.

Si chiede quindi all’attuale opposizione, perché tace e nulla si rileva su questi lavori promessi, finanziati e disattesi?

Ma come usava dire il compianto presentatore Corrado, non finisce qui.

Alle ore 12 del 7 maggio 2011, in via della Mainella, località Pantane, l’allora governatrice della Regione Lazio, Renata Polverini interveniva all’inaugurazione del cantiere per la realizzazione della strada che avrebbe dovuto collegare Anguillara Sabazia con Cesano e che doveva essere intitolata al Beato Giovanni Paolo II. Almeno questo è quanto dichiarava l’allora sindaco f.f. Stefano Paolessi.

Chi, dell’opposizione sta al momento monitorando questi lavori, oltre naturalmente a contare le buche e le pozzanghere? A prescindere dall’interrogazione di Palozzi di FI – viabilità Regione Lazio, non si rintracciano eclatanti proteste da parte dell’opposizione al riguardo.

L’opposizione e l’apertura del museo del Neolitico

Gli amanti della Cultura, con la “C” maiuscola, ormai non sperano più che l’opposizione possa erigersi a favore dell’apertura del museo del neolitico. Inutile cercare di destarli dal sonno. Guardano ma non vedono. Sentono ma non ascoltano.

L’ampliamento del cimitero comunale

Come è stato riportato su questo stesso giornale il 23 febbraio 2018, la Giunta Anselmo aveva approvato un progetto di ampliamento cimiteriale nel 2017. Il progetto contemplava, oltre l’ampliamento, la realizzazione su due piani di 768 nuovi loculi con l’adiacente sistemazione dell’area parcheggio per 75 posti auto. Il tutto per un costo complessivo di 1.431.000,00 euro. Era allora una situazione di emergenza. La stessa sindaca Anselmo, sul suo profilo fb, il 10 agosto 2017, annunciava l’inizio lavori, assicurando la pronta disponibilità del finanziamento.
Con delibera di Giunta n. 82 del 7 giugno 2017, giustificando l’atto a “grave carenza di loculi liberi”, giustificazione, da noi su questo giornale largamente contestata, la Giunta Anselmo procedeva a requisire i loculi a privati cittadini. La decisione della Giunta Anselmo doveva essere provvisoria in attesa della realizzazione del progetto per l’ampliamento del cimitero. A oggi il progetto giace nel cassetto in un ufficio al Comune e la delibera di requisizione, dopo l’intervento di questo giornale, è stata revocata e sostituita da una nuova.

Intanto l’opposizione guarda e tace. Ha le bocche cucite e non parla, non protesta, non s’indigna.

Va benissimo che l’opposizione si occupi delle buche, del tasso di arsenico nell’acqua, del cronico abbandono del centro storico. Non va bene però e mai si riuscirà a comprenderne il silenzio, il vuoto, il chiudere l’occhio su una piscina abbandonata, ridotta a pascolo per le pecore; fare finta di non accorgersi di un museo del neolitico chiuso con un reperto di 8000 anni, nonostante quello che ci vuole fare credere l’assessora Normando, tesoro archeologico giacente nel più completo abbandono; voltare le spalle alla strada Anguillara-Cesano persa nella nebbia delle cose non fatte; tappare le orecchie per non sentire le critiche che parlano della seconda tratta di via Anguillarese , la seconda rotatoria e tutto l’impianto di sicurezza stradale compreso.

Questo giornale ha dedicato più di un articolo, cercando di sensibilizzare chi di dovere su questa specifica tematica e qui in calce si riportano alcuni articoli per chi li volesse verificare. Ciò nonostante non si riesce a strappare il velo di oscurità, a fare uscire dalla nebbia dell’ignoto, da schiarire l’alone che avvolgono queste opere pubbliche, costate fior di milioni, iniziate e mai completate. I protagonisti che le videro nascere sono vivi e vegeti, tutti nell’opposizione, eppure, non guardano, non ascoltano, non parlano.
E’ tutta gente che ha perso la memoria? Ci si augura che il cittadino la memoria ancora la conservi viva.

Emanuel Galea




Siena, ragazza minorenne confessa di aver ucciso a coltellate marocchino di 63 anni che tentava di stuprarla

SIENA – Una ragazza minorenne è stata fermata dai carabinieri, con decreto di fermo di indiziato di delitto, per l’omicidio di uomo, di 63 anni, di origini marocchine, nel Senese. È successo a Castelnuovo Scalo, dove l’uomo aveva lavorato per anni.

Il corpo della vittima è stato rinvenuto con numerose ferite di arma da taglio sul volto e sul busto in uno degli appartamenti dati in dotazione agli operai della fornace dove l’uomo, che ora sembra avesse funzioni di custode, viveva.

L’allarme è scattato nella tarda serata di ieri. Quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto per il 63enne non c’era più niente da fare.

La minorenne ha confessato l’omicidio ai carabinieri affermando proprio che il 63enne aveva tentato di stuprarla. Ora la ragazza si trova in una casa di prima accoglienza per minori nel Fiorentino




Napoli città aperta all’accoglienza e alla solidarietà: oltre 400 persone senza fissa dimora al pranzo della Befana

NAPOLI – Boom di presenze per il pranzo della Befana alla mostra d’Oltremare di Napoli dello scorso 4 gennaio. All’evento hanno partecipato ben oltre 400 persone senza fissa dimora, o che hanno condizioni economiche di disagio che hanno trascorso una giornata di festa con pizza, musica e soprattutto aggregazione.

L’iniziativa è al secondo anno e si ripete a Natale e a Pasqua ed è promossa dal Comune di Napoli insieme alla Mostra d’Oltremare, nella struttura fieristica di Fuorigrotta.

I due Enti di nuovo insieme per dare vita ad un appuntamento all’insegna della convivialità, del superamento sociale e dei pregiudizi.

“Mostra d’Oltremare – ha spiegato il consigliere delegato Giuseppe Oliviero – vive mercato, ma di proprietà pubblica e vogliamo che sia intesa come un bene comune, creando comunità. Per questo organizziamo gli appuntamenti per Natale e Pasqua – prosegue Oliviero – ricordando che questo è uno spazio di tutti, cosa che facciamo ogni giorno con il nostro parco aperto alla città, presidiato e tenuto in ordine con l’impegno dello staff. Siamo una delle poche società pubbliche che ha un bilancio in attivo e questo per noi significa guardare alla città con iniziative per chi ha bisogno”.

L’assessora Laura Mormorale ha sottolineato – “Questa iniziativa è diventata una consuetudine, un modo per augurare un buon anno esprimendo l’intenzione di condividere con tutti i cittadini la volontà di costruire un anno migliore, per offrire alle persone un inizio di percorso per uscire dalla marginalità.”- prosegue la Marmorale – “Si comincia anche condividendo un pasto e per questo ringraziamo Mostra d’Oltremare, sempre pronta a rispondere a queste iniziative, ma anche l’Associazione e le società di trasporto pubblico Anm e Eav che hanno dato i nostri ospiti la possibilità di viaggiare gratuitamente per raggiungere la Mostra”.

Il pranzo della Befana si è tenuto nel padiglione 1 della Mostra d’Oltremare ed è stato allestito e ben riscaldato per l’occasione.

L’evento, inoltre, è stato allietato dalla musica degli artisti che hanno partecipato a titolo gratuito coinvolgendo tutti gli ospiti con canti e nei balli.

A contribuire alla riuscita dell’evento anche gli Enti del privato sociale, le tantissime associazioni di volontariato di circa 120 persone e le tante aziende del territorio, tra cui l’Associazione “Pizzaiuoli Napoletani”, che hanno prontamente accettato di dare il proprio contributo sfornando dai forni allestiti ben circa 600 pizze tra Margherita e Marinara, il pranzo è iniziato con la rosticceria “Sire” ed è terminato con le pastiere e i panettoni della pasticceria di “Scaturchio”.

All’evento erano presenti l’assessora ai diritti di cittadinanza e alla coesione sociale del Comune di Napoli, Laura Mormorale, la delegata del Sindaco alle pari opportunità, la professoressa Simonetta Marino e l’architetto Giuseppe Oliviero, consigliere delegato della Mostra d’Oltremare.

Una sinergia tra Enti pubblici e privati per la riuscita dell’iniziativa che ha visto il contribuito di tantissime associazioni come Amici di Strada, il Servizio Civile, l’Associazione Croce Rossa Italiana, Camper, Gesco, Angeli di Strada e i Focolarini, insieme per regalare un momento di spensieratezza e mettere a disposizione del sociale le proprie competenze e la propria sensibilità.

Con questa bellissima iniziativa Napoli ha dunque consolidato, meritatamente, il proprio ruolo di città aperta all’accoglienza e alla solidarietà.

Giuseppina Ercole




Tragedia a Setteville di Guidonia: un’auto investe tre persone. Un morto e due feriti

Travolti da un auto mentre attraversavano la strada dopo essere scesi dall’autobus a Setteville di Guidonia per tornare a casa. Tre investiti, un morto e due ferite in via di Marco Simone. Un uomo di 64 anni è morto sul colpo e una donna di trentacinque anni e la figlia adolescente sono state trasportate all’ospedale di Tivoli in codice giallo. 
Il conducente della macchina, quarant’anni, è in ospedale sotto choc. L’incidente è avvenuto alle 20 circa. Il bus Atac dalla Tiburtina svolta per via di Marco Simone. Appena riparte il mezzo i tre vengono investiti. L’auto, un pick up Great Wall, procedeva in direzione della rotatoria della provinciale 28 bis. Sul posto sono intervenute le ambulanze. Inutile ogni tentativo di soccorso per l’uomo che è deceduto subito.

Lì non c’è adeguata illuminazione, le strisce pedonali sono sbiadite perché è una “terra di confine” tra Roma e Guidonia e c’è un continuo rimpallo di competenze tra i due Comuni. Sul posto, per i rilievi del caso sono intervenuti gli uomini della polizia municipale di Roma Capitale, prima quelli del gruppo Tiburtino e poi anche quelli di Nomentano e Torri.