Napoli, metro: full immersion d’arte nelle stazioni museo

NAPOLI – Fra le tappe nel capoluogo campano che sono luoghi dell’arte da visitare sono le stazioni della linea metropolitana 1 distribuite in tutta l’area urbana Partenopea e sono chiamate “Stazioni-Museo”, sono luoghi di transito, ma che offrono ai passeggeri un “viaggio” nel viaggio nel mondo dell’arte antica e contemporanea durante gli spostamenti.

“Le stazioni dell’arte”

Negli anni sono diventate un attrattore turistico della citta di Napoli, è sono una confluenza di maestranze a livello mondiale senza precedenti, che ha dato vita ad una sinergia dal risultato di grande impatto visivo per i viaggiatori, l’intero progetto di tutta la linea è stato coordinato dal critico d’arte Achille Benito Oliva, l’intera linea metropolitana offre ai viaggiatori la possibilità di fruire circa duecento opere di artisti contemporanei.

Ogni stazione
è una galleria d’arte che coinvolge tutta l’area, dal sottosuolo all’area
sovrastante con un dialogo artistico inscindibile, ogni “Stazione-Museo” ha un
suo linguaggio artistico e un suo messaggio, offre ai viaggiatori un’experience
unica e meditativa nel suo genere, grazie alle opere antiche, contemporanee e
futuribili.

Un’esperienza interattiva e sensoriale

I passeggeri
vivranno durante gli spostamenti su strada ferrata all’interno della citta di
Napoli  un’esperienza interattiva e
sensoriale come gli osservatori che si troveranno a visitare la “Stazione  dell’arte” dal nome “Università”, progettata
dall’artista Karim Rashid, fra le opere in esposizione all’interno della
stazione come “Synapsis” oppure l’opera “Ikon Lenticular” posto sulle pareti
sul luminoso fondo bianco con decorazioni multiple e variopinte di figure virtuali
tridimensionali, un moving ad ogni spostamento dell’osservatore grazie
all’impiego della stampa lenticolare, il viaggiatore con queste opere e questo
nuovo modello di “museo” avranno modo di vivere un momento contemplativo in un
luogo che generalmente è sinonimo di fretta o di momenti stasi alienanti.

Un momento di meditazione e di crescita culturale

Ogni
stazione è destinataria di un messaggio e ognuna di loro ha un tema ben preciso
e il viaggiatore è catapultato  nel mondo
dell’arte mutandone il proprio percorso interiore, difatti i passeggeri non
vivranno  un momento alienato dall’attesa,
ma vivranno  un momento di meditazione e
di crescita culturale obbligata, come ha ben sottolineato il curatore del
progetto il critico d’arte Benito Oliva, egli ha infatti affermato che ogni
stazione è “Un museo obbligatorio”, in linea con i musei tradizionali che anche
loro hanno cambiato la loro destinazione d’uso, non più contenitori di opere,
ma soggetto attivo della città.

 I viaggiatori durante il percorso non vivranno
più un semplice spostamento, ma vivranno un viaggio emozionale, partecipativo e
sensoriale, i viaggiatori inconsapevolmente visiteranno un nuovo modello di museo,
le stazioni sono luoghi concepiti solitamente non come spazi espositivi per
opere d’arte contemporanea e tale cambiamento di destinazione d’uso ha reso
attualmente le stazioni dell’arte nei “musei” 
più suggestivi e fotografati della città di Napoli.

La Stazione più bella d’Europa: via Toledo

Le stazioni dell’arte sono tutte meritevolmente da visitare e fra queste c’è anche la Stazione più bella d’Europa, così definita la Stazione di via Toledo progettata dal Oscar Tusquets Blanca definita dal quotidiano inglese “The Daily Telegraph”,  la stazione più bella del vecchio continente è ubicata nel quartiere di San Giuseppe, è questo primato è stato confermato anche dalla CNN.

Il “viaggio
nella Stazione -Museo” incomincia fin dall’area sovrastante con la statua dal
titolo “Il Cavaliere di Toledo” dall’artista sudafricano William Kentridge e con
le strutture-lucernario che dalla strada convogliano  la luce solare negli ambienti sottostanti
nella monumentale sala sotterranea nella bocca ovale dal nome “Crater de Luz”,
guardando all’interno si ammira il gioco tra la luce solare con le luci al LED
governate dal software programmato da Robert Wilson (Relative Light).

La ‘Stazione
di Via Toledo’ è la catarsi stessa dell’arte e dell’ingegno umano, grazie
all’utilizzo delle tecniche artistiche antiche e i nuovi linguaggi dell’arte
con le ultime innovazioni tecnologiche, ad accogliere il visitatore oramai non
più semplice passeggero è l’opera in mosaico dal titolo “Naples Procession”
progettato da W. Kentridge, il mosaico è stato realizzato dalle maestranze odierne
di tutta Italia con la stessa tecnica della famiglia dei Cosmati risalente al
medioevo tra il XII e il XIII secolo, famosi per i loro mosaici.

Il mosaico di
W. Kentridge  “Naples Procession” ha
raffigurato un progetto ed è stato preso dalla “Ferrovia Centrale per la città
di Napoli, 1906” dove vi è raffigurata la mappa ferroviaria della metro ed è
l’attuale linea 2, la prima metropolitana d’Italia, la scena raffigura in
processione San Gennaro, il Toro Farnese e lo stesso Kentridge in un duplice
autoritratto e venditore ambulante di tammorre, ad unire tutta l’opera è un
filo rosso che rappresenta la musica e il suo legame con la città di Napoli, il
soffitto è di colore nero ed è l’allusione all’asfalto della citta.

Il secondo
mosaico collocato sopra le scale mobili, s’intitola “Bonifica dei quartieri
bassi di Napoli in relazione alla ferrovia metropolitana, 1884 (Naples
Procession)”, sullo sfondo del disegno dell’opera vi è la mappa per una
metropolitana progettata nel 1872 a Napoli, ideata dall’architetto e poliedrico
Lamont Young (1851-1929), il progetto all’epoca risultò troppo futuribile e giudicato
visionario dai media di allora e che Young non vide mai realizzato.

Scendendo le
scale mobili il viaggiatore è accompagnata dall’uso sapiente dei colori
rassicuranti caratteristici  della dimora
della sirena di Partenope, come gli azzurri del mare, al tufo napoletano ai
colori caldi della terra, i visitatori man mano che scendono hanno la stessa percezione
di libertà che si prova a guardare il cielo.

Fra le opere
che i viaggiatori avranno la possibilità di fruire durante il percorso nella
stazione di Via Toledo sono le “Olas” onde in rilievo progettata da Oscar
Tusquets Blanca sulle pareti della hall “sommersa”. Procedendo all’interno  vi sono dei pannelli del mare di Robert Wilson
dal titolo: “By the sea…you and me” realizzati con la tecnica lenticolare, in
prossimità delle scale fisse c’è anche l’intervento del fotografo Achille
Cevoli dal titolo “Men at Work” posto sulle pareti, un omaggio ai lavoratori
della stazione.

L’intera
stazione è arricchita da artisti di famosi come Oliviero Toscani con l’opera
dal titolo “Razza Umana” posta nella seconda uscita in largo Montecalvario ed è
una parte di uno studio fotografico sulla morfologia degli esseri umani,
presenti nell’opera personaggi famosi. Fra gli artisti di fama internazionale c’è
anche Lawrence Weiner esponente della corrente concettuale, che ha fatto il
valore grafico della parola il suo mezzo di espressione privilegiato, egli
infatti propone “Molten copper poured on the rim of bay of Naples( Rame fuso
colato sulle rive del golfo di Napoli)”.

“Il teatro è
vita. La vita è teatro – Don’t ask where the love is gone” è l’installazione di
Shirin Neshat di origine iraniana di un’intensa drammaticità posta a pochi
passi all’uscita di Montecalvario, ha nove grandi ritratti di grandi
personalità appartenenti al mondo del teatro. Ad accogliere i viaggiatori all’uscita
di Montecalvario è l’opera “The Flying – Le tre finestre” di Ilya ed Emilia
Kabakov in ceramica di Faenza, ed è una chiara visione panoramica che vede gli
esseri umani librarsi nel cielo insieme a stormi di uccelli e ad aeroplani. Per
il piano atrio vi è posta l’opera di Francesco Clemente protagonista della
Transavanguardia fin dagli anni ’80 con l’opera “Engiadina”, una spettacolare
opera in mosaico e ceramica lunga sedici metri e raffigura un paesaggio alpino,
sullo sfondo oltre quaranta donne in corteo.

 I mezzi di transito con le Stazioni-Museo diventano
medium per identificare e far conoscere le radici del popolo e la loro cultura.

Il nesso storico

Il connubio tra arte e i mezzi di transito, seppur in maniera minore, risale fin dalle prime carrozze con le riproduzioni di dipinti sopra i poggiatesta, ad esempio le carrozze UICx di seconda classe dalla metà degli anni ’60 fino ai primi anni ’90, in seguito sono nate le carrozze speciali, come le carrozze del Treno Reale ricche di decorazioni che si trova attualmente nel Museo di Pietrarsa. Le stazioni hanno spesso ospitato opere d’arte in passato come oggi affreschi, tele, bassorilievi e sculture, la stazione di Roma Termini ha ospitato esposizioni temporanee, ad esempio la Mostra di Caravaggio (2006-2007) presso il GATE Termini che faceva parte  della Royal Collection della Regina il cosiddetto “Caravaggio della Regina”.

Giuseppina Ercole




Palermo, muore la moglie del Prefetto Bruno Contrada

PALERMO – E’ venuta a mancare ieri a Palermo Adriana Del Vecchio, moglie del Prefetto Bruno Contrada. Della donna si ricorda il grande legame con il marito, i tanti strazianti appelli lanciati durante la lunga vicenda processuale che ha interessato l’ex capo della Mobile di Palermo.

E’ dello scorso anno la revoca del provvedimento del 13 luglio 2007 con cui il dottor Bruno Contrada era stato destituito di diritto dall’amministrazione della Pubblica Sicurezza con decorrenza retroattiva 13 gennaio 1993. “Il periodo di tempo ricompreso tra il 13 gennaio 1993 ed il 30 settembre 1996 (giorno antecedente a quello in cui il dottor Contrada è stato collocato in quiescenza), – si legge sull’atto firmato dal Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza dr. Franco Gabrielli – durante il quale ha esplicato i propri effetti il provvedimento di sospensione cautelare dal servizio datato 15 gennaio 1993 ai sensi dell’art. 9, primo comma, del d.P.R. N 737 del 1981, è riconosciuto utile al citato funzionario sia agli effetti giuridici e sia agli effetti economici e previdenziali. In relazione a detto periodo è riconosciuto competere al dottor Bruno Contrada l’intero trattamento economico previsto dalle vigenti disposizioni di legge, con interessi e rivalutazione monetaria, detratto quanto già dallo stesso percepito a titolo di assegno alimentare.”

Tante le testimonianze di funzionari di Polizia intervenuti a commentare e ad arricchire di colpi di scena una lunga video intervista a Bruno Contrada realizzata dal direttore de L’Osservatore d’Italia Chiara Rai.

L’intervista al Prefetto Bruno Contrada in 7 puntate di Officina Stampa

Il ripercorrere gli anni più intensi di quella che è stata la lotta alla mafia portata avanti dalla squadra Mobile di Palermo al comando del dottor Bruno Contrada ha aperto, infatti scenari inediti con episodi mai narrati fuori le porte del processo all’ex capo della squadra Mobile palermitana come ad esempio lo smantellamento di un pool composto dallo stesso Bruno Contrada con gli uomini della Squadra Mobile di Palermo, della Criminalpol e cosa non comune anche dei servizi segreti.




Il business dei funerali, mazzette agli infermieri che agganciavano i familiari dei defunti: smantellate due organizzazioni criminali a Bologna

BOLOGNA – I carabinieri di Bologna hanno smantellato due cartelli di imprese di pompe funebri che controllavano le camere mortuarie dei due principali ospedali cittadini riuscendo in pratica ad avere il monopolio nell’aggiudicazione dei servizi funebri. Sono 30 le misure cautelari e 43 le perquisizioni eseguite da 300 militari che hanno sequestrato un patrimonio di 13 milioni di euro. 

Gli infermieri agganciavano i familiari dei defunti, mettendoli in contatto con i referenti delle varie agenzie di servizi, proponendo quelle più economiche o efficienti. Questi poi fornivano dettagli e indirizzavano i clienti verso gli uffici per le pratiche. Al vertice invece c’erano i rappresentanti di due consorzi, che dividevano i compiti e ridistribuivano le somme guadagnate. E’ questa la catena organizzativa ricostruita dai carabinieri del reparto operativo – nucleo investigativo e della Compagnia Bologna Centro, che hanno smantellato un business legato al settore funerario.

“Se dopo anni in camera mortuaria hai ancora dei mutui da pagare significa che non hai capito come funziona”. Sono parole di un infermiere, rivolto a un altro indagato, agli atti dell’inchiesta della Procura di Bologna su un presunto business illecito legato al settore funerario. Gli infermieri, secondo le indagini, agganciavano i parenti dei defunti indirizzandoli alle agenzie funebri e venivano compensati con somme tra i 200 e 350 euro a ‘lavoro’.

I militari stanno eseguendo un provvedimento emesso dal Gip per 30 persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione di incaricato di pubblico servizio, riciclaggio e violazioni connesse alla responsabilità amministrativa degli enti. Secondo le indagini i due ‘cartelli’ controllavano le camere mortuarie dei due principali ospedali cittadini, il Maggiore e il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno consentito di disarticolare una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e riciclaggio. I due cartelli si spartivano i servizi nelle camere mortuarie dell’Ospedale Maggiore e del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, ottenendo di fatto il monopolio nel settore.




Operazione antimafia, dalla Sicilia alla Germania colpo al clan degli Rinzivillo: arrestate 11 persone

CALTANISSETTA – Dalle prime luci dell’alba è in corso una complessa operazione antimafia, coordinata dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Caltanissetta e Roma, nei confronti di Cosa Nostra e, in particolare, della famiglia mafiosa di Gela, nella sua articolazione territoriale denominata clan RINZIVILLO.

Oltre 100 operatori di polizia, appartenenti al Comando Provinciale della Guardia di Finanza capitolina e alla Questura nissena, stanno eseguendo, in Italia e in Germania, due ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardanti 11 persone, affiliate o comunque contigue all’organizzazione criminale.

I destinatari delle misure sono:

  • RINZIVILLO Salvatore (classe1960), attualmente in carcere;
  • D’AMBRA Giandomenico (classe 1971), attualmente agli arresti domiciliari;
  • LAZZARI Marco (classe 1970), attualmente in carcere;
  • PETRONE Cristiano (classe 1973), attualmente in carcere;
  • MARTORANA Ivano (classe 1981), attualmente in carcere;
  • FERRACANE Riccardo (classe 1956);
  • CASSARO Giuseppe (classe 1970);
  • GUELI Nicola (classe1982);
  • GUELI Salvatore (classe 1975);
  • SPITERI Gabriele (classe1973),

e un ulteriore soggetto del quale sono in corso le ricerche.

I predetti – tranne LAZZARI, PETRONE e D’AMBRA – sono indagati, a vario titolo, per aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, perpetrati in Germania, a Roma e in Sicilia.

In particolare, gli investigatori hanno ricostruito gli affari illeciti della consorteria criminale, gestiti mediante una “cellula” operante in territorio tedesco, che il boss Salvatore RINZIVILLO aveva affidato al suo “luogotenente” Ivano MARTORANA.

Detta articolazione si occupava dell’approvvigionamento della droga, destinata ad essere smerciata nella Capitale e sulla piazza sicula, ove il sodalizio poteva contare, tra gli altri, sull’associato FERRACANE nel ruolo di “grossista”.

In tale contesto, sono emersi contatti con soggetti turchi di notevole caratura criminale, nonché con persone che hanno avuto rapporti con la ‘ndrangheta reggina, tra i quali Antonio STRANGIO, pregiudicato di San Luca (RC), meglio noto come “TT” o “U MECCANICU”, all’epoca latitante all’estero e poi catturato, nel dicembre del 2017, nei pressi di Duisburg.

LAZZARI e PETRONE, infedeli appartenenti alle Istituzioni, sono accusati di concorso in fatti corruttivi, talora aggravati dalla c.d. “agevolazione mafiosa”, per aver messo a disposizione di RINZIVILLO e MARTORANA, notizie riservate contenute nella banca dati SDI e in alcuni documenti cartacei, nonché per aver cercato, sempre al fine di favorire l’organizzazione criminale, di corrompere appartenenti a Forze dell’ordine in servizio presso alcuni aeroporti italiani, ai quali promettevano utilità in cambio dell’omissione di controlli per facilitare l’esportazione in Russia di significative somme di denaro, da reinvestire in attività economiche con il supporto di esponenti apicali di mafie autoctone.

All’avvocato romano D’AMBRA vengono contestati indebiti accertamenti “commissionati” a PETRONE per acquisire, mediante la predetta banca dati, informazioni di natura riservata sul conto di numerosi soggetti, del tutto ignari.

L’odierna attività costituisce l’epilogo di una strutturata indagine – condotta, in sinergia, dagli specialisti della Squadra Mobile e del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria– che, alla fine del 2017, aveva già portato all’arresto di 37 persone e al sequestro preventivo di beni per oltre18 milioni di euro.

Le investigazioni avevano consentito di accertare l’operatività del clan, “etero-diretto” dai reclusi Antonio e Crocifisso RINZIVILLO (entrambi al regime del “carcere duro”), attraverso il fratello Salvatore – poi finito in manette e tuttora detenuto – il quale, a seguito dell’arresto dei germani, avvenuto nel 2015, era stato richiamato in Sicilia dalla Capitale al fine di riorganizzare le illecite attività della famiglia e riaffermarne il predominio sul territorio, coprendo la vacanza di comando venutasi a creare.

Salvatore, investito del rilevante ruolo di “reggente”, aveva quindi intrapreso rapporti con altri esponenti mafiosi palermitani, trapanesi e catanesi, mostrando un notevole dinamismo, potendosi avvalere di un’organizzazione articolata in un’ala criminale, dedita al traffico internazionale di droga e di armi, alle estorsioni e alle intestazioni fittizie di beni, e in un’ala imprenditoriale, impegnata soprattutto nel settore edilizio e nel commercio di autoveicoli e di prodotti ittici.

L’operazione è in corso nel Lazio, in Sicilia, in Campania e in Umbria, nonché a Colonia e a Mannheim (Germania) dove, in collaborazione con la Polizia Criminale e i Reparti Speciali tedeschi, attivati dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno, in sinergia con il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza, si sta procedendo alla cattura di quattro affiliati (i citati fratelli GUELI, SPITERI Gabriele e CASSARO Giuseppe), appartenenti alla “cellula” tedesca, operativa nel Land della Renania Settentrionale-Vestfalia.




La stretta di Cotral sull’evasione tariffaria non convince i lavoratori: “Sicurezza incrinata”. Aggredito controllore Atac

Da
quest’anno è obbligatorio convalidare, oltre ai biglietti, anche gli
abbonamenti per viaggiare sui bus della Cotral.
“Un modo per rendere – recita la nota della Compagnia Regionale- “per rendere
immediatamente evidente chi paga e chi no e per fornire all’azienda
informazioni necessarie ad organizzare al meglio il servizio”. Ma alla fase
informativa avviata dall’azienda, “Convalida e metti KO l’evasione”, ha
risposto per le rime il sindacato Cambiamenti
M410
, con un lapidario messaggio: “Vogliono mettere KO l’evasione mettendo
KO gli autisti”. La partita è aperta.

Si
inasprirono i controlli dei titoli di viaggio sui mezzi extraurbani, a
completamento dell’iter partito a marzo scorso con l’introduzione dell’autista-controllore.
“Rispetto al 2016 – spiegano da via Alimena – nel 2018 sono stati venduti il
48% di biglietti in più, per un valore di 4 milioni di euro”, grazie anche al “miglioramento
del processo di riscossione delle multe, che ha portato nelle casse dell’azienda
1 milione di euro nel 2018, e all’estensione della rete di vendita”. “Oggi
Cotral può contare su 2660 punti vendita nel Lazio e nelle regioni limitrofe. E
non solo, dalla scorsa estate tutti i clienti possono richiedere on line la
propria card e acquistare direttamente sul sito dell’azienda il proprio
abbonamento Metrebus Lazio mensile o
annuale”.

In
questi giorni scatterà la fase esplicativa, che “illustrerà con quattro diversi
soggetti sui bus, sul web e sui canali social aziendali le modalità di accesso
ai mezzi”. “Per la prima volta in Cotral – dichiara la Presidente, Amalia Colaceci – i funzionari
dell’ufficio comunicazione, delle risorse umane e i collaboratori del mio staff
saranno in strada al fianco dei colleghi autisti e verificatori nelle
iniziative di contrasto all’evasione tariffaria. L’obiettivo è estendere entro
due mesi il controllo a vista a tutto il nostro servizio”. Contemporaneamente
alla campagna di comunicazione, “gli autisti controlleranno biglietti e
abbonamenti dei passeggeri su tutte le corse in partenza dai capolinea di Roma
e del Lazio”, con l’esclusione delle le corse “che registrano particolari –
conclude il comunicato – situazioni di esercizio e di traffico” come stabilito
nell’articolo 36 del contratto collettivo nazionale degli autoferrotranvieri”.

Non
si sono fatte attendere le rimostranze delle sigle sindacali. “Vogliono mettere
KO l’evasione ma mettendo KO gli autisti – tuona il Cambiamenti M410 su Facebook la cui leader è Micaela Quintavalle -. Continua l’aumento del carico di lavoro per
gli autisti in cambio di altre rogne, fastidi e nessun guadagno. Con un corso
da asilo infantile improvvisamente si diventa persino addetti alla polizia
amministrativa detentori di soldi a bordo vettura, come se non bastassero le
aggressioni, le minacce e le ore di guida. Non siamo tanto orgogliosi di questa
manovra forzata. Un tempo c’era il personale addetto alla controlleria, oggi
sale la gente, tu autista sei solo, rischi una botta in testa da chi si rifiuta
di presentare il titolo di viaggio, intimorito dalla multa. Di sera è uno
scenario davvero poco interessante”.

E proprio sul tema della sicurezza, irrompe la criminale aggressione avvenuta questa mattina alla fermata tranviaria della Linea 3, nei pressi del Circo Massimo. Vittima un verificatore Atac. “Mentre stava svolgendo il suo lavoro, chiedendo i titoli di viaggio ai passeggeri – riferisce in una nota Claudio De Francesco della Faisa Cisel -, è stato aggredito da un uomo, italiano, che ha estratto un taglierino e lo ha colpito con un fendente all’orecchio e poi con calci e pugni. Fortunatamente sono intervenuti i colleghi che hanno fatto scudo e bloccato l’uomo che si è poi divincolato, minacciando tutti i lavoratori dandosi alla fuga. Esprimiamo la massima solidarietà al collega, ora al pronto soccorso per le cure del caso. Dopo tutta questa propaganda che si fa sulla sicurezza sia da parte del Governo sia da parte del Sindaco di Roma, chiediamo di procedere con i fatti e non a colpi di post propagandistici su Facebook. Perché non si può rischiare la vita per due spicci”.




Tricolore, Ancri celebra la festa a Montecitorio. Intervista esclusiva al Prefetto Tagliente

Il 7 gennaio è stata celebrata la “Giornata nazionale della Bandiera” presso il Palazzo del Quirinale e a Reggio Emilia. Altre iniziative culturali hanno coinvolto la società civile su tutto il territorio nazionale.

Quest’anno a celebrare da protagonista la “Festa del Tricolore” è scesa in campo l’Associazione nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI), da tempo impegnata a promuovere i valori richiamati nella nostra Carta Costituzionale con due progetti “Viaggio tra i valori e i simboli della Repubblica” e “Decoro del Tricolore”.

Il presidente nazionale dell’ANCRI Tommaso Bove ha impegnato tutte strutture territoriali italiane ed estere a celebrare il compleanno della nostra Bandiera. A Roma, il prefetto Francesco Tagliente, ha organizzato un evento celebrativo, con un Concerto della banda musicale della Polizia di Stato, nell’Aula della Camera dei deputati, nell’ambito della manifestazione “Montecitorio a porte aperte”.

Dalle ore 12 di domenica 13 gennaio gli orchestrali diretti dal Maestro Maurizio Billi, con la partecipazione del tenore Francesco Grollo, hanno eseguito alcuni brani musicali presentati da un grande storico del risorgimento, Michele D’Andrea, che ha dedicato molta parte della sua attività a far conoscere nella corretta luce i simboli della Repubblica.

E’ stato un successo organizzativo e musicale senza precedenti.” Grazie – scrive Angelino Mugnaini sulla pagina fb del prefetto Tagliente – E’ stato uno dei momenti più esaltanti e commoventi da me vissuti”

A margine della Manifestazione abbiamo intervistato il prefetto Francesco Tagliente.

Come è nata l’idea di un Concerto celebrativo del Tricolore a Montecitorio?

Premetto che la celebrazione nella Capitale si inserisce nel più ampio progetto di festeggiare la “Giornata nazionale della Bandiera” con il coinvolgimento di tutte le strutture territoriali.

Il presidente dell’Associazione Nazionale insigniti dell’Ordina al Merito della Repubblica (ANCRI) Tommaso Bove ha impegnato tutte le strutture dell’ANCRI, italiane ed estere, a promuovere iniziative per festeggiare il 222mo compleanno del nostro Tricolore.

Per rendere omaggio al Tricolore quest’anno, nella veste di delegato ai rapporti istituzionali dell’associazione ho pensato a un alto profilo istituzionale: la sede di un organo Costituzionale come l’Aula Montecitorio, la Banda Musicale della Polizia di Stato diretta dal Maestro Maurizio Billi, il tenore Francesco Grollo per l’esecuzione di alcuni brani e del Canto degli Italiani e un narratore d’eccezione dei brani musicali come Michele D’Andrea storico del Risorgimento. Ci è stata concessa la possibilità di celebrare la “Giornata nazionale della Bandiera” nell’ambito della manifestazione “Montecitorio a porte aperte”.

E’ stato molto apprezzato e applaudito l’intervento della Vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, che ha introdotto l’evento con un messaggio di saluto parlando del valore della Bandiera 

Si, parlando del valore del Tricolore ha toccato le corde dei presenti ed è stata apprezzata molto anche quando rivolgendosi al pubblico ha detto: “questa è casa vostra, qui condividiamo con voi oggi la storia, la bellezza e l’arte di questo luogo che rappresenta il cuore pulsante della democrazia italiana”.

Nel corso del Suo intervento oltre a ringraziare la Vicepresidente Mara Carfagna per la presenza i contenuti del messaggio di saluto, il Presidente Roberto Fico, il Capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli e il presidente dell’ANCRI Tommaso Bove ha sottolineato l’importanza di celebrare la Festa della Bandiere nell’Aula della Camera

Si perché celebrare il compleanno della nostra Bandiera nell’Aula di Montecitorio, con gli orchestrali della Polizia di Stato diretti dal Maestro Maurizio Billi, con il tenore Francesco Grollo e con uno storico del Risorgimento come Michele D’Andrea nella veste di narratore segna un momento alto, una tappa importante dei nostri progetti “Decoro delle Bandiere” e “Viaggio tra i simboli e i valori della Repubblica” che stiamo portando avanti da tempo.

Segna un momento alto perché abbiamo avuto la possibilità di festeggiare il Tricolore con tantissime persone che hanno manifestato una particolare sensibilità verso la nostra Bandiera.

Oltre al vice capo vicario della Polizia, prefetto Luigi Savina ed ai tantissimi rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico, dei Rotary e Lions e ai delegati delle 75 strutture territoriali dell’ANCRI c’erano tantissimi alunni e studenti accompagnati da insegnanti, genitori o nonni.

Grandi emozioni

Dopo la spiegazione di Michele D’Andrea, aiutato dalla Banda della Polizia di Stato e dal tenore Francesco Grollo, abbiamo visto che il pubblico si è unito nel canto dell’inno Novaro Mameli restituito alla sua originaria bellezza, in un entusiasmo che ha coinvolto tutti i rappresentanti delle istituzioni presenti dai vertici delle Forze di Polizia e delle Forze Armate a prefetti e questori.

Applausi anche dai rappresentanti del mondo accademico, della comunicazione e dell’informazione, come Osvaldo Bevilacqua, il fotoreporter Rino Barillari, il professor Guido Melis, il neuroscienziato Pietro Pietrini e molti altri.

Un apprezzamento caloroso è venuto dai delegati del Rotary Club, dei Lions Club, dai ragazzi di varie scuole italiane con insegnanti e genitori, dai soci dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana in rappresentanza delle 75 strutture territoriali nazionali e delle 12 sezioni all’estero, oggi rappresentate dal delegato di Cipro.

Grande partecipazione

Per rendere omaggio al Tricolore c’erano tantissimi i rappresentanti delle istituzioni.

Oltre alla Vice Presidente della Camera On Mara Carfagna, sono intervenuti tra gli altri il prefetto Luigi SAVINA, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, in rappresentanza del Capo della Polizia Franco Gabrielli; il Generale Ilio CICERI in rappresentanza del Comandante Generale dei Carabinieri; il Generale Salvatore TATTA delegato dal Comandante Generale della Guardi di Finanza; il Generale Antonio Bettelli delegato dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito; il Contrammiraglio Massimo Martucci in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Marina; il Generale Basilio Di Martino delegato dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica; il Generale Domenico Rossi ex Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa; il prefetto Maria Teresa Sempreviva; il generale della Guardia di Finanza Salvatore Tatta; il Generale Francesco Gargano Comandante provinciale Carabinieri Roma; i generali dell’Aeronautica Settimo Caputo, Achille Cazzaniga e Leonardo Tricarico; Questori Roberto Massucci e Lorenzo Suraci; il vicario del questore di Roma Giovanni Scali, i Dirigenti della Polizia di stato Alfredo Matteucci, Filiberto Mastrapasqua, Giampaolo Monastra; Colonnelli Andrea Brancadoro e Mario Conio dei Carabinieri, gli ex responsabili del cerimoniale di Palazzo Ghigi Ilva Sapora ed Eugenio Ficorilli.

Consistente anche la partecipazione del mondo accademico, come il neuro scienziato Pietro Pietrini direttore della Scuola IMT Alti Studi di Lucca, il Prof Guido Melis, cosi come la delegazione dei Rotariani e Lyons laziali e Toscani con Patrizia Cardone, Franco Angotti, Arrigo Rispoli, Antonio Nicotra, Sandro Addario, Patrizio Giaconi, Eugenio Ficorilli e tanti altri.

Presenti moltissimi ragazzi di scuole romane e di altre regioni accompagnati da insegnanti, genitori o nonni. E ancora, personaggi dello spettacolo e della comunicazione come Osvaldo Bevilacqua.

Presenti circa 200 associati provenienti da 16 Regioni in rappresentanza delle 75 strutture territoriali.

Presente anche il responsabile della delegazione di Cipro, in rappresentanza delle 12 delegazioni estere dell’ANCRI.

C’era anche Rino Barillari

Con Rino Barillari abbiamo un rapporto di grande amicizia.

Non è mai mancato alle manifestazioni importanti che ho organizzato negli ultimi decenni. Con Rino c’era anche l’inseparabile Antonella Mastrosanti e alcuni amici storici di Rino Barillari come Piero Lepore, don Felice Riva, Andrea Nemiz, e ancora Roberto Massucci e Paola Marinangeli, Nicola Colucci e Antonietta Greco, Maria Teresa Magrini con Eliana e Irene Tagliente.

Ho visto Rino seduto accanto alla moglie questa volta paparazzato dai suoi colleghi

Si, a paparazzarlo c’erano tre amici comuni Umberto Battaglia, fotografo ufficiale della Camera dei deputati, Luciano Di Bacco e Ferdinando Mezzelani

Un coinvolgimento importante. Ci presenta la Banda della Polizia?

La Banda musicale della Polizia di Stato è stata fondata a Roma nel 1928.

Composta da 103 elementi, guidati da un direttore il Maestro Maurizio Billi e da un maestro vice direttore Roberto Granata, tutti provenienti dai più prestigiosi conservatori e selezionati attraverso rigorosi concorsi nazionali, svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, partecipando alle più importanti celebrazioni istituzionali.

Con i suoi 90 anni di storia, segnati da continui successi che hanno lasciato un segno importante nel paesaggio culturale e musicale, ha fornito significativi segnali di modernità nel tempo, rendendosi modello di riferimento per analoghi complessi strumentali.

Ne sono un’eloquente testimonianza le collaborazioni con prestigiose Istituzioni musicali quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro San Carlo di Napoli, il Comunale di Firenze e i numerosi concerti trasmessi dalla RAI in occasione di importanti eventi istituzionali.

Di particolare interesse sono stati i concerti svoltisi presso la santa Sede in occasione delle udienze straordinarie del Santo Padre Papa Francesco.

Le qualità timbriche, l’ottima fusione e omogeneità del suono, lo spiccato livello virtuosistico e la straordinaria duttilità interpretativa, nei diversi generi musicali qualificano, oggi, la Banda Musicale della Polizia di Stato tra le migliori Orchestre di fiati a livello internazionale.

Se dovesse presentarci il Maestro Maurizio Billi?

Il Maestro Maurizio Billi è un musicista, compositore e direttore d’orchestra.

Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio S. Cecilia di Roma conseguendo, tra gli altri titoli, il diploma in Direzione d’orchestra col massimo dei voti e in Composizione, perfezionandosi in seguito all’Accademia Nazionale di S. Cecilia con Franco Donatoni.

Primo Dirigente della Polizia di Stato, dal 1992 è Direttore della Banda Musicale con la quale ha eseguito più di 600 concerti in Italia e all’estero contribuendo a divulgare, anche attraverso il linguaggio della musica, i valori istituzionali.

E’ impegnato in una intensa attività di promozione e diffusione della musica originale per fiati contemporanea e del Novecento.

E’ stato docente di Analisi Musicale presso il Conservatorio di Teramo e di Direzione e Prassi Strumentale per Orchestra di Fiati al Conservatorio S. Cecilia di Roma.

Si è esibito in tutti i più importanti teatri italiani e all’estero, prendendo parte a eventi di particolare rilievo quali il Ravello Festival e la Stagione Sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova, debuttando nel 2016 alla Philarmonie Berlin.

Altro protagonista del Concerto è stato il tenore Francesco Grollo

Si, Francesco Grollo è un grande Tenore.

Il tenore Carlo Bergonzi ha detto di lui: “Voce di rara bellezza, naturalmente dotata di luminoso squillo argenteo e di carattere eroico…”

Ospite in varie trasmissioni televisive e radiofoniche, per un noto programma della Rai, ha presentato in anteprima mondiale” La Musica Sacra di Tito Schipa e Ruggero Leoncavallo”, programma musicale eseguito per la prima volta in assoluto con il Gruppo d’Archi del Teatro dell’Opera di Roma, nella Basilica di San Pietro in Vaticano.

Grollo è stato l’unico tenore, tra i grandi della musica, al grande concerto evento “100 Años Compay”, accompagnato dall’ Orchestra sinfonica Nacional de Cuba e il Grupo Compay Segundo (24 Novembre 2007, Teatro Amedeo Roldan all’Avana). Peraltro, proviene dalla mia grande famiglie della Polizia di Stato.

Ha iniziato lo studio del canto lirico con Renato Bardi Barbon perfezionandosi, in seguito, con il grande tenore Franco Corelli.

Nel 1996 venne scoperto dal Maestro Francesco Siciliani che, in qualità di direttore artistico del “Gran Teatro La Fenice” di Venezia, lo fece debuttare, con il ruolo di “F.B.Pinkerton”, nella “MADAMA BUTTERFLY” di Giacomo Puccini.

Nel 1996 venne scoperto dal Maestro Francesco Siciliani che, in qualità di direttore artistico del “Gran Teatro La Fenice” di Venezia, lo fece debuttare, con il ruolo di “F.B.Pinkerton”, nella “MADAMA BUTTERFLY” di Giacomo Puccini.

Nell’Aula di Montecitorio abbiamo ascoltato un Inno Nazionale diverso

Come ha spiegato lo storico Michele D’Andrea, che ha presentato lo spettacolo e lo ha “sezionato”.

Il Canto degli Italiani, il nostro inno non è una marcetta, ma un possente canto di popolo rovinato, negli anni, da una cattiva esecuzione che ne ha stravolto l’espressione originaria, allontanandolo dal genere operistico in cui lo aveva innestato Michele Novaro, musicista di teatro.

La partitura di Novaro – ha raccontato D’Andrea – è la descrizione di una grande scena d’insieme in cui un popolo “calpesto e deriso” riceve un forte annuncio di speranza e di esortazione a combattere per la propria libertà: “Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta”.

Le parole scuotono la gente come pugni sullo stomaco e il popolo allora ripete quelle parole, prima pianissimo, timoroso e incredulo, e poi sempre più forte, fino a quel sì! finale che non compare nella poesia di Mameli ma che il musicista ha posto come il suggello di un giuramento sacro”.

Dopo la spiegazione di Michele D’Andrea, aiutato dalla Banda della Polizia di Stato e dal tenore Francesco Grollo, il pubblico si è unito nel canto dell’inno Novaro-Mameli restituito alla sua originaria bellezza, in un entusiasmo che ha coinvolto tutti i rappresentanti delle istituzioni presenti dai vertici delle Forze di Polizia e delle Forze Armate a prefetti e questori. Un coinvolgimento emotivo importante anche grazie a un narratore d’eccezione. Ma chi è Michele D’Andrea?

Un passato nella dirigenza del Quirinale, Michele D’Andrea si occupa di storia, di cerimoniale, di musica del Risorgimento e di araldica militare.

Suoi sono lo stendardo presidenziale, gli attuali stemmi dell’Esercito, della Marina dei Carabinieri e della Polizia di Stato, per la quale ha creato anche i nuovi distintivi di qualifica.

Ha pubblicato libri di protocollo e di storia, tiene in tutta Italia conferenze dal taglio originale e brillante, è socio fondatore dell’Accademia del Cerimoniale.

Oltre al Concerto celebrativo alla Camera dei deputati, dove è stato celebrato il Compleanno del Tricolore da parte dell’ANCRI?

A Valencia la delegazione ANCRI di Spagna, oggi ha celebrato la festa del nostro Tricolore al locale Consolato d’Italia.

Sono intervenuti tra gli altri il Console Adriano Carbone, il delegato di Spagna Riccardo Lafuenti e il colonnello Francesco Caldarola in rappresentanza del contingente militare italiano in servizio presso il comando NATO RAPID DEDPLOYABLE CORPS –SPAIN di Valencia e numerose altre autorità cittadine e residenti italiani in Spagna.

A Pisa il delegato regionale ANCRI per la Toscana, Antonio Cerrai, il 9 gennaio, ha organizzato un momento di riflessione condivisa con i Rotary club della Toscana sul significato di coesione che il Tricolore ha per il Paese.

A Messina, la sezione territoriale ANCRI, il 7 gennaio, ha promosso un convegno nel salone delle Bandiere del Comune con interessanti relazioni del Prof. Luigi D’Andrea su “Il Tricolore: simbolo dell’Unità della Repubblica”, del prof Corrado Savasta su “Lettura dell’Emblema: La stella, la ruota dentata, i rami dell’ulivo e di quercia”.

A Foggia, nella stessa giornata, la locale sezione territoriale dell’ANCRI ha promosso una manifestazione tematica presso l’istituto scolastico “Giovanni Bovio” dove il presidente della Sezione ANCRI Aurelio Vieri ha parlato dell’Evoluzione storica della Bandiera d’Italia.

A seguire l’Avv. Luigi Miranda ha parlato del significato della Giornata Nazionale della Bandiera.

A San Giovanni Rotondo, lo stesso 7 gennaio, la locale sezione territoriale ANCRI ha promosso analoga iniziativa, presso l’Istituto Comprensivo “Pascoli-Forgione”, parlando della “Storia della Bandiera italiana”.

A Catania, il presidente della sezione territoriale Giuseppe Adernò, nella stessa mattinata del sette gennaio ha organizzato una manifestazione presso l’Istituto Comprensivo Statale “San Giovanni Bosco” per una riflessione comune sul valore del Tricolore.

Un’ultima domanda. A conclusione del suo intervento di saluto ha fatto riferimento anche a una squadra che lavora da tanto su questi progetti e alla speranza di poter celebrare la festa del Tricolore insieme anche nei prossimi anni

Il Concerto celebrativo nell’Aula di Montecitorio è anche frutto della sensibilità istituzionale di una bella squadra impegnata da tempo a promuovere i valori dei simboli della Repubblica.

Il sette gennaio di 9 anni fa, da Questore di Firenze ho festeggiato il Tricolore con la Banda musicale della Polizia, con Maurizio Billi, Michele D’Andrea e i Rotary dell’area medicea.

Quest’anno ci siamo ritrovati insieme nell’Aula della Camera per una iniziativa dell’ANCRI. La mia speranza è di poter celebrare insieme il nostro Tricolore anche il prossimo anno.




RomaTPL, arrivano gli stipendi, ma solo in parte. Nanni: “Assurdo. Lavoratori oggetto di turni massacranti”

Rientrata – o semplicemente
rimandata al prossimo mese? – la vertenza dei lavoratori della RomaTPL e, parte, delle Consorziate, che hanno finalmente
percepito l’agognato stipendio relativo a dicembre. Seppur lieta, la notizia di
certo non aiuta a risollevare le sorti della situazione, ormai arrivata a uno
sfinimento e drammaticità insanabili.

I pagamenti sono avvenuti nella giornata di ieri, 14 gennaio, e hanno riguardato tutto il personale della RomaTPL – che attendevano dal 31 dicembre – e quelli appartenenti a una sola società del consorzio, TROIANI. Infatti, restano ancora da saldare le retribuzioni agli autisti delle restanti consorziate, MEI e SAP, almeno stando alle indiscrezioni dell’ultima ora. Non si esclude che la questione si risolva in giornata, anche se aumentano di minuto in minuto gli scettici. A ragione veduta, ovviamente, considerato il trattamento riservato, e sistematico, a ogni scadenza mensile.

Dario Nanni

Nell’agone politico, mentre in
Campidoglio maggioranza e opposizioni dormono sogni tranquilli, si leva la voce
di Dario Nanni, il Coordinatore di
Roma e Provincia di Italia in Comune:
“Pur comprendendo il difficile quadro di equilibri ai quali dover far fronte”, recita
la nota, “è assurdo che a pagare sia l’ultimo anello della catena ossia i
lavoratori: autisti, ausiliari e impiegati che nonostante tutte le difficoltà
cercano di garantire quotidianamente il servizio di trasporto pubblico locale
nelle zone più periferiche della città”. “Personale spesso oggetto di turni e
richieste massacranti”, aggiunge, “e ai quali non sempre vengono garantiti gli
stessi diritti di altri lavoratori. Mi auguro che già nelle prossime ore si
proceda al pagamento degli stipendi anche perché se questo non avverrà ci rivolgeremo
al Prefetto affinché verifichi ritardi e responsabilità”.

Bordata che fa da corredo alle
procedure di raffreddamento avviate
in ordine sparso dalle Segreterie Sindacali, dall’USB ai Confederali
passando per SLM-Fast Confsal. Le
quali, ognuna per conto proprio, potrebbero sfociare in scioperi massicci,
qualora non saranno risolte le criticità denunciate. Che sono molteplici, e per
lo più reiterate nel tempo. Oltre ai ritardi nei pagamenti, ormai strutturati, c’è
da sbrogliare la questione della “disciplina” che sarebbe utilizzata, secondo
le Segreterie, in maniera “repressiva”, il pagamento dell’ERG e del Fondo Priamo
per esempio, e infine, tanto per gradire, le manutenzioni del parco vetture. Un
insieme di cose difficili da risolvere in prima battuta.

David Nicodemi




Caso, Cervia: il ministro della Difesa Trenta domani consegnerà un euro simbolico alla famiglia

Il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, incontrerà domani i familiari di Davide Cervia, sergente esperto di guerra elettronica, scomparso misteriosamente a Velletri 28 anni fa. La magistratura ha accertato che si trattò di un rapimento e ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire i familiari per “avere violato il loro diritto alla verità”. Una condanna simbolica al pagamento di un euro, che il precedente governo aveva impugnato. Il ministro Trenta ha disposto di non dar seguito a quel ricorso e di “riconoscere gli errori dello Stato, verso una famiglia che merita rispetto e verità”, come ha dichiarato. Domani il Ministro consegnerà simbolicamente alla famiglia un euro, per dare esecuzione alla sentenza e rendere giustizia a Davide. L’incontro avrà luogo presso la sede del Ministero della Difesa, Palazzo Baracchini, in via XX settembre 8, alle ore 16:30.




Traffico illecito di rifiuti nel Lazio, collusioni tra Rom e aziende di recupero: 57 indagati

I Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Roma e i Carabinieri Forestali di Roma, Rieti e Latina, coadiuvati dai Reparti Territoriali dell’Arma, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone 15 arresti (6 custodie cautelari in carcere e 9 arresti domiciliari) 3 obblighi di presentazione quotidiana in caserma, 12 divieti di dimora nel territorio della Provincia di Roma, oltre al sequestro preventivo di 25 autocarri utilizzati per il trasporto illecito di rifiuti ed 1 impianto di autodemolizione, per un totale di 57 indagati, a vario titolo, per traffico illecito di rifiuti, associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e ricettazione di veicoli e truffa in danno delle assicurazioni, simulazione di reato, favoreggiamento personale.

L’operazione, convenzionalmente denominata “ Tellus” ( dal nome della divinità romana della Terra, a rimarcare l’impegno dei Carabinieri a difesa dell’Ambiente) costituisce l’esito di un’articolata attività di indagine scaturita da una serie di controlli, finalizzati al contrasto del fenomeno dei c.d. “ roghi tossici”, conseguenti alla gestione illecita di rifiuti, operata prevalentemente da soggetti di etnia rom in concorso con i titolari di alcune aziende di recupero, che ne ricevevano le sole componenti di valore (es. rame, bronzo, ottone).




Camera dei Deputati, pienone per il concerto celebrativo della 4 Giornata nazionale della Bandiera organizzato dall’ANCRI

ROMA – Grande partecipazione al Concerto celebrativo della “Giornata nazionale della Bandiera” organizzato a Montecitorio dall’ANCRI

Per rendere omaggio al Tricolore quest’anno il presidente dell’Associazione Nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) Tommaso Bove e il prefetto Francesco Tagliente, nella veste di delegato ai rapporti istituzionali del sodalizio, hanno puntato a un alto profilo istituzionale.

Nell’ambito dell’evento “Montecitorio a porte aperte”, in Aula Montecitorio, la Banda Musicale della Polizia di Stato, diretta dal Maestro Maurizio Billi, lo storico del Risorgimento Michele D’Andrea nella veste di narratore ed il tenore Francesco Grollo , che ha accompagnato gli orchestrali nella esecuzione del Canto degli Italiani e di altri brani, hanno intrattenuto i molti cittadini presenti con un concerto dedicato alla Bandiera Italiana.

https://www.facebook.com/poliziadistato.it/videos/996120890511761/

Tantissimi i rappresentanti delle istituzioni presenti al concerto celebrativo nell’Aula della Camera

Oltre alla Vice Presidente della Camera On Mara Carfagna, sono intervenuti tra gli altri il prefetto Luigi Savina, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, in rappresentanza del Capo della Polizia Franco Gabrielli; il Generale Ilio Ciceri in rappresentanza del Comandante Generale dei Carabinieri; il Generale Salvatore Tatta delegato dal Comandante Generale della Guardia di Finanza; il Generale Antonio Bettelli delegato dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito; il Contrammiraglio Massimo Martucci in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Marina; il Generale Basilio Di Martino delegato dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica; il Generale Domenico Rossi ex Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa; il prefetto Maria Teresa Sempreviva; il generale della Guardia di Finanza Salvatore Tatta; il Generale Francesco Gargano Comandante provinciale Carabinieri Roma; i generali dell’Aeronautica Settimo Caputo, Achille Cazzaniga e Leonardo Tricarico; Questori Roberto Massucci e Lorenzo Suraci; il vicario del questore di Roma Giovanni Scali e gli ex responsabili del cerimoniale di Palazzo Ghigi Ilva Sapora ed Eugenio Ficorilli.

Consistente anche la partecipazione del mondo accademico come il neuro scienziato Pietro Pietrini direttore della Scuola IMT Alti Studi di Lucca, il Prof Guido Melis, l’Ing. Paolo Ghezzi e prof Salvatore Sfrecola cosi come la delegazione dei Rotariani e Lyons laziali e Toscani con Patrizia Cardone, Franco Angotti, Arrigo Rispoli, Antonio Nicotra, Sandro Addario, Patrizio Giaconi, Eugenio Ficorilli e tanti altri.

Presenti moltissimi ragazzi di scuole romane e di altre regioni accompagnati da insegnanti, genitori e nonni. E ancora, personaggi dello spettacolo e della comunicazione come Osvaldo Bevilacqua e Rino Barillari

Tra i rappresentanti dell’ANCRI, oltre al presidente onorario Antonio Alderisio erano presenti circa 200 associati provenienti da 16 Regioni in rappresentanza delle 75 strutture territoriali. Presente anche il responsabile della delegazione di Cipro, in rappresentanza delle 12 delegazioni estere dell’ANCRI.




Nuovo Ospedale dei Castelli Romani, dalla Regione 600 mila euro per il Trasporto Pubblico Locale

La Giunta Comunale ha approvato un’apposita delibera che dà seguito al finanziamento regionale di circa 600 mila euro per il potenziamento del Trasporto Pubblico Locale verso il Nuovo Ospedale dei Castelli Romani. Il rapido iter amministrativo darà modo di ripristinare già da lunedì 14 gennaio anche il servizio navetta Albano – Ariccia – Genzano, con 24 coppie di corse giornaliere, con partenze da Piazza Mazzini, secondo la tabella allegata.

«Siamo molto soddisfatti – dichiara il Sindaco Nicola Marini – per questo finanziamento,  arrivato su specifica richiesta della nostra Amministrazione, che permetterà di potenziare il collegamento con il Nuovo Ospedale dei Castelli e ripristinare la navetta Albano – Ariccia – Genzano. Ringrazio l’Ass. Regionale si Trasporti Mauro Alessandri ed il Direttore Dott. Stefano Fermante per la sensibilità dimostrato e per la rapidità nel rispondere alle richieste del territorio».

Non appena definiti gli orari ed i percorsi anche delle altre corse verso il NOC, ne daremo immediata comunicazione.