Colpito da ictus, muore Luke Perry: l’amato Dylan di “Beverly Hills 90210”

Luke Perry, il Dylan della serie cult degli anni Novanta ‘Beverly Hills, 90210‘, è morto nel pomeriggio a Los Angeles.

Giovedì scorso, l’attore era stato colpito da un ictus. Aveva 52 anni Luke Perry, il Dylan della serie cult degli anni Novanta ‘Beverly Hills, 90210‘, è morto nel pomeriggio a Los Angeles.



Giovedì scorso, l’attore era stato colpito da un ictus. Aveva 52 anni. Luke Perry era conosciuto per i suoi ruoli non solo nella serie tv “Beverly Hills 90210“, ma anche “Riverdale“. Nato a Mansfield, in Ohio, nel 1966 Perry si era trasferito a Los Angeles dopo il liceo per inseguire il sogno della recitazione. 

La sua carriera televisiva è iniziata ad appena 16 anni, in alcune soap opera, ma è il 1990 a segnare la svolta: a dargli la popolarità il ruolo dell’affascinante e solitario Dylan McKay nella serie per teenager “Beverly Hills, 90210“, arrivata in Italia due anni dopo e diventata un fenomeno cult degli anni Novanta. Milioni di ragazzine hanno sofferto seguendo le sue storie d’amore tumultuose con Brenda (interpretata da Shannen Doherty) e Kelly (interpretata da Jennie Garth).

Luke Perry è stato ricoverato lo stesso giorno in cui Fox ha annunciato una reunion con sei nuovi episodi, per la quale era stata annunciata la presenza dei colleghi dell’epoca, ma non la sua: Jason Priestley, Jennie Garth, Ian Ziering, Gabrielle Carteris, Brian Austin Green e Tori Spelling.

Dopo alcune esperienze al cinema, dal 2016 era tornato alla tv, nella serie Riverdale.




L’arte della scultura. Auguste Rodin, il Pigmalione del secolo

Il grande poeta Ovidio come tutti sanno, tra le varie opere ne scrisse una particolarmente significativa e ricca di motivi: le Metamorfosi dove vengono narrate e tramandate ai posteri decine di vicende amorose o altri fatti, tutti attinenti però il particolare che uno dei soggetti per volere di qualche divinità o per altre ragioni, poteva venir trasformato in un essere diverso: Apollo per esempio si invaghisce di Dafne che viene trasformata in pianta di alloro perché la dea rifiuta le sue attenzioni oppure Leda che cede alle lusinghe di Giove che si trasforma in cigno oppure Narciso che vedendo la sua immagine riflessa nello stagno se ne innamora credendola di un altro essere…. Il tema che qui ci occupa fa parte del patrimonio letterario occidentale da sempre: infinite sono le trattazioni e riadattamenti sul tema: stiamo parlando della vicenda incredibile di Pigmalione: oggi tra più noti è la splendida commedia di G.B. Shaw intitolata appunto: Pigmalione.

Chi era dunque secondo Ovidio, questo personaggio?

Uno scultore dell’antica Grecia: un giorno terminò una scultura di donna in grandezza naturale e il poeta ci tiene a menzionare il particolare: in avorio: una impresa quasi fuori del comune data la rarità del materiale anche a quell’epoca, anzi ancora di più. Finita l’opera l’artista si avvede che la scultura uscita dallo scalpello supera ogni aspettativa: è bellissima, perfino affascinante: poco a poco l’avorio agli occhi dell’artista inizia ad animarsi, ad assumere le sembianze di una donna vera, stupefacente e incantevole.

Auguste Rodin e i suoi amati modelli ciociari

Abbandoniamo Ovidio e presentiamo lo scultore considerato il massimo dell’Ottocento-Novecento europeo, Auguste Rodin e i suoi amati modelli ciociari. Far vivere la materia, dar vita vera ad un oggetto e ad un essere vivente, è il grande segreto di ogni forma d’arte, dono rarissimo, solo degli eletti: l’artista è grande e destinato ai posteri quando sa infondere vita e anima al suo soggetto. Rodin aveva questa qualità. Si osservi la ‘Donna accovacciata’, una posizione apparentemente banale eppure la si osservi: la posizione delle labbra, la conformazione del viso, l’espressione, la posizione delle due braccia, la nudità intima esposta naturalmente e semplicemente, senza infingimenti o artificio, come in una scultura dell’antica Grecia: essa è viva e palpitante davanti a noi. L’artista ne realizzò molti esemplari e in diverse dimensioni: tanto diffuso fu ed è l’innamoramento dell’osservatore, oggi come allora. La stessa emozione di Narciso che viene ammaliato dalla sua immagine riflessa, sperimentiamo al cospetto di ‘Eva’: si immagini lo scultore nel suo studio, circondato dai suoi allievi, che modella un blocco informe di creta: davanti a lui sulla pedana si leva la modella: una ragazza di circa diciotto anni, nuda, membra formose e sode, dal corpo perfetto, capigliatura corvina, piedi e mani –incredibile- di una dea classica: l’artista è ammaliato e incantato, rapito da quel fiore della natura in posa davanti a lui e le sue mani affondano avidamente e quasi con concupiscenza nella creta e comincia a dar forma: le sedute si succedono e l’ansia e l’ardore, la bramosia quasi dell’artista raggiungono momenti spasmodici: quanto esce dalle sue mani, come per Narciso, lo coinvolge e ammalia, sempre e sempre più mano a mano che la creta morta diventa viva: fino a quando dopo qualche settimana di lavoro convulso, si avvede che la modella come la Dafne di Apollo, inizia a modificare il proprio corpo: una nuova vita ha iniziato a palpitare in lei: l’artista abbandona la scultura, rinuncia perché la sua donna gli sta sfuggendo e tradendo: il corpo della sua Eva sta degenerando e pervertendosi e trasformandosi: l’opera è compiuta pur se non ultimata : la modella è incinta!

Un giorno della fine del 1870 un uomo barbuto, abiti consunti e laceri, sporco, sicuramente non profumato, bussa allo studio dello scultore, sapendo che ingaggiava modelli: a questa visione, l’artista ha un sobbalzo: ecco il mio uomo! Rodin lo assume, stabiliscono il prezzo delle sedute e inizia il rapporto. Era parecchio tempo che l’artista aveva in mente un personaggio per il quale non era riuscito ancora a trovare colui che doveva impersonarlo. Ora lo ha davanti a lui: iniziano le sedute, frenetiche, appassionate: l’artista è quasi travolto dalla sua stessa ansia nel costatare che il modello in posa davanti a lui nella sua nudità è perfino superiore alle sue aspettative fisiche, a quanto immaginava. Sotto le sue dita instancabili e magistrali la creta prende forma e visibilità: quella barba sporca e ruvida, quei capelli arruffati, assumono la perfezione di una filigrana sotto il cesello magistrale e innamorato dell’artista: il volto, quel braccio teso, quelle mani e soprattutto quelle dita parlano: è ‘San Giovanni Battista’, Pigmalione-Rodin quasi un miracolo, ha infuso vita e coscienza nella creta, ha trasformato una sostanza morta in un essere vivente! La povera e umile creatura di Gallinaro ha assunto il sembiante e la esistenza del Battista! Il Battista è la personificazione del modello! L’Ovidio dei nostri giorni ne farebbe un campione da immortalare.




Roma Whisky Festival, 2mila etichette per l’8 edizione: un fine settimana per gli appassionati dei distillati

ROMA – Torna questo week end un appuntamento che è ormai diventato un classico. Il Roma Whisky festival, giunto ormai all’ottava edizione, con oltre duemila etichette provenienti da tutto il mondo.

Sabato 2 marzo e domenica 3, al Salone delle Fontane, in via Ciro il Grande, all’Eur

Saranno presenti Masterclass, abbinamenti gastronomici azzardati, tra cui ostriche e un angolo gastronomico con un ventaglio che va dal salmone affumicato alle acciughe, dai formaggi ai prosciutti.

Noti già alcuni speaker per i seminari mixology, figure di spicco del bartending internazionale, tra cui Leonardo Leuci del Jerry Thomas Speakeasy, Gabriele Manfredi ex Oriole Bar di Londra e Filippo Sisti della rivelazione milanese Talea. Inoltre, i mini-corsi da 25 minuti sull’ABC del whisky per i neofiti curata dalla Whisky Academy del festival nella figura della Brand Ambassador Chiara Marinelli. Confermata l’area Cognac e Armagnac, l’area Cocktail Bar rappresentata da 4 note realtà romane (Jerry Thomas Speakeasy, Drink Kong, Argot e Freni e Frizioni).

“L’ottava edizione – sottolinea Andrea Fofi, direttore artistico della manifestazione -vuole essere l’edizione delle conferme nonché del preludio a futuri cambiamenti che apporteremo negli anni a venire per rafforzare il Brand RWF sul mercato.

La crescita della manifestazione, considerata ormai tra le più importanti a livello internazionale, è evidente e ne siamo fieri e felicissimi. Non possiamo non riconoscere lo sforzo e la fiducia riconosciutaci dalle aziende partecipanti e dal pubblico numerassimo che ci segue durante tutto il corso dell’anno nei nostri eventi e attività di formazione. Fiducia che di anno in anno tentiamo di ripagare attraverso la proposizione di nuovi contenuti: quest’anno ad esempio vi sarà una mostra dedicata all’architettura e al design nel mondo del whisky presentata dallo studio di architettura Threesixty Architecture di Glasgow, impegnato nella progettazione di una nuova distilleria a Edimburgo. Ma anche la presenza di nuovi ospiti internazionali, momenti di intrattenimento e attività promozionali e di comunicazione sempre più importanti”.




Genzano, la bimba picchiata dal patrigno trasferita dall’ospedale Bambino Gesù di Roma in una struttura di riabilitazione a Fiumicino

Trasferita in una struttura di riabilitazione a Fiumicino la bambina di 22 mesi picchiata dal compagno della madre in una casa a Genzano di Roma. La piccola che ha lasciato la sede del Gianicolo ora è ricoverata nel comune alle porte di Roma per iniziare la seconda fase: un percorso riabilitativo soprattutto al livello psicologico.

Le condizioni cliniche dello stato generale e neurologico della bambina sono nettamente migliorate. Per il momento i due genitori Sara ed Emanuele, ancora non hanno visto le loro figlie. Sara, 23 anni, si trova in una casa protetta.

Federico Zeoli, ll suo compagno che ha ridotto in fin di vita la bambina, 26 anni originario di Campobasso e con precedenti per lesioni, stalking e furto, si trova ancora recluso nel carcere di Velletri con l’accusa di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia. Sara intanto ha potuto sentire telefonicamente suo padre tramite la vicina di casa dell’uomo che vive a Pavona e che è seguito dal centro di igiene mentale di Albano.

Zeoli ha reso una dettagliata confessione ai poliziotti del commissariato di Genzano: “L’ho menata fino a che non ha smesso di piangere, l’ho morsa”. Parole raccapriccianti che sono state riferite anche alla madre Sara, la quale, nel tardo pomeriggio di mercoledì era uscita per andare a Pavona dal padre malato lasciando le sue due gemelline a casa con il suo nuovo compagno con il quale conviveva da soltanto due mesi. La donna ha portato con sé soltanto la figlia di cinque anni.

Una delle due sorelline inizia a piangere in continuazione e l’uomo si scatena come una furia sulla bambina. Poi telefona subito a Sara: “Vieni, corri, la bambina è svenuta”.

La giovane si precipita di nuovo a Genzano e trova il fidanzato sulla porta di casa con la piccola in braccio priva di sensi: “Si è svegliata – ha raccontato l’uomo – ha bevuto un bicchiere d’acqua ed è svenuta”. In un primo momento Sara cerca di giustificare il compagno, poi forse si accorge della gravità di quello che è successo.




“La bella d’Italia delle nevi”: tra moda e bellezza le finaliste si sono esibite in tre prove

Si conferma il concorso di bellezza tra i più accreditati della regione Lazio, “La Bella d’Italia” edizione invernale. “Nella tappa regionale che si è tenuta al WOOD – spiega la patron del concorso di bellezza, Laura Pudda – si sono susseguite in passerella ventiquattro ragazze provenienti da tutta la regione Lazio, di età compresa dai 14 ai 26 anni.

Il concorso costituisce per le concorrenti dotate di talento, di bellezza e personalità un ottimo trampolino nel campo della moda, della pubblicità e della TV, sempre alla ricerca di nuovi volti.  Lo dimostrano le ragazze che nelle precedenti edizioni sono state selezionate per partecipare, ad esempio, ad AltaRoma, leader nella valorizzazione della moda e della tradizione sartoriale, celebre in tutto il mondo”.

Nella sfilata, le finaliste, presentate da Serena Grey, si sono esibite in tre prove

la prima uscita hanno indossato gli abiti da sposa della stilista Patrizia Paoletti (MLR SPOSE), con abiti casual e infine, la passerella in costume da bagno, davanti al pubblico e alla giuria composta da Simone Pascale, Silvio Rossi, Simonetta D’Onofrio, Leoni Giuseppe, Fabrizio Maceroni, Angela Jacaranda S. Catta.

“Quest’anno abbiamo introdotto tante novità,
anche un concorso dedicato alle nuove generazioni. Proprio al Wood abbiamo
lanciato l’altra settimana il concorso Mister&star of the Year baby . Un
contesto che ci ha dato ottimi risultati, dove i bambini hanno la possibilità
di mettersi in gioco, sperimentare i propri limiti e di condividere l’impegno
di ognuno – spiega la
responsabile dell’agenzia Pudda – che possiamo considerare un momento ludico”.

In programma anche nel mese di maggio un
concorso di bellezza dedicato alle mamme , che ha nel suo intento la
valorizzazione della donna a 360°.

Ad intrattenere il pubblico anche la cantante
Ramona Giusti, formellese, che ha incantato con le interpretazioni di alcuni
brani musicali. La Fashion look Accademy, maestri di trucco e parrucchieri,
accreditata dalla Regione Lazio hanno curato l’immagine delle sfidanti.  Tutte le tappe saranno trasmesse in TV sul
canale del digitale terrestre SL 48 (canale 91).

Ad aggiudicarsi la vittoria nella tappa romana è stata Virginia Loggello di Grottaferrata, titolo bella d’Italia di Tappa. Altre fasce consegnate: ragazza viso tv Valeria Gennari, moda mare Giorgia Nonnis, gambe ok  a Natasha di Santo e Aurora Bucciarelli, ragazza prima pagina Federica Salzano e Giorgia Palla. La finale nazionale è programmata ad Ovindoli dal 24 al 28 aprile




Piano regionale rifiuti, linee guida: il video confronto tra Luca Andreassi (Pd) e Marco Cacciatore (M5s)

Presentate lo scorso 31 gennaio le linee guida per il piano regionale rifiuti del Lazio 2019 – 2025: da un’economia lineare a un’economia circolare.

Sull’argomento si sono confrontati Luca Andreassi (segretario organizzativo provinciale Pd, consigliere comunale di Albano Laziale con delega ai Rifiuti e professore di ingegneria all’università di Tor Vergata) e Marco Cacciatore consigliere regionale M5s presidente X° Commissione (Urbanistica-Politiche Abitative-Rifiuti

Officina Stampa del 28/2/2019 il confronto tra Andreassi (Pd) e Cacciatore (M5s)
Cinque grandi azioni, dunque, con l’obiettivo di far entrare il Lazio in una dinamica virtuosa di economia circolare: Vediamo quali
  1. 70% di differenziata entro il 2025: la Regione sosterrà con 57 milioni nei prossimi tre anni isole ecologiche e impianti di compostaggio e con il passaggio alla Tarip (Tariffa puntuale) entro il 2020 per tutti i Comuni. “Chi produce meno rifiuti, meno paga”.
  2. Riduzione dei rifiuti Riduzione del 50% il fabbisogno di conferimento in discarica e inceneritori.
  3. Riconversione di Colleferro prevista la riconversione dell’impianto di termovalorizzazione di Colleferro, una delle aree a maggior tasso d’inquinamento del Lazio, puntando sulla realizzazione di un presidio industriale altamente tecnologico e senza impatto ambientale.
  4. Stop all’export dei rifiuti Ogni territorio – come avviene in tutta Italia e in tutta Europa e come prevedono la legge e le normative europee – dovrà chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno del proprio territorio
  5. Infine lotta senza quartiere ai reati ambientali legati ai rifiuti.

L’approvazione in Consiglio regionale avverrà entro luglio 2019. Un atto importante che darà un forte impulso alla svolta sostenibile del Lazio, e si inserisce in un’iniziativa organica che il Lazio ha intrapreso con tante diverse azioni concrete: come quella della lotta all’inquinamento dell’aria, della guerra ai rifiuti plastici, al sostegno alle imprese green.




Roma, manutenzione strade: la Corte dei Conti indaga. Altro procedimento su tangenti

“Un procedimento, relativo ai ritardi e alle presunte omissioni nella gestione delle gare per la manutenzione del manto stradale del comune di Roma, è in istruttoria”. Lo afferma il procuratore della Corte dei Conti del Lazio, Andrea Lupi, nella relazione all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Lupi inoltre ha fatto riferimento ad un altro procedimento su presunte tangenti “a ben 17 direttori dei lavori per la manutenzione delle strade per eludere i controlli”.




Rocca di Papa, “Unadonnavale” fa il pieno di solidarietà

ROCCA DI PAPA (RM) – Tanti i giovani guidati dalla vigilessa di Rocca di Papa Simona Cotichini pronti ad aiutare le famiglie dei Castelli Romani
presenti lo scorso venerdì alla cena di beneficenza che si è tenuta presso una delle più belle e rinomate locations dell’area dei Castelli romani: il ristorante La Foresta.

Una rappresentanza dei ragazzi di “Unadonnavale” ospiti nella puntata del 28/2/2019 di OfficinaStampa insieme alla presidente Simona Cotichini

La mission di questi ragazzi

è quella di essere vicini agli anziani e alle donne residenti nel territorio castellano che si vergognano a chiedere aiuto alle istituzioni pur vivendo nel disagio: senza i soldi per mettere un pasto a tavola e i beni di prima necessità per condurre una vita dignitosa. E sono davvero tanti ragazzi e ragazze che stanno portando a Rocca di Papa e dintorni una ventata di freschezza.

Cotichini: “Tutto è cominciato con un’idea, nata un pomeriggio dell’estate 2017″

Ballano, cantano e hanno fondato una compagnia teatrale che porta gli spettacoli in giro per l’area metropolitana e con gli incassi forniscono aiuti concreti, bussando alle porte dei compaesani in difficoltà e gli portano un sorriso e la spesa ma non solo quello.
“Tutto è cominciato con un’idea, nata un pomeriggio dell’estate 2017 – racconta Simona Cotichini, presidente dell’associazione Unadonnavale -Siamo un gruppo di roccheggiani, doc e adottivi, uniti dalla stessa, grande passione per l’arte e per la musica. Per questo abbiamo dato vita all’associazione “UnaDonnaVale”. Volevamo comunicare emozioni, passando dal canto alla danza, attraverso scritti originali. Lo scopo era quello di far breccia e lasciare un segno nel cuore delle persone, trattando temi del quotidiano nell’unico modo in cui l’emozione comunica davvero, con la forza di esperienze vissute realmente. L’idea è arrivata in teatro, con un primo spettacolo “Pagine di Donna”, andato in scena fra marzo e maggio a Rocca di Papa, Cecchina e Frascati. Sull’onda dell’entusiasmo e con tanto ancora da raccontare, abbiamo creato un secondo spettacolo, “Ad ogni Passo”, che andrà in scena nei prossimi 7 e 8 marzo al teatro civico di Rocca di Papa”.

Tanti ospiti istituzionali alla serata di beneficenza

Venerdì scorso l’associazione ha organizzato una cena di beneficenza al ristorante La Foresta dove erano presenti duecento persone tra cui diversi sindaci e amministratori del territorio come il sindaco di Rocca Priora Damiano Pucci, il sindaco di Velletri Orlando Pocci, il consigliere veliterno Salvatore Ladaga, il consigliere di Albano e della Città Metropolitana Massimiliano Borelli, il consigliere regionale Antonello Aurigemma e rappresentanti della Regione. Presente anche il primo cittadino di Rocca di Papa Emanuele Crestini e ospite d’onore della serata di beneficenza il prefetto Francesco Tagliente. L’ex questore di Roma e di Firenze si è complimentato con Simona Cotichini per l’iniziativa: “Fare della beneficenza fa bene, fa sentire meglio. L’altruismo appaga. Dare è più gratificante che avere”.

Toccante il monologo di Edoardo Cofani

“Ero troppo timida ma avrei voluto raccontare a quel ragazzino riflesso nello specchio di come ogni mattina ero costretta ad indossare, sotto un grosso fiocco blu, il grembiule bianco col mio nome ricamato qui sul taschino. Roberta. Quel grembiule che mi soffocava e di cui mi vergognavo tanto”.

L’appuntamento con la solidarietà è fissato dunque per i prossimi 7 e 8 marzo al teatro civico di Rocca di Papa con lo spettacolo “Ad ogni Passo”.




Velletri, Banca Popolare del Lazio: l’intervista shock al cliente storico del notaio presidente (L’inchiesta 6 parte)

Sesto appuntamento con l’inchiesta sulla Banca Popolare del Lazio. Nella scorsa puntata abbiamo parlato della lettera dell’avvocato Ugo Petronio che rimette il suo mandato nei confronti dei suoi clienti che gli sono stati presentati dallo studio notarile Capecelatro. 

L’intervista integrale al cliente storico dello studio notarile Capecelatro trasmessa nel corso della trasmissione del 28/2/2019 di Officina Stampa

Quest’ultimo ritiene che l’usucapione tra padre e figlio sia l’unica via percorribile per liberare i garanti del debito dai propri beni e per evitare che questi venissero presi dalla banca.

Praticamente il cliente storico dello studio del notaio Edmondo Maria Capecelatro che ha dichiarato che con il suo gruppo portava allo studio notarile almeno 50 atti l’anno, risulta garante di un debito della società Building House Srl nei confronti della banca per oltre 1 milione di euro. Come liberare i garanti del debito dai propri beni per evitare che questi venissero presi dalla banca? Il cliente storico dice che su consiglio dello studio notarile Capecelatro richiede l’usucapione dei beni del padre e del cognato.

Il cliente dello studio notarile Capecelatro sapeva bene che l’usucapione era un espediente, tanto che un suo amico avvocato lo aveva messo in guardia. Il cliente dello studio notarile e debitore della Banca Popolare del Lazio quindi critica l’operazione orchestrata dallo studio Capecelatro.

Oggi quanto
valgono le azioni della Popolare del Lazio? Ha risposto il cliente storico:
“sono invendibili”

fffffffffff




Guidonia Montecelio, il benvenuto del vicepresidente della Camera a Giovanna Ammaturo

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – Parole di benvenuto e di amicizia quelle pronunciate dal vicepresidente della Camera e deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli dopo l’ingresso nel partito della Meloni di Giovanna Ammaturo. “Benvenuta in Fratelli d’Italia a Giovanna Ammaturo, consigliera comunale di Guidonia Montecelio, terza città del Lazio. – ha detto il vicepresidente della Camera -Sono personalmente soddisfatto che il nostro rapporto di amicizia sia evoluto in un medesimo sentire politico”.
“L’adesione di Giovanna, – ha detto ancora l’on. Rampelli – da sempre alfiera di battaglie sociali, sensibile ai temi della sicurezza, portatrice dei valori della destra, consente a Fratelli d’Italia di tornare ad avere una sua rappresentanza all’interno del Consiglio comunale di Guidonia. Presto, insieme al coordinatore provinciale on. Marco Silvestroni e al responsabile cittadino Mario Pozzi, le daremo il benvenuto con una conferenza stampa in città”.

Ammaturo: “Una scelta condivisa”

“Una scelta condivisa con amici e sostenitori – ha detto Giovanna Ammaturo – con cui da diverso tempo ci si interrogava non riuscendo a ritrovarsi sulle linee politiche nazionali e sul modificato profilo regionale della Lega”

Una perdita importante per la Lega

Una perdita sicuramente importante per la Lega di Salvini che alle scorse comunali passò dai 40 voti del 2014 a quota 2800 per arrivare agli oltre 16mila dell’ultima consultazione nazionale, classificandosi come secondo partito di Guidonia Montecelio. Grande acquisizione dunque per Fratelli d’Italia che ora può contare su una rappresentanza in Consiglio comunale.




Rocca di Papa, boom di persone alla cena di beneficenza al ristorante La Foresta: i ragazzi di “UnaDonnaVale” conquistano tutti

Tanti giovani, motivati che cantano, ballano, recitano…davvero un’ondata di freschezza, valori e solidarietà sta fermentando a Rocca di Papa sotto la regia di Simona Cotichini, una giovane agente di polizia municipale di Rocca di Papa che ha capito messo in pratica la ricetta per aiutare aiutare le famiglie roccheggiane e dei Castelli Romani.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 28/2/2019

Ci sono persone, famiglie intere che vivono nel disagio ma hanno paura a comunicarlo perché si vergognano di dire che non hanno soldi per comprare cibo o vestiti o beni di prima necessità. Questi ragazzi, un ciclone in piena di idee lo fanno: “Tutto è cominciato con un’idea, nata un pomeriggio dell’estate 2017 – racconta Simona Cotichini, presidente dell’associazione Unadonnavale -Siamo un gruppo di roccheggiani, doc e adottivi, uniti dalla stessa, grande passione per l’arte e per la musica. Per questo abbiamo dato vita all’associazione “UnaDonnaVale”. Volevamo comunicare emozioni, passando dal canto alla danza, attraverso scritti originali. Lo scopo era quello di far breccia e lasciare un segno nel cuore delle persone, trattando temi del quotidiano nell’unico modo in cui l’emozione comunica davvero, con la forza di esperienze vissute realmente. L’idea è arrivata in teatro, con un primo spettacolo “Pagine di Donna”, andato in scena fra marzo e maggio a Rocca di Papa, Cecchina e Frascati. Sull’onda dell’entusiasmo e con tanto ancora da raccontare, abbiamo creato un secondo spettacolo, “Ad ogni Passo”, che andrà in scena nei prossimi 7 e 8 marzo al teatro civico di Rocca di Papa”. Venerdì sera l’associazione ha organizzato una cena di beneficenza presso lo storico e rinomato ristorante La Foresta con duecento persone. Presenti sindaci e amministratori dell’area come il sindaco di Rocca Priora Damiano Pucci, il sindaco di Velletri Orlando Pocci (civico), il consigliere veliterno Salvatore Ladaga (civico), il consigliere di Albano e della Città Metropolitana Massimiliano Borelli (Pd), il consigliere regionale Aurigemma (Forza Italia) e rappresentanti della Regione. Presente anche il primo cittadino di Rocca di Papa Emanuele Crestini (civico) e il prefetto Francesco Tagliente. L’ex questore di Roma si è complimentato con Simona Cotichini per l’iniziativa: “Fare della beneficenza fa bene – ha detto Tagliente – fa sentire meglio. L’altruismo appaga. Dare è più gratificante che avere. L’Arte, e tutto ciò che fa parte della creatività umana come il canto, la musica, la danza, la pittura, la poesia con il suo linguaggio universale, comprensibile da tutti, a prescindere dall’età e dalla estrazione sociale, culturale e territoriale, favorisce gli incontri e le emozioni con la conseguente piacevolezza delle sensazioni positive di benessere. L’intervento di Simona Cotichini – ha poi concluso il prefetto Tagliente- mi ha fatto riflettere sulla potenza benefica del linguaggio dell’arte”

Toccante il monologo di Edoardo Cofani: “Ero troppo timida ma avrei voluto raccontare a quel ragazzino riflesso nello specchio di come ogni mattina ero costretta ad indossare, sotto un grosso fiocco blu, il grembiule bianco col mio nome ricamato qui sul taschino. Roberta. Quel grembiule che mi soffocava e di cui mi vergognavo tanto”.

La serata di beneficenza è stata protagonista della rubrica “dal territorio” trasmessa in diretta durante la trasmissione giornalistica condotta da Chiara Rai OFFICINA STAMPA in onda giovedì 28 febbraio 2019 alle ore 18 sul canale YouTube di OFFICINA STAMPA