Marmellata, salute e dieta: la pectina naturale come rimedio per prevenire i tumori

Sembra che marmellate,
composte e gelatine
contengano una sostanza gelificante
derivata da una fibra alimentare in grado di alterare i processi di
progressione tumorale: la pectina.

La sostanza, sintetizzata dalla buccia degli agrumi
e dalla polpa delle mele,
è infatti usata comunemente come conservante in molti alimenti.

Il video servizio e l’intervista a Cinthia Vercelloni e Laura Borgognoni trasmessa a Officina Stampa del 21/3/2019

Lo studio, condotto da Vic Morris dell`Institute of Food Research e pubblicato sulla rivista della Federazione delle Società Americane di Biologia Sperimentale (Faseb), ha scoperto che una particolare forma di pectina modificata in laboratorio rilascia un frammento molecolare in grado di bloccare la progressione cancerogena a qualsiasi stadio.

Oltre il 40% delle cellule malate vengono “indotte al
suicidio” attraverso un processo naturale detto apoptosi,
e il cancro non è in grado di svilupparsi ulteriormente.

La scoperta non è completamente nuova, ma sviluppa i risultati di alcune
ricerche dell’università della Georgia, già pubblicate sulla rivista Glycobiology,
che dimostravano il potere della pectina
contro il tumore alla prostata
.

 
Qualche cucchiaino di marmellata al giorno potrebbe, dunque, contribuire alla
prevenzione dei tumori.

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Banca Popolare del Lazio, contenzioso con Volsca Ambiente e Servizi: a giugno l’udienza decisiva. (L’inchiesta 9 parte)

Volsca Ambiente Società per Azioni di Diritto Privato completamente partecipata dalla Pubblica Amministrazione nel 2008 serve i Comuni di Velletri, Albano laziale, e Lariano. E sempre nel 2008 la sua situazione economico – finanziaria è a dir poco disastrosa poiché la società ha debiti nei confronti dei fornitori e banche per circa 30 milioni di euro rispetto a crediti da riscuotere verso i “Comuni clienti” di circa 18 milioni di euro.

A dicembre 2008 il credito di circa un milione di euro della Banca Popolare del Lazio era già interamente maturato, principalmente per sconto fatture del Comune di Velletri.

Il video servizio su Banca Popolare del Lazio trasmesso a Officina Stampa il 21/4/2019

Nello stesso mese, l’assemblea dei soci composta dai sindaci Marco Mattei, Raffaele Montecuollo e Fausto Servadio nomina Presidente del Consiglio di amministrazione della Volsca Ambiente Spa l’Avv. Piero Guidaldi insieme all’Amministratore Delegato Rag. Franco De Felice ed al Consigliere Alessandro Tronci.

Dopo un tentativo di provare a fare delle transazioni con i fornitori utilizzando i crediti vantati verso i Comuni, la dichiarazione di dissesto del Comune di Velletri arrivata ad ottobre 2009, fa cadere ogni tentativo di sanare la società a causa degli inevitabili ritardi che la gestione commissariale del Comune di Velletri avrebbe accumulato per eseguire i pagamenti a favore della Volsca Ambiente Spa.

I pignoramenti che subisce la società Volsca Ambiente ormai sono all’ordine del giorno. Così i vertici iniziano ad analizzare meticolosamente tutta la documentazione contabile da cui viene fuori che il conto economico che partiva dal gennaio 2009 fino al mese di ottobre 2009, grazie ad un forte taglio delle spese inutili e superflue, risultava in attivo. In pratica la gestione del periodo aveva prodotto utili. E su questo fondamentale presupposto, che garantiva la funzionalità della società l’Assemblea dei soci (Mattei, Montecuollo e Servadio) su proposta del Consiglio di Amministrazione, approvò di intraprendere la procedura di concordato preventivo.

Il 22 dicembre 2009 viene depositata avanti il Tribunale di Velletri la proposta concordataria che prevede il pagamento integrale dei creditori privilegiati e nella misura del 65% dei chirografari, percentuale ridotta a circa il 53% dal dott. Marco Costantini, Commissario Giudiziale nominato dal Tribunale di Velletri.

Su questa proposta di concordato, che prevedeva la salvaguardia di tutti i rapporti di lavoro subordinato e la liquidazione della Volsca Ambiente Spa così da dare vita alla nuova realtà Volsca Ambiente e Servizi Spa, vennero invitati tutti i creditori chirografari a votare all’udienza del 20 maggio 2017.

A fronte di creditori ammessi al voto rappresentativi del debito chirografario per poco più di 15 milioni di euro i voti favorevoli rappresentarono circa il 64% pari a quasi 9 milioni di euro.
Addirittura votarono a favore sia l’Ufficio Entrate che la Banca Popolare del Lazio alla quale era stato riconosciuto l’intero credito iscritto in bilancio di poco più di un milione di euro.

I creditori approvano a larga maggioranza e il Tribunale di Velletri, il 4 dicembre 2010 emise il decreto di omologa, nel quale veniva nominato il dott. Iacovino Umile Commissario liquidatore della Volsca Ambiente Spa con il compito di procedere alla liquidazione della società, pagando i creditori nella misura indicata nella proposta concordataria.

Nel rispetto della proposta concordataria e del provvedimento di Omologa del Tribunale di Velletri il 15 dicembre 2010 si procede alla scissione della società con la costituzione della nuova società Volsca Ambiente e Servizi Spa, sotto il rigido controllo del Commissario Giudiziale Marco Costantini.

Mentre la nuova società Volsca Ambiente e Servizi Spa proseguiva l’attività di raccolta e trasporto rifiuti, avendo i soci nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione che vedeva l’Avv. Piero Guidaldi Presidente, il Rag. Franco De Felice Amministratore Delegato e il nuovo consigliere Vice Presidente Tony Bruognolo, la Volsca Ambiente Spa posta in liquidazione venne affidata alla cura esclusiva del dott. Iacovino Umile che operava sotto il controllo del Commissario Giudiziale dott. Marco Costantini e del Tribunale di Velletri.

La nuova Volsca Ambiente e Servizi Spa, nel rispetto del decreto di omologa ha anche provveduto a restituire alla Volsca Ambiente Spa in liquidazione la somma di quasi tre milioni di euro quale patrimonio netto, in 72 rate mensili oltre interessi.

Successivamente il 4 marzo del 2014 l’Avv. Guidaldi entrò nel Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare del Lazio.

Il 27 aprile 2016 Guidaldi cessa il proprio ruolo di Presidente della Volsca Ambiente e Servizi Spa.

Nel dicembre del 2016, la Banca Popolare del Lazio richiede al Tribunale di Velletri la risoluzione del concordato preventivo della Volsca Ambiente Spa in liquidazione e la dichiarazione di fallimento della stessa società.

Il Tribunale di Velletri con sentenza del 5 giugno 2017, dichiara la risoluzione del concordato preventivo e il fallimento della Volsca Ambiente Spa in liquidazione, nominando curatore fallimentare il Dott. Marco Coculo che subentra al Dott. Iacovino Umile.

Contro la sentenza di fallimento viene proposto reclamo dai soci e la Corte di Appello di Roma nel confermare la sentenza del Tribunale di Velletri ribadisce che “deve condividersi la pronuncia di risoluzione del concordato, essendo stata dimostrata la sopravvenuta non attuabilità del piano concordatario, in ragione di circostanze obiettive non imputabili al debitore”.

Aperta la procedura fallimentare il curatore Dott. Marco Coculo ha immediatamente formato lo stato passivo verificando l’esistenza e la quantificazione dei crediti di ogni singolo creditore; in particolare in sede di esame della posizione creditoria della Banca Popolare del Lazio, quest’ultima è risultata creditrice di circa 500mila euro, somma ben al di sotto rispetto la cifra di oltre un milione di credito che le era stato invece riconosciuto durante la proposta di concordato.

Sembra che anche a causa della dichiarazione di fallimento i creditori chirografari non riusciranno a recuperare un granché del rispettivo credito.

In ogni caso ci risulta che la Banca Popolare del Lazio abbia fatto una causa alla nuova Volsca Ambiente e Servizi Spa alla quale chiede il pagamento del proprio credito maturato con la vecchia Volsca, oggi ridotto a meno di 500mila euro e l’ultima udienza prima della sentenza è fissata avanti il Tribunale di Roma per il 25 giugno 2019.

Spulciando nei documenti abbiamo riscontrato delle anomalie anche in questa vicenda. Abbiamo infatti potuto accertare che il Notaio Edmondo Maria Capecelatro era il notaio che procedeva alla stipula di gran parte degli atti della società Volsca almeno fino al 2008, oltre che notaio di fiducia del Sindaco dell’epoca e che la Volsca Ambiente era proprietaria di un terreno a Velletri con il quale la Banca avrebbe potuto garantire il proprio credito.

Perchè quando nel lontano 2006 la Volsca venne affidata dalla Banca Popolare del Lazio l’istituto di credito non si garantì con un privilegio ipotecario sui terreni di proprietà della Volsca?

Sembra infatti che tutti i crediti privilegiati della vecchia Volsca siano stati o comunque verranno soddisfatti per intero.

Il Notaio avrà ritenuto di dover comunicare il proprio conflitto di interessi in sede di delibera di affidamento alla Volsca?

Per ora si attende l’ultima udienza del 25 giugno.




Guidonia, Barbet ancora non fa votare la pace fiscale in Consiglio: interviene tutta l’opposizione

La pace fiscale non si può applicare senza il consenso del Consiglio da votare entro il 1° Aprile. L’Ammistrazione grillina non esterna nessun elemento alla faccia della trasparenza. La pace fiscale è un progetto ampio e articolato che prevede quattro diverse opzioni di chiusura dei debiti e delle cartelle dei cittadini in ritardo:

1- Saldo e stralcio delle cartelle per i contribuenti con ISEE fino a 20.000 euro. In pratica con reddito ISEE fino a 8500 euro si pagherà solo il 16% delle somme dovute, ISEE fino a 12.500 euro il 20%, ISEE a 20.000 euro il 35%.

2- Rottamazione ter delle cartelle al netto di sanzioni ed interessi di mora con pagamento dilazionato a 5 anni.

3- Stralcio totale mini-cartelle fino a 1.000 euro.

4- Definizione agevolata delle liti tributarie pendenti. Oltremodo la Pace Fiscale serve a finanziare la flat tax, il reddito di cittadinanza e le pensioni quota 100. A pochi giorni dal necessario consenso in Consiglio Comunale l’Amministrazione Barbet si è ben guardato dal riferire anche in Commissione i numeri dei procedimenti in corso e di quali valori economici
si sta parlando. Sebbene la parola trasparenza è stato il prezzemolo del programma elettorale fin troppo abusata come si evince: “ La trasparenza è alla base dell’informazione e la corretta informazione è il fondamento di scelte consapevoli e condivise. Questa potrà consentire una maggiore partecipazione dei cittadini ai procedimenti ed ai percorsi decisionali”. Niente di vero visto che l’opposizione di Guidonia Montecelio formata dal Polo Civico: Mario Valeri, Mauro De Santis e Mario Proietti, insieme alla Lega con Arianna Cacioni e Fratelli d’Italia con Giovanna Ammaturo hanno presentato istanza al sindaco Barbet del M5S la richiesta di convocazione di una seduta straordinaria ed urgente di Consiglio Comunale entro il 31 marzo in quanto è necessario esprimere il parere favorevole
sul REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE CONTROVERSIE TRIBUTARIE PENDENTI . Hanno altresì depositato ai sensi e per gli effetti della vigente disciplina e regolamentazione interna ed ai fini della presentazione in Consiglio Comunale, il
“REGOLAMENTO” redatto ai sensi dell’art. 6 del D.L. 119/2018 che si sostanzia nel numero e nell’importo di ricorsi pendenti presso le Commissioni tributarie provinciali, regionali o in Corte di Cassazione, rientranti nella casistica della definizione agevolata. Nella Legge 119 ben
è indicato che tutti gli atti impositivi del Comune per cui è in corso o in definizione la controversia tributaria pendente, in ogni stato e notificato al Comune entro la data del 24 ottobre 2018 possono essere dilazionati. Esiste per Legge nazionale l’opportunità di pagare dal 100% e fino al 5% secondo il grado di giudizio con dilazione trimestrale in 5 anni iniziando dal 30 maggio 2019. Non un condono osservano gli stessi consiglieri d’opposizione
firmatari ma uno strumento pensato oltremodo dal governo a guida M5S al fine di aiutare i cittadini e le aziende a mettersi in regola utilizzando gli stessi meccanismi deflattivi in vigore.
Per la pace fiscale occorre che gli Enti Comunali esprimano la volontà che sia applicato nei propri confini. Purtroppo Barbet e i Suoi amministratori non sentono da un orecchio perché evidentemente mal digeriscono l’applicazione di Leggi nazionali, probabilmente, a loro parere poco giustizialiste, frutto di ideologie morbose e forse perché a loro basta il gettone di presenza in commissione per tirare a campare. Avendo poco lavorato, visto i curriculum degli eletti e senza esperienze aziendali, non comprendono come a volte l’imprenditore possa disarticolare i pagamenti dovuti anche per nobili ragioni che non sono esclusivamente l’evasione fiscale. Tediano sebbene al contrario la Pace fiscale è un modo di essere vicino a tutti i cittadini oltre a chi crea lavoro e di continuare a farlo che di questi tempi sono veri eroi. Sebbene Barbet nel suo programma elettorale ben definiva di voler essere “uno stimolo all’economia locale che abbia ricadute positive sull’aumento dei posti di lavoro in tutti i settori
e sulla qualità della vita in generale” . O “portare ad una più equa, contribuzione dei tributi” se ne stropicciano. L’opposizione dimostra con i fatti di essere vicino a tutti . L’applicazione di una Legge nazionale è obbligo per chi come Barbet ha giurato sulla Costituzione e per tutti coloro che delegati dal popolo anche con 25 preferenze non può disattendere il volere della Nazione promulgata dal Capo dello Stato. Porsi di traverso allo stesso Movimento grillino ed ai suoi apicali esponenti ne pregiudica l’azione politica e fa affiorare il giustizialismo da operetta. È l’aula del Consiglio il luogo deputato a far conoscere ai cittadini il modo di amministrare da parte del M5S. Per trasparenza sarebbe stato utile per la Comunità prima e
per le opposizioni politiche far conoscere i presupposti necessari affinchè il Palazzo torni ad essere trasparente e partecipato. I cittadini debbono essere trattati nella stessa maniera dalle Alpi a Lampedusa. Poi se vogliamo ritornare a prima dell’Unità d’Italia basta ristornare gli stipendi ed i gettoni al Popolo.




Castel Vetrano, loggia massonica segreta: 27 arresti

Tra indagati ex deputati regionali ed ex sindaco del paese

Operazione contro una loggia massonica segreta a Castelvetrano, il paese natale del boss latitante Matteo Messina Denaro. I carabinieri, coordinati dalla Procura, stanno eseguendo 27 arresti per reati contro la Pubblica Amministrazione, contro l’amministrazione della Giustizia nonché associazione a delinquere segreta. Altre dieci persone sono indagate a piede libero. Arrestati anche esponenti politici come l’ex deputato regionale di Fi Giovanni Lo Sciuto, l’ex sindaco di Castelvetrano Felice Errante e l’ex presidente dell’Ars ed ex deputato nazionale di Forza Italia Francesco Cascio.




Guidonia, sicurezza: una priorità per Fratelli d’Italia

Da venerdì 22 arriva in piazza non il gazebo per i selfie ma le due proposte concrete su un tema prioritario : Aumentare le unità operative rispettando il rapporto agenti/cittadini; Attrezzare e supportare le stazioni già esistenti. Una sinergica sintonia tra gli esponenti cittadini di FdI, il consigliere comunale Giovanna Ammaturo e il portavoce dei circoli di FdI Mario Pozzi

All’illusione nazionale per cui tutti parlano di sicurezza, fanno foto e promettono, ma il mattino dopo ci svegliamo e vediamo persiane di negozi divelti, appartamenti di intere strade svaligiati in maniera militare a macchia di leopardo, bar tabaccherie assaltate quanto le farmacie e gli uffici postali.

Leggiamo e viviamo vicini a intere famiglie narcotizzate e
derubate anche delle cornici con la foto dei bambini o del portamonete della madre morta di recente in cui erano rimasti i pochi spiccioli, se non persone anziane derubate con calci e pugni quanto uccisi per pochi euro. Fratelli d’Italia a Guidonia Montecelio vuole dare risposte e concretezza iniziando con il chiedere le firme della Popolazione per indicare al
Sindaco, al Questore al Prefetto che la Comunità vuole vivere in condizioni oggettive perlomeno garantita da pericoli e che lo Stato sappia sostenere ai singoli il tranquillo svolgimento delle proprie attività.

Da venerdì 22 arriva in piazza non il gazebo per i selfie ma le due proposte concrete su un tema prioritario : Aumentare le unità operative rispettando il rapporto agenti/cittadini; Attrezzare e supportare le stazioni già esistenti. Una sinergica sintonia tra gli esponenti cittadini di FdI, il consigliere comunale Giovanna Ammaturo e il portavoce dei circoli di FdI Mario Pozzi.

Furti, vandalismo, abusivismo, teppismo come le pizze attaccate alle persiane del sindaco i rifiuti ingombranti dappertutto, interi palazzi sotto scacco per la droga aumentando il senso di insicurezza quanto la certezza della pena inesistente. Fin troppo bravi e meritevoli tutti gli uomini delle Forze dell’Ordine che fanno ben oltre il proprio mestiere. “Guidonia è una città che bisogna “curare”, una città che dobbiamo riprendere in mano che merita la giusta attenzione, oltremodo per quanto riguarda il tema della sicurezza- commenta Mario Pozzi- Siamo stanchi di continuare a raccogliere testimonianze e lamentele dei cittadini che si trovano quotidianamente a fare conti con criminalità e degrado. Gli impianti di video sorveglianza vanno istallati realmente”. Il consigliere Ammaturo conferma “ Solo una Amministrazione grillina poteva inserire nel programma elettorale, con cui ha vinto nel 2017, in merito alla sicurezza indicando la necessità di aderire all’ Innes – intimate neighbourhood strengthening. In pratica un progetto di legame di vicinato finanziato da UE. Peccato che a forza di copiare il lavoro altrui i grillini non si erano accorti che il progetto europeo era terminato nel 2011 e che un solo comune in Italia aveva aderito.

Questo la dice lunga su come il M5S intende la sicurezza dei cittadini. O politici che sebbene occupano i vertici apicali del Ministero vengono a Guidonia per leggere al bar il Decreto sicurezza evitando di riferire come da Atti del Senato che nel 2019 si procederà alla assunzione straordinaria di 700 unità. Di cui 200 cadauno in Polizia e Carabinieri e 100 ognuno per GdF, VVFF e Penitenziaria. In pratica 37 per Regione, meno di una unità ogni dieci Comuni in Italia visto che sono 8.025. Ed ancora non si conoscono ufficialmente il numero di chi raggiungendo quota 100 andrà in pensione.

Intanto FdI è l’unico partito che ha presentato l’emendamento per non escludere gli idonei del concorso del 2017 che superando i 26 anni questo Governo giallo blu vuole escludere. Né Barbet né il Sottosegretario sebbene per i beni sequestrati alla mafia siano stati incrementati di 5 milioni di euro le risorse per le Commissioni, ci dicono se i 105 appartamenti sequestrati a mafiosi due anni fa a Pichini e subito occupati da extracomunitari, saranno liberati e consegnati a chi potrebbe viverci per necessità più antica. Eppure l’Italia è la terza nazione al mondo per numero di uomini in divisa dopo la Russia e la Turchia. Ne contiamo 467,2 ogni diecimila abitanti in pratica un Agente in divisa ogni 21,4 abitanti. Vuol dire che la terza Città del Lazio e 58^ in Italia dovrebbe contare 4670 uomini in divisa nelle Caserme! Per motivi di opportunità evitiamo di descrivere l’esatto numero della Tenenza dei Carabinieri a Guidonia, nell’Aeroporto Militare o del Posto di Polizia di Villalba.

Troppi Uomini sono nei Comandi e pochi per strada a vigilare e prevenire. Il 60 per cento sono dietro le scrivanie e nessuno mette mano ad una riforma- ripete l’Ammaturo- come dicevano in coro fino ad un anno fa le sigle sindacali. Al contrario tutti sono impegnati anche se le risorse e le macchine in dotazione siano fin troppo vetuste.

Sarebbe il caso di far uscire gli uomini in strada non per uno Stato di Polizia ma per generare sicurezza e tranquillità. Si utilizzi l’Esercito come avviene in tante Procure e Tribunali in Italia anche nei nostri territori sempre per offrire a chi ha vinto un concorso di fare il mestiere esatto e assicurare i Cittadini che valgono di più degli immobili vuoti sorvegliati di troppi politici. Chiederemo al Comitato di Sicurezza Provinciale per l’Ordine Pubblico di attenzionare immediatamente il territorio e mandare via gli accampamenti Rom all’Albuccione e Pip. Prioritario è il nostro impegno affinchè il Posto di Polizia di Villaba sia adeguato a Commissariato, potenziato nel numero di risorse e di servizi ai cittadini.

Oltre ad aprire il Posto di Polizia al Centro Agro Roma dove pure passa la frutta, verdura e pesce con cui si alimentano oltre 5 milioni di persone. Il cibo che viene sulle nostre tavole deve essere vigilato e protetto quanto se non più di uno scalo aeroportuale”.
Fratelli d’Italia si prende in carico un problema, troppo spesso utilizzato come slogan ma mai concretamente affrontato sul nostro territorio stante i numeri, i risultati e gli atti criminosi quotidiani. I gazebi per la raccolta firme saranno allestiti: Venerdì 22 marzo presso il mercato di Villanova in Piazza San Giuseppe Artigiano. Sabato 23 marzo nel mercato di
Setteville,Via Carlo Todini. Domenica 24 marzo nel mercato di Villalba in Piazza della Repubblica. Tutti i Cittadini che abbiano a cuore la sicurezza sono invitati a venirci a trovare.

IL CONSIGLIERE DI FRATELLI D’ITALIA – GIOVANNA AMMATURO
IL PORTAVOCE DEI CIRCOLI DI FRATELLI D’ITALIA – MARIO POZZI




Tpl, Anguillara e Trevignano: “Le carte nascoste… perche’?” 5 domande di Mago Otello alla paladina dell’onestà

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Tacciare l’articolo sulla vicenda dello sperpero dei 95 mila euro afferenti il trasporto pubblico locale come fake news è sintomo di spudorata malafede e debolezza soprattutto quando si annunciano carte senza farle vedere, come ormai è abituata perennemente la Sindaca Anselmo (ora sospesa a tempo indeterminato dal partito a Cinque Stelle).

Certo non prendiamo esempio da chi le “Bufale sgrammaticate le produce di continuo”

e soprattutto si agita solo dopo essere stata sollecitata dall’Anac su richiesta del Presidente di AnguillaraSvolta il quale pur essendo non eletto allo scranno consiliare, è vivo e fiero oppositore dall’esterno ad una compagine sempre più arroccata su se stessa e priva di qualsiasi iniziativa politica che risolva le problematiche della Città come in primis la potabilità dell’ acqua dei pozzi del Montano e Ponton Elce.

Un breve riepilogo della vicenda

Sergio Manciuria, presidente di AnguillaraSvolta, su richiesta di alcuni cittadini per la verifica del grado di inquinamento dei mezzi di trasporto, richiede accesso civico in data 5 febbraio 2019 per conoscere gli aspetti legati alle modalità di sostituzione con analoghi a gas ed elettrici.

QUI L’ACCESSO AGLI ATTI DEL 5 FEBBRAIO 2019

Oltre i 30 giorni obbligatori di legge (alla faccia della decantata trasparenza grillina) e cioè a far data dall’11 Marzo 2019 riceve la documentazione afferente il contratto e modalità di trasporto pubblico.

Il 12 Marzo 2019, solo 24 ore dopo che Manciuria inoltra l’esposto all’Anac dove evidenzia le incongruenze, la stessa Autorità Anticorruzione apre il procedimento tempestivamente e cioè il successivo 14 Marzo.

Il 15 Marzo, il giorno successivo all’apertura dell’indagine ANAC, l’amministrazione comunale di Anguillara Sabazia con determina 283 del 18 Marzo 2019 avvia ufficialmente la procedura per il recupero delle somme del ribasso d’asta pari a 88 mila euro oltre Iva.

Comprendiamo
la differenza e le difficoltà di leggere e assimilare (nonostante i
trascorsi)  le carte tra la Anselmo e
Manciuria (la prima ci ha messo ben 900 giorni, mentre il secondo 24 ore),
ma addirittura equiparare il ruolo di minoranza a quello di Sindaco e
maggioranza pseudo pentastellata per quasi tre anni ci sembra come la favola del bue che dice cornuto
all’asino.

Solo dopo
essere pizzicati nell’orgoglio di non essere stati all’altezza sotto il profilo
amministrativo, sostengono di conoscere la situazione da tempo. Da quanto
tempo? E perchè tacere prima dell’apertura dell’inchiesta da parte dell’Anac? Forse
si attende la fine del procedimento per esibire le fantomatiche carte?.

5 domande alla paladina dell’onestà

Orbene noi
facciamo cronaca e aspettiamo fiduciosi, ma sorgono spontanee cinque domande
che rivolgiamo alla paladina dell’onestà (rammentiamo la sua condanna passata
in giudicato per aver accusato ingiustamente dei cittadini di aver rubato
assegni da lei emessi) affinchè illumini con la sua sfera magica la questione
in essere:

1) Se era a conoscenza dell’esborso di circa 95.000/00 prima dell’esposto da parte di Manciuria perchè aspettare l’inchiesta Anac?

2) Se il procedimento in essere era antecedente alla richiesta di
accesso agli atti per quale motivo mantenere il riserbo invece di sbandierarlo
in perfetto stile “Honestà” del Movimento Cinque Stelle?

3) Quali determine e sanzioni ha prodotto il Responsabile
Anticorruzione di Anguillara Sabazia prima della richiesta di accesso atti del 5
Febbraio 2019 di Manciuria ?

4) I due consiglieri alternati in questi da lei delegati al
trasporto pubblico locale quando hanno prodotto la relazione sulla vicenda e
inoltrato all’Anac?

5) Le responsabilità di un sindaco per oltre due anni e mezzo la
ritiene equivalente a sei mesi da consigliere di opposizione in piena campagna
elettorale in concomitanza con lei?

La morale del fare l’onesto solo se onesti almeno intellettualmente si può riassumere nella favola di Esopo: La Volpe e l’uva! Un insegnamento molto importante:  non bisogna disprezzare qualcosa solo perché non lo si può ottenere, come fanno le persone che non ammettono di non riuscire in qualcosa. Piuttosto sarebbe meglio impegnarsi di più per raggiungere l’obiettivo, con molta pazienza e umiltà. 

Mago Otello




Roma, eSports: il Torneo Open di Fifa 19 1Vs1

Appuntamento per il 24 marzo a Roma per targato “Successful Career Esports”

Appuntamento per il prossimo 24 marzo per il Torneo Open di Fifa 19 1Vs1 targato “Successful Career Esports”. L’evento si terrà a Roma in via Nomentana 1111 presso la prestigiosa Arcade and Food, il primo fast food italiano ambientato totalmente nel modo dei videogiochi anni 80/90.

L’intero torneo è stato studiato per dare la possibilità a tutti di sfidarsi ad armi pari. Infatti, grazie alla fase preliminare del torneo, si potranno confrontare solo player dello stesso livello. Tanti i premi in palio: per il 1° Classificato Champions League una PlayStation 4 O Vr PlayStation 4, per il 2° Classificato Champions League “Dualshock Controller Ps4 + Panino + Bibita”, per il 1° Classificato Europa League un “Buono Amazon del valore di 50 euro”, per il 2° Classifica Europa League una “Psn card da 20 euro + Bibita”, per il 1° Classificato Intertoto “Fifa points e un Panino”, per il 1º Classificato di ogni Girone un panino, mentre gli ultimi classificati di ogni girone avranno un Tesseramento annuale “Successful Career Esports” con premi ed agevolazioni.

Tutti i partecipanti riceveranno un gettone Omaggio per partecipare al nuovissimo gioco targato “Successful Career Esports”. Successful Career è una giovane associazione sportiva dilettantistica, gestita da tre ragazzi, in continua espansione sul territorio. Successful Career fa dei suoi tornei live con la piattaforma PlayStation 4 e il gioco Fifa il suo cavallo di battaglia, vantando già numerosi tornei organizzati, con un numero sempre crescente di partecipanti. cdn/AGIMEG




Genzano, sindaco “accoltellato alle spalle”? Sapeva tutto. Ecco com’è andata

Se ne sono dette e scritte tante sull’attuale momento politico di Genzano e sulle dinamiche che hanno portato ad un processo che appare ormai irreversibile.

Purtroppo nell’azione compulsiva di copiare e incollare comunicati per apparire in cima e racimolare pugni di letture si è persa di vista la concretezza di saper leggere attentamente perlomeno quello che è successo all’interno della maggioranza e che cosa ha portato alle dimissioni di massa dei consiglieri del Movimento 5 stelle Maurilio Silvestri, Marco Fermanti, Claudio Mariani e Alessandro Scoppoletti proprio mentre Daniele Lorenzon era partito per il Giappone.

Una pugnalata alle spalle?

Niente affatto, Lorenzon era al corrente che se non avesse mantenuto fede ai suoi impegni il fotofinish sarebbe stato l’inesorabile caduta. Dunque piuttosto che leggere o raccontare la storia di un ragazzo pugnalato alle spalle è necessario analizzare l’ennesima delusione da parte dei consiglieri M5S che hanno visto anche in questa occasione sfumare una promessa che se fosse stata mantenuta non si sarebbe creato questo disastroso epilogo.

Perché i consiglieri M5S si sono dimessi?

Le dimissioni non sono state un fulmine a ciel sereno. Ormai era pian piano maturata una insoddisfazione da parte dei consiglieri di maggioranza che sono stati palesemente esclusi dalle decisioni prese dal giovane sindaco il quale li teneva in considerazione (parole dei consiglieri dimissionari ma comunque il clima teso era facilmente percepibile durante i consigli comunali, l’ultimo in particolare) “solamente quando vi era necessità del loro voto in consiglio, dimenticando che invece era stato eletto grazie alla trionfante campagna corale “IL SINDACO SIAMO NOI” che faceva proprio della partecipazione e della condivisione i propri valori principali”.

Tanti sono stati campanelli d’allarme. Ma prima di partire cosa ha fatto Lorenzon per causare la corsa alle dimissioni dei suoi?

Il sindaco dunque sapeva che se avesse continuato a svilire, sminuire, demoralizzare la sua squadra avrebbe finito col perdere la loro fiducia. Tant’è che l’ennesima azione che ha portato alle dimissioni è stata messa in atto dal sindaco Daniele Lorenzon la sera prima della sua partenza quando il capogruppo Fermanti, Scoppoletti, Mariani, Nasoni e Silvestri si sono riuniti con l’intento di salvare il salvabile prima che Lorenzon partisse.

Il sindaco aveva promesso una sua dichiarazione ufficiale nella quale avrebbe annunciato una soluzione della crisi prima della partenza ma poi ha rifiutato il confronto, anche se alcuni gli avevano già annunciato le dimissioni e altri erano in procinto di seguirli. Nonostante questo non ha voluto parlare con i suoi consiglieri. Da lì altra delusione e altri dimissionari. 
Lorenzon sapeva ma è voluto partire lo stesso e le foto in stile vacanza che sta diffondendo dicono tutto. Con la crisi in atto nella sua Città ampiamente avvertita nell’ultimo consiglio quando non si riusciva ad eleggere il presidente del Consiglio comunale non sarebbe stato opportuno rimandare la partenza? Meglio onorare l’impegno col Giappone che con la sua squadra che gli avrebbe consentito di restare al timone?

I consiglieri M5S sono stati molto chiari: “La giovane età, la totale inesperienza e la mancanza di vere competenze professionali sarebbero potute essere colmate dall’entusiasmo, dalla forza e dalle qualità di un gruppo che si è sempre posto al suo fianco per offrire sostegno, idee, progetti e totale abnegazione. Invece, sin dall’insediamento, il sindaco si è isolato dal gruppo del quale era espressione e dai cittadini che avevano riposto in lui la fiducia, spendendosi nella costruzione di strutture organizzative e modalità che avevano il solo fine di operare autonomamente e al di là di quelli che erano gli indirizzi politici e le aspettative della cittadinanza”.

Dopo tre anni è stato onorato il programma elettorale?

Assolutamente no. Nonostante le buone intenzioni, l’affabilità e il fatto indubbio che Lorenzon non è una persona “navigata della politica”, purtroppo sono stati disattesi i principali punti del programma elettorale, primi fra tutti il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni del territorio nelle decisioni strategiche e di forte impatto.

Il sindaco non ha coinvolto il Consiglio, “sminuendo in maniera poco democratica il ruolo dei consiglieri comunali”.

Di fatto, non ha messo in atto i regolamenti comunali approvati in consiglio, “ignorando gli Ordini del giorno depositati dai consiglieri di maggioranza – così come dichiarato dai consiglieri stessi – rappresentando nei consessi intercomunali posizioni non condivise dal gruppo consiliare, ignorando totalmente i tanti progetti, le proposte, le iniziative che i consiglieri hanno prodotto in questi due anni e mezzo. Come già detto nella lettera aperta, presenteremo un resoconto affinché i cittadini sappiano e possano giudicare in prima persona”.

Non è stato preso contropiede

Dunque in questa storia non c’è nessuna vittima e nessun carnefice. Nessun disegno dietrologico riferito a quanto successo. C’è un Sindaco che avrebbe potuto includere ma che ha di fatto escluso i suoi dalle decisioni. Purtroppo veramente perché avrebbe potuto rappresentare quel cambiamento promesso ai genzanesi che di fatto non c’è stato




Sanità Lazio, Barillari (M5s) scrive al ministro Tria: “Grave criticità relativa al fondo di dotazione”

Nuova bagarre tra Pd e M5s sul campo della Regione Lazio o meglio sulla Sanità laziale Dal luglio 2008 sotto commissariamento, era previsto il ripristino della gestione ordinaria entro il 31 dicembre 2018, ma la strada sembra essere ancora lunga.

Barillari (M5s): “Grave criticità relativa al fondo di dotazione”

Il 10 marzo scorso Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio del M5S nonché membro della Commissione Sanità, ha inviato una lettera al ministro dell’Economia Giovanni Tria nella quale asserisce che “a quanto risulta dal verbale della riunione congiunta del tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza del 26 luglio 2018, persiste una grave criticità relativa al fondo di dotazione negativo per -994,247 mln euro, la cui risoluzione è stata richiesta fin dal 2011”.

Un buco di quasi un miliardo di euro

Molti si interrogano sul fatto che Zingaretti mantenga le cariche di neo Segretario del Pd, Governatore della Regione Lazio e Commissario alla Sanità. Tre scranni impegnativi che si interessano di dossier delicati i quali richiedono precisione e molto studio per garantire l’efficienza.
Ma il M5S alla Regione Lazio chiama in causa anche il Ragioniere Generale dello Stato, Daniele Franco e il ministro della Salute, Giulia Grillo.

Lo stesso Barillari avverte: “Ho incontrato lo staff del ministro Grillo che mi ha confermato l’interesse di proseguire lungo la strada di verifica di questo fondo di dotazione perché è un dato per capire se il Lazio a marzo 2019, il prossimo tavolo di verifica dei (Lea) livelli essenziali di assistenza sarà in grado di uscire dal commissariamento oppure no”.

I dubbi non sono solo politici o tecnici ma di forte carattere finanziario

Zingaretti e il suo assessore alla sanità si dicono orgogliosi del fatto che l’indice dei Lea sia aumentato. Ma su questo ci sono forti dubbi dato che i livelli essenziali di assistenza contengono numerosi e diversi valori, alcuni dei quali sono in negativo. Come anche le Asl: nemmeno una in attivo e il disavanzo in perenne rosso. È vero come riporta lo stesso Barilli che il sistema sanitario è in risanamento grazie alla Gsa (gestione sanitaria accentrata) che copre i debiti ma la cassa è lungi dall’equilibrio.

Criticità sul fondo di dotazione. Nella lettera il consigliere grillino riporta un risultato uscito dal tavolo tecnico: il conto consolidato della Regione Lazio è l’unico in Italia a presentare un fondo di dotazione negativo per il quale non sono note le motivazioni (..) e continua a rappresentare una rilevante criticità con riferimento all’effettiva chiusura di ogni partita di debito pregressa.

Un nodo da sciogliere necessariamente per uscire dal commissariamento

La Regione è in allerta su questo punto e c’è chi si domanda se sia anche del tutto risolvibile. Sul tema è intervenuta con un’intervista il ministro Grillo: “Lasciamo fare ai responsabili dei tavoli di monitoraggio il loro lavoro. Certo, quando leggo nei verbali che il Lazio è l’unica regione che da anni ha un fondo di dotazione negativo per circa 1 miliardo qualche domanda me la pongo. Le liste sono chiaramente un indicatore importante dello stato di salute in una regione, ma non sono un fattore dirimente nel commissariamento”.

Gli ultimi due punti posti all’attenzione del ministro dell’Economia che si ritrovano nella lettera riguardano l’ultimo appuntamento del tavolo tecnico e la possibilità di creare un fondo parallelo. L’ultimo tavolo tecnico di cui fa parte anche la società Kpmg in forma di advisor insieme ai tecnici del ministero dell’economia e della salute è fissato per marzo 2019 ma i dati sui quali discutere saranno disponibili solo a giugno. Mentre Barillari richiama il ministero di via XX Settembre a vigilare sull’eventuale realizzazione di un fondo dove far defluire i debiti inagibili cosi da tenerli fuori bilancio.




Roberta Bruzzone: “Il mio messaggio per difendersi dai manipolatori affettivi”. Grande attesa per l’appuntamento a Castel Gandolfo

Grande attesa per l’appuntamento con la Psicologa forense e Criminologa investigativa più famosa d’Italia Roberta Bruzzone che sarà a Castel Gandolfo il prossimo 29 marzo 2019 al Teatro comunale Petrolini (ore 19) per parlare del suo ultimo libro “Io non ci sto più”.

Un vademecum fondamentale per riconoscere i manipolatori affettivi, le cosiddette “sanguisughe” della vita degli altri, egocentrici e che assorbono energie e potenziale di altre persone a loro vicine per nutrire il proprio disturbo narcisistico, la propria carenza di autostima.

Bruzzone fa chiaramente capire nel suo libro come tornare ad essere padroni della propria vita, eliminando qualsiasi manipolatore, personaggi pericolosi e negativi, che di fatto ostacolano la crescita personale, il successo, la serenità, la felicità di chi ha accanto. Chi sta vicino al manipolatore affettivo è una vittima e deve prenderne coscienza e uscire dal vortice.

Onorata il Sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi: “Credo – ha detto – che avere nella nostra Città la dottoressa Roberta Bruzzone rappresenti un importante momento di riflessione contro il femminicidio e la violenza di genere. È un tema che ci troviamo spesso ad affrontare proprio con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica e le tante donne che necessitano di supporto morale e psicologico”.

Ad intervistare Roberta Bruzzone sarà  la giornalista Chiara Rai: “Roberta Bruzzone – ha detto Chiara Rai – ha delle competenze professionali uniche nel suo genere oltre ad avere in carico come perito e consulente i casi di cronaca nera più famosi d’Italia degli ultimi anni. È amata da tutti per la sua schiettezza ed è diventata una delle massime esperte di criminologia investigativa e psicologia forense degli ultimi tempi. Intervistarla per me che la seguo da molti anni significa contribuire ad arricchire un bagaglio personale e a trasmettere qualcosa a chi avrà il piacere di ascoltarci. Un appuntamento quello del 29 marzo a Castel Gandolfo da non perdere sicuramente”.  

Per la presidente di Gens Albana Cinthia Vercelloni il 29 marzo rappresenta una vera e propria occasione per tutte le donne: “Ho letto il libro di Roberta Bruzzone – ha detto Vercelloni – e mi sento di consigliarlo a tutte le persone che vivono un momento in cui hanno perso di vista la propria vita per mettere al centro delle loro attenzioni un vero e proprio manipolatore affettivo che vuole prendere le decisioni al loro posto e non solo. La violenza psicologica si può insinuare nella nostra vita in maniera silente ma poi quando colpisce può lasciare segni indelebili”.

All’evento interverranno anche la presidente di CulturiAmo Maria Grazia Piccirillo che con Chiara Rai sta curando un approfondimento di quelli che sono i valori che accompagnano fino alla prossima edizione del PREMIO CASTEL GANDOLFO 2019 che si terrà a Castel Gandolfo il prossimo 6 settembre 2019.

Non mancheranno gli interventi del Vice Sindaco Cristiano Bavaro, dell’Avvocato Marta Toti che in particolare cura la difesa di numerose donne vittime di violenza e al contempo è Presidente del Consiglio Comunale di Castel Gandolfodel Consigliere con delega ai Servizi Sociali Francesca Barbacci Ambrogi che ha curato già diversi eventi volti ad apportare un contributo al tema della violenza di genere.

Appuntamento dunque a Castel Gandolfo venerdì 29 marzo 2019 ore 19 al Teatro comunale Petrolini per l’appuntamento con Roberta Bruzzone. L’evento è organizzato e promosso dal Comune di Castel Gandolfo e dalle associazioni AgenSal, Gens Albana e CulturiAmo. 




Ogni anno 1 milione e mezzo di vite salvate grazie ai motori di ricerca dei sintomi

Ogni aspetto della vita è ormai condizionato dall’uso di
internet e non c’è evento che non sia degno di nota in rete. Questo è il motivo
principale per il quale anche la salute è diventata oggetto di numerose
ricerche e molte persone al presentarsi di un sintomo ricorrono al web prima di
rivolgersi al medico. Del resto, la salute è uno degli aspetti basilari della
vita e quindi è uno degli elementi che desta maggiori preoccupazioni quando si nota
qualche anomalia. Infatti, rispetto ad una
analisi effettuata da ISPO nel 2011
dalla quale emergeva che il 61%
degli italiani includeva la salute tra le prime 3 cose più importanti nella
vita, nel 2014 il dato è cresciuto fino ad arrivare all’80%. Mentre nel BES
(Benessere Equo e Sostenibile) relativo al 2018 il fattore salute per la
determinazione del benessere per gli italiani ha superato di gran lunga il 90%.

Sovente ci si trova perciò a ricercare sintomi e possibili
cause, oltre alle cure, online e per questo risultano essere molto interessanti
i diversi siti di sintomatologia medica che però scarseggiano in lingua
italiana. Da questa esigenza degli utenti Thomas Lutz e Jama Nateqi hanno
fondato il motore di ricerca Symptoma, un controllo dei sintomi. Nello
specifico, si tratta di un vero e
proprio search engine delle malattie con lo scopo di dare un’idea della
diagnosi in maniera precoce
.

Il British Medical
Journal
ha pubblicato, lo scorso 25 gennaio, le
statistiche di sopravvivenza a diversi tipi di tumori in base alla precocità
della diagnosi
ed il risultato è che in molti casi la percentuale di
sopravvivenza risulta essere più elevata se individuati al primo stadio. Thomas
Lutz e Jama Nateqi ritengono che proprio grazie alla possibilità di autodiagnosticare
una malattia in tempi ridottissimi semplicemente collegandosi ad un sito, 1
milione e mezzo di persone ogni anno possono essere salvate da patologie gravi
e mortali.

Basta quindi collegarsi al sito di Symptoma, inserire i
sintomi nell’apposito spazio e cercare tra i risultati le possibili cause in
modo da poter eseguire un’autoanalisi sul proprio stato fisico. Si tratta altresì
di un valido aiuto che non può e non vuole sostituire il parere medico, ma è in
grado di indirizzare sulla giusta via l’utente. Non si tratta dei comuni blog
nei quali ci si può confrontare con altri argonauti che hanno riscontrato
sintomi uguali o simili, ma di un vero e proprio contenitore di informazioni
mediche su sintomi e patologie dotato anche di chatbox per le consulenze personalizzate.
È come avere un medico a portata di click e questo aspetto è sicuramente un
punto vincente per la precisione della diagnosi in quanto consente di
effettuare un’anamnesi accurata tenendo conto di diversi aspetti individuali.

Nell’era del digitale quindi ancora una volta la parola
d’ordine è ‘informarsi’ e la salute non fa eccezione. E anche ad oggi molti
italiani preferisce ancora rivolgersi al medico di famiglia come primo filtro
nei confronti di una patologia, il trend dell’informazione preventiva online è
in forte crescita anche grazie a siti di ricerca accurati e precisi.