Un viaggio culturale in Europa: alla scoperta delle più belle città d’arte

Noi italiani siamo abituati a visitare le città d’arte, del resto la maggior parte di noi vive in
una di esse, o nelle sue immediate vicinanze. Oltre alle città d’arte italiane però
ce ne sono molteplici anche nel resto d’Europa. Dove si possono visitare i
musei dedicati ai principali artisti del mondo, così come palazzi e
architetture che hanno segnato intere epoche storiche. In alcuni casi non serve
chiudersi in un qualche museo, nelle città d’arte basta passeggiare per i loro
viali per godersi tutto il bello che hanno da offrire.

Le città d’arte in Italia

Nel nostro Paese praticamente ogni agglomerato urbano può essere considerato una città d’arte. Siamo una delle nazioni del mondo con il maggior numero di luoghi che l’UNESCO ha decretato essere patrimonio dell’umanità, con ben 53 località diverse che possono fregiarsi di questo titolo. Si pensi poi alle bellezze da ammirare a Roma, Napoli, Venezia o Verona, solo per citare alcune delle città d’arte presenti sul territorio nazionale. Per chi lo desidera una delle mete più apprezzate in quanto città d’arte è di certo Firenze, considerata la culla del rinascimento, con musei che racchiudono innumerevoli opere, chiese che sono tra le più note al mondo e palazzi di ogni genere lungo le sue vie. Su eDreams ci aiutano anche a organizzare il nostro viaggio a Firenze perfetto sotto ogni punto di vista.

Le capitali europee

Tra le città d’arte più note le altre capitali europee hanno decisamente molto da dire. Parigi, Londra Madrid, Lisbona, Atene, solo per citarne alcune. Ogni singola nazione europea ha la sua storia da raccontare, ovviamente la capitale è la principale città, dove ancora oggi si possono trovare resti di ogni epoca. Proprio il fatto di essere capitali offre anche molteplici spunti e opportunità per chi vuole andare a visitare i più importanti musei di uno Stato o le mostre temporanee più importanti, che in genere vengono ospitate proprio dalle principali fondazioni, che hanno in molti casi sede proprio nelle capitali. Le più interessanti informazioni sulla tua vacanza a Londra le puoi trovare anche comodamente online, per organizzare al meglio il tuo viaggio in Europa senza doverti rivolgere a un’agenzia tradizionale.

Le città del nord

Tra le città d’arte più famose troviamo anche alcune delle capitali del nord Europa. Fino ad alcuni anni fa erano poco frequentate dai turisti, mentre oggi stanno vivendo un periodo di grande successo, anche presso i giovani. Del resto le nuove rotte aeroportuali e la disponibilità di voli low cost ha permesso anche a chi vive nell’Europa del sud di sposarsi verso Oslo, Copenaghen, o anche Helsinki o San Pietroburgo. Particolarmente apprezzate oggi sono anche le grandi città del est europeo, per altro molto amate da chi predilige le vacanze low cost. In molti Paesi a nord est rispetto all’Italia infatti il costo della vita è decisamente basso, cosa che permette al turista di organizzare una lunga vacanza di famiglia in Europa senza spendere cifre esorbitanti e godendo di tutti i migliori servizi disponibili.




Norwegian collega la Toscana ad Helsinki

Novità di primavera per la Norwegian, ‘Miglior compagnia aerea low-cost in Europa’
e ‘Miglior compagnia aerea low-cost lungo raggio al mondo’
secondo Skytrax,
che scalda i motori e inaugura dal 6 aprile, il nuovo volo da Pisa a Helsinki.

Il vettore collegherà il Gallileo Galilei con la
Finlandia tutti i sabati, con tariffe a partire da 62,40 euro, tasse incluse.
Salgono così a quattro i collegamenti di Norwegian in partenza dallo scalo
toscano: a bordo degli aeromobili del vettore, infatti, è possibile decollare
anche verso Stoccolma, Oslo e Copenaghen.

Siamo lieti
di dare il via a questa nuova rotta che permetterà ai passeggeri toscani di
raggiungere comodamente Helsinki, senza scali intermedi e con tariffe
vantaggiose – ha dichiarato Amanda Bonanni, Sales Executive Norwegian in Italia
-. Siamo certi che il nuovo collegamento saprà conquistare i viaggiatori in
partenza dal Galileo Galilei, scalo da cui è possibile raggiungere anche Oslo,
Stoccolma e Helsinki. Durante l’estate 2019, grazie ai nostri voli comodi e
diretti, non ci sarà che l’imbarazzo della scelta per gli amanti delle capitali
nordiche
”.

Grazie a
questo nuovo volo
aggiunge
Toscana Aeroporti il ventaglio delle opportunità turistiche e
commerciali per la Toscana si amplia, consolidandosi anche nei paesi del Nord
Europa. Helsinki, capitale giovane e innovativa, costituirà una destinazione
sicuramente gradita per i nostri viaggiatori”.

Nel periodo di più intenso traffico, le rotte da
Pisa per Copenaghen e Oslo saranno disponibili fino a 6 volte a settimana,
mentre sarà possibile decollare verso Stoccolma 2 volte a settimana e 1 verso
Helsinki, per un’offerta complessiva di circa 118.000 posti a sedere, pari al
14,5% in più rispetto alla scorsa estate.

A livello nazionale, Norwegian offre un
totale di 1.300.000 biglietti (in crescita dell’1,5% rispetto allo scorso
anno), operando 29 rotte da 8 aeroporti.

Tutte le rotte da e per Pisa sono disponibili sul
sito www.norwegian.com/it e tramite le agenzie di viaggio.

Norwegian è la terza compagnia aerea
low-cost in Europa e la sesta a livello mondiale. Fondata nel 1993, è la scelta
comoda per i viaggiatori sia leisure sia business. Offre voli a tariffe
vantaggiose, ed ai passeggeri un’esperienza di viaggio piacevole e confortevole
grazie al servizio gratuito di Wi-Fi a bordo e a una maggiore distanza tra i
sedili rispetto ai competitor.

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Lia Wainstein, testimone di un secolo, tra due patrie

Si è svolta di recente presso la sede della Fondazione
sul giornalismo ‘Paolo Murialdi’ la presentazione del libro ‘Memorie d’Europa.
Lia Wainstein, un’intellettuale libera del Novecento’, a cura di Regina
Wainstein (Edizioni Clichy). 

Alla presentazione sono intervenuti, insieme con la curatrice del volume, Giancarlo Tartaglia, segretario generale della Fondazione, il giornalista Stefano Folli, che del libro ha curato la prefazione, Lia Levi, autrice della postfazione.

Presentazione a Roma, da sin. Lia Levi, Giancarlo Tartaglia, Regina Wainstein, Stefano Folli, foto G. Nitti

Lia Wainstein (1919 – 2001) è stata un’intellettuale europea, attiva in
Italia dagli anni Cinquanta fino alle soglie del Duemila. Slavista, traduttrice
e scrittrice, ha pubblicato più di 1150 scritti fra volumi, saggi e articoli di
stampa in cui si rispecchia non solo il suo personale itinerario intellettuale
ma lo spirito del suo tempo. Cosmopolita per formazione e vocazione, ha
mantenuto per tutta la sua vita
un’attenzione costante, intellettuale e umana, al mondo russo e sovietico e a
quella parte importante che in esso rappresentano la cultura e la tradizione
ebraica. Il volume è presentato
ora ad Helsinki il 9 aprile in conversazione con Pauli Mäkelä, che dal 2006 al
2010 ricoprì il ruolo di ambasciatore della Finlandia in Italia.

Lia Wainstein nacque nel 1919 a Helsinki in una famiglia russa che la
Rivoluzione d’Ottobre aveva indotto all’esilio. Trasferitasi in Italia, con una
parentesi in Svizzera per sfuggire alle leggi razziali, divenne giornalista,
scrittrice e traduttrice, sostenuta da una solida cultura cosmopolita. Fu
attiva per mezzo secolo, fino alla morte nel 2001, collaborando a testate quali
«Il Mondo», «La Stampa» e «La Voce Repubblicana», oltre che a numerose riviste
culturali. La sua casa a Roma fu sempre un sicuro punto di riferimento per i
dissidenti russi, nonché un cenacolo ispirato ai principi liberali.

Le degenerazioni del potere sovietico, il sistema totalitario nato in
Russia sul tradimento delle speranze rivoluzionarie, la lunga marcia verso la
libertà, il ruolo degli intellettuali e la loro responsabilità civile e poi i
rapporti tra Italia e Unione Sovietica, l’amore per la Finlandia. Sono tanti i
temi trattati da Lia Wainstein, tra cultura e politica, negli oltre
milleduecento scritti che la scrittrice ha lasciato e da cui la nipote Regina
ha tratto la raccolta che compone questo volume. Un omaggio a un’esponente
della grande cultura europea del Novecento, un viaggio nella tragedia del
secolo.

A corredo dei testi ripubblicati, un’appendice al volume presenta
l’intera bibliografia degli scritti di Lia Wainstein, censiti e catalogati da
Regina, che ha curato anche un breve saggio introduttivo al volume.

Stefano Folli, amico e collega molto stimato da Lia Wainstein, e Lia
Levi, anche lei legata a Lia da una lunga e affettuosa amicizia, hanno
contribuito ad arricchire il volume con propri scritti originali.

Completa il volume un significativo apparato iconografico inedito e
proveniente dagli album di famiglia.

Nell’occasione della presentazione nella capitale finlandese viene
dedicata a Leo Wainstein, padre di Lia, una delle aule in cui si tengono i
corsi dell’Istituto di Cultura Italiana ad Helsinki..

Leo Wainstein fu un grande sostenitore dell’Italia. Console d’Italia a
Helsinki nel 1919-1923 e Console onorario dal 1949-1968, contribuì ai rapporti
commerciali tra i due Paesi come membro della Camera di commercio
italo-finlandese. Grazie alla sua donazione, nel 1954 fu inaugurata la sede
dell’Istituto in Ullankatu.

La conferenza ha luogo presso la sede dei corsi di
lingua dell’Istituto di Cultura, Ullankatu 3 A 2. Si inizia alle ore 17.00 con
la dedica dell’aula a Leo Wainstein ed a seguire la conferenza su Lia
Wainstein. La discussione si svolge in italiano e finlandese.

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Sermoneta, insegue i genitori dopo averli minacciati e picchiati: arrestato dai carabinieri, il magistrato dispone i domiciliari

SERMONETA (LT) – Insegue con l’automobile i genitori dopo averli minacciati e malmenati per estorcergli soldi.

Il fatto è accaduto la scorsa notte verso le 23.30 a Sermoneta in provincia di Latina dove i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato il 32enne. I militari dopo averlo fermato hanno perquisito l’autovettura dell’uomo trovando occultato nell’abitacolo un coltello a serramanico. Il 32enne è stato arrestato e su disposizione del magistrato sottoposto ai domiciliari.  




Natura gambizzata o abbattuta, nell’indifferenza di tutti (comprese le associazioni di protezione della natura) in provincia di Frosinone

FROSINONE – In tutta la provincia di FR, non so negli altri capoluoghi, è una caccia spietata e implacabile … agli alberi! Preda particolare sono i maestosi pini che rallegrano anzi rallegravano la vista e ci danno ossigeno: ma gli abnegati e solidari giustizieri non disdegnano  le querce secolari possenti, i tigli, i lecci…. Tale perfino lascivia per gli alberi non si è divulgata ed estesa  per manutenerli e curare e magari trapiantarli, come ci si aspetterebbe in un contesto di civiltà, bensì per eliminarli, per estirparli e cancellarli: e quando non possono abbatterli per una qualche ragione, allora intelligentemente e sapientemente  ne prolungano e rendono la morte ancora più crudele, capitozzandoli cioè privandoli della ramificazione e facendo restare solo il tronco, un moncherino! Viene cancellata perfino la immagine naturale dell’albero, trasformandolo in un pezzo di legno in piedi! Ma perché tale sadismo, tale odio provinciale frusinate contro gli alberi, queste creature generose e innocue che ci danno gratuitamente vita e bellezza? Quale spettacolo nell’intera provincia si para davanti a tutti  a quelle mani ormai monche che si levano al cielo  implorando per il dolore, a quelle sagome mutilate e sciancate che nulla più  hanno delle maestose creature che una volta erano, dall’inizio della storia: non c’è nulla ad aver catalizzato l’attenzione anzi la libidine dei sindaci come la caccia ai nuovi untori,  agli alberi!

Quale penoso spettacolo

Quei pini regali abbattuti come cristi in croce lungo la Casilina e altrove e poi quegli alberi che non sono più alberi, che si levano al cielo ischeletriti e sgangherati, come sgangherata e miserevole è la provincia di Frosinone, oggi ancora di più! Nella sua esistenza ognuno di noi sicuramente non ha visto mai una amministrazione pubblica intervenire per curare e controllare lo stato di salute e professionalmente potare, un albero: non esiste, come non esiste verniciare i pali della pubblica illuminazione o una pubblica recinzione o una tabella stradale o manutenere un marciapiede: si aspetta semplicemente che venga il momento -quando arrivano gli attesi e bramati soldi della Regione o dello Stato!!- per eliminare il ‘vecchio’ e rimettere il ‘nuovo’ e così la moneta grande circola! Altro che manutenere!

La manutenzione non dà soldi né mazzette!

Questa tabula rasa di alberi in provincia nella pregiudizievole indifferenza del prefetto, delle forze dell’ordine,  nel pilatismo della magistratura, nella assenza totale anche delle associazioni di protezione della natura  e del paesaggio, portata avanti dall’ASTRAL regionale, dalla Provincia e dai Comuni entusiasti unanimi  del genocidio, si fonda su una scoperta impareggiabile fatta in provincia di Frosinone, un primato assoluto mondiale: gli alberi sono assassini! Gli alberi ammazzano il bipede!

Ci arrestiamo e lasciamo che sia il lettore a sentenziare

Ma sia rammentato che la fortuna vera degli autori e propagatori della notizia degli alberi assassini e del generalizzato massacro e annientamento di queste indifese e preziose creature  è che la gente, cioè le vittime, non si rendono conto, lascia fare, ignava e inerte, non interviene, come invece avviene nelle società civili. Questa è la disgrazia, questa è la buona sorte di questi scellerati e scomposti assassini della natura.

Nella sola città di Parigi entro il prossimo anno, 2020, in sei anni, hanno piantato ventimila alberi!  E in merito così scrive  il sindaco di Parigi: “siccome il clima sta mutando, allora diventa molto importante piantare alberi! Credo che tutti lo abbiano ormai capito. Più verde, più si respira meglio”. Parole troppo semplici ed elementari per essere comprese dai grandi uomini illuminati  della provincia di Frosinone, abituati a ben altri discorsi! In questo contesto di tragedia civile e di autolesionismo  e di massimo insulto e nocumento verso la comunità da parte di tutte le pubbliche istituzioni della provincia di Frosinone, si distingue ed eccelle la Diocesi che in questi giorni ha provveduto alla piantazione di  numerose pianticelle in un terreno del capoluogo all’iniziativa di ”adotta un albero” seguendo gli appelli del Papa. L’eterna lotta dunque tra la barbarie e la ignoranza criminale da un lato e la civiltà e la cultura da un altro.




Caltanissetta, in manette richiedente protezione internazionale: aveva 300 grammi di hashish nello zaino e due buste di marijuana negli slip

CALTANISSETTA – I poliziotti della sezione volante hanno arrestato Bojang Momodou, ventenne di nazionalità gambiana, richiedente protezione internazionale, poiché colto nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella tarda serata di ieri, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, nel centro storico nisseno, una pattuglia della Polizia di Stato, in via Cavour, ha intercettato il ventenne, il quale alla vista degli agenti ha accelerato l’andatura per eludere il controllo. Sottoposto a perquisizione personale, addosso al giovane, i poliziotti hanno trovato e sequestrato due buste di marijuana, circa due grammi, nascoste negli slip e tre panetti di hashish, 301 grammi, custoditi all’interno dello zaino. Al giovane è stata sequestrata anche la somma in contante di 220,00 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. L’arrestato è stato condotto in questura e, dopo gli adempimenti di rito, su disposizione del P.M. di turno è stato accompagnato al carcere Malaspina di Caltanissetta a disposizione dell’A.G.




A Sabaudia il Meeting di Cinema&Storia 2019: il grande cinema incontra il territorio, da Moravia a Pasolini , da Sorrentino a Virzì . 8/9 aprile

SABAUDIA (LT) L’8 e 9 aprile 2019 è Sabaudia la protagonista dell’annuale Meeting di Cinema&Storia che, in collaborazione con l’Istituto Cinecittà Luce, vede i ragazzi dei Progetti Scuola ABC, promossi da Regione Lazio e Roma Capitale e finanziati dall’Unione Europea, avvicinarsi alle bellezze del nostro territorio attraverso la chiave del cinema e della letteratura.

Dopo l’incontro di Ventotene nel 2018, l‘appuntamento del 2019 vede una narrazione inedita di Sabaudia che parte dal suo ruolo di “quinta” cinematografica utilizzata da Sorrentino a Virzì, da Bertolucci a Sordi, da Luchetti a Genovese, attraverso le proiezioni e il racconto del giornalista e critico Steve Della Casa. Dalla finzione alla storia, con l’ausilio delle immagini di repertorio realizzate dall’Istituto Luce Cinecittà, lo scrittore e autore Lorenzo Pavolini racconta Le città di fondazione e la fondazione del fascismo, un approfondimento sulla nascita di Sabaudia che accompagna la visita al centro storico della cittadina che è uno dei più significativi esempi di architettura razionalista italiana: con la caratteristica Torre civica da cui partono strade e piazze, la Chiesa dell’Annunziata con il mosaico che ritrae il Duce intento nella trebbiatura e il curioso Palazzo delle Poste, decorato da migliaia di tessere blu, il colore di casa Savoia.

Saranno presenti: Enrico Maria Forte, consigliere regionale, Giovanna Pugliese, Progetti Speciali Regione Lazio, Luciano Sovena, Presidente Roma Lazio Film Commission, Maura Cosenza, Istituto Luce Cinecittà

In un percorso che alterna la storia all’urbanistica, l’architettura al cinema, i ragazzi potranno assistere anche alla proiezione di Vincere,il film del regista Marco Bellocchio del 2009, introdotta dal critico Fabio Ferzetti e da Luciano Sovena.

Conclude il primo giorno del Meeting lo spettacolo Dux in scatola – autobiografia d’oltretomba di Mussolini Benito di e con Daniele Timpano, drammaturgo, regista e attore teatrale.

Il 9 aprile sono poi le bellezze naturali del territorio al centro della scoperta dei ragazzi, a partire dalla suggestiva “Selva di Circe”: l’antico e prezioso lembo di foresta planiziaria – la più estesa d’Italia – scampata alla bonifica degli anni Trenta e caratterizzata da “piscine” (zone allagate) e “lestre” (radure con le tipiche e abitazioni a capanna).

Dopo il tour del lago costiero, fino alla duna sabbiosa che ospita rari e delicati ecosistemi, l’annuale Meeting di Cinema&Storia si conclude a Villa Volpi con lo scrittore Paolo Di Paolo che qui racconterà la stagione di Moravia, Pasolini e Dacia Maraini, dando voce alla Sabaudia letteraria attraverso le letture affidate a Barbara Chichiarelli, famosa per il ruolo di Livia, sorella di Aureliano Adami, nella serie tv Suburra distribuita da Netflix.

Cinema&Storia è promosso dalla Regione Lazio con Roma Capitale, nell’ambito del POR-FSE Lazio 2014 – 2020/Asse III – Istruzione e formazione/Obiettivo specifico 10.1. L’iniziativa è curata dal Progetto ABC Arte Bellezza Cultura con Roma Lazio Film Commission, Giornate degli Autori, Istituto Luce Cinecittà, e il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBAC.

Il Meeting di Cinema&Storia è realizzato grazie al contributo dell’Istituto Luce Cinecittà e della Direzione Generale Cinema del MiBAC




Napoli, dopo 40 anni torna fruibile “Santa Luciella ai Librai”

NAPOLI – E’ tornata di nuovo fruibile al pubblico la chiesetta di “Santa Luciella ai Librai” a Napoli, ubicata nell’omonimo vico in pieno centro storico. Il sito torna dunque ad essere visitabile dopo quasi un quarantennio di abbandono a causa dei forti danni del terremoto dell’80.

Il progetto della messa in sicurezza e di valorizzazione è stato fortemente voluto dai ragazzi under 35 dell’Associazione “Respiriamo Arte” presieduta da Massimo Faella

L’associazione nata nel 2013 è formata da un gruppo di giovani laureati partenopei, spinti dalla passione e l’amore per la città, per il suo patrimonio e recupero. E grazie anche ad un’instancabile attività di raccolta fondi sono riusciti a dare una nuova luce a questo gioiello dimenticato, l’intero progetto ha avuto il supporto dell’Assessore ai Giovani e al Patrimonio del Comune di Napoli, Alessandra Clemente che ha seguito seguito tutte le fasi, della Curia di Napoli e del Pio Monte della Misericordia.

La chiesa è composta da unica navata ed ha elementi tipici dell’iconografia di Santa Lucia, e sono riprodotti in pannelli sulle pareti, dell’esistenza della chiesetta si hanno notizie certe fino all’inizio del XVI sec., ed è in adiacenza al Complesso conventuale di San Gregorio Armeno.

Il progetto dell’Associazione culturale “Respiriamo Arte” intende ora recuperare e valorizzare la chiesa di Santa Luciella sia come luogo di inclusione sociale che come elemento di sviluppo turistico-culturale del territorio.

Il progetto ha lo scopo di promuovere momenti aggregativi attraverso attività artistiche, quali la realizzazione di spettacoli teatrali per le persone del quartiere, interventi di musico-terapia per gli adolescenti, ascolto e narrazione per la popolazione anziana, ma soprattutto lezioni gratuite per i bambini, dedite a temi fondamentali quali la legalità, l’educazione civica e l’impegno sociale.

L’ottima ubicazione del sito e l’originalità dell’offerta ha permesso di prevedere circa 12mila visitatori l’anno con eventi e visite guidate, creando così nuova occupazione giovanile e riqualificazione del quartiere e nello specifico del vico Santa Luciella.

La chiesa si trova in un’area strategica dal punto di vista turistico nel pieno centro storico del capoluogo partenopeo e viene ricordata per essere stata la chiesa dei pipernieri che lavorando le rocce di piperno temevano danni alla vista, per tanto la consacrarono a Santa Lucia protettrice degli occhi.

La denominazione Luciella le fu data per distinguerla dalla Chiesa di Santa Lucia a mare in cui gli artigiani della pietra magmatica non furono accolti.
L’ipogeo della chiesetta di Santa Luciella con i tipici scolatoi e terresante custodisce dal XVI sec. la leggenda del “teschio con le orecchie”, le persone si recavano al suo cospetto affinché ascoltasse le preghiere essendo considerato per la sua particolarità tramite privilegiato tra il mondo dei vivi e dei morti.

All’apertura della chiesetta hanno partecipato il Sindaco Luigi De Magistris e l’assessore ai Giovani e al Patrimonio Alessandra Clemente.




Ciampino, Giorgio Balzoni l’allievo di Aldo Moro: “I giovani daranno nuovo impulso alla città”

CIAMPINO (RM) – Giorgio Balzoni giornalista parlamentare fin dal 1980, si è sempre occupato di politica interna e dal 2000 al 2015 è stato vicedirettore del TG1. Amico di Aldo Moro con il quale ha studiato ai tempi dell’Università, Balzoni ha passato accanto al presidente DC gli ultimi 10 anni della sua vita. Ed è in questo lasso di tempo che nasce l’amore per la politica, per la società civile.

Momenti, quelli trascorsi con Aldo Moro, che hanno rappresentato vere e proprie lezioni di vita

La video intervista a Giorgio Balzoni candidato sindaco a Ciampino

Balzoni ancora oggi prima di prendere una qualsiasi decisione si domanda “Cosa si sarebbe aspettato il professore da me?”. E così anche la scelta di scendere in campo come candidato sindaco a Ciampino è stata motivo di una lunga riflessione su cosa avrebbe detto Aldo Moro. E Balzoni crede che il grande statista avrebbe avallato la scelta di scendere in campo per confrontarsi con la società civile, specialmente in questo periodo storico in cui è necessario recuperare quei valori fondanti che devono contraddistinguere chi si appresta a dirigere la cosa pubblica.

Il recupero dell’economia, dei posti di lavoro, della disoccupazione giovanile “questo il cancro da affrontare” tra le priorità programmatiche dell’allievo di Aldo Moro per la città di Ciampino, che “negli ultimi tempi ha pagato caro il prezzo della crisi che ha attraversato tutto il Paese nonostante per molti anni abbia avuto amministrazioni molto positive”.

Una scesa in campo, quella di Balzoni, che è stata una sorpresa per molti in quanto non si vedeva da tempo un personaggio di così alta caratura mettersi al servizio della collettività. “A Ciampino sono nato e vissuto fino all’età di 27 anni – ha detto Balzoni nel corso dell’intervista rilasciata al direttore de “L’Osservatore d’Italia” e conduttrice del programma giornalistico “Officina Stampa” Chiara Rai – ho pensato che a un certo punto della mia vita – ha proseguito il giornalista – era giusto dare qualcosa alla città che mi ha visto nascere”.




Palermo, inseguimento allo Zen 2: prova a scappare e lancia anche la cocaina

Ieri, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale Gennaro Carmelo, nato a Palermo, classe 1990, ivi residente.

Alle ore 22:30, all’interno del quartiere “Zen 2”, in via Valentino Mazzola, i Carabinieri hanno notato due autovetture, una Fiat Panda e una Volkswagen Golf che, procedevano spedite, l’una dietro l’altra a breve distanza.

Raggiunte le due autovetture, il conducente della Fiat Panda, con targa illeggibile in quanto particolarmente usurata, zigzagando, ha cercato invano di fare rallentare la marcia delle gazzelle dell’Arma, così da cercare di agevolare la fuga della Volkswagen Golf che si spostava velocemente.

I militari inseguono la vettura Volkswagen Golf mentre il conducente Gennaro Carmelo, vistosi ormai raggiunto, lanciava fuori dall’abitacolo un involucro trasparente termosaldato contenente polvere bianca, ossia, sostanza stupefacente del tipo cocaina pura, per un peso complessivo di grammi 507 circa e per un valore di mercato di circa 150.000 euro.

La perquisizione personale ha permesso, poi, di rinvenire, sostanza stupefacente del tipo hashish, del peso complessivo di grammi 3 circa e la somma di denaro di 20,00 euro. Ed ancora, a seguito della perquisizione presso il domicilio dell’arrestato, i Carabinieri hanno rinvenuto all’interno di un cofanetto di ceramica custodito in camera da letto, sostanza stupefacente del tipo hashish, del peso complessivo di grammi 7 circa.

L’ arrestato che, peraltro, era alla guida dell’auto senza patente, in quanto ritirata per guida in stato di ebbrezza, è stato tradotto presso la casa circondariale “Pagliarelli”, coì come disposto dall’Autorità Giudiziaria.




Macerata, presi “Bonnie and Clyde” della Chiesa di Corridonia

“I carabinieri della stazione di Corridonia hanno denunciato una coppia, lui 38enne marchigiano lei 35enne di origine pugliese, entrambi conosciuti alle forze di polizia, per furto aggravato in concorso.

Un parroco di Corridonia si accorge che dalla chiesa era stata asportata una lampada votiva. Non di valore artistico e storico ma assolutamente legato all’aspetto religioso e molto importante per i fedeli.

La chiesa è servita da sistemi di video sorveglianza ed il parroco si accorge che il furto era stato ripreso dalle telecamere. Allora, nella speranza di tornare subito in possesso del sacro oggetto, per questa volta non si affida alla devozione ma alla tecnologia “postando” sui social l’immagine. Ma oltre al divino c’è l’aspetto prosaicamente investigativo: il parroco si è rivolto anche ai carabinieri.

I militari, guardando le immagini, si rendono conto che almeno uno dei due soggetti ripresi è verosmilmente conosciuto. Allora mettono in atto le indagini del caso e scoprono che i soggetti immortalati, vivono in un alloggio di fortuna in Corridonia.

Nella mattinata i carabinieri irrompono nell’abitazione e, sorprendendo gli occuanti, che non si aspettavano “la visita”, rinvengono l’oggetto sacro, posto su un tavolo. La lampada è stata restituita alla comunità dei fedeli ed il parroco ha ringraziato l’opera dei carabinieri che in breve tempo hanno risolto il “sacro caso”.