Catania, beni archeologici “beccati” online: recuperato un vaso preziosissimo

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, nell’ambito di un’attività di contrasto all’illecita detenzione di reperti archeologici, hanno sequestrato, con il supporto dei militari del Comando Provinciale di Catania, un cratere attico a colonnette a figure rosse del V sec a.C.
Le indagini sono state avviate dopo un attività di monitoraggio dei siti internet che hanno consentito l’individuazione di un annuncio sul web. I militari del TPC sono quindi riusciti a risalire all’autore dell’inserzione, nella cui abitazione ad Acicastello – sottoposta a perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Catania – è stato rinvenuto e sequestrato l’importante manufatto.
Il prezioso vaso contiene due raffigurazioni: una “scena di simposio: due uomini che indossano un himation distesi su una kline, tra di essi è presente una suonatrice di doppio aulos”, nonchè “tre giovani stanti, ammantati, completamente avvolti nel rispettivo himation”. Le caratteristiche del manufatto possono rimandare al “Pittore di Leningrado” attivo nel V secolo a.C. Una persona è stata indagata per ricettazione dalla Procura della Repubblica di Catania che ha coordinato le indagini. Gli accertamenti sono ancora in corso per individuare il sito archeologico da cui proviene il bene recuperato.
L’attività compiuta dimostra, ancora una volta, come il web costituisca uno dei principali canali di comunicazione utilizzato anche nel campo dei beni d’arte, in quanto consente di raggiungere agevolmente un elevato numero di utenti, spesso inesperti ed incuranti di una normativa di settore che
punisce le illecite ricerche, l’impossessamento e la commercializzazione di reperti, spesso provenienti da scavi clandestini. Consigli su come comportarsi in caso di rinvenimento fortuito di beni archeologici
sono pubblicati sul sito www.carabinieri.it, nelle pagine dedicate al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che, come noto, gestisce la Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più grande banca dati di opere d’arte rubate al mondo.




Rocca Priora: la Protezione Civile ha una nuova sede

Da sabato 13 luglio via Tuscolana Km 28,200 sarà il nuovo indirizzo della sede della Protezione Civile di Rocca Priora. Un nuovo spazio attrezzato che garantirà un altissimo livello logistico di supporto alle attività di pronto intervento e prevenzione dei rischi.

L’inaugurazione, che si terrà dalle ore 18 di sabato 13 luglio, rappresenta per la comunità di Rocca Priora un evento di grande importanza, perché funzionale al potenziamento delle attività legate alla sicurezza e alla tutela del territorio comunale.

Grazie ad un ampio spazio esterno di 2000 mq e una sala interna di oltre 400mq la nuova sede potrà ospitare sia lezioni teoriche per corsi di formazione e aggiornamento dei volontari e lezioni pratiche nel cortile. Come avvenuto la scorsa domenica 7 luglio quando si è tenuto nella nuova sede un corso e un’esercitazione antincendio e di primo soccorso a cui hanno partecipato 100 volontari con circa 20 mezzi. Inoltre, come indicato sul Piano di Emergenza Comunale, la nuova sede risponde ai requisiti per l’installazione nel piazzale di una piccola tendopoli in caso di necessità.

Il gruppo, nato con Atto Consigliare il 25 febbraio 1995 e iscritto dal 1997 all’Albo del Dipartimento della Protezione Civile, oggi conta una decina di volontari ed è attivo costantemente sul territorio per attività di monitoraggio e di intervento in caso di terremoti, rischi idrogeologici e in campagne di antincendio boschivo, antineve, spargimento del sale
e sensibilizzazione della cittadinanza alla prevenzione del rischio.




Cesano – Anguillara -Vigna di Valle: approvato il raddoppio della linea FL3

“Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha esaminato il progetto definitivo di raddoppio della linea ferroviaria FL3 nella tratta Cesano – Vigna di Valle, esprimendo parere positivo sulla realizzazione dell’opera. Un’ottima notizia per il territorio a nord di Roma, da anni in attesa di questo intervento destinato a migliorare sensibilmente la mobilità dell’intero quadrante. Grazie al parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sarà infatti possibile procedere con l’appalto integrato e dare avvio ai lavori, dal valore complessivo di 253 milioni di euro, entro i primi mesi del 2021, con fine prevista per dicembre 2023”. A dichiararlo è Mauro Alessandri, assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità della Regione Lazio.

“Oggi il territorio a nord di Roma ha raggiunto un grosso risultato: il Consiglio superiore dei Lavori pubblici ha dato parere positivo per la realizzazione del progetto definitivo del raddoppio della linea ferroviaria Fl3 Cesano-Vigna di Valle”. Lo ha annunciato il consigliere regionale del Lazio, Emiliano Minnucci.
“Il parere positivo- continua Minnucci- se pur con prescrizioni, consente di procedere all’appalto integrato ai sensi del recente decreto sblocca cantieri. Il risultato odierno arriva a termine di un percorso aperto alla condivisione e all’approfondimento, anche in sede regionale, del progetto che, con una spesa complessiva di 253 milioni, ambisce a rivoluzionare il sistema trasportistico su ferro a nord della Capitale” ha concluso Minnucci

Il 30 gennaio in Commissione Trasporti, su richiesta del consigliere regionale Emiliano Minnucci, è intervenuta RFI che ha presentato il cronoprogramma e il piano degli interventi previsti per la linea FL3 con novità importanti per tutto il territorio.

In sintesi: – per il raddoppio della prima tratta, Cesano-Anguillara-Vigna di Valle, è pronto il progetto definitivo con l’inizio dei lavori previsto per il 2021; – per il raddoppio della tratta Vigna di Valle-Bracciano, è in corso di definizione il progetto preliminare con tempi più lunghi; – due nuove stazioni, una ad Anguillara e una a Vigna di Valle; – soppressione totale dei sei passaggi a livello, compreso quello di via Anguillarese a tutt’oggi non realizzato per i due anni e mezzo di ritardi del Comune di Anguillara.

Per motivi progettuali, il sottopasso originariamente previsto verrà sostituito con la realizzazione di un cavalcaferrovia; – la frequenza di passaggio dei treni passerà da 30minuti a 15.




Fiumicino, atterra in aeroporto con 100 ovuli di eroina nello stomaco

FIUMICINO (RM) – I Carabinieri della Compagnia Aeroporti di Roma, al termine di mirata attività condotta presso i terminal dello scalo intercontinentale “Leonardo Da Vinci”, hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino nigeriano di 34 anni per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Lo straniero, giunto all’alba a Roma con un volo da Addis Abeba, è stato notato dai militari per l’atteggiamento visibilmente nervoso assunto a seguito del controllo dei documenti ed è stato quindi condotto presso il pronto soccorso dell’ospedale “Grassi” di Ostia per essere sottoposto ad approfonditi esami radiografici.

E’ stato così appurato che il nigeriano aveva ingerito un numero imprecisato di ovuli. Al fine di consentirgli di evacuarli completamente, data la loro pericolosità, è stato trattenuto presso la struttura ospedaliera. I Carabinieri, al termine delle attività, hanno potuto accertare che l’uomo aveva ingerito 100 ovuli complessivi contenenti eroina, per un peso totale superiore ai 1200 grammi.

L’arrestato è stato poi dimesso e condotto presso la casa circondariale di Civitavecchia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Giovanni dietro Falcone – quinta puntata: tutto non torna

Falcone atterra insieme a Francesca Morvillo alle 16 e 45 del 23 maggio 1992 a Palermo. Ad aspettarli tre auto blindate. Una croma marrone con Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo; una azzurra con Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo e una bianca dove siedono Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Giuseppe Costanza. A seguirli Gioacchino La Barbera pronto a dare il segnale ai killer. Alle 17 e 57 l’autostrada A29 che porta da Punta Raisi a Palermo, all’altezza dello svincolo per Capaci salta in aria. La croma marrone viene catapultata fuori della carreggiata, quella bianca col giudice Falcone si infrange contro un muro di detriti.

Cliccare sulla foto per guardare il video servizio

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 11/7/2019

Nella strage ancora una volta si può ravvisare il coraggio estremo degli agenti di scorta. Angelo Corbo esce dalla croma azzurra e con l’M12 in mano si avvicina al giudice. Vuole proteggerlo fino all’ultimo. Falcone e Morvillo vengono trasportati in ospedale dove moriranno poco dopo. Nello stesso momento sul luogo della strage iniziano a muoversi entità esterne a cosa nostra che provvedo a terminare il lavoro.

30 gennaio 2002 la Cassazione conferma 21 condanne tra le quali molti ergastoli. Ma sono troppi i quesiti rimasti aperti….

Perché Toto Riina decide di cambiare il luogo e le modalità di omicidio?
Perché fu sottovalutato l’allarme di Elio Ciolini (neo fascista legato ai servizi segreti deviati) che preannunciava una stagione di stragi e bombe dopo l’omicidio di Salvo Lima? Perché le preoccupazioni del ministro Sotti sulle parole di Ciolini furono definite una Patacca da Giulio Andreotti?
Quali indicazioni possono dare la pentrite e la T4 rinvenuti dall’FBI nell’esplosivo? Ma ancora, dove portano il foglietto con annotazione dell’indirizzo del Sisde, la telefonata misteriosa in America, il ritrovamento di guanti, una torcia e del dna di una donna, la presenza di un furgone della Sip, i diari di falcone, le parole di Riina e le foto sequestrate ad Antonio Vassallo e il ruolo in questa sparizione del questore Arnaldo La Barbera che oggi sappiamo esser stato al soldo del sisde col nome in codice Rutilius?




A Fregene un esempio di integrazione positiva: Karim El Mostafa, l’ambulante con il pos

FREGENE (RM) – Si presenta con un cappellino stile vuitton, in tinta con i pantaloncini, maglietta sgargiante, occhiali da sole, borsa a tracolla e pos in mano: un’altra strisciata per Karim El Mostafa che ha appena venduto qualcosa a una bella signora seduta su un lettino di un esclusivo stabilimento di Fregene.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 11/7/2019

El Mostafa lo conoscono in molti sul litorale romano

Non è un vu cumprà qualsiasi ma un artigiano ambulante che vende merce non contraffatta, rilascia lo scontrino fiscale ed è munito di biglietti da visita con tanto di contatto Facebook e Instagram. Secondo Karim in Italia si può lavorare e anche bene “basta seguire le regole e pagare le tasse”. Un esempio quello di El Mostafa di integrazione positiva che arricchisce reciprocamente il Pil della nostra bella Penisola.




Cotral, i Sindacati avvertono: “No a giudizi sommari e a senso unico”

All’indomani
della pubblicazione del video, diventato subito virale, sui fatti accaduti
lunedì sera per le strade di Ferentino,
in provincia di Frosinone, arrivano
le reazioni delle Organizzazioni Sindacali. Che prendono le distanze da
qualsiasi atto di violenza ma consigliano, allo stesso tempo, di evitare “giudizi
sommari e a senso unico” nei confronti dell’autista Cotral, resosi, purtroppo, protagonista dell’incresciosa vicenda. Del
resto le immagini, seppur emotivamente forti, non danno, effettivamente, una
visione esaustiva di quanto accaduto. E risulta alquanto improbabile pensare
che un autista di pubblico servizio, della Cotral o di qualunque altra società
di Trasporto, marito e padre, possa essere diventato matto da un momento all’altro.

Da
via Alimena, l’Azienda fa sapere di aver “già attivato l’iter disciplinare
previsto in queste circostanze”. “Il comportamento dell’autista che ha
malmenato un passeggero nel tentativo di farlo scendere dal bus è
inaccettabile. Cotral respinge con forza ogni forma di violenza, anche perché
da una prima ricostruzione e dei fatti e dalle immagini del video apparso in
rete si evince chiaramente che l’autista non si trovasse in alcuna situazione
di pericolo”.

Diversa
invece l’interpretazione delle Segreterie Sindacali. “Condanniamo ogni forma di
violenza” – dicono CGIL, CISL, UIL e UGL in una nota
congiunta – come al solito si dà senza un minimo di ricerca delle motivazioni
che hanno portato all’esasperazione di un gesto, ma come già accaduto con altri
episodi si giudica solo guardando alcuni fotogrammi sui social. Da tempo le
Organizzazioni denunciano lo stato precario della sicurezza dei lavoratori di
font-line del trasporto pubblico locale”.

“Aggressioni
sistematiche agli autisti. No a giudizi sommari”, rincara la dose il Segretario
Regionale di SLM Fast-Confsal Renzo
Coppini
. “Riteniamo doveroso un approfondimento mirato, circostanziato. La
reazione dell’autista, esasperata e scomposta, deve essere interpretata nella
sua complessità, valutando opportunatamente tutti gli elementi che possano aver
scaturito tale reazione. Non sappiamo, infatti, cosa sia effettivamente
accaduto prima, certo è che la risposta dell’austista è da leggere come una
difesa della propria incolumità e della sicurezza aziendale”.  “L’esasperazione degli operatori in
front-line è ai massimi livelli – prosegue – si lavora costantemente con la
tensione, la paura di subire, per una ragione o un’altra, un’aggressione. Che,
purtroppo, sono all’ordine del giorno (accoltellamenti, bastonate, sparatorie,
vessazioni di ogni genere) e nessuno difende il personale”. Ergo, “crediamo,
fatte le dovute considerazioni del caso, che bisogna andare oltre le semplici
immagini. Condanniamo comunque tutti gli atti di violenza, ma chiediamo che la
giustizia non sia sommaria e a senso unico”.

Da qui l’invito del Segretario Regionale Fast-Confsal: “Questo è il momento opportuno che Aziende, Istituzioni e Organizzazioni Sindacali prendano in mano la situazione, assumendosi, ognuno per la sua parte di responsabilità, l’onere di risolvere una volta per tutte il problema della sicurezza dei lavoratori e dell’utenza del trasporto pubblico locale. Auspichiamo l’accertamento della verità nell’interesse di tutti affinché si possa raggiungere l’obbiettivo di lavorare con la dovuta serenità”.




“Ci vediamo a via Veneto”: Rino Barillari a casa sua per raccontare la nuova Dolce Vita

Non poteva mancare a “Ci vediamo a via Veneto” Rino Barillari in arte “The King of Paparazzi”. Sabato 13 luglio The King sarà ospite della trasmissione condotta dalla giornalista Chiara Rai, per un’intervista in diretta da una delle più belle location del mondo, l’Harry’s Bar di via Veneto, che ha contraddistinto l’epoca d’oro della via della Dolce Vita.
Rino Barillari, che meglio di chiunque altro può raccontare quelli che sono stati quegli anni e che ha rappresentato il “paparazzo”, personaggio creato da Federico Fellini per il film “La Dolce Vita”, racconta il nostro bel paese attraverso i suoi scatti. E proprio dall’Harrys Bar Barillari ha catturato tante di quelle immagini che oggi rappresentano un patrimonio fotografico degli ultimi 50 anni della nostra storia. Gli scatti di Rino Barillari hanno immortalato non solo le stars internazionali, ma raccontano anche i sanguinosi fatti di cronaca che hanno segnato le pagine più dolorose degli ultimi decenni, per arrivare alle grandi personalità di ieri e di oggi.

La trasmissione potrà essere seguita anche su questa pagina a partire dalle ore 18 di sabato 13 Luglio




Pavona, “carenze” su scuole e campagna elettorale: cosa succede?

ALBANO LAZIALE (RM) – Campagna elettorale all’ombra delle scuole ad Albano Laziale? Forse. In un comunicato stampa del portavoce del Movimento Futuro Italia si leggono tanti condizionali e “indiscrezioni”. In pratica si dice che l’apertura delle scuole di Pavona è a rischio a causa di prescrizioni della Asl che a seguito di sopralluogo ha redatto un verbale di contestazione che evidenzia alcune carenze nei plessi scolastici di Via Pescara e di Via Torino: “Qualora non sanati – si legge nel comunicato politico – potrebbero determinare la chiusura anche solo parziale dei predetti plessi.

Con la stessa nota il portavoce del Movimento Futuro Italia Vincenzo Petrone ha altresì, richiesto conferme circa le indiscrezioni secondo cui per far fronte agli adempimenti richiesti dall’Asl sarebbero stati
veicolati i fondi destinati ai lavori di costruzione di una tettoia e di un parcheggio presso la scuola dell’Infanzia e Primaria di via Pantanelle (Frazione di Cancelliera): “Circostanza questa – si legge ancora nella nota – che il Movimento Futuro Italia condanna fermamente in quanto qualora confermata comporterebbe solo il rischio di produrre scuole di serie A e scuole di serie B, in una società in cui è indispensabile che la formazione rappresenti sempre più il differenziale a livello scolastico e lavorativo.
Il Movimento Futuro Italia forte della necessità di comprendere le esigenze e i bisogni reali delle persone, terrà aggiornati i genitori degli alunni frequentanti i plessi scolastici di Via Pescara, di Via Torino (Frazione di
Pavona) e di Via Pantanelle (Frazione di Cancelliera) circa la posizione che assumerà l’Amministrazione Comunale sui chiarimenti richiesti”. Ricevuta e letta la nota i redattori de L’Osservatore d’Italia si sono chiesti: quanto allarme rischio chiusura c’è?

Per dipanare i dubbi abbiamo raggiunto l’assessore di competenza, il vicesindaco Maurizio Sementilli, il quale ha chiarito prima di tutto che non c’è alcun rischio chiusura per i plessi di Pavona e che non esiste alcuna distrazione dei fondi da una scuola all’altra e poi è entrato nei dettagli.

In via Torino – dice Sementilli – sono già in corso i lavori di manutenzione ordinaria, parliamo di piccolissime opere come tinteggiare le pareti, riparare qualche infiltrazione d’acqua, insomma qualche piccola manutenzione strutturale che già stiamo operando e che facciamo di norma ogni qualvolta finisce l’attività alla fine dell’anno scolastico. In via Via Pescara, ci sono alcune piccole opere che deve fare la scuola come la sostituzione tende e altre noi. Già stiamo intonacando il soffitto, e poi provvediamo a tinteggiare le pareti, apporre i paraspigoli e battiscopa, e ci chiedono l’areazione della biblioteca che in realtà sarebbe un corridoio adibito a biblioteca ma stiamo valutando anche lì la situazione. Ci tengo a specificare – ha aggiunto il vicesindaco – che insieme al comitato di scuola con i genitori abbiamo fatto degli incontri e siamo in costante contatto per affrontare tutto in un clima di collaborazione e dialogo“.

Nessuna conferma arriva invece circa le “indiscrezioni” sempre diffuse a mezzo comunicato stampa dal Movimento Futuro Italia secondo cui per far fronte agli adempimenti richiesti dall’Asl sarebbero stati veicolati i fondi destinati ai lavori di costruzione di una tettoia e di un parcheggio alla scuola dell’infanzia e primaria di via Pantanelle: “Nessuna distrazione – dice Sementilli – e poi ci tengo a specificare che la tettoia è ancora da progettare e attualmente non abbiamo previsto soldi da destinare e sul quel terreno stiamo valutando se fare un parcheggio provvisorio lì dove dovremmo realizzare la palestra“.




Monte Spaccato, sotto scacco i boss del mercato della coca: colpo ai fratelli Gambacurta

Dalle prime luci dell’alba è in corso, nella Capitale ed in provincia di Viterbo, una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, per dare esecuzione ad un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 7 persone, emessa dal GIP di Roma su richiesta della locale Procura Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di un’associazione, egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato, capeggiata dai fratelli Franco e Roberto  GAMBACURTA, finalizzata alla detenzione e alla cessione al dettaglio di sostanze stupefacenti, in prevalenza cocaina.

Contestualmente, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo un sequestro preventivo di beni, emesso dal medesimo G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A. di Roma, riguardante 2 esercizi commerciali del valore stimato di circa 400 mila euro, utilizzati come basi logistiche dall’organizzazione criminale dei GAMBACURTA e luoghi in cui nascondere lo stupefacente e /o prendere contatti con i clienti da inviare agli spacciatori del gruppo.

L’operazione è tuttora in corso a conclusione dell’indagine “Malavita 2018” che costituisce l’ultimo filone dell’indagine “Hampa 2012”, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Roma che, nel giugno 2018, ha portato all’esecuzione di 58 ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere finalizzata ad una serie indeterminata di delitti aggravati dalle modalità mafiose (art. 7 L. 203/91), in particolare usura, esercizio abusivo del credito, estorsioni, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, intestazione fittizia di beni immobili, rapporti creditizi, attività economiche ed imprenditoriali, nonché di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dalla transnazionalità. Il sodalizio in questione, egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato, risultava essere contraddistinto dal medesimo assetto verticistico dei fratelli Franco e Roberto  GAMBACURTA.




Bracciano, alberi pericolanti: al via operazione di potatura e conservazione

“La sicurezza e l’incolumità dei cittadini vengono prima di ogni altra cosa ma è importante anche conservare il verde che abbiamo cercando di non eliminare gli alberi ritenuti pericolosi ma di potarli e monitorarli per evitare un drastico abbattimento. Se gli alberi fossero stati monitorati e curati nel tempo non verserebbero in questo stato di malattia e deperimento ma adesso cercheremo di occuparcene prevedendo interventi a medio lungo termine”. 
È con queste parole che il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli annuncia delle operazioni di potatura di gran parte dei platani che si trovano sul territorio comunale a bordo strada e che sono stati ritenuti altamente pericolosi.
Infatti, sono state effettuate delle indagini sulle condizioni, biologiche, fitosanitarie, sulla stabilità e sul rischio degli alberi e i maggiori problemi sono stati individuati nei filari di platani radicati a lato di alcune strade.
Sui platani è stata accertata carie e degenerazione del legno soprattutto a livello delle branche di primo ordine.
Decenni di interventi distruttivi sulle chiome hanno generato malattie con insorgenza di carie. Allo stato attuale i platani presentano un pericolo estremo con classe di propensione al cedimento D (Abbattimento) e un rischio valutato con il metodo Q.T.R.A. (Quantified Tree Risk Assessment) come intollerabile con classe da 1/1 a 1/1000.
“Tenendo questi parametri le alberature dovrebbero essere abbattute – ha aggiunto il Sindaco Tondinelli – ma siamo lieti che l’approccio alla valutazione degli alberi effettuato dai tecnici incaricati sia stato però di tipo conservativo. Tranne, ovviamente, gli alberi che non hanno più vita, sono irrecuperabili e quindi verranno abbattuti e al loro posto ne verranno piantati . In pratica, per la maggioranza delle piante, è stato valutato che il rischio più elevato è legato alla possibile rottura di branche. Quindi per evitare l’abbattimento di molti esemplari di platano, è necessario ridurre il pericolo e spostarlo da estremo a moderato e il rischio da intollerabile a tollerabile, riducendo il peso delle branche almeno del 70 per cento, eseguendo un intervento di potatura  intenso, rientrando quindi sul primo taglio di capitozzatura, tentando una riconversione a  testa di salice con rientro a raso da effettuarsi ogni 2 anni sul taglio di conversione”.
Il dottore Forestale Gian Pietro Cantiani che ha presentato una puntale relazione tecnica ha fatto sapere che il monitoraggio verrà comunque effettuato ogni 2 anni come il taglio di rientro sul capitozzo: “Questa modalità di gestione – ha concluso il primo cittadino –  è l’unica possibilità che si ha per evitare l’abbattimento degli alberi, chiaramente nel preciso rispetto delle prescrizioni descritte. Mi auguro che l’aver aggiornato la cittadinanza sullo stato dei nostri alberi e le future azioni di potatura servano a rassicurare i cittadini che la sicurezza degli automobilisti e pedoni verrà garantita e allo stesso modo faremo il possibile per abbattere il minor numero possibile di alberi che cercheremo invece di preservare e curare”