Ostia, clan Spada: 17 condanne e tre ergastoli. Riconosciuta associazione mafiosa

Diciassette condannati, tra cui tre ergastoli, e sette assolti. E poi il riconoscimento dell’associazione mafiosa. E’ quanto deciso dai giudici della Corte d’Assise di Roma nel maxiprocesso ad appartenenti al clan Spada. Ergastoli per i capi Carmine Spada, detto Romoletto, e Roberto Spada, già condannato per la vicenda della testata ad un giornalista della Rai, e per Ottavio Spada, detto Marco.
Condanne per complessivi 147 anni di carcere per reati di associazione di stampo mafioso, omicidio, estorsione e usura.
“Questa sentenza riconosce che sul litorale di Roma c’è la mafia. Si può parlare di mafia a Roma. Ringrazio magistratura e forze dell’ordine e soprattutto quei cittadini che denunciano la criminalità. Io sono qui per stare accanto a quei cittadini.
Restituire fiducia ai cittadini onesti che per troppo tempo hanno avuto paura”, così la sindaca di Roma Virginia Raggi che ha ascoltato la sentenza nell’aula bunker di Rebibbia.




Guidonia, iniziativa di Fratelli d’Italia: elettrocardiogramma gratuito

Sabato 28 settembre dalle 8.30 in Guidonia Centro, via Alessandro Guidoni 14 presso il Circolo di Fratelli d’Italia della terza Città del Lazio sarà possibile sottoporsi all’esame diagnostico di elettrocardiogramma e visita cardiologica. Tutto gratuitamente: è organizzato dall’Avis comunale di Tivoli in collaborazione con ASD Alessandro Guidoni, presieduta da Sirio Veroli e dal Circolo Grazio Ammaturo di Fratelli d’Italia, che con un sostanziale gruppo di amici, da anni, sono disponibili sul territorio per concretizzare gratuitamente l’impegno civile, sociale e sportivo. Il consigliere di FdI della Città, Giovanna Ammaturo , ci ha confermato: “ Ringrazio l’AVIS Comunale di Tivoli e l’ASD di Sirio Veroli con cui abbiamo potuto concretizzare questo progetto. Un programma semplice complementare ad altri già effettuati ed alcuni che sono in preparazione rappresentano un gesto di consapevolezza e civiltà solo per preservare la salute e mantenersi in forma.

Fedeli da sempre a che la politica si accomuni con visioni, identità e finalità di servire la cittadinanza come già era avvenuto con la raccolta di sangue a Giugno scorso abbiamo pensato di concretizzare gratuitamente l’impegno civile, sociale e sportivo del nostro Partito. Dietro l’azione c’è consapevolezza oltre il significativo sprone per preservare la salute e mantenersi in forma da parte di tanti che non hanno opportunità economiche. Riteniamo che la politica debba sempre prestare attenzione alla Comunità traducendo le parole in atti concreti.
L’esame diagnostico dell’elettrocardiogramma non è associato ad alcun rischio. Al contrario si potrà controllare la frequenza cardiaca, se il ritmo è regolare o meno, intensità e tempistica dei segnali elettrici mentre attraversano le diverse parti del cuore. I medici prescrivono l’elettrocardiogramma per rilevare e studiare molti problemi cardiaci, come infarti, aritmie,
insufficienza cardiaca e altro. Chi vorrà potrà prenotarsi al numero di cellulare 320.0406448.

IL CONSIGLIERE di FRATELLI D’ITALIA Giovanna Ammaturo




Maxi operazione antimafia: arrestate 70 persone e sequestri per 35 milioni di euro

Una maxi operazione, con una settantina di arresti e
sequestri per 35 milioni di euro, è in corso da alcune ore in più province
d’Italia.

La Procura della Repubblica di Brescia, Direzione Distrettuale Antimafia – nell’ambito di una lunga e complessa indagine convenzionalmente denominata “LEONESSA”, condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato – ha accertato l’operatività di una cosca mafiosa di matrice stiddara, con quartier generale a Brescia, che ha pesantemente inquinato diversi settori economici attraverso la commercializzazione di crediti d’imposta fittizi per decine di milioni di euro. 

La Stidda, nella sua versione settentrionale  “in giacca e cravatta”, pur mantenendo le “antiche” modalità mafiose nell’agire quotidiano si è dimostrata capace di una vera e propria “metamorfosi evolutiva,” sostituendo ai reati tradizionali nuovi business, utilizzando quale anello di congiunzione tra i mafiosi e gli imprenditori i “colletti bianchi”, i quali individuavano tra i loro clienti (disseminati principalmente tra Piemonte, Lombardia, Toscana, ma anche nel Lazio, Calabria, Sicilia) quelli disponibili al risparmio facile.

L’indagine – che per il suo spessore ha visto il supporto del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dello SCICO della Guardia di Finanza e – ha parallelamente disvelato anche numerosi reati tributari e fenomeni corruttivi.

La stidda

Secondo il collaboratore di giustizia Leonardo Messina, nella metà degli anni ottanta numerosi mafiosi della provincia di Caltanissetta, che erano stati legati al boss Giuseppe Di Cristina ed anche “messi fuori confidenza”, cioè espulsi dalle loro cosche, organizzarono dei propri gruppi criminali, assoldando specialmente bande di microcriminalità minorile e malavitosi comuni:
«Le “stidde” sono un’espressione di Cosa Nostra. Un uomo messo fuori confidenza che punge altri uomini diventa “stidda” […] C’è stata una rottura perché in alcuni paesi si sono create due Famiglie. Uno di questi paesi è Riesi, centro storico per Cosa Nostra. Si è creato un gruppo dietro Di Cristina ed un gruppo dietro ai Corleonesi. Quelli di Di Cristina hanno creato il congiungimento di tutte le “stidde”. Prima la “stidda” non aveva agganci con tutti mentre i riesani sapevano cosa vuol dire e quanti uomini d’onore nei paesi erano messi fuori confidenza. A questo punto hanno aggregato a loro Ravanusa, Palma di Montechiaro, Racalmuto, Enna ed altri paesi creando una corrente. Si conoscono tra di loro, sono gli uomini d’onore, buttati fuori, che combattono Cosa Nostra; è la stessa mafia e non un’altra organizzazione che viene da fuori»

Nel 1987 a Gela iniziò un violento conflitto tra la banda stiddara capeggiata dall’ex pastore Salvatore Iocolano e i gruppi mafiosi appoggiati al boss latitante Giuseppe “Piddu” Madonia (rappresentante mafioso della provincia di Caltanissetta): sempre il collaboratore Leonardo Messina dichiarò che «prima Niscemi e Gela erano un’unica Famiglia perché c’erano pochi uomini d’onore. […] A Gela [Giuseppe Madonia] aveva affiliato a Cosa Nostra Salvatore Polara […]; man mano qualcuno se lo sono affiliato, a qualcuno hanno fatto la guerra»; la faida iniziò con l’uccisione degli stiddari Salvatore Lauretta e Orazio Coccomini, uomini di Iocolano, ed in seguito i clan stiddari e mafiosi assoldarono numerosi minorenni come killer: tra il 1987 e il 1990 avvennero oltre cento omicidi nella sola Gela, che culminarono nella cosiddetta «strage di Gela» (27 novembre 1990), in cui tre agguati scattati simultaneamente in diversi punti della città provocarono otto morti e undici feriti. Il conflitto si estese anche a Niscemi e Mazzarino e si allargò nella provincia di Agrigento (specialmente a Racalmuto, Palma di Montechiaro, Canicattì e Porto Empedocle), dove bande di fuoriusciti si armarono contro le cosche locali per il controllo degli affari illeciti e, nel giro di tre anni, vi furono più di trecento omicidi nella zona, che culminarono nella cosiddetta «strage di Porto Empedocle» (4 luglio 1990), in cui vennero trucidati tre mafiosi e feriti altri tre dal clan stiddaro dei Grassonelli.

Il 21 settembre 1990 il giudice Rosario Livatino venne ucciso lungo la strada statale Caltanissetta-Agrigento da alcuni stiddari di Canicattì e Palma di Montechiaro: il delitto venne compiuto per vendicare la severità delle sentenze del giudice e per lanciare un segnale di potenza militare verso Cosa Nostra.

Nel 1999 un gruppo di fuoco mafioso eseguì a Vittoria, in provincia di Ragusa, la cosiddetta «strage di San Basilio», avvenuta nel bar di un’area di servizio, in cui furono uccisi tre esponenti della Stidda di Vittoria, su ordine della cosca Emmanuello di Gela, che voleva eliminare i temibili alleati degli stiddari gelesi ed intendeva estendere attività criminali in quel territorio, dove la presenza di Cosa Nostra è tradizionalmente assente.

Attualmente, fatta eccezione per Palermo, esiste una cellula della Stidda nelle province della Sicilia centrale e orientale e anche in alcune regioni del nord. Le indagini nell’Italia settentrionale hanno confermato che oltre alle attività tradizionali, la Stidda si occupa anche di organizzare bande di rapinatori e di altre attività. Questo la porta a essere una mafia che cerca di mettere le mani in ogni attività illegale, al fine di trarne i maggiori guadagni possibili. Cellule della Stidda sono rintracciabili anche all’estero, come in Germania, segnale di come questa organizzazione criminale si stia evolvendo e rafforzando.




Mi Mix Alpha lo smartphone Xiaomi tutto display

Xiaomi Mi Mix Alpha è realtà ed è senza dubbio uno degli smartphone più avveneristici del momento. La particolarità di questo dispositivo è quello di avere un display completamente “avvolgente” capace di rendere possibile un rapporto tra corpo e display pari addirittura al 180,6%. Questo significa che il pannello flessibile dello schermo corre lungo tutto il corpo dello smartphone sia davanti che dietro in una continuità che nessun altro brand aveva mai permesso fino ad oggi. Ovviamente Mi Mix Alpha offre un’interfaccia utente dedicata per sfruttare al meglio il display avvolgente, non ci sono infatti tasti fisici (sostituiti da una tecnologia che simula la pressione dei pulsanti) e sono presenti piacevoli effetti che colorano lo schermo ad esempio quando lo smartphone è in carica. E’ stato poi implementato un sistema per evitare i tocchi involontari, specialmente sui bordi. Grande lavoro è stato fatto anche dal punto di vista dei materiali, con l’impiego di vetro zaffiro per le fotocamere, titanio e ceramica per la fascia posteriore, scelte rese necessarie per garantire una maggiore protezione della tripla cam e dell’intero dispositivo. Il nuovo e futuristico Xiaomi mi Mix Alpha risulta effettivamente un concept per Xiaomi che dunque decide di renderlo tale anche nella commercializzazione che arriverà entro la fine dell’anno esclusivamente in pochi pezzi anche se ci si attende un’estensione poi in futuro. Il prezzo dichiarato al momento è di 19.999 yuan che equivalgono sostanzialmente a circa 2.550 euro.

Xiaomi Mi Mix Alpha specifiche tecniche:

  • Display: Surround display Super AMOLED da 6.39”
    HD+ densità 420ppi e rapporto schermo/scocca pari al 180,6%
  • Processore: Qualcomm Snapdragon 855+
  • RAM: 12GB LPDDR4X
  • Memoria interna: 512GB di tipo UFS 3.0
  • Fotocamere: 3 posteriori da 108MP con f/1.69,
    1/33”, pixel da 1.6um e AF + 20MP grandangolare con angolo da 117°, f/2.2 e
    1/2.8” + 12MP con f/2.1 e 1/2,8”
  • Batteria: 4.050 mAh con ricarica rapida 40W
  • Connettività: 5G, Wi-Fi, Bluetooth 5.0, NFC
  • Sistema Operativo: Android 10 con MIUI 11
  • Dimensioni: 157 x 74 x 8 mm
  • Peso: 199 grammi
  • Colorazioni: Bianco e Nero

Francesco Pellegrino Lise




Autunno e cambio di stagione: un aiuto dall’alimentazione?

L’autunno è ormai alle porte, stagione straordinaria a mio parere: i meravigliosi colori autunnali, i paesaggi multicolore, i tramonti rosso fuoco, quel freschetto che invoglia a fare tanti buoni propositi se non fosse per…… quella sensazione di stanchezza che ci fa “trascinare” le gambe, l’insonnia
notturna e quella fastidiosa sonnolenza diurna! Per non parlare di quegli attacchi di fame che ci spingono irrimediabilmente a spizzicare cibi non proprio salutari.
Ebbene, nulla di preoccupante, è la classica sindrome da “cambio di stagione” che colpisce e “contagia” proprio in autunno!

Partiamo dal presupposto che settembre è il mese immediatamente successivo ad Agosto! E con che cosa fa rima Agosto? Con orari sballati, pasti a volte troppo abbondanti, a volte troppo miseri, abitudini quotidiane completamente stravolte dalla frenesia estiva. Settembre invece ci riporta irrimediabilmente alla realtà: si ricomincia con il lavoro, si ritorna sui banchi di scuola, torna il traffico nelle città. È più che normale che il nostro organismo faccia fatica a riadattarsi alle vecchie
abitudini quotidiane, soprattutto dopo la parentesi estiva!
Eppure, questa stanchezza, questo senso di spossatezza, l’insonnia notturna e la sonnolenza diurna, non sono solo dovute al “ritorno alla frenetica vita quotidiana”. C’è di più!

Avete notato ad esempio che da alcuni giorni diventa buio sempre prima? Che le giornate sono più corte? Ebbene, le ore di luce e di buio hanno un’influenza strategica sul nostro organismo, in particolare sulla secrezione di melatonina, l’ormone del sonno!

Conosciamo meglio la melatonina
La melatonina, chiamata anche ormone del sonno, è il principale ormone secreto dall’epifisi o ghiandola pineale, situata nell’encefalo. Deriva dal triptofano, un amminoacido essenziale, attraverso una via metabolica abbastanza complicata (vi risparmio i dettagli). In sintesi, la secrezione di melatonina è favorita dal buio, mentre in presenza di luce è favorita la secrezione di serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore.

Questa piccola spiegazione potrebbe già bastare a farvi capire quanto il cambio di stagione possa influenzare sia il ritmo sonno-veglia che il nostro umore (ricordatevi che i nostri ormoni influiscono sempre sul nostro umore, seppur in modo blando). Infatti si fa buio con notevole anticipo rispetto alla stagione estiva, quanto basta per modificare l’equilibrio melatonina-serotonina.

Semplificando: fa buio prima, aumenta la secrezione di melatonina, si riduce quella di serotonina. Di conseguenza in autunno abbiamo più sonno e un maggior bisogno di riposare.
Questo è il meccanismo fisiologico che sta alla base di questa fastidiosa stanchezza che ci portiamo dietro durante il passaggio dall’estate all’autunno. Inevitabilmente abbiamo anche una maggiore attrazione nei confronti dei carboidrati: ve ne sarete accorti giusto? Vi sorprenderò dicendovi che anche qui c’è una spiegazione biochimica! Vi ho già detto che la melatonina viene sintetizzata a partire dalla serotonina, la quale, a sua volta prodotta dal triptofano! Cos’è il triptofano?
Il triptofano è un amminoacido essenziale che non viene prodotto dal nostro organismo, ma necessita di essere introdotto attraverso l’alimentazione. Occorre subito precisare che non tutti i cibi ad alto contenuto di triptofano producono automaticamente serotonina, poiché quest’ultima, per essere sintetizzata dal nostro organismo, ha bisogno della presenza di carboidrati, ferro e vitamine del gruppo B. E’ come se il nostro corpo mettesse in atto un meccanismo di compensazione! Se cambia la secrezione di melatonina, il nostro corpo ci chiede un po’ più di triptofano per compensare questa carenza: ed ecco spiegata la smodata voglia di dolci, torte, biscotti, farine raffinate che ci prende durante il cambio di stagione!
Voglio darvi una buona notizia però: questi scombussolamenti durano solamente poche settimane! Impariamo a gestirli nel modo più corretto, evitando così di cadere nel circolo vizioso dei carboidrati e farine raffinate che, inevitabilmente, ci creano dipendenza e tendono a farci mettere su qualche chiletto! Perché creano dipendenza? L’assunzione di zuccheri determina un’iper produzione di insulina, che tende ad abbassare il tasso di glicemia fino a portarlo al di sotto dei suoi
livelli fisiologici, determinando una situazione di ipoglicemia e quindi il desiderio di ingerire altri zuccheri. Ecco a voi il circolo vizioso!

Qualche consiglio a tavola su come affrontare l’autunno ed cambio di stagione:
Non fate mai mancare la frutta sulle vostre tavole, in particolare quella maggiormente ricca in triptofano come: agrumi, kiwi, ananas, banane, prugne;
Idem per la verdura: preferite quella di colore verde, in particolare indivia, spinaci, bieta, lattuga;
Aggiungete una manciata di semi nei vostri piatti: utilizzate i semi di zucca come snack e/o fuoripasto e semi di sesamo! Ad esempio non mancano mai nei miei burger vegetali e delle volte li utilizzo per impanare il pesce!
Sostituite la pasta normale con i cereali integrali: via libera a riso integrale, farro, orzo e avena! Vi sazieranno ugualmente senza far salire eccessivamente l’indice glicemico del vostro pasto. È utile anche sostituire il pane bianco con quello di segale o di farro o integrale;
Non dimenticatevi della frutta secca, in particolare noci e mandorle: utilissimi come snack e spezzafame da consumare nell’arco della giornata! Nella mia borsa non manca mai un mix di frutta secca e/o disidratata per darmi carica ed energie quando ne sento il bisogno!
Ingannate la vostra voglia di dolce con del cioccolato fondente: molto ricco in triptofano, vi
aiuterà a soddisfare il desiderio di dolce senza troppi sensi di colpa! Meglio scenderlo molto
fondente, vi consiglio 85% o anche 90%;
Non dimentichiamoci delle uova, ottime se consumate a colazione (qualche suggerimento lo trovate qui).
Volete proprio che vi dica qual è il mio segreto per affrontare l’autunno ed il cambio di stagione?
Camminare. Ebbene sì, io camminerei per ore e ore. Adoro percorrere sentieri, guardare i meravigliosi colori dei paesaggi autunnali. Camminare mi rilassa e soprattutto, mi aiuta a produrre serotonina, l’ormone del buonumore (ma questo lo sapete anche voi ora, giusto?).
Cercando qua e là su internet, altri suggerimenti per aumentare l’umore del benessere sono: uscire con gli amici e partecipare ad eventi di socializzazione, fare l’amore con il proprio partner (che aspettate allora?), fare yoga e praticare meditazione, allenarsi in modo costante e regolare, farsi fare dei massaggi! Spero di avervi dato una serie di suggerimenti per evitare di ingurgitare l’ennesima fetta di torta o l’ennesimo caffè per contrastare la stanchezza da cambio di stagione!

Dott.ssa Elisa De Filippi Biologa Nutrizionista
Centro Psicologia Castelli Romani, Piazza Pia 21, 00041 Albano Laziale
Tel. 3204604812 – email: defilippielisa@gmail.com




Nuovo Ospedale dei Castelli, Mostarda smentisce il sindacalista Pace: nessun medico scappa via

“Ci meravigliamo che un dirigente sindacale strumentalizzi un istituto così importante per i lavoratori come quello della mobilità, con l’obiettivo di screditare un’azienda sanitaria pubblica”, dichiara Narciso Mostarda, Direttore generale Asl Roma 6, replicando alle affermazioni di oggi, di Salvatore Pace, segretario Ugl Medici Roma, in un’intervista resa a un quotidiano della Capitale. “L’Ospedale dei Castelli”, prosegue, “è in continuo miglioramento e sta diventando sempre più attrattivo, sia per gli utenti che per gli operatori sanitari. I professionisti della nuova struttura in meno di un anno hanno sviluppato senso di appartenenza e spirito di collaborazione. Smentiamo categoricamente quanto affermato da Pace, la struttura ospedaliera non è in carenza di organico: dall’apertura al 31 luglio sono stati assunti 146 professionisti tra medici, infermieri tecnici e oss. e sono in corso le procedure di reclutamento in funzione dell’aumento di 52 posti letto”.

Sono 77 i reclutamenti che verranno effettuati tramite mobilità dalla Asl Roma 6, e 43 quelli che avverranno tramite concorsi. Le figure professionali coinvolte sono principalmente medici, infermieri e collaboratori sanitari. Sono invece 89 le assunzioni previste con bandi programmati in aggregazione con le Asl Roma 4 e 5, fra mobilità e concorsi, per l’intera Asl. I dati dell’Ospedale dei Castelli, al 31 agosto 2019, confermano che la struttura cresce in volumi di produzione, fatturato, complessità degli interventi e qualità: 29.433 accessi al Pronto Soccorso, 1.828 procedure chirurgiche, 4.400 ricoveri, 392 nascite. Il 47% dell’aumento del fatturato aziendale (cresciuto del 19%, e di 4.700.000 euro circa) è da attribuire all’Ospedale dei Castelli.

Occorre sottolineare che non ha alcun fondamento la dichiarazione secondo cui i reparti di Radiologia e Chirurgia potrebbero trovarsi in difficoltà a causa delle richieste di trasferimento dei medici. A precisarlo sono proprio i primari delle due Unità operative: “Non mi sono pervenute richieste ufficiali di trasferimento. Posso constatare con soddisfazione che i dieci professionisti del mio staff sono gratificati dal proprio lavoro all’Ospedale dei Castelli e che l’organico si è arricchito di giovani medici fortemente motivati”, precisa Angelo Serao, Direttore Uoc Chirurgia generale. Sulla stessa linea Carlo Capotondi, Direttore Uoc Radiologia-Interventistica dell’Ospedale dei Castelli, che spiega: “Non è vero che l’Ospedale dei Castelli non sia attrattivo, anzi, nei giorni scorsi abbiamo accolto una nuova dottoressa proveniente da un ospedale di Genova. Non riscontro alcuna insoddisfazione, la squadra è affiatata e lavora con entusiasmo e so che molti colleghi desiderano fortemente partecipare ai concorsi per essere inseriti nel nostro Ospedale. Ho ricevuto solo due richieste ufficiali di mobilità, del tutto comprensibili: una motivata dall’esigenza di avvicinarsi a Roma e l’altra per passare al contratto a tempo indeterminato”.

Precisiamo, inoltre, che sono in corso le procedure di reclutamento di 9 dirigenti medici di Radiodiagnostica e 9 tecnici di radiologia, per l’intera Asl. Nel reparto di Chirurgia sono stati assunti 2 professionisti nei mesi scorsi per l’Ospedale dei Castelli, e sono in corso le procedure per reclutarne 8 per l’intera azienda.




Varato a Roma il “Progetto Omnibus”: Legalità, diritti umani, cambiamenti climatici, disabilità, violenza sulle donne

Per Vikram Sura delle Nazioni Unite, intervenuto alla presentazione del Progetto, bisogna indagare e trovare soluzioni ai problemi che attanagliano l’umanità come fece Galileo Galilei scrutando l’universo.

“Il cuore pulsante delle democrazia sta nello scambio delle idee e nella condivisione, il tutto connotato dalla libertà. E’ importante tener conto questi principi quando si affrontano problemi cosidetti senza passaporto ovvero quei problemi che non sono proprio di un Paese ma che riguardano tutti e bisogna trovare con urgenza delle soluzioni. Come fece lo scienziato Galileo Galilei scrutando l’universo per conoscerlo cosi dobbiamo indagare e trovare soluzioni ai problemi che attanagliano l’umanità. E’ urgente quindi il lavoro di tutti, è importante attivare la solidarietà unica soluzione a lungo termine dei problemi di ogni Paese”.

Lo ha detto il responsabile della comunicazione dell’Academic Impact delle Nazioni Unite Vikram Sura intervenuto a Roma alla presentazione del “Progetto Omnibus”.

Alla presentazione del progetto è intervenuto anche Domenico di Conza nella veste di portavoce dell’UNAI per l’Italia e l’Europa Occidentale. Parlando del suo incarico di portavoce dell’United Nations Academic Impact, Domenico di Consa ha precisato che è un incarico che, gli fu affidato il 15 novembre 2015, a New York, in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per il 6^ Anniversario dell’Academic Impact, che lo vide tra i fondatori nel 2009.

“Nonostante l’ufficialità della nomina, trasmessa in diretta sul Canale Tv delle Nazioni Unite – ha aggiunto di Conza – nonostante la diffusione dei 10 principi dell’UNAI, fosse stata affidata ad un lavoro da me realizzato con il sostegno della Fondazione Collodi, in collaborazione con studenti disagiati e disabili, molti hanno sottovalutato l’importanza di questo incarico”.

Il responsabile del Progetto Omnibus Fabrizio Mignacca psicologo- psicoterapeuta ha chiarito la missione Omnibus si fonda sul concetto etico di Humanitas, sugli ideali di attenzione e cura benevola tra gli uomini. Attraverso la cultura acquisisco il senso di essere uomo tra gli uomini e di riconoscerli come tali con rispetto, l’accoglienza e la condivisione.

La criminologa Imma Giuliani, coordinatrice del Progetto ha detto che “Omnibus si ispira all’ articolo 2 della Costituzione Italiana che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’ individuo di sviluppare la propria identità in ogni forma e contesto e formazione sociale promuovendo l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà , accoglienza e condivisione”

Presenti alla presentazione Progetto anche rappresentanti delle istituzioni, del parlamento, della cultura e delle Forze di Polizia.

Il Prefetto Francesco Tagliente ha sottolineato l’importanza del Progetto Omnibus nella parte in cui esalta il ruolo della squadra tenendo sempre come punto di riferimento delle iniziative la persona umana con particolare riferimento alle sue condizioni di fragilità.

Il prefetto ha poi messo in evidenza l’importanza del progetto quando riesce a mettere insieme e a coniugare i saperi degli studiosi della sociologia giuridica e della criminologia applicata al controllo sociale con l’esperienza del mondo del volontariato istituzionale e sociale.

L’Onorevole Antonio Tasso ha dichiarato di aderire con piacere allo “United Nations Academic Impact”, un progetto delle Nazioni Unite che si occupa di diversi temi Disabilità, Diritti Umani, Legalità, Violenza sulle Donne, Cambiamenti climatici.

Collaborerò con Vikram Sura, Information Officer della Segreteria Generale delle Nazioni Unite, e con tutti i membri del “Progetto Omnibus” scrive sulla pagina FB aggiungendo che “presto verranno programmate una serie di attività che culmineranno nella partecipazione della delegazione italiana al Meeting Internazionale sulla Disabilità che si terrà a New York il 3 dicembre 2019 presso la sede delle Nazioni Unite.

L’Onorevole Tasso ha anche parlato delle problematiche presenti nel suo territorio, il foggiano: la criminalità organizzata che si infiltra nelle amministrazioni locali.

Durante la conferenza stampa è stato presentato il logo di Progetto Omnibus realizzato dall’artista Teresa Coratella molto sensibile al rispetto dell’ambiente. Coratella ha presentato la sua arte realizzata con AIRLITE una nuova tecnologia che – ha spiegato – si applica come una pittura da interno e abbatte l’inquinamento, quindi migliora la qualità̀ della vita e la sua durata per un ambiente migliore”.




Monte Bianco, ghiacciaio di 250 mila metri cubi a rischio crollo: chiusa la strada per Val Ferret, a Courmayeur

Potrebbe crollare a breve una parte del ghiaccio Planpincieux, sulle Grandes Jorasses, lungo il versante italiano del massiccio del Monte Bianco. La massa a rischio collasso è di circa 250 mila metri cubi. A dare l’allarme oggi sono state le strutture tecniche della Regione Valle d’Aosta e della Fondazione Montagna sicura, registrando un’accelerazione del movimento che ha raggiunto la velocità di 50-60 centimetri al giorno. Il comune di Courmayeur ha disposto la chiusura della strada comunale della Val Ferret.

L’area che potrebbe essere interessata dal maxi-crollo della porzione di ghiacciaio Planpicieux, nella Val Ferret, “non riguarda centri abitati e nemmeno strutture turistiche” ha spiegato all’ANSA il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi. Il primo cittadino ha comunque disposto, in via precauzionale, l’evacuazione di alcune baite in quota nella frazione Rochefort. In alcune fasce orarie giornaliere sarà anche possibile per i residenti, i proprietari di immobili e i titolari di attività percorrere la strada comunale “con monitoraggio in tempo reale del mantenimento di ragionevoli condizioni di sicurezza”.

“Tali fenomeni testimoniano ancora una volta come la montagna sia in una fase di forte cambiamento dovuto ai fattori climatici, pertanto è particolarmente vulnerabile”, spiega il sindaco di Courmayeur. Il ghiacciaio Planpincieux è oggetto di studi sperimentali fin dal 2013 da parte della Fondazione Montagna sicura in collaborazione con il Geohazard Monitoring Group del CNR-IRPI di Torino, centro di competenza nazionale allo scopo di studiare i crolli di ghiaccio che avvengono con frequenza dalla fronte glaciale. Nella stessa zona, un altro ghiacciaio, il Whymper, è sotto osservazione perché ci si attende un imminente cedimento del seracco terminale. Anche in questo caso il sindaco ha emanato a inizio settembre un’ordinanza con cui ha disposto la chiusura dei sentieri sottostanti




Velletri, San Raffaele: gli Angelucci assolti dall’accusa di truffa al sistema sanitario

“Assolto perché il fatto non sussiste”. Con questa formula il Tribunale di Roma ha assolto questa mattina il deputato di Forza Italia Antonio Angelucci, il figlio Giampaolo e altre tredici persone dall’accusa di far parte un’associazione per delinquere finalizzata a una serie di truffe ai danni del sistema sanitario del Lazio. Per gli Angelucci la procura di Roma aveva chiesto una condanna a 15 anni di reclusione. Nel processo veniva contestata una presunta truffa da 160 milioni di euro erogati in favore della clinica convenzionata San Raffaele di Velletri. I fatti contestati risalivano agli anni tra il 2004 e il 2010.

Antonio e Giampaolo Angelucci e i dirigenti del San Raffaele esprimono la loro soddisfazione per la decisione del Tribunale di Roma che oggi li ha assolti con formula piena  da tutti i reati ipotizzati dalla Procura di Velletri dopo ben 16 anni di processo.

Questa decisione conferma il rispetto per la Magistratura nei cui confronti  hanno sempre avuto piena fiducia e rafforza il convincimento sempre avuto nella Giustizia.

Questa sentenza restituisce dignità ed onore anche alle centinaia di lavoratori del  San Raffaele Velletri che così vedono riconosciuto il loro impegno a favore di migliaia di pazienti.




Vienna presenta a Roma il suo 2020 con Beethoven

Vienna e la musica formano un binomio indissolubile. Nel 2020 la città celebra gli artisti che l’hanno resa la capitale mondiale della musica, tra loro Ludwig van Beethoven di cui ricorre proprio il prossimo anno il 250mo anniversario. Beethoven è stato un visionario che ha generato stimoli creativi non solo per la musica ma anche per Vienna stessa, ancora oggi. Vienna fu il luogo che vide la composizione e la prima esecuzione di gran parte delle sue opere.

L’Ente per il Turismo di Vienna, in occasione di questa ricorrenza, ha chiesto ad alcuni viennesi per scelta quale sia il loro rapporto con la capitale della musica e ha inoltre ideato in cooperazione con l’Orchestra Sinfonica di Vienna una storia interattiva incentrata su Beethoven per Amazon Alexa e Google Home.

Chi attiva l’Alexa Skill o la Google Action “Beethoven in Vienna” potrà ascoltare l’inizio di una storia interattiva incentrata sulla vita e l’operato di von Ludwig van Beethoven, che nacque nel 1770 a Bonn e trascorse gran parte della sua vita a Vienna. Si potranno così scoprire storie e aneddoti, che permetteranno di avvicinarsi alle opere e alla personalità del grande compositore. Non mancheranno le sorprese anche per coloro che di Beethoven se ne intendono. Per la colonna sonora, che è costituita da registrazioni dell’Orchestra Sinfonica di Vienna diretta da Philippe Jordan, sono stati selezionati passaggi significativi di tutte le nove sinfonie di Ludwig van Beethoven.

La
voice app “Beethoven‘s Vienna” è
disponibile come Alexa Skill e Google Action nei rispettivi store ed è linkata
anche sulle campagne online, nonché sui canali dell’Ente per il Turismo di
Vienna e dell’orchestra dei Wiener Symphoniker.

Molti italiani si recano a Vienna non solo per le
bellezze della città, più volte selezionata come città più vivibile al mondo,
ma anche per la sua ricca ed intelligente offerta musicale.

Un’anticipazione del 2020 musicale, è
stata offerta a Roma, presente la responsabile per l’Italia dell’ente turistico
di Vienna, Isabella Rauter, in occasione di un evento che è stato allietato
dalle note del duo Igudesman & Joo, duo che da molti anni gira il mondo, da solo o accompagnato da
orchestre sinfoniche e da camera. Con i suoi virtuosissimi show, in cui propone
performance comico-classiche, la coppia si prende gioco delle esecuzioni di
musica classica. I due musicisti di Igudesman & Joo si sono esibiti insieme
a Gideon Kremer, Julian Rachlin, Joshua Bell, Yuja Wang e John Malkovich (www.igudesmanandjoo.com).

Igudesman
non si dedica esclusivamente alle attività artistiche ed è cofondatore di Music
Traveler, che propone servizi professionali per musicisti. Al sito, e anche con la app, musicisti in viaggio possono prenotare in
tutto il mondo a tariffe accessibili sale dove esercitarsi e, se necessario,
anche strumenti (www.musictraveler.com).

Capitale mondiale della musica

Il ricco patrimonio della
musica classica viennese continua a vivere con ininterrotta vitalità e nelle
sue più diverse sfaccettature nella capitale mondiale della musica. Oggi come
250 anni fa Vienna è la città della musica per eccellenza. Qui tutte le sere
10.000 appassionati di musica ascoltano pezzi di musica classica dal vivo
all’Opera di Stato, al Musikverein, al Konzerthaus, al teatro lirico Volksoper
e in diverse altre istituzioni musicali. Vienna è riuscita a mantenere viva nel
presente la sua grande tradizione classica, arricchendola di nuovi impulsi. La
notevole competenza musicaledi
Vienna si manifesta a tutti i livelli: nel livello qualitativo della
formazione, nei grandi teatri lirici e sale da concerto, negli eccellenti
interpreti e orchestre, nei numerosi musei e luoghi commemorativi dedicati alla
musica nelle sue più diverse espressioni, nel suo ampio ventaglio di servizi
per musicisti professionisti, dalla costruzione di strumenti agli studi di
registrazione high end, e infine anche ovviamente negli splendidi concerti ed
eventi, che riempiono il calendario musicale viennese, entusiasmando il
pubblico internazionale, alcuni dei quali accessibili agli appassionati di
musica classica di tutto il mondo, basti pensare al Concerto di Capodanno e al
Concerto di una Notte d’Estate dell’Orchestra Filarmonica di Vienna a
Schönbrunn.

Viennesi d’adozione e amore della musica

La capitale della musica e il
suo pubblico entusiasta e competente rappresentano da sempre un polo
d’attrazione per artisti di tutto il mondo. Ludwig van Beethoven scelse Vienna
come centro della sua vita e del suo operato. Oggi tra i viennesi d’adozionepiù celebri vanno annoverati i
cantanti lirici Anna Netrebko, Elīna Garanča e Juan Diego Flórez, il direttore
d’orchestra Philippe Jordan e i musicisti Julian Rachlin e Aleksey Igudesman.
Numerosi musicisti di fama internazionale sono molto legati a Vienna. 

Negli Stati Uniti è Nashville la ‘capitale della musica‘ ma in Europa la capitale della musica
è Vienna
”, dice uno dei più noti solisti americani, il cantante, pianista
e autore Billy Joel. Hans Zimmer, una leggenda nel mondo delle colonne sonore,
rincara la dose: “Se al mondo c’è un
luogo che ispira i musicisti, questo luogo è ed è sempre stato Vienna
.”
Anche Joshua Bell, virtuoso del violino, si profonde in lodi per Vienna: “Chiaro che venire qui è il sogno di ogni
musicista”. È un’ispirazione straordinaria trovarsi in una città dove ogni
angolo respira bellezza
”. E Yuja Wang, la pianista
superstar, a Vienna si sente come a casa: “Ho
tanti amici a Vienna. Quando sono qui mi sento felice, sicura e amata. Adoro
andare a passeggio nei giardini dello Stadtpark. E il Konzerthaus non è lontano
dal Musikverein.
È un angolo
di paradiso.”




Roma, 19imo rimpasto per la giunta Raggi

ROMA – Altro giro, altro rimpasto. Il diciannovesimo per l’esattezza, in tre anni e mezzo di amministrazione Raggi. Ma la sindaca, dallo scranno più alto della Capitale, preferisce definirla “fase 2”, nel lungo monologo su Facebook, forse per far dimenticare ai romani il giro di valzer che hanno caratterizzato il suo gabinetto. Un’impresa ardua, considerati i fardelli che ancora pendono, dalla monnezza ai trasporti, tanto per citarne alcuni, contro i quali i cittadini, specie quelli dei Municipi periferici, hanno fatto sentire il proprio disappunto. E più di una volta.

Quattro
gli assessori avvicendati, tra partenze definitive o cambi di posto nella Sala
delle Bandiere. Come nel caso, unico, di Linda
Meleo
che molla la delicata poltrona ai trasporti all’attuale presidente
della Commissione omonima Pietro
Calabrese
, un fedelissimo, per sostituire Margherita Gatta ai Lavori Pubblici. Ma si tratta di una bocciatura
o di una promozione? Nessuno può saperlo. Fuori anche Flavia Marzano, che restituisce le deleghe di Roma Semplice alla
Raggi, e Rosalba Castiglione, sostituita
all’assessorato alle Politiche abitative da Valentina Vivarelli, presidente dell’omonima commissione consiliare.
Alle politiche sociali salta Laura
Baldassarre
e arriva Veronica Mammì,
già consigliera nel Municipio VI e promossa
assessora, in questa consiliaura, al Municipio
VII
con le medesime deleghe. È compagna del consigliere Enrico Stefàno, eletto vice-presidente
dell’Aula Giulio Cesare e Presidente della Commissione Trasporti, incarichi dai
quali si è poi dimesso.    

Saranno
nominati nelle prossime ore i nuovi assessori, anche se resta da chiarire chi
prenderà il posto di Marzano e Castiglione, e arrivano dopo le recenti entrate rappresentate
da Antonio De Santis con la delega
del Personale, e Laura Fiorini,
entrata in giunta pochi giorni fa con la delega al Verde.

“Oggi
avviamo una nuova fase politica che rafforzerà il lavoro della Giunta di Roma
per la città”, esordisce la Sindaca nel post. “Dopo aver ristrutturato le
fondamenta della macchina amministrativa, benché resti ancora molto da fare,
imprimiamo un’accelerata decisiva per portare a compimento il programma
politico sulla base del quale i cittadini ci hanno eletto. Nel 2016 abbiamo
vinto nettamente le elezioni: ora è il momento di compiere lo scatto decisivo
per Roma. È il momento della responsabilità. Vogliamo metterci la faccia fino
in fondo, senza alcuna esitazione. Per questo ho deciso di rinnovare alcuni assessorati
chiave per la città. Da oggi si uniranno alla squadra nuove risorse che hanno
maturato esperienza in consiglio comunale e sul territorio. Si occuperanno di
dossier fondamentali, caratterizzandoli con l’impronta politica del Movimento 5
Stelle”.

La
Raggi ringrazia gli assessori “tecnici” insieme ai quali “abbiamo rimesso in
ordine i conti di Roma Capitale, che avevamo trovato in una condizione
disastrosa. E abbiamo impostato un metodo di lavoro basato su aggiudicazioni
trasparenti dei bandi di gara, grazie al quale i cittadini possono essere
sicuri che a rifare una strada sarà sempre la migliore impresa presente sul
mercato. In questa fase vogliamo che la politica prenda con forza le redini del
governo della nostra città. Il contributo degli assessori ‘tecnici’ è stato
importante; ora occorre uno scatto politico. Ogni azione deve essere mirata a
raggiungere definitivamente gli obiettivi contenuti nel nostro programma di
governo. Nei prossimi mesi la nostra visione strategica della città apparirà
chiara e tangibile”. “Una sfida coraggiosa”, conclude, “un’assunzione di
responsabilità necessaria per riportare i cittadini a essere protagonisti”.

Chi si aspettava un’apertura in stile Conte Bis è rimasto deluso, a stretto giro di posta è arrivata una chiusura netta dal Pd romano. “I rimpasti come gli avvicendamenti sono il tratto distintivo di una compagine che dopo tre anni e mezzo non è ancora in grado di dare una amministrazione vera alla città. Più che una ‘fase 2’ il cambio odierno di ulteriori 4 assessori, siamo al record di 19 cambi, è l’ammissione dell’assenza di una visione strategica della città. La conferma è facilmente riscontrabile nel caos nei servizi ai cittadini e nella paralisi in cui versano le società capitoline. Definire questo cambio, come fa la sindaca, ‘un momento di responsabilità è paradossale, dopo che per anni è stata proprio l’irresponsabilità delle non scelte e dell’immobilismo ad avere la meglio sul governo della capitale. Confidiamo anche noi che la politica e soprattutto il governo nazionale prendano al più presto in mano le redini della città intervenendo sui settori nevralgici dei trasporti, dei rifiuti, dell’emergenza abitativa e del sociale”.

Ancor più esplicito il capogruppo Giulio Pelonzi: “Per noi è l’ennesima girandola di poltrone. Roma oramai è abituata a questo, Raggi è una esperta in materia. Questa è una delle cause di una visione politica sbagliata di questa amministrazione. Stanno facendo sprofondare una città meravigliosa come la nostra. Questo ennesimo valzer non fare rialzare la città”, ha dichiarato ai microfoni di Affari Italiani. Nessuna alleanza con il MoVimento, “assolutamente no, noi siamo all’opposizione. Per noi unico tema su cui si può collaborare riguarda i poteri di Roma, ma ogni tipi di dialogo sarà fato tramite i nostri esponenti al Governo”.

“Un
rimpasto dietro l’altro, assessori che vanno e che vengono, evidentemente
cambiarne altre quattro e in assessorati chiave è il sintomo che la Giunta
precedente non andava bene”. Queste le parole di Davide Bordoni, coordinatore romano di Forza Italia e capogruppo in
Campidoglio: “La Sindaca Raggi non può mascherare il malessere come
rinnovamento, perché anche se fosse così sarebbe comunque tardivo. Speriamo che
l’ennesimo riassetto politico e amministrativo sia effettivamente un cambio di
passo concreto e non solo per le dinamiche interne al governo cittadino ma
soprattutto per la Capitale. Siamo pronti, ove venissero presentati progetti
seri, a sostenerli ma certo è che Roma scivola nel degrado impantanata
nell’immobilismo restando indietro ad altre Città sia italiane che europee.
Speriamo che si entri davvero, come auspica la Raggi, in una nuova fase. Dopo
tre anni di amministrazione pentastellata restiamo scettici ma pronti a dare il
nostro contributo come assicurato nel colloquio con la sindaca di qualche
giorno fa”.

“Siamo
ai titoli di coda”, chiosa la consigliera Svetlana
Celli
, capogruppo della Lista Civica #RomatornaRoma.
“Ecco finalmente una Giunta di grande esperienza! A parte l’ironia, altro che
fase 2. Qui siamo alla fase finale. Ci saremmo aspettati nomine di grande
esperienza e spessore, dopo i mancati risultati di questi tre anni di governo e
la richiesta di un cambiamento forte. Eppure e’ cosi’ che vengono ascoltati i
romani. Siamo ormai ai titoli di coda di un’esperienza al suo epilogo”.