Paura a Ciampino, 24 famiglie evacuate da palazzina a rischio crollo

Paura a Ciampino in via Francesco D’Assisi dove è stata evacuata una palazzina di quattro piani ritenuta a rischio crollo dopo un tempestivo intervento dei vigili del Fuoco ieri sera.

L’edificio è stato dichiarato inagibile per problemi strutturali dai vigili del fuoco di Marino e dal funzionario di turno del comando provinciale di Roma. Sul posto la polizia locale diretta dal comandante Roberto Antonelli, che ha gestito fino alle prime ore della notte l’emergenza delle circa 60 persone evacuate, tra cui diversi anziani e bambini, che sono stati sistemati presso strutture ricettive della zona e presso familiari e amici .

La palazzina da alcuni giorni era interessata a dei lavori strutturali al piano terra, dove sarebbe stato danneggiato un tramezzo, come accertato dai pompieri. Ad un certo punto le porte di ingresso delle altre abitazioni in serata non si aprivano più bene e sono stati subito chiamati i vigili del fuoco dagli altri inquilini. Da qui la verifica della stabilità della palazzina e la constatazione dei danni strutturali evidenziati al piano terra e l’evacuazione. Sul posto in serata è arrivato anche il sindaco di Ciampino Daniela Ballico, i volontari della protezione civile e della Croce Rossa per dare assistenza alle persone evacuate.

“Ci dispiace – ha detto la prima cittadina Ballico – per le famiglie che hanno dovuto lasciare la casa la scorsa notte, ma ovviamente meglio stare tutti al sicuro. Oggi continueranno le verifiche strutturali e sarà più chiara la gravità o meno della situazione. Le famiglie sono state tutte assistite e sistemate in un tempo rapidissimo. Complimenti a tutti gli operatori della sicurezza Vigili del fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa e alla nostra Polizia Municipale.
Tutte le operazioni sono state coordinate dal nostro Comandante Antonelli alla presenza del Sindaco Ballico a Vice Sindaco Boccali”




Roma, Gargano su prevenzione idrogeologica: “È tempo di superare la logica degli stati di calamità naturale”

“Dar vita ad un tavolo permanente attorno ad un patto fra soggetti della cultura del fare nel campo della prevenzione idrogeologica per offrire, in sintonia con le Istituzioni, soluzioni operative atte a superare le contraddizioni di un settore, dove tutto è a posto, ma nulla è in ordine, come dimostrano le ripetute dichiarazioni di stato di calamità naturale, in grado di ristorare mediamente solo il 10% dei danni subiti per calamità naturali. La sede potrebbe essere il Dipartimento Casa Italia, istituito dal Governo.”

A proporlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto nella Sala della Protomoteca del Comune di Roma Capitale alla presentazione del Piano Stralcio per la difesa dal rischio idrogeologico e la tutela ambientale dell’area metropolitana di Roma e dello Stato Città del Vaticano, organizzata dall’Amministrazione Capitolina e dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale.

“Sulla prevenzione da alluvioni e frane ormai sappiamo tutto, c’è una diffusa sensibilità, ci sono le risorse ed è chiara la catena delle responsabilità; eppure si susseguono le emergenze – prosegue il DG di ANBI – Oggi sono stati annunciati bandi per 10 milioni di lavori a tutela del centro di Roma, cui però bisogna affiancare un chiaro indirizzo politico e avere idee precise su chi farà la manutenzione successiva, altrimenti si rivelerà un investimento inutile. Primo obbiettivo deve essere l’approvazione della legge sul consumo del suolo, ferma da anni nei meandri parlamentari, cui affiancare la ferma volontà di realizzare un patto con i cittadini per formarli e informarli sui comportamenti da tenere in situazioni di crisi al tempo dei cambiamenti climatici.”




Cinema del reale, Sole Luna doc film festival: online il bando per partecipare alla 15esima edizione

Venti iscrizioni nelle prime 24 ore da Francia, Iran, Spagna, Portogallo e Italia. È online da ieri, domenica 1 dicembre, sul sito www.solelunadoc.org il bando di partecipazione alla 15esima edizione di Sole Luna Doc Film Festival, rassegna internazionale di documentari in programma a luglio a Palermo. La call è aperta a lungometraggi e cortometraggi ultimati dopo il primo gennaio 2018, “con una particolare attenzione a documentari di creazione che trattino tematiche legate al sociale, ai diritti umani, alle questioni ambientali ed alle identità culturali e che siano capaci di stimolare una riflessione su realtà sconosciute o poco note”.

A produrre e organizzare il Festival è l’associazione no profit Sole Luna – Un ponte tra le culture il cui principale scopo è quello di promuovere i valori di solidarietà e comunicazione tra popoli attraverso il cinema del reale e il cinema indipendente e di valorizzare nuovi talenti anche attraverso percorsi formativi organizzati da professionisti affermati del settore.

Dal 2006 sono oltre 125 mila gli spettatori che hanno partecipato al festival mentre l’archivio Sole Luna raccoglie oggi 9 mila i documentari provenienti da tutto il mondo. Dal 2014 Sole Luna Festival sviluppa parte delle sue attività anche a Treviso ed è il principale partner del Festival dei Diritti Umani di Milano. Il Festival è presieduto da Lucia Gotti Venturato, ideatrice della rassegna e si avvale della direzione artistica dei registi Chiara Andrich e Andrea Mura, della direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, docente di Antropologia all’Università di Palermo, e della direzione esecutiva di Monica Cosenza.

“Per questa 15esima edizione – dice Lucia Gotti Venturato, presidente dell’associazione e ideatrice della rassegna – abbiamo deciso di allargare i confini dell’indagine che il Festival si propone eliminando le gabbie tematiche Diritti umani e Viaggio che finora hanno contraddistinto il bando per dare spazio ai racconti del mondo che ci circonda nella maniera più ampia possibile. L’arrivo in poche ore di tanti documentari ci conferma l’interesse e il prestigio che negli anni Sole Luna Festival è riuscito a costruire contribuendo all’immagine internazionale di Palermo e della Sicilia”.

L’ammissione al concorso sarà deliberata insindacabilmente da una commissione di selezione che tiene conto del valore contenutistico e artistico delle opere e del numero massimo di ore di proiezione nel programma del Festival. Bando, regolamento e form per l’iscrizione sono consultabili sul sito www.solelunadoc.org. La scheda di iscrizione deve contenere un link per la visione del film, scaricabile per l’archivio del festival. Entro il 15 maggio 2020 la segreteria del festival comunicherà i titoli selezionati per le categorie in concorso.

A giudicare i film ammessi sarà una giuria internazionale formata da registi e uomini e donne di cultura, in sintonia con i temi che il Festival si propone di indagare. La giuria internazionale assegnerà: il premio al miglior lungometraggio in concorso (3 mila euro); il premio al miglior cortometraggio (300 euro). Attribuirà inoltre menzioni speciali per: la migliore regia, la miglior fotografia, il miglior montaggio.

Previsti anche altri premi: il Premio delle Giurie delle scuole, il Premio Giuria Nuovi Italiani, il Premio Soundrivemotion alla miglior colonna sonora dei film in concorso, il Premio “Sole Luna, Un ponte tra le culture”, al film che meglio esprimerà i valori di solidarietà e comunicazione tra popoli, il Premio Rubino Rubini, dedicato alla memoria del cofondatore del Sole Luna Doc Film Festival, e il Premio del pubblico.




Bellomondo di Erica Boschiero, un canto in omaggio alla Terra

“Bellomondo sei casa nostra e noi avremo cura di te”: così cantano in coro centinaia di bambini della provincia di Udine dopo aver passato in rassegna, con il linguaggio figurato e colorito dei “piccoli”, le tante ferite che i “grandi” hanno inferto a questa nostra martoriata terra. Un canto, dunque, semplice e diretto che si leva come un omaggio al nostro pianeta malato, in perfetta sintonia con i processi avviati in tutto il mondo da Greta Thunberg, a partire dalla radicalità di un grido d’allarme che gli adulti fanno fatica ad accogliere: e non a caso la canzone e il video che l’accompagna hanno avuto l’apprezzamento del gruppo nazionale dei Fridays For Future.

“Penso che la musica sia il linguaggio universale per eccellenza” – ha dichiarato entusiasta Federica Gasbarro, tra le più note attiviste del movimento, al fianco di Greta lo scorso 21 settembre al Youth Summit di New York – “Gli alberi, i fiori, gli animali comunicano attraverso essa, basta solo ascoltare ed essere sensibili. Forse i bambini e noi ragazzi abbiamo una sensibilità spiccata ed è per questo che abbiamo udito prima degli altri il grido di aiuto della nostra casa. Cerchiamo di portare sempre nel cuore il nostro “bellomondo” perché solo così, nelle azioni quotidiane, saremo il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo. Sono orgogliosa di tutti i ragazzi che hanno messo impegno, gioia e amore nel comporre una canzone così bella! Non posso che dir loro grazie, insieme andremo lontano!”. Un esito in qualche modo inscritto nella stessa genesi del progetto avviato assieme ai bambini di sei scuole, tra primarie e secondarie di primo grado, con oltre 300 ragazzi che hanno realizzato il testo della canzone durante un laboratorio promosso dalla Rete SBILF che raggruppa numerose scuole dell’Alto Friuli in progetti di cittadinanza attiva finanziati dalla Regione. I ragazzi hanno visto filmati e fotografie, ascoltato testimonianze, visionato documenti ufficiali e, coordinati da Erica Boschiero, hanno così composto il testo delle strofe e del ritornello della canzone.

Tutt’altro che casuale il coinvolgimento della cantautrice veneta che, apprezzata come una delle voci più originali della nuova scena musicale, si caratterizza per opere e spettacoli che trasfigurano nel linguaggio universale della musica temi e istanze di una comunità ideale caratterizzata da un profondo amore per la natura, da Alberi a Spaesati, con il sociologo Stefano Allievi, fino a Domani è bello, con l’educatore Michele Dotti e la regia di Jacopo Fo. Per gli arrangiamenti di “Bellomondo” Erica si è avvalsa della collaborazione di Sergio Marchesini, già autore della colonna sonora dei film di Andrea Segre, e al suo fianco anche nel cd-book edito da Squilibri “E tornerem a baita”, incentrato sulle Dolomiti.

Il video, realizzato da Dario Scaramuzza con il contributo di Ecofuturo, restituisce con forza e vivacità le tematiche affrontate nella canzone, dando una raffigurazione efficace alle ferite inferte alla terra come anche alle speranze che sorreggono le nuove generazioni attorno a un suo riscatto, percepito sempre più come urgente ed improrogabile.
Bellomondo è ora su tutti gli store digitali e il video su YouTube: 

 




Il ritorno di Sugarfree & Serena De Bari scalano le classifiche con “Frutta”: candidati al Festival di Sanremo

FRUTTA” (Ontheset/Artist First) il nuovo singolo della band Sugarfree con la cantante pugliese Serena De Bari è in alta rotazione radiofonica, top 50 dei brani più trasmessi dalle radio italiane

Il brano, che segna il ritorno sulla scena musicale della band siciliana, è una potente ballata pop incentrata su un rapporto d’amore molto hot.

Gli Sugarfree ottennero il primo grande successo con “Cleptomania“, cui seguirono partecipazioni dal Festivalbar al Festival di Sanremo con “Solo lei mi dà“, fino al singolo “Scusa ma ti chiamo amore“, colonna sonora del film campione d’incassi diretto da Federico Moccia; Serena De Bari ha partecipato ad AMICI di Maria de Filippi ed ha aperto, tra gli altri, il concerto di Roberto Vecchioni.

Da una settimana il singolo è nella top 50 dei brani più trasmessi dalle radio italiane e grazie a questo successo, gli artisti si candidano prepotentemente per un posto al prossimo Festival di Sanremo.

«Negli ultimi 3 anni ci siamo dedicati ai concerti girando l’Italia in lungo e in largo – raccontano gli Sugarfree – contemporaneamente abbiamo scritto tanti brani ma aspettavamo l’occasione giusta per un ritorno in grande. Finalmente abbiamo trovato i tasselli giusti, ricreando la squadra vincente di ‘Cleptomania’ a partire dal management capitanato dall’instancabile Luca Venturi e dalla collaborazione con l’autore Davide Di Maggio (Cleptomania). Mancava solo una donna ed ecco la ciliegina sulla torta, la potentissima Serena De Bari. Preparatevi gli Sugarfree stanno tornando più forti di prima»

Si ricrea quindi la formula magica dalla quale era nata “Cleptomania“. La band guidata da Matteo Amantia con Carmelo Siracusa e Giuseppe Lo Iacono, torna con “Frutta“, in duetto con Serena De Bari.

Il brano, arrangiato da Franco Muggeo con la collaborazione artistica di Carlo Longo, è stato registrato presso il Nuevarte Studio di Misterbianco e il Mast Academy di Bari. Il video diretto dal regista Marco D’Andragora, è stato girato a Catania.




Crispiano, “uno sguardo al passato per capire il presente ed orientare il futuro” tenendo al centro i valori della comunità

Il Teatro Comunale di Crispiano pieno all’inverosimile per la presentazione di un libro e applausi a scena aperta per l’Autore Pietro Speziale, stimatissimo ex professore e dirigente scolastico. Non era mai accaduto in passato.

“Crispiano, uno sguardo al passato per capire il presente ed orientare il futuro” non è solo il titolo di un libro perché, l’opera non racconta solo un pezzo di storia di una parte importante del nostro Paese. Tutti gli episodi narrati esaltano, anche se senza mai menzionarli, i valori fondanti della realtà contadina, pilastro portante delle nostre comunità.

Nel corso della serata si sono susseguiti momenti di ricordo, di divertimento e di forti emozioni, con un teatro gremito che ha risposto presente all’ennesimo evento organizzato in occasione del Centenario dell’Autonomia Comunale di Crispiano.

Ad arricchire il momento culturale è intervenuto anche Michele Vinci, autore di commedie teatrali e di testi in dialetto crispianese., Per ringraziare l’Autore del libro, Michele Vinci ha chiamato sul palco i protagonisti di una spettacolo di grande successo: “Terra e Sangue”. Uno spettacolo teatrale sul brigantaggio tra le Masserie di Crispiano, ideato e preparato con una compagnia di persone tutte crispianesi.

Sono poi intervenuti per dare il proprio contributo il professor Giorgio Sonnante, e Anna De Marco, guida turistica di Crispiano.

Il prof Pietro Speziale prendendo la parola ha parlato del libro e delle motivazioni che lo hanno incoraggiato a scrivere 400 pagine di storia crispianese soprattutto per le future generazioni.

Al termine dell’intervento, a sorpresa, sono saliti sul palco anche gli ex alunni del pro Speziale.

A conclusione della serata il Sindaco Luca Lopomo ha consegnato a Spaziale una targa commemorativa del Centenario dell’autonomia amministrativa del Comune.

Giampiero Laera




Mafia Nigeriana, la Squadra Mobile di Teramo fa scattare l’operazione “The Travelers”

TERAMO – La Polizia di Stato di Teramo sta eseguendo una vasta operazione nei confronti cittadini di nazionalità nigeriana per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dell’illecita intermediazione finanziaria, autoriciclaggio e riciclaggio trasnazionale, nonché per il reato di tratta di esseri umani.

L’attività investigativa degli uomini della squadra mobile, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine “Abruzzo” di Pescara e delle Squadre Mobili di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila, ha accertato l’esistenza di un’associazione a delinquere, con basi operative nelle province di Teramo, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, composta tutta da cittadini nigeriani dedita al riciclaggio ed all’autoriciclaggio verso la Nigeria, attraverso viaggi in aereo, di ingenti somme di denaro, abilmente occultate all’interno dei bagagli al seguito, provenienti dallo sfruttamento sessuale delle predette giovani donne nigeriane e da ulteriori attività illecite.

MAFIA NIGERIANA: L’APPROFONDIMENTO DI OFFICINA STAMPA

Le
indagini hanno permesso di accertare  un sistema capillarmente diffuso su tutto
il territorio nazionale che costituisce un meccanismo strutturato e
transazionale di raccolta del risparmio o di riciclaggio ed autoriciclaggio
attraverso il  meccanismo dell’hawala .




Albano Laziale, dopo quasi mezzo secolo piazza Mazzini si rifà il look

ALBANO LAZIALE (RM) – Piazza Mazzini si rifà il look ad Albano Laziale dove sono ripartiti i lavori che hanno già visto demolire la vecchia pensilina dell’autobus e l’edicola.

Un intervento di riqualificazione urbanistica che si attendeva da quasi mezzo secolo quello delle due strutture di piazza Mazzini dove si nascondeva il degrado che aveva raggiunto livelli preoccupanti, soprattutto per le attività commerciali.

La fine lavori è prevista per il nuovo anno, si parla dei primi mesi, quando alla piazza sarà restituita una nuova pensilina per la fermata delle linee di autobus in partenza per la Capitale e per il litorale.

La nuova pensilina sarà in materiale trasparente che a differenza di quella vecchia permetterà di vedere la parte posteriore dove sono presenti le attività commerciali e dove si nascondeva il degrado.

Soddisfazione da parte degli amministratori comunali per il traguardo raggiunto. “Promessa mantenuta con la cittadinanza” hanno commentato il primo cittadino Nicola Marini, il consigliere Massimiliano Borelli e il vice sindaco con delega ai Lavori Pubblici, Maurizio Sementilli .




Trento, Biblioteca comunale: digitalizzati oltre mille ritratti da testi antichi

La Biblioteca comunale arricchisce le piattaforme Wikimedia

TRENTO – Sono passati ormai cinque anni da quando la Biblioteca comunale è approdata sulle piattaforme della conoscenza libera Wikimedia. Grazie anche alle opportunità offerte dal servizio civile provinciale, che permette ogni anno di selezionare un/a volontario/a che opera in qualità di “Wikipediano in residenza” seguendo questi progetti, la Biblioteca collabora attivamente alla creazione e alla modifica di voci sull’enciclopedia Wikipedia, al caricamento di immagini in pubblico dominio di interesse storico/artistico su Wikimedia Commons (il più grande archivio al mondo di immagini libere), alla digitalizzazione e pubblicazione di materiale librario (manoscritto o a stampa) su Wikisource.

L’iniziativa
fa parte di un percorso che la biblioteca ha da tempo intrapreso e che, accanto
alla digitalizzazione delle opere antiche e storiche, prevede anche la
possibilità di libero riuso per chiunque, nella convinzione che le biblioteche
debbano lavorare per la massima diffusione della conoscenza, rimuovendo ogni
ostacolo fra i documenti che conservano e il pubblico che desidera fruirne.

Il
progetto sulla ritrattistica negli antichi testi a
stampa
ha proseguito e ampliato
quanto già fatto in precedenza. Utilizzando anche in questo caso le raccolte di
documenti antichi conservate presso la Biblioteca in via Roma, si è voluto
mettere a disposizione ad accesso libero e gratuito il più alto numero
possibile di ritratti di personaggi storici e di interesse enciclopedico, per
un totale di oltre mille immagini. Le opere sono tutte anteriori al XX secolo,
e la maggior parte è collocabile negli ultimi decenni del XVI secolo.

La
gallery dei ritratti digitalizzati propone prevalentemente calcografie, ma sono presenti
anche cospicui nuclei di xilografie e cromolitografie. I personaggi ritratti
sono imperatori romani, imperatori bizantini, imperatori del Sacro Romano
Impero, pontefici (fino a Leone XIII), capitani di ventura, artisti/e, letterati/e,
teologi, scienziati. Le immagini sono state digitalizzate, post-prodotte,
descritte (segnalandone dimensione, tecnica utilizzata, autore, personaggio
ritratto) e infine caricate su Wikimedia Commons, da dove sono state collegate
con il database di WikiData. Ogni nucleo di ritratti è preceduto da
un’introduzione, che fornisce qualche informazione in merito al volume da cui
proviene (esplicitando contenuto e tradizione dell’opera). I file sono fruibili
e scaricabili da chiunque: alcuni di essi sono già utilizzati all’interno delle
voci Wikipedia.

I
ritratti risultano interessanti per più motivi: anzitutto, nel caso soprattutto
degli imperatori del Sacro Romano Impero e dei pontefici, si tratta di
personaggi che in un modo o nell’altro ebbero a che fare, più o meno
direttamente, con il territorio trentino in antico regime: nello specifico con
lo stato del Principato vescovile di Trento. In secondo luogo, si auspica che
attraverso la loro diffusione si possa da un lato suscitare l’interesse sui
singoli personaggi ritratti, dall’altro porre l’attenzione sull’incisione in
età moderna: si trattò infatti di una tecnica artistica che ebbe molta fortuna,
e che rappresenta uno dei mezzi più utilizzati per la circolazione delle
immagini in quell’epoca, presso tutti gli strati sociali. Occorre inoltre
segnalare la presenza, tra le altre, delle calcografie cinquecentesche dei
trentini Aliprando Caprioli (nel caso dei Ritratti di cento capitani illustri)
e Giovanni Battista Cavalieri (Romanorum Imperatorum effigies e Pontificum
Romanorum effigies).

Accanto
al lavoro di digitalizzazione di ritratti, Diego Gasperotti, volontario in
servizio civile che conclude la sua collaborazione con il Comune a novembre
dopo dodici mesi, si è dedicato alla riscrittura della voce Wikipedia della
Biblioteca comunale di Trento, concentrandosi prevalentemente sulla storia
della sua istituzione e le raccolte che essa attualmente possiede. Ha inoltre
provveduto alla creazione delle voci sui personaggi trentini Matteo II Thun
(uno degli ultimi esponenti della linea italiana dell’importante famiglia
feudale, noto per il suo impegno politico e il collezionismo d’arte, nonché per
la dilapidazione del patrimonio famigliare) e Sigismondo Antonio Manci (vecchio
decano del Capitolo della cattedrale negli anni del passaggio a Trento di
Napoleone e della caduta del Principato vescovile). Sono state ampiamente
corrette e arricchite di informazioni e immagini le voci inerenti Francesco
Vigilio Barbacovi (giurista settecentesco di Taio e cancelliere aulico del Principato
vescovile cui è dedicata l’omonima via di Trento), Domenico Antonio Thun e
Sigismondo Antonio Thun (entrambi principi vescovi d’Età moderna).

Il
progetto ha inoltre previsto una serie di incontri con le classi di alcuni
licei e scuole secondarie di I grado della città sul funzionamento e l’utilizzo
dell’enciclopedia Wikipedia come strumento per un approccio critico e
consapevole alle informazioni in rete.

Il
coordinamento del progetto è di Mauro Hausbergher, hanno collaborato Matteo
Fadini e Barbara Frinolli; la formazione sui progetti Wikimedia è stata curata
dai volontari della comunità wikipediana “Trentino-Alto Adige Wiki”; il
coordinamento generale dei progetti Wikimedia della Biblioteca comunale di
Trento è di Eusebia Parrotto.

Tutti
i progetti sulle piattaforme Wikimedia della Biblioteca comunale sono descritti
su https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/Biblioteca_Comunale_di_Trento.




Capranica, arrestato pregiudicato del posto: in casa aveva un arsenale di armi

CAPRANICA (VT) – Un vero e proprio arsenale di armi quello trovato in casa di un pregiudicato del posto durante una perquisizione effettuata dai carabinieri della stazione di Capranica.

7 fucili calibro 12,  4 pistole , 3 pugnali con doppia lama, 3 baionette, 2 Katane, oltre a munizioni comuni e da guerra, tutto detenuto in modo illegale.

Il pregiudicato è stato quindi arrestato con l’accusa di detenzione
illegale e omessa custodia di armi.




“La crociera” il nuovo libro di Gianluca Papadia: una narrazioni di fatti che appartengono alla nostra contemporaneità

“La crociera” è il titolo del nuovo libro di Gianluca Papadia scrittore poliedrico con la passione per il teatro e vincitore di tantissimi premi.
Originario di Pozzuoli Gianluca Papadia da sempre si caratterizza con i suoi libri e i suoi cortometraggi, le sue creazioni raccontano in maniera tragicomica, con storie singolari, narrazioni dei sogni, i vizi, le virtù, ma anche le difficoltà dell’uomo contemporaneo, Gianluca Ppadia si definisce un cantastorie dell’epoca del digitale mettendo in “scena”, in maniera originale, aneddoti del proprio quotidiano.

Nel libro ”La crociera” che contiene ben 14 racconti offre ai lettori un “viaggio”, attraverso la lente d’ingrandimento dello scrittore, narrazioni di fatti che appartengono alla nostra contemporaneità, di un mondo sempre più veloce ed alienante, sempre più individualista ed incredibilmente paradossale, ma reale.

L’Osservatore d’Italia ha voluto fare qualche domanda a Gianluca Papadia sul suo nuovo libro “La crociera” primo classificato al “Premio Marco Polo” ed anche delle difficoltà che uno scrittore contemporaneo affronta.

Di cosa parla “La crociera”?
In questi racconti ci ho messo un po’ di tutto: i fatti di cronaca, le paure di un papà…messaggio che non posso svelare.. toglierei ai lettori lo sfizio di scoprirlo da solo…
Nelle mie opere teatrali c’è sempre un colpo di scena finale che cambia completamente il senso della narrazioni, con i racconti ho scelto la stessa strada. È per questo motivo che sono sempre in difficoltà a svelare la trama delle mie storie. In questa raccolta, molto spesso ho scelto di condire il racconto con l’ottimismo disarmante dell’ironia perché sono convinto che nel cuore di tutti noi ci sia una piccola fiammella di speranza. L’arduo compito del cantastorie è proprio questo; far sì che quella fiammella non si spenga mai.

Raccontaci qualche aneddoto di quando hai cominciato a scrivere…
Questa voglia di stupire i lettori all’ultima riga mi è venuta leggendo il racconto di fantascienza “La Sentinella” di Fredric Brown. Avevo vent’anni e scrissi il mio primo racconto di fantascienza “Il cilindro rosso” proprio ispirandomi a questo capolavoro della letteratura moderna. Il cilindro rosso fa parte di questa raccolta.

Gianluca quando hai deciso di diventare uno scrittore?
Il momento in cui ho deciso di fare lo scrittore è stato da bambino. Mi divertivo a inventare favole, le scrivevo su fogli di quaderno e poi li rilegavo con lo spago, poi aggiungevo una copertina di cartoncino dove avevo disegnato i protagonisti.

Nei tuoi racconti si evince che ami la città di Napoli e le sue contraddizioni raccontaci un po’..
Le contraddizioni di questa città le vivo tutti i giorni nella metro, negli autobus affollati, nel traffico di una metropoli cresciuta sua malgrado..

Si parla di crisi dell’editoria, tu come affronti il problema?
La crisi che ha colpito tutti i settori non poteva risparmiare la cultura, soprattutto in un paese come l’Italia che non fa nulla per incentivarla. Io da lettore incallito, per combattere la crisi, rinuncio a qualcosa pur di non perdermi un libro, ma capisco pure chi non è disposto a spendere venti euro per una nuova uscita. Un altro modo di risparmiare potrebbe essere quello di passare agli e-book, ma io ho bisogno del fruscio e dell’odore inebriante che solo la carta può dare. Da scrittore penso che in periodo del genere sia ancora più difficile trovare una cosa che gli imprenditori italiani non è piaciuto. Malgrado ciò siamo in un’epoca dove l’auto pubblicazione è un modo molto economico di vedere realizzato il tuo sogno, il passaparola sui social può essere un ottimo veicolo di marketing e la distribuzione può essere garantita da giganti del settore come Amazon.