Come evitare le liste di attesa negli ospedali: ecco come fare

Lunghe e stancanti, le liste di
attesa per le prestazioni sanitarie nelle strutture pubbliche, rappresentano
molto spesso motivo di disagio e, nei casi particolarmente critici, di ansia. Un
problema annoso, se ne discute da anni, malgrado gli strumenti impiegati dalla Regione Lazio che, triste realtà, non
sempre riescono ad accorciare i tempi. Le soluzioni alternative ci sono e senza
costi aggiuntivi oltre al ticket, nei casi in cui i pazienti non fruiscano dell’esenzione.
È l’intramoenia.

Dietro al termine astruso, si nasconde un meccanismo che può evitare le assurde file negli ospedali. Cosa sono le liste d’attesa? Come si possono evitare? E quando si può chiedere l’intramoenia? Di questo, e altro ancora, se ne discuterà nell’incontro di domani, 6 dicembre, presso la sede dell’associazione Via del Fare nel quartiere romano di Torre Maura (Via dei Colombi 163/A ore 17.30), organizzatrice dell’evento.

«La CGIL e
lo SPI informano i cittadini su come fare andando in intramoenia e pagando solo
il ticket», recita il
comunicato dell’associazione presieduta da Daniela
Cioccolo
, «esiste una
norma del 1998 che prevede che quando il Sistema Sanitario non sia in grado di
dare gli appuntamenti nei tempi previsti, il cittadino possa effettuare la
stessa prestazione in intramoenia, pagando solo il ticket. Ne parliamo con
Natale Di Cola, Segretario della CGIL di Roma e del Lazio».  




Pacco bomba per il ministero dell’Interno: proseguono le indagini

Un pacco bomba destinato al Viminale è stato intercettato nell’ufficio smistamento delle Poste in via Ostiense, a Roma, e disinnescato dagli artificieri della Polizia. Il ritrovamento, di cui scrive il sito di ‘Leggo’, risale a fine ottobre. Stando a quanto confermano gli investigatori, il pacco poteva esplodere: all’interno c’era innesco con batterie collegato ad un contenitore con della polvere pirica. Sono in corso le indagini ma dai prima accertamenti si escluderebbe una matrice anarcoinsurrezionalista.

Il plico era indirizzato genericamente al ‘ministero dell’Interno’, senza che vi fosse indicato un destinatario. Ad intercettarlo è stato uno degli impiegati delle Poste, insospettito da quanto aveva visto quando il pacco è stato esaminato ai raggi x. Dall’ufficio postale hanno immediatamente chiamato gli artificieri, che hanno analizzato il pacco e disinnescato l’ordigno. Gli accertamenti svolti dalla Digos e dall’Antiterrorismo, coordinati dalla procura di Roma, sono ancora in corso ma al momento sarebbero già emersi una serie di elementi che escluderebbero un coinvolgimento di cellule anarco-insurrezionaliste.




Valsamoggia, custode spara dalla finestra: dei malviventi erano entrati nella proprietà. Ucciso un uomo

BOLOGNA – Una donna di Bazzano di Valsamoggia ha chiamato stamattina intorno alle 5 il 112: il marito aveva sorpreso alcune persone ad armeggiare davanti alla porta d’ingresso della loro casa di campagna, e ha esploso colpi di pistola da una finestra: un uomo è stato trovato morto all’esterno dell’abitazione. Sono giunti sul posto i carabinieri di Borgo Panigale, Bazzano e del nucleo provinciale di Bologna, che hanno verificato che l’arma utilizzata dall’uomo era regolarmente detenuta. I sanitari del 118 hanno accertato il decesso dell’uomo che non è ancora stato identificato perché sprovvisto di documenti di riconoscimento.

Sarebbero cinque i colpi sparati dall’uomo, un 68enne italiano, custode insieme alla moglie di una dependance di una villa di proprietà di una famiglia fiorentina. A quanto si apprende, alcune persone erano riuscite a forzare l’accesso di un capanno e a portare via alcuni attrezzi trovati poco distante dalla villa dai carabinieri




Intermediazione diritti d’Autore: la Soundreef prepara un 2020 da record

Continua l’espansione di Soundreef nel mercato della gestione dei diritti d’autore in Italia. Ad oggi sono più di 39 mila gli autori ed editori rappresentati dalla collecting indipendente (di cui oltre 22 mila italiani) e tanti sono i nuovi iscritti. Si attesta infatti a più del 50% l’incremento del repertorio amministrato a partire dal 1° gennaio 2020.

A scegliere Soundreef sono autori ed editori provenienti trasversalmente da tutta l’Industria musicale. Per citarne alcuni: Alberto Margheriti, editore e titolare di Smilax Publishing e di Kromaki Music, alla guida di uno dei più grandi Gruppi Editoriali Italiani con un catalogo di oltre 120 mila brani (tra cui brani di Ligabue, Robert Miles e Laura Pausini); Fortunato Zampaglione, tra i più importanti autori del Pop italiano che con “Fall On Me” – interpretata da Andrea Bocelli – ha recentemente conquistato la scena internazionale; e Ketama 126,giovane promessa del rap che ha già ottenuto un disco di platino.

E il repertorio cresce non solo quantitativamente, ma anche qualitativamente, arricchendosi di grandi successi interpretati da celebri artisti come Laura Pausini, Vasco Rossi, Andrea Bocelli, Gianni Morandi, Ligabue, Francesco Renga, Eros Ramazzotti, Jennifer Lopez, Umberto Tozzi, Marco Masini, Gianna Nannini, Marco Mengoni, Robert Miles e molti altri.

“Siamo davvero felici per i tanti autori ed editori che ci stanno dando fiducia” – dichiara l’AD di Soundreef Davide d’Atri. “Questa è, senza dubbio, l’ennesima conferma che stiamo andando nella giusta direzione e che sviluppare tecnologia e fare innovazione nell’ambito della gestione dei diritti d’autore è un’esigenza per gran parte del settore. Lo testimoniano i numerosi nuovi ingressi e gli oramai 39 mila autori ed editori che hanno già scelto i nostri servizi.”

“Siamo contenti per questa nuova avventura con Soundreef” – ha dichiarato Alberto Margheriti, titolare di Smilax Publishing e di Kromaki Music. “Abbiamo trovato ottimi interlocutori, servizi all’avanguardia e attitudine propositiva e rivolta al futuro: fattori per noi sono fondamentali. Inizia così una nuova fase. Siamo sicuri che questa scelta sarà molto proficua.”

Tra i tanti passaggi oltre a Smilax Publishing e Kromaki Music e ai già citati Fortunato Zampaglione e Ketama 126 va menzionato l’intero repertorio del Maestro Giancarlo Bigazzi (“Gloria”, “Rose Rosse”, “Luglio”, “Se bruciasse la città” e molti altri), il catalogo dell’editore USA Princess Lola (gruppo Memory Lane Music), che ha scelto di affidarsi a Soundreef per il collecting in Italia. Entrano inoltre Xabier Iriondo, anima sperimentale degli Afterhours; Il Cile, autore e interprete che ha collaborato con J-Ax, Club Dogo e Negrita; Gigi Finizio, che il prossimo giugno si esibirà allo stadio San Paolo di Napoli; Marco Falagiani, co-autore del Maestro Giancarlo Bigazzi e compositore della colonna sonora di “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores; e Saverio Principini collaboratore e co-autore di Vasco Rossi.




Anguillara Sabazia: scuola, cittadella del sociale e sviluppo del territorio: sabato mattina l’incontro pubblico tra cittadini e politica

Sabato 7 dicembre alle ore 10.30 ad Anguillara Sabazia presso l’agriturismo Zugarelli in via Comunale di San Francesco, 2590

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Facciamo crescere la partecipazione per colmare la mancanza di dialogo con la cittadinanza. Questo l’obiettivo dell’incontro aperto al pubblico che si terrà sabato 7 dicembre alle ore 10.30 ad Anguillara Sabazia presso l’agriturismo Zugarelli in via Comunale di San Francesco, 2590.

A sviscerare temi che ormai fanno parte delle criticità croniche della città – scuola, cittadella del sociale e sviluppo del territorio – saranno i consiglieri comunali Antonio Fioroni del gruppo misto e il capogruppo del PD Silvio Bianchini. Interverranno inoltre il consigliere della città Metropolitana di Roma Capitale Giovanni Libanori, l’onorevole Luciano Ciocchetti già Vicepresidente della Regione Lazio e il Presidente di AnguillaraSvolta Sergio Manciuria, oltre a rappresentanti dell’associazionismo cittadino.

All’incontro è stato inoltre invitato a partecipare anche il consigliere di maggioranza con delega alla scuola Massimiliano De Rosa.

Un occasione per i cittadini quella di sabato mattina di interfacciarsi con la politica a livello locale e sovracomunale quindi di poter intervenire con domande oppure con proposte su iniziative da intraprendere per cercare di migliorare una condizione che oggi appare come disastrosa.

A moderare l’incontro il direttore de L’Osservatore d’Italia e giornalista collaboratrice de Il Messaggero Chiara Rai.

https://www.facebook.com/paginaosservatoreitalia/videos/567580470725093/



Ferrovie concesse, ultima chiamata: parte la petizione in favore della Roma-Giardinetti

Sala Tevere.
Interno giorno. Al centro del tavolo presidenziale l’assessore regionale ai
trasporti Mauro Alessandri intento a
illustrare «il cambio governance e il piano degli investimenti» previsti sulle ferrovie ex concesse, Roma-Viterbo e Roma-Lido. Capitolo a parte per quanto riguarda la Roma-Giardinetti. «La nostra posizione
è chiara – ha chiarito – cessione a Roma
Capitale
, perché corrisponde perfettamente alla caratteristiche di una
linea tranviaria. Lo abbiamo concordato con il Comune, fino all’ultimo
avvicendamento sugli assessori».

Più che una
presentazione, quella andata in scena venerdì mattina, 29 novembre, in via
Cristoforo Colombo, sede della Regione
Lazio
, sembra essere stata una corsa contro il tempo. Da un lato per
recuperare credito agli occhi degli utenti – e potenziali elettori – dall’altra
per evitare ulteriori stangate dall’ANSF.
 Considerazioni a parte, sono 800 i milioni gli euro stanziati
complessivamente per le due ferrovie: 315 per l’acquisto del nuovo materiale
rotabile e 418 per gli interventi
strutturali, «investimenti–
spiega Alessandri – sulle opere civili e tecnologiche».

Affianco
all’assessore, il vicepresidente della Regione Daniele Leodori, il Responsabile dell’area trasporti su ferro Carlo Cecconi e il Direttore Stefano Fermante. E poi, quelli che sono
i veri protagonisti del «cambiamento»,
chiamati a farsi carico del pesante fardello:
il Presidente di Cotral SpA Amalia
Colaceci
, l’Amministratore Unico di ASTRAL
Antonio Mallamo e il Direttore della
Direzione territoriale di RFI Vito Episcopo. «Li
ringrazio tutti per il grande lavoro di squadra messo in campo in questi mesi – ha
detto Alessandri – ora al lavoro, con concretezza e umiltà, lungimiranza ed
attenzione. Il nostro compito è migliorare la vita delle cittadine e dei
cittadini, garantire la sicurezza del trasporto e il futuro delle lavoratrici e
dei lavoratori».

Nella
Lido gli investimenti sono destinati alla opere civili (recinzioni e barriere
fonoassorbenti), realizzazione del nuovo deposito a Lido Centro, completo
rinnovo dell’armamento e realizzazione del sistema di comunicazione terra-treno
(segnalamento con potenziamento e risanamento della linea aerea). Ma quello che
conta è la manutenzione straordinaria del materiale rotabile esistente. Sulla
Viterbo, quella messa davvero male, le risorse riguardano il «raddoppio
della stazione Flaminio – riprende l’assessore – il raddoppio della tratta
Riano – Morlupo e la predisposizione raddoppio tratta Montebello – Riano, manutenzione
straordinaria materiale rotabile esistente, potenziamento deposito Acqua
Acetosa e potenziamento linea elettrica».

«Per i nuovi convogli delle due linee –
ha continuato – saranno utilizzati 315 milioni di euro, i primi 100 da
concretizzare con l’acquisto di 11 nuovi treni dei 38 totali previsti (abbiamo
già avviato le procedure ed entro il 28 febbraio 2020 riceveremo le offerte
delle ditte prequalificate). La futura governance delle due linee sarà pubblica
al 100% con il graduale subentro di ASTRAL e Cotral ad Atac: dal 1 gennaio 2020, Astral Spa affiancherà Atac nella
gestione delle infrastrutture, procedendo da subito a investire 19 milioni di
euro per la manutenzione straordinaria del materiale rotabile esistente. Dal 1
luglio 2020 Astral diventerà unico gestore delle infrastrutture e dal 1 gennaio
del 2021 Cotral affiancherà Atac anche nella gestione dell’esercizio, fino al 1
luglio 2021, quando Cotral diventerà gestore unico dell’esercizio sulle due
linee ferroviarie». Secondo Alessandri è fondamentale «il
rapporto con territori, sindacati, comitati ed osservatorio regionale trasporti».

A stretto giro di posta la risposta, puntuale, dei Comitati Pendolari della Viterbo e della Lido che in un comunicato congiunto rendono noto di aver indetto «una manifestazione per il giorno 11 dicembre 2019 dalle ore 11 nei pressi della sede della Regione Lazio a Via Rosa Raimondi Garibaldi». Un modo «per ribadire la necessità all’ente regionale di mettere in campo tutte le energie necessarie da subito per migliorare il servizio erogato da ATAC, ai minimi termini da mesi ormai». Non una protesta ma un incitamento. «Al piano di investimenti annunciato dalla Regione – chiosa Roberto Spigai del Comitato della Lido -, mancano tutti gli interventi “Caronte”, cioè quelle azioni che servono a traghettare le anime dei pendolari “dannati”, dall’Inferno di oggi al Paradiso di dopo domani l’altro, attraverso il fiume bollente dei treni insufficienti e inaffidabili e dei lavori in costanza di esercizio. Mancano anche notizie su tutti i cantieri fermi sulla Lido, a cominciare da Acilia sud».

Sono i disservizi quotidiani che attanagliano l’utenza, e nei confronti dei quali non sembra esserci una soluzione a breve termine. Solo questa mattina un treno diretto a Porta San Paolo è andato in tilt alla fermata Vitina, rallentando per l’ennesima volta il servizio, mentre dall’altra parte, sulla Viterbo, si sono verificate 15 soppressioni, di cui 12 treni urbani e 3 extraurbani, come riportato da Fabrizio Bonanni nel Gruppo dei Pendolari RomaNord. Che aggiunge lapidario: «Come pensavamo, la Regione ci ha appena scritto che “per cause tecniche” non ci sarà l’incontro dell’Osservatorio con noi l’11 dicembre, nonostante l’invito e le promesse della Regione e di Passanisi alla nostra manifestazione a Piazza del Popolo a novembre. Però la Regione ci tiene comunque a vederci l’11 per discutere della ferrovia: e noi ci andremo. Resta quindi tutto confermato, soprattutto la grande manifestazione».

Ma
sul tavolo, insieme alla inadeguatezza degli orari ferroviari, c’è anche l’annoso
problema dell’accessibilità alle infrastrutture o ai treni. Ne sa qualcosa
la signora Maria Cristina Abballe
,
madre di Alessandro, diversamente
abile, che pur vincendo le cause contro la Regione, riconosciuta colpevole nel
primo e secondo grado di giudizio, aspetta ancora di essere risarcita e di assistere
all’inizio dei lavori alla stazione di Rignano
Flaminio
, finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Un
caso emblematico, ma non unico nel suo genere.

Il consigliere Andrea Bozzi

Sabato
scorso, 30 novembre, si è svolta la manifestazione del Coordinamento Cittadino Accessibilità del Municipio X che «ha il grande merito di fare una
battaglia che vale per tutti – dichiara Andrea
Bozzi
, capogruppo municipale di “Sogno Comune” –  perché lo scandalo delle barriere
architettoniche che impediscono di raggiungere dalla stazione di Ostia Antica della Roma-Lido il Borgo,
gli Scavi archeologici e i centri abitati, lo paghiamo tutti, sia in termini di
diritti che di sviluppo del territorio. Basti pensare che l’amministrazione a
cinquestelle chiede di inserire gli Scavi nel patrimonio Unesco e ci fa facile
propaganda, senza però considerare che tutte le infrastrutture intorno non sono
adeguate e che qualsiasi Commissario si metterebbe a ridere o a piangere
davanti allo stato dell’arte». 

E
ancora: «Da anni giacciono progetti mai
realizzati – prosegue il consigliere civico – che riguardano l’attraversamento
a raso dalla stazione al Borgo attraversando la Via del Mare, o il rifacimento
totale del ponte che scavalca, oggi senza scivoli o ciclabilità, fino alla
rimodulazione di tutta la viabilità. Ma purtroppo questi progetti non hanno mai
visto la luce e nell’ultima commissione fatta in Campidoglio la Città
Metropolitana, che è uno dei soggetti coinvolti, non si è neppure presentato,
mentre nel Bilancio non c’è nulla. È vergognoso che Roma non consideri questa
una priorità e il Municipio X non abbia la forza di farsi valere, al punto che
nell’assemblea di oggi nel centro anziani di Ostia Antica “lo
Scariolanti” che ha seguito il corteo la Presidente ha semplicemente
ribadito che non ha i poteri per dare e che loro le richieste le hanno fatte. I
soliti alibi inutili di chi ha ereditato un immobilismo delle precedenti
amministrazioni, e che non ha fatto altro che portarlo avanti».

Capitolo a parte, come detto, merita la Roma-Giardinetti, l’ex concessa riqualificata a “tranvia veloce” ma rimasta nel limbo. Dopo il grave deragliamento avvenuto domenica scorsa sul binario di manovra della stazione di Centocelle per cause ancora da accertare, l’associazione TrasportiAmo, la stessa che ha segnalato l’incidente, ha lanciato una petizione online sulla piattaforma change.org. Subito condivisa dal Comitati Pendolari. «La linea svolge un ruolo strategico – recita il testo – nelle politiche dei trasporti della Via Casilina (Municipi V e VI), anche indipendente dalla Metro C», e che il PUMS,votato dall’Assemblea Capitolina in agosto, «prevede l’ammodernamento e il prolungamento» a Termini da un lato e a Tor Vergata dall’altra. Pertanto l’associazione chiede «di definire il trasferimento, a titolo gratuito, dell’infrastruttura dalla Regione Lazio a Roma Capitale e di sollecitare il MIT affinché assegni le risorse necessarie per l’ammodernamento e il prolungamento della Linea».

L’associazione sollecita inoltre la riapertura della linea fino a Giardinetti oppure «di prolungare quantomeno l’esercizio fino alla fermata “Togliatti” in corrispondenza della fermata Metro C “Parco di Centocelle”, in modo da creare un efficiente nodo di scambio» e l’istituzione di un Osservatorio «aperto alle associazioni/comitati dei pendolari e del territorio, ai Municipi e alle Organizzazioni Sindacali», per monitorare l’avanzamento lavori. Ugualmente importante il punto in cui chiede di «avviare gli interventi di revisione generale ai 5 elettrotreni serie Et81», la cui gara è stata aggiudicata da Atac nel 2015 a «ditte specializzate per un importo pari a € 1.481.415».  

D’accordo il CESMOT: «Da troppo tempo si naviga a vista senza alcuna idea per il futuro della linea e senza alcun intervento di ammodernamento o potenziamento. Finora sono state spese tante parole,ma fatti concreti zero. Ci chiediamo cosa intendano fare istituzioni per il futuro di questa è linea e quando intenderanno riaprire tratta  Centocelle – Giardinetti, chiusa da anni per colpa Delle folli scelte di Atac». «La nostra attenzione sul tema delle ferrovie concesse è sempre alta – scrive Renzo Coppini, Segretario SLM Fast-Confsal Lazio – in merito alla Giardinetti, condividiamo la sollecitazione dell’Associazione TrasportiAmo. Daremo il nostro supporto a tutte quelle iniziative in tutela del trasporto su ferro, per costruire insieme un servizio pubblico sostenibile e adeguato alle reali esigenze del personale e dell’utenza».

La consigliera Capitolina Celli

«Ho firmato la petizione per sollecitare Roma Capitale – spiega la consigliera capitolina Svetlana Celli, capogruppo di #RomatornaRoma – ad acquisire le competenze sulla “Roma-Giardinetti” e avviare così l’iter di riqualificazione e ammodernamento a vantaggio degli utenti e dei lavoratori. Il Ministero su sollecitazione della Regione ha classificato ufficialmente la linea “tranvia veloce”, proprio per le sue caratteristiche particolari di linea tranviaria di superficie. L’Amministrazione capitolina però latita e non decide l’acquisizione. Così questa linea rimane in un limbo di competenze e soffre per mancati interventi strutturali e mancato riconoscimento di fondi. Se invece si accelerasse sul trasferimento di competenze potrebbero arrivare dal Ministero risorse e progetti e renderebbero la Roma-Giardinetti più sicura e moderna. Un progetto potrebbe riguardare anche il collegamento diretto con la metro C, con il prolungamento fino al Parco di Centocelle. Un passaggio di consegne semplice e diretto – conclude l’esponente – che aiuterebbe il presente e il futuro di questa linea molto frequentata dai romani. Ringrazio l’associazione TrasportiAmo per averla proposta e mi auguro riesca a fare le giuste pressioni sul Campidoglio a guida pentastellata». A margine delle dichiarazioni la consigliera della Rete Civica dei Cittadini fa sapere che nei prossimi giorni presenterà una specifica mozione.




Olimpiadi di Pechino 2022, una delegazione cinese condivide le buone pratiche di gestione della sicurezza dei Giochi di Torino 2006

Una delegazione cinese proveniente dalla provincia di Hebei interessata alla gestione dei XXIV Giochi olimpici invernali che si svolgeranno a Pechino dal 4 al 20 febbraio 2022, è giunta a Milano per condividere le esperienze in materia di safety e security in occasione dei grandi eventi e in particolare delle Olimpiadi invernali Torino2006.

All’incontro con i 5 Funzionari cinesi Yao Aiguo, Zhu Ye, Zhang Bingfeng, Zhao Guangyu e Li Yajie sono intervenuti anche Maria Grazia Santini Presidente di Forum Security è il Prefetto Francesco Tagliente ex Questore di Roma, che per anni, dal 2000 fino alla conclusione delle Olimpiadi del 2006, si è occupato della pianificazione e gestione della sicurezza di tutti i grandi eventi ospitati in Italia, nella veste di direttore dell’Ufficio Ordine Pubblico del Ministero dell’Interno.

Al miting hanno partecipato, tra gli altri, il Vice Prefetto di Milano Alessandra Tripodi, il Segretario Generale Associazione Consiglieri regionali della Lombardia Alessandro Patelli, il Segretario Generale di Unione Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza Marco Barbieri, il Vice Dirigente Comando Vigili del Fuoco di Milano Edoardo Cavalliere d’Oro, il Chief Security Officer Fiera Milano S.p.A. Manuel Di Casoli nonché Iacopo Mazzetti dell’Assessorato Turismo, Sport e qualità della vita del Comune di Milano e Gloria Zavatta Chief executive officer AMAT Srl (Agenzia per l’ambiente, la mobilità e il territorio)

Dopo il saluto introduttivo del segretario Generale dell’associazione Consiglieri regionali della Lombardia Alessandro Patelli ha preso la parola Il direttore nazionale della Federazione del turismo organizzato Gabriele Milani il quale ha detto che “Un legame stretto con la città che ospiterà le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 può portare grandi benefici di turismo con i giochi olimpici di Milano Cortina 2026. Grazie a questi grandi eventi, infatti, si devono cogliere da subito le opportunità per la promozione del territorio e favorire le attività delle imprese turistiche. Milioni di cinesi, tesserati di federazioni sciistiche, stanno iniziando a scoprire la meraviglia delle Alpi. Oltre allo sci si stanno sviluppando nuovi prodotti sperimentali, si pensi ai cd. “Lung-Wash Tours” ; dato il livello di inquinamento di alcune città della Cina sono richiesti tour nei luoghi di aria pulita. Ed infine possiamo far leva sulla forte attrattivita che il nostro Paese, ed in particolare Milano, sta riscontrando nel mondo”.
Il Prefetto Tagliente ha premesso la sua gratitudine per la richiesta dell’incontro della delegazione cinese perché rappresenta anche la conferma che per la gestione dei grandi eventi l’Italia è considerata un esempio perfetto di quello che va fatto in occasione di eventi in cui esistono minacce anche di tipo terroristico.

Tagliente poi ha trattato sinteticamente le tematiche più significative, premettendo lo scenario critico che si presentava alla vigilia delle Olimpiadi Invernali: dalla inziale incertezza sulla catena di comando in tema di gestione della sicurezza, alla costituzione di differenti tavoli tecnici per la pianificazione dei dispositivi di sicurezza; dalla proliferazione di offerte tecnologiche da parte di società presentate da altri Paesi, al rischio della presenza di un numero eccessivo di addetti alla sicurezza armati al seguito dei dignitari esteri compreso il pericolo di alimentare allarme terrorismo da parte di soggetti non informati, desiderosi di apparire a tutti i costi.
Ha concluso il suo intervento mettendo l’accento sul valore del Centro Nazionale di Informazione sulle Olimpiadi (CNIO) che si è rivelato uno strumento di importanza strategica anche per gli ufficiali di collegamento dei Paesi partecipanti e per il Comitato Organizzatore. Un grande punto di forza che ha consentito all’Italia di riscuotere il plauso dei vertici delle istituzioni governative e sportive italiane e internazionali.
L’ex presidente del CNIO ha ricordato le parole dette alle agenzie di stampa dall’allora Ministro dell’Interno Pisanu: “Il modello italiano di gestione dei grandi eventi è stato all’altezza, suscitando l’ammirazione del Direttore dell’Interpol, degli osservatori internazionali e dell’ex sindaco di New York.
Rudolf Giuliani infatti, dopo aver partecipato ad una riunione del CNIO insieme con l’Ambasciatore USA Ronald Spogli, per esprimere il suo apprezzamento per il lavoro compiuto per la gestione della sicurezza delle Olimpiadi affermò che “L’Italia e Torino hanno avuto un grande successo, per quel che riguarda la sicurezza olimpica che è un esempio perfetto di quello che dobbiamo fare in altre occasioni in cui esistono minacce anche di tipo terroristico”.

La dottoressa Maria Grazia Santini Presidente di Forum Security ha affrontato il tema della prevenzione e gestione delle nuove minacce terroristiche attraverso la mirata specializzazione formativa dell’aumento factotum strategicamente connesso con la crescita della tecnologia e dell’intelligenza artificiale. Uno sguardo particolare agli ultimi investimenti firmativi sulla materia del profilo comportamentale .

Il vice prefetto Alessandra Tripodi trattando dell’esperienza di Expo2015 ho detto che “La prefettura di Milano ha assunto un ruolo di coordinamento nell’organizzazione e nella gestione del grande evento Expo 2015 sia attraverso una pianificazione puntuale e dedicata alla prevenzione dei possibili rischi correlati alla manifestazione, sia attraverso una sala operativa attiva per tutto il semestre Expo, con tutte le componenti del soccorso pubblico.
La riuscita dell’evento da Merito della piena sinergia di tutte le istituzioni coinvolte e della società Expo 2015, sinergia che si e realizzata sia nella fase preparativa della esposizione mondiale, sia durante la manifestazione stessa. Milano ancora beneficia degli effetti positivi di valorizzazione delle città, che è derivata da Expo, con un turismo che in città è diventato sempre più esponenziale. E grazie ad Expo che a Milano è iniziata una vera e propria rinascita”.




Ancona, museo Archeologico: una giornata per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della tratta e dello sfruttamento di esseri umani

ANCONA – Venerdì 6 dicembre si terrà ad Ancona, al Museo Archeologico nazionale delle Marche, una Giornata regionale di confronto e sensibilizzazione sul tema della tratta e dello sfruttamento di esseri umani, per sensibilizzare la cittadinanza rispetto a questi gravi fenomeni che si registrano anche nelle Marche e per fare sapere ciò che le istituzioni e la società civile metto in campo per contrastarli.

Nella regione Marche il fenomeno è visibile nella prostituzione di strada ma è presente in tutti i settori economici: agricoltura, edilizia, commercio e nell’accattonaggio organizzato e forzato. Ogni cittadino può fare la sua parte favorendo percorsi di inclusione e legalità, promuovendo attività economiche sane.

La Giornata si articola in un convegno a partire dalle ore 17, aperto alla cittadinanza,   su “La tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani nelle Marche “ cui parteciperanno parte le istituzioni e le associazioni coinvolte e con un concerto alle ore 21,30 intitolato Hymns to Freedom a cura di Eugenio Giordani e Marco Salvarani, starring la cantante newyorchese Joy Garrison

Il progetto è del Comune di Ancona- assessorato Politiche sociali e Pari Opportunità insieme alla cooperativa sociale On the Road e all’associazione Free Woman, partner attuativi, con il patrocinio di Regione Marche- assessorato Politiche sociali e sport e Autorità garante dei diritti della persona e dell’Alto Commissariato per i Rifugiati, con il contributo di Soroptimist International Club di Ancona, della Federazione Italiana Donne Arti e Professioni di Ancona e del Club Inner wheel di Ancona e di Ancona jazz.
L’incontro del pomeriggio sarà occasione per fare il punto sulle politiche per prevenire, contrastare e fornire assistenza alle persone vulnerabili, vittime della tratta.   Ai presenti verrà tra l’altro illustrato il progetto Assimetria 3 Marche, finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinato dalla cooperativa sociale on the Road insieme a Free Woman e alla Congregazione delle Suore oblate del Redentore di San Benedetto del Tronto.

Il concerto Hymns to Freedom vuole dare voce -attraverso la musica- alle condizioni di sfruttamento e segregazione e alle terribili sofferenze di popoli e di singoli, sottoposti a ingiustizie e atrocità sociali. Fra i più deboli ed emarginati, le donne soffrono doppiamente per essere trattate come ultime, ridotte a merce nella loro capacità di lavoro e nella loro sessualità. Un ricco repertorio di musica blues e soul ha incarnato in suoni e parole quei tormenti, ma anche la speranza di riconquista della libertà, e l’affermazione della pari dignità dovuta ad ogni essere umano. Oggi assistiamo a nuovi schiavismi, che si ripetono in forme poco difformi da quelli del passato. Non sorprende dunque che quella musica tradizionale illustri ancora così pienamente i dolori e le aspirazioni delle vittime di oggi, e che composizioni più recenti tornino a denunciare violenza, disuguaglianze e soprusi: i brani in programma raccontano disperazione e sopraffazione – come Backlash blues o Sometimes I feel like a Motherless Child – ma anche voglia di libertà e riscatto – come I Wish I Knew How It Would Feel to Be Free, o A change is gonna come – e l’assurdità della discriminazione, – come Ebony and Ivory moderno inno contro il razzismo.

I PROTAGONISTI:
Joy Garrison, americana di New York, figlia maggiore di Jimmy Garrison (contrabbassista del mitico quartetto di John Coltrane) è da molti anni in Europa. Ha vari Album e CD al suo attivo e svolge la sua attività prevalentemente come solista, ma numerose sono state le partecipazioni a trasmissioni televisive e radiofoniche. La sua versatilità interpretativa, infatti, diventa maggiormente suggestiva durante i concerti, grazie alle particolari doti di coinvolgimento di cui è dotata. La vocalità intensa e struggente da un lato, morbida e pastosa dall’altro, impregnata di blues, la verve ritmico-melodica e la padronanza dello “strumento” voce, le permettono di aggredire vari repertori – sempre controllando, però, l’accordo con il gruppo strumentale – proponendo la sua musica  attraverso tutte le forme espressive che il suo stile e talento le consente. E’ impegnata in concerti e seminari in tutto il mondo (Francia, Tunisia, Italia, Spagna, Svizzera, Turchia, Norvegia, Albania, Russia, Usa, Emirati, ecc.). Ha collaborato con Hank Jones, Kevin Eubanks, Cameron Brown, Billy Heart, Barney Kessel, Tony Scott, Carmen McRae, Gloria Estaban, Billy Preston, John Scofield, Jose Careras, Gianni Ferrio, Giovanni Tommaso, Fabrizio Aiello, Riccardo Biseo, Claudio Colasazza, Amedeo Ariano, Francesco Puglisi, Bruno Biriaco, Renzo Arbore, Zucchero, Massimo Ranieri, Gianni Morandi, Eros Ramazzotti, James Senese e altri validi musicisti americani e europei.

Eugenio Giordani (pianoforte, tastiere). Ha studiato pianoforte e musica elettronica diplomandosi col massimo dei voti al Conservatorio “Rossini “di Pesaro dove dal 1976 ha insegnato pianoforte, composizione elettroacustica e Jazz. Nel 1980 si è laureato in ingegneria elettronica all’Università di Ancona. Da molti anni svolge attività di sound designer e di autore di computer music per video. Nel campo della musica jazz ha condiviso esperienze concertistiche e di jam session con diversi artisti italiani e stranieri tra cui Giulio Capiozzo, Peter Guidi, Jimmy Owens, Gianni Giudici, Paolo Pellegatti e Brian Auger. Alterna l’uso del pianoforte all’organo Hammond che utilizza in un repertorio che combina la tradizione blues e rock con l’acid jazz, con il gruppo Log2. Come compositore di computer music ha ottenuto importanti riconoscimenti e premi internazionali ed ha pubblicato diversi articoli tecnico/musicali in ambito specialistico. Recentemente ha realizzato con Marco Salvarani il progetto Blowin’ Up, consistente nella trascrizione e arrangiamento per sestetto dell’intera colonna sonora originale del film “Blow-Up” di M. Antonioni, con le musiche di H. Hancock, eseguita in prima assoluta a Fano Jazz 2016 (Teatro della Fortuna).

Marco Salvarani (contrabbasso, basso elettrico). Si è diplomato in contrabbasso al Conservatorio “Rossini ” di Pesaro e laureato al DAMS di Bologna. Ha suonato in diversi ambiti (cameristico, sinfonico, jazz) e collaborato stabilmente dal 1980 al 2005 con la Marche Jazz Orchestra diretta da Bruno Tommaso, con la quale ha inciso “Dies Irae” (featuring Gianluigi Trovesi, 1989) e “Ulisse e l’Ombra” (2000). Ha collaborato con la RAI come consulente musicale e programmista. Autore di numerose pubblicazioni, è stato docente dal 1986 di storia della musica e musicologia al Conservatorio di Pesaro, e nello stesso ruolo ha collaborato con le Università di Macerata ed Urbino.

Alessandro Pivi (batteria) intraprende lo studio della batteria all’età di 7 anni, perfezionandosi con Jimmy Cobb, Benny Golson, Jeff Tain Watts, Jeff Ballard, Joe La Barbera, Al Foster, Bobby Durham, Joe Farnsworth, Han Bennink, Luis Agudo, George Cables, Barry Harris, ecc. Svolge un’intensa attività concertistica collaborando con Flavio Boltro, Randy Bernsen, Pasquale Innarella, Ares Tavolazzi, Roger Beaujolais, Salvatore Bonafede, Piero Odorici, Guilherme Ribeiro, ecc. Si è laureato cum laude in Musica Jazz al Conservatorio di Bologna con le tesi “Roy Haynes: il passato, presente e futuro del jazz” e “Max Roach biografia, stile musicale e impegno politico: una bacchetta contro il razzismo”. Dal 2016 è docente presso i Conservatori di Cesena e Bologna. Ha inciso “Crossing Generations” (A. Pivi And The Organic Vibe, 2011), “Barba Lunga” (Roger Beaujolais Italian Trio, 2019) e “NUUU!” (Marés Trio, 2019).%MCEPASTEBIN%




Il vino? Un bicchiere al giorno fa addirittura dimagrire!

Uno studio della Harvard Medical School, centro di ricerca statunitense, ha sottolineato gli benefici del vino sul peso. Straordinariamente, sembra che bevendo un bicchiere di vino al giorno, si possa addirittura favorire il dimagrimento.

Gli apporti nutrizionali di un bicchiere di vino sono utili al nostro organismo e, di contraltare, le ricerche condotte sul vino rosso, hanno portato a decretare che bevendone la moderata quantità, il vino aumenta la frequenza cardiaca e stimola il metabolismo a consumare più calorie. In ogni caso, secondo i ricercatori dell’Università di Navarro in Spagna, il vino non favorisce affatto l’aumento di peso perché l’organismo consuma le calorie che apporta il bicchiere grazie alla sua azione di accelerazione metabolica.

Se le calorie medie per un bicchiere di vino sono circa 120 a seconda della tipologia, questo apporto di zuccheri può essere non influente come si pensava un tempo.

Sono i componenti del vino come i composti fenolici e il resveratrolo, che aiutano con le loro proprietà antiossidanti nella protezione dell’organismo delle patologie cardiache e tumorali. Gli studi su questa componente contenuta nel vino sono sempre attivi ma, nonostante alcune discordanze, è certa la funzione cardio-protettiva del resveratrolo contenuto nel vino, in particolare nel vino rosso non trattato con fungicidi e pesticidi. Le quantità non possono essere ingerite in eccesso, però, dato che andrebbero a richiedere ben troppi bicchieri di vino: quindi, un’azione di degustazione vino moderata ma continua può fornire due interventi positivi. Uno per tenere sotto controllo il peso, l’altro per l’apporto di resveratrolo.

Secondo le tabelle caloriche, 1 grammo di alcol equivale a 7 calorie e, quindi, un bicchiere di vino rosso potrebbe avere un corrispettivo medio di 120 calorie mentre un vino bianco circa 110 (leggermente meno alcolico di regola).

Di certo è noto che l’alcol sia un alimento notevolmente calorico e ricco di zuccheri, per questo le quantità fanno la differenza… Capire meglio la relazione tra grado alcolico e contenuto calorico, a tali fini, è importante. Si parte dall’uva, dal cui prodotti si ricava il vino, la quale contiene degli zuccheri che in fase di fermentazione si trasformano in alcol.

Più alto sarà il grado alcolico del vino prescelto per la degustazione, maggiore sarà l’apporto di calorie e la propensione ad ingrassare se ne bevi almeno 2-3 bicchieri.

Inoltre, il contenuto calorico del vino si differenzia anche in base ai processi produttivi eseguiti, dato che lo zucchero può incidere sulle calorie globali del bicchiere anche tramite la sua fermentazione.

I residui di zuccheri in alcuni vini sono minimi e quindi non è sempre facile decretare con esattezza l’apporto energetico, considerando che la quantità di zuccheri presente nel vino non è presente in etichetta (non essendo obbligatorio indicarla).

Solo nei vini spumanti la normativa prevede che sia indicato il tenore degli zuccheri, tramite diciture però che gli esperti del vino sanno decifrare al meglio – come il brut nature che possiede zuccheri scarsi, e il doux per indicare quelli con alto tenore di zuccheri.

Il nostro fabbisogno giornaliero di nutrienti varia a seconda dell’attività sportiva svolta ma, in generale, le proporzioni sono costanti tra un rapporto che vede in primo piano i carboidrati – zuccheri, con un 50 per cento minimo di apporto nutrizionale, seguiti da grassi di un minimo 15 e massimo 35%, e in seguito le proteine, fino al 15% della dose giornaliera di alimenti. Per gli sportivi, che necessitano di un apporto proteico maggiore, la quota delle proteine può salire fino al 20 o 25% a seconda del training effettuato.

E il vino? Un consumo consapevole e moderato del vino può incidere circa del 7-10% del fabbisogno energetico giornaliero, ovvero un paio di bicchieri di vino a gradazione alcolica media.

C’è da ricordare che bere un bicchiere di vino comporta un’assunzione di calorie in media minore rispetto a molte bevande in commercio e ai superalcolici, oltre che essere meno calorico di una birra. Questo avviene perché, sebbene il potere calorico del vino sia superiore ad alcune di queste bevande, se ne consumano generalmente dosi superiori rispetto al singolo bicchiere di vino.

Anche le bibite energetiche, inoltre, sono spesso ricche di zuccheri e diversi studiosi della nutrizione sportiva concordano che sia meglio prendere degli integratori di magnesio e potassio privi di coloranti, piuttosto che “bibitoni” zuccherati.




Ugl, il Sindacato diventa CreAttivo: nuove opportunità per gli artisti

Parola d’ordine: “Cambiamento”. E’ questo l’obiettivo che si propone di raggiungere il nuovo Segretario Regionale del Sindacato UGL Creativi Lazio e della Città Metropolitana di Roma Capitale, Giovanni Battista Rossanese.

Rossanese, già Presidente dell’Associazione Culturale ArteMusica – Artidee Italia, oggi mette sul tavolo della contrattazione sindacale il suo impegno nel sostenere il ruolo degli artisti e dell’Arte in genere, determinato ad affermare e valorizzare il lavoro creativo come elemento di ricchezza del nostro Paese, di produttività, di identità e continuità culturale, di legame sociale.

Rossanese, come intende il suo nuovo ruolo?

Fino ad oggi la promozione dell’operato artistico è stato appannaggio di gallerie d’arte, musei, spazi espositivi e luoghi specializzati. Da oggi sarà compito di un sindacato accompagnare gli artisti ed i loro progetti, ascoltando la loro offerta e offrendo nuove soluzioni e proposte. L’artista non avrà più solo un luogo di riferimento ma un vero e proprio corpo per emergere in un campo lavorativo difficile da seminare perché non considerato o poco considerato come produttivo anche dallo Stato, che valuta l’Arte e la Cultura come “Bene sociale e non Bene di consumo”.

Se non abbiamo capito male, quindi lei si prefigge di aprire nuove opportunità agli artisti attraverso un’apposita sezione dell’UGL?

Esatto, l’UGL, affidandomi questo incarico prestigioso, intende incentivare il rapporto tra la produzione artistica, gli enti pubblici e privati, le imprese ed il mercato, in linea con il programma nazionale del Sindacato perché molto spesso l’artista, il creativo, l’artigiano, svolgono con passione, emozione e sentimento un lavoro non riconosciuto. Questo è un ostacolo allo sviluppo di tante personalità dalla grande creatività e questo ostacolo deve essere rimosso attraverso l’impegno del Sindacato che vuole aprire le sue porte alla partecipazione di tantissime persone che oggi non si sentono rappresentate e che, di fatto, restano nell’ombra, incomprese.

Rossanese, concretamente, come UGL, cosa pensa di fare e, soprattutto, cosa pensa di fare di più e di innovativo in questo settore?

Voglio offrire nuove opportunità di lavoro in spazi adeguati e riconoscimento economico, agevolazioni, riconoscimento del contributo lavorativo a tutti gli effetti per quella categoria di lavoratori che fino ad oggi non sono considerati tali ma che rappresentano l’identità italiana, della patria, della cultura e dell’Arte, cioè di quel made in Italy di cui tanto si parla ma che troppo spesso è utilizzato solo dalle grandi industrie o dei marchi conosciuti, lasciando nell’ombra i singoli talenti che pure hanno tanto investito in studi e progetti creativi.

Vado a memoria, ma mi sembra che l’UGL sia l’unico sindacato che si stia aprendo ad un impegno del genere?

In effetti, è proprio così. Al giorno d’oggi è difficile trovare spazi di affermazione per artisti giovani e meno giovani, ma di grande talento. Ecco: gli manca il trampolino e oggi quel trampolino si chiama UGL Creativi, primo sindacato che si schiera in aiuto e protezione della categoria.

Ci faccia qualche esempio

Solo per esemplificare alcune delle idee che abbiamo su Roma: vogliamo la rivalutazione degli spazi dismessi presenti sul territorio, proponiamo la riapertura delle Botteghe Artigiane del complesso del San Michele a Ripa per ridare vita ad un luogo storico di Roma, chiederemo l’attivazione di una convenzione con la SIAE per tutti gli artisti iscritti al sindacato che vogliono depositare progetti, opere ecc, patrocineremo mostre gratuite e vetrine di immagine in tutti gli spazi che il sindacato metterà a disposizione dei suoi associati quali gallerie, musei, luoghi espositivi pubblici e privati ed, infine promuoveremo e patrocineremo eventi, progetti e manifestazioni artistiche, artigianali, culturali, enogastronomiche e tutto ciò che metta in risalto le qualità e le caratteristiche proprie delle persone e del territorio. Per dirla in breve: con UGL Creativi Lazio il cambiamento è iniziato.




Trento, mafia nigeriana e traffico di droga: 27 arresti

All´alba di questa mattina è stata disarticolata dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trento – Direzione Distrettuale Antimafia, un´organizzazione criminale, di matrice nigeriana, dedita al traffico di sostanze stupefacenti a Trento ed in Provincia.
Sono state eseguite 27 misure cautelari in carcere a carico di altrettanti soggetti di nazionalità nigeriana da parte della Squadra Mobile di Trento, coordinata dal Servizio Centrale Operativo ed in collaborazione con le Squadre Mobili di Verona e Vicenza, i Reparti Prevenzione Crimine, le Unità Cinofile ed un elicottero del Reparto Volo Stato della Polizia di Stato, specializzato nelle riprese video dall’alto, per impedire che qualcuno potesse sfuggire all’esecuzione dei provvedimenti.
L´operazione denominata “sommo poeta” perché il punto di raduno dell´organizzazione a Trento è stato individuato nella piazza principale antistante lo scalo ferroviario del Capoluogo trentino, dedicata proprio all´illustre poeta fiorentino Dante Alighieri, ha preso avvio nei primi giorni di quest´anno, allorché la Squadra Mobile del Capoluogo trentino ha effettuato un arresto in flagranza di un cittadino nigeriano proprio in piazza Dante.

Le successive attività d´indagine, delegate dall´Autorità giudiziaria di Trento, hanno permesso di accertare che non si trattasse di uno spacciatore isolato, privo di collegamenti con altri pusher stranieri, sempre nigeriani, intenti a vendere droga al dettaglio nelle strade del centro storico di Trento. Ma di una vera e propria organizzazione che aveva messo in piedi un sistema estremamente remunerativo di vendita la dettaglio di sostanza stupefacente, in grado di far incassare alla compagine criminale anche 5000/6000 euro al giorno.
Pertanto, d´intesa con l´Autorità giudiziaria di Trento, sono state avviate dalla Polizia di Stato una serie di attività investigative che hanno previsto l´impiego di pattuglie impegnate nel contrasto alla criminalità diffusa, rappresentata dalla vendita al dettaglio di droga, principalmente, marjuana ed eroina, con molteplici arresti in flagranza nel corso delle indagini, 24, ed il sequestro di sostanza stupefacente per un totale di più di 2000 dosi. Allo stesso modo, per risalire alla struttura dell´intera organizzazione sono state promosse attività investigative specifiche da parte della Squadra Mobile di Trento, delegata dalla Procura della Repubblica dello stesso capoluogo, tali da riuscire a disvelare la composizione dell´organizzazione capeggiata da soggetti nigeriani conosciuti con i nomi in codice di “Iron Boss” “Bobo”, “Ken ed “Ukua”, diminutivo di Samuel in dialetto nigeriano, tutti residenti a Verona.
Perché un´altra caratteristica della compagine disarticolata questa mattina è stato proprio essere radicata al di fuori della piazza di spaccio prescelta, la città di Trento. Ogni mattina, da Ala (TN), Verona e Vicenza, gli spacciatori, opportunamente riforniti di droga, precedentemente presa a Verona e Vicenza, ed istruiti dai capi dell´organizzazione attraverso una fitta messaggistica tramite servizi di instant messaging, sono stati visti salire sui treni regionali lungo la tratta ferroviaria che collega il capoluogo alla città scaligera e giungere a Trento, per poi sparpagliarsi lungo le vie della città e riprendere l´ultimo treno disponibile per ritornare verso i luoghi di dimora.