Acqui Terme, arrestato dalla Polstrada chiede ai poliziotti: “Fatemi trascorrere l’ultimo dell’anno a casa”

“Fatemi trascorrere l’ultimo dell’anno a casa” è quello che A.M. cittadino Bulgaro, classe 1986, ha chiesto ai poliziotti del Distaccamento Polizia Stradale di Acqui Terme che lo hanno arrestato perché deve scontare una pena definitiva a due mesi di reclusione, a seguito della Sentenza del Tribunale di Savona che lo ha condannato per falso in documenti.

L’uomo si nascondeva in un paesino dell’hinterland acquese dove aveva preso in affitto una casa ed iniziato un nuovo lavoro e, grazie alla parziale modifica del nome, aveva superato i controlli negli ultimi due anni. Ma questo stratagemma non è stato sufficiente tant’è che gli Agenti della Polizia Stradale di Acqui Terme lo avevano “attenzionato” a seguito di alcune violazioni al Codice della Strada accertate negli ultimi mesi; era stato controllato alla guida di un veicolo con una patente di guida non valida per il nostro paese.

I successivi accertamenti avviati con gli Uffici di Cooperazione Internazionale hanno consentito di identificare con certezza il soggetto, ma soprattutto determinare l’esistenza di quell’Ordine di carcerazione per reati commessi in Italia.

Al mattino del 31 dicembre 2019 gli Agenti della Polizia Stradale di Acqui Terme hanno bussato alla porta della sua casa e, dopo le verifiche e le comunicazioni di rito, è stato arrestato e trasferito presso la casa circondariale “Gaeta e Cantiello” di Alessandria.




Mazzetta da 700 euro: prefetta di Cosenza finisce in manette

Scoperta mentre intascava una mazzetta da 700 euro. La prefetta di Cosenza, Paola Galeone, è stata arrestata. A suo carico la Squadra mobile di Cosenza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica.

Il reato che viene contestato alla prefetta Galeone l’induzione indebita a dare o promettere utilità. Al prefetto viene contestato, in particolare l’articolo 319 quater del Codice penale. Lo riferisce una nota stampa della Procura della Repubblica di Cosenza. La prefetta Galeone si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Taranto.

Obiettivo, fare la cresta sulle spese di rappresentanza che il Viminale autorizza ai suoi rappresentanti territoriali con uno specifico fondo. A Cosenza erano rimasti circa un migliaio di euro, che la prefettura avrebbe dovuto restituire al ministero dell’Interno e Galeone ha deciso di incassare personalmente. Per questo ha proposto all’imprenditrice Cinzia Falcone, titolare di una scuola di inglese, referente di un centro di accoglienza per migranti e presidente dell’associazione Animed, di emettere una fattura falsa per spese inesistenti.

Galeone ha indicato anche la cifra, 1.220 euro, poco di più di quanto rimasto nel fondo a disposizione della prefettura, “per non destare sospetti”. Ma Falcone ha solo finto di accettare la sua proposta e il 23 dicembre si è presentata in Questura per denunciare tutto. Subito sono partite le indagini. Le utenze del prefetto sono finite sotto controllo, mentre gli investigatori della Mobile organizzavano insieme all’imprenditrice lo scambio in modo da poter documentare tutto.

Con un messaggio concordato con gli agenti, Falcone ha fatto sapere al prefetto di aver predisposto la fattura, ottenendo quella che per inquirenti e investigatori è non solo una prova schiacciante, ma anche un allarmante spunto d’indagine “Hai tutta la mia stima – le ha risposto il prefetto – Vedrai, insieme faremo grandi cose”




A Cori arrivano i Re Magi a dorso di veri cammelli: domenica 5 gennaio la rievocazione in costumi d’epoca

CORI (LT) – Domenica 5 gennaio i tre Re Magi arriveranno a Cori a dorso di veri cammelli, accompagnati da un corteo di popolani, in costumi d’epoca, tra musiche e canti della tradizione natalizia, organizzati dalla compagnia “Tres Lusores” e dal complesso strumentale “Fanfarra Antiqua”, con la collaborazione di giovani volontari della Città di Cori, in particolare del comitato di quartiere di Porta Romana, del parroco don Angelo Buonaiuto e del vicario parrocchiale don Giovanni Grossi.

I Re Magi arriveranno presso la chiesa di Santa Maria della Pietà dove faranno visita alla Sacra Famiglia e adoreranno il Bambino Gesù portando oro, incenso e mirra al Re dei Re, e piccoli doni a tutti i bambini che incontreranno nel centro storico del paese, presso il sagrato della chiesa.

Seguirà il concerto del coro polifonico “Lumina Vocis”.




Albano Laziale, sabato 11 gennaio a palazzo Savelli l’appuntamento con la poetica di Fabrizio De André

Ultimo appuntamento con la poetica di Fabrizio De André, dopo le date di Velletri e di Lanuvio, quello ad Albano Laziale con “Per chi ti ha toccato il corpo con la mente”.

Sabato 11 gennaio, in occasione del 21imo anniversario della morte di De André, nella cornice della Sala Nobile di Palazzo Savelli, a partire dalle ore 18, un intreccio di letture tratte dai testi che hanno costituito un punto di riferimento per De André, facendone lievitare la scrittura, condurranno il pubblico nel cuore delle dinamiche complesse che sono alla radice dell’originalità e del portato culturale di ciascuno dei brani del cantautore genovese.

Alle letture, curate dall’attrice Benedetta Badaracco, si affiancheranno le esecuzioni di alcuni dei pezzi più amati della produzione di De André intercalati a brani originali dei cantautori e musicisti che si esibiranno in concerto.

Saranno gli strumenti e le voci di Emiliano Begni (Direttore Musicale); Giulia Briziarelli; Andrea Caovini; Daniela Di Renzo (Direttore Artistico) e di Alessio Ingravalle a instaurare un dialogo a stretto contatto con i testi di De André, facendoli vibrare anche attraverso l’incidenza che questi hanno avuto sulla maturazione di un proprio stile personale.

Si tratta di un progetto pensato in rete entro il territorio castellano, del quale è capofila il Consorzio SBCR (Sistema Bibliotecario Castelli Romani) e che ha ricevuto, oltre al supporto dei tre comuni di Velletri, Lanuvio e Albano Laziale, il patrocinio della Fondazione Fabrizio De André Onlus.




Viterbo, teatro dell’Unione: attesa per il concerto dell’orchestra Filarmonica Vittorio Calamani

VITERBO – Dopo lo straordinario successo del concerto di debutto lo scorso agosto, l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, insieme con il suo sponsor principale Aisico Srl, sarà in concerto con un entusiasmante programma sinfonico che prevede Antonin Dvorak (Danze Slave op. 64 e op. 72) e Gioacchino Rossini (Dall’opera Guglielmo Tell – Ouverture), diretto ancora una volta dal M° Hossein Pishkar, stasera alle ore 21 al Teatro dell’Unione di Viterbo nell’ambito della stagione promossa da Comune di Viterbo e ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

L’Associazione Festival della Piana del Cavaliere, nel suo terzo anno
di attività, si concentra nella realizzazione di un progetto orchestrale che
valorizzi talentuosi musicisti provenienti dal panorama nazionale e
internazionale, affinché si confrontino all’interno di una realtà musicale
professionale che aspira ad una qualità d’eccellenza. L’obiettivo nasce dalla
volontà di investire nella bellezza, nella cultura e nell’arte, ma soprattutto
dalla certezza che i giovani siano un patrimonio da coltivare nel rispetto
delle loro capacità professionali e artistiche. L’opportunità di perfezionarsi
nell’ambito orchestrale e al tempo stesso di realizzarsi nell’ambito lavorativo
è attuabile grazie al sostegno dell’azienda Aisico srl nella persona
dell’Ingegner Stefano Calamani, che crede fortemente nel bisogno di investire nella
crescita culturale di questo Paese.

L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani si è formata tramite
regolari audizioni tenutesi nel mese di maggio 2019 e si sviluppa all’interno
di un progetto pluriennale e continuativo il cui scopo è quello di tornare ad
investire nella cultura, nei giovani e nella musica, incoraggiando un approccio
al patrimonio culturale più facile da attuare e più accessibile, per dare ai
giovani musicisti la possibilità di mettere in pratica la propria
professionalità in un ambiente adeguato e stimolante grazie alla presenza di
colleghi, direttori e solisti provenienti dai più interessanti panorami
musicali italiani ed europei.

L’attività dell’OFVC vuole qualificarsi anche come portatrice di un
contributo positivo al patrimonio culturale regionale ed italiano, per rendere
un giusto merito ai valori storici e paesaggistici del nuovo territorio che la
ospita in cui l’Orchestra, grazie alle sue proposte, vuole farsi promotrice di
una crescita sociale e culturale.

L’OFVC ha fatto il suo debutto mercoledì 14 agosto sotto la guida del
giovane e talentuoso direttore iraniano M° Hossein Pishkar con un meraviglioso
concerto sinfonico realizzato in piazza XX settembre a Configni. Questo evento,
che ha visto eseguite la sinfonia 89 di Haydn e la sinfonia 4 di Schumann, ha
rappresentato la fine della III edizione del Festival della Piana del Cavaliere
e l’inizio dell’attività musicale e artistica dell’OFVC, registrando una
presenza record di più di 400 persone e un successo di pubblico e di critica
davvero degno di nota.

Come dice Luca Di Giulio nella sua recensione: “La cosa che però maggiormente stupisce è l’attenzione e il silenzio surreale in cui tutto ciò avviene, ormai cosa rarissima e apprezzata soprattutto dai musicisti impegnati nell’esecuzione. Anche nelle improvvise pause, nei momenti di sospensione con funzione umoristica del quarto movimento non scatta mai un applauso e anche dopo l’accordo conclusivo rimaniamo tutti immobili ascoltando il suono allontanarsi e disperdersi tra le montagne della Sabina.”

HOSSEIN PISHKAR

Il giovane direttore iraniano Hossein Pishkar vive in Germania dal
2012. La sua carriera è entrata in una nuova fase quando, nel 2017, ha vinto
sia il prestigioso premio Deutscher Dirigentenpreis nel contesto di una
competizione internazionale realizzata in collaborazione con le maggiori
istituzioni musicali di Cologne e la Westdeutscher Rundfunk (WDR), sia il
premio Ernst-von-Schuch-Preis, presentato annualmente in collaborazione con il
Dirigentenforum.

La stagione 2018/2019 porta con sé il debutto
come direttore ospite della Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz, della
Royal Danish Orchestra a Copenhagen, della Staatsorchester Stuttgart, e il
ritorno alla Düsseldorf Symphony, alla Gürzenich Orchestra Cologne,
all’Orchestre Philharmonique de Strasbourg e alla WDR Symphony Cologne.
Dirigerà anche il Rigoletto di Verdi, con la regia di Cristina Mazzavillani
Muti, al Festival di Ravenna e coprirà il ruolo di assistente al direttore
François-Xavier Roth quando la Gürzenich Orchestra eseguirà le opere del
compositore francese contemporaneo Philippe Manoury. Più Avanti, debutterà
anche come direttore della Bremer Philharmoniker e della Nürnberger
Symphoniker.

Pishkar ha inoltre diretto orchestre come l’Orchestra Cherubini, la
Hofer Sinfoniker, l’ensemble St. Michel Strings a Mikkeli, la Staatskapelle
Halle, la Philharmonisches Staatsorchester Mainz e la Staatsorchester
Rheinische Philharmonie a Koblenz.

Come assistente direttore, Hossein Pishkar ha collaborato con Hermann
Bäumer allo Staatstheater Mainz nel 2018 dove ha diretto prove e performance
del Don Carlos di Verdi, con la Sylvain Cambreling atthe Junge Deutsche
Philharmonie nel 2016 dove ha diretto le prove per l’opera Lulu di Berg e per
la prima mondiale del concerto per violino di Rebecca Saunders. Ancora, per
tutta la stagione 2015/2016 con Daniel Raiskin, direttore principale della
Staatsorchester Rheinische Philharmonie di Koblenz. La sua lunga esperienza
come assistente direttore include anche l’opera Il mondo della luna di Haydn al
conservatorio Robert Schumann di Düsseldorf nel 2017.

Hossein Pishkar ha ricevuto ulteriori lezioni da Riccardo Muti (2017,
Aida a Ravenna durante l’Italian Opera Academy) e da Sir Bernard Haitink (2016,
Lucerne Festival Orchestra). Fin dal 2015 ha preso parte al prestigioso
programma tedesco Dirigentenforum, facendo lezione con John Carewe, Marko
Letonja, Nicolás Pasquet, Mark Stringer e Johannes Schlaefli.




Saldi invernali, Federconsumatori: “Diffidare degli sconti eccessivi”

Partiti oggi i saldi invernali in Sicilia, mentre nelle altre regioni prenderanno il via dal 4 o dal 5 gennaio.

Ma la stagione degli sconti dovrebbe rivelarsi più fiacca dell’anno scorso, con Federconsumatori che prevede una flessione degli acquisti dell’1,3% rispetto ai saldi 2019, mentre il Codacons si aspetta un “flop totale” con un -10%.

Le famiglie, come è già avvenuto per le spese natalizie, sono più propense a risparmiare, ma a incidere in modo consistente è l’effetto del Black Friday che di anno in anno assorbe una fetta sempre maggiore delle vendite.

Per Federconsumatori, ad approfittare dei saldi sarà solo il 38% delle famiglie (pari circa a 9,3 mln) e la spesa media si aggirerà sui 179 euro per ogni famiglia. Il Codacons calcola che la spesa media a famiglia scenderà a quota 145 euro e appena il 40% degli italiani approfitterà degli sconti.

Primi saldi dal 2 gennaio,
spesa media 145-179 euro

“Il Black Friday di fine novembre ha portato milioni di italiani ad anticipare acquisti che prima erano riservati al periodo dei saldi – spiega il Codacons – e così i saldi invernali di tradurranno in una debacle totale: solo outlet e boutique d’alta moda faranno registrare presenze e numeri positivi, ma saranno principalmente i turisti stranieri a fare acquisti”.

Per questo, l’organizzazione dei consumatori liquida come “inutili e obsoleti” i saldi di fine stagione che “andrebbero eliminati del tutto, per fare posto sia a iniziative come il Black Friday, sia alla liberalizzazione degli sconti, lasciando agli esercenti la facoltà di scegliere quando e come scontare la propria merce”.

Anche per Federconsumatori il Black Friday ha ormai definitivamente cambiato le abitudini degli italiani: “se prima le famiglie preferivano rimandare qualche regalo di Natale o il proprio shopping al periodo dei saldi – spiega l’associazione – quest’anno hanno approfittato delle promozioni del venerdì nero, con il vantaggio di avere più probabilità di aggiudicarsi l’articolo desiderato”.

Nel periodo dei
saldi, poi, “il rischio dell’inganno è sempre dietro l’angolo e la
possibilità che le promozioni si rivelino poco vantaggiose è concreta”,
avverte Federconsumatori, ricordando che il cartellino deve indicare sia il
prezzo ‘ordinario’ che quello scontato e di “diffidare degli sconti
eccessivi, pari o superiori al 60%”.




Riuso aree industriali dismesse e immobili in stato di abbandono da affidare agli artisti: prosegue l’impegno di Ugl Creativi Lazio

Continua l’impegno di UGL Creativi Lazio, che nel pomeriggio dello scorso 17 dicembre è stata protagonista di una conferenza stampa presso la Sala “Caduti di Nassirya” del Senato. Una iniziativa voluta dal senatore Manuel Vescovi (Lega).

Il tema oggetto della conferenza, “Il riuso delle aree industriali dismesse e immobili in stato di abbandono da affidare agli artisti” ha visto tra gli intervenuti il senatore William De Vecchis (Lega) e l’avv. Francesco Petrocchi (Coordinatore della Lega per gli Enti Locali e Provinciali di Roma), moderatrice la signora Irina Tomakhina (Collaboratrice del Segretario Regionale Lazio UGL Creativi).

Nell’incontro è stata ribadita l’importanza di realizzare una sinergia tra i requisiti economici e le necessità del mondo culturale, la quale spesso viene trascurata, privando opportunità al recupero del patrimonio artistico-culturale. L’iniziativa è stata anche l’opportunità per presentare il programma politico dell’UGL Creativi di cui ha parlato il segretario nazionale Giuseppe Cocco e delle iniziative concrete di cui ha parlato il segretario regionale Giovanni Battista Rossanese.

Il prossimo evento annunciato per l’inizio di questo 2020 sarà dedicato ai diritti d’Autore

Da questo incontro è scaturito
il pensiero che l’identità culturale italiana deve essere salvaguardata con il
coinvolgimento delle forze politiche, dell’associazionismo e dalle forze
sindacali, che attraverso un gioco di squadra abbiano lo stesso obiettivo.

Sarà importane anche il lavoro
con i territori e sui territori, per estendere il progetto su tutto il
territorio nazionale per diffondere la visione integrata del ruolo fondamentale
della collaborazione tra i lavoratori della cultura, l’UGL Creativi e gli enti
locali.

La conferenza si è conclusa
con l’intervento del dott. Francesco Paolo Capone segretario nazionale del UGL.




Ferrovie ex concesse, la “rivoluzione” di Nicola Zingaretti: Roma lido e Roma Viterbo in gestione alla Regione. Resta il nodo sulla Roma Giardinetti

C’è voluto il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per cercare di stendere un velo, pietoso, sulle condizioni delle ferrovie ex-concesse, immortalate da Legambiente nel dossier Pendolaria, importante quanto puntale appuntamento annuale.

“Dopo aver risanato e reso di nuovo competitivo il Cotral, dopo aver rinnovato i treni per pendolari e aver messo in campo centinaia di milioni d’euro di investimenti, ora la Regione prenderà in gestione anche le tratte Roma-Lido e Roma-Viterbo“.

Parole pronunciate da Nicola Zingaretti qualche giorno fa, in occasione della conferenza stampa per la riapertura del cantiere della nuova stazione di Flaminio, che metterà in collegamento la fermata della metro A con la stazione di testa della RomaNord.

Insieme al Governatore l’assessore regionale ai trasporti Mauro Alessandri, il Presidente della stessa Cotral Amalia Colaceci, l’amministratore unico di Astral Antonio Mallamo e il vicepresidente della Regione Daniele Leodori.

“Subito 800milioni di euro – ha spiegato il presidente della Regione Lazio – 500 dei quali disponibili entro il primo semestre del 2020, per migliorare la vita delle persone che viaggiano tutti i giorni e far ripartire i cantieri fermi da anni”.

“Queste linee fanno schifo, – ha detto ancora Zingaretti – abbiamo accolto il grido di dolore dei pendolari. Dal 2013 è stata avviata una mezza rivoluzione nel comparto dei trasporti, è stata risanata la Compagnia Cotral, rinnovato il parco veicoli con 1000 bus nuovi e svecchiato il materiale rotabile delle ferrovie regionali”.

E ora, salvo complicazioni, spetta alle ex-concesse:

144 milioni saranno impiegati per la Lido e 337 milioni per la Viterbo. Nello specifico. Investimenti Roma-Lido: opere civili nelle stazioni (recinzioni e barriere fonoassorbenti); nuovo deposito Ostia Lido; manutenzione straordinaria del materiale rotabile esistente; sistema di comunicazione terra-treno (segnalamento, potenziamento e risanamento della linea elettrica); Rinnovo totale dell’armamento della linea, compresi i deviatoi. Investimenti Roma-Viterbo: Raddoppio della stazione Flaminio; Raddoppio della tratta Riano – Morlupo; Predisposizione raddoppio tratta Montebello – Riano; Manutenzione straordinaria materiale rotabile esistente; Potenziamento deposito Acqua Acetosa; Potenziamento linea elettrica.

Elenco interventi messa in sicurezza Roma-Viterbo

A questi si aggiungono 315 milioni per l’acquisto di 38 nuovi treni per le due ferrovie ex concesse, già sono state spedite le lettere di invito per l’acquisto della prima tranche di treni (5 Roma Lido e 6 Roma-Viterbo), per un ammontare di 100 milioni, di cui 40 milioni di fondi ministeriali e 60 milioni di fondi regionali. Il 28 febbraio del 2020 scadrà il bando e si procederà alla seconda fase della gara.

Il cambio della governance:

“Dal 1 gennaio 2020 – ha proseguito Zingaretti – Astral spa affiancherà Atac nella gestione delle infrastrutture fino al 1 luglio 2020, data in cui Astral diventerà unico gestore delle infrastrutture e dal 1 gennaio del 2021 Cotral affiancherà Atac nella gestione dell’esercizio, fino al 1 luglio 2021, quando Cotral diventerà gestore unico dell’esercizio sulle due linee ferroviarie”.

Si riparte da piazzale Flaminio

“Ripartiamo da qui, da Piazzale Flaminio – ha detto l’assessore regionale ai Trasporti Alessandri – abbiamo scelto questo cantiere, nel giorno della sua riapertura, per illustrare nuovamente i grandi investimenti che stiamo mettendo in campo sulle ferrovie ex concesse. Piazzale Flaminio è un punto nevralgico di questo nuovo inizio che vedrà, a partire dal 2020, le due linee trasformarsi in cantieri, con più di 500 milioni di euro di risorse, degli 800 complessivi, attivabili entro il primo semestre del prossimo anno, tra interventi sulle infrastrutture, sulle dotazioni tecnologiche e acquisto nuovi treni».

Una svolta, “una grande svolta”, secondo i diretti interessati, dopo anni di incertezze, ripensamenti e vertiginose piroette. Ma è il presente e la gestione del servizio durante i cantieri, che dureranno fino al 2024, a tenere banco e a preoccupare i pendolari. Lo scorso 25 dicembre il Comitato della RomaNord, infatti, ha presentato un esposto alla Procura di Roma e di Viterbo “l’ennesimo per segnalare”, scrive Fabrizio Bonanni nel sito, “l’immane stato di degrado del servizio che viene fornito all’utente pendolare che viaggia sulla linea Roma-Viterbo. Riteniamo doveroso che qualcuno intervenga a mettere ordine e sistemare le cose: stiamo sempre peggio e senza visione sul futuro. Su quei treni noi ci viaggiamo tutti i giorni, mentre chi ha poteri decisionali non viaggia con noi”.

Dal Campidoglio, interviene il presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefàno che trova singolari, “per non dire “ridicole” e lontane dalla logica” le affermazioni di Zingaretti. “Ovviamente che Roma Viterbo e Roma Lido non brillino per efficienza è un dato di fatto, negarlo sarebbe da sciocchi, ma addossare la colpa al gestore, ad Atac, anche se capisco può essere facile a livello mediatico, è un insulto alla logica, al buon senso e molto lontano dalla realtà”. Poi rilancia: “La Roma Lido deve essere una metropolitana, lo abbiamo messo nero su bianco nel PUMS“.

Peccato che la dismissione delle due ex-concesse è stata inserita nel Piano Industriale Atac, parte integrante del Concordato Preventivo, e peccato, altresì, che il corrispettivo di 90milioni di euro erogati annualmente dalla Regione all’Azienda Capitolina, secondo quanto stabilito dal Contratto di Servizio ancora in essere, è destinato anche alla manutenzione ordinaria dei beni, delle infrastrutture, dei mezzi e degli impianti ferroviari. O no?

Disquisizioni
politiche a parte, resta da capire cosa ne sarà della Roma-Giardinetti, ora limitata a Centocelle. Linea fuori dalle grazie regionali, per le sue
caratteristiche tranviarie, ma anche fuori da quelle comunali, dato che Roma Capitale deve ancora formalizzare
l’acquisizione dell’infrastruttura. Oggetto questo della mozione presentata
dalla consigliera comunale Svetlana
Celli
, che sarà discussa dall’Assemblea Capitolina nei primi mesi del
prossimo anno.

A complicare le cose lo stop del Ministero dei Trasporti (si auspica momentaneo) al prolungamento e all’ammodernamento della linea, sviluppato e fatto proprio dall’Amministrazione e inserito nel PUMS. “Tale progetto”, spiega l’ing. Andrea Spinosa, che ha collaborato alla sua stesura, «era stato ben valutato dal MIT, tanto da rientrare tra i primi nella classifica finale delle istanze: la scelta finale è stata però di non inserire progetti con prescrizioni (la prima scelta era di finanziarlo con prescrizione sul cambio dell’armamento nella stesura del definitivo) ma di rimandarli all’istruttoria relativa al riparto 2019, con scadenza per la presentazione delle integrazioni al 30/04/20 (da non confondersi con il riparto 2020 e scadenza per le istanze al successivo 1° giugno). E il progetto della linea Termini-Tor Vergata è proprio uno dei due che è automaticamente incluso nel nuovo riparto, essendo già stato ammesso nel primo e non incluso nel riparto 2018 per motivazioni non relative a carenze o difetti della proposta ma a scelte tecniche”.

Ma il cambio dell’armamento,
e cioè della larghezza tra le rotaie, così come richiesto dal MIT, è un vincolo
non di poco conto e rischia di compromettere l’intero impianto. Infatti, ci
sono punti dell’attuale ferrovia, tipo il sottovia Casilino, compreso tra le
fermate Sant’Elena a Porta Maggiore, in cui risulta davvero difficoltoso, dati
gli spazi esigui, installare binari a scartamento ordinario. Per non parlare
dei raggi di curvatura, altro aspetto tecnico.

E mentre si aspetta la manna dal cielo, il servizio si trascina a fatica. Domenica mattina un altro treno, il secondo nel mese di dicembre, è finito fuori dai binari, durante le manovre all’interno del deposito/officina di Centocelle. A denunciarlo l’Associazione TrasportiAmo e l’ORT-Osservatore Regionale sui Trasporti in un comunicato congiunto: “Il tempo delle chiacchiere è terminato, questa linea, che gioca un ruolo fondamentale nella mobilità della Casilina, insieme alla Metro C, deve uscire dal limbo nel quale è caduta a causa del menefreghismo istituzionale. I Comitati di quartiere, le associazioni dei pendolari e i cittadini devono unire le proprie forze e pretendere il suo risanamento”.

Il convoglio deragliato domenica scorsa a Centocelle

“L’ennesimo svio ed il mancato finanziamento del Ministero”, aggiunge Andrea Ricci dell’Osservatorio, “dimostrano ulteriormente che non c’è davvero più tempo da perdere se non si vuole che sia scritta un’altra pagina vergognosa nella storia dei trasporti romani e del Lazio. L’Osservatorio collaborerà con tutte le altre realtà che si sono occupate in questi anni della linea per fare, con un’iniziativa condivisa e dal basso, i passi che spingano, a partire dal pro-getto presentato al MIT, Ministero, Regione e Comune a rapidamente concludere gli atti amministrativi che consentano di riportare questa linea, in sicurezza, efficienza e sostenibilità, a riprendere il ruolo centrale che le compete”.

D’accordo il CESMOT che si unisce “alle richieste delle altre associazioni del settore, tra cui TrasportiAmo, riteniamo sia urgente ed indifferibile che Regione e Comune si affrettino a spiegare ai cittadini cosa intendono fare della linea e se nel 2020 dovranno continuare a fare i conti con l’inefficiente gestione Atac, colpevole anche dell’assurda limitazione della linea a Centocelle. Il tempo delle chiacchiere è terminato, ora è tempo di rilanciare un’infrastruttura strategica per la mobilità della Casilina». Mentre da Legambiente Lazio, il presidente Roberto Scacchi ammonisce: «La linea deve diventare un moderno Tram, e tornare a percorrere ogni metro dei binari fino alla stazione Giardinetti fuori il GRA, e non fermarsi nel nulla, sulla Casilina e senza neanche incrocio finale con una fermata della Metro C”.

Corre, intanto,
la petizione online lanciata proprio da Trasportiamo (per firmarla qui),
un altro segnale che indica quanto la Giardinetti sia importante soprattutto
per i cittadini del Municipio V e VI.




Cooperazione internazionale di polizia: ecco i risultati

Tempo di consuntivi anche per la cooperazione internazionale di polizia, attività senza una propria uniforme ma che indossa tutte le divise di polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza impegnate a contrastare la minaccia criminale oltre i confini nazionali.

Nella conferenza stampa presso il Viminale di stamattina, il Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi, ha fatto una sintesi dell’attività del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (SCIP) relativa agli arresti e alle operazioni effettuati dalle forze di polizia italiane all’estero e quelli in cui l’Italia ha prestato collaborazione alle forze di polizia straniere nell’ambito del territorio nazionale.

1.595
i latitanti arrestati, di cui 747 “attivi”, vale a dire ricercati dalle
autorità giudiziarie italiane e rintracciati in 42 Paesi del mondo, e 848
“passivi”, ricercati dalle autorità straniere e catturati in Italia.

Quasi
il 60% dei latitanti attivi sono stati rintracciati in cinque Paesi europei
(Romania, Spagna, Germania, Francia, Regno Unito) mentre il 50% dei latitanti
arrestati in Italia venivano ricercati da sette autorità giudiziarie europee (di
Romania, Germania, Francia, Belgio, Polonia, Spagna,
Austria).

Oltre
al più famoso Cesare BATTISTI, arrestato all’inizio dell’anno in Bolivia,
c’è una donna di camorra, Valeria PANE di 39 anni, del clan
“Pesce-Marfella”, arrestata ad agosto in Portogallo; il killer serbo
Marko DORDEVIC catturato a Cannes sempre nel mese di agosto, grazie ad un lavoro
di squadra di Italia, Serbia, Slovenia e Francia favorito dalla rete ENFAST
(European Network of Fugitive Search Teams); gli Italian Bonnie
& Clyde
,
Francesco GALDELLI e Vanja GOFFI, arrestati in Thailandia
per aver realizzato enormi truffe anche ai danni di star del cinema, come George
Clooney; il più giovane, Antonio BELLOPEDE di 23 anni, già destinatario
di un mandato di arresto europeo per associazione a delinquere di stampo mafioso
e traffico di sostanze stupefacenti, catturato ad Ibiza nel mese di maggio;
un padre e un figlio, Nicola e Patrick ASSISI, di 61 anni e 36 anni,
ricercati da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza per traffico di droga e
arrestati in Brasile nel luglio scorso.

61
latitanti

arrestati appartenevano ad associazioni criminali mafiose, in testa Camorra e
mafia etnica e a seguire ‘Ndrangheta, Cosa nostra e mafie pugliesi; 29
milioni di euro
il valore dei beni sequestrati in 12
Paesi.

Risultati
resi possibili dalla rete della cooperazione internazionale di polizia, che può
contare per l’Italia su 67 tra dirigenti, funzionari ed operatori
appartenenti alle tre forze di polizia dislocati in 44 Paesi del mondo, e
che trova fondamento nei rapporti bilaterali tra le forze di polizia dei vari
Stati – anche con task forces e joint investigation teams – e nel
lavoro delle agenzie internazionali come Interpol, Europol, Frontex e molte
altre a cui l’Italia aderisce.

Risultati
che presuppongono, da un punto di vista operativo, performance
tecnologiche sempre più veloci ed automatizzate, che mettano in connessione in
tempo reale i data base nazionali ed internazionali a disposizione delle
forze di polizia anche negli ordinari controlli su strada. Interoperabilità
delle banche dati che ha portato nel 2019 ad una media di 40 milioni di
interrogazioni al mese effettuate sulle varie piattaforme e ad un incremento del
6,5% dei messaggi scambiati dalla Sala Operativa Internazionale dello SCIP
rispetto al 2018.

La
cooperazione internazionale di polizia non si limita, tuttavia, a produrre i
suoi effetti solo nell’attività di indagine ma anche in quella di prevenzione
grazie agli action days organizzati da Interpol ed Europol, in cui tutti
gli Stati aderenti sono chiamati a lavorare insieme in giorni prefissati sullo
stesso target per il contrasto a fenomenologie criminose che riguardano
trasversalmente più Paesi. E’ il caso dell’operazione Neptune II promossa
da Interpol per il monitoraggio dei movimenti dei Foreign Terrorist
Fighters
attraverso le rotte del Mar Mediterraneo che ha coinvolto sei Paesi
quali l’Algeria, la Francia, l’Italia, il Marocco, la Spagna e la Tunisia; o
degli action days di Europol per il contrasto all’immigrazione illegale,
al traffico di esseri umani, ai reati ambientali e a molto altro
ancora.

Sempre
nella prospettiva della prevenzione e dell’aumento della percezione di sicurezza
a livello internazionale, si collocano i pattugliamenti congiunti che nel 2019
le forze di polizia italiane hanno realizzato con i colleghi di 8 Paesi
(Albania, Cina, Croazia, Francia, Montenegro, Polonia, Portogallo e Spagna),
ospitando 35 poliziotti stranieri e mandando all’estero 47 operatori italiani.
Ed è proprio in concomitanza del programma Safe tourist season, con
pattugliamenti congiunti in Croazia, che l’ufficio dell’esperto per la sicurezza
a Zagabria ha prestato ausilio alle attività di polizia, di rimpatrio e di
trasferimento all’Ospedale Bambino Gesù di Roma dei due bambini rimasto
coinvolti nell’intossicazione da monossido di carbonio a bordo dell’imbarcazione
Atlantia dove ha perso la vita il padre Eugenio
Vinci.

E
sono ancora i bambini ad essere protagonisti del lavoro dello SCIP, che viene
attivato per il rintraccio e il riaffidamento di minori, nella maggior parte dei
casi figli di coppie miste, che vengono sottratti al coniuge e portati
all’estero. Attività che non si esaurisce nell’operatività di polizia ma che
richiede la capacità di fare squadra con la rete diplomatica, politica e delle
ONG per raggiungere risultati importanti, come quello del ritorno a casa dal
teatro di guerra siriano di Alvin BERISHA lo scorso novembre o, ancor più di
recente, del rintraccio in Danimarca della bambina Elisabetta Nur BALLE
VENTIMILLA, vittima di più sottrazioni da parte del padre italo-siriano. 




2019, un anno di Polizia Stradale: ecco i dati

Il report di un anno di attività della Polizia Stradale

Attività infortunistica   

Il 2019 (il dato è al 15 dicembre) ha fatto registrare un andamento sostanzialmente stabile dell’incidentalità stradale rilevata da Polizia Stradale ed Arma dei carabinieri. Infatti, il numero complessivo degli incidenti (70.801) è in lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2018 (-1,3%), mentre i sinistri con esito mortale (1.430) sono pressoché invariati (8 meno dello scorso anno, -0,6%).  Si riduce più sensibilmente – del 2,9% –  il numero delle vittime (1.566, meno 46), e questo anche perché nel dato del 2018 sono ricomprese le 43 vittime del crollo del viadotto sul Polcevera.

Viabilità
autostradale ed ordinaria, tuttavia, hanno espresso andamenti opposti, sia pure
con valori modesti: infatti, mentre sulla viabilità ordinaria si sono verificati
15 incidenti mortali e 15 vittime in meno rispetto al 2018 (-1%), in autostrada
i sinistri mortali sono stati 7 in più (+3,1%), mentre per le vittime – 31 in
meno – vale quanto già detto relativamente all’evento di Genova.

Il risultato dell’incidentalità del dato di Polizia Stradale ed Arma dei carabinieri posta a confronto con la stima preliminare ISTAT del I semestre 2019, mostra un andamento della sinistrosità coincidente nella tendenza, anche se ovviamente diverso nei valori numerici. Infatti, ad una diminuzione – rilevata da ISTAT  – degli incidenti stradali con lesioni alle persone e dei feriti, rispettivamente, dell’1,3% e del 2,9%, corrisponde una riduzione, riferita al I semestre, rilevata da Polizia Stradale ed Arma dei carabinieri del 1,8% e del 3,6%. Per le vittime, invece, ISTAT stima un aumento del 1,3% (da 1.485 a 1.505, più 20 morti), mentre Polizia Stradale ed Arma dei carabinieri un aumento del 6,7% (da 731 a 780, più 49).

Qualora la
convergenza tendenziale venisse confermata – come di consueto si verifica –
anche ISTAT potrebbe veder riallineata  la sua stima, a fine anno, verso una
riduzione – lieve – della mortalità sulle strade.

Attività di
controllo

Dal 1°
gennaio al 15 dicembre 2019 Polizia Stradale ed Arma dei carabinieri hanno
effettuato 3.859.538 pattuglie di vigilanza stradale e contestato 2.376.484
infrazioni al C.d.S. Le violazioni accertate per eccesso di velocità sono state
685.778,  ritirate 61.322 patenti di guida e 74.087 carte di circolazione. I
punti patente decurtati sono 3.581.140.

I conducenti
controllati con etilometri e precursori sono stati 1.264.314, di cui 23.800
sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica (+2,2% rispetto al 2018),
mentre quelli denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono
stati 2.156  (- 6,7%).

Stragi
del Sabato sera

Dall’inizio
dell’anno all’8 dicembre scorso, nelle notti dei fine settimana (dalle ore 00,00
alle 06,00 di sabato e domenica), Polizia Stradale ed Arma dei
Carabinieri
hanno impiegato nei posti di controllo 153.974 pattuglie,
rilevando 148 incidenti mortali che hanno cagionato 178 vittime (11 in meno
dello scorso anno). I conducenti controllati con etilometri e precursori sono
stati 195.533, il 5,7% dei quali (pari a 11.063, di cui 9.432 uomini e 1.631
donne) è risultato positivo al test di verifica del tasso alcolemico (nel 2018
la percentuale era stata del 5,2%). Le persone denunciate per guida sotto
effetto di sostanze stupefacenti sono state, invece, 408. I veicoli sequestrati
per la confisca 613.

Servizi
per il contrasto della guida dopo l’assunzione di sostanze
stupefacenti

Nel 2019 è
proseguita la campagna straordinaria di controlli sulle condizioni psicofisiche
dei conducenti di veicoli  in stato di alterazione conseguente all’assunzione di
sostanze stupefacenti o psicotrope. Complessivamente (il dato è all’8 dicembre)
sono stati attivati 630 posti di controllo, con l’impiego di 3.122 operatori
della Polizia Stradale e 883 tra medici e personale sanitario della Polizia di
Stato.

I conducenti
controllati sono stati 22.199, il 7% dei quali (pari a 1.574) risultato positivo
all’alcol con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l, mentre l’1,7% (pari a 377
conducenti) è risultato positivo ad una o più sostanze stupefacenti nel corso
dei test su strada.

Dal mese di
ottobre 2019 è iniziata una campagna sperimentale della Polizia Stradale
di controlli per il contrasto dell’uso di stupefacenti alla guida di veicoli,
nelle notti del sabato e della domenica lungo la viabilità autostradale[2], con utilizzo di un laboratorio
mobile
per l’esecuzione, direttamente su strada, delle analisi di secondo
livello della saliva, a mezzo di cromatografia liquida.

Controllo velocità
media

Le tratte
attualmente controllate dalla Polizia Stradale con sistema di rilevamento
automatico della velocità media dei veicoli sono 94, per un totale di circa 1000
km di

autostrada 
controllati.  Nel periodo dall’ 1 gennaio 2019 al 30 novembre 2019 il cd. Tutor
ha consentito di accertare 306.971 violazioni dei limiti di velocità, mentre
complessivamente le violazioni per eccesso di velocità accertate dalla
Specialità si attestano a 657.804, con un incremento del 35,7%.

Controlli nel settore del
trasporto professionale

La Polizia
Stradale
, nel corso del 2019, ha continuato a dare forte impulso ai servizi
di controllo nel settore del trasporto professionale. I dati (al 30 novembre
2019) sono:

  • Servizi effettuati : 2.791;
  • Operatori di polizia impiegati: 13.874; operatori MIT:
    4.018;
  • Veicoli pesanti controllati: 31.873, di cui 4.548 (pari al
    14,3%) stranieri;
  • Infrazioni accertate: 24.109; patenti ritirate: 290; carte
    di circolazione ritirate: 588.

Operazioni ad Alto Impatto

Dal 1°
gennaio al 15 dicembre 2019 la Polizia Stradale ai servizi programmati
mensilmente a livello regionale ha affiancato 59 dispositivi specifici
pianificati a livello nazionale, secondo il modello delle “Operazioni ad Alto
Impatto”, nei seguenti
settori:

  • cinture
    sicurezza e sistemi di ritenuta (11 operazioni);
  • assicurazione obbligatoria (9  operazioni);
  • uso
    corretto apparati radio e telefoni alla guida di veicoli (7
    operazioni);
  • trasporto
    di merci pericolose  (6 operazioni);
  • trasporti
    eccezionali (6 operazioni);
  • autotrasporto nazionale ed internazionale di persone (5
    operazioni);

–   trasporto di animali vivi (5 operazioni);

  • trasporto
    di sostanze alimentari (5 operazioni);
  • stato di
    efficienza dei pneumatici (3 operazioni).

Polizia
Giudiziaria

Nell’ambito
della specifica attività di contrasto al traffico illecito dei veicoli la
Polizia Stradale ha proceduto all’arresto di 108 persone e denunciarne
all’A.G. 619. I veicoli sequestrati sono stati 308. Le indagini per truffe varie
hanno consentito di  denunciare in stato di libertà ulteriori 883
persone.

Sulla rete
autostradale l’intensificazione dei servizi di contrasto alle rapine in danno
degli autotrasportatori, esercizi commerciali ed utenti in transito ha reso
possibile trarre in arresto 102 persone e denunciarne all’A.G. 203.

Anche il
settore dei controlli agli esercizi commerciali connessi alla circolazione dei
veicoli ha fatto registrare risultati di rilievo, con 4.430 esercizi tra
carrozzerie, autofficine, autoscuole, autodemolitori, autosaloni verificati,
accertando 2.808 violazioni e procedendo a  150 sequestri amministrativi e 131
sequestri penali.

Campagne di prevenzione e
di informazione

Nel corso dell’anno sono state
realizzate dalla Polizia Stradale numerose campagne di prevenzione ed
informazione
sulla sicurezza stradale tra cui le più importanti:

“ICARO” –
giunta alla 19^ edizione – in collaborazione con il Dipartimento di
Psicologia dell’Università “Sapienza” di Roma, il Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
il Moige ed altri partner ha previsto la formazione diretta agli studenti
delle scuole primarie e secondarie di secondo grado
di tutte le province
italiane sui processi diretti a far nascere o rafforzare comportamenti corretti
e una mobilità consapevole. 

“CHIRONE –
DALLA PARTE DELLE VITTIME”
– in collaborazione con l’Università LA SAPIENZA
di Roma-Dipartimento di Psicologia e la Fondazione ANIA, è un progetto rivolto
agli operatori di Polizia che sono chiamati alla gestione di un evento
traumatico quale l’incidente mortale stradale o ferroviario, fornendo loro
supporto e formazione.

“GUIDA E
BASTA”
– avviata a maggio del 2016 con ANAS SpA ha portato alla realizzazione
di spot con l’obiettivo di illustrare gli effetti negativi della distrazione
alla guida, in particolare di quella derivante dall’uso scorretto di smartphone.
È stata, inoltre, creata una APP gratuita, che ha la funzione principale di
disabilitare lo smartphone alla ricezione di chiamate e sms quando si è in
modalità “guida”.

“BICISCUOLA” –  in
collaborazione con l’organizzazione del Giro d’Italia con l’obbiettivo di
sensibilizzare i bambini delle scuole Primarie di tutta Italia sul rispetto
dell’ambiente e delle regole della sicurezza e dell’educazione
stradale.

“BIMBI IN
AUTO”
– in collaborazione con i  Ministeri della Salute, delle
Infrastrutture e dei Trasporti e le principali Associazioni dei Pediatri, con
l’obbiettivo di sensibilizzare i genitori sull’importanza dell’utilizzo dei
sistemi di ritenuta per la sicurezza dei bambini in auto.

“#SEISICURO” – in
collaborazione con la Società Autostrade per l’Italia S.p.A., in occasione dello
scorso esodo estivo con l’obbiettivo di sensibilizzare gli automobilisti sui
rischi derivanti da comportamenti errati alla guida. Durante la trascorsa
stagione estiva a bordo dei due Pullman Azzurro della Polizia di Stato, Polizia
Stradale e Croce Rossa Italiana ed ANPAS sono stati presenti in 19 Aree di
Servizio dislocate lungo le arterie autostradali interessate da più elevati
volumi di traffico, raggiungendo oltre 30.000 automobilisti.

“GITE
SCOLASTICHE IN SICUREZZA”
– realizzata da Polizia Stradale con  il Ministero
dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca,  per il controllo preventivo in
occasione delle gite e dei viaggi d’istruzione  di autobus ed autisti.
Dall’avvio dell’iniziativa, nel febbraio 2016, sono stati 69.797 gli autobus
controllati di cui 45.862 su richiesta delle scuole. Quelli che presentavano una
o più irregolarità sono stati 9.828; 14.077 le infrazioni rilevate con 167
patenti e 216 carte di circolazione ritirate.




Palermo, omicidio Francesco Paolo Lombardino: fermato lo zio

PALERMO – Per la polizia a uccidere il carpentiere di 47 anni Francesco Paolo Lombardino, la notte tra il 26 e il 27 dicembre scorsi a Palermo, è stato lo zio Giuseppe, 61 anni, che avrebbe colpito per errore il nipote sparando un colpo di pistola, che era indirizzato verso una terza persona, Carmelo Torregrossa, col quale era in corso una lite per questioni di droga. Giuseppe Lombardino è stato fermato per l’omicidio del nipote su disposizione della Procura.

Il carpentiere è stato ucciso con un proiettile nella zona inguinale che non gli ha lasciato scampo. Soccorso immediatamente l’uomo è stato portato in condizioni gravissime all’ospedale Vincenzo Cervello dove è poi deceduto a causa dell’emorragia sanguigna. Il proiettile, infatti, lo ha ferito alla vena aorta, un colpo risultato mortale.