Viterbo, coronavirus: al via la sanificazione delle strade e degli uffici comunali

VITERBO – Al via domattina la sanificazione delle strade sul territorio comunale di Viterbo, a partire dalle ore 6. Ad annunciarlo è il sindaco Giovanni Maria Arena, che spiega: “L’intervento avrà inizio domani e proseguirà nei prossimi giorni. Si partirà dal centro di Viterbo per poi proseguire nelle altre zone del territorio comunale. Verrá effettuato dalla Viterbo Ambiente. L’intervento di sanificazione sarà realizzato con cloro misto ad acqua. La sostanza non risulta pericolosa per gli animali. Ci tengo a ringraziare i miei concittadini – aggiunge e conclude il sindaco Arena -, si stanno comportando in maniera responsabile e soprattutto si stanno attendendo con molta serietà alle disposizioni governative emanate per contenere il contagio”. 
Nella giornata di domani saranno al lavoro mezzi (spazzatrici) che spargeranno soluzione sanificante nel centro di Viterbo, a Bagnaia e a La quercia. Sempre domani altri mezzi saranno operativi in alcune strade di Grotte Santo Stefano, con barra lava strade ad alta pressione.

Nella giornata di sabato 14 marzo é prevista inoltre l’igienizzazione degli uffici comunali. Durante le operazioni di sanificazione le finestre dovranno rimanere chiuse e si dovrà evitare di uscire prima di un’ora dal passaggio dei mezzi. La diluizione della soluzione che verrà utilizzata è stata concordata con i competenti uffici Asl. L’intervento avrà inizio alle ore 6 e durerà circa sei ore




Pubblica video mentre va a prendere la fidanzata “in quarantena”: denunciato per procurato allarme e inosservanza del provvedimenti dell’Autorità

Un uomo di 30
anni residente a Piantedo (SO) è stato denunciato ieri dai Carabinieri della
Stazione di Delebio per aver violato le disposizioni del DPCM dell’8 marzo per contrastare
l’emergenza Coronavirus secondo il quale si possono lasciare le proprie
abitazioni soltanto per motivi di lavoro o per ragioni di salute o per altre
necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali.

L’uomo nella
mattinata di ieri ha lasciato la provincia di Sondrio per recarsi nella vicina
provincia di Como, precisamente a Dongo (CO), per andare dalla fidanzata, farla
salire sulla sua auto e portarla nella sua abitazione. Non contento di aver
palesemente violato le norme per il contenimento del virus, si è anche ripreso
con il cellullare e, durante le registrazione, oltre a vantarsi per il suo
pericoloso gesto, posto in essere nonostante i numerosi posti di controllo,
affermava anche che la ragazza era sottoposta a quarantena.

Il video poi
veniva pubblicato sulla pagina facebook dell’autore e dopo la denuncia rimosso.

I carabinieri si
sono messi sulle tracce dell’uomo per identificare lui e la ragazza “scappata
dalla quarantena”, scoprendo che effettivamente i due avevano violato le
prescrizioni del decreto muovendosi, senza giustificato motivo, a cavallo di
due province lombarde, ma non vi era alcuna quarantena in atto o positività.

Per entrambi è
scattata quindi la denuncia per inosservanza
dei provvedimenti dell’Autorità mentre  l’uomo, che ha dichiarato ai carabinieri di
volersi fare pubblicità per diventare un personaggio ed agevolare così
la sua carriera artistica, è stato denunciato anche procurato allarme.




Coronavirus, autoferrotranvieri e utenti: servono più tutele

Gli italiani “devono abituarsi ad una lunga guerra. Dovremo attendere fino all`estate per tornare a una vita normale”. Parola di Walter Ricciardi, consigliere Oms e consulente del Ministro della Salute per il coronavirus. È pandemia e gli autoferrotranvieri romani – e non solo – tornano sull’Aventino, “c’è paura del contagio”, dicono, “come è normale quando si lavora in un ambiante a rischio”. Gli interrogativi infatti, sono sempre quelli: chi controlla i flussi nei bus e treni urbani e suburbani? Chi vigila sugli accessi nei vagoni e vetture? Certo, con la nuova stretta del Governo, l’utenza è ulteriormente diminuita, ma questo sembra non bastare. E non hanno tutti i torti.

“Sono cambiati i flussi dei passeggeri, già con la chiusura delle scuole: con l’ultimo decreto già oggi la metro pareva di essere ad agosto. Poca gente, molti con le mascherine”. A confermarlo sono i macchinisti del noto profilo twitter ConduttoreMetroB, che aggiungono: “Non c’è chi rischia di più o di meno secondo noi. Il fatto è che bisogna cambiare approccio alla prevenzione. Bisognerebbe chiederci, cosa si può fare per ridurre il contagio per le categorie a rischio?”. Domanda essenziale.

“Chi lavora a contatto col pubblico è più esposto”, spiegano, “così come i colleghi delle ferrovie concesse, che fanno sempre i cambi banco tra la gente. Noi delle metro abbiamo poche occasioni, almeno per la B, di effettuare il cambio banco in banchina, tra i passeggeri, però se dobbiamo escludere una porta ancora, perché malfunzionante, non abbiamo delle indicazioni su come svolgere queste procedure senza rischi”. Cioè? “Per escludere una porta, chiuderla manualmente per capirci, dobbiamo recarsi nel vagone, questo discorso vale per tutti i materiali rotabili”. E le mascherine? “Non ci sono state consegnate per ora, e neanche i guanti, qualcuno col fai da te nel procurarsele. Atac ci ha consegnato un flaconcino di gel igienizzante mani. Speriamo ce ne diano altri anche perché ci vuole poco a finirla”.

Chiusura? riduzione? “Ne stiamo discutendo da giorni”, rispondono, “però c’è di mezzo il concordato. Forse sarebbe auspicabile rimodulare l’orario e terminare prima il servizio, così da indurre le persone a non muoversi. Quello potrebbe essere una idea valida. Poi le corse perse le potremmo recuperare una volta superata l’emergenza. Contingentare i flussi sarebbe un’altra idea, come nei supermercati, per garantire il rispetto della distanza di sicurezza tra gli utenti”.

Quello evidenziato dal profilo collettivo ConduttoreMetroB è un problema che interessa tutta la categoria italiana. “Questa mattina la nostra Segreteria Nazionale, – dichiara Renzo Coppini, Segretario Fast-Confsal Lazio – ha trasmesso una nota alle associazioni datoriali e al Comando Generale dei Carabinieri per sollecitare un intervento urgente sui singoli impianti delle aziende di TPL sul territorio italiano, per verificare il rispetto di tutte le misure di sicurezza ed incolumità personale dei dipendenti e dei passeggeri prescritte dai decreti del Governo, ordinando l’eventuale soppressione di tutti quei servizi che non rispettano tali prescrizioni governative. È l’ultimo preavviso, – prosegue il Segretario – se dovessimo constatare anomalie al riguardo, possiamo invitare gli autisti, macchinisti e capitreno di astenersi dall’effettuare le corse”.

Lapidario il professor Roberto Burioni, nel twitter di qualche ora fa: “Le fabbriche e alcuni uffici non chiudono ma 1) tutti i lavoratori che possono lavorare da casa devono lavorare da casa 2) tutti i lavoratori che non possono lavorare da casa hanno il diritto di lavorare in condizioni di sicurezza”.

Dal personale all’utenza il passo è breve. Fabrizio Bonanni, presidente del Comitato Pendolari RomaNord, estrapola dal gruppo due immagini significative, “la prima scattata il 28 febbraio, in piena crisi, e mostra la calca nella banchina della stazione di Montebello, mentre la seconda è di ieri mattina e palesa la sporcizia su un treno in servizio».

E rincara: “L’emergenza coronavirus si allarga e pensiamo sia già tardi per sanificare e fare prevenzione sulla nostra ferrovia, anche se da settimane chiediamo maggiore presidio e informazione circa l’emergenza che tutti stiamo vivendo sulla nostra pelle. Chiediamo solo di essere ascoltati. I nostri treni sono sporchi dentro e fuori, sono un immondo ricettacolo di batteri e né Atac e né la Regione Lazio sembrano rendersene conto. Inoltre si continuano a sopprimere corse vitali e ormai siamo totalmente tagliati fuori da Sacrofano in su, quando proprio il Premier continua a dire che i trasporti pubblici non devono fermarsi. Tutto questo è scandaloso – conclude – e dura da molti mesi ormai. “Forse si accorgeranno di noi quando saremo tutti infetti a causa delle pessime condizioni in cui ci fanno viaggiare”. Le soppressioni sulla Roma-Viterbo hanno raggiunto livelli impressionanti, solo oggi sono stati cancellati 8 treni extraurbani e 6 urbani. “E mancano ancora quelle del pomeriggio-sera”, sottolinea, infine, Bonanni.

Ieri, mercoledì 11 marzo, un passeggero ha accusato un malore nella stazione metro di Termini – il video dei soccorsi è diventato subito virale nel web – e questo richiamata l’attenzione al problema, oltre a sottolineare l’assoluta vulnerabilità dei luoghi pubblici.




Vaccino anti covid-19, continua la corsa dei ricercatori: ad Aprile le prime sperimentazioni cliniche

Un primo lotto del vaccino anti Covid-19, prodotto dalla casa farmaceutica Moderna insieme al National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) e al NIH, National Institute of Health’s, è stato spedito ai ricercatori del governo degli Stati Uniti. La società entro la fine di aprile potrebbe iniziare un test clinico su circa 20-25 volontari sani, testando se due dosi del vaccino sono sicure e inducono una risposta immunitaria in grado di proteggere dall’infezione. E i primi risultati dovrebbero essere già disponibili per luglio o agosto.

Oltre alla Moderna, anche la casa farmaceutica Inovio starebbe lavorando al vaccino anti covid-19 che potrebbe essere testato in Usa e in Cina già all’inizio dell’estate.

E a studiare il coronavirus sono anche i ricercatori dell’Università australiana di Queensland che, in tre settimane, hanno prodotto un vaccino candidato alla corsa basato sulla tecnologia ‘molecolar clamp’ (morsetto molecolare) che, a loro dire, potrebbe essere ancora più efficace nel creare una risposta immunitaria al virus.

Alla corsa per il vaccino partecipano anche colossi della farmaceutica come Johnson & Johnson, GlaxoSmithKline e Sanofi la cui divisione specializzata Pasteur sta collaborando con gli Usa, in particolare con il Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA) del Dipartimento della Salute.

In prima pole position sono però proprio i ricercatori Cinesi che si sono mobilitati in massa per far fronte all’emergenza coronovirus nel loro paese. Zheng Zhongwei, direttore del Centro per lo sviluppo della scienza e della tecnologia della Commissione sanitaria nazionale ha annunciato che sono in fase di sperimentazione su animali diversi prodotti messi a punto da diverse università ed enti di ricerca cinesi e che, molto probabilmente, questi nuovi vaccini sarebbero disponibili per la sperimentazione clinica già ad aprile.




Emergenza coronavirus, l’agricoltura ed i consorzi di bonifica non si fermano: esteso in tutte le marche il servizio whatsapp irriguo

Alla vigilia dell’avvio ufficiale della stagione irrigua in tutta Italia, il Consorzio di bonifica delle Marche ha concluso la sperimentazione, durata oltre un anno, di un nuovo sistema informativo via WhatsApp per gli utenti irrigui: i risultati ottenuti a Pesaro, nel comprensorio del Foglia (zona del test), sono stati eccellenti e, proprio in questi giorni, il servizio è stato esteso a tutta la regione.

Oggi, ogni comprensorio ha un proprio numero ed un
sistema di comunicazione “a due vie”: dall’ente consortile agli utenti con le
informazioni utili sull’impianto, ma anche viceversa con la possibilità di avere
chiarimenti o fare segnalazioni.

“In un momento delicato come l’attuale – commenta
Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per
la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI)
– grazie
a questo sistema nasce un rapporto migliore, seppur a distanza, tra
consorziati e tecnici: è un piccolo segnale di speranza nel
futuro
.”

Il servizio WhatsApp tiene tempestivamente aggiornati
sulla disponibilità dell’irrigazione soprattutto nei casi di interruzioni o
ripristini dell’erogazione, turnazioni e così via.

“E’ un complemento – aggiunge Massimo Gargano,
Direttore Generale di ANBI
– al sistema irriguo “esperto” Irriframe, a
disposizione dei Consorzi irrigui in tutta Italia e che comunica, sul computer o
sul device dell’agricoltore, quantità, nonchè tempistica ottimali per la
distribuzione d’acqua alle colture; ciò grazie all’analisi di una serie di
parametri, utilizzando anche tecnologie satellitari.”

“Con questa iniziativa – conclude Alessandro
Apolloni, responsabile settore dighe, impianti idroelettrici, di sollevamento ed
irrigui del Consorzio di bonifica delle Marche
– si stringe un proficuo
rapporto con l’utenza a vantaggio di tutti.”




Coronavirus, nuove misure: per il sindaco di Cinisello Balsamo non sono sufficienti e ordina la chiusura di tutti i luoghi di aggregazione

Nuove misure in vigore da oggi in tutto il paese per il contenimento e la gestione dell’emergenza da Coronavirus. E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che varranno fino al 25 marzo 2020.

“Ci troviamo di fronte a un altro provvedimento a metà che non traduce in fatti ciò che la popolazione e i comuni chiedono da giorni, ovvero la chiusura totale delle attività. In questo momento di estrema difficoltà la prima cosa da tutelare è la salute dei nostri concittadini – questo il commento del primo cittadino di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi -. Ho deciso pertanto, per quanto mi è consentito, di prendermi le responsabilità che il Governo ha deciso di non assumersi e di chiudere parchi, orti urbani, mercati e ogni tipo di luogo di aggregazione. I controlli saranno aumentati da parte della Polizia Locale e delle forze dell’ordine e cominceremo a diffondere anche con strumenti amplificatori il messaggio di rimanere in casa”.

Questa mattina verrà firmata dal sindaco un’ordinanza che chiude completamente i mercati (il decreto consente infatti che siano mantenute le attività dirette alla vendita di generi alimentari), gli orti urbani, i parchi e vieta gli assembramenti nelle aree verdi cittadine. Chiusa anche la piattaforma ecologica di via Petrella. Sono rafforzati i servizi di pulizia delle strade con l’utilizzo delle spazzatrici per la sanificazione.

Come da decreto restano sospese tutte le attività commerciali, escluse le attività di vendita di generi alimentari e prima necessità. Chiuse tutte le attività dei servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Sospese anche tutte le attività inerenti i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri, estetisti.

Restano aperti edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
I servizi bancari, finanziari, assicurativi. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Per quanto riguarda il Comune verranno garantiti i servizi essenziali: stato civile e anagrafe: per il rilascio delle carte di identità e solo in caso di smarrimento e furto e in assenza di altri documenti di riconoscimento. Si ricorda che sono presenti i servizi anagrafici online. Aperto anche l’ufficio cimiteriale, lo Sportello Servizi Sociali solo su appuntamenti. Resta attivo il servizio domiciliare agli anziani.




Tuscania, 4 ragazzi vanno in giro in macchina per il paese perchè a casa si annoiano: denunciati dai carabinieri

TUSCANIA (VT) – I Carabinieri della stazione di Tuscania hanno denunciato quattro giovani. Si tratta di tre stranieri ed una ragazza italiana che hanno transitato in auto per il paese più volte ed apparentemente senza meta.

I militari li hanno fermati per controllarli e per accertarsi che fossero a conoscenza delle disposizioni sulle restrizioni ai movimenti ed, alla domanda per quale motivo fossero in giro, i ragazzi hanno risposto che a casa si annoiavano. A quel punto sono stati denunciati per avere violato le prescrizioni di pubblica sicurezza, quelle più permissive in vigore fino a ieri che imponevano ai cittadini di uscire di casa solo in presenza di un motivo di necessità, per recarsi al lavoro o per motivi di salute, visto il particolare momento di pericolo di contagio dovuto alla estrema diffusione del virus.




Coronavirus, Tom Hanks e la moglie positivi

Tom Hanks e la moglie Rita Wilson sono positivi al coronavirus. L’attore e la Wilson erano in Australia per la produzione di un film di Baz Luhrmann su Elvis Presley quando sono risultati positivi al test. Hanks e la moglie – anche lei attrice – sono le prime celebrita’ che hanno rivelato di essere stati colpiti dall’epidemia. “Siamo in isolamento”, ha detto l’attore: “Vi faremo sapere”.




Emergenza coronavirus, inosservanza prescrizioni: 15 persone denunciate tra Roma, Castel Gandolfo e altri comuni

ROMA – Nel corso dei servizi di controllo del territorio tesi alla verifica del rispetto delle misure urgenti decise dal Governo in tema di gestione e contenimento del virus, nelle ultime ore, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno ulteriormente denunciato 15 persone per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”.

Nel comune di Roma, i Carabinieri hanno denunciato 4 cittadine romene, tra i 22 e 38 anni, sorprese in strada, in violazione del D.P.C.M.

Un 25enne romano, invece, è stato fermato dai Carabinieri e, oltre a non fornire alcun motivo valido della sua presenza in strada, ha opposto resistenza ai militari, nel tentativo di eludere i controlli. Oltre alla denuncia per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” dovrà rispondere anche di resistenza a Pubblico Ufficiale.

A Formello, i Carabinieri hanno denunciato due persone, una 47enne sorpresa a passeggiare nel centro cittadino e un 23enne fermato a bordo della sua autovettura in marcia su viale Africa, entrambi senza alcun motivo.

A Castel Gandolfo, in via Pio XI, i Carabinieri hanno fermato due 19enne a bordo di un’autovettura. Alla richiesta di motivare la loro presenza in strada, i giovani non hanno fornito motivate esigenze e sono stati denunciati a piede libero.

Nel comune di Roiate, i Carabinieri hanno deferito un 38enne di Bellegra, allontanatosi dal comune di residenza senza motivo.

Due studentesse, una residente a Sezze e una a Tivoli, sono invece state sorprese nel comune di Valmontone e, alla richiesta dei Carabinieri, hanno riferito di essere uscite per incontrarsi con altri amici. Anche per loro è scattata la denuncia per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”.

I Carabinieri, infine, hanno denunciato anche un 38enne di Colleferro sorpreso per le vie cittadine senza autorizzazione e un cittadino di Segni, di 36 anni, sorpreso nel comune di Colleferro.

A Labico, i Carabinieri hanno fermato per un controllo un 34enne a bordo di un’autovettura che, in mancanza di motivate esigenze, è stato denunciato per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”.




Albano laziale, l’ospedale Regina Apostolorum dotato di rianimazione aspetta ancora l’autorizzazione della Regione Lazio. Silvestroni (FdI): “Una imperdonabile imprudenza”

ALBANO LAZIALE (RM) – Marco Silvestroni deputato per Fratelli d’Italia interviene su quella che ancora oggi è la mancata autorizzazione da parte della Regione Lazio in merito all’apertura del reparto di rianimazione dell’Ospedale di Albano Laziale Regina Apostolorum.

Un ospedale dotato di reparto di rianimazione con tanto di richiesta – ad oggi rimasta senza riscontro – inoltrata alla Regione circa 15 giorni fa per avere i respiratori che in questo particolare momento di emergenza da coronavirus potrebbe rilevarsi fondamentale per la salute dei cittadini, specialmente dell’intera area dei Castelli Romani. “Dobbiamo usare tutte le nostre energie per affrontare l’emergenza sanitaria. – dichiara l’onorevole Silvestroni – Prima di tutto dobbiamo mettere tutte le strutture sanitarie nelle condizione di operare al meglio in sicurezza e al massimo delle potenzialità. Spero e mi auguro che anche l’ospedale Regina Apostolorum ad Albano Laziale sia stato messo dalla Regione Lazio in condizione di sostenere l’emergenza. Il reparto di rianimazione dell’ospedale Regina Apostolorum, dotato ovviamente di respiratori, con questa emergenza dovuta dai contagi da coronavirus spero non abbia trovato intralci burocratici da parte della Regione. Se così fosse sarebbe una imperdonabile imprudenza da parte della Regione Lazio in quanto lasciare reparti di rianimazione chiusi a causa della burocrazia vorrebbe dire che si pensa ad altro invece di tutelare per prima la salute dei cittadini”.




Positivo al coronavirus, va a fare la spesa al supermercato: rischia 12 anni di carcere

Nonostante fosse stato trovato positivo al coronavirus faceva tranquillamente la spesa in un supermercato invece di rimanere in autoisolamento. Sarebbe un inserviente dell’ospedale di Sciacca la persona indagata dalla locale Procura che ha aperto una inchiesta per concorso colposo in epidemia e inosservanza delle normative disposte per far fronte all’emergenza Coronavirus. L’inchiesta è nata dopo una denuncia e la magistratura ha avvisato del caso l’autorità sanitaria. Il reato di epidemia colposa nella forma aggravata è punito fino a 12 anni.