Vendere all’estero con l’e-commerce: vale la pena?

Quello dell’e-commerce è un mondo in continua evoluzione e crescita, soprattutto negli ultimi anni. Nel 2019 il valore degli acquisti online in Italia ha raggiunto i 31,6 miliardi di euro, +15% rispetto al 2018. In valore assoluto, l’incremento è il più alto mai registrato (+4,1 miliardi di €). Uno scenario che dimostra come anche in Italia l’e-commerce sia ormai diventato un fenomeno di assoluta rilevanza, che svolge un ruolo decisivo nella creazione e nella promozione di modelli di interazione con consumatori fortemente innovativi, che non restano confinati all’online ma si estendono a tutto il retail.

Infatti, l’e-commerce è responsabile per il 65% della crescita complessiva (online + offline) del retail: gli acquisti online crescono del 15%, mentre i consumi complessivi sono sostanzialmente stabili (+1,5%). Anche nel 2019 sono stati i prodotti a trainare la crescita. Con 281 milioni di ordini e una spesa media di 66€ circa, i prodotti hanno raggiunto un valore di 18,1 miliardi di euro, con un incremento del 21%. Sia i comparti storici (Informatica ed elettronica e Abbigliamento), sia quelli emergenti (Arredamento & home living, Food&Grocery e Beauty) hanno ottenuto risultati positivi.

Con un +19% e un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro, il settore Informatica ed elettronica si conferma quello più rilevante, seguito dall’abbigliamento (+16%, 3,3 miliardi di euro). Invece, food&grocery e arredamento & home living sono i comparti che crescono più velocemente (+42% e +30% rispettivamente).

I vantaggi dell’e-commerce sono dunque tanti. Innanzitutto su un e-commerce si possono effettuare ordini di ogni tipo, anche in dropshipping. Con l’e-commerce si può, ad esempio, vendere un prodotto senza averlo in magazzino. Trova i migliori prodotti in dropshipping per capire il funzionamento di questo sistema di vendita.

La vendita all’estero

Uno dei migliori vantaggi nel possedere un e-commerce è quello di raggiungere un numero illimitato di potenziali utenti. Si può, ad esempio, vendere in Europa grazie all’e-commerce, ma anche nel resto del mondo. Con un e-store ogni tuo potenziale cliente può raggiungere da tutto il mondo il tuo sito web ed acquistare in comodità ogni articolo, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

Se poi sappiamo in anticipo che il nostro prodotto o servizio potrebbe avere una certa presa, magari in particolari nazioni estere, l’e-commerce può sostituire l’investimento gravoso dell’apertura di un punto vendita in quell’area. Le risorse, in questo caso, saranno quelle dedicate, almeno inizialmente, a rendere visibile il mio negozio online.

Non è detto che vendere in tutto il mondo possa incrementare i guadagni, le metriche da analizzare per attivare una campagna di advertising e farsi conoscere sono molto più complesse, ma se sfruttate bene permettono ampi margini di guadagno. Per esempio in UK più del 20% delle vendite avvengono online, ma la competizione per farsi trovare è elevata. Va quindi studiato una strategia di marketing che pianifichi gli obiettivi e tenga conto dei costi per curare il contatto nel tempo, anche se non dovesse acquistare con una prima campagna. Importante è capire come porsi con il target personas.




Libia, attacco contro i civili vicino residenza ambasciatore d’Italia

Un attacco delle forze di Haftar contro civili ha colpito nella tarda serata di ieri l’area intorno alla residenza a Tripoli dell’ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Buccino Grimaldi. Lo rende noto il Ministero degli Esteri italiano.  

 “Questi attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana”, è la condanna della Farnesina. 

Almeno cinque persone sono morte e decine sono rimaste ferite nell’attacco lanciato nella tarda serata di ieri dalle forze del generale Khalifa Haftar a Tripoli, nell’area intorno alla residenza dell’ambasciatore italiano in Libia Giuseppe Buccino Grimaldi. Lo riportano i media internazionali, che citano una fonte governativa. Da parte sua, il consulente per i media del ministero della Sanità libico – Amin al-Hachimi – ha detto che nell’attacco sono morte almeno tre persone e altre quattro sono rimaste ferite. Lo riporta l’agenzia turca Anadolu. “Il raid della milizia di Haftar nella zona di Zawiyat al-Dahmani ha causato finora 3 morti e 4 feriti”, ha dichiarato Hachimi, sottolineando che tra le vittime vi sono due agenti della sicurezza appartenenti al ministero degli Interni, che un altro ufficiale di sicurezza è stato gravemente ferito così come un volontario della Mezzaluna rossa libica.




Cotral, assembramenti alle fermate e nei bus: c’è alto rischio contagi in barba alla pubblicità aziendale [Il reportage fotografico]

ROMA – Assembramenti di fronte la fermata del Cotral in via Anagnina. In barba al rispetto delle distanze da mantenere nella Fase 2.

E proprio la distanza non appare rispettata in alcuna maniera

Iniziamo dalle banchine dove non c’è nessuno a controllare che non si creino gruppi di persone. Ancora peggio la situazione all’interno dei bus dove in primis l’autista non appare sufficientemente distanziato dai passeggeri. Il vetro non basta, ci vorrebbe del plexiglass per garantire il giusto isolamento.

La pubblicità dell’azienda sui tg e la realtà

I marker indicati nelle pubblicità Cotral

I posti a sedere che, secondo le pubblicità in pompa magna dell’azienda anche sui vari tg, dovevano necessariamente avere i marker ad indicare che determinati posti non andavano occupati sono invece sprovvisti di qualsiasi indicazione sulla stragrande maggioranza dei mezzi.




Finlandia, lo Stato ricapitalizza la compagnia aerea di bandiera

La compagnia aerea di bandiera finlandese, Finnair, ha annunciato che la società prepara l’emissione di azioni in quanto le perdite causate dalla situazione COVID-19 hanno ridotto il patrimonio netto della società; lo Stato finlandese, in quanto proprietario della maggioranza del pacchetto azionario, sostiene l’iniziativa.

A causa dell’incertezza della situazione del mercato, la commissione ministeriale per la politica economica finlandese è favorevole a che il Parlamento chieda un mandato di spesa fino a 700 milioni di euro per partecipare agli accordi di ricapitalizzazione di Finnair, tra cui l’emissione di azioni pianificata e qualsiasi altro accordo. Secondo il piano della società, l’emissione totale della quota sarebbe stimata in 500 milioni di euro. Lo Stato della Finlandia è titolare attualmente del 55,8 per cento delle azioni e dei voti di Finnair.

Gli effetti della crisi COVID-19 sul trasporto aereo nel suo complesso, e quindi anche su Finnair, uno degli operatori più forti del settore, sono stati sconvolgenti. Lo Stato desidera assicurarsi in anticipo di essere pronto a sostenere adeguatamente la solvibilità della società in diverse situazioni. Oggi più che mai, in quanto proprietario responsabile a lungo termine, lo Stato deve impegnarsi per garantire che la Finlandia disponga anche di una solida compagnia aerea in futuro“, ha spiegato la ministra per gli affari europei Tytti Tuppurainen, ministra responsabile per le partecipazioni statali.

Finnair è una società di interesse strategico per lo Stato. I collegamenti aerei internazionali sono essenziali per la Finlandia e la compagnia svolge un ruolo importante nell’economia finlandese. Ad esempio, dal punto di vista turistico, i collegamenti aerei sono fondamentali. Negli ultimi anni, le industrie finlandesi dei servizi e del turismo sono cresciute in modo significativo mentre il turismo è fiorito nel paese. Buoni collegamenti sono anche fondamentali per l’attività di export e le rotte nazionali svolgono un ruolo chiave nel garantire l’accessibilità regionale. Il bilancio del primo trimestre 2020,appena reso noto, indica una perdita di circa 91 milioni di € rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre la compagnia sta attualmente gestendo una rete ridotta di collegamenti ed incrementando quella cargo. Peraltro,, la compagnia stima che il recupero del traffico aereo inizierà a tappe dall’inizio di luglio 2020. Tuttavia, il ritmo della ripresa non può essere valutato in questa fase, lasciando poco chiare le prospettive per la seconda metà del 2020 per cui Finnair si sta preparando per il futuro con diversi scenari per avere la capacità di adattare rapidamente la sua capacità alle mutevoli esigenze. Finnair stima che con l’attuale rete minima, il suo risultato operativo comparabile sarà una perdita giornaliera di circa 2 milioni di euro nel secondo trimestre, nonostante le rettifiche di costo. A causa della situazione attuale, le entrate di Finnair diminuiranno in modo significativo nel 2020 rispetto al 2019. La perdita operativa comparabile sarà significativa durante l’esercizio e quindi la società aggiornerà anche i suoi obiettivi finanziari per il periodo di strategia. A latere della presentazione della trimestrale, il CEO Topi Manner ha dichiarato che “Abbiamo iniziato il nostro anno con forza, con lo sviluppo di gennaio notevolmente migliore del previsto. Tuttavia, da febbraio in poi, la situazione coronavirus ha causato un drammatico cambiamento nelle entrate – un cambiamento non paragonabile con nulla nell’intera storia centenaria dell’aviazione commerciale. Durante il trimestre, le nostre entrate sono diminuite del 16% a 561 milioni di euro. Gli effetti sono stati visibili in tutte le nostre aree di traffico e il numero di passeggeri è diminuito del 15,6 per cento. Nonostante determinate riduzioni dei costi, il nostro risultato operativo comparabile è diminuito significativamente di anno in anno e la perdita operativa è stata di 91,1 milioni di euro. Abbiamo annunciato le misure adottate per ridurre i nostri costi. Abbiamo compiuto buoni progressi nel conseguimento di questi risparmi. Queste misure, che sono necessarie in questa situazione, includono licenziamenti temporanei per molti dipendenti Finnair. Altre misure includono un forte adeguamento della nostra rete, nonché tagli ai costi di vendita e marketing, accordi con i fornitori, costi IT e investimenti. Allo stesso tempo, gli stipendi della direzione saranno ridotti del 15% e il Consiglio rinuncerà alla propria remunerazione nella stessa proporzione. Grazie ai nostri rigorosi sforzi di adeguamento dei costi, abbiamo iniziato il secondo trimestre con un livello di oneri inferiore di circa il 70% rispetto al livello mensile precedente il periodo di coronavirus. Escludendo l’ammortamento, i costi sono diminuiti dell’80%. L’impatto delle misure di adeguamento si rifletterà più chiaramente sui costi durante il secondo trimestre, quando gestiremo una rete minima corrispondente a circa il 5% della nostra capacità. Il coronavirus è un duro colpo per l’aviazione globale e per Finnair. Nell’attuale trimestre, la maggior parte della nostra flotta è a terra. Alla fine del primo trimestre, i nostri fondi di liquidità erano di 833 milioni di euro, incluso un credito revolving da 175 milioni di euro. Nel caso in cui queste circostanze eccezionali continuino, abbiamo elaborato un piano di finanziamento aggiuntivo, che include un prestito di premio pensionistico di 600 milioni di euro da stipulare, se necessario, nonché accordi di vendita e locazione di aeromobili. Anche se la situazione del coronavirus continua, la posizione in contanti di Finnair sarà assicurata oltre la prima metà del 2021.A causa di circostanze eccezionali, per il 2019 non verrà pagato alcun dividendo”.

Intanto il coro dei dipendenti Finnair, Finnair Singers, ha diffuso, in modo beneaugurante, sui social media, un’esecuzione virtuale della canzone “We’ll meet again” (C’incontreremo ancora):

https://www.facebook.com/Finnair/videos/1107642832934195/




L’esercito igienizza Tarcento

Personale e mezzi del Reggimento Logistico della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” igienizzano le aree pubbliche

Su richiesta del Comune di Tarcento (UD) l’Esercito è intervenuto, domenica 3 maggio, con i militari del reggimento logistico della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” per igienizzare le aree cittadine più frequentate dalla popolazione.

L’attività ha impegnato 15 militari, sei automezzi e tre apparati di bonifica “Sanijet”, apparecchiatura in grado di erogare vapore secco fino a 180 gradi.

Il comune di Tarcento ha messo in campo uomini, donne e mezzi della Protezione Civile, Polizia Locale e della Croce Rossa che hanno assicurato l’adeguata cornice di sicurezza, viabilità e assistenza per l’intera operazione.

Quella svolta a Tarcento si aggiunge alle numerose attività di igienizzazioni chieste, negli ultimi giorni, dai comuni all’Esercito Italiano che ha reso disponibili le proprie capacità e competenze per la tutela della salute pubblica nella lotta contro la diffusione del COVID-19.

Contribuire a sconfiggere questo nemico invisibile rappresenta un motivo d’orgoglio per tutti i soldati dell’Esercito, che operano sempre con abnegazione e spirito di servizio.

La Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, al comando del Generale di Brigata Giovanni Parmiggiani, ha la propria sede a Gorizia ed è una Grande Unità dell’Esercito che fornisce gli assetti di Forza Armata per la Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM).




Cassa integrazione in deroga. I lavoratori ancora aspettano: la Regione Lazio sollecita l’INPS

Circa 60 mila le domande di cassa integrazione in deroga decretate dalla Regione Lazio e inviate all’Inps per la liquidazione. Eppure sul sito istituzionale dell’istituto la tabella ne riporta poco più della metà.

“Chiediamo all’Inps – ha detto Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio – di aggiornare il proprio sistema informatico affinché possa leggere e prendere in carico tutte le altre migliaia di domande decretate che il Lazio ha inviato da giorni all’Inps. Risultano caricate a sistema Inps solamente 35.903 domande pari a nostre 169 determine dirigenziali; quelle correttamente inviate dal Lazio sono circa 60 mila domande contenute in 266 determine autorizzate dalla Regione. Oltre a questo aggiornamento – prosegue l’assessore regionale – del sistema e a una corretta pubblicazione dei dati, chiediamo inoltre che l’Inps possa quanto più velocemente procedere al pagamento delle mensilità ai lavoratori. L’obiettivo, che siamo sicuri sia da tutte le parti condiviso, deve essere quello di dare risposte concrete e tempestive ai lavoratori in difficoltà. Per questo, in uno spirito di costruttiva collaborazione, già nell’interlocuzione con L’Istituto, ho richiesto il potenziamento dell’attività di gestione delle domande, che in particolare nella provincia di Roma risultano più rallentate, nonché la comunicazione di tempi certi per la lavorazione e per i pagamenti. Da quello che capiamo, sono ancora troppo poche le pratiche lavorate da Inps. Liquidazioni troppi lontane nel tempo rischiano di essere poco incisive nella vita delle famiglie che in questo momento hanno bisogno di avere fiducia nelle istituzioni.”




Salerno, traffico internazionale di rifiuti: in manette 69 persone

SALERNO – Corruzione, peculato, falso, contrabbando e traffico internazionale di rifiuti. Questi i reati di cui dovranno rispondere 69 persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Salerno ed eseguita da oltre 250 militari della Guardia di Finanza.

L’operazione riguarda anche le province di Avellino, Caserta e Napoli e riguarda reati commessi nell’area portuale salernitana. 

Il provvedimento riguarda funzionari doganali, personale sanitario, spedizionieri, dipendenti di società operanti nel porto di Salerno, indagati a vario titolo, in concorso, per ipotesi di peculato, corruzione, favoreggiamento personale, falso, traffico di influenze illecite, accesso abusivo a sistemi informatici, ricettazione, contrabbando e traffico internazionale di rifiuti.




Milano, riaprono i primi 26 mercati scoperti

MILANO – Da giovedì prossimo Milano ritrova i suoi mercati scoperti. Saranno infatti 26 quelli che torneranno operativi in via sperimentale per i soli operatori generi alimentari, su 94 che normalmente hanno luogo in città. Il programma di riapertura elaborato dall’Assessorato alle Attività produttive e Commercio in collaborazione con la Polizia locale e con le associazioni di categoria per il Commercio su Aree pubbliche prevede una graduale ripresa in più fasi dei mercati scoperti, in sintonia con i provvedimenti emessi dal Governo e dalla Regione Lombardia per il contenimento del virus durante la Fase 2 dell’emergenza CoViD.

“Abbiamo predisposto un piano di 26 aperture improntato alla gradualità, alla prudenza e alla copertura di quartieri sia centrali sia periferici, capace di rispondere in maniera efficace e puntale alle esigenze dei cittadini, soprattutto anziani che numerosi frequentano i mercati scoperti – spiega l’assessora alle Politiche per il lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani –. Importante è stato il confronto con gli ambulanti e le loro associazioni: l’obiettivo comune è la tutela della salute di cittadini e lavoratori, senza dimenticare la grave sofferenza economica di una categoria che ha sofferto in questi mesi una grave perdita di reddito”.

La prima fase prevede la riapertura di 26 mercati settimanali (4 mercati al giorno dal lunedì al venerdì e 6 mercati il sabato) con una capacità complessiva di 1.124 posteggi, esclusivamente alimentari (il 34% dei 3.336 titolari alimentari totali). Per questa fase sono stati preferiti quei mercati che insistono su parterre centrali, parcheggi, piazze aperte e strade che non presentano promiscuità con accessi residenziali o edifici pubblici e privati. Inoltre verrà condotta una sperimentazione in un mercato collocato in una via residenziale, il mercato di via Fauchè del sabato, dove è stato effettuato un sopralluogo preventivo alla presenza della Protezione civile.

Le sedi mercatali, a tutela della salute dei cittadini e degli operatori, saranno delimitate e recintate e presenteranno varchi obbligatori di accesso e uscita, che limiteranno al massimo l’incrocio ravvicinato tra le persone. I varchi saranno presidiati da personale dedicato che, oltre a regolare l’afflusso, potrà rilevare la temperatura corporea dei cittadini prima dell’ingresso.

Per limitare al massimo la concentrazione sarà definita la capienza massima, riferito al numero di persone contemporaneamente presenti all’interno delle aree di mercato, che comunque non potrà essere superiore al doppio del numero dei posteggi. L’ingresso sarà consentito a un solo membro per famiglia, fatta eccezione per coloro che hanno la necessità di recare con sé minori di anni 14, persone con disabilità o anziani.

Ciascun operatore commerciale dovrà obbligatoriamente usare mascherina e guanti. I banchi di vendita saranno posizionati in forma alternata nella modalità a scacchiera oppure su fila unica mantenendo una distanza minima di 2,5 metri tra un operatore e l’altro. Ogni banco vedrà al massimo la presenza di due addetti alla vendita e in questa fase saranno sospese le operazioni di spunta, ovvero le assegnazioni giornaliere sui posteggi temporaneamente liberi.

Nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale sottoscriverà appositi accordi con le associazioni di categoria e con gli operatori commerciali per lo svolgimento delle attività di presidio e sorveglianza dei varchi d’accesso e delle aree mercatali. Le associazioni, come previsto dall’Ordinanza regionale, metteranno inoltre a disposizione in ogni mercato un “CoViD manager”, con il compito di coordinare sul posto il personale, ai fini dell’assistenza a clienti e operatori del mercato nonché supervisionare l’attuazione delle misure di prevenzione e sicurezza.

La seconda fase – che prenderà il via dopo la prima settimana sperimentale – prevede l’attivazione graduale di ulteriori mercati, in modo da consentire la ricollocazione di tutti gli operatori alimentari titolari di posteggio nei mercati milanesi.

La vendita di prodotti non alimentari rimane inibita almeno fino al 18 maggio

Quando i decreti del Governo e le ordinanze regionali lo consentiranno, potrà iniziare la terza fase con il reinserimento definitivo di tutti i generi merceologici e la riapertura delle attività per tutti i circa 10mila operatori presenti nei mercati cittadini.

Il programma di riapertura previsto dall’Amministrazione sarà modulare e flessibile in ragione della necessità di rispettare eventuali nuove regole di contingentamento imposte da Governo e Regione Lombardia durante la fase 2 dell’emergenza. Solo nel caso in cui permangano anche in futuro stringenti regole di distanziamento tali da comportare la drastica riduzione di spazi disponibili nei mercati, sarà necessario adottare un sistema di rotazione tra gli operatori, imponendo la frequenza alternata.
Giovedì 7 maggio alle ore 11 presso il mercato di via San Marco l’assessora Cristina Tajani illustrerà il nuovo assetto dei mercati.




Fase2, flussi ordinati nelle stazioni ferroviarie

E’ iniziata in modo regolare la fase 2 nelle stazioni italiane. Nonostante il flusso dei viaggiatori sia stato più intenso rispetto alle scorse settimane, il dispositivo che ha visto impegnati Polizia Ferroviaria, personale FS Italiane, Protezione Civile e Croce Rossa Italiana è risultato efficace e capace di assicurare controlli rigorosi e fluidi allo stesso tempo.

Nei principali scali ferroviari, in cui sono state adottate misure per favorire il distanziamento sociale, i poliziotti hanno controllato le autocertificazioni assicurando che le operazioni di verifica della temperatura si svolgessero senza criticità.

Nella stazione di Milano

i viaggiatori si sono presentati nello scalo in anticipo e muniti di autocertificazione precompilata.

A Bologna

il flusso delle persone è stato ordinato e tutti i viaggiatori si sono presentati muniti di mascherine e, in linea con i consigli di FS Italiane, di guanti e di gel igienizzanti.

A Roma Termini

sono state predisposte due file, una per salire ed una per scendere dai convogli. La Croce Rossa Italiana  ha misurato la temperatura ai viaggiatori in arrivo e quelli in partenza sono stati sottoposti a termoscanner.     

A Napoli

oltre ai poliziotti presenti in stazione per controllare i motivi degli spostamenti, i medici dell’Asl e i volontari della Protezione Civile hanno sottoposto i viaggiatori a un kit rapido anti Covid.

Nell’ultimo mese la Polizia Ferroviaria ha ulteriormente intensificato l’attività di monitoraggio nei principali scali ferroviari per l’emergenza sanitaria. 314.067 i viaggiatori controllati, di cui 161.053 in partenza e 153.014 in arrivo. Circa  3.883 quelli sorpresi in viaggio senza un giustificato motivo. 22 gli arrestati e 412 le persone denunciate.




Ferrovie nord, fase2. Gibelli: “A bordo difficile mantenere distanza di un metro”

“I mezzi sono stati ridotti ad un quarto e questo rischia di portare la situazione in una condizione peggiore rispetto a prima, comunque non gestibile”. Lo ha detto il presidente di Ferrovie Nord Andrea Gibelli questa mattina a RTL 102.5 parlando della ripresa delle attività produttive di domani e dei suoi riflessi sul trasporto pubblico.

“Il problema della norma – ha spiegato Gibelli – è che obbliga il distanziamento anche sui mezzi: abbiamo cercato di spiegare che la distanza di un metro, sulle pensiline, nelle stazioni se può essere gestibile con l’educazione e con la segnaletica, i comportamenti a bordo di autobus, treni e metropolitane difficilmente riusciranno ad ottemperare alla distanza del metro”.

“Confidiamo – ha proseguito Gibelli – che le indicazioni ricevute dal Governo in termini codici Ateco abilitati alla mobilità siano compatibili con la riduzione del numero dei posti: è indubbio che domani non torna il 100% delle persone a lavorare, e ci auguriamo che le persone che si muoveranno a lavorare saranno, come hanno detto in base alle loro previsioni, un numero importante, ma non da mettere in crisi il sistema. Il nostro dubbio è che ci sono diversi provvedimenti e diversi atteggiamenti: se ci riferissimo solo i codici Ateco, si muoverebbero migliaia di persone in Lombardia, se si aggiungono le norme empiriche in aggiunte al decreto che consente ricongiungimenti e quindi la possibilità si muoversi fino al sesto grado di parentela, non sono in grado di prevedere quella misura empirica, ma i mezzi mi sono stati ridotti ad un quarto e questo rischia di portare al situazione in un condizione peggiore rispetto a prima, comunque non gestibile”.

Al conduttore di Rtl, che gli ha chiesto “Mi sembra di capire che Lei sta dicendo che in queste condizioni non siete in grado di fornire il servizio, lo conferma?”, Gibelli ha risposto: “”Sì, lo confermo, perché i comportamenti a bordo di un mezzo in movimento sono dettati da movimenti condizionati dal piano del progettato di un mezzo”




Milano, fase2. Sala: “Il comportamento vale 90 e il controllo vale 10”

“Noi cercheremo di fare il possibile e ieri ne ho discusso a lungo con il prefetto, ma questa è una partita in cui il comportamento vale 90 e il controllo vale 10. Questa è la realtà e chi vi dice una cosa diversa vi racconta balle”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato del comportamento dei cittadini nella fase della ripartenza, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico che avranno capienza ridotta.

“Stamattina ho visto su un quotidiano la foto di un mezzo sostitutivo Atm della metropolitana alle 5 di mattina di sabato troppo affollato. E’ vero era troppo affollato di gente che andava a lavorare – ha aggiunto nel consueto video suo social -. Milano è una città con 1,4 milioni di abitati e un altro milione di persone che quotidianamente, in condizioni normali, entrano in città. E’ una città con 1700 chilometri di strade, 25 milioni di metri quadrati di verde, poi se mettiamo insieme le carrozze della metropolitana, i tram, i bus facciamo 3 mila mezzi potenzialmente da controllare”.

“Questa non è una partita dove c’è un primo ed un secondo tempo, ci saranno altri tempi, poi ci sarà il 18 maggio e poi probabilmente ci sarà una gestione a stop and go – ha aggiunto ancora il sindaco nel suo video messaggio -. Domani non cambia il mondo, certamente la nostra attenzione deve cambiare e il nostro comportamento deve adattarsi a quello che ci viene questo”.