Strage di Nizza: l'Isis rivendica l'attentato, 5 arresti e massima allerta

di Angelo Barraco

E’ ufficiale, dietro la terribile strage di Nizza c’è L’Isis. E’ arrivata la rivendicazione ufficiale da parte dei Jihadisti , attraverso Amaq, l’agenzia stampa del Califfo “L'autore dell'operazione di Nizza in Francia è uno dei soldati dello Stato islamico. Ha condotto questa operazione in risposta agli appelli a colpire la popolazione degli Stati della coalizione che combatte lo Stato islamico”. Ma gli inquirenti non avrebbero trovato prove concrete che legherebbero l’attentatore all’Isis e relativo giuramento allo Stato Islamico prima di morire, come fanno gli attentatori prima di morire. Intanto gli inquirenti hanno fermato cinque persone per sospetti legami con l’attentatore che alla velocità di 80 kmH ha ucciso 84 persone, tra cui bambini. Ci sono ancora 16 vittime non identificate. Il bilancio della strage di Nizza potrebbe però salire ulteriormente, poiché vi sono 202 persone ferite, 52 si trovano ricoverate in gravissime condizioni e 25 in rianimazione. Non c’è un bilancio ufficiale in merito alle vittime, nella mattinata di oggi sono decedute due persone a seguito di un intervento chirurgico. Vi sono anche degli italiani che risultano ad oggi dispersi. E’ stato identificato intanto l’attentatore, si tratta di Mohamed Lahouaiej Bouhlel, un 31enne franco-tunisino già noto alle forze dell’ordine per reati legati a violenze sessuali, uso di armi. Emerge inoltre che l’uomo era depresso a seguito del divorzio. Il premier francese Manuel Valls ha riferito “E' un terrorista indubbiamente legato all'Islam radicale”. Si apprende inoltre che la moglie dell’attentatore sarebbe stata fermata e sarebbe stata perquisita la casa ma non sarebbe stato rinvenuto nulla di compromettente. 

 
Tanti erano gli italiani a Nizza, tanti sono oggi i dispersi. All’ospedale Pasteur si trova ricoverato in gravissime condizioni il 53enne Andrea Avagnina, consigliere comunale di S.Michele di Mondovi, Cuneo. Gli italiani dispersi dopo l’attentato sono 31, il dato è stato reso noto dall’Unità di crisi della Farnesina. Il console generale a Nizza, Serena Lippi, in merito alla situazione ha riferito “Sull'identità delle vittime non si sa ancora nulla. Giovedì sera c'erano tanti italiani sulla promenande, ma non sappiamo ancora se qualcuno di loro è tra i morti. La lista ufficiale delle vittime ancora non c'è, gli accertamenti sono complessi e procedono con lentezza. Stiamo quindi aspettando i dati ufficiali”. Non si hanno notizie di Angelo D’Agostino, 71enne e la moglie Gianna Muset, 68enne. Si apprende che i due si trovavano sulla Promenade des Anglais che i giochi d’artificio. La Farnesina manda il seguente comunicato “invita i connazionali presenti a Nizza ad evitare spostamenti ed a seguire le indicazioni delle Autorità locali” Si specifica inoltre che si può contattare il “Consolato Generale d'Italia a Nizza al n. 0033 (0) 768054804. Le Autorità francesi hanno attivato il seguente numero telefonico ove è anche possibile chiedere informazioni: +33 (0) 1 43175646”. 



STRAGE A NIZZA "IN PERFETTO STILE JIHADISTA": 84 MORTI TRA CUI 10 BAMBINI

Redazione

Nizza – Strage in Francia nel giorno della Festa Nazionale del 14 luglio. Sono 84 le persone, tra i quali molti bambini,  morte falciate da un camion lanciato sulla folla che aveva da poco assistito ai fuochi d'artificio per la festa del 14 luglio sulla Promenade des Anglais. A bordo, secondo i media francesi, un franco-tunisino, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, 31enne, che ha seminato una scia di morte e sangue lungo due chilometri e che secondo la procura non era stato mai segnalato come fondamentalista Sarebbero almeno dieci i bambini morti e numerosi in gravissime condizioni. I feriti sono 202: 50 in gravissime condizioni e 25 in rianimazione. La Farnesina non esclude la presenza di italiani tra le persone coinvolte. Stando agli appelli lanciati sui social network, al momento non si trovano 4 connazionali.

L'attentato di Nizza, "anche se non è stato ancora rivendicato, corrisponde esattamente agli appelli di omicidio delle organizzazioni terroristiche islamiche diffusi sulle loro riviste" e sui media, ha detto il procuratore Francois Molins.
 

Il lungo camion frigorifero bianco, pesante 10 tonnellate, è riuscito a superare la barriera che isolava l'isola pedonale ed è avanzato a circa 50km all'ora, procedendo a zig-zag per fare, secondo una fonte della polizia, "il maggior numero possibile di vittime". Mentre guidava, l'uomo al volante e' riuscito anche a sparare sulla folla e gli agenti, ha ucciso un motociclista che tentava di fermarlo poi è stato freddato dalla polizia. Secondo fonti non confermate, a bordo armi false e una granata disattivata. Non e' chiaro se avesse complici. L'autista e' stato identificato graze una carta d'identita' ritrovta nella cabina di guida.

 

L'uomo era noto alla polizia, ma non per attivita' terroristica, bensi' reati minori tra i quali violenza domestica. Ha noleggiato il veicolo qualche giorno prima dell'attacco, a Saint Laurent du Var, a pochi chilometri da Nizza. Il suo appartamento, in un quartiere di Nizza Nord, e' stato perquisito per ore: la polizia sta interrogando diversi suoi parenti, nella zona e' stato ispezionato un altro camion, sarebbe stato arrestato un uomo nel suo stesso condominio ed e' stato anche fatto brillare un pacco sospetto.I vicini di casa hanno definito l'attentatore come una persona "solitaria" e "silenziosa", che non dava l'impressione di essere un fanatico religioso e spesso girava in pantaloncini.




BREXIT: TERESA MAY E' IL SUCCESSORE DI CAMERON

Redazione

Londra – Sarà Teresa May il nuovo primo ministro inglese. Il presidente dimissionario David Cameron annuncia di essere contento di sostenere la May e di passarle le consegne mercoledì.
 
Cameron ha inoltre riferito che il paese “non ha bisogno di un periodo prolungato di transizione”. Il suo ultimo consiglio dei Ministri lo presiederà mercoledì. Dinnanzi al Downing Street ha detto “Entro' mercoledi' sera in questo edificio alle mie spalle ci sara' un nuovo primo ministro”. La Regina inoltre riceverà la May a Buckingham Palace mercoledì, prima di andare a Downing Street. Cameron ha detto inoltre che la May è “forte e competente, piu' che in grado di dare al Paese la leadership”. Ma chi è Teresa May? Donna carismatica, che compirà 60 anni ad ottobre e da oggi è leader del Partito Conservatore. Tale proclamazione è stata compiuta da Graham Brady, il presidente del comitato elettorale Tory, a seguito della rinuncia per il ballottaggio da parte dell’unica rivale rimasta. Intanto Angela Eagle lancia la sfida per la leadership del Partito Laburista. Eagle riferisce di voler salvare il Labour e vuole dare una leadership che sia in grado di competere per la guida del governo. Tornando a Cameron e al passaggio di testimone con la May, c’è un video sui social che è diventato virale dove si vede il premier che canticchia un motivetto sonoro “du du du du du”, non rendendosi conto che i microfoni dei giornalisti fossero spenti. I social si sono scatenati in una pioggia di commenti, ironia e sarcasmo hanno prevalso come sempre e hanno sdrammatizzato su una situazione di forte stallo e dubbio che tiene gli inglesi e spinge molti a virare le loro prospettive di vita fuori dal territorio inglese a causa del Brexit e di ciò che ne conseguirà. 



PARANORMAL ACTIVITY: ALTALENA DONDOLA DA SOLA AL PARCO GIOCHI

Red. Esteri

L'altalena di un parco giochi per bimbi inizia a oscillare vistosamente, come se una presenza invisibile ci si stesse dondolando sopra. Non è il trailer di Poltergeist 2016 nemmeno quello di Paranormal activity ma quanto successo ad un papà che stava portando i suoi bimbi al parco per giocare.  L'uomo ha avuto quindi la freddezza di girare un video col proprio cellulare intimando ai bambini di non scendere dalla macchina.

Questo quanto accaduto a Wawick, Rhode Island, dove il papà, Scotty Denton, si è trovato davanti ad una delle altalene del parco giochi, apparentemente non mossa dal vento, che ha iniziato a oscillare animatamente, come se una presenza invisibile ci si stesse dondolando sopra.
"Siamo arrivati al parco – dice Denton nel video, postato sul proprio profilo Facebook – E i bambini non vogliono più andarci, perché, beh, guardate qua" e poi mostra una delle altalene che si muove velocemente, mentre le altre rimangono immobili. "E' tutto reale – ripete l'uomo – Non c'è nessuno qui, non c'è vento. Guardate le altre altalene, non si muovono. Forse c'è qualcuno che la sta spingendo?". "Scusate bambini – conclude, guardando i figli – oggi niente parco".
 




DALLAS: MARCIA DI PROTESTA FINISCE NEL SANGUE, CECCHINI UCCIDONO CINQUE POLIZIOTTI

di Angelo Barraco
 
Dallas – Sangue e terrore a Dallas, in quella che doveva essere una manifestazione contro gli abusi della polizia ai danni della comunità afroamericana. Alle ore 20:45 di ieri si erano radunati centinaia di cittadini per protestare a seguito della morte di due afroamericani ad opera della polizia. Ma la manifestazione è finita in un lago di sangue poiché alle 21:00, ora locale, quattro cecchini hanno aperto il fuoco contro la polizia, cagionandone la morte di cinque e il ferimento di sei. Gli inquirenti ritengono che l’agguato sia stato coordinato mediante uno schema triangolare dei soggetti posti in posizione di attacco, che si trovavano vicino al punto in cui giungeva la manifestazione. Immediatamente sono scattate le indagini e sono state poste a fermo tre persone, un altro soggetto si era nascosto in un garage ma è successivamente morto in uno scontro a fuoco con la Polizia. La dinamica in merito a quest’ultimo episodio non è molto chiara ma si apprende che l’uomo aveva minacciato gli agenti di far esplodere una bomba e di sparare ancora contro le forze dell’ordine. Il capo della Polizia ha riferito “Ha detto ai nostri negoziatori che la fine si avvicina, che avrebbe fatto ancora del male e ucciso altri agenti. Ha aggiunto che ci sono bombe nel garage e nel centro”. Non sarebbe stato rinvenuto esplosivo. Mike Rawlings, Sindaco di Dallas, ha riferito in una conferenza stampa che “alle 20:58 si è verificato l'incubo peggiore” poiché i cecchini hanno ucciso 5 agenti, ne hanno feriti 6, tra cui due donne e anche due civili sono rimasti coinvolti. Vi erano 100 poliziotti. Il capo della Polizia Mike Brown ha sottolineato inoltre che “Alcuni poliziotti sono stati colpiti alla schiena. Il loro piano era di ferire e uccidere il maggior numero di agenti possibile. Un testimone riferisce alla CNN “Sembrava un'esecuzione  ho visto un uomo scendere da un Suv, in abbigliamento 'tattico', con un fucile Ar-15. Si è diretto verso un agente che era a terra e gli ha sparato forse tre-quattro volte alla schiena. E' stato orribile.  Sembrava un attacco pianificato, l'uomo era preparato, sapeva dove stare, aveva molte munizioni”. Obama ha detto che questo “è stato un attacco feroce e premeditato, 'non sono una questione solo nera o ispanica, ma americana. Tutte le persone imparziali dovrebbero essere preoccupate della frequenza con cui la polizia uccide gli afroamericani”. 



BANGLADESH, AUTOPSIA SHOCK: ITALIANI MORTI DOPO ATROCI TORTURE

Redazione

Segni di torture, tagli provocati da armi affilate, forse machete, mutilazioni, tracce di proiettili e di esplosivo. E' stata una morte lenta e atroce quella dei nove italiani uccisi in Bangladesh, anche perché non sono stati raggiunti dal colpo di grazia. E' quanto stabilito dalle autopsie eseguite oggi nel policlinico Gemelli di Roma. Gli accertamenti autoptici sono stati eseguiti dall'equipe di medici legali guidati da Vincenzo Pascali e Antonio Oliva. I terroristi, secondo quanto si è appreso, hanno infierito sulle loro vittime in modo tale da non farle morire subito. Il pm Francesco Scavo, titolare degli accertamenti, ha firmato il nulla osta per la restituzione delle salme alle famiglie. Nei corpi di alcune salme sono stati trovati dei proiettili che ora saranno esaminati per risalire al tipo di arma usata.




STRAGE IN BANGLADESH: L'ITALIA COLPITA DALL'ISIS E LA SUPERCAZZOLA DEI GIORNI DOPO

di Chiara Rai

Volevano colpire l’Italia e l’hanno fatto. Non è successo al Colosseo o a San Pietro ma in Bangladesh. Questa strage non ha patria ma mandanti e gli italiani non sono stati risparmiati nonostante la ormai consueta posizione mediana e pseudo neutrale del nostro Paese rispetto gli altri, posizione affatto strategica ma addirittura antipatriottica che a lungo termine non premia.

Abbiamo perso nove connazionali, uccisi da un commando di militanti jihadisti in un ristorante frequentato da turisti e diplomatici a Dacca. Il governo del Bangladesh continua a negare la presenza dell'Isis sul proprio territorio. In particolare, punta il dito contro un gruppo jihadista locale, collegato all'opposizione e manovrato dai servizi segreti pakistani. Una storia di supercazzola che capiscono solo determinati manovratori. Non noi sicuramente, utenti finali di un giallo dalle tinte macabre, fredde, meccanicistiche quasi tristemente futuriste. Il capo della polizia locale, Shahidul Hoque, ha detto che gli inquirenti stanno esaminando l'ipotesi di "collegamenti internazionali" e ha aggiunto che ci sono sospetti su "membri importanti dell'JMB", Jamaeytul Mujahdeen Bangladesh, gruppo jihadista locale messo al bando da una decina di anni, legato all'opposizione al governo, Jamaat e-Islami e all'Isi, i servizi pakistani.

Se un’opposizione al governo è in grado di commettere una strage c’è da avere molta paura. Ma noi non possiamo berla perché l’Isis è il cancro dei Paesi occidentali e ogni giorno nuovi fanatici si arruolano per mancanza di valori da seguire, di leadership, di protagonismo rispetto ad una società che fa sentire inutili gli esseri umani, non aiuta a promuovere la dignità attraverso il lavoro ma manda falliti con la benedizione delle banche. E allora piccoli e grandi spietati jihadisti crescono.

A Parigi abbiamo perso Valeria Solesin, in angladesh prima il cooperante Cesare Tavella e adesso Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D'Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D'allestro, Maria Rivoli , Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. Giovani vite spezzate che hanno provato a trovare una loro dimensione nel mondo del lavoro, si sono messi in gioco ma sono stati barbaramente uccisi solo perché l’Italia riceva bene questo messaggio: noi siamo nel bersaglio dei terroristi, noi amici degli Usa e della Francia, insomma Paese a miezz’ siamo tra obiettivi di questi fondamentalisti islamici e non possiamo dormire tranquilli. Due delle vittime erano imprenditori residenti in Friuli: Marco Tondat, 40 anni, nato a Spilimbergo e residente a Cordovado, viveva con la madre e il fratello. Era separato e con una figlia piccola. Giovane imprenditore nel settore tessile, aveva da tre mesi avviato l'iter per il suo trasferimento in Bangladesh. A Dacca Marco Tondat era supervisore di un'azienda tessile, sembrava felice di questa opportunità. L'atro imprenditore friulano ucciso è il 47enne Cristian Rossi, di Feletto Umberto (Udine), ex manager della grande catena Bernardi, faceva il consulente per aziende italiane di abbigliamento. Lascia la moglie Stefania, due gemelline di 3 anni, le sorelle Cristina, Daniela e Gabriella e il padre Francesco. Al momento dell'attacco i due erano a cena con altri tre amici in una saletta dell'Holey Artisan Bakery, il locale accanto all'ambasciata italiana preso d'assalto dai miliziani islamisti. Rossi sarebbe dovuto ripartire per l'Italia a giorni. Gli italiani sedevano tutti in una tavolata nel ristorante preso di mira dal commando terroristico a Dacca.

Uno dei connazionali, Gian Galeazzo Boschetti, è riuscito a fuggire e mettersi in salvo. Ora vuole dimenticare. Come farà? Quale coscienza ci stiamo costruendo. Il sangue di nove italiani è stato versato e ora per pulirci la coscienza giriamo con un lutto al braccio ma non è questo segnale che fermerà i terroristi. Non è il minuto di applausi prima di Italia-Germania, non sono le belle parole del nostro premier nel "the day after". Ci vuole un grosso cambiamento, una grande inversione di marcia altrimenti da qui a breve vedremo sventolare la bandiera dell’Isis a piazza Venezia.




L'FBI INTERROGA HILLARY CLINTON SULL'EMAILGATE

Redazione

L'Fbi interroga Hillary Clinton nell'ambito delle indagini sull'emailgate. Un interrogatorio di tre ore e mezzo per cercare di raccogliere ulteriori informazioni sul server email privato usato da Hillary quando era Segretario di Stato. ''Il segretario Clinton si e' offerta volontariamente a essere interrogata. E' soddisfatta di aver avuto l'opportunita' di aiutare il Dipartimento di Giustizia a mettere fine'' alle indagini in corso, afferma lo staff della campagna di Hillary.

L'incontro segue le polemiche scoppiate dopo il faccia a faccia fra l'ex presidente Bill Clinton e il ministro della Difesa americano, Loretta Lynch. Lynch e' stata costretta a fare mea culpa per un incontro che ''comprensibilmente'' ha alimentato dubbi sulle indagini: ''accettero qualsiasi conclusione a cui giungera' l'Fbi'' ha messo in evidenza Lych che, con la sua autorita', potrebbe scavalcare qualsiasi raccomandazione dell'agenzia federale. Donald Trump non si è lasciato sfuggire l'occasione per attaccare Hillary, definendo l'incontro fra Bill Clinton e Lynch come un esempio di politica corrotta. Nelle ultime ore Trump ha anche inviato ai suoi sostenitori una email dal titolo 'I fatti sul server segreto di Clinton', che include tabella sulle email classificate che sono state invitate o conservate nel server .




BANGLADESH, ATTACCO DELL'ISIS A DACCA: 9 ITALIANI TRA LE VITTIME

Redazione

DACCA – Sono almeno venti i civili uccisi nell'assalto jihadista al caffè di Dacca, in Bangladesh, liberato stamattina all'alba da un blitz delle forze speciali. Le vittime sono tutte straniere, tra queste nove italiani. "Sono nove le vittime italiane accertate finora", ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.

Ecco le vittime italiane: sono Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D'Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D'Allestro, Maria Rivoli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti.

Le autorità di Tokyo hanno annunciato che ci sono sette giapponesi tra le vittime di Dacca, cinque uomini e due donne.

"Abbiamo seguito tutta la notte gli eventi – ha dichiarato Matteo Renzi – sperando in esiti diversi. Ora un velivolo della Presidenza è in volo verso Dacca. Notizie ufficiali" verranno date prima alle famiglie delle vittime. Davanti alla tragedia dell'estremismo radicale, credo sia il momento in cui l'Italia unita dia un messaggio di dolore e compassione. Piangiamo lacrime di solidarietà e cordoglio, ma è anche il momento di lanciare un messaggio di determinazione: l'Italia non arretra davanti alla follia di chi vuole disintegrare la vita quotidiana, siamo colpiti ma non piegati".

Un portavoce dell'esercito bengalese ha affermato che la maggior parte delle vittime sono italiani e giapponesi. "Molti sono stati uccisi dagli assalitori con lame affilate", ha riferito l'esercito dopo una notte di terrore. Chi sapeva recitare versi del Corano sarebbe stato risparmiato dai jihadisti, gli altri sono stati torturati, ha raccontato uno degli ostaggi tratti in salvo dall'Holey Artisan Bakery.

Fonti ufficiali riferiscono anche della morte di due poliziotti. Quattro degli ostaggi liberati sarebbero stranieri. Al momento il Giappone ha reso noto che un suo cittadino figura tra gli ostaggi liberati, mentre i media locali parlano anche di una coppia di cittadini dello Sri Lanka. Un testimone italiano che si è messo in salvo ha riferito che italiani occupavano 'numerosi' un tavolo del locale.

 

L'OPERAZIONE E' scattato alle 7.40 ora locale, le 3.40 in Italia, il blitz delle forze speciali nel ristorante Holey Artisan Bakery nella capitale del Bangladesh. Qui, ieri sera alle 21.20 ora locale (le 17.20 in Italia), un commando di terroristi islamici aveva preso in ostaggio almeno 35 persone, di cui una ventina stranieri (fra questi almeno sette italiani), dopo aver ucciso due poliziotti. Nell'assalto al caffè dove si erano asserragliati dai sette ai dieci terroristi sono stati impiegati oltre un centinaio di uomini del Battaglione di azione rapida. Le teste di cuoio nella notte avevano cercato di trattare con i miliziani, senza risultato. Un sito legato all'Isis, Amaq, che aveva già pubblicato la rivendicazione del Califfato, ha diffuso foto di presunte vittime all'interno del ristorante: cinque o sei cadaveri di donne e uomini per terra, in pozze di sangue, fra i tavoli con ancora i resti della cena. L'attacco delle teste di cuoio è durato una decina di minuti, durante i quali si sono sentiti spari ed esplosioni. Gli ostaggi soccorsi sono stati portati in ospedale.




AUSTRIA, DA RIFARE IL BALLOTTAGGIO DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI

Redazione

Il ballottaggio delle presidenziali in Austria va rifatto per le irregolarità nello spoglio avvenute in alcuni seggi. Lo ha deciso la Corte costituzionale austriaca. I giudici hanno vagliato il ricorso presentato dall'Fpoe.

"Le elezioni sono il fondamento della nostra democrazia e il nostro compito è di garantirne la regolarità. La nostra sentenza deve rafforzare il nostro Stato di diritto e la nostra democrazia", ha detto a Vienna il presidente della Corte costituzionale Gehrart Holzinger prima di pronunciare la sentenza con cui è stato accolto il ricorso presentato dall'Fpoe lo scorso 22 maggio. E' la prima volta che viene annullato un ballottaggio in Austria. Al ballottaggio era risultato eletto il verde Alexander Van der Bellen con uno scarto di meno di un punto percentuale, pari a circa 30 mila voti, rispetto al leader dell'estrema destra Norbert Hofer. Il nuovo voto si dovrebbe tenere tra settembre e ottobre.

La Commissione europea "non ha commenti da fare su quella che è una decisione della Corte costituzionale di uno stato membro". Lo ha detto il portavoce dell'esecutivo a proposito dell'annullamento del ballottaggio delle presidenziali in Austria




TRANS NELLE FORZE ARMATE: ABOLITO IL DIVIETO

Redazione
 
New York – I transessuali possono accedere alle Forze Armate. La notizia è stata da Ash Carter, Ministro della Difesa che ha annunciato l’abolizione del divieto nel corso di una conferenza. Carter ha riferito “Le politiche del Dipartimento della Difesa cambieranno nei prossimi 12 mesi, a partire da questa storica decisione di rimuovere la regola secondo cui le persone transgender potevano vedersi negato l'arruolamento ed essere discriminati per il loro orientamento sessuale”. Malgrado non vi sia una statistica ufficiale, Carter ha parlato di circa 2.450 transgender su 1 milione e 300mila. L’abolizione di tale divieto, ha sottolineato, porterà ad un “miglior esercito al mondo”. Carter ha inoltre aggiunto “Credo che possiamo essere orgogliosi oggi di ciò che questo significherà per i nostri militari – perché è la cosa giusta da fare, ed è un altro passo per garantire che vengano reclutate e trattenute le persone più qualificate” e ha proseguito “Il nostro compito è di difendere il paese, non possiamo impedire il reclutamento di persone che possono portare a compimento tale missione".