Tragedia a Malta, cade un aereo turistico: 5 morti

Redazione

MALTA – Tragedia in volo: un aereo da turismo si e' schiantato al suolo questa mattina poco dopo il decollo dall'aeroporto di Malta uccidendo tutte e cinque le persone a bordo: lo scrive l'Independent. Il premier maltese Joseph Muscat ha confermato che ci sono vittime. Frontex ha smentito che il velivolo fosse usato da personale della propria agenzia, come aveva invece scritto il Times of Malta. Secondo fonti di stampa l'aereo era diretto a Misurata, in Libia. Le vittime sono tutte francesi. Sono 3 funzionari di Dogana e due membri dell'equipaggio dell'aereo Fairchild Metro Liner. L'aereo era stato noleggiato dalle autorità francesi per un sorvolo di ricognizione, come parte di un'operazione di collaborazione nella lotta contro traffici illeciti nel Mediterraneo.

 




Guerra informatica, attacco hacker negli Usa blocca per due ore colossi del web

Redazione

I colossi del web sono rimasti paralizzati per due ore. Un'offensiva hacker negli Stati Uniti ha colpito centinaia di siti, tra cui quelli di Visa, Twitter, Spotify, Cnn, New York Times, Netflix, Amazon, e-bay e Reddit che sono rimasti inaccessibili per almeno due ore, a partire da mezzogiorno ora italiana. I blackout si sono avvertiti soprattutto sulla costa orientale degli Stati Uniti ma non in Europa. L'azione è stata portata avanti con la tecnica DDoS. Nelle stesse ore si è appreso che a luglio hacker cinesi avrebbero sferrato un attacco informatico contro funzionari americani che si trovavano a bordo della portaerei statunitense Ronald Reagan. Lo scrive il Financial Times, citando la società di cybersicurezza 'FireEye'. L'attacco, secondo la ricostruzione, sarebbe avvenuto l'11 luglio scorso, alla vigilia della sentenza del Tribunale dell'Aia sulle rivendicazioni della Cina su una controversia riguardante il Mar cinese meridionale.Gli hacker avrebbero inviato ai funzionari che si trovavano a bordo della portaerei statunitense alcune mail infette, contenenti un 'malware' utilizzato per copiare le informazioni da un computer infettato o scaricare virus informatici. Secondo FireEye, il gruppo con sede in Cina che ha progettato il documento sospetto, aveva già messo in atto dei tentativi di attacco nei confronti di sistemi Usa e delle reti nazionali di difesa informatica vietnamiti. "Il probabile obiettivo dell'attacco "spear-phishing", un attacco sotto forma di un'e-mail che sembra provenire da qualcuno conosciuto al destinatario, era quello di raccogliere informazioni sulle manovre militari e sui sistemi di comando e controllo, nonché su questioni politiche", scrive il quotidiano inglese citando la società di sicurezza informatica. Per il Ft, comunque, "non vi è alcuna prova diretta che colleghi il tentativo di hackeraggio al governo cinese, nè nessuna indicazione che l'attacco abbia avuto successo". Secondo fonti del Pentagono citate dal quotidiano, "non ci sono indicazioni che i sistemi classificati della portaerei siano stati compromessi". Il Financial Times ha giudicato l'azione come "un enorme cyber attacco" sia pure limitato a livello geografico che ha bloccato l'accesso a milioni di utenti americani. L'azione è stata portata avanti con la tecnica DDoS (Distribuited denial of service) che consiste in un numero enorme di richieste che si concentrano sullo stesso server fino a farlo cadere.




Terrore a Londra, allarme chimico all'aeroporto City: 26 soccorsi

Redazione

LONDRA – Una giornata di non ordinaria follia. E' terminato l'allarme chimico che ha provocato lo sgombero dello scalo aereo londinese della City e ha costretto almeno 26 persone a ricorrere al servizio ambulanze per difficoltà respiratorie. Lo fa sapere il servizio dei pompieri di Londra, secondo cui lo scalo è stato dichiarato sicuro. Il traffico aereo sul London City Airport, si apprende, è stato nel frattempo deviato. Lo si apprende dai media, fra cui la Bbc e SkyNews. Dal terminal sono state sgomberate circa 500 persone fra personale e passeggeri, accolti sulla pista. "Quando sono entrato nell'aeroporto sentivamo le sirene dell'allarme antincendio e un annuncio in tre lingue che spiegava che il personale ci avrebbe radunati per aiutarci a sgomberare" il terminal, ha raccontato alla Bbc un passeggero inglese di 35 anni. "Ora siamo tutti in piedi sulla pista, sotto l'ala di un aereo perché nel frattempo ha iniziato a piovere", ha continuato il testimone. "Posso vedere aerei – ha aggiunto il testimone – che girano in tondo sopra di noi ma nessun aereo è atterrato" nel piccolo scalo della City, nell'area londinese dei Docks. 




L'Isis attacca Kirkuk: la città è off limits, scattato coprifuoco

Redazione

IRAQ – Battaglia a Kirkuk dopo una raffica di attacchi dell'Isis prima a un compound governativo e ad un'ex stazione della polizia, poi ad una centrale elettrica, che hanno portato alla morte di almeno 10 civili. I miliziani dell'Isis sono arrivati probabilmente mescolandosi alle migliaia di profughi in fuga dalla guerra. Dopo gli attacchi – come ha potuto constatare l'inviato dell'Ansa sul posto – Kirkuk è stata completamente isolata: le forze Peshmerga non consentono l'ingresso a nessuno ai check point di ingresso nella città irachena, dove affermano di aver decretato il coprifuoco. In quello settentrionale, centinaia di camion formano una coda di 5 chilometri, mentre vengono lasciati entrare solo mezzi carichi di rinforzi militari. I media curdi hanno subito trasmesso le immagini degli attacchi agli edifici governativi che mostrano i blindati dell'esercito iracheno in azione ''per eliminare i terroristi''. Secondo fonti curde un numero imprecisato di jihadisti dell'Isis è ancora asserragliato all'interno di una scuola. Una nuvola di fumo nero avvolge il Majdi Palace di Kirkuk, da dove un cecchino dell'Isis spara sulle forze di sicurezza curde: in tutta l'area risuonano raffiche di armi automatiche, come mostrano le immagini trasmesse in diretta dalle tv locali, riprese da alcune telecamere fisse della città.




Usa, terzo e ultimo duello televisivo Clinton-Trump. Ancora vittoria per Hillary

di Paolino Canzoneri

NEW YORK – Ieri mattina ora italiana si è consumato l'ultimo confronto telvisivo tra i due contendenti alla Casa Bianca per la prossima presidenza degli Stati Uniti. Hillary Clinton dei democratici e Donald Trump per i repubblicani hanno condotto anche questa volta un confronto asprissimo dai toni accesi e da reciproche accuse. I sondaggi ancora una volta sanciscono la vittoria della Clinton nonostante l'emittente televisiva Fox News invece abbia dato notizia dell'esatto opposto con un netto 62% a favore del Tycoon; ma americani e paesi collegati hanno assistito ad un nuovo match violento senza esclusioni di colpi dove i due contenti combattivi come non mai hanno parlato di aborto, sicurezza, politica estera e nello specifico i rapporti con la russia di Putin etc. In quest'ultimo periodo i sondaggi davano Trump in caduta libera costringendolo a banali accuse di presunte irregolarità e nel caso di perdita delle elezioni Trump stesso non ha dato certezze di accettarne le sconfitta. In questo clima arroventato il confronto scontro ha preso toni durissimi specialmente su temi come la sicurezza ed emigrazione dove Donal Trump ha confermato la rigidezza della sua linea intransigente di deportare e cacciare tutti gli immigrati clandestini fra cui possono celarsi pericolosi criminali ma anzicchè usare l'aggettivo "criminali" li ha chiamati "Hombre cattive" parola spagnola quasi a volersi riferire direttamente ai messicani suscitando ovviamente sdegno nei democratici che hanno lo hanno accusato di razzismo. Un agguerrito scontro testa a testa a seguito di una campagna senza esclusioni di colpi che verrà ricordata per i toni di bassa levatura ai limiti dell'insulto gratuito e nonostante la Clinton abbia numerosissimi sostenitori nel campo della musica, certe star mondiali come Madonna sono scese ai livelli da bassifondo incitando il voto per la Clinton e dicendosi disposta a contraccambiare con prestazioni sessuali, mentre l'attrice  Meryl Streep e il bassista dei Pink Floyd Roger Waters si sono schierati pubblicamente dalla parte della candidata democratica, la prima con un intervento al microfono durante un intervento alla convention dei democratici a Filadelfia e il secondo cantando e deridendo il Tycoon con il brano "Pigs" (Porci) durante un recente concerto proprio in Messico. A soli 18 giorni dal voto sembra che certe trame stiano interferendo nelle elezioni USA e il voto rappresenterà senza ombra di dubbio uno scossone serio per gli Stati Uniti e per il mondo intero.




Bruxelles, si barrica in un supermercato con 15 ostaggi: catturato

Redazione

BRUXELLES – E' stato catturato il sequestratore che si era barricato prendendo in ostaggio una quindicina di persone nel supermercato Carrefour della chaussée d'Alsemberg nel quartiere di Forest, a Bruxelles. Lo riferisce la tv Rtbf. Si tratterebbe, secondo le prime informazioni riferite dal quotidiano Dernière Heure che cita la tv fiamminga Vrt, di un gesto successivo a un furto. L'uomo, armato di un coltello, non ha fatto rivendicazioni particolari o legate al terrorismo e starebbe ripetendo "non voglio andare in prigione".




Obama al suo friend Renzi: "Patti chiari amicizia lunga"

di Vincenzo Giardino

USA – Un grande momento vissuto dal premier italiano Matteo Renzi ospite di Obama. Quest'ultimo involontariamente ha tirato una volata a Matteo in vista del referendum. A 39 anni da Giulio Andreotti e 28 anni dopo Romano Prodi, Matteo Renzi è il quarto premier italiano ad essere l'ospite d'onore di una State Dinner, il terzo considerato che Giulio Andreotti è stato invitato due volte. Il leader democristiano fu il primo presidente del Consiglio in assoluto, il 26 luglio 1977 fu invitato da Jimmy Carter. Poi bissò il 6 maggio 1990, su richiesta di George Herbert Walker Bush. L'ultima premier italiano ad avere avuto il privilegio è stato Prodi il 6 maggio 1988, invitato da Bill Clinton. "Abbiamo tenuto il meglio per la fine": è nella battuta con cui il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha accolto Matteo Renzi, il senso della visita del premier italiano a Washington, ultimo e più prestigioso appuntamento dell'agenda internazionale della Casa Bianca. Obama ha accolto Renzi con un "Buongiorno" in italiano, cui ha aggiunto un'altra frase in italiano nel corso del suo intervento: "Patti chiari, amicizia lunga", riferendosi alle ottime relazioni con il suo "friend" Renzi e fra Usa e Italia."L'Italia – ha aggiunto Obama – è uno dei più alleati e amici più stretti che abbiamo. Renzi è uno dei partner con cui condividiamo le idee su come ridurre le ingiustizia e le diseguaglianze". Il presidente Usa si è rivolto all'Europa, dicendo che deve "diventare un continente di libertà". La "Nato deve rafforzarsi, dobbiamo migliorare la politica sugli immigrati, dobbiamo accettare i profughi", ha aggiunto. Italia e Usa è stato il suo appello "lavorino insieme sui cambiamenti climatici, fianco a fianco per liberare mondo dalla fame".Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese e tra gli altri dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni e dall'ambasciatore italiano a Washington, Armando Varricchio. La cerimonia di accoglienza si svolge nell'ala sud del giardino della Casa Bianca adornato per l'occasione con bandiere italiane alternate a quelle americane. Presenti anche il vicepresidente Joe Biden e il segretario di Stato Usa John Kerry.

Renzi e Obama si sono salutati in modo cordiale, con tanto di pacche sulle spalle ma il primo a mettere la mano sulle spalle dell'altro è stato proprio Renzi. Le due first lady, Agnese e Michelle, si sono scambiate un bacio sulla guancia. Michelle ha scelto per l'occasione un abito smanicato bianco e nero, spigato e dalla gonna ampia. Per Agnese Landini una mise in pizzo verde, mezze maniche. Nella giardino della Casa Bianca, dopo il saluto dei leader e delle first lady alle rispettive delegazioni, sono stati sparati diciannove colpi di cannone, come vuole il cerimoniale per le visite di Stato, e intonati gli inni nazionali italiano e americano. Renzi e Obama hanno passato in rassegna le truppe mentre gli ospiti americani esultavano: "I love you president". Infatti le strette di mano del pubblico erano tutte a favore di Obama, Renzi ha cercato di salutare anche lui a suo modo ma persino i bambini sono rimasti sorpresi e si saranno chiesti: "Ma lui chi è?". I due leader hanno salutato tutti ma inutile ribadire a chi sono stati diretti baci e abbracci affettuosi. 

Questa sera la State Dinner è l'evento simbolico più importante per la diplomazia americana, l'occasione più formale, con gli uomini in smoking e le mogli in lunghi abiti sontuosi, occasione imperdibile per tessere relazioni e cementare rapporti. Fino all'anno scorso Barack Obama ne aveva organizzati solo nove. Ma lo State Dinner di stasera con Matteo Renzi è il 13mo per Barack Obama, l'ultimo del suo doppio mandato: solo nel 2016 ne ha organizzati 4, uno dei quali con tutti i leader dei Paesi scandinavi. L'ultimo, il 2 agosto con il premier di Singapore Lee Hsien Loong. Per avere un'idea di come gli Obama abbiano voluto dare alla 'State Dinner' un tono riservato alle grandi occasioni basti pensare che Lyndon B. Johnson ne organizzò 54 in 62 mesi di presidenza. Ronald Reagan 52 in due mandati. Jimmy Carter 28 in 4 anni. E gli stessi Clinton ben 28.




Tragedia in Germania, esplosioni negli stabilimenti Basf a Ludwigshafen: allerta nube tossica

Redazione

GERMANIA – Tragedia in Germania dove almeno una persona è morta e diverse sono rimaste ferite per un'esplosione nella zona portuale di Ludwigshafen utilizzata dal colosso chimico Basf, nel sudovest del Paese. Lo rende noto una portavoce della società, secondo quanto riferisce la tv regionale pubblica Swr, senza precisare il numero dei feriti. Secondo il sito della città, ci sarebbero anche alcuni dispersi.

In seguito all'esplosione, Basf ha reso noto di aver sospeso le attività industriali dell'area per motivi di sicurezza. Restano in vigore le misure di sicurezza per l'allarme dei fumi per i cittadini che sono stati invitati a
restare in casa, a chiudere porte e finestre e a spegnere gli eventuali impianti di aria condizionata e ventilazione. L'allarme si è esteso anche alla città di Mannheim, che si trova sull'altra sponda del fiume Reno.

L'esplosione è avvenuta dopo le 11 nell'area nord del porto fluviale, dove viene trasbordato gas e liquido infiammabile. Sul luogo dell'incidente sono giunti soccorsi da tutto il Land della Renania-Palatinato e i vigili del fuoco sono in azione per evitare il coinvolgimento di altri impianti. La Basf riferisce che l'esplosione è stata determinata da lavori a tubature che vengono utilizzate per il trasbordo di liquidi infiammabili e gas dalle navi agli stabilimenti di produzione.

Un secondo incidente era avvenuto questa mattina, alle 8.30, in un altro stabilimento di Basf a Lampertheim, in Assia, in un impianto di additivi per materie plastiche. Ci sono stati 4 feriti, secondo quanto riferito dal

quotidiano Stuttgarter Nachrichten. L'incidente sarebbe avvenuto per l'esplosione di un filtro. A differenza del più grave incidente di Ludwigshafen, a Lampertheim non ci sono rischi di nubi tossiche. Anche qui l'impianto è stato fermato.

Secondo la Basf non è ancora noto che tipo di sostanze si siano sprigionate nell'aria in seguito all'esplosione. Lo scrive la Dpa. Resta in vigore l'allarme alla popolazione dei quartieri settentrionali di Ludwigshafen e di Mannheim a chiudere porte e finestre e spegnere impianti di ventilazione e aria condizionata. I vigili del fuoco parlano di rischio di problemi respiratori e agli occhi dovuti a cattivi odori e a fumi industriali.

In totale sono circa 21.000 le persone coinvolte dalle misure di sicurezza. Si tratta di due quartieri a nord di Ludwighshafen, Edigheim e Pfingstweide e di tre quartieri di Mannheim, sull'altra sponda del fiume Reno: Sandhofen, Scharhof e Kirschgartshausen, che insieme totalizzano circa 13.000 abitanti. Ad essi le autorità hanno chiesto di restare in casa, tenere chiuse porte e finestre e spegnere impianti di ventilazione e aria condizionata.Ludwigshafen conta 160.000 abitanti, Mannheim quasi 300.000. Coinvolti sono anche asili e scuole di due quartieri a nord di Ludwigshafen, Edigheim e Pfingstweide (insieme circa 9.000 abitanti), i cui direttori sono stati avvertiti di tenere all'interno alunni e bambini, perché alcuni abitanti di Edigheim avevano denunciato problemi di respirazione. Poco dopo l'esplosione, nell'area nord di Ludwigshafen sono suonate le sirene d'allarme, come ha riferito una portavoce della città.

Secondo le autorità della città di Mannheim, che si trova sull'altra sponda del Reno rispetto a quella dell'esplosione, "le misurazioni non hanno rivelato sostanze nocive nell'aria". Lo rivela la Dpa. Gli abitanti di tre quartieri che si trovano sulla riva del Reno sono stati invitati comunque a tenere porte e finestre chiuse per rischio di problemi respiratori dovuti al cattivo odore.




Iraq, al via offensiva per liberare Mosul dall'Isis

Redazione

IRAQ – Iniziato l'attacco per liberare Mosul dall'Isis da parte dell'esercito e delle forze antiterrorismo irachene, insieme alla milizia alleata dei peshmerga curdi e alle milizie sciite. Lo ha annunciato alla tv di stato il primo ministro iracheno Haidar al Abadi. La tv di stato irachena ha mostrato un breve comunicato scritto, poco dopo la mezzanotte, che ha annunciato l'avvio dell'offensiva militare largamente preannunciata per cacciare l'Isis dalla seconda citta' dell'Iraq. Il blitz per riconquistare Mosul è la più grande operazione militare in Iraq da quando le truppe statunitensi si sono ritirate nel 2011 e, se coronata da successo, il piu' duro colpo inferto finora all'Isis. Le forze curde dei Peshmerga hanno strappato all'Isis il controllo di sette villaggi nelle prime quattro ore dell'offensiva per riconquistare Mosul, la 'capitale' irachena dello Stato islamico. Lo riferisce la televisione panaraba Al Jazira.

I ribelli siriani appoggiati dalla Turchia hanno riconquistato la località di Dabiq, città in mano ai jihadisti dello Stato Islamico dal 2014, quando contava 3.000 abitanti. Un villaggio della Siria relativamente piccolo, non lontano dalla frontiera turca e di limitata importanza strategica ma dall'altissimo valore simbolico perché qui, secondo una profezia dell'Islam sunnita, i musulmani del califfato avrebbero trionfato sui cristiani in un epico "scontro finale" prima dell'Apocalisse. Simbolica al punto che nel 2014 i jihadisti hanno intitolato la loro rivista di propaganda in linqua inglese proprio 'Dabiq'. Un comandante dell'opposizione siriana, Saif Abu Bakr, ha riferito che i combattenti dell'Isis hanno opposto una resistenza "minima" per difendere la loro iconica roccaforte, situata nel nord della Siria ad alcune decine di chilometri da Aleppo. Quest'ultima città è peraltro anche oggi devastata da bombardamenti e combattimenti dopo il fallimento, ieri sera, delle trattative di Losanna tra i rappresentanti dei Paesi coinvolti a vario titolo nel conflitto siriano, Stati Uniti e Russia in prima fila.

Le forze dei Peshmerga curdi partecipano all'operazione per circondare Mosul, e secondo Al Jazira sarebbero arrivati a 7 chilometri dalla città. ma non vi entreranno, lasciando il compito alle sole forze governative di Baghdad per non fomentare tensioni. Lo ha detto Kifah Mahmud Karim, consigliere per i media di Massud Barzani, presidente della regione autonoma del Kurdistan iracheno. Karim ha precisato il compito di entrare a Mosul, in mano all'Isis, è affidato alla 16ma divisione dell'esercito e alla polizia federale. Sul terreno inoltre sarebbero impegnate forze speciali americane. L'Onu è "estremamente preoccupato" per la sorte degli 1,5 milioni di civili a Mosul e teme che "migliaia di loro potrebbero ritrovarsi sotto l'assedio" delle truppe governative o diventare "scudi umani"
nelle mani dell'Isis. Lo afferma in un comunicato il sottosegretario per gli affari umanitari, Stephen O'Brien, facendo appello "a tutte le parti perché rispettino i loro obblighi di proteggere i civili in base alla legge umanitaria internazionale".




Wikileaks, Berlusconi in lacrime con Clinton

Redazione

USA – Tra gli ultimi file rubati da Wikileaks spunta un riferimento dell'attuale candidata alla Casa Bianca a Silvio Berlusconi. In una conversazione con il Ceo della Goldman Sachs, Clinton racconta che nel 2010, dopo la diffusione dei primi file hackerati, fu costretta da segretario di Stato a porgere le scuse ai leader 'offesi'. "Ho sentito uomini adulti piangere, letteralmente", dice, imitando un accento italiano. E il suo interlocutore palesa un riferimento a "Silvio".

Il 29 ottobre del 2013, Clinton partecipò ad una conferenza organizzata dalla Goldman Sachs in Arizona. Il ceo della banca di investimenti, Lloyd Blankfein, la intervistava, e le aveva chiesto: «Supponiamo, ipoteticamente, che un paese stava spiando un altro paese. Cosa faresti, per riparare le relazioni?». 

La domanda in realtà era tutt’altro che ipotetica, perché si trattava esattamente di quello che era successo, ed era stato poi rivelato a causa dei cable diffusi da Wikileaks. Clinton allora aveva risposto in maniera molto diretta, e qui segue la trascrizione di quella conversazione.

Clinton: «D’accordo. Questo è tutto off the record, giusto? Non ne parlate nemmeno alle vostre mogli, se non sono qui».
Blankfein: «D’accordo».
Clinton: «Okay. Ero segretaria di Stato quando accadde Wikileaks. Vi ricordate la debacle. Vengono fuori centinaia di migliaia di documenti, e io devo andare a fare il giro di scuse. Avevo una giacca come se fosse il tour di una rock star: il Clinton Apology Tour. Dovetti andarmi a scusare con chiunque fosse stato dipinto nei rapporti in qualunque maniera che fosse considerata non lusinghiera. Fu doloroso. Leaders che resteranno anonimi, che erano caratterizzati come vanitosi, egotisti e affamati di potere…».

Blankfein: «Certo».
Clinton: «Corrotti. E noi sapevamo che lo erano, questa non era fiction. Però io dovevo andare lo stesso a dire, sai, i nostri ambasciatori, certe volte si lasciano trasportare, vogliono tutti essere dei letterati. Partono per la tangente. Cosa posso dire. Ho sentito uomini adulti piangere. Letteralmente, dico».
A quel punto dal trascript si capisce che Hillary comincia a parlare con un accento italiano, e aggiunge: «Io sono un amico dell’America, e tu dici quelle cose di me».
Blankfein: «Questo è un accento italiano».
Clinton: «Abbiate un po’ di senso dell’umorismo».
Blakfein: «E perciò tu hai detto, Silvio…» (risate in sala).

Quindi Hillary non solo aveva rivelato ai banchieri di Goldman Sachs che Berlusconi si era messo a piangere, quando lei gli aveva parlato per scusarsi delle offese contenute nei rapporti diplonatici, ma lo aveva anche preso in giro. In quei documenti, l’ex premier italiano veniva descritto come «inetto, vanitoso e non efficace come leader moderno». I rapporti sottolineavano che «ha una passione per divertirsi in maniera pesante», e accennavano anche ai sospetti che stesse «ricavando grandi profitti personali», dai suoi rapporti con il leader russo Putin. Clinton era stata costretta a scusarsi, ma poi aveva irriso Berlusconi in pubblico, perché si era messo a piangere, ma anche perché lei credeva che le offese contenute nei rapporti diplomatici fossero giustificate. 




Squalo bianco sfonda gabbia di protezione: sub attaccato mentre fotografa

 

Red. Esteri


Attimi di panico per un sommozzatore chiuso in una gabbia a scattare foto ad uno squalo bianco di circa tre metri a largo della costa californiana. L’animale, attirato da un pezzo di carne lanciato appositamente per farlo avvicinare alla struttura dell’impavido fotografo, ha improvvisamente sfondato la protezione in ferro, ferendosi, per poi riuscire e andarsene.

L’attacco dello squalo e poi la fuga Immagini agghiaccianti quelle diffuse nel video del Daily Mail, che ad attacco terminato, vedono uscire il sommozzatore dalla struttura sconvolto e miracolosamente illeso.