Messico, esplode un mercato di fuochi d'artificio: decine di morti e feriti


Redazione


MESSICO – Almeno 29 morti, 72 feriti e decine di dispersi tra i quali bambini e donne: è il bilancio delle sei esplosioni a catena che hanno fatto saltare in aria il mercato di fuochi d'artificio di Tultepec, cittadina di 100 mila abitanti 50 km a nord di Città del Messico, noto in tutto il Paese come 'la mecca della pirotecnia'.
Ora del mercato, composto da circa 300 locali, non rimane quasi nulla: molti dei negozi sono esplosi, come se ci fosse stato un bombardamento, precisano i media locali. Nel tracciare un primo bilancio della tragedia, il governatore dello Stato del Messico, Eruviel Avila, ha precisato che delle 29 vittime 26 sono decedute sul luogo della sciagura e le altre tre dopo essere state ricoverate. Tra i 72 feriti ci sono dieci minorenni e 25 donne e, viene precisato, tre dei bambini ricoverati hanno riportato bruciature nel 70% del corpo. Per ora non si conoscono le cause della tragedia, sulle quali sta indagando la procura.




Berlino, strage al mercatino di Natale: almeno 12 morti e circa 48 feriti

 

di Silvio Rossi

 

BERLINO – Un attentato simile a quello avvenuto lo scorso luglio sul lungomare di Nizza. Un Tir, nero, corre all’impazzata in un mercatino di Natale nella zona Ovest di Berlino. Già lo scorso mese a Strasburgo si era parlato come possibile obiettivo un mercatino di Natale, una realtà che attira molti turisti. L'attentato è avvenuto nel mercatino di Natale nella Breitscheidplatz, ai piedi della Gedaechtniskirche, la "Chiesa del ricordo", uno dei simboli di Berlino. La piazza è nei pressi della stazione "Zoologischer Garten"
I media riportano diversi morti, almeno 12, e circa 48 feriti. Dopo la folle corsa sulle bancarelle, il presunto attentatore è fuggito a piedi, sembra verso il centro della città. Non è stato ancora confermata la natura terroristica dell’incidente, anche se molti elementi sembrano convergere verso questa ipotesi. Il mercatino di Natale era in una delle strade più frequentate della capitale tedesca, dopo l’impatto, è stato evacuato. Dalle prime indagini, il camion sembra avesse una targa polacca, sembra ci fossero sopra due persone, una delle quali sembra, ma la notizia è ufficiosa, che sia stata fermata. Dopo la tragedia è scattata una gigantesca caccia all’uomo, che è fuggito verso Tirgardenstrasse, la strada che conduce verso la Porta di Brandeburgo, in direzione Berlino Est. Secondo la Zdf tedesca, una persona sospettata di essere il guidatore del camion sarebbe stato arrestato. Un'altra persona è ricercata.




Turchia, ambasciatore russo colpito a morte ad Ankara


Redazione


TURCHIA – Un uomo armato ha ucciso l'ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov, sparando contro di lui durante una mostra fotografica ad Ankara. L'attentatore è stato poi ucciso in un blitz della polizia turca. Il diplomatico è morto in ospedale, dove era stato inzialmente ricoverato.

"Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui". È questa una delle frasi che l'attentatore avrebbe urlato prima di sparare all'ambasciatore russo. L'uomo è stato identificato come un diplomato dell'accademia di polizia di nome Mert Altintas, di 22 anni, che si era diplomato nel 2014 all'accademia Rustu Unsal di Smirne.

Il dipartimento di Stato americano segnala sul suo twitter "notizie" di spari nei pressi dell'ambasciata americana ad Ankara, insieme con l'avvertimento ad evitare la zona. Non ci sono al momento conferme.

"Condanniamo questo atto di violenza, qualsiasi sia la sua fonte", ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, John Kirby, riguardo all'attentato. "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con lui e la sua famiglia".




L'accusa dei servizi segreti americani: Putin interferito sul voto negli Usa

 

Redazione

 

USA – Una accusa molto pesante. Le prove raccolte dall'intelligence Usa confermerebbero con un "alto grado di certezza" il coinvolgimento diretto di Vladimir Putin nella campagna per interferire nelle elezioni americane. E' quanto emerge da un'esclusiva di Nbc News che cita alcune fonti dei servizi segreti e diplomatiche con accesso diretto al dossier. Putin in particolare avrebbe personalmente indicato come far trapelare e utilizzare il materiale hackerato ai democratici.


Quella che era cominciata come una vendetta personale del leader del Cremlino contro Hillary Clinton – spiegano le fonti alla Nbc – si e' man mano trasformata in un sforzo teso a mettere in luce durante la campagna elettorale la corruzione nella politica americana, minando la l'immagine e la credibilita' della leadership degli Stati Uniti nel mondo.

E se ad ottobre le 17 agenzie di intelligence Usa avevano rilasciato una dichiarazione in cui si accusava la Russia di essere dietro l'hackeraggio del partito democratico, affermando che tale operazione poteva essere autorizzata solo ai massimi livelli, ora per la prima volta ad emergere sarebbe state delle prove incontrovertibili di legami tra le operazioni degli hacker e Putin in persona.

Ultimamente la Cia – facendo infuriare il presidente eletto Donald Trump – ha di fatto avallato la tesi che Putin abbia voluto con forza l'elezione del tycoon alla Casa Bianca. Una visione che l'Fbi e altre agenzie di intelligence non hanno sostenuto in pieno.




Turchia, attacco a Istanbul: 235 arresti per sostegno e propaganda

 

di Paolino Canzoneri


ISTANBUL – Circa 118 membri del Partito Democratico dei Popoli di ispirazione filo-curda fra cui importanti membri della direzione provinciale di Istambul e Ankara sono stati arrestati alle prime ore del mattino da unità antiterrorismo della polizia turca. L'arresto sarebbe una prima risposta secca ai recenti attentati che hanno causato la morte di circa 44 persone avvenuti la scorsa serata dove una prima autobomba lanciata contro un bus di poliziotti anti sommossa nelle vicinanze dello stadio della squadra di calcio del Besiktas aveva provocato la morte di 38 persone tra cui 7 civili e circa 100 feriti mentre una seconda esplosione era stata provocata da un attacco suicida in una zona vicina ad un parco. Due deflagrazioni a poche ore dalla conclusione della partita di calcio fra i padroni di casa del Besiktas e il Bursapor. Il ministro Suleyman Soylu ha ipotizzato che l'autobomba fosse stata collocata nel punto dove si sarebbe dovuta schierare la polizia anti-sommossa e il ministro dello sport Akif Cagatay Kilic ha commentato che si è trattato di un grave attentato teso a minacciare l'unità della nazione. Il presidente Recep Tayyip Erdogan visitando i feriti in un ospedale della capitale aveva commentato amaramente: "Nessuno deve avere dubbi riguardo alla nostra lotta contro il terrorismo, noi siamo i padroni di questo paese, non lo lasceremo a quelle canaglie, lo sappiano se pensano di spaventarci con questi attacchi". Dello stesso avviso il premier Binali Yildirim che sospetta il PKK curdo quale responsabile assoluto degli attentati. La risposta infatti non si è fatta attendere e gli arresti nelle prime ore del giorno proprio dopo la rivendicazione del gruppo estremista curdo TAK accusato di legami con il PKK. L'agenzia statale Anadolu avvisa che diversi blitz sono in corso in altre zone fra Istanbul e la capitale Ankara in sedi del partito a Manisa, Mersin e Adana. E' in corso nella residenza di Mabeyn ad Istanbul una riunione di sicurezza nazionale presieduta dal leader Erdogan dove partecipano diversi ministri e anche il premier Binali Yildrim. 



Cooperazione economica: El Salvador si presenta in Italia


di Gianfranco Nitti

Un interessante Forum Imprenditoriale El Salvador-Italia, iniziativa promossa dal Governo della Repubblica di El Salvador attraverso il Ministero degli Affari Esteri, l’ambasciata di El Salvador in Italia e l'Istituto Italo Latino Americano (IILA)  di Roma, si è svolto presso l’IILA , nella capitale.


L’evento, realizzato col supporto di Easy Diplomacy, ha costituito una preziosa opportunità per conoscere da vicino questo affascinante Paese che gode di numerose attrattività e altrettanti opportunità commerciali e d’investimento nell’ambito del lavoro e dell’attività produttiva ,che ne favoriscono lo sviluppo sociale, economico e culturale.


Nel corso dell’incontro, rivolto alla stampa e alle imprese che desiderino investire in El Salvador, si sono state illustrate le principali caratteristiche del Paese, con una attenta analisi dei principali settori, dall’industria tecnologica alle avanguardie nel settore medico, dal manifatturato tessile alle moderne infrastrutture, senza tralasciare argomenti legati all'energia rinnovabile, al turismo e al settore alimentare. Un particolare approfondimento è stato dedicato alle vigenti agevolazioni fiscali ed agli accordi bilaterali con l’Italia in diversi campi.
Erano presenti all’incontro, per El Salvador Jaime Alfredo Miranda Flamenco (Vice Ministro degli Affari Esteri per la Cooperazione allo Sviluppo), Sigfrido Reyes (Presidente di PROESA, Agenzia di Promozione e Investimenti di El Salvador)  e l’ambasciatrice salvadoregna in Italia, la signora Sandra Elizabeth Alas Guidos e per l’Italia Massimo Bellelli (Ministro Plenipotenziario, Direzione della Cooperazione allo Sviluppo) e Pierferdinando Casini (Presidente della Commissione Esteri del Senato).


Con una superficie poco inferiore a quella dell’Emilia-Romagna ed una popolazione di 6 milioni di abitanti,poco superiore a quella del Lazio, il Salvador intende offrire al settore imprenditoriale italiano numerose possibilità d’investimento favorite anche da una tassazione per le imprese non superiore al 30% ed un’IVA massima del 13%, con un tessuto infrastrutturale e logistico di ottima qualità. Anche l’art. 27 della Legge di Cooperazione allo Sviluppo 125/2014 favorisce i finanziamenti alle joint venture italo – salvadoregne, fino ad un cifra che si aggira sui 10 milioni €, come evidenziato dal dr. Bellelli.
Il saldo positivo dell'interscambio commerciale del nostro paese con El Salvador nel 2013 (21,012 milioni di euro) e' stato quasi raddoppiato rispetto a quello del 2012 (12,483 milioni di euro). L'importante crescita è dovuta maggiormente all'aumento del 25,1% delle nostre esportazioni.
Tra i principali prodotti venduti dall'Italia ad El Salvador, un aumento dei prodotti di maggiore esportazione, in particolare dei macchinari ed apparecchiature (+36,6%), degli tabella in gomma e materie plastiche (+91,9%) e dei prodotti chimici (+12,7%). Le vendite di carta ed i prodotti di carta nonché i prodotti in metallo, esclusi i macchinari e le attrezzature, invece sono diminuite rispettivamente del 25,6% e del 29,1%. Infine, si osserva un'accelerazione della domanda dei nostri prodotti alimentari (+73,7%) e degli tabella di abbigliamento (+78,2%).

FOCUS SUL TURISMO

Negli ultimi anni, il settore del turismo in El Salvador ha avuto un rilancio consistente, creando notevoli possibilità di investimento. Inoltre, l’afflusso dei turisti è aumentato in modo costante
negli ultimi anni, cosa che ha fatto crescere la domanda di camere d’albergo, la quale a sua volta ha promosso l’edificazione di nuovi hotel sia nella capitale, sia lungo la costa e in montagna. La ricchezza naturale del paesaggio e la Legge sul Turismo con i vantaggiosi incentivi fiscali, come anche il deciso sostegno del governo di El Salvador, hanno fatto sì che il settore sia tra i più trainanti del Paese.


Nella nicchia di mercato del turismo medico,El Salvador è la destinazione ideale come sede di ospedali e cliniche specialistiche dedite ad assistere i pazienti residenti negli Stati Uniti e in Canada; questo grazie alla prossimità geografica, ai costi competitivi dei servizi sanitari e all’eccellente collegamento tra il policlinico e i siti di attrazione turistica.


In particolare, nel settore del turismo molte sono opportunità di investimento in settori quali
• Hotel / Hotel boutique
• Centri fieristici e di convegni
• Marine
• Spa e centri benessere
• Residenze ad uso misto
• Turismo medico: ospedali, cliniche specialistiche,
   spa mediche, ospedali resort


FLUSSI TURISTICI (EL SALVADOR)
il turismo in entrata rappresenta una importante risorsa per l’economia nazionale con entrate di valuta estera per il 2013 pari ad 893,8 milioni di dollari ed una partecipazione sul totale del PIL del 3,63%. Si segnala, tuttavia, che queste informazioni, come quelle che seguono, si basano sugli unici dati disponibili forniti dalla Corporazione Salvadoregna del Turismo (CORSATUR) che registrano tutti i visitanti stranieri (escursionisti e turisti) entrati nel Paese, senza specificazione la finalità dell’ingresso (turismo, affari, lavoro o altro). Le informazioni fornite dalla CORSATUR riportano per l’anno 2013, l’entrata nel paesi di 1.822.003 cittadini stranieri (1.282.792 turisti e 539.211 escursionisti (turismo di un giorno senza pernottamento). Le predette tre cifre rappresentano un aumento nell’ordine del 4,8%, del 2,2% e dell’11,5% rispetto al 2012. Nel 2013 i mesi di maggiore affluenza sono stati nell’ordine: dicembre, luglio, agosto e marzo. Per quanto concerne le vie utilizzate per l’entrata nel paese, quella terrestre rimane la preferita dai turisti e dagli escursionisti e rappresenta il 55,1% del totale delle entrate, seguita da quella aerea utilizzata dal 44,9% dei turisti.

 




Alabama, condannato a morte: 34 minuti di agonia per Ronald Bert Smith

ALABAMA – Trentaquattro minuti di purissimo orrore, sotto lo sguardo atterrito dei suoi avvocati. Questa l’agonia che ha preceduto il trapasso di Ronald Bert Smith, condannato alla pena capitale e giustiziato nel carcere di Holman Correctional ad Atmore, con una tripla iniezione sperimentale.

 

Oggi 45enne, condannato a morte per aver ucciso sparandogli in testa Casey Wilson, un commesso di un negozio, perchè non aveva aperto il registratore di cassa, nel 1994 a Huntsville. Le sostanze sono state iniettate nelle sue vene dalle 10:34 alle 10:47, ma prima di perdere conoscenza, Ronald Bert Smith ha continato a parlare, tossire e contorcersi. L’illusione che potesse essere finita lì. Invece no. Dopo quel primo, interminabile intervallo, l’uomo ha iniziato a boccheggiare sonoramente, alla disperata ricerca di ossigeno. Smith ha continuato a sbuffare per alcuni minuti, poi la sua resistenza si è andata affievolendo. Il condannato ha continuato ad aprire e chiudere la bocca senza emettere più alcun suono, mentre il ventre si gonfiava e sgonfiava, prima spasmodicamente, poi sempre più lentamente. Poi è rimasto immobile senza fiato e tosse dopo il primo test. Dopo la seconda iniezione, che è stato eseguita alle 22:37 e di nuovo a 22:47 il braccio destro di Smith e la mano si muovevano.


La fine è giunta trentaquattro minuti dopo la tripla iniezione. Una delle esecuzioni più lunghe da quando la pena capitale è stata reintrodotta in Alabama nel 1983. Jeff Dunn, Commissario dell’Alabama Prison, quando tutto è finito, ha emesso il suo verdetto: “L’esecuzione è andata come indicata nel protocollo previsto dal sistema carcerario”. Due sedativi e un anestetico. Questa la combinazione utilizzata dallo Stato dell’Alabama per la fallimentare tripla iniezione. Smith è la seconda persona che è stata giustiziata quest’anno in Alabama, dopo un altro condannato a morte, Christopher Brooks Eugene. Mentre il dibattito sull’opportunità di mantenere la pena capitale è sempre vivo, altri 58 uomini sono stati giustiziati negli Usa quest’anno, secondo il Death Penalty Information Center.  Per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, l’agonia di Ronald Bert Smith è la riprova che non esiste un metodo umano, dolce e indolore di eseguire la pena di morte. Quel che è accaduto in Alabama è una violazione autorizzata del principio della Costituzione americana che vieta ogni punizione crudele e inusuale. E’ ora che l’America si liberi di un sistema così barbaro di fare giustizia.




Italiano morto in Brasile, entrato per sbaglio in una favelas: ucciso dai narcos


Redazione


BRASILE – Un turista italiano è stato ucciso a Rio de Janeiro dopo essere entrato per sbaglio a Morro dos Prazeres, una 'favela' nel centro della metropoli carioca: lo riferiscono i media locali. In base alle prime informazioni divulgate dalla polizia, l'uomo è stato colpito alla testa da un proiettile. La vittima era in compagnia di un amico, anche lui italiano, che sarebbe riuscito a fuggire illeso.

Secondo la versione online del settimanale Veja, la vittima sarebbe Roberto Bardella, 52 anni. L'uomo percorreva in moto la baraccopoli, considerata "pacificata" dalle forze dell'ordine, insieme a un altro italiano, Rino Polato. I due sarebbero entrati senza volere in un'area ancora controllata dai trafficanti, che avrebbero iniziato a sparargli contro. Bardella sarebbe morto sul colpo, mentre Polato, inizialmente catturato dai banditi, sarebbe stato poi rilasciato e ritrovato dalle forze dell'ordine in evidente stato di shock. Uomini del Battaglione per le operazioni speciali della polizia militare (Bope) starebbero già compiendo un'operazione all'interno della favela alla ricerca dei criminali. Questo è il terzo caso di italiani uccisi in Brasile in meno di un mese. Nella notte tra il 17 e il 18 novembre la ragusana Pamela Canzonieri è stata trovata strangolata in casa a Morro de Sao Paulo, un piccolo paradiso nel sud di Bahia. Mentre il 5 dicembre Alberto Baroli, 51enne milanese ma residente a Parigi, è stato accoltellato da un gruppo di malviventi durante una rapina a Beberibe, nello Stato del Ceara'.

"La Farnesina segue il caso con il consolato generale a Rio de Janeiro, in stretto raccordo con le autorità locali", afferma il ministero degli Esteri. Il consolato generale di Rio de Janeiro sta prestando la massima assistenza a Rino Polato, 59 anni, di Jesolo, il turista italiano scampato all'agguato. Lo hanno riferito all'Ansa fonti diplomatiche, precisando che sono stati inviati il vice console e il carabiniere di servizio ad assistere Polato, che viene interrogato dalla polizia brasiliana.

 




Terremoto in Indonesia: centinaia di morti a Sumatra


Redazione

 

INDONESIA – E' di almeno 97 morti e decine di dispersi il bilancio del violento terremoto di magnitudo 6.5 che ha colpito stamattina la costa nord dell'isola indonesiana di Sumatra. La scossa è avvenuta alle 6:03 ora locale e ha avuto ipocentro a soli 8,2 km di profondità ed epicentro 5,8 km a nordovest di Pante Raja. La regione colpita è quella di Aceh, territorio ad autonomia speciale estremità settentrionale di Sumatra. I soccorritori sono al lavoro nella cittadina di Meureudu, devastata dal sisma, dove oltre 40 edifici, tra cui alcune moschee, sono stati rasi al suolo e si ritiene che molte persone siano ancora sotto le macerie. La cittadina sorge nel distretto di Pidie Jaya, quello più colpito dal sisma. Le strade sono state sbriciolate, la corrente è saltata e le immagini tv mostrano i soccorritori che estraggono i cadaveri dalle macerie. Oltre 100.000 persone morirono nel sisma del 26 dicembre 2004 che colpì Aceh il 26 dicembre del 2004, terremoto che scatenò un devastante tsunami.




Terrorismo, dalla Lombardia scappa in Siria a combattere per l'Isis

 

Redazione


SIRIA – Ha obbligato il figlioletto di soli sei anni a imparare la "lotta corpo a corpo" in un campo di addestramento in Siria, paese dove è fuggita portando il bimbo, al quale ha cambiato il nome in Yussuf e che ha cercato di educare in modo da farlo diventare un "futuro combattente". E' quanto risulta da un'indagine dell'antiterrorismo che ha portato a firmare un mandato di arresto per Valbona Berisha, ora 34 anni e di origini albanesi, che due anni fa da un piccolo centro in provincia di Lecco, è fuggita – abbandonando marito e figlie maggiori – per andare ad arruolarsi nell'esercito del Califfato, prestando opera di "soccorso" e "guerriglia". La donna, che ha anche provveduto a far circoncidere il figlio, è stata individuata con lui in un paese a 40 chilometri da Aleppo. Non si sa se i due siano ancora vivi.

Era stato il marito, anch'egli albanese, a denunciare ai carabinieri la scomparsa. Il 28 novembre il gip di Milano, Manuela Scudieri, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della donna per associazione a delinquere con finalità di terrorismo internazionale (270 bis del Codice penale).

L'indagine del Ros dei carabinieri, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Alessandro Gobbis, ha permesso di accertare il percorso di radicalizzazione della donna che ha determinato, alla fine del 2014, la sua partenza per la Siria. Il suo trasferimento nel teatro di guerra era anche motivato dall'intenzione di sposare un macedone combattente per il Califfato.




Disastro in Colombia, l'aereo era senza carburante


Redazione


MEDELLIN – L'aereo precipitato in Colombia è rimasto senza combustibile. Lo confermano fonti colombiane. "Possiamo dire che era senza carburante al momento dell'impatto. Una delle ipotesi su cui lavoriamo è che il carburante sia finito spegnendo i motori, provocando una avaria elettrica", ha detto il capo della sicurezza aerea in Colombia. Per il Ceo della compagnia LaMia il pilota ha cambiato il piano di volo, che prevedeva un rifornimento a Bogotà. Per i media il pilota non avrebbe detto di essere rimasto a secco temendo la revoca della licenza di volo. L'ente dell'aviazione civile boliviana ha intanto sospeso "a tempo indeterminato" la licenza di volo alla compagnia aerea LaMia dopo il disastro aereo in Colombia.

L'omaggio alle vittime – Migliaia di persone hanno reso omaggio nello stadio 'Atanasio Girardot' di Medellin alle 71 persone che hanno perso la vita nella sciagura aerea vicino alla città colombiana, molti dei quali giocatori, dirigenti e simpatizzanti della squadra brasiliana Chapecoense. "Forza Chape" è stato l'urlo che ha fatto vibrare lo stadio, dove all'inizio della cerimonia sono stati liberati 71 piccioni proprio quale omaggio alle persone a bordo del volo della compagnia aerea Lamia. Proprio nello stadio Girardot, dove erano presenti tra gli altri i familiari delle vittime, era in programma per questa serata la partita di andata della Coppa Sudamericana tra il Chapecoense e l'Atletico Nacional. Alla cerimonia hanno preso parte i ministri brasiliani degli affari esteri, Jose' Serra, e della cultura, Roberto Freire. Senza nascondere la propria commozione, Serra ha ringraziato "i tifosi e cittadini presenti, è una luce nel buio". "La cosa peggiore che può capitare ad una società è l'indifferanza", ha sua volta sottolineato il sindaco di Medellin, Federico Gutierrez.

Audio del pilota, 'Siamo senza carburante' – "Signorina, Lima May India è in avaria totale, avaria elettrica totale, senza carburante". Sono le parole del comandante Miguel Quiroga, alla cloche del volo della LaMia poi precipitato in Colombia. Lo riferiscono i media colombiani citando una registrazione audio tra la cabina di pilotaggio e la torre di controllo dello scalo di Medellin. Il controllore di volo, dopo aver informato che la pista "è libera e operativa" e che i vigili del fuoco sono "avvisati", avrebbe chiesto la posizione e l'altezza dell'aereo non ottenendo più risposta.

"Più che una squadra, era una famiglia": sono le parole della giornalista e tifosa Juliana Dal Piva a riassumere sul quotidiano online O Dia il dolore abbattutosi su Chapeco', nel sud del Brasile, per la tragedia che ha colpito i giocatori della squadra locale. Da quando la notizia dell'aereo caduto in Colombia è piombata sulla cittadina di meno di 200 mila abitanti, considerata la capitale brasiliana dell'agroindustria, centinaia di sostenitori del 'Chape' si sono ritrovati e stretti attorno all'Arena Condà, lo stadio del giovane e quasi sconosciuto club, giunto dai campionati minori fino alla serie A. Sin dal mattino le lacrime scorrevano sui volti di molta gente accorsa davanti all'impianto sportivo, mentre altri si prendevano per mano e pregavano per i parenti delle vittime. "Il sogno della Chapecoense è finito stanotte", ha detto, piangendo, il direttore della società, Plinio David de Nes Filho. Sui social durante tutto il giorno sono stati migliaia i messaggi di cordoglio con l'hashtag #ForcaChape. Tra i più significativi quello di Neymar: "Oggi il mondo piange, ma il cielo si rallegra di ricevere campioni", ha scritto il fuoriclasse della nazionale di calcio verde-oro e del Barcellona. Anche 'O Rei' Pelé ha twittato commosso: "Riposate in pace, miei giovani fratelli", mentre il capitano della 'Selecao' e difensore dell'Inter, Joao de Sousa Filho Miranda, ha dichiarato: "Iddio ci conforti". Dimostrazioni di solidarietà sono arrivate poi anche da importanti club internazionali, come Milan, Fiorentina, Barcellona e Real Madrid, tutti uniti da profonda commozione. Il Comune di Chapecó ha nel frattempo decretato 30 giorni di lutto ufficiale, cancellando persino gli eventi legati alle festività di Natale e Capodanno. In seguito alla sciagura, la Federcalcio locale (Cbf) ha deciso di rinviare la finale della Copa do Brasil tra Gremio e Atletico-MG, che avrebbe dovuto giocarsi domani a Porto Alegre, e l'ultima giornata del campionato, in programma nel prossimo fine settimana. I club della serie A brasiliana si sono spinti anche oltre, proponendo di prestare gratuitamente loro giocatori alla Chapecoense per i prossimi tornei e di evitare la retrocessione del team per le prossime tre stagioni.