Ethiopian Airlines, si schianta aereo: 8 italiani tra i 157 morti. Conte: “Un giorno di dolore”

Un aereo Boeing 737 dell’Ethiopian Airlines si è schiantato mentre era diretto a Nairobi con a bordo 149 passeggeri ed 8 membri dell’equipaggio. Il premier dell’Etiopia ha comunicato che ci sono vittime. Lo schianto è avvenuto alle 8.44 locali, 6 minuti dopo il decollo da Addis Abeba vicino alla località di Bishoftud, ad una cinquantina di chilometri a sud della capitale etiope.

Nessun superstite, 157 morti tra cui otto italiani: è il terribile bilancio del tragico incidente aereo avvenuto in Etiopia. Un Boeing 737 dell’Ethiopian Airlines è precipitato dopo il decollo da Addis Abeba mentre era diretto a Nairobi. Tra le 157 vittime a bordo, 149 erano passeggeri e 8 i membri dell’equipaggio.

GLI ITALIANI SULL’AEREO – Nella lista passeggeri figura l’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale. Inoltre si trovavano sul Boeing tre componenti della ong bergamasca Africa Tremila: il presidente Carlo Spini – 75 anni, originario di Sansepolcro (Arezzo) e residente a Pistoia – sua moglie, infermiera, Gabriella Vigiani e il tesoriere della onlus Matteo Ravasio. Tra le vittime nel disastro aereo c’e’ anche Paolo Dieci, residente a Roma, presidente della ong Cisp e rete LinK 2007, un’ associazione di coordinamento consortile che raggruppa importanti Organizzazioni Non Governative italiane. Ci sono anche i nomi di Virginia Chimenti, funzionaria del World Food Programme dell’Onu, Rosemary Mumbi e Maria Pilar Buzzetti nella lista degli 8 italiani che erano a bordo del volo. Ecco chi sono le vittime italiane.

Oggi è un giorno di dolore. Nell’aereo della Ethiopian Airlines precipitato dopo il decollo da Addis Abeba vi erano anche nostri connazionali. Ci stringiamo tutti ai familiari delle vittime rivolgendo loro i nostri partecipi, commossi pensieri”, scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

L’ufficio del primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed ha espresso “a nome del governo e del popolo etiope le più sentite condoglianze alle famiglie di coloro che hanno perso i loro cari”. Al momento la causa dell’incidente non è ancora chiara.

“Al momento le operazioni di ricerca e di soccorso sono nel vivo e non abbiamo informazioni confermate di superstiti o di possibili cause dell’incidente”. Lo si legge in un comunicato diffuso dall’Ethiopian Airlines che sta seguendo le fasi drammatiche seguite allo schianto. Lo riporta la Cnn.

“Membri dello staff dell’Ethiopian Airlines – si legge ancora nel comunicato – saranno inviati sul luogo dell’incidente e faranno il possibile per aiutare gli addetti all’emergenza”. La compagnia aerea informa che a breve sarà disponibile una linea telefonica dedicata per parenti e amici che necessitino informazioni sui passeggeri a bordo dell’aereo.

L’Ethiopian Airlines gode di una buona reputazione in termini di sicurezza, una delle migliori in Africa, sebbene nel 2010 – come ricorda la Bbc – un suo aereo precipitò nel Mar Mediterraneo dopo il decollo da Beirut, in Libano. Nell’incidente morirono 90 persone




Italia – Finlandia, 100 anni di rapporti diplomatici: il ministro Soini in visita in Italia e in Vaticano

Significativa
visita in Italia del ministro degli esteri finlandese, nel primo centenario di
rapporti diplomatici con la Finlandia

Il ministro degli Esteri di Finlandia, Timo Soini, 57 anni, ha effettuato di recente una visita di lavoro in Italia e Città del Vaticano, incontrando sia esponenti del Governo italiano, che di quello Vaticano.

La visita di Stoini è
particolarmente significativa in quanto coincide con la ricorrenza del
centenario dell’allaccio dei rapporti diplomatici tra Italia e Finlandia e, in
un qualche modo, intende essere una prima celebrazione di tale ricorrenza.

L’incontro con Moavero

Soini ha incontrato il collega
italiano Enzo Moavero Milanesi, col quale ha discusso questioni di interesse
bilaterale nonché di interesse UE quali emigrazione, quadro finanziario pluriennale
e Brexit. I due ministri degli esteri hanno anche toccato temi di particolare
interesse per la Finlandia, come la sua vigente presidenza del Consiglio
Artico, quella del Consiglio d’Europa e la prossima Presidenza finlandese del
Consiglio UE, che decorrerà dal 1* luglio 2019. Soini ha quindi avuto un
cordiale colloquio con la Presidente del Comitato Affari Esteri della Camera
dei Deputati, Marta Grande.

In Vaticano

Di particolare significato la
visita in Vaticano, ove non si verificava una visita ufficiale di un ministro
degli esteri finlandese dal lontano 1984. Tenendo presente che Soini è
cattolico e probabilmente il primo ministro di fede cattolica in un governo
finlandese dalla istituzione della Repubblica, la visita, pur nel suo ambito
formale, ha rivestito anche una valenza più interessante. Qui ha incontrato
l’arcivescovo inglese Paul Richard Gallagher, segretario per le relazioni con
gli Stati della Santa Sede, col quale ha discusso questioni delle migrazioni e
di mediazione: la mediazione costituisce una delle priorità del ministro Soini
ed il ruolo di leader religiosi è parte importante per la promozione del
dialogo. Ha reso anche una visita di cortesia al Segretario di Stato Pietro
Parolin,, con cui è stati toccati i temi del problema Venezuela ed ha avuto
l’opportunità di scambiare alcune battute con Papa Francesco durante l’udienza
generale del mercoledì. Come afferma Soini nel suo blog, “si è trattato di una giornata memorabile dentro e fuori le mura. del
Vaticano
” e, sull’incontro col Papa, Soini annota con soddisfazione  che “ho
detto quello che volevo dire. Ho ascoltato la risposta. Il che mi ha fatto
piacere”.

Soini ha gentilmente risposto
ad un nostro quesito, ovvero:”quanto
della Sua visita è dovuta al fatto che Lei è cattolico?
”cui ha replicato:”La visita si è svolta sia in Italia che in
Vaticano, entrambi importanti protagonisti nel campo della politica estera.
Parzialmente, motivazioni personali hanno influenzato il programma del mio
viaggio ma, nel complesso, si è trattato di una importante visita nella mia
qualità di ministro degli esteri”.

Un secolo di relazioni

Come ben informa il sito
dell’ambasciata di Finlandia in Italia, l’Italia riconobbe la Finlandia il 26
giugno 1919 con le parole dell’Incaricato d’Affari a.i. Emmanuele Grazzi:
Mi consenta, Signor Ministro, di
esprimere, sia a livello personale che in nome del popolo italiano, sincere
congratulazioni al popolo finlandese, nonché migliori auguri per il futuro e il
successo della Finlandia e l’auspicio che le relazioni tra i nostri due paesi
possano sempre essere animate da un’amicizia calorosissima.”
Al
riconoscimento italiano seguì l’allacciamento delle relazioni diplomatiche tra
Finlandia e Italia avvenuto il 6 settembre 1919.

Nell’ottobre dello stesso anno
Herman Gummerus fu inviato in Italia in qualità di Incaricato d’Affari a.i. Il
suo primo compito fu quello di trovare dei locali adatti per la sede della
rappresentanza nonché di provvedere ad un rapido avvio delle attività. Gummerus
era libero docente di storia antica e letteratura romana all’università e in
precedenza aveva svolto il ruolo di consigliere d’Ambasciata ff. a Stoccolma e
Incaricato d’Affari a.i. a Kiev. Trovare la sede fu più difficile del previsto,
ma alla fine Gummerus scoprì un appartamento all’ultimo piano nel Palazzo Massimo alle Colonne, prima
affittato alla missione della Cecoslovacchia.

Il
palazzo, progettato dall’architetto Baldassarre Peruzzi e costruito negli anni
1527-1536, costituì una soluzione felice al problema della sede. Il 21
novembre 1919 Gummerus presentò le sue credenziali al sottosegretario, Conte
Sforza. Nel corso della breve cerimonia i due ebbero una conversazione
informale. (1)

Un
evento molto più fastoso fu, invece, la presentazione al Re e alla Regina,
avvenuta verso la fine di dicembre del 1919. Il personale dell’ambasciata si
preparò all’avvenimento con cura: si ponderò la scelta dei vestiti e si imparò
l’inchino a corte. Evidentemente i preparativi ebbero successo, perché Gummerus
dopo la visita informò la Finlandia che:“Le loro Maestà ci accolsero con la massima cordialità
[…] la Regina e la Regina Madre parlarono con amabilità sia con me sia con
mia moglie e con gli Attaché Karttunen e Härkönen”.

Dopo aver avviato le relazioni
finno-italiane con successo, Gummerus inviò in patria dei rapporti in cui
descriveva l’Italia con toni molto positivi. Gli articoli dei giornali locali
trattarono la Finlandia con espressioni di sincera benevolenza, sebbene,
secondo l’Inviato, inizialmente le notizie furono tendenziose e parzialmente
false per quanto riguarda le condizioni politiche in Finlandia. La
rappresentanza intraprese il compito di ovviare a queste falsità e Gummerus
scrisse dei promemoria, ebbe colloqui con funzionari e politici locali e
trasmise del materiale alla stampa.

A sua volta, l’Italia inviò in
Finlandia come suo primo rappresentante Giulio
Ferrante Marchetti, dal 1° Settembre 1919, al 30 Aprile 1920. Il senso
della missione è nelle parole con cui l’Incaricato d’Affari Giulio Ferrante
Marchetti riferisce al Ministro degli Esteri Tittoni sulla presentazione, il 29
settembre 1919, delle credenziali al Presidente della Repubblica finlandese
Ståhlberg, credenziali che lo accreditano primo Capo Missione della Regia
Legazione d’Italia ad Helsingfors (la capitale vi è ancora

designata
nell’idioma svedese). Il pieno, cordiale e costruttivo svilupparsi delle
relazioni diplomatiche fa dire a Ferrante Marchetti, nel suo indirizzo di
saluto al Presidente “Il finlandese e l’italiano
sono due popoli che molto hanno in comune”,
egli
riporta testualmente “e nulla li divide”. E più
oltre, nella stessa comunicazione “Domenica
scorsa, al mio arrivo qui, ho provato una delle impressioni indimenticabili
della mia vita, vedendo il popolo passeggiare liberamente per i bastio
ni di Sveaborg (Suomenlinna,
fortificazione poderosa che proteggeva l’accesso dal mare alla città di Helsinki) mentre la
bandiera bianca dalla croce azzurra sventolava, alta e fiera,sul vostro skår.




Costruire la resilienza, una conferenza sulle connessioni tra economia e politica nei Paesi del Golfo arabo

Lo sviluppo economico
sostenibile, la crescita socio-economica e gli elevati standard di qualità
della vita sono sempre più considerati ingredienti chiave per qualsiasi paese
per costruire pace, sicurezza e resilienza, ovvero la capacità di adattarsi ai
cambiamenti di varia natura.

Per i paesi del Golfo arabo,
questo si traduce nella necessità di diversificare rispetto ad una dipendenza
insostenibile dalle entrate energetiche e di costruire un’economia che
garantisca maggiori opportunità e non metta in pericolo il delicato ambiente in
cui vivono le popolazioni. Sulla base di queste premesse, il Centro del Bahrain
per gli studi strategici, internazionali ed energetici (DERASAT), in
collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), ha
pubblicato nel 2018 il primo Rapporto sullo sviluppo umano del Bahrain, uno
studio completo sul presente e sul futuro di sostenibilità che possa servire
come punto di riferimento per la regione e oltre.

Il 15 marzo, il Centro di informazione
Euro-Golfo ospita il dott. Omar al-Ubaydli, direttore del programma per gli
studi internazionali e geopolitici presso DERASAT, per presentare i risultati
del rapporto e condividere una potenziale tabella di marcia per migliorare gli
indicatori chiave dello sviluppo umano. Esperto economista, il dott. Al-Ubaydli
è anche Professore Associato di Economia alla George Mason University ed, in
precedenza, Visiting Professor of Economics presso l’Università di Chicago.

Il Dr. Al-Ubaydli sarà
introdotto dal professor Davor Džalto, direttore del programma per gli studi
sulla pace presso l’Università americana di Roma, che fornirà un quadro di idee
su come collegare lo sviluppo socio-economico e umano al raggiungimento della
pace.

L’evento si svolgerà tra le
11:00 e le 13:00 nella sede centrale di EGIC in via Gregoriana 12 a Rom.

Per registrarsi:
https://www.egic.info/building-resilience




Orrore a Madrid: uccide la madre e se la mangia

Ha ucciso la madre dopo l’ennesimo litigio, ne ha smembrato il corpo dividendolo in piccoli pezzi che ha sparso per la casa, mangiandone un pezzetto alla volta con l’aiuto del cane.

Il momento dell’arresto da parte della polizia

L’incredibile, macabra, vicenda di cannibalismo che ha scosso l’opinione pubblica, è avvenuta a Madrid. La polizia ha rinvenuto il cadavere smembrato di Maria Soledad Gomez, 66 anni, dopo la denuncia di un’amica che non la vedeva da un mese. Allarmata, ha quindi contattato gli agenti che si sono recati nella casa in cui la donna abitava con il figlio di 26 anni, Alberto Sanchez Gomez. Il giovane è parso subito strano alla polizia che, insospettita, ha insistito per poter entrare dentro l’abitazione.

Qui, la macabra scoperta del cadavere, ormai putrefatto, e diviso in contenitori tupperware sparsi per la casa. Lo shock è stato talmente forte che uno dei poliziotti non ha retto ed è uscito dall’abitazione dando di stomaco.




Boom di turisti nella Lapponia finlandese: Dicembre il periodo più affollato

Nella Lapponia finlandese, boom turistico grazie ai visitatori esteri nel 2018 secondo i dati resi noti qualche giorno fa dall’istituto finlandese di statistica, Tilastokeskus.

I pernottamenti degli stranieri hanno fatto registrare un aumento del 6% nel 2018 rispetto all’anno precedente, con britannici e francesi in cima alla lista, mentre i pernottamenti dei finlandesi sono rimasti gli stessi rispetto al 2017.

Il periodo più affollato è stato, come tradizione, dicembre, e l’anno scorso non ha fatto eccezione con 490.000 pernottamenti registrati, il che rappresenta un aumento del 5% sul dicembre 2017.

La maggior parte delle camere d’albergo è stata prenotata a Rovaniemi, dove il tasso di occupazione alberghiero è stato del 91% nel dicembre 2018, un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al dicembre precedente.
Anche gli hotel di Inari e Kittilä sono stati molto richiesti nel dicembre 2018 con un tasso di occupazione del 76%.

Tuttavia, le cifre effettive relative ai pernottamenti in Lapponia sono probabilmente più alte di quelle riportate dalle statistiche ufficiali, in quanto queste non calcolano nei loro totali il numero dei cottage privati in affitto o di Airbnb.

La Lapponia finlandese sta registrando, negli ultimi anni, un notevole boom nell’interesse turistico, il che si sta traducendo in incremento di visitatori, di nuove strutture ricettive e per gli sport invernali, di nuovi collegamenti aerei, di nuovi investimenti anche dall’estero, in particolare dalla Cina.
Ma anche l’interesse degli italiani non accenna a diminuire: oltre alle tradizionali attrattive delle esperienze nella natura ancora incontaminata, o la curiosità di vistare il complesso dedicato alla vera residenza di Babbo Natale a Rovaniemi, capoluogo della regione, o i safari fotografici con slitte trainate da renne o cani husky, negli anni recenti ha preso piede anche il tipo di turismo legato alla possibilità di ammirare i ‘revontuli’ ovvero la suggestiva aurora boreale tipica delle notte invernali ma di cui non è possibile prevedere il verificarsi.

Sanna Kärkkäinen, direttrice di Visit Rovaniemi, durante l’ultima edizione della Fiera Internazionale del Turismo MATKA, la più importante del Nord Europa, ha colto l’occasione per illustrare le prospettive economiche e turistiche della città e provincia.

Nel 2017 i pernottamenti complessivi di italiani nelle strutture ricettive in Lapponia sono ammontati a 42296, 7358 in più sul 2016, il numero più alto finora registrato dal 1995 in poi, poiché negli anni precedenti non superava di molto le 30.000 unità.

I pernottamenti di italiani a Rovaniemi nell’anno in questione ammontavano a 21.000, il 16,7% in più sul 2016. Stante il picco raggiunto nel 2017, nel 2018 dovrebbe registrarsi un assestamento con un ritorno a circa 30.000 ma i dati usciranno a febbraio.

Il boom è peraltro favorito dal potenziamento della rete aeroportuale della regione, i cui tre aeroporti di Rovaniemi, Kittilä ed Ivalo, della società Finavia, godono di un investimento complessivo di 55 milioni di euro.
“Il turismo nell’area si è sviluppato senza intoppi e l’intera stagione invernale del 2018-2019 sta crescendo all’incirca allo stesso tasso della stessa stagione nel 2017 “, afferma Sanna Kärkkäinen, aggiungendo che uno dei motivi principali per una tale espansione del turismo qui è la grande connettività che Rovaniemi e la Lapponia possono offrire: “Il marketing digitale ed i social media influenzano anche le visite in Lapponia, promuovendo in gran parte la visibilità di Rovaniemi.” Kärkkäinen ricorda che la primavera e l’estate sono ancora qualcosa su cui concentrarsi per facilitare e accelerare l’ulteriore sviluppo del turismo nel Nord. Infatti “Abbiamo bisogno di sviluppare il turismo durante tutto l’anno al fine di ottenere più ritorni dal settore e di realizzare un incremento della forza lavoro più grande e permanente nella zona”.

Kärkkäinen sottolinea come anche i collegamenti aerei diretti costituiscano un vantaggio fondamentale per lo sviluppo del turismo internazionale nell’area. Tali collegamenti sono considerati uno strumento di marketing diretto e, insieme al marketing digitale, creano una combinazione ottimale per un efficace marketing di destinazione e collegamenti diretti per l’acquisto dei servizi.
Nel gennaio 2018, l’aeroporto di Rovaniemi ha ricevuto un totale di 33.600 passeggeri, il 21,5% dei quali è arrivato con voli diretti dall’estero e il 78,5% con voli nazionali. I viaggiatori stranieri arrivano anche a Rovaniemi con voli nazionali attraverso l’aeroporto di Helsinki. In totale, il numero di arrivi nel primo mese di quest’anno è aumentato del 12% su base annua, secondo Statistics Finland, Global Blue e Finavia che gestisce gli aeroporti del paese.

In tutto la Finlandia, Lapponia compresa, nel 2018 le prenotazioni di pernottamenti sono aumentate dell’1,4 % rispetto al 2017, raggiungendo un totale di 22 milioni, mentre per quanto riguarda i visitatori italiani, gli arrivi in tutte le strutture ricettive nel 2019 ammontavano a 74,952 per 159,791 pernottamenti, pari al 2,7% in più 2017.




Finlandia, test su reddito di base: più felicità ma nessun effetto sull’occupazione

L’esperimento per il reddito di base intrapreso in Finlandia ha aumentato il senso di benessere dei partecipanti, anche se non ha avuto effetti sui livelli occupazionali, ha reso noto in un seminario il governo presentando i risultati preliminari del test, alla presenza di Pirkko Mattila (Ministro per gli Affari Sociali e la Salute) ed Anu Vehviläinen (Ministro del Governo Locale e della Riforme Pubbliche).

L’esperimento sul reddito di base non ha aumentato i livelli
occupazionali dei partecipanti nel primo anno (2017) dell’esperimento biennale.
Ma, alla fine del test, il benessere percepito dai beneficiari era migliore di
quello del gruppo di controllo: il gruppo di controllo era composto da coloro
che nel novembre 2016 avevano ricevuto un sussidio di disoccupazione ma non
erano stati selezionati per l’esperimento.

Il ministro per gli Affari Sociali e la Salute Pirkko Mattila

L’esperimento sul campo, realizzato dall’agenzia finlandese Kela (omologa dell’INPS) aveva
selezionato 2000 disoccupati a campione per ricevere 560 euro esentasse ogni
mese. I partecipanti potevano lavorare ed anche ricevere i soldi, o anche
avviare proprie attività, ma non avrebbero potuto ritirarsi dal test.

Si può affermare che,
durante il primo anno dell’esperimento, i beneficiari del reddito di base non
si sono trovati né meglio né peggio del gruppo di controllo nel trovare un
impiego sul mercato del lavoro aperto”
, ha commentato Ohto Kanninen, coordinatore della
ricerca presso l’Istituto del lavoro per la ricerca economica, in una
dichiarazione del governo.

Meno burocrazia, più felicità

Le persone che percepivano il reddito di base negli ultimi due anni
hanno riferito che il beneficio esentasse ha facilitato la creazione di
un’impresa e che erano soddisfatti della riduzione della burocrazia.

“Il reddito di base può
avere un effetto positivo sul benessere del beneficiario, anche se a breve
termine non migliora le sue prospettive di occupazione“
secondo Minna
Ylikännö
, capo ricercatrice di Kela. “I
beneficiari avevano meno sintomi di stress e meno difficoltà di concentrazione
e meno problemi di salute rispetto al gruppo di controllo. Erano anche più
fiduciosi nel loro futuro e nella loro capacità di influenzare i problemi della
società”.
Gli effetti dell’esperimento del reddito di base sul benessere
sono stati studiati anche attraverso un sondaggio che è stato fatto per
telefono appena prima del completamento dell’esperimento.

Il 55% per cento dei partecipanti al reddito di base ed il 46 % del
gruppo di controllo intervistati alla fine dello scorso anno percepivano il
proprio stato di benessere come buono o molto buono. Nel contempo, il 17 % dei
beneficiari di reddito di base e il 25 % del gruppo di controllo dichiaravano
invece di aver sperimentato un grado elevato o molto alto di stress negli
ultimi due anni. Il tasso di risposta per il sondaggio è stato del 23%.

L’esperimento sociale, lanciato dal governo del primo ministro Juha Sipilä, mirava a verificare come
il sistema di welfare della Finlandia si sarebbe potuto adattare ai cambiamenti
nella vita lavorativa. L’esperimento, iniziato il 1° gennaio 2017, si è
concluso il 31 dicembre 2018 ed era teso a verificare se il labirintico sistema
di benefici sociali esistente in Finlandia potesse essere ridisegnato per far
fronte a un’economia in evoluzione, dove i lavori permanenti a tempo pieno
sembrano diventare un ricordo del passato.

Alcuni studiosi ritengono che l’idea di un pagamento mensile standard
sia una buona soluzione per affrontare l’emergente economia dei gig, in cui le persone spesso si
destreggiano tra diversi lavori temporanei e part-time, evidenziando come
l’attuale sistema di 43 diversi tipi di benefici sia troppo difficile da affrontare
e dovrebbe essere semplificato.

Secondo Olli Kangas,
professore dell’Università di Turku e capo della ricerca di Kela, l’esperimento
dovrebbe già essere considerato un successo, perché la Finlandia sta ponendosi
le domande giuste, su come ottimizzare il suo sistema di benefici tentacolare ed
incentivare adeguatamente le persone a cercare attivamente il lavoro.

Prof. Kangas

Durante la valutazione dell’esperimento sono stati studiati gli effetti
del reddito di base sullo stato di occupazione, su reddito e benessere dei
partecipanti. I risultati dei dati registrati 
e della ricerca sono stati appena pubblicati. I beneficiari del reddito
di base hanno avuto in media 0,5 giorni in più di occupazione rispetto al
gruppo di controllo. Il numero medio di giorni di lavoro durante l’anno è stato
di 49,64 giorni per i beneficiari del reddito di base e di 49,25 per il gruppo
di controllo. La percentuale che aveva avuto guadagni o reddito da lavoro
autonomo è risultata essere di circa un punto percentuale più alto per i
beneficiari di un reddito di base che per il gruppo di controllo (43,70% e
42,85%). Ancora una volta, l’ammontare dei guadagni e dei redditi da lavoro
autonomo è stato in media di 21 euro più basso per i beneficiari di un reddito
di base che per il gruppo di controllo (€ 4.230 e € 4.251).

Lo studio degli effetti sull’occupazione dell’esperimento del reddito
di base si basa sui dati per il primo anno dell’esperimento ed i dati completi si
sono resi disponibili con un ritardo di un anno, il che significa che i
risultati per il secondo anno dell’esperimento saranno pubblicati nei primi
mesi del 2020. I prossimi risultati seguenti saranno pronti nell’aprile 2019.
La valutazione comprende anche uno studio dell’intervista, che sarà effettuato
nella primavera 2019.

Valutazioni attendibili
degli effetti dell’esperimento saranno disponibili quando tutti i materiali
raccolti saranno stati analizzati tenendo conto dei parametri che costituiscono
un quadro per l’esperimento. Successivamente, potremo valutare i possibili
effetti dell’introduzione di un reddito di base in Finlandia
”, afferma il
professor Kangas,

Esperimento eccezionale

L’esperimento del reddito di
base è stato un esperimento sociale eccezionale sia a livello nazionale che
internazionale in quanto è stato creato come un esperimento sul campo, con
campionatura su scala nazionale. La partecipazione all’esperimento non è stata
volontaria, il che significa che è possibile trarre conclusioni più attendibili
degli effetti dell’esperimento rispetto a precedenti esperimenti basati sulla
partecipazione volontaria.

“Le lezioni apprese durante la pianificazione e la realizzazione
dell’esperimento forniscono una solida base per la pianificazione di nuovi
esperimenti sociali ambiziosi – ad esempio un’imposta sul reddito negativa
“,
sottolinea Kangas.

Secondo il ministro Mattila “Obiettivo dell’esperimento del reddito di base era identificare i modi di semplificare il sistema di sicurezza sociale, eliminando l’eccessiva burocrazia e rimuovendo gli ostacoli agli incentivi”. Aggiungendo che” l’esperimento produce dati unici sui vari fattori che influenzano il comportamento umano, l’occupazione e il benessere. Anche se il modello di reddito di base sviluppato per l’esperimento non sarà probabilmente adottato come tale per un uso più ampio, penso che l’esperimento abbia avuto molto successo. Possiamo utilizzare i dati dell’esperimento per ridisegnare il nostro sistema di sicurezza sociale; quella sarà la prossima grande riforma”. E sulle ripercussioni avute dall’esperimento,il ministro ha concluso che ” ha suscitato molto interesse in tutto il mondo e ha avuto un impatto positivo sull’immagine della Finlandia: siamo percepiti come un paese che ha la capacità di guardare le cose da una nuova prospettiva e di raccogliere ulteriori informazioni “. Effettivamente l’attenzione dei media internazionali attorno all’esperimento è stata senza precedenti. Come anche in Italia, anche se, nel nostro paese, fresco di introduzione del RdC (reddito di cittadinanza) su molti media le intitolazioni ed i contenuti sono stati spesso fuorvianti e falsati da comparazioni improbabili e strumentalizzazioni ad uso interno.




Siria, fotografo italiano ferito: stava documentando l’offensiva curdo-araba, appoggiata dagli Usa contro l’Isis

Un fotografo italiano, Gabriele Micalizzi, 34 anni, milanese, sarebbe rimasto ferito in Siria, nella zona di Dayr az Zor, dove centinaia di miliziani dell’Isis asserragliati nell’ultimo bastione si oppongono all’avanzata delle forze filo-Usa, determinate a spazzare via lo Stato islamico dal Paese. L’italiano, secondo quanto si apprende da fonti informate, è ora ricoverato in gravi condizioni in un ospedale della zona, ma non sarebbe in pericolo di vita e sarà rimpatriato quanto prima in Italia.

Micalizzi era in Siria per documentare l’offensiva curdo-araba, appoggiata dagli Usa, contro l’ultima sacca di resistenza dell’Isis nel Paese. 
   

 




Sea Watch, la Francia accoglie 7 migranti. Salvini: “Ottima riapertura”

Il ministero dell’Interno francese, in una dichiarazione diffusa ai media francesi sulla vicenda della Sea Watch, ha fatto sapere che “in realtà la Francia accoglierà 7 migranti di Sea Watch, mantenendo quindi i suoi impegni”.

Ieri era proseguita la polemica fra Roma e Parigi sulla ripartizione dei migranti della Sea Watch fra diversi paesi europei, fra i quali la Francia. Per Parigi, la quota prevista dall’accordo era di 9 migranti.
“Ottimo! Col dialogo si risolvono tutti i problemi, pronto a lavorare col collega francese per combattere scafisti e terroristi”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, commentando la rinnovata disponibilità del governo francese a prendere alcuni degli immigrati che erano a bordo della Sea Watch.

In mattinata Salvini aveva dichiarato: “Sai quanto me ne frega di litigare con Macron? Zero. Non mi alzo la mattina dicendo ‘con chi litigo oggi?’ ma con l’idea di dedicare il tempo al mio lavoro, non a Macron, agli avvocati, alle inchieste. Però se qualcuno mi impedisce di fare il mio lavoro dico sobriamente no”.
“Se aspettiamo che tutti a Bruxelles ci battano le mani – ha aggiunto – fra 6 anni saremmo ancora qua. Se per risolvere il problema migranti avessi dovuto aspettare Bruxelles ne arrivavano altri 200mila, Abbiamo fatto da soli”.




Tensioni Italia Francia, Di Maio: “Macron è nervoso, gli sta sfuggendo il Paese”

La Francia ha richiamato a Parigi per consultazioni l’ambasciatore a Roma, Christian Masset. Lo annuncia una nota durissima del Quai d’Orsay che parla di “attacchi senza precedenti dalla fine della guerra e senza fondamento” e “dichiarazioni oltraggiose” da parte del governo italiano. “Essere in disaccordo è una cosa, strumentalizzare la relazioni a fini elettorali è un’altra”, aggiunge il ministero degli Esteri francese.
Va ristabilito immediatamente un clima di fiducia con i Paesi amici e alleati. Questo passa attraverso la considerazione dei reciproci interessi nazionali e il pieno rispetto delle dinamiche istituzionali di ciascun Paese.

Grande preoccupazione per la situazione

I consolidati e preziosi rapporti di amicizia e collaborazione con la Francia vanno difesi e preservati. E’ quanto trapela in ambienti qualificati del Quirinale sulla vicenda francese.
Non era mai successo dai tempi della Seconda guerra mondiale che Parigi richiamasse il proprio ambasciatore in Italia. L’ultima volta accadde nel 1940 quando il Regno d’Italia entrò in guerra contro la Francia, consegnando la dichiarazione all’allora ambasciatore André François-Poncet.

“Più che richiamare l’ambasciatore francese in Italia, suggerisco a Macron di richiamare in Francia i dirigenti francesi che dettano ancora legge nelle banche centrali africane”. Così Alessandro Di Battista del M5S su Fb. “Abbiamo sollevato una serie di questioni: il controllo da parte dei governi francesi delle risorse africane; il tema del Franco Cfa, moneta stampata a Lione e spedita a 14 paesi africani che toglie sovranità monetaria all’Africa; superamento di regole stupide per una nuova politica europea sull’immigrazione; consegna dei terroristi italiani ancora in Francia.

“Il mio incontro come capo politico del Movimento 5 Stelle, con esponenti dei Gilet Gialli e con alcuni candidati della lista RIC è pienamente legittimo. E rivendico il diritto di dialogare con altre forze politiche che rappresentano il popolo francese”. Lo dice su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio, aggiungendo: “Così come En Marche, il partito di governo francese, è alleato in Europa con il Pd, partito d’opposizione in Italia, così il M5s incontra una forza politica di opposizione al Governo francese (Ric)”.
“Tutte le rivendicazioni dei gilet gialli sono nel contratto di Governo. Macron è nervoso, gli sta sfuggendo il Paese”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio rispondendo a Unomattina a una domanda sui “Gilet gialli” sottolineando che le rivendicazioni di questi gruppi sono “comuni” con il M5s. “Ci siamo conosciuti con alcuni esponenti – ha detto – rivendico il diritto di poter dialogare con tutte le forze politiche europee vogliamo creare un gruppo in Europa né di destra né di sinistra”.

“Al rientro a Roma del Presidente del Consiglio dalla missione all’estero, sono certo che verrà esaminata, con la massima attenzione, la decisione del Governo francese di richiamare a Parigi per consultazioni l’Ambasciatore Christian Masset. Francia e Italia sono nazioni alleate e profonda è l’amicizia fra i due Popoli. La difesa e il confronto sui rispettivi interessi e punti di vista, nonché il dibattito politico per le prossime elezioni per il Parlamento Europeo, non possono incidere e non incideranno sulle solide relazioni che ci uniscono da decenni”. Lo afferma Enzo Moavero Milanesi.




Classifica Jacdec: è finlandese l’aerolinea più sicura al mondo

È la Finnair, compagnia aerea di bandiera finlandese, il vettore più sicuro al mondo nel 2018 secondo il centro di ricerca tedesco JACDEC, che analizza la sicurezza dei voli nel trasporto aereo.

Infatti,una classifica indica che Finnair ha il minor numero di guasti, incidenti legati alla sicurezza del volo e feriti tra le 100 maggiori compagnie aeree del mondo.

A Finnair viene assegnato un indice di rischio del 93,91%, il valore più alto che le ha permesso di primeggiare, la compagnia non ha avuto incidenti gravi dagli anni ’60 né problemi tecnici, persino durante l’addestramento o i lavori di manutenzione del personale. Fanalino di coda di questa speciale classifica è la compagnia Garuda Indonesia, con un indice di rischio del 52,11%.

La classifica JACDEC viene pubblicata dal 1973, e si basa sull’analisi delle informazioni di incidenti e problemi tecnici degli aeromobili delle 100 maggiori compagnie aeree del mondo.




Parigi, incendio in palazzo: 8 morti e 31 feriti

Almeno otto persone sono morte, una è rimasta gravemente ferita e altre 30 hanno riportato ferite lievi a causa di un incendio scoppiato in un immobile di Parigi nella notte tra lunedì e martedì: lo hanno reso noto i vigili del fuoco della capitale. Le fiamme sono divampate per cause ancora da chiarire in un edificio di otto piani situato nel 16mo arrondissement. Tra i feriti lievi ci sono anche due pompieri. Diversi edifici circostanti sono stati evacuati.

L’incendio è divampato in un palazzo residenziale, ha detto un portavoce dei vigili del fuoco, Clement Cognon. Le squadre dei soccorsi hanno tratto in salvo circa 25 persone che si erano rifugiate sul tetto del palazzo o erano salite sui davanzali delle finestre per sfuggire alle fiamme. Oltre 200 tra pompieri e membri delle squadre dei soccorsi sono ancora al lavoro alla ricerca di eventuali altre vittime.