Ucraina, russi colpiscono torre tv di Kiev: domani il secondo round di colloqui alla frontiera con la Bielorussia

L’Ucraina è pronta a rafforzare la comunicazione con la Cina e “aspetta con impazienza una mediazione della parte cinese per realizzare il cessate il fuoco”

Le forze armate russe hanno colpito la Torre della Tv di Kiev. Il raid russo ha provocato almeno 5 vittime. Lo riferiscono le autorità ucraine.

L’esercito russo poche ore prima aveva invitato tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case. E “secondo l’intelligence le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, patrimonio dell’Unesco”, riferisce l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede.

“Al mondo: che senso ha dire “mai più” per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete…”. Così su twitter il presidente ucraino Zelesky rende noto un attacco russo contro un monumento nei pressi del memoriale di Babi Yar che ricorda lo sterminio di 30mila ebrei avvenuto durante la seconda guerra mondiale da parte dei nazisti.

Mentre un convoglio russo di blindati di più di 60 chilometri marcia su Kiev, un reparto maternità vicino la capitale finisce nel mirino e in pieno centro a Kharkiv viene colpito dai razzi russi il palazzo del governo regionale e si contano almeno 10 morti, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa la Russia di ‘crimini di guerra’ e si appella all’Europa in un drammatico videointervento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo. “Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo”, ha detto il presidente ucraino, chiedendo agli europei di “provare che siete con l’Ucraina”.

E se l’obiettivo dichiarato di Mosca continua ad essere ‘Smilitarizzare’ e ‘de-nazificare’ l’Ucraina, proteggere la Russia dalla ‘minaccia militare’ dei paesi occidentali e quindi proseguire l’offensiva fino al raggiungimento di “tutti gli obiettivi”, la Tass annuncia per domani il secondo round di colloqui alla frontiera con la Bielorussia sulle rive del Pripyat. Anche se il Cremlino chiarisce che è presto per una loro valutazione. L’attacco a Khariv fa dire al presidente Zelensky che questa è l’azione di ‘uno stato terrorista’, che nessuno perdonerà né dimenticherà.

“Sapevamo ci sarebbe stato un prezzo da pagare, ma la tragedia che stiamo vivendo è immane”, ha aggiunto. Poi ha accusato Putin di parlare di target militari ma continuare ad uccidere i bambini. E il presidente del Consiglio Ue Charles Michel riflette che l’Ue dovrà essere all’altezza del momento: l’allargamento è un tema difficile perché ci sono opinioni diverse, ma la domanda di Kiev è legittima. E Ursula von der Leyen parla di ‘momento della verità’ per l’Europa, perché è in corso uno scontro tra democrazia e autocrazia. Sul campo, invece, un nuovo allarme arriva da un tweet del Parlamento ucraino, secondo cui unità militari bielorusse avrebbero varcato il confine entrando nella regione di Chernihiv. La Bielorussia, scrive il Daily Beast, è già stata utilizzata come base dai russi, ma se la notizia fosse confermata, significherebbe che la nazione è diventata il terzo partecipante diretto alla guerra.

Intanto, in un videomessaggio alla conferenza sul disarmo di Ginevra, il ministro degli Esteri russo Lavrov accusa Kiev di cospirare per sviluppare il suo arsenale atomico, con una minaccia alla sicurezza internazionale. Secondo Lavrov, boicottato dalle delegazioni, è “inaccettabile per la Russia che alcuni Paesi europei ospitino armi nucleari degli Stati Uniti. E’ il momento di rimandarle a casa”. E mentre sul fronte sanzioni l’Europa ne impone oggi una senza precedenti, spiega il commissario per il Mercato interno Thierry Breton, con “l’interdizione di Russia Today e Sputnik sul mercato dell’Ue su tutti i media”; il premier britannico Johnson promette che l’Occidente è pronto a intensificarle “finché sarà necessario”. Londra ipotizza anche lo ‘sfratto’ della Russia dal consiglio di sicurezza dell’Onu.

In Italia, dove secondo una valutazione sono attesi 800-900 mila profughi, nella sua informativa alle Camere il presidente del consiglio Mario Draghi ribadisce la solidarietà del paese all’ Ucraina, attacca ‘il disegno revanscista’ di Putin e il ricatto nucleare e sottolinea la necessità di una reazione rapida, ferma, unitaria. Perché di fronte ad un’aggressione che ci riporta indietro di oltre 80 anni l’Italia non intende voltarsi dall’altra parte.

Il premier spiega anche che si è risposto a Kiev perché occorre che un governo democraticamente eletto sia in grado di resistere all’invasione. Ed ora si deve procedere spediti nel cammino della Difesa comune europea, complementare alla Nato. Il governo è inoltre al lavoro per mitigare l’impatto di eventuali problemi alle forniture energetiche, spiega Draghi. Al momento non ci sono segnali di un’interruzione del gas. L’Italia importa circa il 95% del gas che consuma e oltre il 40% proviene dalla Russia. Nel breve termine, anche una completa interruzione non dovrebbe dare problemi. Ci sono ancora 2,5 miliardi di metri cubi di gas negli stoccaggi. Ma per diversificare si deve andare avanti con le rinnovabili, la capacità di rigassificazione e un possibile raddoppio del gasdotto Tap. E per lo stoccaggio del gas occorre un approccio comune della Ue.

L’Ucraina è pronta a rafforzare la comunicazione con la Cina e “aspetta con impazienza una mediazione della parte cinese per realizzare il cessate il fuoco”. E’ quanto ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba alla controparte cinese Wang Yi nel corso della loro telefonata, nel resoconto dato da Pecino. Kuleba ha introdotto la situazione del primo round dei negoziati ucraino-russi, affermando che “porre fine alla guerra è la massima priorità della parte ucraina” che è “aperta a negoziare una soluzione” con “positività e sincerità”. Malgrado gli intoppi, la parte ucraina “rimane calma ed è disposta a continuare i negoziati”.




Negoziati Kiev-Mosca conclusi: Putin chiede neutralità dell’Ucraina e la Crimea

Medinsky: “Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare un terreno comune”

Sono durati quasi sei ore, in una località segreta al confine tra Ucraina e Bielorussia, i primi colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev sulla guerra dichiarata dal Cremlino e si sono aggiornati a un secondo round con qualche segnale di apertura. ‘Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile individuare un terreno comune’, dice il negoziatore russo Vladimir Medinsky, secondo cui il nuovo incontro si terrà ‘nei prossimi giorni al confine tra Polonia e Bielorussia’. Le delegazioni stanno ora tornando nelle rispettive capitali per consultazioni. Tra loro, secondo il Jerusalem Post, anche Roman Abramovich. La presenza del miliardario russo con passaporto israeliano sarebbe stata chiesta dall’Ucraina. Ma mentre intorno al tavolo allestito dal governo di Minsk si svolgevano le prime schermaglie negoziali, al telefono con il presidente francese Macron, Putin dettava le sue condizioni per far tacere le armi ed arrestare l’avanzata dei carri armati verso Kiev: Ucraina neutrale e riconoscimento della Crimea come territorio russo.

L’Eliseo sottolineava invece l’impegno del numero uno del Cremlino a ‘sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni’ e a ‘restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione’. Sul terreno, secondo il Pentagono, la Russia non ha ancora tuttavia il predominio aereo in Ucraina e ha finora lanciato 380 missili. Come dire che la situazione militare non giustifica la resa al tavolo dei negoziati. Tanto più che le sanzioni internazionali cominciano a far sentire i loro effetti sull’economia russa.

TELEFONATA PUTIN-MACRON – In una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente russo Vladimir Putin si è impegnato oggi a “sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni”: lo ha reso noto una fonte dell’Eliseo. Nella telefonata, Putin ha dato “il suo accordo a restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione”, come proposto da Macron. Nella telefonata di oggi, durata un’ora e mezzo secondo le fonti dell’Eliseo, Macron ha ribadito a Putin la “richiesta della comunità internazionale di cessare l’offensiva russa contro l’Ucraina, ribadendo la necessità di un cessate il fuoco immediato”. In particolare, Macron ha chiesto che cessino i bombardamenti contro civili e abitazioni, che siano preservate tutte le infrastrutture civili e siano garantite le principali strade, in particolare quella del sud di Kiev. Putin, secondo le fonti della presidenza francese, ha “confermato la volontà di impegnarsi su questi tre punti”. Macron ha anche chiesto il “rispetto del diritto internazionale umanitario e la protezione delle popolazioni civili”, con “il trasporto degli aiuti secondo quanto contenuto nella risoluzione che la Francia presenta in Consiglio di sicurezza Onu”. Infine, Macron ha proposto al presidente russo di “rimanere in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravarsi della situazione” e “Putin si è detto d’accordo”. Un accordo con l’Ucraina sarà possibile solo dopo la “smilitarizzazione e de-nazificazione” di Kiev, “quando avrà assunto uno status neutrale”: lo ha detto il presidente Putin nella telefonata con Macron, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass. Vladimir Putin ha detto nella telefonata a Emmanuel Macron di chiedere il riconoscimento internazionale della Crimea come territorio russo tra le condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina, riferisce il Cremlino.




Negoziati Kiev-Mosca: Ucraina chiede il “cessate il fuoco immediato”

Grande attesa oggi nella città bielorussa di Gomel per l’ avvio dei colloqui tra i rappresentanti di Kiev e Mosca.

Minsk twitta una foto della sede, al confine Ucraina-Bielorussia, nell’ area del fiume Pripyat, dove a mezzogiorno ora locale dovrebbero partire gli incontri.

“La delegazione russa è pronta a negoziare con l’ Ucraina tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo”, ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato da Interfax. “La delegazione ucraina è arrivata nell’area del confine ucraino-bielorusso per partecipare ai negoziati”.

Ma l’Ucraina chiede il “cessate il fuoco immediato” e il ritiro delle truppe russe. “Le prossime 24 ore saranno cruciali per l’Ucraina”, ha detto il presidente ucraino Zelensky in una conversazione telefonica con il premier britannico Johnson. Ed ha aggiunto di avere avuto anche una conversazione telefonica con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Zelensky ha esortato i soldati russi a deporre le armi.




Finlandia, autorizzati nuovi aiuti per l’Ucraina

Su proposta del governo, il Presidente della Repubblica Sauli Niinistö ha deciso oggi che la Finlandia aumenterà i suoi aiuti all’Ucraina e fornirà anche dispositivi di protezione militare per assistere il paese.  

L’aiuto è concesso ai sensi della legge sull’adozione di decisioni concernenti la fornitura e la richiesta di assistenza internazionale. Il Ministero della Difesa è l’autorità responsabile degli aiuti.  La Finlandia invierà in Ucraina 2.000 giubbotti antiproiettile, 2.000 caschi compositi, 100 barelle e attrezzature per due centri di assistenza medica di emergenza. Il governo ha inoltre concesso all’Estonia una licenza per riesportare in Ucraina i cannoni di artiglieria e le relative munizioni, che l’Estonia aveva precedentemente acquistato dalla Finlandia.

La Finlandia sostiene l’iniziativa dell’Alto rappresentante dell’UE di utilizzare il Fondo europeo per la Pace per assistere l’Ucraina anche sotto forma di materiale militare. Inoltre, nei prossimi giorni la Finlandia invierà assistenza materiale umanitaria all’Ucraina attraverso il meccanismo di protezione civile dell’UE. 

L’assistenza comprende tende e dispositivi di protezione medica

La Finlandia raccoglierà e fornirà più materiale all’Ucraina nelle prossime settimane.  Il ministero dell’Interno è l’autorità responsabile dell’assistenza che sarà coordinata dal Centro europeo di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC), che ha ricevuto la richiesta dell’Ucraina. Diversi Stati membri dell’UE hanno risposto alla richiesta. La Finlandia ha deciso già il 17 e 24 febbraio di concedere all’Ucraina un totale di 14 milioni di EUR in un nuovo sostegno finanziario. 

Di questi, 8,2 milioni di EUR sono assistenza umanitaria e 5,8 milioni di EUR sono finanziamenti per la cooperazione allo sviluppo.  In totale, il sostegno della Finlandia all’Ucraina per il 2014-2022 ammonterà a circa 85 milioni di EUR.  

La Finlandia condanna fermamente le azioni militari della Russia in Ucraina e sostiene l’indipendenza, la sovranità, l’autodeterminazione e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Le operazioni militari russe hanno causato un’emergenza umanitaria su larga scala in Ucraina.  Il Governo informerà il Parlamento della questione e valuterà anche la possibilità di nuove misure di sostegno. Dal 27 febbraio, la compagnia aerea finlandese, Finnair, ha sospeso i voli nello spazio aereo russo per una settimana.  Con questo, si prepara per le possibili modifiche normative imminenti.  Ciò significa che i voli per Seoul, Osaka, Tokyo e Shanghai in Asia e per Mosca e San Pietroburgo in Russia sono cancellati dal 27 febbraio al 6 marzo 2022. Continua a volare a Bangkok, Phuket, Singapore e Delhi ma il tempo di viaggio sarà  circa un’ora in più. 




Negoziati Kiev-Mosca, mondo con il fiato sospeso per la minaccia nucleare

Qualche ora di calma apparente, poi nella quinta notte di guerra in Ucraina hanno ricominciato a suonare le sirene: esplosioni, incendi, fughe nei rifugi anche alla vigilia degli attesi colloqui di Gomel, in Bielorussia, tra i rappresentanti di Kiev e Mosca.

L’esercito russo ha annunciato che la popolazione di Kiev “può lasciare liberamente la città” e rivendica la “supremazia aerea” in tutta l’Ucraina. L’esercito russo accusa anche le autorità ucraine di utilizzare la popolazione civile di Kiev come “scudo umano”. Attraverso il sito Viaggiare sicuri del ministero degli Esteri, la Farnesina raccomanda fortemente agli italiani presenti in Russia di lasciare il Paese.

Mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sentirà oggi gli alleati per valutare il prossimo passo. E l’Onu torna a riunire il Consiglio di Sicurezza per proporre – annuncia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – una tregua per evacuare donne e bambini. A tremare, dopo le nuove sanzioni alla Russia e la minaccia nucleare evocata da Vladimir Putin sono stati soprattutto i mercati: il rublo ha ceduto quasi il 30% sul dollaro sulle piazze asiatiche, i future a Wall Street hanno perso fino al 3%, il petrolio è schizzato al Wti fino a un +7,5% a 98,46 dollari al barile. Strangolate dalle sanzioni molte banche russe, con il 50% delle riserve della banca centrale di Mosca congelate nelle casseforti dei Paesi del G7. L’Ue chiude alla Russia anche i cieli, blindando gli spazi aerei dei Paesi membri e presto potrebbe farlo anche per i porti.

Attacchi sono stati segnalati nella notte su Kiev e Kharkiv, tutti respinti secondo le fonti ucraine. Un missile russo – riferiscono i media ucraini – ha colpito un condominio, un asilo e un negozio nel centro di Chernihiv provocando un incendio. Una donna è rimasta ferita. Bombardamenti ha denunciato intanto la Russia ne Donbass, “i peggiori degli ultimi mesi”, “con vittime civili e infrastrutture danneggiate”. La cronaca registra anche la fuga dagli arresti domiciliari, dove si trovava con l’accusa di alto tradimento per aver sostenuto i separatisti del Donbass, l’oligarca amico di Putin Viktor Medvedchuk, considerato il suo uomo a Kiev. Il suo legale ha fatto sapere che “si trova in un posto sicuro a Kiev”. I russi avrebbero intanto dato alle fiamme un museo di storia a Ivankiv, a nord di Kiev, in cui si celebravano gli eroi ucraini.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen insiste: “Vogliamo l’Ucraina nell’Unione europea”. Nella notte parla al telefono con il presidente ucraino. Volodymyr Zelensky riferisce anche su Twitter di una conversazione telefonica con il premier britannico Boris Johnson e con il presidente polacco Andrzej Duda. “Concordato ulteriori passi congiunti per contrastare l’aggressore”, dice, sottolineando che “le prossime 24 ore saranno cruciali per l’Ucraina”. Alla vigilia dei colloqui su cui puntano le speranze di una soluzione diplomatica gira voce di un imminente arrivo in Ucraina di truppe bielorusse a sostegno di quelle di Mosca, al momento non confortata dai fatti.

Nella notte arriva anche la notizia del sì al referendum su alcune modifiche alla Costituzione di Minsk che, oltre a rafforzare i poteri di Lukashenko, rimasto fedele a Putin, potrebbero consentire a Mosca di dispiegare sul territorio armi nucleari pur escludendo “ogni aggressione militare” dalla Bielorussia. “Abbiamo dimostrato di sapere come proteggere la nostra casa dagli ospiti indesiderati”, twitta il comandante delle forze di terra delle forze armate dell’Ucraina, Oleksandr Syrsky. Secondo Kiev, la Russia, nei primi 4 giorni di guerra, ha perso circa 4.000 uomini, dozzine di aerei e centinaia di veicoli da combattimento. L’ultimo bilancio del ministero della Salute conta 352 civili ucraini uccisi, tra cui 14 bambini. I feriti sono 1.684, tra cui 116 bambini.




Russia, Putin ordina allerta del sistema difensivo nucleare

Putin ordina l’allerta del sistema difensivo nucleare russo, riporta la PA. Il cambio di atteggiamento di Vladimir Putin sul nucleare costituisce “un’escalation” che rischia di sfociare in un errore di calcolo, afferma un funzionario del Pentagono. “Non solo è un passo non necessario ma è uno di escalation che può rendere le cose molto più pericolose”, aggiunge. 

“Questa guerra è responsabilità di Vladimir Putin”, afferma il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sottolineando che le nuove dichiarazioni di Putin sul nucleare si vanno ad aggiungere alla “retorica aggressiva” delle ultime settimane. “E’ una retorica aggressiva”, aggiunge Stoltenberg.

I COMBATTIMENTI

Le forze ucraine hanno ripreso il controllo di Kharkiv e hanno cacciato le truppe russe. Lo annuncia il governatore ucraino di Kharkiv.

“E’ stata una notte dura”, Mosca ha sparato sulle abitazioni. Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky in un discorso alla nazione. “Hanno mentito sul fatto che non avrebbero toccato i civili, ma dalle prime ore dell’invasione le truppe russe hanno attaccato le infrastrutture civili. Hanno deliberatamente scelto tattiche per colpire le persone e tutto ciò che rende la vita normale: elettricità, ospedali, case. Zelenskiy ha quindi chiesto ai cittadini stranieri di tutto il mondo di unirsi alla guerra contro “i russi criminali di guerra”.

Nella città un palazzo di nove piani è stato colpito da un missile russo: una donna è morta e altre 20 persone sono state evacuate. Altri 60 residenti nel palazzo si erano rifugiati nello scantinato e nessuno di loro è rimasto ferito. L’attacco russo ha fatto saltare in aria un gasdotto a Kharkiv. Lo riporta il Kyiv Independent mostrando un video dell’esplosione e delle fiamme del Servizio per le comunicazioni speciali dell’Ucraina. La città nordorientale del Paese è da ore sotto pensanti bombardamenti.

Nella stessa regione di Kharkiv le forze russe hanno catturato 471 soldati ucraini, secondo quanto ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax. I soldati si sarebbero “arresi volontariamente”. Putin ha elogiato l'”eroismo” delle Forze Speciali.

La Russia, intanto, sta facendo entrare in Ucraina altri carri armati e lanciarazzi. Le forze russe hanno quindi “completamente” assediato le città ucraine di Kherson (sud) e Berdyansk (sudest): lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov. 

I russi hanno colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev. Lo riferisce il Kyiv Independent. Secondo un primo rapporto dell’Autorità nazionale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina, non ci sono minacce per le persone fuori dalla zona di protezione sanitaria. Il Servizio di emergenza statale ucraino ha precisato che il bombardamento sul sito non ha portato alla depressurizzazione dello stoccaggio di sostanze radioattive: è stata colpita la recinzione del sito, mentre l’edificio è rimasto intatto.




Ucraina, l’Onu lancia l’allarme: si temono 5 milioni di profughi

Grandi: “Sfide che ci attendono potrebbero andare oltre il prevedibile”

“Abbiamo già accolto 50mila rifugiati dall’Ucraina e ne riceveremo molti altri”: a lanciare l’allarme è Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), durante un collegamento con il summit dei sindaci del Mediterraneo in corso a Firenze.

“Siamo già nel Paese e in quelli limitrofi. C’è una sorta di resilienza e abbiamo grandi capacità di soccorso umanitario, ma il problema è che i numeri potrebbero superare la nostra capacità di accoglienza”, ha detto ancora.

“Sfide che ci attendono potrebbero andare oltre il prevedibile. Come in ogni guerra, anche in Ucraina non ci sarà nessun vincitore e i civili pagheranno un prezzo molto alto. Le sfide che ci attendono potrebbero andare oltre il prevedibile. Nessuno deve pensare che noi potremo risolvere il problema di tutti i rifugiati”, ha spiegato Grandi. La maggioranza delle persone in fuga è diretta in Polonia e Moldova. L’Alto commissario ha espresso un “ringraziamento di cuore ai Paesi e ai popoli dei Paesi che stanno tenendo aperti i loro confini e stanno accogliendo i rifugiati”.

L’agenzia S&P taglia il rating della Russia a BB+ e lo pone sotto osservazione con implicazioni negative

“Riteniamo che le sanzioni annunciate potrebbe avere effetti significativi diretti e indiretti sull’attività economica, la fiducia e la stabilità finanziaria.

C’è un’alta incertezza sull’evoluzione del conflitto geopolitico e di ulteriori sanzioni, ma anche sulle ripercussioni economiche e finanziarie delle restrizioni esistenti”, afferma S&P.

S&P taglia il rating dell’Ucraina a B- e lo mette sotto osservazione con implicazioni negative, avvertendo di fatto che sono possibili ulteriori downgrade. “L’assalto militare russo pone rischi alla crescita economica ucraina, alla stabilità finanziaria e alle sue finanze pubbliche”, afferma S&P in una nota sottolineando che “il creditwatch negativo indica che potremmo tagliare il rating se le incertezze legate al conflitto militare dovessero significativamente indebolire la liquidità, il sistema finanziario o la capacità amministrativa del governo dell’Ucraina”




Finlandia, segnali positivi per la ripresa del traffico aereo

All’aeroporto di Helsinki, il numero di passeggeri nel 2021 è salito a 4,3 milioni

Un totale di 5,4 milioni di persone hanno viaggiato attraverso gli aeroporti di Finavia, in Finlandia, nel 2021. Il traffico aereo ha iniziato a riprendersi in modo significativo nella seconda metà dell’anno. Il numero di passeggeri ha superato il milione a dicembre, segnando un record per il periodo della pandemia.

“L’anno 2021 ha mostrato che il trasporto aereo si riprenderà non appena la pandemia si sarà attenuata. Le persone vogliono viaggiare. Il traffico aereo ha iniziato a crescere a luglio quando le restrizioni di viaggio sono state revocate”, afferma Petri Vuori, Vice Presidente vendite e sviluppo rete, di Finavia. I volumi di passeggeri sono stati i più alti sulle rotte verso Germania, Spagna e Svezia mentre quello verso l’Asia è stato basso durante tutto l’anno. I passeggeri dei trasferimenti internazionali hanno rappresentato circa il 15% del numero totale di passeggeri.

Petri Vuori, Vice Presidente vendite e sviluppo rete, di Finavia

All’aeroporto di Helsinki, il numero di passeggeri nel 2021 è salito a 4,3 milioni. Circa l’80% dei passeggeri ha volato su voli internazionali. Dicembre è stato il periodo più trafficato, con il numero di passeggeri in aeroporto aumentato a quasi un milione.

“Le nuove sale partenze e arrivi dell’aeroporto di Helsinki sono state aperte giusto in tempo per il periodo natalizio. Più spazio e nuovi servizi saranno disponibili già nella prossima primavera, quando, ad esempio, verranno introdotti controlli di sicurezza all’avanguardia. Il programma di sviluppo dell’aeroporto di Helsinki sarà completato nel 2023″, afferma Vuori.

Il numero di passeggeri negli aeroporti regionali di Finavia nel 2021 è ammontato a 1,1 milioni. Nel corso dell’anno sono stati aperti numerosi nuovi collegamenti aerei internazionali presso l’aeroporto di Rovaniemi, l’aeroporto di Kittilä, l’aeroporto di Tampere e l’aeroporto di Turku. “Oltre ai voli charter, stanno aumentando i voli di linea diretti dalle principali città europee ai nostri aeroporti regionali. Lavoriamo duramente da molti anni in Finavia per incoraggiare le compagnie aeree a volare qui e abbiamo commercializzato la Finlandia come una destinazione attraente. Questi sforzi stanno ora dando i loro frutti”, spiega Vuori.

Un ottimo periodo natalizio per gli aeroporti di Finavia in Lapponia

L’anno 2021 è culminato in un’ ottima stagione natalizia per gli aeroporti di Finavia in Lapponia. Il numero di voli charter in arrivo è stato di 690, ovvero fino al 6% in più rispetto a prima della pandemia, nel 2019.  “Il numero di voli turistici è aumentato in particolare all’aeroporto di Kittilä e all’aeroporto di Kuusamo. Abbiamo investito 60 milioni di euro nel turismo in Lapponia, ampliato i nostri aeroporti e migliorato notevolmente il livello dei servizi. La Lapponia ha una forte attrattività e crediamo nella crescita del turismo verso la regione”, aggiunge Vuori.




Ucraina, Putin fa partire l’invasione: è guerra

Quando a Mosca erano quasi le 6, Putin ha annunciato in tv l’attacco russo all’Ucraina. Subito si sono avvertite forti esplosioni nelle città ucraine a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e nella capitale Kiev, dove i russi avrebbero tentato di prendere il controllo dell’aeroporto.

Bloccata la navigazione el mare d’Azov, Il ministero della difesa russo annuncia: “Annientate le difese aeree” ucraine, Kiev fa sapere di avere abbattuto cinque aerei e un elicottero russi. Forze russe sarebbero entrate in Ucraina anche da Bielorussia e Crimea. Il presidente bielorusso Lukashenko ha convocato i capi delle forze armate. Per il Guardian il messaggio di Putin sull’avvio delle operazioni sarebbe stato registrato, probabilmente lunedì 21.

Almeno sette persone sono morte e altre nove sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti russi in Ucraina.

Putin ha annunciato l’operazione militare in Ucraina, affermando di dover proteggere il Donbass. Il presidente della Russia ha esortato le forze di Kiev a consegnare le armi e “andare a casa”, assicurando che i piani di Mosca non includono l’occupazione dell’Ucraina ma smilitalizzare il Paese con una operazione speciale. La Russia “non farà lo stesso errore due volte nel compiacere l’Occidente”: lo ha affermato Vladimir Putin. “Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire” in Ucraina “sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato”, ha detto il presidente russo citato dalla Tass Un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili, ha aggiunto Putin. L’inviato di Mosca alle Nazioni Unite ha affermato che la Russia sta prendendo di mira la “giunta al potere a Kiev”. La Russia sta usando “armi di alta precisione per distruggere infrastrutture militari ucraine”. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando Interfax. Altre forze russe stanno entrando in Ucraina dalla Bielorussia. “Le difese aree dell’Ucraina sono state soppresse”, sostiene il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass.

Testimoni oculari riferiscono che a Kiev si stanno formando “lunghe file ai benzinai” e il traffico nelle strade, specie in periferia, “è intenso”. Gli abitanti della capitale, stando a due diverse testimonianze e alle app di monitoraggio del traffico, stanno cercando di lasciare la città.

Ferma condanna del presidente del Consiglio Mario Draghi: “L’attacco è ingiustificabile, siamo vicini al popolo e alle istituzioni ucraine. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO – aggiunge – per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”.

La Nato “condanna con forza” l’attacco ingiustificato della Russia contro l’Ucraina e chiede a Mosca “di fermare immediatamente la sua azione militare”. Inoltre, ribadisce il suo sostegno al popolo ucraino e riafferma che farà “tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati”. E’ quanto si legge in una dichiarazione diffusa dal segretario generare dell’Alleanza Jens Stoltenberg

Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenza”, afferma Biden dopo l’annuncio del presidente russo di condurre un’operazione militare in Ucraina. Gli Stati Uniti e gli alleati “imporranno sanzioni dure alla Russia”: “continueremo a fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione”. Lo ha detto il presidente americano a quello ucraino Volodymyr Zelensky.

“E’ il momento più triste del mio mandato da segretario generale Onu. Presidente Putin, nel nome dell’umanità, porta indietro le truppe russe”. Lo ha detto Antonio Guterres. “Questo conflitto deve fermarsi ora”, ha aggiunto: “Quello che mi è chiaro è che questa guerra non ha senso e viola i principi della Carta Onu”. Il Regno Unito condanna l’azione militare intrapresa da Mosca in Ucraina: lo afferma il primo ministro britannico, Boris Johnson, che in un messaggio si dichiara “inorridito” per quello che definisce “un attacco non provocato”. Il presidente Vladimir Putin – denuncia Johnson – “ha scelto la strada del bagno di sangue e della distruzione”. L’operazione militare russa è “una violazione eclatante” del diritto internazionale. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

“L’Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin: il momento di agire è ora”: così il ministro degli Esteri ucraino Kuleba dopo l’annuncio dell’operazione militare della Russia. “Putin ha lanciato un’invasione su larga scala dell’Ucraina: le nostre pacifiche città sono sotto attacco, questa è una guerra di aggressione”, aggiunge Kuleba. L’Ucraina impone la legge marziale nel paese. Lo afferma il presidente Volodymyr Zelensky. “State calmi e state a casa”: il presidente ucraino invita a non lasciarsi prendersi dal panico, L’operazione russa in corso in diverse città dell’Ucraina mira a “distruggere lo Stato ucraino, impadronirsi del suo territorio con la forza e stabilire un’occupazione”: lo ha denunciato in un comunicato il ministero degli Affari esteri ucraino. Kiev ha anche invitato la comunità internazionale ad “agire immediatamente”. “Solo azioni unite e forti possono fermare l’aggressione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin”, aggiunge il ministero.

Truppe russe sono sbarcate a Odessa mentre altre stanno attraversando il confine verso Kharkiv. Lo ha riferito il ministero dell’Interno ucraino su Telegram, aggiungendo che gli attacchi missilistici stanno prendendo di mira caccia ucraini in un aeroporto fuori Kiev. La Russia sta prendendo di mira le basi aeree, altri asset militari ucraini, non le aree popolate. Lo afferma Mosca. Centinaia di vittime sono state causate in Ucraina dall’attacco dell Russia. Lo riporta la Cnn citando alcune fonti del ministero degli Interni ucraino. Non è chiaro, riporta Cnn, se si tratti di feriti o morti.




Crisi Ucraina, Putin pronto a soluzioni diplomatiche ma non tratta su sicurezza nazionale

La Russia è pronta a trovare “soluzioni diplomatiche” con Kiev e l’Occidente sulla crisi ucraina: lo ha detto questa mattina il presidente russo Vladimir Putin. “Il nostro Paese è sempre aperto al dialogo diretto e onesto per trovare soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi. Tuttavia, gli interessi e la sicurezza dei nostri cittadini non sono negoziabili”, ha detto Putin in un discorso trasmesso in tv in occasione della Giornata del difensore della patria.

“Non negoziabili”: così il presidente russo Vladimir Putin ha definito oggi gli interessi e la sicurezza del Paese.

Il Presidente USA Joe Biden non ha intenzione di partecipare ad un summit con Vladimir Putin. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki poco dopo che il segretario di stato Usa Antony Blinken ha cancellato l’incontro con il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, previsto per giovedi’. “La diplomazia non puo’ avere successo a meno che la Russia non cambi corso”, ha aggiunto, ponendo come condizione per un summit tra i due leader la “de-escalation” russa, “che significa muovere le truppe”.




Sicurezza in Europa, il presidente della Finlandia rassicura il paese

La Finlandia risponderà alle azioni della Russia come parte dell’Unione Europea

Questa mattina il Presidente della Repubblica finlandese ed il Comitato ministeriale per la politica estera e di sicurezza hanno discusso le azioni intraprese dalla Russia e la situazione della sicurezza in Europa.

La Finlandia sostiene la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina e condanna gli atti unilaterali della Russia che violano l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Il riconoscimento delle regioni separatiste nell’Ucraina orientale costituisce una grave violazione degli accordi di Minsk. La Finlandia risponderà alle azioni della Russia come parte dell’Unione Europea.

La Finlandia chiede alla Russia di astenersi da azioni militari. Il presidente durante la conferenza stampa di questa mattina ha sottolineato che, nonostante la situazione in Ucraina, non vi è alcuna minaccia per la Finlandia, né militare né d’altro tipo e che l’intera regione del Mar Baltico è molto pacifica.

Il presidente ha rassicurato i finlandesi che la Finlandia è ben preparata e stabile ed ha anche osservato che in Ucraina non è stata ancora vista alcuna azione militare reale, ma il fatto che un paese invii truppe nel territorio di un altro paese è almeno vicino allo stato di guerra. Secondo lui, ora sarà monitorato da vicino se nella regione verranno intraprese azioni militari, come sparare o attaccare in altro modo i confini delle repubbliche.

Il presidente finlandese Niinistö aveva in precedenza discusso della situazione in Ucraina con i leader dei partiti parlamentari, come ha riferito l’ufficio del Presidente. Niinistö ha informato i responsabili di partito sulle sue opinioni sull’attuale conflitto politico globale, sulle richieste avanzate sia dall’Ucraina che dalla Russia, nonché sulle varie opzioni per risolvere la situazione. L’ufficio informa che Niinistö ha anche espresso ai leader dei partiti le sue opinioni sul dibattito sulla politica di sicurezza in Finlandia, nonché sul suo atteggiamento nei confronti della Nato, aggiungendo esservi stata una discussione aperta e costruttiva sul tema.

Alla ricerca di informazioni sulla mentalità del presidente russo Vladimir Putin e sulla situazione in Ucraina, varie testate giornalistiche internazionali si sono rivolte sempre più spesso a Niinistö, un politico veterano che ha un decennio di esperienza nelle relazioni diplomatiche con Putin.

Il presidente finlandese è apparso domenica scorsa nel programma State of the Nation della CNN e gli è stato chiesto se pensasse che la Russia avesse intenzione di invadere l’Ucraina. Per Niinistö, le alternative possono essere tre: la prima, la possibilità di risolvere diplomaticamente tutte le divergenze sull’Ucraina orientale (il che si è rivelato, per ora, non fattibile, dato il riconoscimento di Putin dei secessionisti); seconda alternativa, una guerra su vasta scala; terza opzione, molto probabilmente, sarebbe vedere le tensioni tra i due paesi continuare ad aumentare.

Alla domanda se pensasse che Putin fosse un leader irrazionale con un grande esercito o un leader fondamentalmente razionale con una strategia. il presidente aveva replicato ritenendola “una domanda molto difficile anche per me. Anche se l’ho incontrato diverse volte in questi 10 anni e ho avuto diverse telefonate con lui. Come tutti sappiamo, è molto difficile dire e definire cosa effettivamente un’altra persona è, in fondo. Finora, direi che si è comportato in un modo che è molto difficile da prevedere. Ma potrebbe anche essere intenzionale, vale a dire comportarsi in quel modo, perché ciò crea confusione nell’ambiente circostante. Come ho detto, siamo un po’ confusi in questo momento”. A Niinistö è stato anche chiesto se l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina abbia sollecitato sue preoccupazioni sulla possibilità che la Finlandia diventi un ​​prossimo obiettivo del suo vicino orientale. “Prima di tutto, dobbiamo ricordare che la Finlandia è una democrazia stabile — di lunga durata, più di 100 anni —. Siamo membri dell’Unione Europea e sicuramente parte dell’Occidente. Il confine [tra Finlandia e Russia ] è lungo e non puoi farci niente. Quindi, non abbiamo paura. Per niente. In realtà, la situazione al confine con la Finlandia, e nell’intera area del Mar Baltico, è abbastanza pacifica. Non temiamo che  carri armati russi attraversino improvvisamente il confine con la Finlandia”, ha detto.

Riferendosi ad sua una precedente dichiarazione secondo cui l’era del dopo Guerra Fredda era definitivamente finita, Niinistö ha affermato che “in realtà siamo quasi in una situazione più fredda di quella in cui eravamo durante la tradizionale Guerra Fredda. Perché allora avevamo almeno alcuni accordi tra Stati Uniti e Unione Sovietica che limitavano le armi e così via. Ora in realtà non abbiamo nulla — niente più accordi. Quindi, secondo me, questo rende la situazione molto più vulnerabile”.

La Finlandia e la Nato

Alla domanda se la tensione tra Russia e Ucraina induca la Finlandia a riconsiderare l’adesione alla Nato, il Presidente finlandese ha replicato essere in corso molte discussioni in merito e a seconda di cosa succede davvero in Ucraina, la discussione potrebbe anche diventare più vivace. Ma al momento, almeno non ritiene vi siano motivi tali per eventuali cambiamenti drammatici e improvvisi. E tutto deve essere attentamente soppesato.

Alla domanda su un’eventuale adesione della Finlandia alla Niinistö ha detto che alcuni nel suo Paese stanno già cambiando idea al riguardo e che “molto dipende anche da ciò che accade effettivamente in Ucraina e da come si comporterà la Russia dopo. Se la Russia vede che si tratta di una grande storia di successo per loro, ciò li renderebbe più pericolosi”.

Ancora in minoranza i finlandesi favorevoli all’ingresso in NATO

Un recente sondaggio commissionato dal maggior quotidiano finnico,  Helsingin Sanomat , indica) mostra che il 43 per cento degli elettori finlandesi sostiene l’adesione alla Nato, se il Presidente e il primo ministro dovessero ritenere che l’adesione all’alleanza sia nel migliore interesse della Finlandia. Delle 1.066 persone che hanno risposto al sondaggio, il 27% ha affermato che si sarebbe opposto all’adesione anche in questo caso, mentre il 30% era indeciso. Agli intervistati è stato anche chiesto quali fossero le ragioni per sostenere o opporsi all’adesione alla Nato. Gli argomenti più citati a favore dell’adesione sono stati la fornitura di truppe della NATO in caso di attacco alla Finlandia e l’adesione come deterrente in situazioni di crisi. L’argomento principale contro l’adesione era la preoccupazione del deterioramento delle relazioni tra Finlandia e Russia.

A gennaio Helsingin Sanomat aveva pubblicato un sondaggio in cui la questione dell’appartenenza alla Nato era stata posta senza precondizioni, cioè senza considerare la posizione del presidente e del primo ministro. In quel sondaggio, il 28% degli intervistati era favorevole all’adesione alla NATO.