Zaporizhzhia, Aiea: rischio di un grave incidente nucleare

Gli “attacchi sconsiderati” alla centrale nucleare di Zaporizhzhia “aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare e devono cessare immediatamente”: lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi, come riferisce l’Agenzia stessa.

L’attacco di ieri alla centrale rappresenta “una chiara violazione dei principi fondamentali per la protezione della più grande centrale nucleare d’Europa”, ha aggiunto. 

Ieri l’Aiea ha confermato che “le principali strutture di contenimento dei reattori della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia hanno subito ieri almeno tre attacchi diretti”.

E’ il primo caso del genere “dal novembre 2022 e dopo aver stabilito i 5 principi di base per evitare un grave incidente nucleare con conseguenze radiologiche”, ha detto Grossi.

“Nessuno può in teoria trarre beneficio o ottenere alcun vantaggio militare o politico dagli attacchi contro gli impianti nucleari – continua Grossi in un post sul suo account X -. Faccio appello fermamente ai responsabili militari affinché si astengano da qualsiasi azione
che violi i principi fondamentali che proteggono gli impianti nucleari”.

Poco prima l’Aiea aveva dichiarato che “attacchi di droni hanno causato un impatto fisico su uno dei sei reattori dell’impianto e una vittima”, specificando che “i danni all’unità 6 non hanno compromesso la sicurezza nucleare ma si tratta di un incidente grave che potrebbe minare l’integrità del sistema di contenimento del reattore. 

 I responsabili dell’impianto, sotto controllo russo, hanno denunciato che “droni ucraini hanno attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhia” e questi raid hanno “danneggiato un camion parcheggiato vicino alla mensa”. Da parte sua, il governatore ucraino Ivan Federov ha detto che l’esercito russo ha bombardato con missili Grad Gulyaipole la regione di Zaporizhzhia, uccidendo tre civili nella stessa abitazione.




Nave urta il pilone e crolla il ponte di Baltimora: 6 dispersi dati per morti

La Guardia Costiera americana ha sospeso le ricerche dei sei dispersi dopo il crollo del ponte di Baltimora.

“Le acque sono troppo pericolose per i sommozzatori, ma continueremo con delle navi nella notte”, ha spiegato il capo della polizia del Maryland Roland Buttler, annunciando che le ricerche subacquee riprenderanno mercoledì alle 6, le 11 in Italia. “Data la temperatura dell’acqua e il tempo trascorso dal crollo del ponte non crediamo che riusciremo a trovare nessuno dei sei dispersi ancora vivo”, ha detto da parte sua il capo della Guardia Costiera di Baltimora l’ammiraglio Shannon Gilreath, dopo l’annuncio della sospensione delle ricerche con i sommozzatori.

La Dali aveva superato due ispezioni nel 2023

Aveva superato due ispezioni nel 2023 la nave portacontainer che si è schiantata contro il ponte di Baltimora abbattendolo, causando numerosi feriti, mentre sei operai ancora sono dispersi. Ne dà notizia l’autorità portuale di Singapore, sottolineando che le certificazioni che attestano l’integrità strutturale e delle attrezzature della Dali – questo il nome del natante – erano valide al momento dell’incidente.

Il cargo batte bandiera di Singapore, è largo 48 metri, lungo 300 ed è stato costruito nel 2015. Era diretto a Colombo e avrebbe dovuto arrivare il 22 aprile a destinazione.

La nave, secondo l’Associazione dei comandanti Usa, è andata in “blackout totale” poco prima dell’impatto. Il pilota ha fatto “tutto quello che poteva fare” per rallentarla e impedirle di andare alla deriva verso il ponte, ha spiegato Clay Diamond, direttore esecutivo e consigliere generale dell’American Pilots Association.

“Pochi minuti prima dello schianto, si è verificato un blackout totale, il che significa che la nave ha perso la potenza del motore e l’energia elettrica”, ha spiegato il direttore alla Cnn.




Mosca, strage: le vittime salgono a 143. L’isis rivendica ancora l’attentato

Putin: “Chi è dietro a questo attacco pagherà”

Sale a 143 il bilancio provvisorio dell’attentato di ieri sera a una sala concerti di Mosca, mentre un centinaio sono i ricoverati.

Discorso televisivo del presidente russo Vladimir Putin alla nazione: “Identificheremo tutti coloro che sono dietro a questo atto terroristico e pagheranno per questo”.

I responsabili della strage al Crocus City Hall di Mosca hanno ucciso indiscriminatamente cittadini russi “come i nazisti”, ha sottolineato.

Putin ha poi detto che i quattro responsabili dell’attacco al Crocus City Hall sono stati arrestati e che ci sono indicazioni che stavano cercando di entrare in Ucraina. Dai risultati parziali dell’inchiesta è emerso che dalla parte ucraina del confine era stata creata “una finestra” per permettere ai quattro attentatori del Crocus City Hall di Mosca di attraversare il confine, ha affermato.

Il presidente russo ha annunciato “ulteriori misure antiterrorismo e antisabotaggio a Mosca e nella regione” omonima. “Dichiaro il 24 marzo giorno di lutto nazionale”, ha detto Putin. Il terrorismo è un male che “non ha nazionalità” e quindi tutta la comunità internazionale deve cooperare con la Russia per combatterlo, ha sostenuto ancora Putin parlando alla nazione. “Contiamo sull’interazione con tutti i Paesi che condividono sinceramente il nostro dolore e sono pronti a condividere gli sforzi per combattere il nemico comune, il terrorismo internazionale e tutte le sue manifestazioni”.

L’Isis ha rivendicato nuovamente l’attentato al Crocus City Hall di Mosca dichiarando che a mettere in atto l’attacco sono stati quattro dei suoi “combattenti” di cui ha pubblicato le foto. Lo riferisce l’agenzia di stampa Amaq del gruppo militante su Telegram. “L’attacco si inserisce nel contesto di una guerra furiosa tra lo Stato Islamico e i Paesi che combattono l’Islam”, ha aggiunto Amaq.

Il direttore dei servizi di sicurezza russi Fsb ha riferito in mattinata al presidente Vladimir Putin l’arresto di 11 persone, tra cui quattro terroristi coinvolti nell’attentato al Crocus City Hall di Mosca. In precedenza il capo della commissione per la politica dell’informazione della Duma di Stato Alexander Khinshtein aveva dichiarato che le forze dell’ordine avevano arrestato due presunti sospetti per l’attacco terroristico al Crocus: “Secondo le prime informazioni, l’auto dei sospettati è stata avvistata ieri sera vicino al villaggio di Khatsun, nel distretto di Karachinsky della regione di Bryansk. L’auto non si è fermata alla richiesta degli agenti di polizia e ha cercato di fuggire”, ha scritto su Telegram Khinshtein. Secondo il suo resoconto, l’auto si è ribaltata durante l’inseguimento.

“Uno dei terroristi è stato arrestato sul posto e gli altri sono fuggiti nella foresta. Un secondo sospettato è stato trovato e arrestato in un’operazione di ricerca alle 3,50 del mattino. Le ricerche degli altri proseguono”, ha aggiunto. Khinshtein ha detto che sono stati sequestrati una pistola, una cartuccia per fucile d’assalto AKM e passaporti tagiki.

Sempre secondo i servizi di sicurezza russi, i sospettati avevano “contatti” in Ucraina. I terroristi, ha detto l’Fsb citato dalla Tass, hanno cercato di fuggire verso il confine tra Russia e Ucraina. “Dopo aver compiuto l’attacco terroristico, i criminali avevano pianificato di attraversare il confine russo-ucraino e avevano contatti appropriati sul versante ucraino”, ha dichiarato l’Fsb, citato dalla Tass, secondo cui i sospettati sono stati arrestati in una regione russa al confine con l’Ucraina. Il gruppo jihadista Stato Islamico ha rivendicato ieri sera la responsabilità dell’attacco, mentre l’Ucraina ha negato ogni coinvolgimento.

Kiev ribadisce: ‘L’Ucraina non c’entra con l’attacco a Mosca’. “Ci aspettavamo la versione dei funzionari russi sulla ‘traccia ucraina’ nell’attacco terroristico al Crocus City Hall. Primitivismo e prevedibilità sono le caratteristiche dei servizi di sicurezza russi: qualsiasi tentativo di collegare l’Ucraina all’attacco terroristico è assolutamente insostenibile. L’Ucraina non ha il minimo legame con questo attacco. La versione dei servizi russi è assurda”. Lo ha scritto su X il consigliere presidenziale ucraino Mikaylo Podolyak.

Mosca: ‘Da Kiev terrorismo sistematico contro i russi’. “Negli ultimi anni il regime di Kiev ha condotto attività terroristiche attive e sistematiche contro i russi”. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova citata dalla Tass. Tra queste attività ci sono “bombardamenti sistematici di aree residenziali, inclusi asili, scuole e istituti medici; attacchi a importanti infrastrutture civili, compresi i trasporti e gli impianti energetici; attentati contro personaggi pubblici, giornalisti”, ha osservato Zakharova, aggiungendo che la Russia “sostiene tutti gli sforzi diretti a contrastare il terrorismo internazionale”.

Tusk: l’attacco a Mosca non sia pretesto per un’escalation. “Speriamo” che l’attacco al teatro di Mosca non sia il “pretesto…per un’escalation della violenza”. Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk

LE VITTIME

Sarebbe salito a 143, secondo quanto afferma la direttrice di Russia Today, Margarita Simonyan, citata dall’agenzia Ria Novosti, il bilancio provvisorio dei morti nell’attentato di un gruppo di uomini armati, in tenuta mimetica, che ieri sera ha fatto irruzione nella sala da concerti a nord-ovest del centro di Mosca aprendo il fuoco senza pietà sugli spettatori. I corpi delle ulteriori vittime sono stati trovati dai soccorritori sul luogo dell’attacco terroristico alla sala concerti Crocus City Hall di Mosca, ha dichiarato la Commissione investigativa russa sul suo canale Telegram, citato da Interfax. “I servizi di emergenza hanno trovato i corpi di altre vittime sul luogo dell’attacco terroristico al Crocus City Hall durante lo sgombero delle macerie”, ha scritto la Commissione. Ad aver perso la vita anche tre bambini, secondo l’elenco diffuso questa mattina dall’autorità sanitaria locale. I ricoverati sarebbero un centinaio.

“Ci sono a Mosca 2.700 italiani registrati all’Aire, non abbiamo notizie di italiani coinvolti”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Mentre i soccorritori sono impegnati a scavare tra le macerie al Crocus Concert Hall, le persone a Mosca sono in fila per donare il sangue per i feriti dell’attacco. Lo riporta la Bbc aggiungendo che in precedenza è stato anche riferito che la nazionale di calcio russa avrebbe donato il sangue.

Putin sente Lukashenko: insieme nella lotta al terrorismo
Il presidente Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, nella quale hanno discusso dell’attacco terroristico al Crocus City Hall. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta Ria Novosti.

“Il presidente della Bielorussia ha espresso profonde condoglianze in relazione all’attacco terroristico di ieri a Mosca. Le parti hanno confermato la loro disponibilità a collaborare nella lotta contro il terrorismo”, ha detto il portavoce del presidente russo.

Von der Leyen: ‘Forte condanna per l’attentato a Mosca’
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso oggi la sua “forte condanna” per l’attacco terroristico compiuto contro civili alla Crocus City Jall di Mosca e rivendicato dall’Isis. “Il mio pensiero in questo difficile momento – ha scritto su X von der Leyen – va alle vittime e alle loro famiglie”.

La Nato condanna l’attacco a Mosca, ‘Crimine odioso’
La Nato condanna senza alcuna esitazione l’attacco avvenuto la scorsa notte a Mosca. Lo ha scritto su X un portavoce dell’Alleanza Atlantica. “Nulla può giustificare un crimine così odioso. Le nostre più sincere condoglianze alle vittime e alle loro famiglie”,

Media ucraini: ‘Cyber attacco ai server istituzioni russe’
Secondo fonti dell’intelligence ucraina, sono in corso attacchi informatici ai server delle autorità della Federazione russa. Lo scrive su Telegram Rbc-Ukraine affermando che sono stati bloccati i siti www.avard.gov.ru, www.gov.ru (il sito principale) e il server finale fso.gov.ru.




Finlandia, sondaggio ASQ: Helsinki migliore aeroporto d’Europa

Helsinki – Gli utenti hanno selezionato l’aeroporto di Helsinki in Finlandia come il migliore aeroporto d’Europa in termini di esperienza del cliente nella categoria di dimensioni di 15-25 milioni di passeggeri. Il Premio ASQ (ASQ, Airport Service Quality) assegnato alla compagnia aeroportuale Finavia si basa su un’indagine internazionale annuale che coinvolge 400 aeroporti in 95 paesi.
 
“Siamo estremamente grati per questo premio e orgogliosi che il nostro lavoro per un’esperienza cliente di prima classe sia riconosciuto anche a livello internazionale. Siamo riusciti ad aumentare il livello di soddisfazione dei clienti all’aeroporto di Helsinki a lungo termine e il risultato del sondaggio ASQ per il 2023 è il migliore nella storia dell’aeroporto”, afferma Kimmo Mäki , CEO di Finavia .
 
Lo sviluppo dell’esperienza del cliente è stato al centro del più ampio programma di miglioramenti nella storia dell’aeroporto di Helsinki, che ha portato al completo rinnovamento dell’aeroporto. Finavia ha completato con successo lo scorso anno il programma di sviluppo decennale, quando, tra le altre cose, la quantità di liquidi ammessi attraverso i controlli di sicurezza è stata aumentata a due litri, sono stati aperti complessivamente 26 negozi, ristoranti e caffè nell’aeroporto e la logistica dei bagagli è stata migliorata. modernizzandola con nuove attrezzature e strutture. Il premio viene assegnato ogni anno dall’Airports Council International (ACI), l’organizzazione internazionale ombrello per gli aeroporti. Il premio si basa sulla misurazione continua della soddisfazione del cliente e della qualità del servizio. Nell’indagine ASQ, i passeggeri aerei valutano 30 diverse categorie di servizi nelle diverse fasi del viaggio del passeggero. Questi includono guida, servizio clienti e check-in, nonché opzioni per gli acquisti  e la ristorazione. Ogni anno, circa 4.000 passeggeri aerei vengono intervistati all’aeroporto di Helsinki per il sondaggio.
 
“Vorrei ringraziare tutti i dipendenti Finavia e l’intera comunità aeroportuale per il lavoro che stiamo svolgendo insieme per garantire un viaggio e un’esperienza cliente senza intoppi. L’esperienza del cliente di livello mondiale è costituita da molti elementi che ogni azienda e persona che opera in aeroporto può influenzare attraverso le proprie azioni”, afferma Mäki. Finavia ha vinto un premio ASQ cinque volte negli ultimi sei anni. Anche i viaggiatori d’affari hanno valutato l’aeroporto di Helsinki tra i migliori al mondo. L’aeroporto di Helsinki è stato classificato tra i primi cinque aeroporti del mondo nella classifica pubblicata alla fine di febbraio.
 
I viaggiatori d’affari hanno scelto l’aeroporto di Helsinki come il migliore aeroporto d’Europa. L’aeroporto di Helsinki si è classificato al quinto posto tra i migliori al mondo ed è l’unico aeroporto europeo nella lista. Nel rinnovato aeroporto di Helsinki, Finavia ha tenuto conto anche delle esigenze dei viaggiatori d’affari. Nel 2023, attraverso l’aeroporto di Helsinki hanno volato un totale di 15,3 milioni di passeggeri, di cui circa un quarto erano viaggiatori d’affari. Oltre all’aeroporto di Helsinki, i viaggiatori d’affari hanno valutato tra i primi cinque aeroporti l’aeroporto internazionale Noi Bai in Vietnam, l’aeroporto Changi di Singapore, l’aeroporto internazionale di Hong Kong in Cina e l’aeroporto internazionale Hamad in Qatar. Le recensioni dei passeggeri degli aeroporti sono state raccolte dalla società internazionale di ricerca e revisione dei passeggeri aerei Skytrax. L’elenco dei migliori aeroporti del mondo, secondo i viaggiatori d’affari, è stato pubblicato da BusinessFinancing.co.uk alla fine di febbraio. “Vogliamo offrire a tutti i nostri passeggeri un’esperienza cliente fluida. Lavoriamo ogni giorno per migliorare l’esperienza del cliente e sondare attivamente le esigenze dei viaggiatori d’affari per rendere la loro esperienza in aeroporto il più agevole possibile. Secondo i sondaggi, i viaggiatori d’affari apprezzano il terminal rinnovato e gli efficienti processi di check-in e di controllo di sicurezza. Inoltre, il passaggio agevole attraverso l’area dei transiti e la professionalità del nostro personale sono qualcosa che i viaggiatori d’affari apprezzano”, afferma Ulla Serlenius , direttrice esecutiva dell’aeroporto di Helsinki presso Finavia. All’aeroporto di Helsinki, le esigenze dei viaggiatori d’affari vengono prese in considerazione in molti modi diversi. Ad esempio, nella sala partenze, le compagnie aeree offrono servizi prioritari, come un banco check-in dedicato per i viaggiatori d’affari e l’accesso a una linea di controllo di sicurezza prioritaria e a un salotto. Nella sala arrivi dell’aeroporto di Helsinki si trova un hotel che offre un totale di dieci spazi per lavoro e riposo. Ci sono anche tre spazi di lavoro silenziosi nell’area del transito, prenotabile per uso personale. L’aeroporto di Helsinki dispone di un totale di cinque salotti molto apprezzati, tre dei quali saranno rinnovati nell’estate del 2024. Inoltre, il parcheggio Premium di Finavia si trova in una comoda posizione al piano terra del terminal; l’area parcheggio è dotata di un proprio ascensore collegato alla sala partenze e di un centinaio di punti di ricarica per auto elettriche. I servizi aggiuntivi includono un autolavaggio e un servizio di cambio e deposito pneumatici. Lo storico programma di sviluppo dell’aeroporto di Helsinki di Finavia, in cui sono state rinnovate le sale partenze e arrivi, i parcheggi, le strutture dei terminal e i servizi dell’aeroporto, è stato completato nell’autunno del 2023. I risultati si riflettono nella soddisfazione dei passeggeri: negli ultimi anni, l’aeroporto di Helsinki è stato selezionato come il miglior aeroporto del Nord Europa (2018, 2020, 2022) e il miglior aeroporto d’Europa nella sua categoria dimensionale (2018, 2019, 2022).
 
Info: BusinessFinancing: i migliori aeroporti del mondo secondo i viaggiatori d’affari
 
Una ristorazione eclettica ed internazionale
 
Finavia diversifica ulteriormente l’offerta di ristoranti dell’aeroporto di Helsinki in primavera. Dopo l’apertura, i passeggeri dell’aeroporto saranno serviti da un totale di quasi 50 ristoranti e bar. “L’offerta di ristoranti dell’aeroporto di Helsinki è quasi raddoppiata dal 2019. Stiamo sviluppando la nostra selezione di cibi e bevande in base alle tendenze e ai desideri dei passeggeri e l’offerta di cibi caldi, ad esempio, è diventata notevolmente più diversificata. Il pranzo è una parte significativa dell’esperienza di viaggio per un numero crescente di passeggeri”, afferma Nora Immonen, direttrice dei servizi commerciali di Finavia per l’aeroporto di Helsinki.
 
Negli ultimi mesi all’aeroporto di Helsinki hanno aperto la pizzeria artigianale Italian Kitchen Terracotta, Bubbles Seafood & Wine con un’accurata selezione di champagne e vini e un nuovo bar della catena di caffetterie Espresso House. Inoltre, il ristorante Burger King al cancello 37 è stato rinnovato. Più tardi in primavera, all’aeroporto di Helsinki apriranno anche i seguenti ristoranti e caffè: Naughty Burger, un ristorante di hamburger sviluppato da un vincitore del Top Chef finlandese; Street Food Club, un ristorante che serve delizioso cibo da strada; la quarta caffetteria Espresso House in aeroporto; e due nuovi ristoranti Nordic Kitchen Deli, Bar & Bistro

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Gaza, l’esercito israeliano prende il controllo dell’ospedale

L’esercito israeliano ha preso il controllo dell’ospedale Shifa a Gaza City e ha chiesto ai membri di Hamas all’interno di uscire ed arrendersi.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare, citato dai media. La stessa fonte ha detto che finora sono state “catturate dai soldati 80 persone sospette” e che “alcune di queste sono state confermate come terroristi operativi”. Il portavoce ha poi aggiunto “che numerosi uomini armati di Hamas sono stati uccisi e feriti negli scontri a fuoco sul terreno dell’ospedale”. 

L’esercito aveva annunciato un’operazione militare “di alta precisione” nella struttura ospedaliera, la più grande della città palestinese, in seguito alle informazioni di intelligence sulla presenza di alti funzionari di Hamas nel complesso medico. Secondo quanto riferito da testimoni sono avvenuti bombardamenti. 

“Sappiamo che i terroristi di Hamas si sono raggruppati all’interno dell’ospedale di Al-Shifa] e lo stanno usando per organizzare attacchi contro Israele”. Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari in un video pubblicato su X, aggiungendo che l’esercito di Tel Aviv avrebbe condotto uno “sforzo umanitario” durante l’assalto e sottolineando che non vi è “nessun obbligo” per i pazienti e il personale medico di evacuare la struttura sanitaria.

Secondo il Ministero della sanità di Gaza sono circa 30.000 le persone, tra cui civili sfollati, pazienti feriti e personale medico, che sono intrappolate all’interno del complesso medico di al-Shifa. Lo riporta Al Jazeera. “Chiunque tenta di muoversi viene preso di mira dai proiettili” ha scritto il ministero su Telegram.

Lo stesso ministero ha lanciato un appello a tutte le organizzazioni internazionali per “fermare immediatamente questo massacro (israeliano) contro i malati, i feriti, gli sfollati e il personale medico all’interno dell’ospedale al-Shifa”. Lo riporta Al Jazeera. Gli sfollati, aggiunge il ministero, sono intrappolati in 2 edifici dell’ospedale. Un incendio è scoppiato vicino al cancello e sono stati segnalati casi di soffocamento tra donne e bambini che si trovano all’interno degli edifici. Prendere di mira chiunque si avvicini alle finestre è un altro reato contro le istituzioni sanitarie, conclude il ministero. 




Russia, un plebiscito per Putin: eletto con quasi il 90%

Le proteste dei seguaci di Alexei Navalny, gli attacchi alle regioni di confine con l’Ucraina e un allarme droni sugli aeroporti di Mosca non hanno impedito a Vladimir Putin di portare a termine senza incidenti di rilievo la maratona elettorale che lo ha confermato presidente con percentuali record che sfiorano il 90%: è il quinto mandato dopo già 24 anni trascorsi al potere, l’orizzonte ora è il 2030.

E lo zar, presentandosi in serata al quartiere generale della campagna elettorale, ha ringraziato i russi per la “totale fiducia”. Promettendo che il Paese diventerà più forte e avvertendo gli avversari che “nessuno ci intimidirà o ci schiaccerà”. Putin, inoltre, ha rotto il silenzio sul suo oppositore morto in carcere circa un mese fa, nominandolo in pubblico e affermando che la sua scomparsa è stata un “evento triste”. 

Il capo del Cremlino si è aggiudicato tra l’87% e l’89% delle preferenze, con gli altre tre candidati-comparsa praticamente annientati. Il comunista Nikolai Kharitonov, in seconda posizione, si è fermato al 4,7%, quello di Gente Nuova, Vladislav Davankov, al 3,6% e quello del Partito liberaldemocratico Leonid Slutsky al 2,5%. I tre giorni in cui si sono svolte, per la prima volta, le consultazioni hanno dato i risultati sperati anche in termini di partecipazione, secondo i dati ufficiali. L’affluenza alle urne è stimata ad oltre il 73%, rispetto al 67,5% registrato nelle precedenti presidenziali, nel 2018. Mentre si attende ancora il dato del voto elettronico. 

Una partecipazione massiccia, tra l’80% e il 90%, è stata annunciata anche nelle quattro regioni ucraine parzialmente controllate dalle truppe di Mosca e annesse dalla Russia nel 2022: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Qui la vittoria di Putin è stata, se possibile, ancora più netta. Le percentuali che gli sono attribuite arrivano fino al 95% nel Donetsk, al 94% nel Lugansk, al 93% nella regione di Zaporizhzhia e all’88% in quella di Kherson. 




Presidenziali in Russia, lunghe file ai seggi: 74 arresti in tutto il Paese

Si tratta di una maratona elettorale destinata a riconfermare Vladimir Putin – che ha votato online – alla guida del Paese per un quinto mandatoSi tratta Lunghe file si stanno formando davanti a diversi seggi elettorali nel centro di Mosca, come ha constatato l’ANSA.

Sulla storica via Arbat si era formata una coda di alcune centinaia di persone intorno a mezzogiorno, quando era in programma la protesta indetta da Navalny. La polizia, presente in forze, si limita a sorvegliare la situazione e regolare il flusso degli elettori. Diversi media e social mostrano anche file in altri seggi, fra cui uno a San Pietroburgo.

Lunghe file di elettori anche fuori dai seggi elettorali poste in diverse ambasciate russe all’estero, attorno a mezzogiorno. Lo testimonia, postando molti video e foto sui social, la Novaya Gazeta Europe. Le immagini mostrano tantissime persone ad Astana, nel Kazakhstan, lo stesso a Berlino, a Istanbul e a Sofia.

Yulia Navalnaya, la vedova di Aleksei Navalny, ha scelto la fila degli elettori fuori dall’ambasciata russa a Berlino per celebrare l’iniziativa “Mezzogiorno contro Putin”, rilanciata dal marito poco prima di morire. Come si vede da diversi account social, è apparsa rilassata e sorridente, con in mano un mazzo di fiori, mentre in tanti la salutano e le chiedono un selfie. E’ stata accolta da applausi e abbracci.

Sale a 74 il numero di persone arrestate in tutto il Paese per aver protestato fuori dai seggi in quest’ultima giornata elettorale. Lo rende noto la ong, Ovd-Info.

A metà della terza e ultima giornata delle presidenziali in Russia l’affluenza dei votanti ha superato il dato del 67,5% registrato nel 2018, quando le elezioni si tennero in un solo giorno, secondo quanto riferisce la Commissione elettorale centrale, citata dalla Tass.

Secondo Mosca, un attacco di drone ucraino ha colpito un seggio elettorale per le presidenziali russe nella parte della regione ucraina di Zaporizhzhia occupata: lo scrive la Tass, citando un politico filorusso locale. L’attacco, scrive l’agenzia russa, è avvenuto nella cittadina di Kamenka-Dneprovskaya, vicino alla linea del fronte, e l’edificio colpito della locale Casa della Cultura, che ospitava il seggio, ha preso fuoco. Non ci sono vittime, ma il Ministero russo per le emergenze afferma che non si è potuto intervenire per spegnere le fiamme perché “gli attacchi nemici continuavano”.

Due molotov contro l’ambasciata russa in Moldavia

Una persona ha lanciato due bottiglie molotov contro l’ambasciata russa a Chisinau, in Moldavia, dove erano in corso le operazioni di voto per le presidenziali. “Due bottiglie molotov sono state lanciate nel cortile dell’ambasciata, l’aggressore è stato arrestato dalle forze dell’ordine”, ha detto alla Tass il portavoce della missione diplomatica, Anatoly Loshakov.




USA, Super Tuesday: Trump e Biden verso la sfida finale per la poltrona della Casa Bianca

Donald Trump e Joe Biden sbancano e vincono a valanga nel Super Tuesday, la maxi tornata delle primarie Usa con 15 stati e un territorio americano, ipotecando la nomination e quindi il rematch nelle elezioni di novembre.

Ma entrambi vedono confermate le proprie vulnerabilità. Nikki Haley, la rivale repubblicana del tycoon, gli impedisce lo ‘strike’ strappandogli a sorpresa il liberal Vermont, secondo successo dopo la capitale. E per ora non molla, continuando ad attrarre uno zoccolo duro di elettori moderati o indipendenti che nelle elezioni generali potrebbero compromettere le chance di vittoria di Trump, soprattutto in alcuni stati in bilico.

Anche il leader dem perde un round e naufraga nei caucus delle isole Samoa, dove perde contro uno sconosciuto candidato locale, l’imprenditore Jason Palmer. E ritrova nelle urne di alcuni stati, come il Minnesota, la protesta del voto arabo per il sostegno a Israele nonostante il “genocidio” a Gaza.

Per il resto il Super Tuesday va come previsto, con Trump e Biden che fanno incetta della quasi totalita’ dei delegati in palio, circa un terzo di quelli complessivi. Compresi i bottini più ricchi, quelli di California e Texas, i due stati più popolosi del Paese. Prima che fossero annunciati tutti i risultati, il tycoon ha pronunciato in diretta tv il suo ‘victory speech’ a Mar-a-Lago, dove domenica ha incontrato anche Elon Musk ed altri finanziatori repubblicani, a caccia di soldi per la sua campagna ma forse anche per pagare i quasi 500 milioni di sanzioni per gli asset gonfiati.

“Lo chiamano Super Tuesday per un motivo, è stata una serata formidabile”, ha detto vantandosi di aver fatto “una cosa che nessuno avevo fatto prima nella storia” e accusando Biden di essere “il peggior presidente di sempre”. Quindi ha profetizzato che il partito repubblicano “sarà presto riunito”, aumentando la pressione perchè Haley lasci la corsa. Biden gli ha risposto duramente ma solo con un comunicato della sua campagna: Trump “è determinato a distruggere la nostra democrazia, a strappare le libertà fondamentali come la possibilità per le donne di prendere le proprie decisioni in materia sanitaria, e a approvare un altro round di miliardi di dollari in tagli fiscali per i ricchi – e farà o dirà qualsiasi cosa per andare al potere”.

Anche la Haley ha preferito affidarsi ad una nota per replicare al tycoon, sostenendo che “l’unità non si raggiunge dicendo semplicemente ‘siamo uniti”. “Resta un ampio gruppo di elettori repubblicani profondamente preoccupati da Trump….questa non è l’unità di cui il nostro partito ha bisogno per avere successo. Affrontare queste preoccupazioni renderà il partito e l’America migliori”, ha ammonito.

Ora dovrà decidere se continuare o meno la gara, anche se non ha alcuna speranza di raggiungere il quorum per la nomination. Ma dopo il Super Tuesday sa di poter contare su un patrimonio di voti che veleggia mediamente intorno al 20% (anche nello stato in bilico del North Carolina), superando il 30% in Virginia, Colorado, Minnesota, e sfiorando il 40% in alcuni Stati, come in Massachusetts. Quel che basta per far perdere Trump il 5 novembre.




Elezioni USA, Trump dichiarato eleggibile dopo i fatti di Capitol Hill: decisione all’unanimità della Corte suprema americana

Con una decisione all’unanimità, la Corte suprema americana salva Donald Trump dichiarandolo eleggibile in Colorado, uno dei 16 Stati (oltre ad un territorio) che vota il 5 marzo nel Super Tuesday, la tornata col maggior numero di primarie e di delegati in palio che ora il tycoon si prepara a sbancare ipotecando la nomination.

I nove saggi hanno accolto il ricorso dell’ex presidente contro la decisione della Corte suprema statale di bandirlo per il suo ruolo nell’assalto al Capitol in base al 14esimo emendamento, che vieta le cariche pubbliche ai funzionari coinvolti in insurrezioni contro la costituzione. I giudici non sono entrati nel merito del ruolo del tycoon ma hanno stabilito che spetta solo al Congresso, e non agli Stati, l’autorità per rimuovere un candidato presidenziale invocando la “clausola di insurrezione” della costituzione. Altrimenti, hanno ammonito, si rischierebbe il caos, con decisioni variabili da Stato a Stato e con tempistiche diverse. La sentenza sarà valida anche per i ricorsi pendenti negli altri Stati, compresi il Maine e l’Illinois.

“Una grande decisione, una grande vittoria per l’America”, ha esultato Trump sul suo social Truth, presentandola come una sentenza che “non è per me ma per i futuri presidenti”. Ora il prossimo passo sarà “la concessione dell’immunità presidenziale”, ha aggiunto poi da Mar-a-Lago, riferendosi alla decisione che la Corte suprema deve prendere nel processo federale per i suoi tentativi di sovvertire il voto del 2020, culminati nell’assalto al Congresso. Un ricorso più difficile da vincere ma che comunque gli consente di posticipare l’inizio del dibattimento all’estate, quando probabilmente avrà già in tasca la nomination alla convention repubblicana.

Trump intanto è pronto a fare il pieno di delegati al Super Tuesday, dove secondo i sondaggi è avanti ovunque, compresi Texas e California, gli Stati americani più popolosi, che mettono in palio il più alto numero di delegati. Secondo la media di Real Clear Politics, nel Golden State Trump surclassa la Haley di 53 punti, mentre il suo vantaggio in Texas sarebbe addirittura del 70%. L’ex presidente ha già 247 delegati e il 5 marzo farà la parte del leone con gli 874 a disposizione. Per metà marzo prevede di blindare matematicamente la nomination, superando la metà dei 2.429 delegati in palio. Una missione impossibile per l’unica sfidante rimasta, Nikki Haley, ferma a 43 delegati con i 19 conquistati domenica nella capitale (62,9% a 33,2%), finora suo primo successo in questa corsa e prima vittoria nella storia Usa di una donna in una primaria repubblicana. L’ex ambasciatrice ha cercato di cavalcare il trionfo come una dimostrazione che “i repubblicani più vicini alla disfunzionale Washington rigettano Trump e tutto il suo caos”. Ma il tycoon, che si presenta sempre come leader anti establishment, ha avuto buon gioco nel dipingerla come “la regina della palude” (come viene soprannominata Dc), “incoronata solo dai lobbisti e dagli insider della capitale che vogliono proteggere il fallimentare status quo”.

Tutti comunque si chiedono cosa farà Haley per non bruciarsi politicamente dopo il Super Tuesday, e soprattutto dopo aver detto che non si sente più obbligata a sostenere il ‘nominee’ di quello che è diventato “il partito di Trump, non più quello di una volta”. Tre gli scenari: il più improbabile è che stia negoziando per ottenere la vicepresidenza (ma l’ala Maga più oltranzista non la vuole); il secondo è che resti in corsa confidando nei guai giudiziari del tycoon (ma la base del partito non è con lei e alla convention i delegati potrebbero non votarla); il terzo è che corra come indipendente (non con i ‘No Label’, che ha già escluso), compromettendo le chance di vittoria di Trump.

Intanto Joe Biden ha confidato al New Yorker di essere fiducioso di vincere nel 2024, nonostante i sondaggi peggiori di sempre: “Sono l’unico che lo abbia mai battuto. E lo batterò di nuovo”, ha assicurato, ricordando come le Cassandre siano già state smentite nelle elezioni del 2020, del 2022 e anche del 2023. “Corro di nuovo perché sono davvero orgoglioso di quanto fatto e voglio continuarlo… la maggior parte di quello che ho fatto sta dando i suoi frutti solo adesso”, ha spiegato. Ma teme che Trump contesterà l’esito del voto se dovesse perdere: “I perdenti non sono mai garbati. Penso solo che farà di tutto per provare a vincere. Se vincessi, penso che contesterà la cosa. Non importa quale sarà il risultato”.




La NATO in Artico, prove generali di forza? La Marina italiana partecipa con la portaerei Garibaldi

Partita oggi 4 marzo l’esercitazione militare Nordic Response 24, guidata dalla Norvegia nelle regioni settentrionali di Finlandia, Svezia e Norvegia; l’esercitazione, della durata di 12 giorni, è significativa poiché coinvolge forze terrestri, marittime e aeree, riunendo circa 20.000 soldati provenienti da 13 paesi, di cui 1700 italiani.
 
Dall’Italia
 
Intanto, è già in zona la portaerei Garibaldi della Marina Militare italiana che partecipa, unitamente alla nave San Giorgio, alla. Brigata Marina San Marco e con 3 elicotteri MH-101; la Brigata Marina San Marco è un’unità dell’Esercito Italiano specializzata in operazioni anfibie e costiere. La brigata partecipa regolarmente a missioni di mantenimento pace, e risposta alle crisi sotto l’egida delle Nazioni Unite, della Nato e dell’Unione Europea. Su invito del Capitano di Vascello Marco Guerriero, Comandante della portaerei “Garibaldi”, e del Capitano di Vascello Eugenio Santoiemma, Comandante della nave “San Giorgio”, l’ambasciatore d’Italia in Norvegia, Stefano Nicoletti ha fatto visita alle due unità navali e ai relativi equipaggi. A bordo l’Ambasciatore ha rivolto agli equipaggi un breve discorso nel corso del quale ha dichiarato che  “la presenza del vostro gruppo navale anfibio nell’ambito di questa importante esercitazione NATO ribadisce le capacità della nostra Marina Militare. Quella di oggi è una Marina Militare italiana di primissimo livello, rappresentativa di un Paese importante come l’Italia, che è attivo protagonista nella politica internazionale ed europea, e capace di svolgere una importante diplomazia di pace e sviluppo”.     Harstad, dove le due unità sono ancorate sino a domani, è base logistica dell’esercitazione ; la cittadina svolge un ruolo significativo nella difesa artica grazie alla sua posizione strategica lungo la costa settentrionale della Norvegia, vicino al Circolo Polare Artico. La regione artica ha acquisito una crescente importanza strategica a causa delle problematiche connesse ai cambiamenti climatici ed della crescente attenzione verso le rotte di navigazione artiche e le risorse naturali della regione. Harstad ospita inoltre una base militare norvegese, che include la postazione della Guardia Costiera e svolge un ruolo importante nella  sorveglianza della regione, controllando le attività navali e aeree e fornendo risposta alle emergenze marittime.
 
Le nazioni NATO partecipanti, che sono Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti,che intervengono alle esercitazioni, svolgono un’attività in mare particolarmente intensa con oltre 50 sottomarini, fregate, corvette, portaerei e varie navi anfibie. La formazione congiunta e combinata si concentra sulla difesa e protezione della regione nordica. “Dobbiamo essere in grado di reagire e fermare chiunque cerchi di violare i nostri confini, i nostri valori e la democrazia – con l’attuale situazione di sicurezza in Europa, l’esercitazione è estremamente rilevante e più importante che mai”, ha affermato il comandante in capo di Nordic Respoonse 24 e del centro operativo aereo norvegese Tron Strand della Royal Norwegian Air Force,.
 
La prima volta della Finlandia
 
L’esercitazione, della durata di 12 giorni, è significativa per la Finlandia poiché oltre ad essere la più grande esercitazione a cui le forze di difesa finlandesi abbiano mai preso parte all’estero, è anche la prima volta che la Finlandia pratica la difesa collettiva dell’alleanza come Stato membro della NATO. Il neo Presidente Alexander Stubb ha detto che farà il suo primo viaggio all’estero per ispezionare l’esercitazione dell’alleanza militare in Norvegia il 7 marzo.”Se due anni fa qualcuno mi avesse detto che il Presidente della Finlandia avrebbe effettuato la sua prima visita di lavoro alle esercitazioni della NATO una settimana dopo il suo insediamento, non ci avrei creduto”, ha detto Stubb all’agenzia di stampa AP.
 
All’esercitazione partecipano le Forze di Difesa con truppe dell’Esercito (circa 2500 unità), della Marina e dell’Aeronautica, nonché unità del settore dei sistemi logistici e gestionali. Una parte significativa del nucleo finlandese è formato da riservisti. Anche la guardia di frontiera partecipa all’esercitazione Il responsabile del contingente finlandese è il capo addestramento dello stato maggiore generale, il generale di brigata Manu Tuominen.In totale, l’aeronautica militare finlandese schiera 12 caccia F/A-18 Hornet al Nordic Response 24; 8 degli aerei operanti dalla base aerea di Andøya in Norvegia mentre la Karelia Air Wing schiera i caccia in Norvegia per esercitarsi a operare da una base aerea alleata e ricevere il supporto della nazione ospitante dalla Royal Norwegian Air Force. Il Comando Aereo della Lapponia assegna le missioni di esercitazione di volo degli Hornets da Oulunsalo e fornisce supporto alla nazione ospitante per l’aereo da rifornimento aereo statunitense KC-135 Stratotanker e l’aereo da trasporto tedesco A400M che operano da Rovaniemi. Le operazioni aeree sono pianificate presso il Joint Air Operations Center (JAOC) stabilito a Bodin, in Norvegia, vicino a Bodø, per la durata dell’esercitazione. Gli ufficiali di stato maggiore finlandesi e il personale dei centri di controllo e segnalazione contribuiranno alla pianificazione, al comando e al controllo delle operazioni aeree. All’esercitazione parteciperanno circa 65 addetti della Marina Militare composti da ufficiali di stato maggiore e soldati della compagnia jaeger costiera nominati dalla brigata Uusimaa, che operano nell’ambito della divisione da combattimento marittimo a guida italiana.

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Elezioni Usa, Haley vince le repubblicane di Washington e Trump la insulta: “cervello di gallina”

Nikki Haley ha vinto le primarie repubblicane a Washington segnando il primo trionfo su Donald Trump nel percorso verso le presidenziali di novembre. L’ex governatrice della Carolina del sud ha ottenuto il 62,8% delle preferenze, ovvero 1.274 voti, rispetto all’ex inquilino della Casa Bianca che si è fermato al 33,3% con 676 preferenze.

Trump, che aveva sconfitto Haley nei caucuses in Missouri e nell’Idaho, oltre che nella convention repubblicana in Michigan, ha spiegato di essersi “tenuto lontano dalla palude di Washington”. E sul suo social network Truth, il tycoon ha definito Haley ”un cervello di gallina che ha speso lì tutto il suo denaro, il suo tempo e i suoi sforzi”. Trump ha poi annunciato: “i veri risultati arriveranno al Super Tuesday”.