STAZIONE SPAZIALE: LANCIO CYGNUS PREVISTO VENERDI' 11 LUGLIO

di Alberto De Marchis

E’ importantissima la prossima missione Nasa nello spazio “Orbital Sciences Corp. 's” che rifornirà la Stazione Spaziale Internazionale. Una realtà fondamentale che permetterà di rimandare immagini dalla terra alla stazione e lasciare per l’eternità una memoria storica del nostro pianeta, ora “sorvegliato speciale Nasa”.
Il lancio dell’orbita “Cygnus” è previsto per Venerdì 11 luglio alle 13:40 EDT.

La NASA TV andrà in onda alle 12:30 con una ripresa completa di tutta la preparazione al lancio e altri filmati relativi alla missione con inizio alle 12:30 la copertura per il lancio su NASA TV inizierà alle 01:00

Cygnus sarà riempito con più di 1.300 chili di rifornimenti per la stazione, comprese le apparecchiature per gli esperimenti scientifici in grado di espandere la capacità di ricerca delle Expedition. Ci saranno 40 membri come equipaggio a bordo. Tra le indagini di ricerca ci saranno a bordo della stazione spaziale una serie di nanosatelliti progettati per proiettate le immagini della Terra e sviluppare una tecnologia che finalmente consentirà piccoli campioni di “diretta” video da restituire a sua volta alla Terra dalla stazione spaziale.

Inoltre, una serie di esperimenti effettuati dagli studenti sono stati portati avanti in collaborazione con il Programma Student Experiment Spaceflight, un'iniziativa del Centro Nazionale per la Terra e dello Spazio Scienze della formazione e NanoRacks.

Questi futuri voli di rifornimento garantiranno un ottimo metodo di rifornimento in orbita, aumentando in modo significativo la capacità della NASA di condurre nuove indagini scientifiche per l'unico laboratorio di microgravità.

Se il lancio di Cygnus andrà come nelle previsioni, la sonda arriverà alla stazione spaziale martedì, 15 luglio. Il comandante della stazione Nasa Steven Swanson e l'ingegnere di volo Alexander Gerst dell'Agenzia spaziale europea saranno in piedi nella cupola della stazione pronti a catturare il braccio robotico di rifornimento e installarlo sul portello del modulo Harmony che punta verso terra.

 




NASA: UN PROGETTO NUCLEARE SEGRETO, VITE PRIVATE NON SOSPETTE SPIATE NELL'INTIMITA'

di Angelo Parca


Usa
– Normali utenti di Internet, americani e non americani, nel mirino della National Security Agency dalle reti digitali degli Stati Uniti, secondo un'indagine di quattro mesi dal Washington Post.

Nove dei 10 correntisti si trovano in una rete di grandi dimensioni di conversazioni intercettate, che l'ex imprenditore NSA Edward Snowden, non era tenuto a sorvegliare, ma sono stati intercettati nonostante l’agenzia avrebbe divuto “spiare” altre persone.

Tra i tanti file e documenti archiviati dall'agenzia ci sono informazioni private: storie d'amore, tradimenti, sfoghi via chat, esami medici e racconti di problemi finanziari. Non mancano i libretti universitari e persino le pagelle dei bambini. Secondo le informazioni del Post, il numero di utenti spiati dalla Nsa senza essere oggetto di alcuna indagine supera quello delle persone sospettate di voler minacciare la sicurezza nazionale. E ancora: di 10 account intercettati, 9 appartengono a cittadini americani o residenti negli Stati Uniti, nonostante l'agenzia possa spiare senza autorizzazione solo cittadini stranieri all'estero. Un metodo di osservazione invasivo, precisa il Post, che più volte ha permesso di ottenere informazioni effettivamente utili per l'intelligence, come individuare Umar Patek, uno dei sospettati dell'attentato di Bali del 2002, oppure Muhammad Tahir Shahzad, un costruttore di ordigni pakistano

I file di vigilanza evidenziano un dilemma politico che è stato mandato in onda solo astrattamente in pubblico. Ci sono scoperte di notevole valore d’intelligence nei messaggi intercettati – e danno garanzie per la privacy solo apparenti che l'amministrazione Obama non ha voluto affrontare.

Tra i contenuti più importanti ci sono nuove rivelazioni su un progetto nucleare segreto all'estero, doppio gioco portato avanti da un alleato apparente, una calamità militare che ha colpito una potenza ostile, e le identità di intrusi aggressivi nelle reti informatiche statunitensi.




TERREMOTO AL LARGO DELLE COSTE GIAPPONESI E IN ARIZONA

Redazione

Un terremoto di magnitudo 5.7  registrato al largo della costa del Giappone nella mattinata di sabato. Lo ha reso noto l’istituto di geofisica statunitense Usgs. L’epicentro del sisma è stato localizzato al largo della costa orientale di Honshu, a pochi chilometri da Miyako, Yamada, e Otsuchi. Il sisma a circa 300 miglia da Tokyo e ha avuto una profondità di 44 chilometri. Tra la popolazione la paura dell’effetto tsunami anche se è stato escluso.

Un terremoto di magnitudo 5.2 in Arizona vicino il New Mexico dove  è stato ampiamente avvertito in tutta la regione. Non si è registrato fortunatamente nessun ferito. Il sisma è stato avvertito anche a Phoenix e El Paso, nel Texas, entrambi distanti circa 300 chilometri dall'epicentro, come pure in alcune zone del Messico. L’istituto di geofisica Usgs ha fatto sapere che il terremoto è stato registrato alle 09:59 di sabato l’epicentro è stato localizzato nel sud-est Arizona, circa 35 km a est di Safford. 




ROMANIA: LA MUCCA PAZZA TORNA DALL'EST

Redazione
Bucarest – In Romania mercoledì scorso è stata rivelata la scoperta di una mucca macellata era stata infettata dall'encefalopatia spongiforme bovina, altrimenti nota come BSE e comunemente come il temibile “morbo della mucca pazza”.Ma l'episodio isolato per i funzionari dell'Autorità per la sicurezza e salute animale della Romania non sarebbe una minaccia per la salute pubblica. Il Paese dell'Est non segnalava un caso di BSE dal lontano 1995.Gli ispettori rumeni hanno specificato che una prova preliminare il 1 maggio scorso ha indicato che una mucca macellata in un macello autorizzato è stata infettata da encefalopatia spongiforme bovina o BSE.Ed hanno precisato che la carcassa è stata inviata ad un laboratorio britannico per ulteriori prove e potrebbe essere una "forma atipica di BSE che appare naturalmente e spontaneamente nei bovini".L'Autority ha rivelato il caso soltanto dopo che la Russia ha deciso di vietare le importazioni di carne bovina rumena, citando i timori della possibilità di contagi da BSE.L'ESB è fatale per le mucche e può causare una malattia celebrale mortale nelle persone che mangiano la carne di manzo contaminato. Il morbo scoppiò negli anni ottanta in Gran Bretagna, dove centinaia di persone si ammalarono e molti sono morti dopo aver mangiato carne contaminata. Nel corso degli anni, 4,5 milioni di bovini furono macellati per contenere la diffusione. Focolai seguirono in Giappone nel 2001 e in Canada nel maggio 2003.La Romania esporta bestiame fino a 1 milione l'anno, soprattutto verso i Paesi Bassi, Italia e Croazia.Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta comunque di un evento da tenere sotto controllo e che impone la massima attenzione delle autorità sanitarie europee e nazionali per evitare facili allarmismi e la benchè minima possibilità d'importazione di capi di bestiame contagiati.
 




KFOR: CONCLUSA SENZA INCIDENTI LA CELEBRAZIONE ORTODOSSA SERBA DEL GIORNO DI "SAN VITO".

Redazione

Pristina –  Si sono concluse senza incidenti a Gazimestan, una piccola località nelle vicinanze di Pristina, le celebrazioni del giorno di “San Vito”, ricorrenza religiosa con cui la Chiesa Ortodossa serba celebra ogni 28 di giugno (secondo il calendario Gregoriano, e 15 giugno secondo quello giuliano) la memoria del martirio di San Vito. Nella stessa data la comunità serba ricorda la battaglia nella piana di Kosovo Polje quando nel 1389 l’esercito ottomano sconfinse l’alleanza balcania guidata dal principe Lazar.

Per l’occasione migliaia di persone provenienti sia dal Kosovo che dalla Serbia si sono radunate durante lo scorso week end a Gazimestan attorno all’obelisco eretto in ricordo della battaglia.

La manifestazione è stata preceduta da una funzione religiosa che si è tenuta nel monastero di Gracanica nel corso della quale sono stati comemmorati i combattenti serbi caduti. Numerosi gli eventi culturali che si sono svolti in diverse località. 
L’assenza di incidenti nel corso di questo importante evento, che per la comunità serba è molto di più di una ricorrenza religiosa, rappresenta come anche la rimozione nei giorni scorsi delle barricate che dividevano la citta’di Mitrovica, un altro importante positivo segnale nel senso della convivenza e della integrazione.
“L’importante dispositivo di sicurezza dispiegato con un low profile ci ha consentito di rassicurare I cittadini e di prevenire eventuali scontri inter – etnici pertanto anche questa giornata si può archiviare come un altro successo delle organizzazioni internazionali e locali responsabili della sicurezza: KFOR, Kosovo Police ed EULEX”, ha detto il Generale Farina al termine delle operazioni.

“Questi tre principali protagonisti in Kosovo”, ha sottolineato il Generale nel ringraziare la Kosovo Police, EULEX e tutto il personale di KFOR per la professionalità dimostrata nello svolgere il proprio ruolo rispettivamente di primo, secondo e terzo responsabile della sicurezza, “nel riconoscere il diritto e la libertà di tutte le persone a celebrare la loro eredità culturale e religiosa hanno operato affinchè l’evento si svolgesse in modo pacifico e ordinato”.
“Abbiamo di nuovo lavorato gomito a gomito in stretto coordinamento sia nella fase di pianificazione che durante il dispiegamento delle unità sul terreno al fine di garantire un ambiente sicuro, effettuando il monitoraggio dell’evento pronti a intervenire qualora fosse stato necessario”.
“In kosovo, in questi 15 anni di presenza, KFOR ha sempre agito in maniera imparziale, vigile, prudente ma ferma e decisa quando necessario ottenendo la stima ed il rispetto di tutti i cittadini a prescindere dall’etnia di apparetnenza. Il fine ultimo è quello di promuovere il dialogo, la riconciliazione, i valori democratici che sono il fondamento di una convivenza multietnica, pacifica e del progresso. Un piccolo passo avanti verso la vera graduale lenta normalizzazione di questa parte dell’Europa”, ha concluso in Generale Farina.

Note storiche e curiosità
Vidovdan, il giorno di “San Vito”, è la ricorrenza religiosa in cui ricorre la memoria del martirio di San Vito osservato dalla Chiesa ortodossa serba e da quella bulgara nel giorno del 15 giugno del Calendario giuliano e che corrisponde al nostro 28 giugno del Calendario gregoriano.
Il Vidovdan è anche data di rilevante importanza storica:
–          il 28 giugno 1389, la tradizione religiosa e nazionale commemora la Battaglia di Kosovo Polje che i Serbi hanno combattuto contro l'Impero Ottomano nella;
–          il 28 giugno 1914, l' assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando d'Austria erede al trono dell'Impero Austro-Ungarico e di sua moglie la Duchessa Sofia a Sarajevo è la miccia che farà scoppiare la prima guerra mondiale;
–          il 28 giugno 1919, viene firmato il Trattato di Versailles mettendo fine alla prima guerra mondiale;
–          il 28 giugno 1989, nel 600º anniversario della Battaglia di Kosovo Polje, il leader serbo Slobodan Milošević tiene il famoso discorso sull'origine serba del luogo dove è stata combattuta la storica battaglia.
 




BARACK OBAMA? MEGLIO HILLARY CLINTON

Un sondaggio della Cnn/Orc International non ha dubbi, il 64% degli intervistati preferisce Hillary Clinton, l’ex segretario si Stato. Polemiche in casa, non solo sul fronte Russo sul nuovo intervento che il Presidente degli Stati uniti vorrebbe portare a favore degli avversari armati di Bashar Al-Assad in Siria,

di Cinzia Marchegiani

Washington (USA) – Barack Obama sembra non godere un’ottima forma ultimamente. La sua politica interna e anche estera è sotto una gigantesca lente d’ingrandimento. Solo qualche mese fa era stato pubblicato un sondaggio della Cnn/Orc International che fotografava la fiducia degli americani al minimo storico per Obama. Il 64% degli intervistati preferiva Hillary Clinton, l’ex segretario di Stato, attribuendo alla ormai first lady la capacità di un vero leader determinato e risolutivo per affrontare e gestire le nuove crisi. A portare altre grane in casa dei democratici è la sentenza ormai storica con cui la Corte Suprema ha emesso il verdetto di inammissibilità delle nomine che Obama a interim per alte posizioni di governo che Obama ha conseguito senza aver richiesto l’approvazione del Senato.
Un processo lento e inesorabile sembra avvolgere in una spirale negativa il Presidente Barack Obama, forse perché ha disatteso quel grande sogno americano che doveva portare a compimento. Proprio in questi giorni al Consiglio di Sicurezza Nazionale degli stati uniti è ritornato sul fronte siriano, e sembra determinato a far approvare uno fondo di 500 milioni di dollari, secondo le agenzie estere, per le apparecchiature e poter istruire i militari dell’opposizione siriana, convinto che occorre aiutare glia avversari armati di Bashar Al Assad, in modo da amplificarne l’appoggio alla branca moderata.

Atteggiamento e iniziativa molto discussa in casa americana che ha fatto subito sollevare molti dubbi, poiché si potrebbe avere il rischi che le stesse armi e attrezzature possano cadere nelle mani degli islamici radicali, ma Obama afferma che tali timori sono infondati. Si legge che la US National del Consiglio di Sicurezza per evitare tale disastro, questo appoggio verrebbe fornito solo in assoluta certezza che vadano in mano dell’opposizione siriana.
Anche sul fronte russo si sono sollevati i dubbi su questo pacchetto generoso di fondi da canalizzare sul fronte siriano, l'inviato diplomatico della Russia, Vitaly Churkin delle Nazioni Unite sostiene che un fondo così cospicuo dovrebbe essere speso per qualcosa di più utile, invece di mettere altra benzina sul fuoco nel conflitto siriano, sarebbe invece opportuno trovare un’altra soluzione politica.
Anche a giugno un altro sondaggio sulla popolarità di Barack Obama segna il decadimento della popolarità e fiducia nella sua politica estera, che sembra causare i problemi interni del paese oltreoceano come l’assistenza sanitaria per gli stessi veterani e inficiare sull’accordo per lo scambio dei prigionieri talebani in Afganistan.
Barack Obama deve valutare bene questa inaspettata impopolarità…presto l’Osservatore d’Italia dedicherà un panoramica sulle aspettative dei grandi imprenditori americani che sembrano non vedere di buon occhio la politica estera di Obama soprattutto sul fronte crisi Ucraina-Russia.




E LA SVOLTA DI OBAMA?

di Daniele Rizzo

Esattamente una settimana fa parlavamo della presunta svolta di Obama in favore del pacifismo o, forse meglio, del non interventismo nella questione irachena. Sette giorni dopo dobbiamo registrare due nuovi fatti di cronaca: uno segna un punto a favore del nuovo Obama, uno richiama inevitabilmente a quello vecchio.

STOP ALLE MINE ANTIUOMO
Alla Conferenza sulla Convenzione di Ottawa, tenutasi pochi giorni fa in Mozambico, gli Stati Uniti hanno annunciato che si impegneranno affinché siano proibiti l’uso, la produzione e il trasferimento di mine antiuomo. Quest’impegno è stato preso di fronte ai 160 paesi di tutto il mondo che già aderiscono alla Convenzione ed è il risultato di una lunga fase di incubazione che si protraeva dal 2009, anno in cui gli USA avevano già manifestato quest’intenzione salvo poi rimandare la firma. Lo stop alle mine non è che il primo passo, come ha spiegato la Casa Bianca, per attuare una serie di politiche che nel giro di pochi anni potranno portare gli Stati Uniti d’America ad aderire alla convenzione, di cui al momento non sono firmatari insieme a Russia, Cina, India e Pakistan.

500 MILIONI AI RIBELLI SIRIANI
Questo succedeva venerdì 27. Il giorno prima però Obama chiedeva al Congresso l’autorizzazione per lo stanziamento di 500 milioni di dollari per addestrare i ribelli siriani. I fondi, che rientrano in un progetto economico più ampio, servono per stabilizzare la regione attualmente più interessata dai conflitti civili, e cioè quella compresa tra la Turchia e l’Iraq. La richiesta di Obama si spiega quindi prendendo in considerazione il contributo che questi ribelli stanno dando nel contrastare l’avanzata in Siria e in Iraq dell’ISIS (Stato Islamico dell’Iraq e del Levante), le milizie sunnite che hanno riaperto i conflitti nei due stati.
Sebbene quindi Obama abbia dichiarato che non invierà truppe nel paese perché non esiste una soluzione militare per stabilizzare l’Iraq (si veda a riguardo il nostro precedente articolo), questo provvedimento sembra fare il paio con l’invio dei 300 consiglieri militari nella capitale irachena. Impossibile non notare una certa stonatura tra ciò che Obama dice e ciò che Obama fa; ci sia consentito dire che mandare consiglieri e fondi ai ribelli invece che i propri militari sul posto risolverà forse la questione morale di Obama, ma non i problemi del paese.

IL CAOS IN IRAQ
Continua infatti l’avanzata delle milizie jihadiste che ormai sono sempre più vicine a Baghdad. Nella giornata di sabato si sono registrati scontri nella città di Tikrit; la città, la cui valenza ideologica è indiscussa visto che ha dato i natali a Saddam Hussein e Saladino, ha anche un valore strategico da non sottovalutare, dal momento che si trova a nemmeno un’ora di macchina dalla capitale dello stato iracheno. Ed è per questo motivo che la televisione irachena si è affrettata a dichiarare che le truppe regolari del paese hanno riconquistato la cittadina, grazie anche all’aiuto dei bombardamenti aerei, resi a loro volta possibili per merito dell’accordo firmato dall’Iraq con Russia e Bielorussia per la fornitura di aerei da guerra. Questo per dimostrare una volta di più (come se ce ne fosse bisogno) che una guerra è fonte inesauribile di guadagno per molte potenze mondiali.




LA GRAN BRETAGNA SAREBBE PRONTA A USCIRE DALL'UE

di Maurizio Costa

ROMA – Il Consiglio Europeo, formato da tutti i Capi di Stato dei Paesi membri, ha nominato Jean-Claude Juncker Presidente della Commissione Europea. La maggioranza è stata schiacciante: tutti hanno votato a favore dell'ex premier lussemburghese eccetto la Gran Bretagna e l'Ungheria. Adesso la palla passerà al Parlamento Europeo, che il 16 luglio deciderà se confermare Juncker oppure no.

Fronte britannico – Il premier David Cameron, dopo la votazione del Consiglio, ha scritto su Twitter: "Ho detto ai leader dell'UE che potrebbero rimpiangere per tutta la vita il nuovo processo di scelta del Presidente della Commissione. Starò sempre dalla parte degli interessi del Regno Unito." Parole molto dure, che fanno capire che la Gran Bretagna non ci sta e presto potrebbe cambiare tutto.

Stampa inglese – Secondo le testate britanniche, Cameron avrebbe aperto un vero e proprio fronte di guerra contro l'UE, che potrebbe portare addirittura all'uscita della Gran Bretagna dall'Europa. Una scelta drastica, che però rispecchierebbe il pensiero del premier. La presidenza di Juncker potrebbe rivelarsi un gran disastro, anche perché è la prima volta nella storia che il Consiglio Europeo prende una decisione così importante senza il placet di uno degli Stati membri più importanti.

La presa in giro – Anche i tedeschi vogliono intervenire a difesa di Juncker: la stampa germanica ha paragonato David Cameron a Wayne Rooney, calciatore della Nazionale inglese, uscito prematuramente dalla competizione mondiale di calcio, proprio come Cameron, che si troverà fuori dal giro dell'Europa se dovesse continuare questo ostruzionismo.

Già lo scorso anno il premier britannico aveva proposto un referendum per uscire dall'Europa. Questa volta farà sul serio?




DURO COLPO PER OBAMA, CORTE SUPREMA DECRETA INAMISSIBILITA’ NOMINE DI ALTE CARICHE DI GOVERNO SENZA L’APPROVAZIONE DEL SENATO

di Cinzia Marchegiani

Washington (USA) – E’ stata riportata  una sentenza storica che infligge un duro colpo al presidente Barack Obama, una sorta di freno al suo potere. La Corte Suprema degli Stati Uniti emette il verdetto di inammissibilità delle nomine a interim per alte posizioni di governo senza aver richiesto l’approvazione del Senato. Si legge che all’unanimità i giudici hanno stabilito che il Presidente nel gennaio 2012, abbia superato la propria autorità nominando tre membri del National Labor Relations Board. Durante la pausa del Congresso, il Senato era per una settimana di vacanza e il Presidente ha nominato tre cariche provvisorie, ma i giudici hanno ritenuto che la Costituzione consente al Presidente bypassare l’approvazione del Senato se la sospensione (sessione al Senato) – in sessione o tra le sessioni – sia abbastanza lunga. Di fatto le nomine dei membri del consiglio nazionali National Labor Relations Board sono state assegnate nei  sette giorni di inattività del  Congresso e la pausa, per essere considerata una sospensione (sessione) non era in conformità con la clausola della Costituzione. La decisione storica segna un punto a favore degli oppositori di Obama, che avevano messo in dubbio la validità delle sue tre nomine. 

Anche se Barack Obama ha invocato la disposizione costituzionale che dà al Presidente la prerogativa di procedere a nomine provvisorie quando il senato è in pausa, la Corte Suprema, formata da nove giudici, ha ritenuto che l'articolo della Costituzione degli Stati Uniti autorizza queste nomine che permettono l’eliminazione dell’approvazione del Senato per consentire Presidente continuità del governo federale, ma la Costituzione non dovrebbe dare al Presidente il potere di eludere l'approvazione del Senato su base regolare.

Si legge quindi che i nove giudici hanno concluso che la sospensione delle discussioni dovrebbe essere di "dieci giorni o più, e si verifica durante la sessione parlamentare o tra le sessioni.”

Gli oppositori di Obama ora sono fieri di questa vittoria, avevano accusato la Casa Bianca di aver violato la Costituzione, sostenendo che non è possibile fissare appuntamenti tranne che per decreto durante la sospensione delle attività parlamentari, che non è stato il caso di quel momento. "Per molto tempo, il nostro presidente ha agito per decreto, bypassando il Congresso. La decisione di oggi manda un chiaro messaggio contro il potere discrezionale del presidente Obama" ha commentato il senatore John Cornyn.




RICORRENZA SAN JOSEMARÍA ESCRIVÁ, FONDATORE DELL’OPUS DEI: AL VIA LE CELEBRAZIONI

di Simonetta D’Onofrio

Oggi 26 giugno viene ricordato San Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. Nel giorno della sua morte, in ogni parte dell’universo vengono celebrate sante Messe in onore del santo. Escrivá fu canonizzato il 6 ottobre del 2002 da Giovanni Paolo II nel corso di una cerimonia tenutasi davanti a politici, vescovi e oltre 300. 000 pellegrini provenienti da tutto il mondo. Il 2 ottobre del 1928 a Madrid, Josemaría Escrivá, durante gli esercizi spirituali, fondò l’Opus Dei, per ispirazione divina. Tra le attività ricorrenti aperte a tutti nei centri dell’Opus Dei, o nelle chiese si segnaliamo esercizi spirituali, ritiri, lezioni dottrinali e di catechismo.
 




UNIONE EUROPEA LÁSZLÓ ANDOR, COMMISSARIO PER L'OCCUPAZIONE, SVELA LE CIFRE SULLA MOBILITA’ DEL LAVORO

Sull’occupazione arriva il rapporto che mostra come i lavoratori scarsamente qualificati difficilmente riescono a trovare un lavoro, sono fuori concorrenza rispetto a quelli qualificati, anche nelle occupazioni elementari:”la persistente segmentazione del mercato del lavoro e la debole ripresa economica significa che molte persone sono escluse dalle opportunità di lavoro e il rischio cadere nella povertà prospettive di occupazione per le persone con scarsa istruzione sono terribili, a meno che acquistano. Il giusto insieme di capacità e competenze ricercate dai datori di lavoro”

 

di Cinzia Marchegiani

Bruxelles – Arriva come una sentenza, ma i precari, i senza lavoro, gli esodati questi dati li conoscono purtroppo sulla propria pelle. Ieri, 24 giugno 2014,  è stato pubblicato un lavoro della Commissione Europea, sulla mobilità del lavoro in Europa, dove come una mannaia conferma solo certezze inconfutabili che questa epocale crisi ha prodotto, pochi posti di lavoro disponibili dove si è instaurata una vera corsa anche per lavori elementari, dove i lavoratori scarsamente qualificati incontrano crescenti difficoltà a trovarne uno e sono messi fuori concorrenza da parte dei lavoratori mediamente qualificati. Al contrario, sembra che le opportunità di lavoro sono in crescita in alcune professioni altamente qualificati. La relazione evidenzia anche l'aumento del lavoro temporaneo e part-time durante la crisi e sottolinea la necessità di sostenere una migliore scuola-lavoro transizioni, per ridurre la segmentazione del mercato del lavoro e di up-skill in cerca di lavoro, in particolare la bassa qualificato. Un dato che pone quesiti amletici riguardo ai corsi che i lavoratori in cassa integrazione vengono inseriti per ampliare il proprio campo formativo professionale che permette di accedere in altre occupazioni anche lontane dalle proprie competenze.
László Andor, commissario per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione, ha dichiarato: " la persistente segmentazione del mercato del lavoro e la debole ripresa economica significa che molte persone sono escluse dalle opportunità di lavoro e il rischio cadere nella povertà prospettive di occupazione per le persone con scarsa istruzione sono terribili, a meno che acquistano. Il giusto insieme di capacità e competenze ricercate dai datori di lavoro. Dobbiamo con urgenza rafforzare il sostegno alle transizioni nel mercato del lavoro, in particolare attraverso la garanzia per i giovani. Abbiamo anche bisogno di investire in programmi di formazione e sviluppo di carriera affrontando il qualificato inferiore. Il Fondo sociale europeo fornisce un importante sostegno finanziario per tutto questo ".
Il Vacancy Rapporto analizza la natura divergente di occupazione negli Stati membri dell'UE durante la recessione, e presenta un'analisi approfondita delle tendenze attuali del mercato del lavoro europeo concentrandosi su cambiamenti nella domanda di assunzione di competenze.
Essa identifica tre gruppi di paesi in base alle loro condizioni del mercato del lavoro:
• un primo gruppo di paesi più colpiti dalla recessione (come la Grecia, la Spagna e il Portogallo), dove i giovani lavoratori invocano lavori elementari con scarse prospettive;
• un secondo gruppo guidato da migliori performance durante la crisi (come l'Austria, la Svezia e la Germania), dove l'assunzione è sceso marginalmente ancora buona corrispondenza esistente tra i livelli di istruzione e di lavoro;
• un terzo gruppo composto di paesi (come l'Ungheria, la Polonia e Slovacchia), caratterizzate da una carenza di manodopera in certe professioni altamente qualificati.
Il rapporto presenta i seguenti principali risultati:
• Occupazione: a 218 milioni, di occupazione medio dell'UE nel 2012 è stato del 2,6% in meno rispetto al 2008, solo cinque paesi (Austria, Belgio, Germania, Malta e Svezia) hanno recuperato sia la loro Pil pre-crisi e livelli occupazionali..
• Offerte di lavoro e assunzioni: il numero di posti vacanti sono diminuiti del 19% e assunzioni del 14% in media tra il 2008 e il 2012, con notevoli differenze tra i paesi. In particolare, c'è stato un forte calo nelle persone reclutate in orientale e meridionale degli Stati membri, con riduzioni del 25% o più al di sotto dei livelli pre-crisi in Grecia, Romania, Slovenia, Slovacchia e Spagna.
• Giovani in cerca di lavoro: Giovani con basse qualifiche sono stati maggiormente colpiti dalla crisi – assunzione sono diminuiti di un terzo (-31%), confrontando il secondo trimestre 2013, con 2.008 giovani in generale godono di un alto tasso di assunzione, ma questo non si riflette da. una significativa riduzione della disoccupazione giovanile a causa di un elevato turnover.
• Tipi di contratti: contratti temporanei e atipici sono aumentati tra il 2008 e il 2012 Nel 2012, il 58% di tutte le assunzioni era attraverso contratti a tempo determinato, la maggior parte di loro involontaria, dimostrando che in cerca di lavoro sono costretti ad accettare posizioni temporanee o part-time.. In "professioni elementari", oltre il 70% delle persone reclutate erano in contratti a tempo determinato. Il rapporto avverte dei potenziali effetti negativi del lavoro temporaneo sullo sviluppo della carriera.
• Domanda di lavoro: professioni con competenze di livello superiore in gran parte dominano le professioni più rapida crescita. Software e professionisti delle vendite, nonché i lavoratori per la cura personale e gli infermieri nei servizi sanitari mostrano una forte crescita dell'occupazione. Lavori che richiedono basso alle competenze intermedie, in particolare quelle che richiedono abilità manuali, sono stati tra quelli con il maggior calo dei dipendenti tra il 2011 e il 2012. La diminuzione del numero dei dipendenti è stata particolarmente accentuata nel settore delle costruzioni (-17% in media nell'UE, ma -50% in Grecia, Irlanda, Lituania e Spagna) e nell'industria manifatturiera (-10% in media nell'UE, ma -20% o più negli stessi paesi).
• Requisiti di formazione: la quota di assunzioni per la bassa qualificata si sta contraendo in tutti i principali gruppi professionali, tra cui in 'occupazioni elementari' (-4% tra il 2008 e il 2014). Questo è particolarmente vero nei paesi baltici e ancora di più in Portogallo. Questo potrebbe essere un indizio di peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro, causando lavoratori qualificati medie per riempire posti di lavoro a bassa qualifica.

I risultati del rapporto evidenziano la necessità per gli Stati membri di attuare iniziative politiche volte a meglio chi cerca lavoro di supporto, come la garanzia per i giovani. Il “Finanziamento" da fondi strutturali UE è disposizione per aiutare gli Stati membri ad affrontare le sfide economiche e sociali, l'Europa deve affrontare da qui al 2020, di cui oltre € 80.000.000.000 (a prezzi correnti) da investire in capitale umano tramite il Fondo Sociale Europeo.

Mancano all’appello  molte realtà non analizzate, il mondo dei laureati ne è un esempio tangibile, sono coloro che si trovano inghiottiti nella voragine creata senza senso. Basta osservare i neo dottori che affrontano la follia di una nazione dove la sanità è depredata da conti insanabili… Il mondo del lavoro e dei precari è completamente trasformato da illogiche soluzioni, questa è  l’Europa dei diritti, della solidarietà, del futuro…? Le nuove sfide appena annunciate possano rappresentare un valido cambio di rotta, poiché le ultime generazioni stanno pagando a caro prezzo scelte che hanno responsabilità politiche non indifferenti. Ora un enorme faro sta illuminando l’Europa e mostra la nuova povertà, l’unico dato certo tra tante analisi e deduzioni. Ormai difficilmente ci si affida agli slogan con speranza, perché quando si è perde una casa, un lavoro, una famiglia, il piatto su cui piangere spesso è quello della Caritas.

La nostra costutuzione custodisce ancora il suo valore originale?