TUNISI: SCONTRO A FUOCO IN CASERMA VICINO A MUSEO DEL BARDO
di Maurizio Costa
Tunisi – Un commando di uomini armati ha fatto irruzione nella caserma Bouchoucha e avrebbe cominciato un violento scontro a fuoco con le forze dell'ordine.
Secondo l'emittente al-Arabiya "violenti scontri sono in corso tra i terroristi e le forze dell'ordine". La caserma si trova vicino il museo del Bardo, dove è stato effettuato l'altro attentato andato su tutti i giornali del mondo.
La notizia è stata confermata da Mohamed Ali Aroui, portavoce del ministro dell'Interno. Uno dei terroristi sarebbe stato ucciso mentre nove militari sono rimasti feriti.
Secondo fonti locali, l'attentatore sarebbe un "militare".
ELEZIONI SPAGNA: PODEMOS VINCE A BARCELLONA E VOLA A MADRID
Redazione
Terremoto politico, in effetti ampiamente annunciato, in Spagna, dove alle amministrative che si sono svolte ieri il partito anti-austerity Podemos ha avuto una valanga di voti, vincendo a Barcellona e costringendo i popolari ad un testa a testa a Madrid. Il partito del premier Mariano Rajoy ha perso quasi 11 punti rispetto alle elezioni del 2011 ed il controllo di Extremadura, Comunidad Valenciana, Cantabria, Aragón, Castilla-La Mancha e Baleares. Ma la sconfitta simbolicamente più pesante è quella che rischia di registrare a Madrid, città che i popolari governano dal 1991, e dove la coalizione Ahora Madrid guidata dalla formazione politica di Pablo Iglesias che ha avuto il suo primo exploit alle ultime elezioni europee, si è imposta con la candidata Manuela Carmena che, insieme a Ada Colau a Barcellona, sono diventate il volto e il simbolo del cambiamento. In effetti i popolari hanno ottenuto un consigliere in più, ma non ha i voti per governare da solo, ed è quindi probabile che Ahora Madrid governi in coalizione con i socialisti. A livello nazionale, i popolari si sono attestati al 27/%, poco distanti dal 25,2% dei socialisti che sono anche molto arretrati nelle grandi città, loro tradizionale bacino di voti. Oltre alle dirette conseguenze per l'amministrazione delle grandi città questi risultati elettorali, e l'arretramento dei grandi due partiti storici spagnoli a favore delle nuove formazioni, costituiscono un test significativo in vista delle prossime elezioni politiche, il prossimo novembre.
NEPAL: LA TERRA TREMA ANCORA
di Ch. Mo.
Nepal- Continua l’ondata di scosse in Nepal, già dilaniato dalla più grande del 25 Aprile scorso. I sismografi hanno registrato quattro scosse di magnitudo superiore a 4 gradi Richter in sei ore. Sono sicuramente assestamenti e repliche del mese scorso in cui morirono ottomila seicento persone e ne rimasero ferite ventimila.
Il Nepal trema nuovamente: non si è fatto in tempo a rimarginare le ferite che nuove minacce incombono su questa terra ridotta in brandelli. Il Centro sismologico mediterraneo europeo (Esmc) ha segnalato che la prima delle quattro scosse (4,2 gradi) e' avvenuta alle 7.06 locali con epicentro a 85 chilometri ad est di Kathmandu.
IL TERREMOTO DEL 25 APRILE
Una violentissima scossa di terremoto colpì il Nepal lo scorso Aprile. La scossa fu di magnitudo 7.9 e con epicentro tra Kathmandu e la città di Pokhara. Le autorità locali da subito riportarono notizie in merito ai danni causati dal terremoto e ai danni su edifici nella capitale e secondo le prime ricostruzioni, si pensò fosse stata colpita anche una torre patrimoniale dell’Unesco.
La scossa fu avvertita anche a New Delhi in India. Numerose furono le vittime, visto anche il numero elevato di cittadini presenti proprio nella zona dove si verificò il forte sisma. Secondo i dati dell’istituto sismologico americano USGS, si registrò prima di mezzogiorno. Minendra Rijal, Ministro dell’Informazione nepalese confermò i danni e tra i dispersi individuò inizialmente e poi furono ritrovati morti anche alcuni italiani. Secondo l’USGS, la profondità colpita dal terremoto fu di 11 chilometri e oltre ad essere stato sentito a Delhi, fu avvertito anche in Pakistan dove testimoni raccontarono di edifici in movimento.
IRLANDA,REFERENDUM: SI’ ALLE NOZZE GAY
di Giuseppa Guglielmino
Irlanda- Ora che anche la cattolica Irlanda ha detto sì alle nozze gay, per l’Italia la situazione si complica maggiormente. Ancora considerati come outsider, gli italiani proprio non vogliono esprimersi a riguardo ma intanto, altrove si fanno passi da gigante. Addirittura un leader del fronte del no, David Quinn, ha ammesso l’esagerata sconfitta al referendum che ha visto i cittadini accettare oppure rifiutare i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il sì è stato quasi il doppio dei “no”. Lo stesso Quinn, esponente della lobby cattolica Iola Institute ha espresso una grande delusione per la vittoria ma allo stesso momento si è congratulato con i votanti.
I risultati ufficiali del referendum arriveranno nel pomeriggio. Lo spoglio delle schede nelle 43 circoscrizioni è cominciato questa mattina alle ore 9 locali. ). La vittoria del si' rappresenta una svolta per l'isola a maggioranza cattolica, dove l'omosessualita' era illegale fino al 1993.Mentre in Italia si festeggia per i piccoli passi verso i registri delle unioni civili fortemente contestati, in altri luoghi del mondo, anche i cattolici fanno spazio all’uguaglianza dei diritti garantiti ad ogni essere umano.
ISIS: JIHADISTI PRONTI AD ACQUISTARE BOMBA ATOMICA DAL PAKISTAN
di Matteo La Stella
Nell'ultimo numero del "Dabiq", i jihadisti sunniti di Isis annunciano che ormai, con il loro budget milionario, avrebbero la possibilità di comprare una bomba atomica dal Pakistan, così da poterla fare entrare negli Stati Uniti per un attentato che vada ben oltre l'11 settembre. Secondo il “The Independent”, il testo dell'articolo è attribuito al giornalista britannico Jhon Cantlie, nella morsa dell' Isis ormai da tempo e utilizzato come propagandista.
Nell'articolo, intitolato “La tempesta perfetta”, si fa riferimento alle tante gesta dell'esercito jhiadista, impossessatosi di armi potentissime, poi chi scrive continua-”lasciatemi mettere sul tavolo un'operazione ipotetica. Lo Stato Islamico ha miliardi di dollari in banca, sufficienti per chiedere agli affiliati della provincia di Isis in Pakistan di comprare un ordigno nucleare attraverso i corrotti trafficanti di armi nella regione”-. Questo, continua il testo, è uno scenario “futurista”, ma sarebbe un evento più verosimile oggi rispetto ad un anno fa, oltre ad essere la somma di tutte le paure delle agenzie di intelligence occidentali. Poi si entra nello specifico degli armamenti utilizzati per un ipotetico attacco-”
E se non avessimo un'atomica (a disposizione), cosa ne pensate di poche migliaia di tonnellate di nitrato d'ammonio (il fertilizzante usato come esplosivo letale in numerosi attentati)? “- questo, tuonano le parole nell'articolo-” sarebbe piu' facile da ottenere”-, ed un attacco del genere, ridicolizzerebbe-” quelli del passato”-, riferimento esplicito all'11 settembre.
LA PREOCCUPAZIONE DEL GOVERNO ITALIANO
Il Governo italiano mostra delle perplessità, chiedendo una verifica della strategia riguardo l'intervento contro l'Isis, dopo l'avanzata jhiadista in Iraq e in Siria. Da Riga, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sostiene che -”"sara' fondamentale una verifica sulla strategia che stiamo portando avanti"- perchè il governo italiano è preoccupato -”non solo da quello che succede in Siria ma anche per la forse ancora piu' minacciosa situazione in Iraq”-. Per il confronto, una prima opportunità sarà già quella che il 2 giugno vedrà riuniti a Parigi il segretario di Stato Usa Jhon Kerry e i rappresentanti dei 60 paesi alleati, tutti intorno ad un tavolo per fare il punto in merito alla lotta al Daesh.
Il temibile califfato, controlla ormai metà della Siria. Negli ultimi 8 giorni, seppur bersagliati da continui bombardamenti aerei della coalizione internazionale, hanno conquistato Ramadi, capitale della provincia irachena di Al-Anbar, oltre a Palmira e al valico di frontiera di Al-Tanaf, più a sud.
Con il valico di Al-Tanaf, il leader siriano Bashar al-Assad ha perso ormai tutti e tre gli agganci alla frontiera con l'Iraq. Dunque, nonostante la campagna aerea approntata dalla coalizione internazionale guidata dagli USA già dal 2014, l'esercito della Jhiad sembra essere ancora in continua espansione, come se gli attacchi non sortissero alcun effetto.
USA: HACKER ATTACCANO SITI HARD. A RISCHIO LA PRIVACY DEGLI UTENTI
Redazione
Washington- Il sito AdultFriendFinder.com, è rimasto vittima di un attacco hacker capace di minacciare l'incolumità per i dati sensibili dei 64 milioni di utenti che “navigano nelle acque” riconducibili al sito.
Proprio la compagnia che detiene la proprietà del sito, la californiana FriendFinderNetwork inc, ha annunciato di aver preso provvedimenti immediati, sottolineando che la -” sicurezza delle informazioni degli iscritti resta un'assoluta priorita”-.
AdultFriendFinder si descrive come la comunità più hot di incontri. Gli iscritti devono indicare una serie di informazioni personali: dal loro orientamento sessuale alle passioni più nascoste.
L'azienda, pertanto, dichiara di aver bloccato la ricerca per i nomi dei suoi iscritti, dopo aver accuratamente oscurato i dati di quelli che potrebbero essere stati eventualmente colpiti. La natura dell'attacco informatico resta però ancora da chiarire.
MESSICO, SCONTRI TRA NARCOS E POLIZIA: 43 MORTI
GERMANIA: LIBERATA UNA PECORA TROVATA IN UN BORDELLO
Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è necessaria sulla specifica materia una legge comunitaria che rafforzi il complesso di leggi che tutelano il benessere degli animali che già esiste in paesi come Danimarca, Germania, Svezia e Norvegia, per evitare gli abusi sessuali in danno di cani, cavalli e pecore che è parecchio diffuso
di Cinzia Marchegiani
Monaco di Baviera (Germania) – Una notizia che riporta al centro della polemica la prostituzione nei bordelli europei e la tutela degli animali. Il giornale Bild lo scorso giovedì 21 maggio 2015 pubblicava la notizia riguardante l’esito di un controllo anti-droga effettuato dalla Polizia tedesca nel locale a luci rosse, il Virgin Suite. Mentre si procedeva alla ricerca di sostanze stupefacenti, è stata trovata una pecora. L'animale, di nome Birke, dormiva insieme ad un transessuale di 25 anni. La notizia ha lasciato sgomenti, si legge che il transessuale, un 25enne chiamato Nora, non ha voluto spiegare i motivi per i quali teneva con sé la pecora. Secondo la proprietaria del bordello, citata dalla Bild, sono escluse connotazioni sessuali. A suo dire il transessuale lavorava come pastore nel Nord della Germania prima di passare al meretricio. Forse Birke voleva solo essere un ricordo dei tempi che furono. In ogni caso l'animale è stato sequestrato dalla polizia e portato in un rifugio di Monaco di Baviera, in attesa di trovarle un nuovo padrone.
Il Presidente Giuseppe D’Agata dello Sportello dei Diritti, in merito a questa notizia ricorda che l’"Ethical council for animals" ha pubblicato una nota con cui fa presente che arrivano frequenti segnalazioni di club che organizzano spettacoli di sesso con animali, oltre che di bordelli con animali in Europa. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è necessaria sulla specifica materia una legge comunitaria che rafforzi il complesso di leggi che tutelano il benessere degli animali che già esiste in paesi come Danimarca, Germania, Svezia e Norvegia, per evitare gli abusi sessuali in danno di cani, cavalli e pecore che è parecchio diffuso. E D’Agata in virtù di queste notizie ricorda che il dato è suffragato da un’altra inquietante informativa pervenuta anni fa al ministero della Giustizia danese, in cui almeno un veterinario scandinavo su 5 sospettava di avere in cura animali vittime di abusi sessuali subiti da esseri umani: “Anche in Italia, è un fenomeno, quello del sesso con gli animali, che si sta diffondendo sempre più anche nel nord Italia. Nella sola zona del Ticino sarebbero una quarantina i proprietari di cani o altro che si dedicano all'amore carnale con i loro animali. L'ha segnalato una pentita, che ha spiegato al'Aidaa che gli animali usati sarebbero stati cani e cavalli, e le zona d'azione quelle di Milano, Como, Sondrio, Novara, Varese e, come detto, il Canton Ticino, nello specifico il Luganese”– conclude Giovanni D’Agata che di fatto ha illustrato scenari macabri sull’abuso degli animali che sembrano ancora giacere nel sottobosco delle violenze e ancora raccontate come se fossero leggende metropolitane.
ARABIA SAUDITA: ATTENTATO IN UNA MOSCHEA, 30 MORTI
VERTICE UE: SU IMMIGRAZIONE, RENZI ” L’EUROPA DEVE GUARDARE NEGLI OCCHI IL DRAMMA”
di Ch. Mo.
Riga-Torna a parlare di immigrazione Renzi proprio nelle ore in cui si tiene il vertice Ue e si delineano nuovi punti di vista. L’obiettivo del premier di restituire le salme dell’ultimo viaggio della speranza terminato con un ecatombe del mare nel canale di Sicilia cerca consensi tra i colleghi europei. “L’Europa “- dice – “deve guardare negli occhi il dramma”, e ancora “non si può pensare di tenere la nave affondata nel Mediterraneo nascosta agli occhi di tutti”.
Cerca risposte il premier ed è sicuro di riuscire a trovare un’intesa. Sebbene nel vertice Ue in corso non fosse all’ordine del giorno il tema immigrazione, se ne sta comunque parlando.
Intanto, la Mogherini , Alto rappresentante per la politica estera Ue, sottolinea l’importanza di mantenere vivi i rapporti con gli altri paesi durante un commento al vertice sul partenariato orientale tra Ue, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina.
GRECIA
Renzi a Riga ha poi affrontato il tema Grecia: “Se la Grecia esce dall'euro sono possibili shock anche per noi". Inoltre, in riga con le dichiarazioni del ministro Padoan, commenta quanto si sta verificando attualmente, giudicando il problema greco strumentalizzato drammaticamente da tutti. Proprio oggi, il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, incontrerà il premier greco Alexis Tsipras a margine del vertice di Riga.
REGNO UNITO
I negoziati tra Ue e Regno Unito per la riforma dell'Unione avranno "alti e bassi". Lo ha affermato il premier britannico, David Cameron, che conferma: "I britannici avranno diritto di scegliere sulla Ue riformata".
Cameron inoltre conferma anche l'intenzione di tenere il referendum sull'uscita della Gran Bretagna dalla Ue alla fine del 2017.