ISIS: ALLARME BOMBA AL CLORO IN GRAN BRETAGNA

di Angelo Barraco
 
Londra – L’aviazione siriana ha compiuto un circa 15 raid aerei nella zona di Palmira che da mercoledì è in mano all’Isis. Tali bombardamenti hanno colpito per lo più edifici. Intanto da fonti ufficiali emerge che dallo scorso 16 maggio, sono state uccise 217 persone dallo Stato Islamico, tra le vittime dell’Isis vi sarebbero civili. Le fonti riferiscono che i Jihadisti avevano catturato circa 600 persone ed è emerso anche che circa 400 sono stati giustiziati.
 
Intanto nel Regno Unito c’è l’allarme armi chimiche e bombe al cloro e vi è la paura di attentati ad opera dei “foreign fighters”, soggetti dell’Isis addestrata nel fabbricare questi ordigni artigianali e letali. L’allarme che dilaga nel Regno Unito riguarda la bomba al cloro. Il cloro è una sostanza legale nel Regno Unito e la fabbricazione di tali armi ad opera di soggetti dell’Isis potrebbe essere facilitata da tale legalizzazione della sostanza e della facile reperibilità. Sono stati chiesti comunque controlli più severi per la vendita del cloro.
 
Tornando all’Isis e alla conquista di Palmira, la conquista di Palmira è stata strategica perché apre le porte ad un altro obiettivo, Damasco, che dista appena 200 km. Durante gli scontri dell’Isis per il controllo di Palmira sono morti più di 100 uomini appartenenti alle forze filogovernative. Adesso l’Isis ha in mano anche; la base aerea, la prigione e anche il quartier generale dell’intelligence. I miliziani dell’Isis già controllavano vaste aree della Siria del nord e dell’est, con la conquista di Palmira hanno preso in mano un importante centro, un importante città. L’Isis controlla circa 95mila chilometri quadrati e 9 province, le zone conquistate dall’Isis sono per lo più disabitate. L’Isis ha conquistato, poco tempo fa, la citta di Ramadi, capoluogo della provincia di Anbar che si trova nell’Iraq occidentale e dista 300 chilometri da Baghdad. La conquista della città è stata rivendicata dall’Isis e hanno inoltre riferito di aver ucciso tanti uomini delle forze di sicurezza irachene, chiamati dagli islamici “apostati”.
 
Per respingere l’Isis il premier iracheno Haider al-Abadi aveva impiegato milizie sciite, malgrado a Ramadi vi sia una maggioranza sunnita. La mossa serviva per cacciare via i jihadisti ma allo stesso tempo vi era il timore che potessero scoppiare delle violenze interne di natura religiosa. Ramadi resisteva ancore ed era uno degli ultimi quartieri che resisteva all’Isis. L’Isis ha minacciato anche l’Italia poco tempo;  inquietanti messaggi firmati Isis, scritti a penna, tenuti in mano da qualcuno e fotografati avente sfondo luoghi del territorio italiano abbastanza riconoscibili come Roma, Milano.
 
Le foto circolano su account Twitter di sostenitore dell’Isis e riportano tale scritta: “Siamo nelle vostre strade. Stiamo localizzando gli obiettivi, in attesa dell'ora X”. I luoghi in cui appare la scritta fotografata, hanno come sfondo luoghi simbolo del nostro paese come il Colosseo, la stazione di Milano e il Duomo e i mezzi della Polizia. Ma hanno anche luoghi affollati come la metropolitana, tratti dell’autostrada e la bandiera dell’Expo. Nel foglio è presente anche un logo che probabilmente è il logo del Califfato. In un foglio fotografato appare la scritta “Islamic State in Rome” e sotto di essa vi è la firma “Omar Moktar”, che è il nome del leader di Al Qaida. Tale nome significa anche “leone del deserto” e si riferisce all’eroe nazionale libico che negli anni 20 ha condotto una guerriglia anticoloniale contro gli italiani. I Servizi Segreti riferiscono: “La vigilanza è sempre alta, ma al momento non ci sono elementi di allarme nuovi. Si tratta di pura propaganda mediatica, jihad della parola”.
 
Anche gli USA sono stati minacciati, il reporter John Cantlie, ostaggio-megafono dell’Isis, ha annunciato che un ordigno nucleare o dell’esplosivo faranno qualcosa di grande negli Stati Uniti. L’Isis ha anche una rivista che si chiama Dabiq e nell’ultimo numero di essa Cantlie ha scritto che l’Isis compirà un attacco che ricorderà gli attacchi del passato. Cantlie parla dell’attacco e dell’ordigno importato secondo diversi step, ovverso dal Pakistan, dalla Libia, Nigeria e poi Sudamerica e in fine Messico aggiungendo “sfruttando le tratte del traffico di droga ed esseri umani". L’Isis nella rivista richiama gli attentati compiuti in Texas, attentati avvenuti per l’evento dedicato a Maometto a maggio e dice che ciò che sta per arrivare sarà più doloroso. Dabiq contiene anche tabella contro i paesi della coalizione Usa, vi sono messaggi che richiamano ai video pubblicati dall’organizzazione. L’America intanto è in allarme, e i controlli si intensificano sempre di più.



TUNISI: SCONTRO A FUOCO IN CASERMA VICINO A MUSEO DEL BARDO

di Maurizio Costa

Tunisi – Un commando di uomini armati ha fatto irruzione nella caserma Bouchoucha e avrebbe cominciato un violento scontro a fuoco con le forze dell'ordine.

Secondo l'emittente al-Arabiya "violenti scontri sono in corso tra i terroristi e le forze dell'ordine". La caserma si trova vicino il museo del Bardo, dove è stato effettuato l'altro attentato andato su tutti i giornali del mondo.

La notizia è stata confermata da Mohamed Ali Aroui, portavoce del ministro dell'Interno. Uno dei terroristi sarebbe stato ucciso mentre nove militari sono rimasti feriti.

Secondo fonti locali, l'attentatore sarebbe un "militare".




ELEZIONI SPAGNA: PODEMOS VINCE A BARCELLONA E VOLA A MADRID

Redazione

Terremoto politico, in effetti ampiamente annunciato, in Spagna, dove alle amministrative che si sono svolte ieri il partito anti-austerity Podemos ha avuto una valanga di voti, vincendo a Barcellona e costringendo i popolari ad un testa a testa a Madrid. Il partito del premier Mariano Rajoy ha perso quasi 11 punti rispetto alle elezioni del 2011 ed il controllo di Extremadura, Comunidad Valenciana, Cantabria, Aragón, Castilla-La Mancha e Baleares. Ma la sconfitta simbolicamente più pesante è quella che rischia di registrare a Madrid, città che i popolari governano dal 1991, e dove la coalizione Ahora Madrid guidata dalla formazione politica di Pablo Iglesias che ha avuto il suo primo exploit alle ultime elezioni europee, si è imposta con la candidata Manuela Carmena che, insieme a Ada Colau a Barcellona, sono diventate il volto e il simbolo del cambiamento. In effetti i popolari hanno ottenuto un consigliere in più, ma non ha i voti per governare da solo, ed è quindi probabile che Ahora Madrid governi in coalizione con i socialisti. A livello nazionale, i popolari si sono attestati al 27/%, poco distanti dal 25,2% dei socialisti che sono anche molto arretrati nelle grandi città, loro tradizionale bacino di voti. Oltre alle dirette conseguenze per l'amministrazione delle grandi città questi risultati elettorali, e l'arretramento dei grandi due partiti storici spagnoli a favore delle nuove formazioni, costituiscono un test significativo in vista delle prossime elezioni politiche, il prossimo novembre.




NEPAL: LA TERRA TREMA ANCORA

di Ch. Mo.

Nepal- Continua l’ondata di scosse in Nepal, già dilaniato dalla più grande del 25 Aprile scorso. I sismografi hanno registrato quattro scosse di magnitudo superiore a 4 gradi Richter in sei ore. Sono sicuramente assestamenti e repliche del mese scorso in cui morirono ottomila seicento persone e ne rimasero ferite ventimila.

Il Nepal trema nuovamente: non si è fatto in tempo a rimarginare le ferite che nuove minacce incombono su questa terra ridotta in brandelli. Il Centro sismologico mediterraneo europeo (Esmc) ha segnalato che la prima delle quattro scosse (4,2 gradi) e' avvenuta alle 7.06 locali con epicentro a 85 chilometri ad est di Kathmandu.

IL TERREMOTO DEL 25 APRILE
Una violentissima scossa di terremoto colpì il Nepal lo scorso Aprile. La scossa fu di magnitudo 7.9 e con epicentro tra Kathmandu e la città di Pokhara. Le autorità locali da subito riportarono notizie in merito ai danni causati dal terremoto e ai danni su edifici nella capitale e secondo le prime ricostruzioni, si pensò fosse stata colpita anche una torre patrimoniale dell’Unesco.

La scossa fu avvertita anche a New Delhi in India. Numerose furono le vittime, visto anche il numero elevato di cittadini presenti proprio nella zona dove si verificò il forte sisma. Secondo i dati dell’istituto sismologico americano USGS, si registrò prima di mezzogiorno. Minendra Rijal, Ministro dell’Informazione nepalese confermò i danni e tra i dispersi individuò inizialmente e poi furono ritrovati morti anche alcuni italiani. Secondo l’USGS, la profondità colpita dal terremoto fu di 11 chilometri e oltre ad essere stato sentito a Delhi, fu avvertito anche in Pakistan dove testimoni raccontarono di edifici in movimento.

 




IRLANDA,REFERENDUM: SI’ ALLE NOZZE GAY

di Giuseppa Guglielmino

Irlanda- Ora che anche la cattolica Irlanda ha detto sì alle nozze gay, per l’Italia la situazione si complica maggiormente. Ancora considerati come outsider, gli italiani proprio non vogliono esprimersi a riguardo ma intanto, altrove si fanno passi da gigante. Addirittura un leader del fronte del no, David Quinn, ha ammesso l’esagerata sconfitta al referendum che ha visto i cittadini accettare oppure rifiutare i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il sì è stato quasi il doppio dei “no”. Lo stesso Quinn, esponente della lobby cattolica Iola Institute ha espresso una grande delusione per la vittoria ma allo stesso momento si è congratulato con i votanti.

I risultati ufficiali del referendum arriveranno nel pomeriggio. Lo spoglio delle schede nelle 43 circoscrizioni è cominciato questa mattina alle ore 9 locali. ). La vittoria del si' rappresenta una svolta per l'isola a maggioranza cattolica, dove l'omosessualita' era illegale fino al 1993.Mentre in Italia si festeggia per i piccoli passi verso i registri delle unioni civili fortemente contestati, in altri luoghi del mondo, anche i cattolici fanno spazio all’uguaglianza dei diritti garantiti ad ogni essere umano.




ISIS: JIHADISTI PRONTI AD ACQUISTARE BOMBA ATOMICA DAL PAKISTAN

di Matteo La Stella

Nell'ultimo numero del "Dabiq", i jihadisti sunniti di Isis annunciano che ormai, con il loro budget milionario, avrebbero la possibilità di comprare una bomba atomica dal Pakistan, così da poterla fare entrare negli Stati Uniti per un attentato che vada ben oltre l'11 settembre. Secondo il “The Independent”, il testo dell'articolo è attribuito al giornalista britannico Jhon Cantlie, nella morsa dell' Isis ormai da tempo e utilizzato come propagandista.

Nell'articolo, intitolato “La tempesta perfetta”, si fa riferimento alle tante gesta dell'esercito jhiadista, impossessatosi di armi potentissime, poi chi scrive continua-”lasciatemi mettere sul tavolo un'operazione ipotetica. Lo Stato Islamico ha miliardi di dollari in banca, sufficienti per chiedere agli affiliati della provincia di Isis in Pakistan di comprare un ordigno nucleare attraverso i corrotti trafficanti di armi nella regione”-. Questo, continua il testo, è uno scenario “futurista”, ma sarebbe un evento più verosimile oggi rispetto ad un anno fa, oltre ad essere la somma di tutte le paure delle agenzie di intelligence occidentali. Poi si entra nello specifico degli armamenti utilizzati per un ipotetico attacco-”

E se non avessimo un'atomica (a disposizione), cosa ne pensate di poche migliaia di tonnellate di nitrato d'ammonio (il fertilizzante usato come esplosivo letale in numerosi attentati)? “- questo, tuonano le parole nell'articolo-” sarebbe piu' facile da ottenere”-, ed un attacco del genere, ridicolizzerebbe-” quelli del passato”-, riferimento esplicito all'11 settembre.

LA PREOCCUPAZIONE DEL GOVERNO ITALIANO
Il Governo italiano mostra delle perplessità, chiedendo una verifica della strategia riguardo l'intervento contro l'Isis, dopo l'avanzata jhiadista in Iraq e in Siria. Da Riga, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sostiene che -”"sara' fondamentale una verifica sulla strategia che stiamo portando avanti"- perchè il governo italiano è preoccupato -”non solo da quello che succede in Siria ma anche per la forse ancora piu' minacciosa situazione in Iraq”-. Per il confronto, una prima opportunità sarà già quella che il 2 giugno vedrà riuniti a Parigi il segretario di Stato Usa Jhon Kerry e i rappresentanti dei 60 paesi alleati, tutti intorno ad un tavolo per fare il punto in merito alla lotta al Daesh.

Il temibile califfato, controlla ormai metà della Siria. Negli ultimi 8 giorni, seppur bersagliati da continui bombardamenti aerei della coalizione internazionale, hanno conquistato Ramadi, capitale della provincia irachena di Al-Anbar, oltre a Palmira e al valico di frontiera di Al-Tanaf, più a sud.

Con il valico di Al-Tanaf, il leader siriano Bashar al-Assad ha perso ormai tutti e tre gli agganci alla frontiera con l'Iraq. Dunque, nonostante la campagna aerea approntata dalla coalizione internazionale guidata dagli USA già dal 2014, l'esercito della Jhiad sembra essere ancora in continua espansione, come se gli attacchi non sortissero alcun effetto. 




USA: HACKER ATTACCANO SITI HARD. A RISCHIO LA PRIVACY DEGLI UTENTI

Redazione

Washington- Il sito AdultFriendFinder.com, è rimasto vittima di un attacco hacker capace di minacciare l'incolumità per i dati sensibili dei 64 milioni di utenti che “navigano nelle acque” riconducibili al sito.
Proprio la compagnia che detiene la proprietà del sito, la californiana FriendFinderNetwork inc, ha annunciato di aver preso provvedimenti immediati, sottolineando che la -” sicurezza delle informazioni degli iscritti resta un'assoluta priorita”-.

AdultFriendFinder si descrive come la comunità più hot di incontri. Gli iscritti devono indicare una serie di informazioni personali: dal loro orientamento sessuale alle passioni più nascoste.
L'azienda, pertanto, dichiara di aver bloccato la ricerca per i nomi dei suoi iscritti, dopo aver accuratamente oscurato i dati di quelli che potrebbero essere stati eventualmente colpiti. La natura dell'attacco informatico resta però ancora da chiarire. 




MESSICO, SCONTRI TRA NARCOS E POLIZIA: 43 MORTI

di Angelo Barraco

Messico – I Narcos in Messico controllano vaste aree, e nel momento in cui notano agenti o scrutano possibili contaminazioni nel loro percorso di dominio e di controllo agiscono senza pietà, proprio come è accaduto venerdì in una delle zone rosse del Messico, precisamente nel nord dello Stato di Michoacan dove sarebbero morte 43 persone. La ricostruzione degli eventi colloca l’inizio della strage la mattina di quel venerdì, dove tutto ebbe inizio a Tinaja de Vargas, quando agenti federali videro un veicolo sospetto per strada. I poliziotti si sono imbattuti però in un veicolo di civili armati che li ha prontamente attaccati, i poliziotti hanno subito chiesto rinforzi ed è scoppiata una sparatoria che è durata ben 40 minuti. Le fonti governative tendono a precisare che il numero delle vittime è approssimativo ovvero 43 è un numero ufficioso, vi sarebbe un agente federale caduto durante il sanguinoso scontro, altre fonti invece riferiscono invece che gli agenti federali morti sono 2. Tahualco si trova vicino a La Barca, dove è stata fatta un’inquietante scoperta tempo fa, una fossa comune con più di 70 corpi, vittime del cartello. 
 
Si presume che ad attaccare i federali fossero forze armate appartenenti al cartello Jalisco Nueva Generacion, un’organizzazione che sta prendendo piede in tutto il paese e che è diventata la più forte. Inoltre, successivamente allo scontro, sono stati arrestati dalla polizia federale 5 persone e sono state sequestrate delle armi. Sempre in Messico, ma a Cidada Juarez, pochi giorni fa un bambino di sei anni è stato torturato, lapidato, accoltellato e sepolto vivo, l’omicidio è stato compiuto da 5 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 15 anni. L’omicidio è avvenuto a Ciudad Juarez, capitale dello Stato di Chihuahua. Il rinvenimento del cadavere della povera vittima è avvenuta grazie ai serrati interrogatori della polizia agli assassini, tra i killer vi sono anche due ragazzine di 13 anni. La vittima era loro vicina di casa scelto come obiettivo di un tragico gioco. Gli aguzzini lo hanno prelevato dalla sua abitazione e secondo le prime ipotesi pare che si stesse simulando un gioco: il sequestro dunque sarebbe la conseguenza di un piano che dall'irrealtà è sfociato nella tragica realtà. Un numero sempre crescente di ragazzini americani perlopiù 13 enni, residenti in genere in Texas, vengono presi sotto l’ala dei narcotrafficanti messicani e assoldati come killer. Gli omicidi avvengono sia negli USA che in Messico e i ragazzini ricevono un contributo pari a 500 dollari a settimana e per omicidio ricevono persino 50 dollari.
 
Un caso eclatante ai rigori della cronaca mondiale è quello di Rosario Reta di 13 anni che nel 2003 fu assoldato dal boss Miguel Trevino del cartello della droga. Il giovane rimase 6 mesi in un campo di addestramento, quando uscì dal campo di addestramento uccise la sua prima vittima e nel 2006 fu arrestato e fece una dichiarazione sconvolgete, dichiarò di aver commesso circa 30 omicidi. Ecco quanto allora dichiarò: “Mi fa sentire come Superman o come James Bond”. I ragazzini killer che lavorano per il cartello della droga e compiono omicidi, se sono fortunati continuano a vivere sotto la tirannia dei loro capi, macchiando la loro coscienza e mettendo a rischio la propria vita; altrimenti finiscono per essere uccisi e della loro vita non si saprà mai più nulla.



GERMANIA: LIBERATA UNA PECORA TROVATA IN UN BORDELLO

Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è necessaria sulla specifica materia una legge comunitaria che rafforzi il complesso di leggi che tutelano il benessere degli animali che già esiste in paesi come Danimarca, Germania, Svezia e Norvegia, per evitare gli abusi sessuali in danno di cani, cavalli e pecore che è parecchio diffuso

di Cinzia Marchegiani

Monaco di Baviera (Germania) – Una notizia che riporta al centro della polemica la prostituzione nei bordelli europei e la tutela degli animali. Il giornale Bild lo scorso giovedì 21 maggio 2015 pubblicava la notizia riguardante l’esito di un controllo anti-droga effettuato dalla Polizia tedesca nel locale a luci rosse, il Virgin Suite. Mentre si procedeva alla ricerca di sostanze stupefacenti, è stata trovata una pecora. L'animale, di nome Birke, dormiva insieme ad un transessuale di 25 anni. La notizia ha lasciato sgomenti, si legge che il transessuale, un 25enne chiamato Nora, non ha voluto spiegare i motivi per i quali teneva con sé la pecora. Secondo la proprietaria del bordello, citata dalla Bild, sono escluse connotazioni sessuali. A suo dire il transessuale lavorava come pastore nel Nord della Germania prima di passare al meretricio. Forse Birke voleva solo essere un ricordo dei tempi che furono. In ogni caso l'animale è stato sequestrato dalla polizia e portato in un rifugio di Monaco di Baviera, in attesa di trovarle un nuovo padrone.

Il Presidente Giuseppe D’Agata dello Sportello dei Diritti, in merito a questa notizia ricorda che l’"Ethical council for animals" ha pubblicato una nota con cui fa presente che arrivano frequenti segnalazioni di club che organizzano spettacoli di sesso con animali, oltre che di bordelli con animali in Europa. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è necessaria sulla specifica materia una legge comunitaria che rafforzi il complesso di leggi che tutelano il benessere degli animali che già esiste in paesi come Danimarca, Germania, Svezia e Norvegia, per evitare gli abusi sessuali in danno di cani, cavalli e pecore che è parecchio diffuso. E D’Agata in virtù di queste notizie ricorda che il dato è suffragato da un’altra inquietante informativa pervenuta anni fa al ministero della Giustizia danese, in cui almeno un veterinario scandinavo su 5 sospettava di avere in cura animali vittime di abusi sessuali subiti da esseri umani: “Anche in Italia, è un fenomeno, quello del sesso con gli animali, che si sta diffondendo sempre più anche nel nord Italia. Nella sola zona del Ticino sarebbero una quarantina i proprietari di cani o altro che si dedicano all'amore carnale con i loro animali. L'ha segnalato una pentita, che ha spiegato al'Aidaa che gli animali usati sarebbero stati cani e cavalli, e le zona d'azione quelle di Milano, Como, Sondrio, Novara, Varese e, come detto, il Canton Ticino, nello specifico il Luganese”– conclude Giovanni D’Agata che di fatto ha illustrato scenari macabri sull’abuso degli animali che sembrano ancora giacere nel sottobosco delle violenze e ancora raccontate come se fossero leggende metropolitane.




ARABIA SAUDITA: ATTENTATO IN UNA MOSCHEA, 30 MORTI

di Angelo Barraco
 
Riad – Un’esplosione in una moschea sciita nel villaggio di al Qadih, situata nella provincia saudita con una maggioranza sciita di al Katif, ha cagionato la morte di circa 30 persone. Attualmente si sta cercando di capire quali siano state le cause dell’esplosione, si parla comunque di attentato kamikaze. La moschea era piena e vi erano diversi fedeli per la preghiera del venerdì. Se dovesse arrivare la conferma dell’attentato, ciò vuol dire che non è il primo in luoghi affollati. Pochi giorni fa a Kabul è avvenuto un terribile attacco terroristico contro i ministeri.
 
L’attentato è avvenuto proprio nel momento in cui vi erano tante persone e dipendenti pubblici che uscivano da lavoro. Quello che hanno avvertito i cittadini è stata una fortissima esplosione che ha colpito una zona che si trova tra la sede del ministro della Giustizia e la sede del ministro delle Miniere. L’onda d’urto è stata udita anche da chilometri di distanza e nei quartieri vicini. Sono giunte immediatamente le ambulanze sul posto e sono giunti anche i mezzi della polizia, sul luogo si è elevata una densa colonna di fumo.
 
Questo non è il primo attentato terroristico che si verifica in Afghanistan bensì il quinto, e tutto questi attentati sono avvenuti nell’arco di due settimane circa. Questi attentati coincidono con l’offensiva annunciata dai talebani. 



VERTICE UE: SU IMMIGRAZIONE, RENZI ” L’EUROPA DEVE GUARDARE NEGLI OCCHI IL DRAMMA”

di Ch. Mo.


Riga-Torna a parlare di immigrazione Renzi proprio nelle ore in cui si tiene il vertice Ue e si delineano nuovi punti di vista. L’obiettivo del premier di restituire le salme dell’ultimo viaggio della speranza terminato con un ecatombe del mare nel canale di Sicilia cerca consensi tra i colleghi europei. “L’Europa “- dice – “deve guardare negli occhi il dramma”, e ancora “non si può pensare di tenere la nave affondata nel Mediterraneo nascosta agli occhi di tutti”.

Cerca risposte il premier ed è sicuro di riuscire a trovare un’intesa. Sebbene nel vertice Ue in corso non fosse all’ordine del giorno il tema immigrazione, se ne sta comunque parlando.

Intanto, la Mogherini , Alto rappresentante per la politica estera Ue, sottolinea l’importanza di mantenere vivi i rapporti con gli altri paesi durante un commento al vertice sul partenariato orientale tra Ue, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina.

GRECIA
Renzi a Riga ha poi affrontato il tema Grecia: “Se la Grecia esce dall'euro sono possibili shock anche per noi". Inoltre, in riga con le dichiarazioni del ministro Padoan, commenta quanto si sta verificando attualmente, giudicando il problema greco strumentalizzato drammaticamente da tutti. Proprio oggi, il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, incontrerà il premier greco Alexis Tsipras a margine del vertice di Riga. 

REGNO UNITO

I negoziati tra Ue e Regno Unito per la riforma dell'Unione avranno "alti e bassi". Lo ha affermato il premier britannico, David Cameron, che conferma: "I britannici avranno diritto di scegliere sulla Ue riformata". 

Cameron inoltre conferma anche  l'intenzione di tenere il referendum sull'uscita della Gran Bretagna dalla Ue alla fine del 2017.